Pubblicato 8 Settembre 201114 anni comment_637336 Fuga da Ethrona Prologo Ethrona, la Città Sotterranea: giorno quinto del mese terzo dell'anno milleduecento venticinquesimo dalla riapertura della biblioteca. La prigionia è una cosa dura. Qualcuno potrebbe essere portato a credere che la sofferenza sia minore se vissuta in compagnia; niente di più sbagliato: quando è un intero popolo a dover subire inerme questo castigo, la vita non è di certo delle più facili. Per generazioni gli abitanti di Ethrona hanno vissuto la terribile segregazione nella città sotterranea, arrivando sino a dimenticare la causa di una così atroce punizione. Molti cercano conforto nella religione, altri in essa trovano solo ulteriore sdegno e tristezza: per quanto i seguaci di Glodturn cerchino di sollevare moralmente il popolo, i chierici di Lebredon spronino tutti ad impegnarsi per la salvezza e gli studiosi di Febedain si dedichino alla valorizzazione delle conoscenze e dei saperi antichi per poter interpretare la situazione, nessuno finora è riuscito a condurre la gente della Città Sotterranea al di fuori dei propri confini. Qualche mago mormora qualcosa su dimenticati incantesimi capaci di teletrasportare l'intera comunità nel mondo di fuori, tuttavia le cose non cambiano: da tempo ormai immemorabile, i cittadini di Ethrona sono privi della speranza di poter ammirare nuovamente le bellezze esterne al sottosuolo. Maggiori entusiasmo e fiducia serpeggiano negli ambienti organizzativi della città da quando un gruppo di ricercatori ha individuato una maestosa porta decorata mai vista prima: sarà un'illusione generata dall'euforia, ma tutti sono convinti che quella sia l'unica via di fuga dalla prigione di pietra. Per trovare la porta ci sono voluti millenni, per aprirla secoli: la speranza è che per riuscire a trovare una strada all'interno dei pericolosi cunicoli oltre di essa ci voglia ancora meno tempo. L'esplorazione del complesso di stanze e cunicoli situato oltre la porta è affidato anno dopo anno agli avventurieri più "promettenti" della comunità, nella speranza che prima o poi qualcuno riesca ad accompagnare il popolo alla luce del Sole; far parte di questo gruppo di "eletti" è il sogno di ogni ragazzino di Ethrona: mai avreste pensato che potesse toccare proprio a voi. __________________________________________________ @Rikimaru Quando Seyuko Azuma ti ha dato la notizia, non sapevi se cedere alla gioia o a quell'orgoglio interiore che ti faceva dire "sapevo che prima o poi sarebbe toccato a me". La tua voglia di emergere e i tuoi sforzi per farti notare sono stati ripagati: come prima missione, entrare a far parte dei Liberatori è un compito niente male. Per mesi non sei riuscito a pensare ad altro e negli allenamenti quotidiani hai dato il massimo per dimostrare a Seyuko, al clan e al popolo intero di meritare la fiducia che ti è stata concessa. Svegliandoti nelle prime ore del giorno, quando ancora tutta Ethrona dorme, il tuo capo clan ti ha accompagnato nel punto di ritrovo: la piazza della città. Appena sei arrivato, prima che sui presenti, il tuo sguardo si è soffermato sul grande orologio della cattedrale di Glodturn che da millenni scandisce le parti della giornata per il tuo popolo: non vedi l'ora di raggiungere la superficie e riconsegnare questo compito al suo vero proprietario, il cielo. __________________________________________________ @Gemian Quando quell'uomo, Gylehllah, si è presentato nella tua casa come membro del consiglio della città, hai sospettato, assieme a tuo fratello, che si trattasse di uno dei soliti scherzi organizzati dai tuoi vicini. Tuttavia, anche a causa dell'imperterrita insistenza con cui sosteneva di avere un'importante notizia per te, hai accettato di ascoltare cosa avesse da dire: al "Gemian, sei stato scelto per entrare a far parte dei Liberatori. Verrò qui a prenderti la mattina del giorno quinto del mese terzo, buona preparazione.", i tuoi sospetti sulla possibilità di uno scherzo si sono fatti ancora più vividi. In ogni caso la data è arrivata e tu, per quanto tutto ti sembri troppo surreale, sei in piedi, pronto per correre a rispondere alla chiamata. Il tempo scorre e pian piano ti convinci sempre di più di essere stato un incredibile illuso. Improvvisamente senti bussare; apri e davanti a te c'è Gylehllah che, senza dire una parola per tutto il tragitto, ti accompagna fino alla piazza principale della città. Attorno a te ci sono altre persone, almeno una decina, tuttavia il tuo sguardo si sofferma sul grande orologio della cattedrale di Glodturn che da millenni scandisce le parti della giornata per il tuo popolo: non vedi l'ora di raggiungere la superficie e riconsegnare questo compito al suo vero proprietario, il cielo. __________________________________________________ @Rashen Quando quell'uomo, Gylehllah, presentandosi come membro del consiglio della città, ti ha dato la notizia, non hai potuto fare a meno di rimuginare sulla previsione di Aninjakh: un grande destino, colmo di gloria e pericoli; nessuno nella tua famiglia è rimasto scioccato dalla tua convocazione per entrare a far parte dei Liberatori: tutti sapevano che la profezia non avrebbe potuto significare altro. Giunto il giorno stabilito, dopo interminabili mesi di attesa, Gylehllah è venuto da te di prima mattina, per prenderti ed accompagnarti nella piazza principale della città. La forte emozione ti ha impedito di ascoltare le sue parole e capire perché si sia allontanato da te: il tuo sguardo si è soffermato sul grande orologio della cattedrale di Glodturn che da millenni scandisce le parti della giornata per il tuo popolo: non vedi l'ora di raggiungere la superficie e riconsegnare questo compito al suo vero proprietario, il cielo __________________________________________________ @Aldor Quando tuo padre ti ha dato la notizia, non hai potuto fare altro che accettare consapevolmente quello che sapevi essere il tuo destino: divenire una persona importante per Ethrona e il suo intero popolo; entrare a far parte dei Liberatori certamente non è una bazzecola, però un così promettente esponente di una così importante famiglia non poteva aspettarsi altro. Giunto il giorno stabilito, tuo padre ti ha accompagnato fino alla piazza principale, stordendoti con discorsi di cui l'emozione ti ha impedito di seguire il filo. Prima che sui tuoi nuovi compagni, il tuo sguardo si è soffermato sul grande orologio della cattedrale di Glodturn che da millenni scandisce le parti della giornata per il tuo popolo: non vedi l'ora di raggiungere la superficie e riconsegnare questo compito al suo vero proprietario, il cielo. __________________________________________________ @Thoril Quando quell'uomo, Gylehllah, ti si è presentato come membro del consiglio della città, dandoti l'incredibile notizia, i tuoi pensieri si sono subito rivolti a tuo fratello: finalmente il tuo cammino si ricollegava al suo. Ovviamente entrare a far parte dei Liberatori non è un compito da poco e rischiare di dover dire addio per sempre alla tua famiglia ti carica di tensione, tuttavia non puoi rinunciare ad una tale opportunità. Giunto il giorno stabilito, hai salutato la tua famiglia e, accompagnato da Gylehllah, hai raggiunto la piazza principale, già occupata da una decina di persone. Le parole dell'uomo ti sono sembrate vuote: la tua attenzione è subito stata catturata dal grande orologio della cattedrale di Glodturn che da millenni scandisce le parti della giornata per il tuo popolo: non vedi l'ora di raggiungere la superficie e riconsegnare questo compito al suo vero proprietario, il cielo. __________________________________________________ @Tutti Posizionandosi di fronte a voi, proprio sul portone della maestosa cattedrale, il membro del consiglio presente prende la parola: Piacere, io sono Gylehllah. Alcuni di voi mi hanno già conosciuto, altri sono stati contattati tramite mezzi diversi. Ritengo che un'introduzione al vostro compito ora sia superflua: sappiate che il popolo di Ethrona ha piena fiducia in voi. Direi di iniziare con le dovute presentazioni: chi chiamerò dovrà farsi conoscere dagli altri presenti; ricordate: la collaborazione è fondamentale per il vostro compito. Rashen Tenmjuri, prendi la parola. Le luci artificiali dei lampioni attorno alla cattedrale vi illuminano, rendendo lucenti le sfarzose vesti di Gylehllah; altri quattro uomini vestiti come lui sono in piedi al suo fianco e vi scrutano con occhi fiduciosi. Mentre attendete che finiscano le presentazioni, i vostri pensieri non possono che vertere in un'unica direzione: il destino del popolo di Ethrona è nelle vostre mani. Segnala
9 Settembre 201114 anni comment_637346 Un uomo di media corporatura, moro e dagli occhi neri, si fa avanti, al fianco gli pende una mazza, e porta una sacca che contiene le sue poche cose: Sono Rashen Tenmjuri, erede del nome della mia famiglia, fedele alle genti di Ethrona. Sono apprendista delle arti arcane. Userò tutte le mie conoscenze magiche per aprire al nostro popolo la via verso il cielo. Costoro mi hanno scelto, ma è bene che non sappiano la reale natura dei poteri della mia famiglia. Non gli dirò che la magia viene dal sangue che mi scorre nelle vene anziché da polverosi libri, così come non gli dirò che parlo con gli spiriti. Mi hanno scelto per cercare la luce, e quello farò, ma come lo farò è affar mio. Sono pronto a varcare la soglia. Segnala
9 Settembre 201114 anni comment_637369 Descrizione Spoiler: Gemian è uno gnomo dall'aspetto quantomeno bizzaro. Fisicamente non ha nulla che non vada a parte l'essere piuttosto snello per un membro della sua razza, ma il suo sguardo esprime un sacco di emozioni diverse nello stesso tempo rendendo molto difficile comprendere quali siano i suoi veri pensieri e se sia sano mentalmente. Cammina con passo deciso sebbene i frequenti cambi di velocità e il suo andamento poco costante sembrino continuamente negare la direzione precedente, quasi come se fosse costretto ad andare a zig-zag riassettando continuamente la direzione di marcia per non perdere di vista la meta. I capelli naturalmente ritti sulla testa gli donano un'aria ridicola, a volte inquietante. Un sorriso sarcastico è perennemente stampato sul suo viso reso pallido dalla completa assenza di abbronzatura che lo ha afflitto per tutti questi anni. Le vesti verde oliva si adattano perfettamente alla sua piccola statura e appaiono di ottima fattura, l'unico elemento veramente curato della sua presentazione. Lo zainetto sulle spalle è portato in modo superficiale, quasi servisse per andare in gita o ad un pic-nic che non per partire per una missione . Un piccolo ed esile gnomo si fa avanti squadrando dal basso i presenti e soppesando il suo sguardo fisso negli occhi di ognuno, non sembra essere una sfida, più un qualche tipo di preoccupazione rispetto al comportamento altrui Buongiorno a voi signori miei ... giorno, chi lo sa piuttosto? Forse fuori è notte... no no, scommetto che è mattina anche là fuori. Continuo il mio giro di sguardi preoccupati verso i presenti pur contraddicendo questo modo di fare con una parlantina sicura Ebbene eccoci qui, quando siamo pronti avvertitemi e vengo con voi eh, non voglio perdermi il resto dello spettacolo! Mi lascio cadere col sedere a terra e distendo indietro le braccia per potermici appoggiare. Le ginocchia un poco piegate a formare un triangolo con il terreno. Inizio a guardare i presenti in attesa che parlino a loro volta come un bambino allo spettacolo di un artista da strada che non vede l'ora di scoprire in cosa consisterà il prossimo numero. @ DM Spoiler: Incantesimi preparati prima di partire da casa: 0 : suono fantasma x3, lettura del magico, individuazione del magico x2 1 : camuffare se stesso, immagine silenziosa x2, armatura magica x2 2 : invisibilità, trama ipnotica, immagine minore, scurovisione Segnala
9 Settembre 201114 anni comment_637385 @ Descrizione Spoiler: Tra i fortunati prescelti per tentare di riportare alla luce del sole il popolo di Ethrona notate un personaggio un pò bizzarro: si tratta di un umano alto quasi un metro e ottanta e dotato di una corporatura robusta ed atletica ma non eccessivamente muscolosa, indossa degli abiti completamente neri. Nonostante non sia un vecchio, i suoi lunghi capelli sono completamente bianchi, che egli porta raccolti in una stretta coda di cavallo; sulle spalle ha un piccolo zaino carico di equipaggiamento. Ha con se un arco corto ed una faretra piena di frecce, di traverso sulla schiena porta anche una spada dell'impugnatura nera ed infilato nella cintura ha un coltello ricurvo. Dopo che l'uomo con la mazza al fianco termina di parlare, faccio un passo avanti ma vengo preceduto dal piccolo gnomo. Mmm... Sembra un tipo nervoso... Spero non si faccia predere dal panico una volta lontani da Ethrona... Non appena lo gnomo termina di parlare, riporto la mia attenzione sui presenti: schiarendomi la gola, prendo la parola. Salve. Il mio nome è Rikimaru, del Clan Azuma. Sono un valido esploratore ed un agile combattente; farò di tutto per ridare al popolo di Etrhona il posto che merita. Ma soprattutto per dare nuovo lustro al mio Clan.. Una volta terminato di parlare, mi guardo intorno con curiosità, aspettando che tutti i prescelti si presentino. Segnala
9 Settembre 201114 anni comment_637402 descrizione Spoiler: Scagliafine è un halfling di statura media ma di musculatora sviluppata rispetto a quelli della sua taglia. Indossa una tunica senza maniche di colore nero con ricamato al centro un artigio rosso che regge un occhio da felino giallo e un fine giaco di maglia che ricopre tutte le maniche. Se osserviamo le mani e il collo notiamo che sono di un colore rosso scuro, dovuto a piccole scaglie che ricoprono la pelle, introlte le unghie delle mani sono lunghe e affilate. Alla cintura porta una morning star poco usurata e una fionda con un sacchetto di proiettili, e sulla schiena un grosso zaino in cuio nero. La sua espressione varia dal truce al rispettabile, questo fatto dovuto anche ai dorati occhi felini e dai capelli lunghi neri che sembrano emanare calore. Scruto attentamente ogni membro vicino a me e dopodichè mi rivolgo a tutti Mi presento sono Aldor della famiglia Dragonblood, ma il nome in cui mi chiama la mia gente è Scagliafine. Siamo qui perchè siamo i migliori, e non possiamo fallire. Un popolo crede in noi, per questo dobbiamo fidarci l'uno dell'altro. Quindi se fra di noi si nascondo codardi parlino subito perchè non ne abbiamo bisogno, altrimenti io vi darò la mia anima e il mio impegno più assoluto e pretenderò lo stesso da noi. Probabilmente siamo almeno in due se non in tre a saper usare la magia, chissà che tipi di studi hanno fatto Segnala
9 Settembre 201114 anni comment_637644 @ Descrizione Spoiler: Il tipico nano, brba folta non raccolta in trecce, di un colore rossiccio come i capelli corti. Poco più alto della media nanica, vestito di un'armatura pesante semplice, porta sulle spalle un'acia bipenne. Muscoloso e robusto, sguardo torvo ma con una sfumatura di intelligenza rara negli altri della sua specie. Osservo tutti quanti durate la loro presentazione poi, quando viene il mio turno, faccio qualche passo avanti e, osservando attentamente la gente di fronte a me parlo in modo deciso e forte quanto basta per farmi sentire: Gente di Ethrona, io, come i miei avi prima di me, ho difeso con tutte le mie forze questa città! Ora muto ben poco il mio compito accettando volentieri di aiutarlo a risorgere da questa insensata prigionia di pietra e oscurità! Io metterò ogni centimentro del mio corpo e ogni essenza del mio spirito a disposizione di questa missione di liberazione! Detto questo faccio un impercettibile inchino e, senza voltarmi, arretro fino a portarmi a fianco dei miei futuri compagni. Segnala
10 Settembre 201114 anni Autore comment_637906 Bene, bene.. Gylehllah è emozionato, mentre parla si liscia la sporadica barbetta sul mento. A vedervi, sembrate un gruppetto affiatato. Il consiglio della città ripone grande fiducia in voi. Ma non perdiamo tempo! Con un ampio gesto del braccio, indica con la mano uno degli uomini al suo fianco. Avanti, consigliere Brend, prosegua con la breve cerimonia. L'uomo indicato (un quarantenne grassoccio che sicuramente non rinuncia a nessuno dei piaceri della vita, in particolare a quelli della tavola), dopo essersi schiarito la voce con due rauchi colpi di tosse, prende la parola: Seguitemi, è tutto pronto nella cattedrale. Si rivolge agli altri due accanto a lui. Aprite la porta! Salendo la ripida scalinata con passi lunghi, il consigliere Brend trasporta la sua enorme massa fino al portone della cattedrale, poi i due sottoposti si avvicinano alla serratura, aprendola con dei rumorosi scatti metallici. Gylehllah, con gesti ansiosi e frenetici, vi spinge a raggiungerli per iniziare la breve cerimonia di cui non siete stati informati ma che poteva essere facilmente prevista. Oltrepassata la soglia della cattedrale, venite travolti dal meraviglioso e imponente spettacolo dell'interno dell'edificio; per alcuni di voi non è la prima visita, tuttavia la maestosa chiesa di Glodturn è in grado di stupire ogni giorni i sacerdoti stessi. Mentre la attraversate, i vostri occhi si soffermano in particolare sulle stupende vetrate poste sulle pareti delle due navate più esterne: costruite dai migliori artigiani mai nati nella città sotterranea, sono realizzate in colori splendenti e luminosi, capaci di brillare addirittura senza luce estranea; oltre ad essere incantevoli alla vista, le immagini raffigurate aumentano in voi il senso di orgolio: come i grandi eroi fantastici qui rappresentati, voi avete l'opportunità di segnare la storia di Ethrona. Raggiunta la fine dell'interminabile tappeto di colore rosso intenso con i bordi ricamati di oro e impreziositi da piccole pietre colorate, arrivate finalmente davanti al grande altare principale, dietro al quale si posiziona in piedi il consigliere Brend che, schiarendosi nuovamente la voce, rompe il silenzio: Il potere dei nostri avi vi assista, eroi della città. Il vigore degli dei sia il vostro, il volere di Glodturn guidi i vostri passi. Da ora voi siete i campioni della città. Che la vostra missione raggiunga la meta e sia breve come questa cerimonia. Da ora voi siete i Liberatori. Lievi battiti di mano divengono lentamente un vero e proprio applauso che si alza dalle vostre spalle: Gylehllah, gli altri due consiglieri, l'uomo che ha accompagnato Rikimaru e il padre di Scagliafine stanno dimostrando la loro approvazione per l'avvenimento: l'innaturale ed esagerata luce che inonda l'ambiente vi impedisce di esserne certi, ma vi sembra che Gylehllah, il compagno di Rikimaru e il padre di Scagliafine stiano addirittura trattenendo delle lacrime. Segnala
10 Settembre 201114 anni comment_637911 Padre, Madre, perché non siete venuti a vedermi partire? E' forse per quelle antiche leggende di un mondo distrutto? Temete che in realtà sia questo il mondo degli antenati? Che questa millenaria prigione in realtà non sia altro che un rifugio per un indicibile orrore dimenticato, e che quindi noi si stia andando solo incontro alla morte? Con grande emozione trattengo lacrime che sento stavano per affiorare in superficie. Oggi parto, forse per non ritornare, e la mia famiglia non è neppure venuta ad assistere. Ma non importa, mi hanno insegnato il loro amore con l'affetto, con l'impegno nell'insegnarmi a sfruttare i segreti del nostro sangue, con l'esperienza degli antichi rituali della mia gente. Sono stato scelto, e andrò fino in fondo. Per il popolo prigioniero, per il futuro... e anche per la verità, quella verità che forse, dimenticata, è molto più terribile di quanto ci sia mai stato insegnato. Soffocando il sentimento di nostalgia e tristezza, mi faccio coraggio al pensiero di ciò che mi aspetta, e osservando la cattedrale, non posso che pensare a quegli spiriti quasi dimenticati, venerati dai miei avi. Che Gaia, spirito della terra, mi sia testimone. Farò quanto è in mio potere, ogni cosa, per portare a termine la missione e ritornare. Segnala
10 Settembre 201114 anni comment_637933 La maestosità della cerimonia e la vista della commozione di mio padre mi colpiscono molto e vengo pervaso da un moto di orgoglio misto ad amore per la mia gente. Il mio compito non sarà facile ma so che nessuno meglio di me può compierlo, ho fatto tanti sforzi per diventare quello che sono e non ci sarà prova che potrà fermarmi. Questi compagni con me mi aiuteranno quando sarò in difficoltà e insieme rivedremo il sole giallo come l'occhio del drago. Segnala
10 Settembre 201114 anni comment_637947 Con sguardo fermo avanzo a grandi passi all'interno della cattedrale di Glodturn; l'immensità e la solennità del posto mi tolgono, per un attimo, il respiro e rimango a guardare muto lo spettacolo che mi si para di fronte. Devo controllarmi! Sono un Azuma e non posso comportarmi come un semplice e rozzo contadino! Cercando di riprendermi avanzo ancora fino a portami di fronte al grande altare principale della cattedrale; il breve discorso che fa di noi, ufficialmente, dei Liberatori non è niente di speciale ma l'emozione che vedo scintillare negli occhi di Seyuko Azuma mi riempie di orgoglio. Tutto il Clan e tutta Ethrona ripongono su di me molte speranze: non gli deluderò! Rimango in piedi, fermo ma pronto a muovermi. Segnala
10 Settembre 201114 anni Autore comment_638088 Facendo terminare gli applausi con delle rapide occhiate ai presenti, Gylehllah prende la parola, con la voce modulata dall'emozione: Un nuovo gruppo di Liberatori è pronto a ricercare la strada per la superficie, grandi gesta stanno per essere scritte nella storia del cammino del nostro popolo verso la libertà. Dopo un cenno di assenso con Brend, il consigliere continua a parlare, avviandosi verso il portone della cattedrale. Come è giusto che sia, la vostra missione non sarà composta di cerimonie e festeggiamenti: non perdiamo altro tempo, vi accompagnerò subito al Grande Cancello. Avete già salutato i vostri cari, vero? Vi avviso che per un po' non potrete tornare in città, dovrete dedicarvi anima e corpo alla missione che vi è stata assegnata: non impegnarvi al massimo per la vostra gente è un diritto che non vi appartiene! Un sospiro lieto spezza l'espressione dura che si è venuta a formare sul suo volto. Avete urgente bisogno di qualcosa, prima di partire? Segnala
10 Settembre 201114 anni comment_638093 Bene.. Tra poco si comincia.. Avanzo di un paio di passi e prendo la parola. Per quanto mi rigurada sono apposto così. Sposto quindi lo sguardo sugli altri Liberatori, aspettando che intervengano anche loro. Non conosco minimamente queste persone.. Una volta varcato il Grande Cancello dovremmo quanto meno fare il punto delle nostre capacità e studiare una strategia comune.. Segnala
10 Settembre 201114 anni comment_638120 Se fino ad allora ero rimasto imbambolato a osservare il magnifico interno della cattedrale alla parola "urgenza" ritorno cosciente di ciò che mi accade intorno. Credo del cibo, sì sì, del cibo subito perché non mi aspettavo sareste davvero venuto a prendermi e non ho fatto colazione. Faccio una breve pausa riflessiva E una latrina: se non tornerò in città per diverso tempo voglio farmi l'ultima c*g*t* tranquilla prima di partire, dopo temo saremo costretti a farlo alzando la gamba come i worg. Mi scappa una risata dovuta alla buffa immagine sebbene il mio ragionamento era lucido e serissimo, voglio assolutamente gustarmi un ultimo momento di tranquillità prima di darmi anima e corpo alla ricerca. Segnala
10 Settembre 201114 anni comment_638143 Chiedo perdono, mio signore., dice Rashen al cerimoniere. Necessito di un attimo di raccoglimento in privato, per preparare il mio spirito alla partenza. E anche di alcune altre cose, che potrò pagare, non sono di certo un ladro. Una faretra di frecce che siano state create da un elfo, o da un'elfa. E dei colori, qualcosa per disegnare. Questo è importante per me, e per l'aiuto che potrò fornire nella missione. A parte ciò nulla, sono certo che ci fornirete voi delle provviste necessarie a cominciare l'impresa. DM Spoiler: Da lunedì comincio a lavorare, e faccio il turno dalle 3-4 fin verso l'una o anche le due di notte. Potrò rispondere solo la mattina. A parte ciò, dopo averti inviato la scheda non ho salvato le ultime modifiche al documento, puoi inviarmela? Segnala
10 Settembre 201114 anni comment_638177 Durante l'entrata nella cattedrale il mio sguardo si è poggiato su ogni minima decorazione, incantato dalla magnificenza del luogo. Beh, questa è nuova... Davvero non mi sarei mai aspettato che dietro quelle porte, che spesso ho guardato racchiudessero un così grande splendore... Mentre osservo la cattedrale presto molta attenzione anche alle parole pronunciate dal consigliere Bene, il momento di scoprire che cosa il destino ha serbato a mio fratello è arrivato. Finalmente potrò rivederlo vivo o.... I miei pensieri si fermano all'improvviso e riesco a stento a trattenere qualche lacrima nel pensare a cosa potesse essergli successo. Alla domanda del consigliere rispondo con voce ferma e decisa Nulla, la mia ascia sulla schiena e l'armatura che indosso sono più che sufficienti per riportare alla luce questo popolo! Detto questo guardo gli altri Liberatori Ovviamente sarò paziente e aspetterò che i miei compagni facciano quel che più ritengono giusto. Segnala
10 Settembre 201114 anni comment_638222 Prometto al compagno d'avventura e agli altri membri del gruppo, che non impiegherò un istante più del necessario. Mi basta esser portato in un posto riparato dove io possa stare a contatto col terreno. E che magari, nel frattempo, qualcuno mi procuri ciò che ho richiesto. Non sono giocattoli le cose che ho chiesto, sono armi, nelle mie mani. Perfino i colori, se proprio la situazione andrà male. E avremo bisogno di tutto ciò che ci può aiutare. Segnala
11 Settembre 201114 anni Autore comment_638271 Alle vostre richieste, in particolare quella dello gnomo, Gylehllah rimane per un attimo interdetto. Tranquilli, per quanto riguarda la colazione e.. e.. Si guarda intorno come per accertarsi di non essere osservato dagli altri consiglieri. E la latrina, non vi lasceremo di certo privi di sostegno: il consiglio ha organizzato un servizio eccellente che vi fornirà i pasti e si occuperà del vostro alloggio; sarete gli eroi di Ethrona, sarete trattati come tali! Poi si rivolge in particolare a Rashen, rispondendo alla sua richiesta: Delle frecce elfiche e dei colori, me ne occupo subito. Saranno pronti il prima possibile: entro oggi avrete tutto. Non abbiate timore nell'avanzare richieste: siete i Liberatori e D-O-V-E-T-E essere riveriti.. poi armi e colori non sono nulla in confronto ai desideri di alcuni vostri predecessori: Più di uno ha preteso.. Vi ammicca con un occhiolino, suscitando in voi più imbarazzo che complicità. Servizi di cui sarebbe meglio non parlare! Quindi tranquilli, non dovete giustificare i vostri bisogni: se vi piace pitturare, vi consegneremo i mezzi per divertirvi! Gesticolando verso Brend, lo chiama a sé per comunicare gli ordini: Abbiamo bisogno di frecce pregiate realizzate da un elfo e di strumenti per colorare, direi.. Guarda Rashen fisso in volto. Correggimi se sbaglio, gessetti di ogni tonalità in quantità e almeno un'anfora di vernice per ogni colore principale, così da poterti sbizzarrire! Torna per un attimo con lo sguardo sul consigliere. Ora vai! Porta quello che ti abbiamo chiesto al complesso di residenza. Allontanatosi Brend, Gylehllah si concentra nuovamente su Rashen: Il piccolo orto di questa cattedrale è il posto più tranquillo e isolato di tutta Ethrona, potrebbe andare bene? Se sì, ti ci accompagno subito! Alza la voce, in modo da farsi sentire da tutti. Ora avete del tempo per dedicarvi a voi stessi! Rilassatevi e preparatevi a partire, comunque evitate di allontanarvi troppo dalla cattedrale, così potremo partire il prima possibile. Segnala
11 Settembre 201114 anni comment_638308 Mmmm... Gessetti colorati... Mah.. Spero che gli siano davvero utili in qualche modo.. Alle parole di Gylehllah un'espressione di blando disappunto mi si dipinge sul viso. Pensavo saremmo partiti subito.. Beh, così avremmo modo di fare due chiacchere tra di noi.. Con passi misurati, mi avvicino agli altri Liberatori. Salve, compagni Liberatori. esordisco Se non vi dispiace vorrei scambiare due parole con voi prima di iniziare questa nostra impresa. Sposto quindi lo sguardo su ognuno di loro prima di riprendere a parlare. Per cercare di riuscire al meglio in questa missione di vitale importanza per tutta Ethrona dobbiamo quanto meno conoscerci un pò meglio e studiare una comune strategia. A tal proposito vi posso dire che, personalmente, sono un agile combattente dotato di particolari poteri che mi derivano dal mio speciale addestramento e che, grazie ad essi, sono motlo abile nelle azioni di guerriglia mordi e fuggi. Sono anche un abile esploratore e, per tanto, mi posizionerò qualche metro avanti a tutti per cercare di farci evitare d'incappare in qualche trappola o altri congegni pericolosi. Di voi che mi potete dire? Quali sono le vostre specialità e i vostri campi d'azione? Segnala
11 Settembre 201114 anni comment_638309 Ricontrollando il mio equipaggiamento mi accorgo di aver dimenticato la borsa da incantatore. Maledico me stesso per il mio animo smemorato e arrossendo terribilmente cerco di rimediare all'errore: "Padre mi servirebbe la mia borsa da incantatore potresti andare a prendermela"sussurro nell'orecchio del mio genitore, subendo il suo sguardo torvo. Segnala
11 Settembre 201114 anni comment_638324 Guardo Rikimaru e rispondo Beh, credo che il mio equipaggiamento parli da solo... sono un guerriero, forte e portato per fracassare i crani dei miei nemici e di quelli di Ethrona! Poi mi rivolgo al consigliereBeh, visto che sembra che dovremmo aspettare un po', penso che un po' di equipaggiamento di scorta non faccia male... Non serve che me lo prendiate voi... Solo che lo paghiate A queste parole ammicco un sorriso Mi potreste, intanto, indirizzare al miglior fabbro o mercante d'armi e armature in zona? Segnala
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