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[Ricky Vee - d&d 4] Atto I - La fortezza sulla Coltre Oscura


Ricky Vee

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La risposta sprezzante dell'uomo nel carro mi incuriosisce. Magari ha qualcos'altro da dire a proposito - o a sproposito. Tentato dal cavargli fuori altre parole per sapere di più riguardo a un uomo che disdegna la conoscenza. Non riesco proprio a capire come questo mio assioma possa essere considerato falso. Non sopporto l'idea di non poter conoscere qualcosa, se ce ne fosse l'opportunità.

@Uomo nel carro

Perché mai dunque dovrebbe essere un'assurdità. Senza la conoscenza si rimane stupidi e ignari di ciò che ci circonda, il che ci pone in una situazione di costante pericolo. L'uomo saggio persegue la conoscenza. Ribatto infine con tono provocatorio.

Vediamo cos'ha da dire ora.

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Non posso fare a meno di ostentare il mio divertimento, davanti al tono irritato del mago. Vaghi ricordi mi sovvengono, volti indispettiti di conoscenti e sconosciuti fluiscono in un turbine di immagini. Il mio atteggiamento, sfrontato, scontroso e privo di peli sulla lingua, non è mai stato apprezzato.

Istantaneamente, un sorriso divertito e sprezzante subentra ad un’iniziale nota di tedio, il mio sguardo volge verso l’orizzonte, godendosi la mole della natura, per me sinonimo di libertà e di possibilità.

Finalmente, potrò dimostrare a tutti quelli che mi hanno odiato, il mio vero valore!.. lo farò con i fatti!.. e tornerò per dimostrarglielo.

Il potere. Presi a parlare, seguitando con i miei occhi il confine che divide la terra dal cielo.

E’ uno status.. che si conquista attraverso il denaro, i possedimenti, le terre, i domini, gli eserciti o le imprese. Con occhi sognanti e voce determinata, proseguo.

Si deve conquistare con la forza.. e spesso.. la saggezza non basta. Il potere è tale solo se può essere esercitato. Un re tra gli schiavi è potente.. TEMUTO e RISPETTATO. Sottolineai con forza.

Un saggio che non domina nessuno.. e non ha ricchezze.. è solo un ciarlatano.

O forse.. vorreste dirmi che tra un principe idiota ma furbo, erede di un impero, ed un contadino assennato e studioso, quest’ultimo eserciterà il potere?

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Ennakoi

Il Potere ... quello sciocco di Adoros non ha la minima idea di cosa sia il vero potere.

Da questo punto di vista sono d'accordo col mago: la conoscenza è potere ma il potere non è solo questo. NO ! E' il recesso oscuro che assale la mente, il ribollire delle emozioni dentro di se e la disciplina di controllarlo e piegarlo ai propri desideri.

E c'è un enorme prezzo da pagare per tutto questo ... come io so molto bene.

Penso mestamente ascoltando la discussione tre i miei due compagni.

Ma è più facile essere temuti che temuti e rispettati Adoros. E da solo il timore non genera rispetto ma soltanto paura.

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Gente! Salite a bordo, si parte!

Vedete i carovanieri che prendono posto sui carri e li seguite a ruota.

Il viaggio inizia in una marea di eccitazione e di spasmodica attesa per l'arrivo, mentre il villaggio scompare velocemente alle vostre spalle per fare spazio ad una terra selvaggia, una strada in terra battuta circondata spesso da boschi.

Ogni tanto trovate degli avventori sul percorso, che salutano con un cenno del capo o con un saluto i conducenti e proseguono per la loro strada, ma tutto sembra tranquillo.

Entro questa sera dovremmo essere a destinazione. La strada porta dritta alle porte di Winterhaven.

Mi raccomando, per chi non ci è mai stato, è una città davvero molto aperta, ma non fate furberie.

Il viaggio procede con calma, finchè non arriva mezzogiorno.

Facciamo una pausa. Mettetevi comodi sul prato, tra un'ora si riparte!

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Cavalcando al passo dietro al carro cerco di ribadire due punti focali della mia ideologia riguardo al potere.

Per prima cosa, ricorda che il potere non è solo concreto, ma anche forza d'animo e saggezza. Un principe idiota ma furbo finirà col perdere tutti i suoi averi e andare in miseria, mentre un contadino assennato e studioso continuerà a curare il suo campo con dedizione e premura. La conoscenza plasma la mente; cosa sarebbe una creatura se non conoscesse nulla di ciò che la circonda? Dove sarebbe la gloria della civiltà e lo splendore dei popoli?

So per certo che gli animi troppo stolti e chiusi non riusciranno mai a capire questo concetto.

Poi, la conoscenza è un elemento necessario per entrare in possesso degli elementi che secondo la tua opinione ti darebbero lo status di "potente". Soltanto con la forza non si combina nulla: al massimo un'effimero regno o alleanza - se tale vuoi definire il potere - che finirebbe per scomparire dopo poco. Il sapere arcano rende invincibili, mentre la forza fisica non può arrivare a plasmare un uomo indistruttibile - e ciò non può essere negato.

A solealto c'è tempo per riposarci un poco, e ne approfitto per stendermi a terra, attento alle risposte dell'uomo nel carro, dato che il mio discorso è appena terminato e attende solo una risposta. Scommetto che persisterà con le sue opinioni partorendo altri ingenui esempi.

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Proseguo durante il viaggio cavalcando con fierezza ed a testa alta, talvolta con passo più veloce, spronando il cavallo. Da molto tempo non provavo questa sensazione, è piacevole..

Scendendo da cavallo mi avvicino ai miei compagni di viaggio, ascoltando di tanto in tanto i loro discorsi avrei voglia di prendere la parola, ma tengo per me le mie considerazioni, preferendo tenere un profilo basso.

Perchè questi discorsi su cos'è il potere o su come raggiungerlo? Come se fosse un fine della propria azione. Dovrebbe piuttosto essere un mezzo per realizzare opere di bene, per plasmare il mondo in meglio. Il potere usato per il potere stesso avvia un meccanismo perverso, che ancor prima della distruzione degli altri porta alla propria. La concezione di Adoros mi pare avvicinarsi troppo a quest'ultima via, è meglio prestare attenzione a persone del genere.

Poi passeggiando per il prato mi soffermo sulle parole di Samm, e nonostante la sua concezione sia troppo legata all'arcano, e poco a quanto gli dei influenzino le vite degli uomini, mi trovo ad annuire tra me e me.

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Il carro procede, il villaggio si sottrae alla vista alle nostre spalle e con esso abbandono la mia vecchia vita.

Con la mano accompagno il mento, assumendo una tipica posa meditativa. Il corpo impaziente, i sensi vigili, tuttavia la mente viaggia tra sogni e possibilità, progetti di ricchezza e grandezza smisurata, come un infante che comprende qualcosa di nuovo e si perde in un oblio di opportunità.

Oltretutto per la prima volta, incrocio sconosciuti che pronunciano le loro idee senza remore o apprensione alcuna. Decido di cingere il dibattito, esponendo un ultimo pensiero, inizialmente rivolto ad Ennakoi.

Potere, è poter controllare la sorte altrui, tra timore e rispetto, senza alcun dubbio preferisco il primo. Se c’è vero timore il rispetto sarà un inevitabile conclusione. Con un ghigno, appena accennato, continuo, stavolta rivolto al mago.

Forse perché lo studio è la fonte del tuo vigore, e per questo pronunci queste parole con tanta sicurezza. Da questo imparo che non esiste un'unica via per giungere al potere, in quanto sono convinto, che un uomo che allena con costanza e dedizione il suo corpo, può raggiungere simili livelli. Detto questo, non ho voglia di continuare. Ritorno alla mia posa riflessiva.

Il carro si ferma, il cocchiere ci invita ad una pausa, ne sono lieto e mi appropinquo a scendere lanciando un’occhiata nei paraggi, senza allontanarmi eccessivamente dal carro, per fare un punto della situazione, le mani poggiate sull'elsa delle mie due lame. Non avendo mai lasciato il villaggio, un briciolo di angoscia, derivante dalla nuova situazione, in cui mi ritrovo catapultato a causa delle circostanze, mi accompagna continuamente.

Dm

Spoiler:  
Prova di ascoltare ed osservare, rimango a 6 metri dal carro
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Quest'uomo non capisce che il potere non è la capacità di comandare senza ricorrere alla violenza, ma molto di più... sapere che con le proprie forze riesci a compiere il tuo destino, ecco, questo è il potere.

Scruto con ostinazione questo viaggiatore, senza nascondermi o evitare che mi scorga. Non mi piace la sua concezione così assolutistica della vita, presto riceverà una gran bella lezione, non da me, ma dal fato.

Del resto, spero solo di trovare vivo quell'uomo. Eccola, la mia unica presunta preoccupazione, ma il mio profondo ego sa bene che altro in realtà mi frulla per la testa, e questa è solo una distrazione personale. Spero solo di poter controllare ciò che mi circonda... non sopporto l'idea di poter essere colto alla sprovvista.

Pronto a ripartire, mi alzo e mi appoggio su un albero, iniziando a canticchiare una canzone. (

)
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Ridacchio annoiato, il mago ostenta un filo di irritazione e non fa nulla per nasconderlo.

Finalmente uno sguardo familiare. Mi ritrovo a rimuginare, ancor più divertito.

Abituato a reagire a questo tipo di comportamento, mostro totale indifferenza, dando le spalle al cruccio del mago e facendo sfoggio di una presunta superiorità, dico rivolto ad entrambi.

Ho chiacchierato già abbastanza, per i miei gusti. Il tempo.. vedremo a chi darà ragione.

Braccia conserte, riprendo la mia ispezione per un momento immobile. Poi, girando intorno al carro, con i sensi ancor più concentrati di prima. La mia cautela rasenta la fobia, ma cerco in tutti i modi di non farlo notare apparendo vago.

Spoiler:  
sempre prove di ascoltare ed osservare, più qualsiasi altra cosa che mi può permettere di individuare qualcosa di strano. Giro intorno al carro in un raggio di 6 metri da esso
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Adoros compie un giro di perlustrazione intorno al campo, suscitando le risate dei carovanieri.

Ahahah! Di cosa hai paura, ragazzino? Da queste parti, il pericolo più grande sono le zanzare.

E infatti la cautela del giovane si rivela infondata. Qui è tutto calmo e si può riposare in pace.

Passate la vostra ora a consumare il vostro pasto e a riposarvi, approfittandone per godere a pieno l'aria che si respira lontano dal villaggio.

Le guide ne approfittano per attaccare bottone.

Qualcuno di voi è mai stato a Winterhaven?

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Attento alle parole delle guide, cerco di distogliere i miei pensieri dalla frase del viaggiatore, cambiando discorso. Non credo che se ne parlerà più... semmai solo quando si accorgerà di aver torto.

Qualcuno di voi è mai stato a Winterhaven?

Per esserci stato, sicuro, sebbene non credo di conoscerla molto dato che vi ho fatto solo delle uscite per indagini arcane.

Ido aveva trascorso quasi tutta la sua vita lì... di certo una città più vivace di Whitecrow, dai suoi racconti.

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Arrossisco colmo di imbarazzo in presenza di quelle risate.

Paleso un modico gesto d’ira, per un istante la ragione cede all’istinto, guidato dall’orgoglio, ma riesco ad arginare quest’impulsività improvvisa. Digrigno impercettibilmente i denti.

Maledetti bastardi.. spero che un giorno vi ritroviate con una lama conficcata sulla schiena, ed in quel momento, dovrete ridere lo stesso della prudenza altrui.

I miei pensieri sfociano in imprecazioni e maldicenze, fallendo nel tentativo di trattenere un espressione sadica. Non appena mi rilasso, rispondo alla loro ilarità.

La cautela non è mai troppa.

Subito dopo, gioisco di un piccolo momento d’ozio, insieme ad un pasto nutriente. Di nuovo lo sguardo immerso nella natura ammirandone la grandiosità.

Guidato dall’abitudine, siedo sotto le fronde di un arbusto, com’ero solito fare nei pressi del grande albero di Whitecrow.

Essendo vicino al carro, non mi preoccupo di rispondere ai compagni viaggiatori, non avendo alcun interesse nel farlo, tuttavia ascolto attentamente.

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Mi sveglio sul carro fermo, infagottato nei miei lunghi e semplici abiti e mi guardo intorno, stordito.

Siamo già partiti, non me ne sono neanche accorto!, penso agitato, meno male che ho promesso a Marla di fare attenzione...

Cerco tra i compagni di viaggio il volto di Aaron. Lo trovo intento ad ascoltare i discorsi di un paio di persone, chissà chi saranno... Mi alzo prendendo le mie cose e mi avvicino a lui per salutarlo.

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Mentre sto disteso sul prato, a sgranocchiare un pasto frugale, mi rivolgo alle guide del carro. Ricordo di esser stato a Winterhaven con mio padre, quand'ero ancora piccolo. Non ho molti ricordi del posto, alla fine eravamo solo di passaggio. In ogni caso è da molto che ci siamo stabiliti a Whitecrow, e sinceramente non ho mai sentito il bisogno di allontanarmi troppo dalla nostra pacifica comunità. Non mi dispiacerebbe in effetti mandare avanti il tempio e servire la gente di Winterhaven, ma se il mio Dio ha altri progetti per me, ben vengano, penso tra me e me.

Nel mentre vedo Erianos scendere dal carro e raggiungermi. Dormito bene?, gli dico rivolgendomi in modo scherzoso e confidenziale.

E' vero che non siamo ancora arrivati a Winterhaven, tuttavia non è una buona idea lasciare che l'attenzione cali, il male può annidarsi ovunque e si deve restar vigili.

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Mi sento in vena di accogliere ciò che sanno le guide riguardo alla città più di me... magari ultimamente è accaduto qualcosa di nuovo.

E voi che lo chiedete, cosa sapete dirci che potremmo non sapere riguardo alla città? Sarà forse successo qualcosa ultimamente? Non vorrei avere sorprese all'entrata in città.

Mi alzo e mi pongo in piedi vicino al cavallo, carezzandolo con dolcezza.

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