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Avventura in costruzione: Misteriose Sparizioni in Germania!


Ren!

Messaggio consigliato

Salve a tutti!

Incomincio subito a spiegare che la voglia di giocare c'è, ma il tempo spesso manca, per questo motivo volevo fare una One-Shot di Cthulhu, che però avrà poco a che fare con i Miti!

L'idea di fondo è questa: In una città tedesca (da decidere, pensavo Wetzlar o Bonn) nel 1925 ci sono delle strane sparizioni di persone importanti e non. I 3 investigatori (non so ancora le professioni, i miei giocatori non sanno ancora di quest'idea in realtà! :D) investigheranno su queste sparizioni molto strane (non so ancora il motivo), in pratica le persone semplicemente spariscono nel nulla, lasciando i vestiti e i loro averi per terra, come se il rapitore li spogliasse prima di rapirli.

Le persone scomparse non sono collegate tra di loro. Dopo una accurata indagine, gli investigatori scopriranno che gli scomparsi sono stati fotografate pochi giorni/ore prima di sparire. In pratica per farla corta, un fotografo a stretto un patto con il diavolo (o roba simile) e ogni foto che scatta con una particolare macchina fotografica, ruba l'anima ai soggetti e quando le foto vengono sviluppate, essi scompaiono dal mondo reale per essere intrappolati dentro le foto.

Il patto con i diavolo sarà qualcosa del tipo "diventerai ricco e famoso, ma dovrai donarmi la tua anima e le anime dei tuoi nemici", oppure "diventerai ricco e famoso, ma dovrai donarmi la tua anima più altre 6 anime ogni 10 giorni" (6-6-6 anime al mese). In questo modo il fotografo scatterà le foto a tutte le persone che in un modo o nell'altro gli hanno dato problemi in passato (ancora da definire chi e perché), incominciandosi a vendicare.

Mi servono varie idee e consigli (tra cui indizi possibili, motivazioni per gli investigatori, le persone che mettevano i bastoni tra le ruote del fotografo e il perché).

Curiosità: L'idea mi è venuta in mente perché sto facendo un corso di fotografia, e un mio amico mi ha scherzosamente detto "Non fotografarmi che mi rubi l'anima!", all'inizio ho riso, poi ho pensato che poteva essere un buono spunto per un avventura ed eccomi qua!

Bye byez :bye:

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Per gli investigatori, potresti dal loro differenti agganci a seconda delle professioni.

Esempio:

Un investigatore viene assegnato al caso e dovrà indagare sulle scomparse, ma vista la singolarità delle sparizioni, gli viene affiancato anche un parapsicologo.

Un soldato è in licenza quando una delle sue cugine svanisce misteriosamente lasciando solo i vestiti, l'uomo non riesce a darsi pace e decide d'indagare per proprio conto (poi incontrerà gli altri pg e potrà collaborare con loro).

Un medico di Berlino viene a sapere delle strane sparizioni e si convince che esse siano causate da una teoria che egli stava studiando, ovvero la possibilità che corpi umani possano consumarsi totalmente attraverso un processo d'autocombustione istantanea.

Moltissimi altri esempi sono possibili, comunque creare gli agganci non dovrebbe essere difficile.

Domanda: le persone intrappolate possono essere salvate o sono perdute? Sono proprio fisse nelle fotografie, o queste non sono che una finestra immobile su un'altra dimensione (composta dall'insieme delle varie foto), in cui gli intrappolati vagano senza riuscire a fuggire?

Consiglio: Un patto col diavolo del tipo "la mia anima più quella di molti altri" non è proprio geniale per il fotografo dato che ci resta fregato comunque, sarebbe più conveniente se fosse: "io ti concederò le cose X che desideri in cambio della tua anima, ma finché con la macchina fotografica catturerai delle anime per me, la tua sarà salva e non dovrai temere il trascorrere del tempo (non invecchierà neppure)".

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Innanzitutto i ringrazio!

Si, per gli investigatori hai ragione, infatti era l'ultimo dei miei problemi in realtà!

Sinceramente pensavo di fare in modo che le persone fotografate non potessero essere recuperate, e quindi perse, ma se hai delle idee, esponile tranquillamente! ;-)

Mi piace molto l'idea del patto. Magari si potrebbe fare tipo così: "Io ti concederò tutte le ricchezze e la fama che desideri più l'immortalità in cambio di un sacrificio di 6 anime ogni 10 giorni, che catturerai con la macchina fotografica per me. Se non rispetterai il patto, la tua anima sarà mia per l'eternità!"

Il discorso 6-6-6 lo vorrei lasciare, più che altro per un semplice discorso di numeri: Se il diavolo non specifica quante anime vuole nel corso di X tempo, il fotografo potrebbe anche catturare 1 anima al mese e farla franca. In questo modo è obbligato a dover mantenere il patto facendo foto a 18 persone al mese.

Che ne dici???

Bye byez :bye:

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Può andare, ma con un patto di tal tipo potresti anche creare qualcosa di ancor più interessante.

Ad esempio: Il patto concede l'immortalità (o meglio, arresta l'invecchiamento), dunque: da quanto tempo il fotografo cultista è in giro?

Il patto potrebbe risalire addirittura agli albori della fotografia, magari con un cambiamento dello strumento (le macchine fotografiche si sono evolute) operato attraverso un rituale.

Stando così le cose, il fotografo potrebbe essere un itinerante che si sposta fra le varie comunità, in caccia di anime non soltanto per la ricchezza, ma anche perché, se non adempisse alla sua parte di accordo, morirebbe immediatamente di vecchiaia (il tempo che gli è stato donato gli sarebbe sottratto all'istante), corrompendosi in pochi minuti fra atroci sofferenze, dopodiché la sua anima apparterrebbe all'inferno per sempre.

Con una tale traccia, potrebbero esistere degli indizi precedenti le sparizioni che interessano i personaggi: fatti simili avvenuti in altre aree della Germania e dell'Europa (ma perché non anche negli USA, con 18 vittime richieste al mese, il fotografo dovrebbe viaggiare molto ed allontanarsi notevolmente dal luogo precedente, per sviare i sospetti), ed anche rapporti di simili fatti misteriosi avvenuti in epoche precedenti.

Magari all'inizio il fotografo era famoso, quindi le sue collezioni di foto potrebbero far parte di esposizioni private o di musei, in seguito però l'uomo, temendo la morte per vecchiaia, avrebbe fatto ricerche sulle scienze occulte scoprendo il modo di fare un patto con un diavolo. I pg potrebbero anche vedere una foto del fotografo all'epoca, e ravvisare qualche somiglianza in un individuo che incontrano.

A parte questo, perché il fotografo non sia beccato subito le persone da lui inquadrate e sacrificate al demone non dovrebbero scomparire al momento dello scatto, come mi pare tu stesso avessi immaginato. Potrebbero sparire contemporaneamente tutte e diciotto, allo scadere del mese, col fotografo già allontanatosi e direttosi al prossimo luogo dove dovrà mietere vittime.

In tale eventualità potrebbe anche non aver agito sempre da solo, potrebbe aver fatto parte di fiere e circhi itineranti, per i quali fotografava, a pagamento, alcuni dei visitatori coi clown e gli animali. Ci sarebbe però in tal caso da risolvere un problema, ovvero da piegare come mai non siano svaniti anche clown ed animali. Il diavolo potrebbe avergli concesso la capacità di designare in qualche modo i soggetti la cui anima verrà rapita nelle foto, ad esempio toccandoli pochi minuti prima dello scatto (una stretta di mano, sfiorarli mentre si prendono i soldi per la fotografia che si sta per fare, una mano sulla spalla o sul fianco per far capire ai soggetti in quale posizione il fotografo li vuole).

In questo caso, l'indagine sarà ancor più complicata, perché non tutti i soggetti fotografati con la medesima macchina diabolica svaniranno, essendo la maledizione anche nel fotografo stesso, inoltre sarà possibile rinvenire indizi anche sulle fiere/circhi cui il fotografo si è unito.

Gli spunti per la storia mi sembrano buoni, ma per svilupparla a dovere mi sa che un'avventura One-Shot non basta (con One Shot in genere intendo un'avventura breve di un'unica sessione, ma forse tu ne intendi una in più sessioni non collegata ad una Campagna vera e propria).

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Ciao,

per il patto io ti consiglio qualcosa non troppo dichiarato, il diavolo potrebbe semplicemente vivere nella testa del fotografo, una terrificante proiezione mentale dettata da un triste evento passato.

Ad esempio potrebbe esser ossessionato dall'immagine indescrivibile che ha casualmente catturato sulla scena dell'incidente che ha visto la dipartita della sua compagna.

Entrambi in macchina su di una strada di campagna, l'auto sbanda ribaltandosi; lui viene sbalzato fuori dall'abitacolo, lei si ritrova travolta dalle lamiere. La macchina fotografica che si stavano portando dietro per un servizio perde l'otturatore e imprime la lastra.

Stampa la fotografia pensando di poter capire il perchè abbiano sbandato e si ritrova con qualcosa che lo sconvolge irrimediabilmente.

Con un escalation di eventi si ritrova a voler, no meglio ancora, a dover fotografare i corpi delle sue vittime per catturare il momento in cui quella scintilla si va a formarsi. Pensa che spogliarli permetta una migliore fotografia del soggetto evanescente che inizerà a chiamare anima.

Cosa ne faccia dei cadaveri, bhe insomma, i fotografi lavorano con degli acidi, inutile star qui a precisare...

Invece di una macchina fotografica potresti usare un dagherrotipo (moooolto più intrigante) cosi da giustificare la fragile sanità mentale dell'assassino. Potrebbe soffrire di allucinazioni visive in seguito all'intossicazione dei vapori di mercurio utili alla stampa e sovr'impressione.

Per giustificare il possesso di un tale cimelio, lo potresti disegnare come un antiquario, o un vero e proprio appassionato di fotografie.

Visto l'anno e la necessità di mostrarsi superiore a buona parte degli organi di polizia, trovo che sarebbe una buona idea scomodare la Commissione Criminale Internazionale della Polizia (la vecchia interpol, nasce nel '23) e far svolgere le indagini tra Parigi e Berlino. Se volevi creare un macellaio tanto vale fare la storia su di un emulatore di jack lo squartatore. Trovo più interessante un antagonista, folle certo, ma lucido e coscienzioso nelle sue scelte. Il trasferirsi dopo un tot di deliti da una capitale all'altra gli permette di guadagnare anonimato e tempo.

Il caso giace irrisolto da un anno ma viene riaperto quando vengono trovate delle somiglianze tra gli attuali delitti avvenuti a Berlino.

I giocatori possono essere tutti dell'interpol oppure alcuni agenti esterni o di alcune sezioni meno conosciute essendo il periodo ancora molto inquinato dalla superstizione. E visto che il tutto si svolge a Berlino ancora meglio visti certi imbianchini sconsiderati con il pallino dell'occulto :lol: .

Ok ti ho stravolto tutto, però se dovessi basarmi su i miei gusti una cosa che ho sempre apprezzato nelle poche partite di CoC era il continuo dubbio che si andava a creare man mano si procedesse nelle indagini. Non sempre alla fine si aveva a che fare con il soprannaturale, o almeno se cosi fosse stato non c'era alcun scampo quando ne si prendeva coscienza.

In tale eventualità potrebbe anche non aver agito sempre da solo, potrebbe aver fatto parte di fiere e circhi itineranti, per i quali fotografava, a pagamento, alcuni dei visitatori coi clown e gli animali. Ci sarebbe però in tal caso da risolvere un problema, ovvero da piegare come mai non siano svaniti anche clown ed animali. Il diavolo potrebbe avergli concesso la capacità di designare in qualche modo i soggetti la cui anima verrà rapita nelle foto, ad esempio toccandoli pochi minuti prima dello scatto (una stretta di mano, sfiorarli mentre si prendono i soldi per la fotografia che si sta per fare, una mano sulla spalla o sul fianco per far capire ai soggetti in quale posizione il fotografo li vuole).

In questo caso, l'indagine sarà ancor più complicata, perché non tutti i soggetti fotografati con la medesima macchina diabolica svaniranno, essendo la maledizione anche nel fotografo stesso, inoltre sarà possibile rinvenire indizi anche sulle fiere/circhi cui il fotografo si è unito.

Potrebbe aver fatto foto solo con vittima e animali, giustificando l'immunità delle bestie essendo senz'anima. Tutto dipende che cosa intendiamo con la parola anima, ma questo credo proprio che non sia il forum più adatto :D

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Ringrazio molto anche Uomo Del Monte, ma come hai detto tu stesso, così si stravolge moltissimo l'idea iniziale e non mi sembra il caso. Probabilmente potrei sempre riprendere questa idea in futuro (il dagherrotipo mi piace come idea!), magari utilizzando il figlio del fotografo (se il fotografo ha vissuto più di 100 anni come spiegherò sotto, può benissimo essere uno dei figli del fotografo) ambientata nel 1890, che potrebbe essere più logico con il dagherrotipo. In realtà questo figlio è solo un pazzo (proprio per via dei vapori) che uccideva le sue vittime, convinto di farlo per delle entità aliene.

Comunque è un ottima idea che potrò utilizzare alla fine di questa avventura!

Rispondendo anche a Demian, devo dire che le idee mi piacciono sempre di più!

Il Fotografo potrebbe essere entrato in contatto con Il Re in Giallo, e aver stretto il patto proprio con lui. Magari in passato (anche cent'anni prima dell'inizio dell'avventura, e quindi avrà qualche figlio in giro, anche più vecchi di lui) era un pittore che stancatosi di prendere le anime dopo tante ore di pittura decide di passare alla fotografia.

La mia idea di One-Shot è un pochino diversa dalla tua, per me anche 2-3 sessioni vanno bene. Se diventano anche 5 sessioni non ho problemi!

Ora sono di fretta che devo uscire, cerco di farmi venire altre idee. Domani continuo con il discorso!

Vi ringrazio ancora!

Bye byez :bye:

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Scusate il doppio post ma non posso editare!

Come stavo dicendo, mi piace molto l'idea che il fotografo si muovesse parecchio per sviare i sospetti. Mi piace anche l'idea delle collezioni private e dei musei (però preferirei che le foto nelle collezioni private siano di alcune persone importanti, ma scomparsi, almeno metto qualche indizio), per non parlare di un suo auto ritratto datato 1800.

Come dici tu stesso, pensavo di fare che durante lo sviluppo della foto le persone ritratte scompaiono. In questo modo si può benissimo spostare da una città all'altra prima di svilupparle.

Le fiere sono perfette per questa idea. In questo modo il fotografo può benissimo fotografare chi desidera. Nei circhi c'è il problema dei Clown, che scomparirebbero anche loro e questo potrebbe fare insospettire i circensi in primis.

Per la questione della maledizione non so bene come regolarmi: Se fosse il fotografo a essere maledetto, andrebbe bene qualsiasi macchina fotografica mentre se fosse la macchina fotografica, andrebbe bene qualsiasi fotografo.

Ho pensato anche alla pellicola, che ogni volta si "resetta" e può essere riutilizzata, però in questo modo non ci sarebbero altre copie delle foto scattate (non so se in questo caso sia necessario) e quindi sarebbe difficile che gli investigatori le trovassero...

hai qualche idea?

Bye byez :bye:

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ciao,

il clima mi sembra molto un allucinazione alla Edgar Allan Poe (ecco un suo famoso dagherotipo)... un po' anche "ritratto di Dorian Gray"...

non ho afferrato come mai vuoi fare svolgere l'avventura in Germania... non vedrei male un aggancio con i Pellerossa (che fanno molto Lovecraft) anche perchè potresti iserirci leggende dei nativi d'america riguardo le fotografie e anime rubate in questa maniera.

Belle alcune idee di Demian... dal canto mio non ho tante idee... non vedo di buon occhio il patto con il diavolo, preferirei qualcosa tipo macchina fotografica=artefatto o studioso dell'occulto che sviluppa un marchingegno che gli permette di rimanere in vita rubando anime... questo renderebbe il tutto un po' più Lovecraftiano e toglirebbe di mezzo il diavoloooo (che mi fa molto chitc)

Non mi torna neppure il fatto che non vengono ritrovati i corpi delle vittime, in quanto si stà parlando di anima e non di "vile materia". Io metterei cose più truculente tipo corpi diseccati, disidratati.

comunque... dovresti trovare un movente... cioè il tizio non può fare fotografie a casaccio, dovrebbe scegliere con cura le sue vittime cercando quelle con l'anima più affine alla sua o con un anima "candida"!

Io personalmente ad un giocatore farei interpretare un Fotografo :-p

P.S. ti consiglio di leggere Il modello di Pickman

da Wiki: Richard Upton Pickman è un pittore di Boston, è considerato uno dei migliori, per il realismo che riesce ad imprimere nei suoi quadri. Quello che rende Pickman particolare, sono i soggetti che egli ritrae: i ghoul, creature deformi che si nutrono di cadaveri. I suoi quadri sembrano talmente vivi che a qualcuno viene il sospetto che non dipinga soggetti di fantasia, ma piuttosto che usi dei modelli in carne e ossa.

Presente nei racconti: Il modello di Pickman, Alla ricerca del misterioso Kadath.

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Rieccomi!

Dunque, per quanto riguarda le foto sviluppate, le terrei come vincolo che lega il personaggio alle anime intrappolate, una sorta di gabbia spirituale attraverso la quale lui trae le energie che lo mantengono giovane, se esse venissero bruciate, magari sarebbe come se il patto venisse rescisso, o una meccanica simile, per cui lui ci andrebbe di mezzo (... per qualche motivo mi viene in mente il racconto Aria Fredda).

Come altro suggerimento, che ti do sapendo che potrebbe non piacerti, ma che io utilizzerei senz'altro conoscendomi, ci sarebbe l'idea della dimensione-prigione, un piccolo mondo assolutamente onirico e folle, composto dalla somma, magari discordante, delle fotografie maledette scattate dal fotografo.

Se i personaggi trovassero una delle fotografie, magari dormendo nella stanza con essa potrebbero trovarsi proiettati, in sogno, all'interno di questo mondo allucinante, che descriverei in bianco e nero o in una tinta color seppia, come le vecchie foto.

All'interno di questa minidimensione allucinante, si troverebbero i residui spirituali delle persone catturate, a malapena consapevoli di sè, ma quasi del tutto immemori della loro vita precedente, e inconsapevoli di essere prigionieri.

Tramite questo sogno, i personaggi potrebbero ottenere indizi non ottenibili per vie naturali, oppure, se vuoi legare la maledizione al fotografo, potresti impregnare quel mondo con le sue eco psichiche, infilandovi ricordi nei quali lui appare come un'ombra confusa, o simili.

Consiglio: limitare il numero di accessi alla minidimensione, poterci accedere più volte dopo la prima farebbe svanire tutto il senso inquietante di meraviglia e mistero della prima, imprevista visita.

Ti consiglio alcune cose che potrebbero interessarti, magari potresti trarne ispirazione, si tratta di due numeri del fumetto bonelliano Dampyr, delle storie che secondo me davvero meritano, molto ctulhose:

N° 61, La foto che urla (il nome è tutto un programma)

N° 41, Casa di bambole (mi è tornata in mente per la questione sogno-minidimensione prigione per le anime)

Con 5,40 euri dovresti cavartela

L'idea del ritratto del 1.800 è buona, io però lo farei un po' rovinato, in modo che possa sembrare lui ma che non ce ne sia la certezza

Mio fratello mi ha dato uno spunto interessante, quindi te lo posto: Se le anime servono di sostentamento all'immortalità del fotografo, e prendi per buona l'idea della minidimensione-prigione, allora il fotografo stesso potrebbe penetrarvi talvolta in forma psichica, per "nutrirsi", ovvero consumare anime per alimentare la propria longevità. Potrebbe farlo in una forma alternativa, tipo foschia o qualcosa d'indistinto e misterioso (mi viene in mente la temibile foschia della "Scatola magica di Landover, anche se è un'opera Fantasy).

Tale misteriosa manifestazione appare talvolta (abbastanza raramente), assorbendo (o col sistema che più ti aggrada) alcune delle anime, e consumandole, le anime prigioniere temono questa misteriosa manifestazione ma non sanno cosa sia, nè hanno alcun potere contro di essa. Con questo spunto e sfruttando il sogno, potresti creare un'avventura nell'avventura, il che potrebbe essere sfizioso, si aprirebbe però un'incognita: cosa accadrebbe alle fotografie delle persone consumate? brucerebbero? si cancellerebbero? Questo lo dovresti decidere tu.

Nota finale: naturalmente le anime sarebbero in forma corporea nella dimensione-prigione, quindi non sarebbero semitrasparenti oppure immateriali, così almeno mel'ero immaginata io

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Ringrazio molto anche Lorenzo! Ora rispondo a lui:

Perché Germania? Per prima cosa perché avevo pensato inizialmente che la macchina fotografica che utilizza il fotografo è la Leica I, creata proprio a Wetzlar, in Germania. Poi perché volevo spostare un po l'azione e avendo pensato che Cthulhu ci doveva centrare poco ho deciso di evitare del tutto l'America, quindi l'Europa!

L'idea che i corpi vengono ritrovati disseccati mi piace, ma esce dall'idea originaria, cioè le sparizioni! Sono d'accordo anche ce l'Anima non è composta di materia, però mi piace l'idea di fondo.

Vorrei cercare di far interpretare ai miei giocatori quello che vogliono loro, senza dare restrizioni.

L'idea del movente ci sta benissimo! E pensavo più che altro a qualcosa simile a Dexter, ma non per forza le vittime devono essere assassini: Il fotografo scatterà foto solo a coloro che in un modo o nell'altro sono cattiva come lui, quindi rapinatori, assassini, stupratori. Ma anche persone cattive che che però non hanno fatto nulla di così eclatante... Ci devo pensare bene però, perché altrimenti l'idea delle Fiere va a farsi benedire se poi il fotografo deve scegliere accuratamente le proprio vittime!

Tornando al discorso "sviluppo foto", ho pensato a questo: Una volta Sviluppate le foto lui ne trae la giovinezza a patto che siano integre, ma che non può conservarsele: In questo modo i giocatori possono trovarle (sarebbe un grave errore per il fotografo non tenersele sapendo che sono loro la fonte della giovinezza!), poiché magari sono state vendute, e che ogni foto distrutta lo rende un po più vecchio, brutto o malandato (o roba simile)!

Mi è appena venuto in mente il motivo per cui stringe il patto con il diavolo (o il Re in Giallo): Durante lo sviluppo di alcune foto, dell'acido gli entra negli occhi rendendolo cieco. In questo modo non potrebbe più fare foto, che è la sua unica ragione di vita. Così il fotografo pur di tornare a vedere e continuare a fotografare, cerca una cura disperatamente, fino a quando non entra in contatto "casualmente" con un tizio che gli propone il patto, senza mai vederlo in volto.

La mini-dimensione non mi piace molto, inoltre abbiamo già provato a giocare un avventura con i Reami del Sogno ma non è piaciuta ai miei amici, quindi vorrei evitare.

Quindi, i punti ancora da discutere sono: Chi fotografa? Sono persone casuali, o persone con un animo cattivo (che stesso la macchina fotografica può distinguere e quindi si possono inserire facilmente anche le Fiere e il fatto che non tutti scompaiono nelle foto)? Sicuramente i primi a essere stati fotografati sono sue conoscenze che gli davano problemi, però sarebbe successo nel 1800 circa! Per l'autoritratto hai ragione tu, non deve essere perfetto, anzi, secondo me dovrebbe essere poco riconoscibile, solo una leggere somiglianza (anche perché il taglio di capelli per esempio insieme al vestiario, cambierà per forza in 100 anni).

Che indizi posso lasciare agli investigatori?

Vi ringrazio ancora molto! Se risolviamo in breve tempo questi pochi punti, inizio a scrivere l'avventura e sicuramente darò PE a Demian! :yes:

Bye byez :bye:

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Mi è venuta un'idea che potrebbe risolvere molti dei problemi.

Ad intrappolare le anime potrebbero non essere nè la macchina nè il fotografo (almeno direttamente), bensì un particolare rituale o procedimento sovrannaturale, che lo stesso eseguirebbe al momento dello sviluppo.

Potrebbe così fotografare chi gli pare col medesimo strumento, ed intrappolare soltanto coloro che sceglie, siano esse persone malvagie o meno.

L'idea dell'intrappolare persone malvagie è intrigante, permetterebbe di sviluppare una particolare personalità per il fotografo, c'è però da considerare una cosa: se vuoi rispettare la quota di 18 vittime al mese, trovarle tutte malvagie potrebbe essere un problema, per cui o il fotografo dovrebbe bazzicare certi tipi di ambienti in cerca delle sue prede (sarebbe li in qualche modo conosciuto, almeno superficialmente, e quindi nuovi possibili indizi), oppure dovrebbe arrampicarsi sugli specchi in cerca delle ultime vittime che gli occorrono, rischiando di scoprirsi.

In alternativa, potresti strutturarlo così: Lui per sua natura (conseguenza di trauma infantile? delle sue esperienze di vita non proprio rose e fiori?), predilige vittime "malvagie", che per sua natura è in grado d'individuare nella massa, però è legato in primo luogo al patto, per cui, qualora gli mancassero delle vittime, sarebbe costretto a rubare l'anima anche delle persone innocenti. Questo complicherebbe ancor di più le indagini, perché mescolerebbe "delitti compiuti per gusto personale" a "delitti compiuti per necessità", quindi ci sarebbero maggiori fattori depistanti.

C'è una pecca nel modo in cui hai pensato di legarlo al Re in Giallo: Se volevi farlo partire da pittore, e legarlo al Re in Giallo come tale, il futuro "fotografo" non avrebbe avuto motivo di stare vicino a degli acidi da fotografia che gli bruciassero gli occhi, a meno che non stesse facendo degli esperimenti sulle tecniche fotografiche, fra l'altro nel 1800 le vere e proprie fotografie ancora non esistevano.

Ti posto una breve cronologia della storia della fotografia:

http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=2&sqi=2&ved=0CCgQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.photogallery.it%2Fstoria%2Ficrono.html&ei=R7njTdXxMcOWOsO63doG&usg=AFQjCNF3s4vwg56GAyE64oBOlUtIVjdjcw&sig2=ak_j3_VAyUaMA3hMJABYRg

Come puoi leggere, le prime immagini stabili furono ottenute nel 1824-27, ma si trattava di un processo molto lungo, ancora inadatto alla ripresa di soggetti viventi, il termine fotografia fu coniato nel 33, mentre la prima stabilizzazione fissa su fogli di carta è datata 1839.

Qui però si apre un'interessante alternativa: Nel 1800 il "fotografo" era un giovane, geniale inventore, che stava facendo esperimenti sullo sviluppo della fotografia, egli scoprì per primo, nel 1800, il sistema col quale fissare le immagini, battendo gli altri ricercatori di almeno quarant'anni, quella sera però un rapinatore entrò nel suo laboratorio, minacciandolo per farsi dare tutti i soldi, ci fu uno scontro ed il criminale colpì lo scienziato con gli acidi, accecandolo per poi fuggire dopo essersi preso ogni cosa di valore, comprese le prime "fotografie", sperando di rivenderle ma poi, credendole prive di valore, gettandole via.

Gli anni passarono, l'inventore invecchiò ed altri scoprirono la fotografia al suo posto, egli cercò di far valere la propria scoperta, ma non riuscì mai a replicare il procedimento ottenuto, l'angoscia per l'oscurità senza fine in cui era piombata la sua vita, mescolata alla sua sfrenata, malsana ambizione, e al suo profondo odio per il rapinatore che l'aveva privato del suo futuro, così come per coloro che avevano scoperto qualcosa che era suo rubandogli la gloria, crebbero con costanza, fino a richiamare presso di lui uno degli emissari del Re in Giallo, recante una terribile offerta: la giovinezza, l'immortalità e la possibilità di sfogare il proprio odio.

In tal modo, l'odio quasi maniacale del fotografo per le "persone malvagie" sarebbe assolutamente giustificato, inoltre il suo autoritratto rovinato potrebbe essere in realtà la "prima fotografia della storia", sconosciuta a tutti e custodita chissà dove, per cui la trama si arricchirebbe di nuove incognite.

Per gli indizi, dovresti farti uno schema dei luoghi in cui il fotografo è stato mietendo le sue vittime, e delle sue epoche, alcuni saranno infatti recenti, altri no.

Se vuoi introdurre una regola per le percezioni extrasensoriali (introducendo un personaggio con latenti capacità da medium), potresti anche fargli avere, ogni tanto, delle brevi e confuse visioni che contengano indizi da interpretare.

A parte ciò, prima degli indizi credo dovresti strutturare la personalità del fotografo.

E' talmente sicuro di sè da essere divenuto imprudente, e anche quando scoperto affronterà i personaggi piuttosto che tentare di sottrarsi e tornare nell'anonimato?

Ha sviluppato una doppia personalità, per cui è un uomo amabile e bonario inconsapevole di diventare un sadico cultista quando la sua parte oscura si risveglia?

L'immortalità sta avendo un prezzo troppo alto per lui, sente il peso delle vite che ha stroncato e desidera essere scoperto e "punito" perchè si sente colpevole?

A seconda di fattori di questo tipo potranno variare anche gli indizi

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Rieccomi dopo un paio di giorni di assenza dal topic per rispondere alle tue ottime idee!

Tra l'altro ti ho dato PE come promesso!

Mi è venuta un'idea che potrebbe risolvere molti dei problemi.

Ad intrappolare le anime potrebbero non essere nè la macchina nè il fotografo (almeno direttamente), bensì un particolare rituale o procedimento sovrannaturale, che lo stesso eseguirebbe al momento dello sviluppo.

Potrebbe così fotografare chi gli pare col medesimo strumento, ed intrappolare soltanto coloro che sceglie, siano esse persone malvagie o meno.

Così è Perfetto, è un idea geniale!

L'idea dell'intrappolare persone malvagie è intrigante, permetterebbe di sviluppare una particolare personalità per il fotografo, c'è però da considerare una cosa: se vuoi rispettare la quota di 18 vittime al mese, trovarle tutte malvagie potrebbe essere un problema, per cui o il fotografo dovrebbe bazzicare certi tipi di ambienti in cerca delle sue prede (sarebbe li in qualche modo conosciuto, almeno superficialmente, e quindi nuovi possibili indizi), oppure dovrebbe arrampicarsi sugli specchi in cerca delle ultime vittime che gli occorrono, rischiando di scoprirsi.

In alternativa, potresti strutturarlo così: Lui per sua natura (conseguenza di trauma infantile? delle sue esperienze di vita non proprio rose e fiori?), predilige vittime "malvagie", che per sua natura è in grado d'individuare nella massa, però è legato in primo luogo al patto, per cui, qualora gli mancassero delle vittime, sarebbe costretto a rubare l'anima anche delle persone innocenti. Questo complicherebbe ancor di più le indagini, perché mescolerebbe "delitti compiuti per gusto personale" a "delitti compiuti per necessità", quindi ci sarebbero maggiori fattori depistanti.

Era proprio la mia idea, forse l'aveva espressa male, ma intendevo proprio che il fotografo prediligesse persone malvagie, ma non disdegnava quelle buone per il patto.

Io non lo vedo molto come "delitti per gusto personale", più che altro unisce l'utile al dilettevole! :D Nel senso che se proprio deve far morire qualcuno, meglio i malvagi e poi nel caso i buoni.

C'è una pecca nel modo in cui hai pensato di legarlo al Re in Giallo: Se volevi farlo partire da pittore, e legarlo al Re in Giallo come tale, il futuro "fotografo" non avrebbe avuto motivo di stare vicino a degli acidi da fotografia che gli bruciassero gli occhi, a meno che non stesse facendo degli esperimenti sulle tecniche fotografiche, fra l'altro nel 1800 le vere e proprie fotografie ancora non esistevano.

Ti posto una breve cronologia della storia della fotografia:

http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=2&sqi=2&ved=0CCgQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.photogallery.it%2Fstoria%2Ficrono.html&ei=R7njTdXxMcOWOsO63doG&usg=AFQjCNF3s4vwg56GAyE64oBOlUtIVjdjcw&sig2=ak_j3_VAyUaMA3hMJABYRg

Come puoi leggere, le prime immagini stabili furono ottenute nel 1824-27, ma si trattava di un processo molto lungo, ancora inadatto alla ripresa di soggetti viventi, il termine fotografia fu coniato nel 33, mentre la prima stabilizzazione fissa su fogli di carta è datata 1839.

Considera che quando mi era venuta in mente l'idea del Pittore, non stavo più pensando al Re in Giallo. Inoltre l'incidente degli occhi mi è venuto in mente dopo, quindi è normale il "paradosso"!

Qui però si apre un'interessante alternativa: Nel 1800 il "fotografo" era un giovane, geniale inventore, che stava facendo esperimenti sullo sviluppo della fotografia, egli scoprì per primo, nel 1800, il sistema col quale fissare le immagini, battendo gli altri ricercatori di almeno quarant'anni, quella sera però un rapinatore entrò nel suo laboratorio, minacciandolo per farsi dare tutti i soldi, ci fu uno scontro ed il criminale colpì lo scienziato con gli acidi, accecandolo per poi fuggire dopo essersi preso ogni cosa di valore, comprese le prime "fotografie", sperando di rivenderle ma poi, credendole prive di valore, gettandole via.

Gli anni passarono, l'inventore invecchiò ed altri scoprirono la fotografia al suo posto, egli cercò di far valere la propria scoperta, ma non riuscì mai a replicare il procedimento ottenuto, l'angoscia per l'oscurità senza fine in cui era piombata la sua vita, mescolata alla sua sfrenata, malsana ambizione, e al suo profondo odio per il rapinatore che l'aveva privato del suo futuro, così come per coloro che avevano scoperto qualcosa che era suo rubandogli la gloria, crebbero con costanza, fino a richiamare presso di lui uno degli emissari del Re in Giallo, recante una terribile offerta: la giovinezza, l'immortalità e la possibilità di sfogare il proprio odio.

In tal modo, l'odio quasi maniacale del fotografo per le "persone malvagie" sarebbe assolutamente giustificato, inoltre il suo autoritratto rovinato potrebbe essere in realtà la "prima fotografia della storia", sconosciuta a tutti e custodita chissà dove, per cui la trama si arricchirebbe di nuove incognite.

Con poche e piccole modifiche è perfetto anche questo!

Per gli indizi, dovresti farti uno schema dei luoghi in cui il fotografo è stato mietendo le sue vittime, e delle sue epoche, alcuni saranno infatti recenti, altri no.

Se vuoi introdurre una regola per le percezioni extrasensoriali (introducendo un personaggio con latenti capacità da medium), potresti anche fargli avere, ogni tanto, delle brevi e confuse visioni che contengano indizi da interpretare.

A parte ciò, prima degli indizi credo dovresti strutturare la personalità del fotografo.

E' talmente sicuro di sè da essere divenuto imprudente, e anche quando scoperto affronterà i personaggi piuttosto che tentare di sottrarsi e tornare nell'anonimato?

Ha sviluppato una doppia personalità, per cui è un uomo amabile e bonario inconsapevole di diventare un sadico cultista quando la sua parte oscura si risveglia?

L'immortalità sta avendo un prezzo troppo alto per lui, sente il peso delle vite che ha stroncato e desidera essere scoperto e "punito" perchè si sente colpevole?

A seconda di fattori di questo tipo potranno variare anche gli indizi

Hai proprio ragione! Ora devo uscire, intanto penso alla personalità del fotografo e domani posto sia il BG che la personalità! Non penso di mettere regole per le percezioni extrasensoriali comunque a meno che qualcuno dei miei giocatori non ha idee strane in mente!

Bye byez :bye:

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Rieccomi!

Intanto posto sotto spoiler il BG, la personalità e il Patto con il Re in Giallo, poi continuo con alcune idee:

BG

Spoiler:  
Maximilian Eisenhardt nasce a Bonn nel 1793. Dopo pochi anni di studi, inizia subito a lavorare presso un fotografo, imparando la tecnica e come funziona un dagherrotipo.

Nel 1816 crea casualmente un procedimento per imprimere le fotografie sulla carta, con 23 anni di anticipo rispetto agli altri sviluppatori. La fotografia che ne esce è il suo stesso ritratto. Dopo la scoperta Max si confida con un suo amico chimico di nome Erik, per sapere il procedimento esatto che rende possibili le “stampe”. Dopo alcuni giorni l'amico gli dice che deve studiare i vari componenti nel suo laboratorio, ma Max non gli permette di portare le sue strumentazioni e la sua scoperta fuori da casa sua, non fidandosi del tutto di Erik. Dopo un paio di giorni un rapinatore entra di notte in casa di Max, mentre stava studiando il processo che ha utilizzato, così il rapinatore, dopo averlo lo trovo sveglio lo attacca, iniziando così una colluttazione. Durante il combattimento Max riconobbe l'orologio da tasca del rapinatore, era proprio quello che Max regalò al suo amico Erik. Nel momento in cui Max riconobbe l'orologio, Erik non si lasciò scappare l'opportunità per stendere Max, lanciandogli alcuni acidi da sviluppo dentro gli occhi e colpendolo fortemente in testa. Una volta steso l'amico Erik prese tutto il possibile per lo studio della foto (compreso l'autoritratto) e butto a terra tutti gli oggetti dentro la stanza, facendolo sembrare un furto.

Per via degli acidi, Max era diventato cieco e dopo essersi ripreso, cercò di andare alla polizia per denunciare l'accaduto. Erik però andò anch'egli alla polizia, denunciando un furto avvenuto la sera stessa, ma con qualche ora di anticipo rispetto ai fatti raccontati da Max.

Erik dichiarò che il rapinatore gli privò del portafogli contenente soldi e il biglietto da visita di Max, e del orologio da tasca.

Così la polizia chiuse il caso di Max, concludendo che il rapinatore dopo aver rapinato Erik, si arrabbiò per i pochi soldi trovati e dopo aver controllato il portafoglio, andò a far visita a Max, spiegando il motivo per cui il rapinatore avesse l'orologio di Erik.

Dopo 23 anni dall'avvenimento, con la scoperta della stampa su carta fotografica di Louis Jacques Mandè Daguerre, Max giurò vendetta verso Erik che gli aveva rubato la scoperta, la fama e la gloria. Così, dopo pochi giorni, Max si sveglio nel suo letto sentendo una presenza nella stanza. Questa persona gli disse che poteva donargli la vista, la giovinezza e l'immortalità in cambio del suo odio. Max accetto e riebbe la vista, ringiovanì fino all'età della sua scoperta e divenne immortale.

Dopo aver stretto il patto*, Max fu costretto ad andarsene da Bonn, altrimenti le persone avrebbero notato il ringiovanimento, per non parlare del aver riacquistato la vista. Così per prima cosa si recò a Berlino, dove si era trasferito Erik, si travesti e lo fotografò, insieme ad alcuni suoi amici, poi fotografò altre persone malvagie, fino ad arrivare al numero consolidato dal patto.

Max continua a spostarsi di città in città e a fotografare le persone, i malvagi prima di tutto e all'occorrenza anche le persone buone pur di arrivare al numero mensile di vittime pattuito.

Personalità

Spoiler:  
Personalità:

Max ora è una persona abbastanza sicura di sé, ma non per questo è imprudente. Ogni volta studia bene le sue vittime prima di fotografarle e dopo le 18 vittime mensili, cerca sempre di spostarsi in una nuova città per far perdere le sue traccie.

Dopo tutti questi anni, ogni notte si sveglia con gli incubi per tutte le persone innocenti che ha “rapito”, e se ne pente ogni giorno che passa, ma questo solo per le persone che non se lo meritavano. Pur di togliere di mezzo le persone cattiva è disposto a tutto e farebbe ogni cosa pur di non essere scoperto per continuare la sua opera “buona”. In realtà ha paura della morte e del dolore che proverebbe una volta che il patto fosse reciso.

Se qualcuno dovesse scoprirlo cercherebbe di scappare, ameno ché non sia obbligato ad affrontare il problema di persona. Se riuscisse a scappare cercherebbe di far tacere subito chi conosce il suo segreto! Max è sempre tranquillo quando sta in pubblico, anche perché deve mascherare bene il suo segreto. Quando lavora cerca di essere cordiale con i clienti che gli commissionano le foto, ma anche con le persone malvagie che vuole e deve fotografare cerca sempre di essere tranquillo.

Max è una persona molto chiusa e sola, che non ha mai provato l'amicizia e l'amore, ma solo il tradimento di una persona a cui voleva bene!

Patto

Spoiler:  

Io, il Re in Giallo, concedo a Maximilian Eisenhardt la vista, la giovinezza e l'immortalità in cambio di un sacrificio di 6 anime ogni 10 giorni, tramite la cattura dell'essenza stessa delle persone. Tutte le persone devono essere fotografate e dopo aver “catturato” 18 anime, egli sarà tenuto a compiere un rituale magico durante lo sviluppo delle fotografie stesse designando i bersagli da sacrificare e liberando quindi gli altri inquadrati nelle foto.

Maximilian Eisenhardt sarà costretto a liberarsi di tutte le foto “maledette”. Se conserverà anche solo una di queste foto per più di 23 ore, egli incomincerà a perdere lentamente la vista, e a tornare cieco dopo 1 ora fino a che conserva la foto in questione.

Se una foto “maledetta” si rovina, si brucia o si distrugge, Maximilian Eisenhardt avvertirà atroci sofferenze, ed invecchierà di un anno lentamente nel giro di 24 ore.

Se il patto non verrà rispettato da parte di Maximilian Eisenhardt, egli invecchierà all'istante fino a morire con dolori indescrivibili.

Parlando con mio fratello di che PG vuole fare per questa avventura (senza però spoilerare nulla), era interessato al Parapsicologo. Quindi penso che l'inizio sarà collegato a lui...

Ora devo fare uno schema di possibili città e paesi che Max (il fotografo) possa aver visitato, e quindi possibili prove da sistemare accuratamente, sicuramente Bonn e Berlino, rispettivamente città dove e nato e cresciuto e la città dove ha eseguito per la prima volta le foto del patto.

Se avete altri consigli (confido in Demian) fatevi avanti!

PS: Ho fatto mettere da parte il numero 61 di Dampyr, la prossima settimana lo prendo.

Bye byez :bye:

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Ciao! Grazie per i PE :-)

Mi chiedevo: Hai pensato ad un motivo per cui il Patto dovrebbe pretendere l'allontanamento del Fotografo dalle fotografie maledette? Nel caso i Giocatori arrivino a porti questa domanda, sarebbe utile avere una risposta pronta. Ad esempio (naturalmente nel caso glielo farei scoprire in-game, piuttosto che dirlo out-game): Il Re in Giallo non mirava solo alle anime di molte persone attraverso le fotografie, ma anche a quella dello stesso fotografo, che grazie al patto si sarebbe macchiato di numerosi delitti rendendola decisamente appetibile.

Stando così le cose, alcuni degli indizi potrebbero essere fatti pervenire ai personaggi da cultisti segreti del Re in Giallo, convinti che per il loro signore sia giunta l'ora di riscuotere, ma non potendo agire direttamente contro il fotografo o le fotografie (a causa del patto si presume).

Questo potrebbe anche fornirti un aggancio per un'ulteriore avventura, con le indagini che proseguono su questa setta di seguaci del Re in Giallo.

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  • 2 settimane dopo...

Ciao Demian! Scusa se non ho più risposto, ma ho avuto un po da fare!

Ho pensato ai vari indizi che potevo mettere in giro e sinceramente 18 vittime a mese sono troppe!

Infatti 18x12 fa 216, che per 86 anni fa 18576 vittime. Dubito che in tutto questo tempo non siano mai riuscito a prenderlo, mentre gli investigatori ci risecano facilmente. Pensavo di diminuire il numero a 6 al mese (6x12=72x86=6192, più fattibile), in questo modo è anche normale che Max rimanga in una città per più tempo, e che abbia il tempo di seguire e studiare le vittime!

Che ne pensi? Poi ho pensato ai luoghi in cui è stato in Germania, se vuoi te li elenco. Il problema è comunque il fatto che dovrei far trovare delle prove o comunque delle traccie solo per alcune persone e non tutte e 6, altrimenti sarebbe un casino assurdo!

Bye byez :bye:

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Sono felicie che tu abbia scelto di abbassare il costo in anime del patto, sarebbe stato veramente molto oneroso mantenerlo e uccidendo praticamente un giorno si e uno no, avresti avuto una scia di ecatombi. ^^

Anche io non capisco bene se ci sia una qualche sorta di necessità per cui vuoi che il fotografo si liberi delle foto, forse per una possibile catena di indizi o c'è dell'altro?

Una domanda, dopo il rito che cattura l'anima, il soggetto nella foto è ancora visibile oppure scompare anche dalla foto?

Leggendo poi mi era venuta anche l'idea che anzichè ridonare vista e giovinezza a Max, Max avrebbe "assorbito" il corpo non più usato dalle anime che in maniera temporanea avrebbe potuto accogliere il fotografo. Dopo una certa soglia di tempo magari il corpo rigettava l'anima, ed è questo il vero imponimento di Max; fotografare o deperire in un involucro non suo. Questa soluzione ti garantisce inoltre la possibilità di ritrovamenti di corpi molto lontani dalla zona di sparizione. Ti permetterebbe anche di avere testimonianza visive di persone che hanno visto o fotografato questa gente "scomparsa".

Non volevo sconvolgere le cose, ma è solo un'idea ^^

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Niente male come idea!

Si, se vuoi posta i luoghi.

Sugli indizi in effetti puoi mettercene di ogni, magari puoi far trovare delle foto che lui ha smarrito, o è stato rapinato e gli sono state rubate alcune delle foto (e, ovviamente, poco dopo il ladro è scomparso anche lui ), o simili.

Va bene anche escogitare un sistema per il quale Max è obbligato a liberarsi delle foto, ma nel caso i pg se lo chiedano, dovresti sapergli dire per quale motivo.

Quindi, la tua idea va bene, ma dovresti elaborare una spiegazione per cui Max non possa, piuttosto, tenersele le foto. E poi, considera che, se se ne deve liberare, non è detto sia costretto a farlo lasciandole in luoghi poco sicuri, caveau ad esempio cen'è tanti e corrieri anche (mica può andarci sempre lui nel caveau, desterebbe sospetti), giusto per fare un esempio... e magari qualche corriere potrebbe aver smarrito le foto, oppure potrebbe averle prese credendole delle banconote, chiedendosi poi cosa significhino esse per Max, magari cominciando a ricattarlo dopo aver fatto 2+2

A parte gl'indizi-oggetto, considera anche la possibilità d'introdurre qualche contatto, magari Max è quasi immortale, ma l'immortalità è triste se trascorsa da soli. Prostitute, compagne che ha frequentato saltuariamente, cose simili, potrebbero essere una buona fonte d'informazioni parziali (certo non gli avrebbe mai detto chi sia in realtà, ma qualche dettaglio inquietante può essere trasparito).

...mi è venuta in mente un'altra cosa: se Max colpisce tramite un rituale sviluppando le foto dai negativi... potrebbe colpire anche sviluppando le foto di qualcun altro, questo lo renderebbe veramente difficile da beccare (ad esempio, potrebbe fare lo sviluppattore di foto in una grande città), ma credo la cosa complicherebbe forse troppo la storia

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  • 2 settimane dopo...

Sono felicie che tu abbia scelto di abbassare il costo in anime del patto, sarebbe stato veramente molto oneroso mantenerlo e uccidendo praticamente un giorno si e uno no, avresti avuto una scia di ecatombi. ^^

Anche io non capisco bene se ci sia una qualche sorta di necessità per cui vuoi che il fotografo si liberi delle foto, forse per una possibile catena di indizi o c'è dell'altro?

Una domanda, dopo il rito che cattura l'anima, il soggetto nella foto è ancora visibile oppure scompare anche dalla foto?

Leggendo poi mi era venuta anche l'idea che anzichè ridonare vista e giovinezza a Max, Max avrebbe "assorbito" il corpo non più usato dalle anime che in maniera temporanea avrebbe potuto accogliere il fotografo. Dopo una certa soglia di tempo magari il corpo rigettava l'anima, ed è questo il vero imponimento di Max; fotografare o deperire in un involucro non suo. Questa soluzione ti garantisce inoltre la possibilità di ritrovamenti di corpi molto lontani dalla zona di sparizione. Ti permetterebbe anche di avere testimonianza visive di persone che hanno visto o fotografato questa gente "scomparsa".

Non volevo sconvolgere le cose, ma è solo un'idea ^^

Scusate se rispondo con ben 10 giorni di ritardi rispetto all'ultimo post, ma ho avuto altro a cui pensare!

Effettivamente erano davvero tante 18 persone a mese, per questo ho diminuito!

Il fatto di dover abbandonare le foto era per i possibili indizi che essi portavano, e per il fatto che il fotografo fosse troppo avvantaggiato dal poterle conservare per bene dentro una banca per esempio.

La vittima della foto rimane visibile all'interno della foto.

L'idea è carina, ma forse rende troppo complicato il tutto, se i PG non capiscono che si impropria dei corpi, non si va avanti, e per degli investigatori (non di mestiere) degli anni '20 potrebbe essere molto difficile da capirlo.

Niente male come idea!

Si, se vuoi posta i luoghi.

Sugli indizi in effetti puoi mettercene di ogni, magari puoi far trovare delle foto che lui ha smarrito, o è stato rapinato e gli sono state rubate alcune delle foto (e, ovviamente, poco dopo il ladro è scomparso anche lui ), o simili.

Va bene anche escogitare un sistema per il quale Max è obbligato a liberarsi delle foto, ma nel caso i pg se lo chiedano, dovresti sapergli dire per quale motivo.

Quindi, la tua idea va bene, ma dovresti elaborare una spiegazione per cui Max non possa, piuttosto, tenersele le foto. E poi, considera che, se se ne deve liberare, non è detto sia costretto a farlo lasciandole in luoghi poco sicuri, caveau ad esempio cen'è tanti e corrieri anche (mica può andarci sempre lui nel caveau, desterebbe sospetti), giusto per fare un esempio... e magari qualche corriere potrebbe aver smarrito le foto, oppure potrebbe averle prese credendole delle banconote, chiedendosi poi cosa significhino esse per Max, magari cominciando a ricattarlo dopo aver fatto 2+2

A parte gl'indizi-oggetto, considera anche la possibilità d'introdurre qualche contatto, magari Max è quasi immortale, ma l'immortalità è triste se trascorsa da soli. Prostitute, compagne che ha frequentato saltuariamente, cose simili, potrebbero essere una buona fonte d'informazioni parziali (certo non gli avrebbe mai detto chi sia in realtà, ma qualche dettaglio inquietante può essere trasparito).

...mi è venuta in mente un'altra cosa: se Max colpisce tramite un rituale sviluppando le foto dai negativi... potrebbe colpire anche sviluppando le foto di qualcun altro, questo lo renderebbe veramente difficile da beccare (ad esempio, potrebbe fare lo sviluppattore di foto in una grande città), ma credo la cosa complicherebbe forse troppo la storia

I luoghi che avevo previsto in Germania (e per ora solo lì) sono in ordine:

1 Berlino, 2 Hamburg, 3 Bremen, 4 Hannover, 5 Gottingen, 6 Erfurt, 7 Nuremberg, 8 Munich, 9 Freidburg, 10 Frenkfurt, 11 Dusseldorf, 12 Osnabruck, 13, Bielefeld e 14 Kassel, senza contare i paesini intermedi.

In pratica ho fatto un percorso a S che però finisce in alto.

Il problema che Max si debba liberare delle foto è grosso, perché non vedo un motivo da poter spiegare ai PG/Giocatori se me lo chiedono durante il gioco.

L'idea delle prostitute è molto carina, effettivamente avendo l'immortalità non si può sposare, sapendo che lui non invecchierà mente la moglie si.

Potrebbe anche fare da fotografo per delle modelle, che però non per forza debba far scomparire.

Far diventare Max uno sviluppatore non credo sia una buona idea, in quanto renderebbe più difficili le indagini.

Bye byez :bye:

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Piccolissimo e modestissimo parere. Le indagini possono essere facili o difficili non in base alla complessità della trama, ma in base agli indizi sottoposti all'attenzione degli investigatori. Pensare buoni indizi applicati ad una trama difficile può avere risultati migliori piuttosto che indizi vaghi su una trama semplice.

Non dico assolutamente che sia questo il caso, solo credo che del tempo speso a immaginare i possibili indizi, sia una buona spesa. Alcuni indizi potrebbero addirittura farci

cambiare idea sulla trama se presi per tempo. ^^

Ciao, e buon proseguio.

Voglio proprio sapere come si svilupperà. ;P

Cmq capisco quello che intendi: In un'avventura di Sine Requie tutti noi giocatori avevamo capito che dietro "il casino" c'erano dei burattini, ma non siamo riusciti ancora (giochiamo di rado) a trovare il modo perchè lo capiscano anche i nostri personaggi ^^

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Piccolissimo e modestissimo parere. Le indagini possono essere facili o difficili non in base alla complessità della trama, ma in base agli indizi sottoposti all'attenzione degli investigatori. Pensare buoni indizi applicati ad una trama difficile può avere risultati migliori piuttosto che indizi vaghi su una trama semplice.

Non dico assolutamente che sia questo il caso, solo credo che del tempo speso a immaginare i possibili indizi, sia una buona spesa. Alcuni indizi potrebbero addirittura farci

cambiare idea sulla trama se presi per tempo. ^^

Ciao, e buon proseguio.

Voglio proprio sapere come si svilupperà. ;P

Sono d'accordo con te su tutto! Il problema è che più la trama è complessa più indizi devo mettere rispetto ad una trama semplice. Gli indizi comunque non li voglio fare vaghi, ma ben strutturati, però se incomincio a mettere indizi su indizi, da che doveva essere una One Shot (o poco più) inventa una campagna (o giù di lì). Inoltre considera che: Mio fratello è bravo a investigare, ma spesso quando torna da lavoro non ha la voglia di pensare molto e preferisce dormire, quindi cerca di non scervellasi troppo; un altro giocatore mio amico non è proprio il migliore nelle investigazioni, e quando ha molti indizi si perde e non riesce a unirli, lasciando un puzzle incompleto o attaccato male; il terzo giocatore è un novizio, nonostante sia molto bravo, ma deve ancora entrare del tutto nell'interpretazione e quindi ogni tanto si perde. La prima avventura che ha giocato era proprio di Cthulhu, e faceva fare più agli altri, per capire il meccanismo (anche se faceva domande azzeccate dopo averci pensato).

Cmq capisco quello che intendi: In un'avventura di Sine Requie tutti noi giocatori avevamo capito che dietro "il casino" c'erano dei burattini, ma non siamo riusciti ancora (giochiamo di rado) a trovare il modo perchè lo capiscano anche i nostri personaggi ^^

Come te noi non giochiamo spessissimo, se tutto va bene una volta a settimana, e un po per divertirci, un po per far entrare meglio nel meccanismo il terzo amico (il novizio) abbiamo deciso di giocare a Paranoia (azzeccato per i novizi, dato che il sistema è semplice e i giocatori nemmeno devono conoscerlo (Conoscere il regolamento è tradimento)). La prima e unica sessione che abbiamo fatto è andata benissimo, il novizio si immedesimato praticamente subito (forse dopo 5-10 minuti di gioco), e per salvare la sua pelle e far fuori gli altri 2 giocatori ha incominciato a ragionare molto (tutto questo velocemente e improvvisando), alla fine solo mio fratello è salito dal livello di Accesso Rosso all'Arancione (fregando gli altri due che si stavano accusando avvicenda!), ma questo rende meglio le rivalità e aumenta l'astuzia degli altri 2 che ora vogliono farlo fuori e salire anche loro all'Arancione!

Scusate l'OT gigantesco! :sorry:

Bye byez :bye:

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