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[Scroogius] L'Ascesa dei Signori delle Rune


Scroogius

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Lunedì 25 del mese di Rova, Equinozio di Autunno, ore 14.00 circa

La piazza del mercato inizia lentamente a svuotarsi, mentre le persone lasciano i tavoli, ritornando alle contrattazione nelle bancarelle.

Ilsoari è il primo ad alzarsi, rinnovando il suo ringraziamento e augurandovi un buon proseguimento della giornata. Lo gnomo fa per seguirlo, ma si interrompe per avvicinarsi ad Aetherium.

"Giusto, messer Aetherium. Tenete!" e gli mette in mano una piccola chiave "Ho intenzione di aiutare il mio amico con alcune ricerche. Quindi vi lascio una copia della chiave di casa mia, nel caso dovessi far tardi, o voi aveste bisogno di andare a prendere le vostre cose. E buona giornata a tutti voi!"

Poi si affretta a raggiungere il suo amico umano.

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Prima di alzarmi dal tavolo, ancora davanti al piatto di ciambellone su cui ho lasciato solo qualche briciola, appoggiato su una mano guardo distrattamente la chiave lasciatami e che tengo con due dita della mano libera.

"Quel Veznutt ha tutta l'ingenua sconsideratezza propria della sua razza. Dopotutto per quel che ne sa io potrei anche essere un balordo pronto a ripulirgli la casa o a tagliargli la gola nel sonno.

Non che mi lamenti della sua ospitalità, ci mancherebbe, ma dovrebbe essere più accorto.", commento tra me mentre un grido d'Aquila giunge dal cielo. So che si tratta di Milcham, perché sento che ha appena trovato anch'ella il suo pasto.

E in quel momento metto la chiave in una tasca sicura all'interno della giacca e rivolgo l'attenzione agli altri.

"Oh, perdonatemi..." Mi alzo in piedi.

"Ho mancato di presentarmi prima... ormai avete già constatato che mi chiamo Aetherium. Ma dopotutto non è una cosa così importante, sono solo uno studioso qualunque.", dico sorridendo e inchinandomi leggermente in avanti con la mano al petto.

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Saluto con un cenno l'uomo anziano e lo gnomo, quindi mi alzo da tavola.

Batto il pugno contro la mia corazza, rispondendo ad Aetherium ma rivolto anche agli altri tre commensali.

"Sir Valenor Holyshire, figlio di Sir William Holyshire e Paladino al servizio di Iomedae.

Oggi è un gran giorno di festa e sono felice di fare la vostra conoscenza. Mettervi in gioco per aiutare quella che per voi non è altro che una sconosciuta, per semplice volontà di far del bene e non per tornaconto personale, vi rende onore."

Prendo con delicatezza il panno con il dolce dal tavolo e faccio un leggero inchino di commiato con la testa.

"La casa dei Wheen è giusto in fondo a questa strada." dico riferendomi a Mud Street, lunga appena una sessantina di metri. "Se avrete la cortesia di attendermi qui, sarò di ritorno in un attimo, così potremo subito dirigerci tutti insieme da padre Zantus alla Cattedrale, se altri affari non richiedono immediatamente la vostra attenzione altrove."

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@Valenor

Spoiler:  
Arrivi alla casa dei Wheen. E' un edificio in legno a due piani, dove al piano terra è stata ricavata la bottega di riparazione carri, che ovviamente è chiusa. Bussi al grosso portone un paio di volte, e poco dopo ti apre un giovane uomo, che si presenta come Tim Wheen, il figlio maggiore di Vorah.

Ti accoglie all'interno della bottega, un grande stanza dove vi sono alcuni carri in attesa di riparazioni, ruote e legname sparsi un po' alla rinfusa. Quando gli porgi il dolce il ragazzo sembra apprezzare il tuo gesto.

"E' molto gentile da parte vostra, e mi dispiace che non possiate consegnarlo di persona a mia madre. Purtroppo proibisce a chiunque di entrare in casa. e indica la porta che probabilmente conduce all'abitazione nel piano superiore "E se vi lasciassi entrare diverrebbe una vera furia."

Il giovane intrattiene una rapida conversazione. E' un bravo ragazzo, di buone maniere, anche se leggi sul suo volto il peso che egli sopporta nel mandare avanti la sua disgraziata famiglia.

Si dispiace ancora del comportamento di sua madre: "Passa per lo più il suo tempo rinchiusa in casa, convinta che così può restare vicina a Tanethia, la mia sorellina defunta. Ha troncato tutte le amicizie che aveva in città." e poi ti accompagna all'uscita.

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Lunedì 25 del mese di Rova, Equinozio di Autunno, ore 14.30

Come promesso, Valenor non impiega molto tempo a tornare dalla casa dei Wheen, e potete finalmente dirigervi verso la cattedrale. La gente si è di nuovo affollata intorno alle bancarelle, ma al contrario del mattino adesso si possono vedere anche altri intrattenimenti: giocolieri, musici e ballerine, artisti di strada, chiromanti.

Arrivati alla piazza della cattedrale, trovate Padre Zantus nei pressi del palco, che sta conversando con un tipo gobbo e sgraziato.

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Cammino al fianco degli altri. Durante il tragitto, il mio sguardo si sposta sui vari artisti che si stanno esibendo. Li guardo con un pizzico di invidia: una parte di me vorrebbe andare ad esibirsi, ricevere applausi e lodi, ma ormai ho preso un impegno, e la signora in difficoltà ha la precedenza su tutto e tutti. "Avrò altre occasioni di dimostrare il mio talento."

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"Piuttosto confusionaria, questa festa umana, chissà se sono tutte così...", commento tra me e me nella mia lingua madre mentre cammino con gli altri, aquila in spalla, verso la cattedrale.

"Sarei però curioso di consultare una chiromante e sentir cosa avrebbe da dirmi."

Giunti presso la piazza della cattedrale indico agli altri il sacerdote appena lo scorgo: "È lui, quel sacerdote che qualche ora fa ha parlato della cattedrale sul palco, giusto?"

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Rispondo all'elfo, tenendomi rispettosamente a distanza da Padre Zantus e dal suo interlocutore, per non disturbare il loro dialogo, ma in maniera tale che sia comunque a conoscenza della nostra presenza.

"Sì, è lui Padre Zantus. Ilsoari aveva ragione riguardo il luogo dove l'avremmo potuto trovare."

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Sembra che Padre Zantus e l'altro uomo stiano parlando delle nuove campane. Ma ne hanno ancora per poco, difatti poco dopo il gobbo si accomiata con uno sgraziato inchino. Ma prima di andarsene si ferma anche a rivolgere un saluto con un cenno del capo a Leokas, rivelando anch'egli una piccola statuina in legno raffigurante lo stesso simbolo sacro che Leokas tiene al collo. Quindi si allontana con il suo passo ciondolante.

Padre Zantus invece vi si avvicina con un leggero sorriso sul volto. Si rivolge a tutti per presentarsi:

"Buongiorno signori, il mio nome è Abstalar Zantus, devoto sacerdote di Desna e guida spirituale della comunità."

In particolare sembra riconoscere il prode Valenor:

"Sir Holyshire, felice di rivedervi! Vedo che almeno voi siete riuscito a trovare il rappresentante di Sarenrae! Vi siete già occupato di spiegargli qualcosa sui riti di consacrazione?"

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Faccio un inchino con la testa in segno di saluto.

"Piacere mio, Padre Zantus.

Ho spiegato a messer Leokas Pegason di Magnimar ciò che avete riferito a me, anche se un ripasso certo non può guastare."

Sorrido introducendo Leokas al sacerdote, quindi la mia espressione si fa più seria.

"Ad ogni modo, c'è un altro motivo per cui siamo qui, tutti e cinque."

Mi volto per presentare gli altri miei compagni e assicurarmi che a tutti vada bene che sia io ad esporre il fatto, quindi continuo facendo cura che non vi siano estranei a portata d'orecchio.

"Bjorn di Skell, guerriero delle lande del Nord.

Kalem Ervesti, musico errante anch'egli di Magnimar.

Aetherium, studioso.

Abbiamo fatto conoscenza poco fa a pranzo, assieme a Veznutt lo gnomo e il saggio Ilsoari. Conversando con quest'ultimo riguardo la povera Vorah e le sue visioni del Diavolo, e intenzionati a dare una mano alla famiglia dei Wheen e a debellare il male rappresentato da questo Diavolo, egli ci ha consigliato di rivolgerci a voi, mantenendo la massima riservatezza sulla questione."

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"Ilsoari ha trovato un gruppo di intraprendenti, vedo" mormora Zantus "E se egli vi ha ritenuti affidabili per questo compito, mi fiderò del suo giudizio. Sperando possiate avere più fortuna di quanta ne abbiamo avuta noi. Ma questo non è il luogo adatto per questi discorsi. Vi prego, seguitemi nei miei alloggi."

Zantus vi conduce ad una bassa casetta in legno, facente parte di un complesso di baracche posto proprio dietro la colossale mole di pietra della cattedrale. Questi edifici sono serviti da alloggio, oltre che per Zantus e altri devoti, agli operai che hanno lavorato alla costruzione della cattedrale.

"Qui saremo al riparo da orecchie indiscrete" dice Zantus mentre vi fa cenno di accomodarvi.

"Dalle vostre parole deduco che Ilsoari non abbia potuto, o voluto, informarvi sulla questione dei Wheen. Miss Deverin mi ha informato del'incidente in strada, e prego la Dea delle stelle che il Diavolo di Sandpoint non abbia nulla a che fare in questa storia, perchè è già abbastanza ciò che ci ritroviamo a dover affrontare.

"Ma procediamo con ordine...

Zantus vi ripete la triste storia della famiglia Wheen, la morte della piccola Tanethia, la pazzia della madre Vorah, e la depressione alcolica del padre Biliven.

Ritorna poi sull'episodio della morte della bambina:

"Il caso è stato ufficialmente reputato un incidente. Sul corpo della piccola non vi erano segni di maltrattamenti o di lotta. Poteva essere caduta nell'acqua, oppure vi è stata spinta, a quel punto le forti correnti provocate dalle pale del vicino mulino devono averla fatta andare a fondo."

"Vi dirò che tutti noi eravamo inizialmente convinti della versione stilata dallo sceriffo. Mi chiesi più che altro come mai la piccola potesse trovarsi, in piena notte, fuori dalle mura di casa."

"E passò quasi un anno, prima che Ilsoari portasse alla luce dei nuovi elementi che ora ci fanno sospettare a qualcosa di molto peggiore. Dunque, dovete sapere che Ilsoari insegna nell'unica scuola di Sandpoint, e praticamente conosce tutti i bambini del paese. Anche Tanethia frequentava la sua scuola. Bene, Ilsoari ricorda che qualche tempo prima che avvenisse la disgrazia aveva chiesto ai suoi studenti di scrivere alcune frasi per descrivere un sogno che avevano avuto. La piccola Tanethia scrisse di fare un sogno ricorrente: quello di un bambino che la implorava di unirsi a giocare con lui."

"Nelle prime manifestazioni di pazzia, Vorah Wheen affermò che nelle sue notti insonni di dolore, le pareva quasi di sentire la voce della sua piccola. Visto come poi è degenerato il suo stato psicologico, questo dettaglio fu ritenuto come una conseguenza della pazzia.

Infine solo qualche giorno fa, il figlio più piccolo dei Wheen ha rivelato ad Ilsoari uno sconcertante particolare, che lo hanno portato immediatamente a chiedere il mio aiuto. Il ragazzino si era recato da Ilsoari per chiedergli consiglio riguardo un misterioso sogno che aveva fatto, in quanto maestro e conoscitore dell'arcano i bambini si recano spesso da lui con quesiti del genere. Pensate con quale sgomento il saggio scoprì che il ragazzo aveva sognato la sua sorellina defunta, che lo implorava di unirsi a giocare con lei."

Zantus interrompe il suo racconto per lasciarvi meditare sulle sue parole.

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Tengo lo sguardo basso mentre ascolto le parole di Padre Zantus. Quando ha finito il suo resoconto, mi concedo qualche attimo di riflessione, per poi alzare lo sguardo verso l'uomo "Dunque Padre... il figlio minore dei Wheen ha sognato la defunta sorella che lo invitava ad unirsi a lui per giocare... praticamente lo stesso sogno fatto dalla sorellina. E se il bambino sognato da Tanethia fosse anche lui lo spirito di un fanciullo deceduto prematuramente? Ci sono stati altri casi di bambini tristemente deceduti qui a Sandpoint?"

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Zantus annuisce alle parole di Kalem

"E' proprio ciò che temiamo. Di morti tragiche qui a Sandpoint, ahimè anche di recente ce ne sono state, ma non ho memoria di morti premature. Ma io vivo qui da una decina di anni, e svolgo la carica di sacerdote solo da cinque, da quando per necessità ho dovuto prendere il posto del mio povero maestro, deceduto nell'incendio che ha distrutto la vecchia cappella. Quindi non so per certo cosa può essere accaduto negli anni precedenti al mio arrivo. Il sindaco Deverin ha iniziato alacremente a consultare i registri cittadini, ma non ha ancora trovato nulla che possa aiutarci."

"Abbiamo tentato di ispezionare la casa dei Wheen, ma la signora Vorah non permette a nessuno, tantomeno a me o ad Ilsoari, di entrare nell'edificio. Finora abbiamo evitato di agire con la forza, per non allarmare la popolazione. Dovete capire che per Sandpoint questo è un nuovo periodo di tranquillità, la gente sta finalmente iniziando a dimenticare i tristi eventi che i paesani chiamano le Recenti Disgrazie ".

@Kalem

Spoiler:  
Prova di conoscenze (locali):

Alcuni dettagli sulla cronaca nera di Sandpoint sono giunte anche nei giornali della vicina Magnimar. Cinque anni fa, o giù di lì, pare che il paese fosse divenuto vittima di un folle assassino. Fu versato il sangue di più di venti persone, prima che l'assassino venisse fermato.

A ciò si aggiunge l'incendio che ha distrutto la vecchia cappella, già menzionato in un paio di occasioni quest'oggi, che dovrebbe risalire allo stesso periodo.

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Dopo aver ascoltato tutta la storia in riflessione, con una mano al mento, domando: "Dunque, prendendo una cosa alla volta... non c'è modo di allontanare la donna Vorah da casa per un po' con una scusa, e magari accordarsi col giudizioso figlio maggiore per controllare l'abitazione? O preferireste farlo di nascosto anche da lui?

E...", aggiungo, "una considerazione secondaria: lo sceriffo stamattina mi ha dato l'impressione d'essere piuttosto austero, ma voi lo conoscete indubbiamente meglio di noi altri - o almeno di me -... siamo sicuri che non si altererà nostre eventuali intromissioni? O sarà meglio tenerlo, per quanto possibile, all'oscuro?"

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"Uhm... una missione segreta..." Dico a bassa voce mentre mi accarezzo il mento. Poi torno a rivolgermi a Padre Zantus "Spero di non farvi arrabbiare per quanto sto per dire... ma vorrei sapere una cosa. La il caso sulla morte della piccola Tanethia è stato archiviato come incidente unicamente per la mancanza di prove... o anche per evitare una nuova ondata di panico tra i cittadini di Sandpoint? Sapete a cosa mi riferisco... gli omicidi di 5 anni fa. Ne è giunta notizia anche a Magnimar"

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Zantus si rivolge ad Aetherium:

"Ironicamente, ci abbiamo già provato. Con l'aiuto del figlio maggiore, si era riusciti a convincere Vorah ad uscire, per assistere al rilascio delle farfalle che tanto piacevano alla piccola Tanethia. Ma la situazione è degenerata, e per non rovinare la giornata di festa Miss Deverin si è vista costretta a far riportare la donna a casa."

"Lo sceriffo Hemlock è al corrente della questione, e non interferirà. D'altro canto, gli spiriti, se di spiriti si tratta, non sono esattamente il suo campo."

Quindi lisciandosi la leggera barba, ascolta le parole di Kalem:

"No, non credo che nel caso di Tanethia vi siano state mancanze da parte dello sceriffo e dei suoi uomini, che hanno svolto le indagini in maniera scrupolosa. Non è stato possibile accertare se la bambina sia caduta in acqua per incidente o per dolo. Ed è poco plausibile pensare ad un rapimento: la bambina era in casa, i familiari non l'hanno sentita uscire, e il portone al mattino era chiuso dall'interno. Doveva essere riuscita a sgattaiolare fuori in qualche modo, e qui io ancora mi domando perchè abbia fatto una cosa del genere."

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"Non mi piace fare cose di nascosto senza averne l'autorità per farlo. Se potessimo contare sulla collaborazione dello sceriffo e del figlio maggiore di Vorah sarebbe secondo me più opportuno, in ogni caso preferirei evitare di agire alle spalle di una persona.

Sembra che gli spiriti di questi bambini non riescano a trovare la strada per la loro destinazione ultima...

Penso sia utile saperne di più su chi era il bambino il cui spirito aveva da principio infestato i sogni di Tanethia, e chi fosse il responsabile di quei delitti. Forse gli spiriti continuano a vagare perchè chi li ha uccisi è ancora a piede libero. Credo sia saggio ottenere più informazioni a riguardo, cercando a nostra volta negli archivi di cinque anni fa, e magari tornare a sentire Ilsoari per maggiori dettagli sul sogno del figlio minore dei Wheen."

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