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Riflessioni sul combattimento


Phireo

Messaggio consigliato

Questa, piú che una discussione, la scrivo come riflessione scritta piú che sulle varie meccaniche di combattimento che roleplay.

Un personaggio rispondendo alla domanda, ma tu cosa sei o cosa sai fare, puó rispondere in vari modi che possono risultare molto strane o molto tecniche a rispetto della meccanica di gioco.

Uno che dice di essere un guerriero puo comodamente essere uno tra le quattro classi guerresche, come un Ranger puó facilmente dichiararsi provenire dalle tribú barbariche del ovest e cosi via. Allo stesso modo, quando un giocatore dice nel gioco che il suo personaggio e' un Entropomante, la gran maggiorparte della gente comune chiederá: "Cos'e', una specie di cuoco?" Come anche tanti altri avventurieri.

Riflettendo su cio, una classe e' in principio solo un mezzo per un giocatore a giocare quello che vuole, ma allo stesso tempo rendere il personaggio bilanciato, cosi che il resto del gruppo o anche il giocatore in questione, non si annoino.

In base, togliendo le tattice piú complesse (come trappole invisibili che funzionano a tocco quindi la maggiorparte delle volte ignorano armature e destrezza, o il warlock volante, silenzioso e invisibile, che tanto prima o poi annienterá tutti i nemici, avendo invocazioni illimiate), la questione si ferma a Difesa e Attacco.

D&D in effetti e' costruito in modo che ad ogni modo d'attaccare esiste un modo per difendersi e viceversa. La Classe Armatura contro l'Attacco. Gli HP contro il Danno. I Tiri Salvezza contro Effetti.

Nel corso dello sviluppo del proprio personaggio, un giocatore puó decidere di ignorare completamente l'aspetto del combattimento, ma anche a quel punto, le regole lo faranno avvanzare di abilitá varie. Comunque, di base ognuno sviluppa una tattica base. Di metodi per attaccare ce ne sono piú che a decine e di modi di difendersi sono altrettanti e non esiste un unico metodo inbattibile o invincibile.

Il guerriero, ad esempio, puo scegliere di combattere in mischia o da una certa distanza, puo essere piú mobile, piú dannoso o un carro armato vero e proprio. Alla fine dovra anche decidere in che modo proteggersi dagli effetti, che nel caso del arciere non e' un aspetto cosi grande, poiché sará lontano dalle trappole e la maggior altra parte dei pericoli, contro le magie invece, gli basta indossare un (costosissimo, peró) mantello della resistenza contro la magia. Un carro armato (tank) sará quello, probabilmente, che spenderá di piú sulla corazza, sia contro il danno, gli attacchi, che contro gli effetti, che sull'attacco. Alla fin fine, la maggiorparte dei potenziamente si comprano con il denaro, alcuni si trovano come tesori e premi, per altri si deve sacrificare uno slot di incantesimi giornaglieri.

Tranne gli Effetti, che funzionano al contrario, in genere gli attacchi sono qualcosa di attivo nel senso del dado, mentre la difesa e' fissa. Quindi, e' qualcosa che c'e' gia.

Il difensore ha il vantaggio, da non doversi preoccupare e spesso nemmeno a pensarci alla difessa, quando gli serve (non contando i preparativi prima della possibilitá del combattimento), mentre l'attaccante ha il vantaggio, proprio dell'iniziativa, ovvero, quando attacca, anche se sbaglia, ne rimarra in genere illeso.

Il problema piú grosso di un attaccante e' scoprire il punto debole dell'avversario: "Come riusciró a neutralizzarlo?"

Spesso gia poche informazzioni sono abbastanza utili. Il colosso putrido e' sicuramente un non morto... si, é lento, ma e' anche troppo grosso per il chierico, senza parti del corpo vitali per il ladro, e' sembra anche di fregarsene delle provocazzioni del paladino corazzato... il mago puó semplicemente usare un incantesimo che puó distruggere gli oggetti (esempio, disintegrazzione) e voila, un incantesimo usato molto bene, sapendo che i non morti non hanno vita, quindi niente costituzione e niente bonus.

Allo stesso modo, il mago cercera di ammagliare o di trasmutare l'agile ladro nemico, di usare magie da tocco o ad area contro il carro armato nemico e far in modo che gli incantatori nemici non possano lanciare incantesimi, o almeno, che sia protetto da essi. Quindi, sebbene, un mago e' spesso quello che fá piú male a piú persone, se gioca solo di supporto, riuscirá dividere e depotenziare i nemici in modo cosí ben programmato, che l'unica cosa che resterá ai compagni sará finire 3 alleati contro 1 nemico, dopo nemico. In base la soppravivenza non é leale, come non lo sono i combattimenti, sará magari il barbaro sarebbe ferito nell'orgoglio, con una tattica del genere.

Ignorando

- i Powerplayer che creano delle abominazioni utilizzando, come dei bravi avvocati, cavilli nelle regole,

- i giocatori che barano

- e i giocatori che hanno un DM affetto da S.D.M.T.B (Sindrome del Dungeon Master Troppo Buono),

possiamo dire che un singolo personaggio, non puó essere immune a tutto e non puó avere ogni tipo d'attacco a disposizione, quindi si deve affidare ad un gruppo, il qual concetto e' una cosa stranissima se si vuole pensare al roleplay (un personaggio specializzato che insieme al gruppo aveva una tattica micidiale, adesso che gli altri sono troppo vecchi per fare gli avventurieri e lui e' elfo, "E mo che fá?"). Un gruppo di 4, 5 o anche 6 persone, insieme puó avere di tutto. Da quel monaco che non lo becca niente, ne magie, ne attachi, e che evita ai nemici di avvanzarli oltre. Il ladro che comincia a fare attacchi furtivi dalle loro spalle. Il chierico che potenzia gli alleati, e depotenzia i nemici, curando i feriti quando necessario e stando come seconda guardia dietro il monaco. Il mago che si legge un libro e interviene se necessario.

Un Barbaro con i suoi Punti Ferita e Costituzione spropositata, spesso destrezza nella media e buona mobilitá, fa un guerriero abbastanza buono, specialmente se si potenzia, grazzie ai talenti, la sua riduzzione al danno/- e allo stesso tempo con un attacco "ancora piú" poderoso, quasi ignora la RD dei nemici in molte situazzioni.

Uno Stregone e' come un mago specialista, ma piú versatile nelle situazzioni d'emmergenza. Ovviamente, a patto che si sia specializzato in qualcosa, ricordando la sua scarsa selezzione d'incantesimi.

Potrei elencare ed elencare, ma alla fine e il gruppo, che decide come vuole giocare e combattere, spesso peró un singolo giocatore esperto puó mettere in difficoltá molti nemici del suo stesso livello, come un master troppo esperto puó essere un problema, se un gruppo non é affiatato.

Quindi, per rifarla breve, usando lo stesso metodo contro il quale la difesa e' studiata a resistere per abbatterla:

- Contro i nemici di CA alta, ma senza pellaccia dura o armature, si consiglia di riuscire ad attaccare per primi o da invisibili.

- Contro gente grossa, con pelle dura e/o armature e scudi pesanti, le magie e attacchi da tocco e gli attacchi a distanza sono consigliati, insieme ad eventuali accerchiamenti.

- Contro chi sembra di resistere a tutte gli incantesimi senza sforzo, usate ne uno per abbattere la parete, il soffitto o il pavimento o scagliate incantesimi che non permettono la RI.

- Contro quelli veloci ad evadere gli attacchi ad area, immobilizzateli, storditeli, accecateli, prima di riprovarci.

- Contro le persone forti di Volontá e Tempra, usate qualcosa che non li richiede.

- Contro i nemici di con alti PF, usate attacco poderoso, tanti attacchi, attacchi furtivi.

- Contro chi ha un alto RD, uccideteli con un metodo piú semplice... soffocateli, attacco mortale, veleno, ecc.

Ovviamente la maggiorparte dei modi d'attacco elencati sono usabili contro la maggiorparte dei nemici. Il piú grande vantaggio dell'attaccante e' proprio il fatto che una vittima d'un attacco, puó essere ben protetta fino ad un massimo del 50% di tipi d'attacco.

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Principali partecipanti

Devo ammettere che ancora mi sfugge il perchè di tale topic, devo ammettere però che fa bene ogni tanto leggere le proprie riflessioni scritte da altri. Con cognizione di causa posso anche aggiungere un altro punto:

- Contro nemici che non sapete da dove partire, gambe in spalla e buone braccia: scappate. E' vero non ci si pensa mai perchè viene l'ovvia (nella maggior parte dei casi) convinzione che se uno scontro avviene per quanto difficile esso possa essere, il master lo avrà preparato in modo che il gruppo, usando la testa (leggere: gioco di squadra), possa uscirne vincitore.

Ci sono variabili che possono essere calcolate ma nessuno, credo, sarà in grado da solo di affrontare ogni situazione. Se qualcuno si offer di risolvere la questione da solo, siate liberi di ridergli in faccia (occhio che se lo ha già fatto io starei zitto eh XD). Fategli capire che esistona anche gli altri su cui contare.

Detto questo ringrazio Phireo delle mie (sue XD) elucubrazioni circa quanto sopra scritto.

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Bel topic, posso aggiungere che ci sono 2 modi per affrontare un combattimento (o meglio, 2 tipi di gruppo):

1) Affrontare lo scontro in modo ruolistico (il barbaro che attacca "eroicamente" a testa bassa, il ladro e il bardo che il 90% delle volte si defilano per colpire al momento giusto...giocando fra tutti in squadra solo se si conviene ai "PG"), cosa che di solito, secondo la situazione, diventa letale (un barbaro con 8 a inteligenza, saggezza e carisma, che non ha mai visto un drago, mentre è in ira vede il ladro fuggire (presenza terrificante), ridendo pensa di aver trovato un nemico degno e attacca con tutta la sua potenza...sebbene il giocatore conosca le meccaniche, i punti deboli del drago (come usare attacchi a base acido contro un drago nero, perchè il PG non ha motivo di sapere che ne è immune, ecc...).

2) Giocare gli scontri come il gioco degli scacchi, facendo si che il gruppo prepari in anticipo (per quanto possibile) le sue mosse, sfruttando il controller al massimo e devastando ogni nemico con il suo gioco di squadra (che anche l'altro tipo di gruppo può usare (sebbene abbia visto un bardo neutrale malvagio castare blocca persone sulla guerriera ferita, facendola inglobare da un protoplasma, per questioni personali in gioco...), sebbene in modo più sregolato).

E da qui vengono due modi di giocare e pensare al combattimento.

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Vero anche questo. Il problema, per la mia esperiernza personale, è che uno ha molti buoni propositi quando inizia la sessione o la campagna, poi però preso dalla foga del combattimento (quante volte abbiamo visto che il paladino, o chi per lui, a pochi hp si butta in mischia vicino ad un compagno di squadra "sano" solo per non lasciarlo da solo quando invece aqvrebbe potuto continuare a vivere solo se non fosse così esaltato?) molte cose passano in secondo piano e pensiamo in modo egoistico per la "gloria" personale.

Vista la situazione e il topic offerto da Phireo colgo l'occasione quante volte da giocatore avete provato, con successo, il gioco di squadra un poco più complesso del:

Guerriero: "mago io tengo a bada i mostri, vedi quello che devi fare"?

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Vista la situazione e il topic offerto da Phireo colgo l'occasione quante volte da giocatore avete provato, con successo, il gioco di squadra un poco più complesso del:

Quando faccio il giocatore? sempre...

gli altri si fidano così tanto di me che mandiamo avanti la ninjia furtiva, controlla la situazione, elaboriamo la tattica e la applichiamo (al 3° livello abbiamo giocato la "forgia della furia", con una ninjia gnoma del sussuro, maga umana (io...viva il ruolo), guerriero elfo, anima prescelta (dio dei ladri) elfo, finendo il piano degli orchi a velocità record (mi sono solo preso un quadrello all'inizio per l'ingresso, due graffi (un danno) la ninjia e mi pare una dozzina di danni il guerriero contro il grande ulf...viva le tattiche ben congegnate...e nessun pg buildato per far male...(unica lamentela dalla ninjia, perchè urla gli ordini in battaglia e dopo sgridavo chi aveva agito diversamente...gli altri hanno capito che era la PG...quando facevo il goliath barbaro parlavo a monosillabi (6 ad inteligenza, 8 a saggezza, 6 a carisma) e vergavo di brutto).

Secondo me ci si può arrivare.

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Essendo bravo nei giochi di strategia e tattica generale, ho quasi sempre giocato personaggi militari che davano consigli, ma in D&D, aime, non mi davano retta quasi mai. Nella campagna di Tormenta (ambientazzione Braziliana carina) dove ero il Minotauro Spartano (era la civiltá dei minotauri che erano divisi in cittá stato della cultura Greco-Romana, ovviamente si riproducevano con felmine elfiche, mezzelfiche e umane) e nel gruppo c'era anche un Drow Druido del sottosuolo che non voleva mai curarmi perche diceva che avevo ancora piú del doppio dei suoi PF (ma ero ad un terzo dei miei massimi...), e lo Stregone/Strega Elfa Mezzo Demone (si trasformava, da demone maschio a elfa) che cavalcava un Drago Nero ovviamente voleva fare il Tank del gruppo. . . Diciamo che... era una campagna luuuunga, pienda di tradimenti (anche sentimentali tra gli altri due, io avevo il mio bel harem a casa ;D), con pochissimo gioco di squadra e siamo soppravissuti sempre o per causa mia (Un spartano con lancia lunga in UNA mano e CA alta che si prepara alla attacco dei mostri che caricavano,... senno caricavo io... il Minotauro), o per causa del/Strega/one per alcune maggie a lunga distanza... o per gli attacchi furtivi del Druido... non veri e propri... ma immobilizzando l'aversario... colpo di grazzia.

Oltre a quella... che era tra le piú... divertenti, direi... e lunga (finimmo a lvllo 16 quando per regole dovevamo essere a 30... Master tirchio...), Nelle campagne Cyberpunk mi davano retta (fate rumore cosi quando escono li colpisco da 800 m di distanza, oppure fate rumore che li decapito con la mia Katana).

Beh... con tutte le tattiche singole dei miei PG e tattiche da master che usavano mostri... il nostro master prediletto potrebbe diventare un buon ufficale militare se lo desidera, da quanto ha imparato, i giocatori, peró ... tutti testardi... spesso non c'era nemmeno: "guerriero di fronte, arciere dietro e chierico che fa da supporto...".

Invece quanto riguarda il Roleplay, di norma nei combattimenti da noi si usava piú come scusa per non aiutare gli altri (ma ti conosco appena), anche se le descrizzioni nostre e del master erano sempre (anche troppo e oltre) accurate.

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Dopo averlo letto integralmente, non ho assolutamente capito dove vuoi arrivare. Sembra un monologo dove dici quello che pensi però non si capisce se vuoi qualche riposta. I periodi sono sconclusionati, ho stentato a seguire il ragionamento che dubito porti a qualcosa di concreto. Passavi da un pensiero all'altro come un flusso di coscienza. Se non fosse per la punteggiatura avrei giurato che sei un amico di Joyce.

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Dopo averlo letto integralmente, non ho assolutamente capito dove vuoi arrivare. Sembra un monologo dove dici quello che pensi però non si capisce se vuoi qualche riposta. I periodi sono sconclusionati, ho stentato a seguire il ragionamento che dubito porti a qualcosa di concreto. Passavi da un pensiero all'altro come un flusso di coscienza. Se non fosse per la punteggiatura avrei giurato che sei un amico di Joyce.

Infatti ho intitolato il Topic (tradotto Discussione... totalmente sbagliato, secondo me) RIFLESSIONI. Cosa significhino le riflessioni o in singolo "Una riflessione" puó dirtelo un dizionario italiano.

Non ho idea di chi sia Joyce, il primo "post" lo scritto in un botto, senza rileggerlo, e Italiano non e' la mia lingua madre, ne ho mai frequentato una scuola d'obbligo o superiore italiana (poi la mia tastiera e' immonda). Poi, se ci pensi, ma se ci pensi veramente, ascoltando TUTTI i tuoi pensieri, sicuramente ti troverai un po' confuso; ascoltando o leggendo pensieri di altri... non ne parliamo.

Comunque, sembra che, grazzie a vari membri del forum, il topic si sta trasformando in: "Che esperienze di collaborazione nei combattimenti col gruppo avete mai avuto?"

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Comunque, sembra che, grazzie a vari membri del forum, il topic si sta trasformando in: "Che esperienze di collaborazione nei combattimenti col gruppo avete mai avuto?"

Il che è sbagliato o devia da quanto da te pensato inizialmente? Lo chiedo perchè non ho effettivamente capito se sei serio o sarcastico e lo chiedo senza voler far polemica inutile.

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Bel topic, posso aggiungere che ci sono 2 modi per affrontare un combattimento (o meglio, 2 tipi di gruppo):

1) Affrontare lo scontro in modo ruolistico (...)

2) Giocare gli scontri come il gioco degli scacchi, (...)

E da qui vengono due modi di giocare e pensare al combattimento.

Verissimo!

Io, come master, sono molto più ben disposto verso una squadra che affronta le situazioni con il metodo 1, anche perchè do molto peso a queste cose quando si tratta di assegnare i punti esperienza.

Poi è anche vero che è possibile (e consigliabile) unire i due metodi, o meglio incorporare nella prima la seconda!

Un buon leader può preparare dei buoni piani d'azione a seconda delle varie situazioni, contenendo l'irruenza del barbaro (magari blandendolo con prove di Diplomazia o di Raggirare piuttosto che cercando di imporsi con degli ordini), per poi sfruttarlo in un bel piano dove questi riveste il centrale ruolo di picchiatore da prima linea, permettendo al giocatore che lo interpreta di "ruolare" senza problemi!

Oppure, sapendo che tanto il ladro non entrerebbe mai in mischia volontariamente, potrebbe relegarlo ai "margini" della mischia, consigliandoli di sfruttare il fiancheggiamento. In questo modo dai l'opportunità al ladro di comportarsi da tale senza sembrare vigliacco (dopo tutto gliel'ha detto il leader!).

Inoltre eventuali "falle" nel piano potrebbero accendere parecchie discussioni interessanti tra i PG!

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io e il mio gruppo usiamo SOLAMENTE gioco di squadra e tattiche molto ben pensate, noi siamo tutti di livello 7 3 umani e un'elfa :

Ladro-Rodomonte-Assassino ( io *_* )

Chierico di Mystra Dweomerkeeper

Warblade

e la stregona elfa, sapiente elementale

Per ora di scrontri con "molti" nemici ce ne sono capitati pochissimi, il master preferisce mandarci contro 1-2 mostri davvero forti piuttosto che un gruppo di mostriciattoli, come gruppo se il combattimento riusciamo a prevederli siamo sempre ultra buffati cosa che salva realmente da molte moltissime cose, inoltre abbiamo due caster che si dilettano nelle evocazioni cosa che ci fa guadagnare spesso e volentieri bonus di fiancheggiamento o di permettono di ostruire i nemici al meglio utilizzandoli come "bersagli" per i nemici ( siamo soliti evocare un bisonte celestiale ( chierico ) e un millepiedi enorme immondo ( stregona ) dove il millepiedi non ci sta c'è il pipistrello immondo che fa benissimo da tank ).

A parte le evocazioni e i buff che con player di una certa esperienza sono ovvie cose ( noi invece siamo per lo più tutti alla prima campagna seria master compreso ) credo che l'importante sia assolutamente ricordare il proprio ruolo e avere una visione "tattica" della battaglia molti degli scontri che abbiamo fatto si sono risolti nel primo o secondo round solo per il giusto focus fatto da noi. Poi c'è anche da dire che il nostro amster ci premia molto anche quando evitiamo del tutto il combattimento si sono presentati due casi dove ci si doveva introdurre in casa di un nobile per assassinarlo, nel primo ho praticamente fatto tutto da solo con il gruppo fuori pronto a scappare in caso di insuccesso dell'operazione.

Nel secondo ( ieri sera ) io e il chierico con largo ausilio di Invisibilità, Silenzio e capacità speciali dei personaggi quali Vista arcana e Diventare Incorporeo siamo passati tranquillamente in mezzo a 6/7 scontri che altrimenti erano inevitabili prendendo probabilmente più esperienza che affrontando ogni mostro del luogo. Poi è stato molto molto interessante lasciare un cadavere dentro una stanza chiusa dall'interno senza che niente o nessuno sentisse nulla o sospettasse qualcosa, l'unica che sapeva era un servo che abbiamo corrotto per lasciarci una porta aperta.

Comprendo che lo scontro sia divertente ma un'affrontare in modo tattico la situazione semplificando al vita a tutti credo sia spesso più conveniente.

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Mi verrebbe voglia di piangere. Fin'ora non ho avuto modo di assistere, nè da master nè da giocatore, ad una cosa del genere. Il massimo del gioco di squadra è stato affiancare un membro del gruppo molto ferito nell'abbattere un determinato nemico. Altrimenti ho assistito a cose del genere: paladino aggiralo così sarà più facile colpirlo, mago occhio a dove tiri i tuoi fulmini, prete vedi se (mettere nome dio) ti aiuta nel bloccare quella cosa [pausa media] bene barbaro ora puoi andare io ti seguo a ruota. Tutto nel primo turno e si pretendeva di poter effettuare ancora un round completo. Devo ancora cercare di impegnare il gruppo in una preparazione all'azione e sebbene in alcune occasioni abbia tenuto conto (da master) che il gruppo se la sarebbe potuta cavare senza sventrare ogni cosa che gli fosse passata davanti agli occhi ad oggi, sebbene io giochi da solo 2 anni e ho passato gli ultimi 18 mesi da master, non ho avuto la soddisfazione di vedere risolta una questione senza il combattimento. O botte o fuga, ma solo ai lv epici perchè avevano viaggio planare e roba simile.

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