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[D&D 3.5] When Two Worlds Collide


Labrat

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"I Vostri dubbi sono i miei, Monsieur the Stray. Su cosa stia realmente accadendo pare esserci molta diversità di opinioni, e neppure ci è stata esplicitata una precisa richiesta di intervento, o ciò che ci si aspetta dai nostri signori. Ma come possiamo pretendere una soluzione, quando ancora non abbiamo inquadrato il problema? Desolata quindi di non potervi fornire le risposte che state cercando, poiché io stessa sono in cerca."

Mi fermo e mi volto verso Roland, fissandolo negli occhi

Ma la Vostra richiesta di collaborazione mi lusinga, Signore, e poter essere al Vostro fianco in questa situazione la considero un'opportunità felice e insperata.

Sorrido graziosamente

"Anzi, ora che mi sovviene... non avete trovato fuori luogo lo scetticismo di Ser Sion Whitelion e il disfattismo dell'ambasciatore Larouche?

Voglio dire... non fraintendetemi, non voglio esprimere giudizi che non mi competono, tuttavia immagino che l'oculatezza di Ser Raumar nella scelta dei suoi invitati sia fuor di dubbio; Voi stesso, caro the Stray, siete prova esemplare in tal senso: un uomo onorevole, cordiale..."

Lascio il tempo di apprezzare il complimento

"Quel che mi chiedo é: perché invitare questi due personaggi che paiono così poco disposti a dar peso alla questione. Questione che è peraltro il motivo della nostra presenza qui, e dei lunghi viaggi che tutti noi abbiamo affrontato.

Ecco, se io fossi in Voi, e volessi far luce sulla faccenda, comincerei da loro."

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Dimostrando visibilmente d'apprezzare la cordialità della mia interlocutrice, rispondo cautamente:

Come voi, anch'io ho trovato eccessive le posizioni di Ser Sion Whitelion e dell'ambasciatore Larouche. Essi si pongono in ottiche decisamente troppo estreme. Ammettendo che i presagi di cui si è parlato corrispondano alla verità degli eventi urge trovare una soluzione e la loro non è la strada giusta. Tuttavia non m'aspetto che in una riunione popolata da una siffatta varietà di genti, si possa aver sempre a che fare con persone guidate unicamente dalla ragione. I sentimenti e gli impulsi fan da padroni ed è per questo motivo che ho dovuto trattenermi, poco fa, dallo spingere i convitati ad approfondire l'argomento. Mi occorreva raccogliere coloro i quali più saggiamente saprebbero condividere informazioni e pensieri, unendo via via le personalità più importanti. Io non sono un politico, sono solo un combattente abbastanza istruito. La mia visione prescinde dai titoli nobiliari, bado alla pratica, e so che ogni uomo è condizionato dai propri interessi e le proprie paure. I due signori di cui stiam parlando han dato eclatante prova d'esser spinti più dalle loro convinzioni che da soppesati ragionamenti. In loro vedo qualcosa da scoprire che a stento potremo ottenere direttamente dalle loro bocche. Sarà mio dovere avvicinarli per comprender il loro ruolo in questa vicenda, ma temo che non sarà facile aver con loro un colloquio equilibrato.

Faccio una pausa pensierosa.

Le vostre parole d'altronde mi lusingano e vi sono grato per l'appoggio che mi concedete. Non vorrei rubarvi altro tempo, ma desidererei accertarmi d'aver trovato in voi una preziosa alleata nel tentar di scoprire quali siano gli intenti e le verità che si celano nelle menti di Sir Alexis Reumar e di Lord David Firefar. Evidentemente loro non possono o non vogliono rivelarci tutto, altrimenti ora saremmo in ben altra situazione. Attenderemo nuove rivelazioni, ma nel frattempo vi chiedo d'esser la più solerte possibile nell'indagare le intenzioni dei convitati e, se vi è possibile, cercar di capire quali tra questi sian degni di fiducia. La vostra posizione è sicuramente di spicco e godete di grande rispetto tra la classe nobile. Coloro che guarderebbero a me come un semplice uomo d'armi, daranno sicuramente grande ascolto ad una persona del vostro rango. Se vorrete dunque unire i vostri sforzi ai miei, credo che saremo maggiormente in grado di progredire velocemente verso un obiettivo comune ed aggiungendo con un sorriso un po' imbarazzato anche se al momento non saprei ancor dire quale potrebbe essere

facendo un passo indietro in modo da offrire alla lady l'occasione di congedarsi, qualora i suoi impegni la richiedano altrove, soggiungo con un inchino:

Il mio unico fine è la ricerca di una verità. Se mi concederete il vostro appoggio sarò felice di ricambiarvi con i servigi della mia mente e della mia spada.

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"Avrete il mio appoggio, the Stray, e accetto con gioia i Vostri servigi.

Per la verità, avevo già intenzione di fare una visita privata a Lord Firefar, per alcuni chiarimenti che dopo la sua imbarazzata spiegazione non ho ritenuto opportuno richiedere pubblicamente.

Naturalmente Vi terrò informato, e confido che farete onore a Voi stesso e alla Vostra richiesta di alleanza rendendomi partecipe dei risultati delle vostre indagini.

Ora monsieur, vogliate scusarmi... i miei servitori avranno terminato i loro compiti, ed io sono impaziente di rientrare nelle mie stanze. Buonanotte, the Stray."

Salutando il mio nuovo amico, mi congedo e rientro nelle mie stanze, sperando di trovare quella tinozza d'acqua calda dove raccoglierò le idee.

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Inchinandomi profondamente:

Vi sono grato per la vostra fiducia e cortesia. Non avrete a che pentirvene. Sarà mia premura provvedere ad informarVi d'ogni sviluppo. Nel frattempo vi porgo i miei omaggi e vi auguro un buon riposo. Buona Notte, Milady.

Così dicendo mi congedo e m'allontano. Lasciando le terme alle mie spalle mi faccio strada sino al gazebo e, se lì non trovo più nessuno, mi dirigo rapidamente alle mie stanze.

devo ancor prendere contatti con il capitano Caspian LaMont, mi spiace d'averlo così bruscamente liquidato, ma mi premeva d'assicurarmi che lady de Lempicka fosse messa a parte delle mie intenzioni. Ora purtroppo è tardi, vedrò d'incontrarmi con LaMont domattina presto.

@ DM

Spoiler:  
se ho un servitore, scrivo qualche riga su d'un foglio di pergamena, lo piego e chiedo che venga consegnato al capitan Caspian LaMont. Sul foglio sono scritte le seguenti parole:

Capitan LaMont,

Sono estremamente desolato di non aver potuto conferire con voi questa sera. Se vi è possibile, vi inviterei ad incontrarmi domattina presto, alle prime luci del giorno, presso il gazebo, in modo da poter condividere i nostri pensieri.

Vi auguro un felice riposo.

Roland the Stray

mi metto poi a riposo chiedendo al servitore di svegliarmi alle prime luci dell'alba. Se non capita altro durante la notte, mi recherò all'alba (appunto) al gazebo ad attendere LaMont al quale ho dato appuntamento.

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Perfetto, loro si sono allontanati...

Ed ora? Come lo chiamo il falco?

Osservo l'animale con sguardo leggermente sconcertato, accertandomi però di apparire per postura e movimenti come perfettamente sicura di me. Certamente non posso mostrare che non so come prendere l'uccello, non dopo aver fatto allontanare gli altri due come se il messaggio fosse per me.

Sospiro leggermente. Non mi resta che sperare che l'uccello sia proprio lì per me e che mi riconosca nonostante sia sotto le sembianze di un giovanotto rosso di capelli.

Alzo il braccio, per offrire un trespolo per il falco e nel frattempo tento, con estrema nonchalance, di richiamare il falco a me, senza che gli altri notino il tentennamento.

Spoiler:  
Sfurtterei un altra conoscenze bardiche per ricordare i vari richiami per falchi e quelli più usati dalle tre organizzazioni di cui faccio parte, cercando anche di ricordare quale potrebbe usare falchi... insomma per tentare di capire come chiamare il falco^^

Inoltre (ebbene si voglio provarci^^) se con conoscenze non mi viene in mente niente tento di raggirare (+17) il falco facendogli capire/credere che il messaggio sia per me

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Come il capitano anch'io continuo a buttare un occhio sul falchetto e sulla guardia e chiedo al capitano in tono gentile e garbato

Secondo lei cosa può essere capitano!? Cosa sarà scritto in quel messaggio!? e perchè una guardia ci ha fermati!? Troppi dubbi,troppe cose strane si sono dette qui e a quanto pare cose strane continuano a succedere! Qui c'è qualcuno che sa più degli altri..... o comunque non ci tengono al corrente di tutto.....

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Melanie porge con fare sicuro il braccio all'animale.. il quale, per un poco, si limita ad osservarla... poi scende con un saltello e si appollaia sul suo braccio, lasciandosi prendere il messaggio contenuto nella tasca...

Intanto, Caspian e Vincent sono poco più lontano, intenti ad osservare di sottecchi la scena, senza dare troppo nell'occhio. Un servitore li raggiunge, e porge a Caspian una lettera, per poi congedarsi subito dopo.

La lettera recita:

"Capitan LaMont,

Sono estremamente desolato di non aver potuto conferire con voi questa sera. Se vi è possibile, vi inviterei ad incontrarmi domattina presto, alle prime luci del giorno, presso il gazebo, in modo da poter condividere i nostri pensieri.

Vi auguro un felice riposo.

Roland the Stray"

Tamara, intanto, fa ritorno alle proprie stanze, dove trova il bagno richiesto...

Spoiler:  
ora è un pò tardi e sto crollando di sonno... appena posso, domani mattina posto la lettera del falchetto... e le altre cose che succedono in serata. Scusate se vi tengo un pò sospesi....
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Bene.. Finalmente qualcosa sembra muoversi...

Arrotolo nuovamente la missiva, riponendola in una delle mie tasche. Dopodiche mi congedo dal mio interlocutore.

Vincent, se non le spiace, io mi ritirei nelle mie stanze. Sono un pò stanco adesso. Le auguro una buona notte.

Detto questo, dopo un semplice inchino di cortesia, torno nel mio alloggio, mi tolgo gli abiti che avevo indossato per uscire, riponendo la lettera che ho appena ricevuto vicino al letto e poi mi rimetto a dormire.

@ DM

Spoiler:  
Per me avanti veloce fino al mattino
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Melanie apre la tasca del falchetto ed estrae un foglio piegato in quattro. Non riporta nessun sigillo, non ha buste e non vi sono scritte esternamente. Lo apre, cercando di non mostrare la sua impaziente curiosità.

[NB: gli errori di ortografia nella lettera sono voluti]

<<Per il Grande Capo della Riunione sulla Fine del Mondo.

Salve, sono Bogbloborgbob, Sciamano Supremo delle tribù dei Senzadenti, del Lupo Bianco, del Pipistrello Nero e della Luna Susurante.

Credo non abiate ricevuto il mio messaggero che ho mandato un mese fa. O saputo della vostra Riunione. Vorei venire anche io per trovare una soluzzione. Sono molto impaurito che la piccola stella lucente che vedo in celo possa cadere qui sulla terra. La vedo con gli occhi, la sento nella magia, la vedo nei sogni. La natura e gli spiriti mi avvertono ogni giorno. Che facciamo? Posso raggiungervi per parlarvi con voi? So che gli uomini del Sud stanno preparandosi. Anche io volgio salvare i miei popoli. Confido in vostra risposta. Potete usare il falco.

I miei omaggi,

Bogbloborgbob.

Chiedo scusa per il mio scritto zopicante. Non imparo bene vostra linguaggio.>>

Intanto, mentre Tamara sta finendo di godersi il suo bagno, un servitore bussa alla sua porta: Lady, c'è Lord Firefar qua fuori, e chiede di poter parlare con lei"

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Riapro gli occhi, scuotendomi dai miei pensieri, che guardacaso coincidevano proprio con l'inatteso ospite.

Pensavo di dover essere io a scomodarmi per raggiungerlo, invece è più sveglio del previsto. Non sono sicura che questo sia un bene però..

Per un attimo sono tentata di farlo entrare immediatamente, curiosa di ammirare la sua faccia imbarazzata nel vedermi nuda in acqua... poi sorrido, mi dò della sciocca ragazzina, e rispondo al servitore:

"Riferite a Lord Firefar di pazientare qualche istante, se così desidera, e sarò subito da lui".

Subito... forse farò attendere un poco il nostro teatrale incantatore...

Rimango immersa nell'acqua ancora qualche minuto, in silenzio, godendo del vapore che si solleva dall'acqua ancora bollente.

Poi con calma esco dalla tinozza, con le gocce che scorrono sul mio corpo e cadono sul tessuto steso appositamente a terra.

Raccolgo dalla sedia l'ampio panno bianco per asciugarmi.

Il vestito della giornata è stato mandato dalle lavandaie, e in ogni caso mai mi sarei rimessa gli stessi abiti indossati in precedenza.

Dal baule da viaggio portato nella stanza dai servitori scelgo un abito fluente dai colori austeri ma dalla ampia scollatura che mette in risalto i seni piccoli ma pieni.

Una collana con un grosso zaffiro contribuisce all'effetto, mentre orecchini di lapislazzuli e quattro anelli gemelli d'argento e platino completano il tutto.

Dopo aver dato un tocco di trucco alle ciglia, chiamo il servitore, pronta a ricevere Lord Firefar.

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David Firefar entra nel salottino di Tamara con passo deciso, lasciando svolazzare l'ampio mantello cremisi dietro di lui. Poi ringrazia la sua ospite dell'accoglienza, e si siede su una seggiola passandosi una mano sul viso. Per un attimo, Tamara legge sul suo volto una espressione di stanchezza infinita; passa subito, e il mago si ricompone assumendo la solita aria spavalda. "grazie ancora, e mi scuso per disturbarvi a quest'ora, invece che lasciarvi riposare. Avevo il piacere di parlarvi a quattr'occhi. Mi siete sembrata, tra tutti, la più interessata alla situazione e, dalle domande che mi avete posto, avete dimostrato un certo acume a riguardo. Confesso: mi avete punto sul vivo, oggi. Mi avete messo in difficoltà....perchè purtroppo, vere prove concrete da mostrare appunto non ne ho. Ma vi assicuro di una cosa: ho speso ogni istante della mia esistenza da tre mesi a questa parte per venirne a capo, ed ogni mio tentativo di indagare con la magia il fenomeno che incombe, mi ha portato alla conclusione che ho presentato oggi a tutti. Vale a dire, una catastrofe. Con questo congresso vorrei non solo poter avvertire quante più genti possibili, ma anche poter cercare una soluzione.

Un'altra cosa: vi avevo detto che non posso presentarvi prove. In realtà, forse qualcosa potrei riuscira a mostrarvela, se siete d'accordo."

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Il messaggio non è per me... forse avrei dovuto lasciare lì il falco...

Ormai la frittata è fatta però e non sono donna da perdersi d'animo.

Notando come i due nobili se ne siano andati e come nessun'altro sia lì presente con un gesto mando via il falco, non dubitando che sarebbe rimasto in zona per ricevere il messaggio in cambio, ed entro nel mio alloggio, modificando il mio aspetto per tornare alle sembianze di Melanie.

Appena entrata chiudo gli occhi ed inizio a formulare parole arcane.

Un messaggio viene sussurrato attraverso l'aria in modo che raggiunga solo il servitore che mi fa da contatto con gli arpisti. Ho bisogno di parlare con lui ed ho bisogno di farlo in fretta. La sera è ancora giovane ed ho numerose cose da fare...

Spoiler:  
Lancio l'incantesimo "Messaggio" in modo che il messaggio lo riceva il mio contatto con gli arpisti. Il messaggio è:

"Vieni al mio alloggio e fai in modo che gli altri servitori mi lascino in pace per tutta la notte. Noi dobbiamo parlare... Fai in fretta!"

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Il servitore personale della Rosa Nera giunge solerte a bussare alla porta della ragazza. Entra, dicendo che ha mandato i vari servitori delle terme a dormire altrove. "Ho detto semplicemente che non vi sentite a vostro agio avere attorno altri servi che non il vostro. Non hanno fatto commenti. Sembrano avvezzi a queste cose. Torneranno l'indomani e portarci la colazione"

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L'ultima affermazione di Lord Firefar ridesta il mio interesse.

Il blatericcio iniziale non aveva aggiunto nulla di nuovo a quanto già non sapessi: il mago è sicuro delle sue scoperte, ma non può darne prova.

Ora però sembra disposto a mostrarmi qualcosa...

"Lord Firefar, sento di doverLe delle scuse, non era mia intenzione metterLa in imbarazzo di fronte agli altri ospiti, e le mie domande sono state a dir poco intempestive.

Le sono molto grata per avermi raggiunta di persona, e se mi ritenete in grado di comprendere i vostri studi, in tal caso sarò felice di ascoltarVi.

Vi prego, preseguite".

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Mentre aspetto il servitore mi dirigo alla finestra, cercando con lo sguardo gli alloggi di Sir Alexis. Devo controllare se le luci sono accese e se qualcuno è all'interno. Nel caso sia già andato a coricarsi dovrò andare a cercare il mio contatto con la gilda ma se per caso è ancora sveglio, magari con qualcun altro all'interno, prima di cercare il contatto ho bisogno di saperne di più...

Nel frattempo arriva il mio servitore. Quando mi accorgo che è solo sorrido e mi tolgo il diadema d'argento che subito prende la forma di un cappello. Anche le mie sembianza cambiano, tornando quelle originali. Mi passo una mano tra i capelli neri e corti, felice di essere finalmente tornata al mio aspetto, sicuramente più comodo e pratico di quello di Melanie. Quei capelli così lunghi mi hanno sempre infastidito in qualche modo ma sono necessari per il personaggio...

Sorrido al servitore stiracchiandomi.

Ottimo lavoro... gli dico avvicinandomi a lui e porgendogli il messaggio preso dal falchetto.

Sono spiacente però ma non posso mandarti a riposare... innanzitutto ho bisogno che tu recapiti questo messaggio a Sir Alexis. Ovviamente non credo che serva dirti di non farti riconoscere come mio servitore, io non dovrei conoscere ciò che c'è scritto qui dentro e quindi trova un modo per fargilelo arrivare senza che possano arrivare a me...

In secondo luogo devi portare un messaggio all'organizzazione. Dì loro che qui la situazione è confusa. Sembra che un enorme pianeta stia per collidere con Toril. C'è chi afferma che la situazione sia questa e chi smentisce... io sono propensa a credere alla prima possibilità però non ho ancora abbastanza informazioni quindi dì loro di attendere ancora qualche giorno, il tempo per scoprire se qualcuno sta mentendo e chi ha ragione...

Sospiro lievemente, effettivamente il viaggio mi ha stancato parecchio ma sembra che ancora io non possa andare a coricarmi.

Con movenze leggere vado quindi a sedermi sul letto, passando nuovamente una mano tra i capelli per ravvivarli un attimo.

Già questa sera dovrei riuscire a scoprire qualcosa in più, devo anche prendere contatto con la Gilda... notizie dai Lord? gli chiedo mentre mi massaggio debolmente i muscoli del collo. Un bagno caldo ed una bella dormita sono tutto ciò che chiedo ma so che non potrà certo andare così... non ancora perlomeno.

Spoiler:  
Aspetto la risposta del servo dopodiché lo congedo.

Se le luci in casa di Alexis sono accese riprendo il cappello del cammuffamento, senza metterlo, tenendolo con me giusto per sicurezza, e mi dirigo di nascosto verso il suo alloggio per cercare di sentire se stanno discutendo di cose interessanti. Altrimenti lo indosso e prendo l'aspetto di Penelope, andando in giro per vedere di trovare il contatto con la gilda

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Il servo della Rosa Nera prende il messaggio e lo guarda pensieroso, quasi come se non avesse mai visto un foglio di carta prima d'ora. "Posso portarglielo dicendo che l'ho trovato qui in giro.... oppure farlo arrivare nelle mani di qualche servitroe della cittadella, se preferite... ma qualcuno si interrogherà da dove sia provenuto.... In effetti.... se posso saperlo... da dove viene?"

Intanto la ragazza sta guardando fuori dalle finestre, sbirciando da dietro le tende. L'abitazione di Alexis ha ancora le luci accese, probabilmente ci sarà ancora qualcuno intento a discutere. Mentre si trova alla finestra, nota passare Firefar in mago, che procede con passo spedito verso l'abitazione della Lempicka, l'Ambasciatrice delle Valli.

Firefar si passa la mano tra i capelli e si fa un pò di vento agitando un lembo del mantello. "Non siete stata per nulla inopportuna, Lady Tamara. Anzi, apprezzo molto il fatto che foste davvero interessata alle argomentazioni. Dunque, se volete, vi posso mostrare alcune cose, ma dobbiamo spostarci all'osservatorio, nel corpo principale delle Terme." Il mago si alza, e attende un assenso da parte della sua ospite.

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"Oh, ma certo, sarò felice di seguirVi. Soltanto un istante..."

Prendo uno scialle di lino e seta dal mio baule da viaggio, avvolgendomelo sulle spalle.

Mi inginocchio, e allungo la mano. Da sotto il letto giunge saltellando una donnola dal pelo plumbeo. Un animaletto sottile e scattante, con un piccolo collare a cui è appesa una gemma nera.

"Non è disturbo se porto anche lei, vero Lord Firefar? Siate gentile, le sono molto affezionata e sono rimasta lontana da lei anche troppo, oggi".

Sorrido al mago mentre lascio che l'animale si porti fin sulla mia spalla sinistra.

Prendo le chiavi della stanza, occupandomi personalmente di chiuderla una volta che saremo usciti.

"Vogliamo andare?"

chiedo a Firefar, porgendogli con grazia la mano per far sì che mi guidi, studiando nel frattempo la sua reazione al mio gesto.

@DM

Spoiler:  
Ho notato qualche gesto di nervosismo da parte del mago. Vorrei tentare una prova di Percepire Intenzioni per capire qualcosa di più sul suo stato d'animo: +5 il modificatore.
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Firefar da Lady Lempicka con tutta quella fretta?

Forse Alexis potrebbe aspettare...

Non c'è più molto tempo...

L'ha portato un falco, credevo fosse un messaggio per me visto che era sul tetto del mio alloggio ed allora l'ho preso.

Mentre parlo mi affretto a prendere il cappello e ad indossarlo.

Ovviamente non avrei dovuto ma che ci vuoi fare? Sono curiosa...

Aprendo il baule con i miei effetti personali prendo il pugnale e me lo infilo alla cintola.

Lascio a te il pensare a come farglielo trovare senza che lo colleghino a me, so che sei abile in queste cose, ti ho scelto apposta...

Non lo guardo mai in faccia, troppo impegnata a prepararmi per andare a scoprire qualcosa in più. Improvvisamente mi fermo e mi volto verso di lui, sorridendogli con il mio sorriso più dolce ed innocente.

Non ti dispiace troppo vero?

Gli faccio l'occhiolino e senza aspettare risposta scavalco la finestra, attenta che nessuno mi veda, e mentre le mie sembianze cambiano mi avvio verso l'alloggio di Lady de Lempicka. Se Firefar è corso da lei ci dev'essere qualcosa in ballo.

Spoiler:  
Uso Nascondersi (+14) e Muoversi Silenziosamente (+14) per avvicinarmi all'alloggio di Lady de Lempicka. Una volta raggiunto, avvicinandomi alla finestra, cerco di sentire cosa si dicono (Ascoltare +1). Eventualmente se escono, sempre nascosta li seguo.

Nel frattempo con il cappello del cammuffamento prendo le sembianze di un ragazzino dai capelli biondi, vestito non con stracci ma comunque come un poveretto. Il pugnale prende le sembianze di un piccolo flauto ed il cappello diventa un laccio per capelli.

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