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[Cthulhu] Il capriccio di un vecchio


brianweb

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Dopo aver passato un viaggio in barca piuttosto "movimentato" il buon Harry riemerge dalla paratia della nave, da dove si era messo verso metà viaggio...I segni del mal di mare si erano fatti sentire in maniera vistosa: il colorito di svante era bianchiccio ed emaciato, il viso profondamente solcato da due occhiaie scure...Appena la barca atterra, non guarda neanche il capitano, camminando velocemente verso la terra, tenendo tutte le carabattole e la valigia in mano...Appena arrivato sul pontile, un ultimo residuo di mal di mare coglie Harry, che si sporge verso l' acqua per terminar di consegnare al mare l' ultima parte della sua colazione..."Che bruttissimo viaggio..."Dice, guardando i propri amici e poi il vecchio, con aria molto sofferta, infreddolito anche dalla debolezza che lo aveva colto causa i molti conati..."Mio buon... signore...Aiutateci a raggiungere il luogo che il mio amico vi ha descritto...Ve ne aremo grati...."Dice Harry provato dall' esperienza del viaggio, lasciando da parte il pessimo caratteraccio...

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Signor Svante, un po' di contegno insomma. Che sarà mai qualche onda che vi fa andare su e giù dico osservandolo mentre corre a vomitare.

Che posto curioso, con un tempo più clemente sarebbe un luogo stupendo per vivere commento a bassa voce mentre aspetto che il signor Wilson si faccia dare le indicazioni per raggiungere la villa.

Speriamo che la servitù del nostro ospite sappia fare un thè degno di questo nome

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Mi volto appena verso il signor Wilson scrollando appena le spalle proseguendo il mio cammino con estrema calma:

" Capisco che non tutti possono comprendere la medicina. Ma credo sia abbastanza ovvio che se io vengo pagato per accudire un paziente e' alquanto stupido che io perda del tempo per fare gite turistiche per isole alla ricerca di inutili libri ammuffiti. Quindi mio caro Signor Wilson ribadisco il concetto che spero vivamente qualcuno di voi sappia che fare e che fra 3 giorni noi si torni a casa che ho ricerche da fare indubbiamente piu' utili che non stare dietro a dei libri "

Detto questo mi risistemo il cappotto indosso sentendo un piccolo spiffero di aria penetrare all'interno degli indumenti quindi osservo il vecchio pescatore inarcando un sopracciglio.

" Sarà un miracolo se su questo posto ci troveremo dei bagni decenti. Perdere il mio prezioso tempo per queste cose e' davvero stupido. "

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Cercando di non perdere l'equilibrio, mi gusto il viaggio fino all'isoletta, assaporando il momento nel quale entreremo veramente in azione.

*Sono un uomo d'azione io.. Forse l'unico tra questi vecchietti..*

Giunti sul'isola, scendo a terra stringendomi nel cappotto e portando il mio zaino con i miei "effetti personali".

Seguo con lo sguardo la linea della scogliera fino al castello abbarbicato sulla sommità.

Un posticino niente male direi osservo sarcastico Non credete? chiedo rivolto a tutti in generale sorridendo.

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Gallops Island - Piazza del Porto - 28 novembre 1925,13.54

Il vecchio pescatore si alza e si toglie il cappello portandoselo al petto:

"Siete qui per Lord Marshall, la sua dimora è quella sul picco di roccia"

Indica il castello con le dita mangiate dal mare a Lawrence, che stringe tra le mani il pacco datogli dallo zio.

"Seguite questa strada, non sarà più di un miglior."

Con la mano traccia un percorso immaginario nell'aria, poi rimane a fissarvi e studiarmi.

Vi guardate un pò attorno, alcune barche sono ormeggiate in un vecchio molo in legno mentre altre sono tirate a secco. Ogni tanto, le raffiche di vento si placano e l'odore di pesce si fà sentire. La piazzetta è contornata da vecchie case in pietra del secolo scorso, un insegna in legno con scritto "emporio" sbattuta dal vento ed una vicina "Taverna" resa quasi illeggibile dal salmastro richiama in voi un senso di desolazione, come di un luogo un tempo vivo ed amato ma con gli anni lasciato andare e dimenticato.

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Mi guardo attorno inarcando appena un sopracciglio stringendomi negli abiti e risistemandomi con la mano sinistra la pesante sciarpa che indosso per proteggermi dal freddo.

" Se il proprietario di quella casa e' molto ricco potrei venire qui a proseguire i miei studi una volta che il conte sarà morto. Di certo da queste parti non si farebbero grosse domande su qualche fossa piena di corpi e godrei di una tranquillità a dir poco unica. Speriamo il rporietario sia molto malato, almeno e' piu' facile da convincere "

Stranamente sorpreso di me stesso dato che riesco a trovare qualcosa di positivo in quel viaggio che e' solo dannoso per la mia brillante carriera, proseguo nel mio cammino guardandomi attorno con una certa curiosità, quasi morbosa per quel luogo così sperduto e desolato.

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Ripresosi un poco dall' attacco finale del mal di mare, Harry mugugna qualcosa verso uno dei più risentiti compagni "Mio buon amico...Vi auguro di non provare mai quello che provo io sull' acqua.....Poi ascolta il vecchio parlare e nel mentre da un' occhiata intorno a se...Mentre qualcuno dei compagni di Svante si dirige subitamente verso la sommità del pendio, dove si trova la magione, Harry decide di parlare un poco con il vecchio marinaio..Avvicinandosi all' uomo dalle mani consunte gli chiede "Buongiorno mio buon...signore!"dice abbastanza titubante, ma con aria altezzosa "Come vi chiamate?...Non è difficile vedere che fate il pescatore...Sono vostre quelle barchette lì?" Chiede indicando le piccole barche con aria interessata..."Avete un pò di tempo?...Mi accompagnereste a fare un giro per questi due piccoli negozi, magari descrivendomi un pò cosa c'è da sapere per su questa sperduta isola..."Dice cercando di essere maggiormente più affabile di quello che gli riusciva...terminando pochi attimi dopo dicendo al vecchio "Ovviamente potremmo prendere anche una birra insieme e permettete che paghi io...Signor???Chiede incuriosito, non sapendo ancora come si chiamava il vecchio...

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@Harry Svante

Il vecchio sembra colpito dalle tue parole

"Sono Carl signore, io posseggo solo quella piccola barca da pesca"

dice indicando una piccola imbarcazione ormeggiata sul vecchio molo in legno

"Grazie per la generosa offerta ma se siete attesi dal signor Marshall è bene che non lo facciate attendere: è una persona tanto cara ed impegnata ed ha sempre fatto così tanto per questa povera comunità di pescatori"

@tutti

Vi incammitane e vi lasciate alle spalle la piazzola, il signor Svante è rimasto un pò indietro. Il rumore di qualche vecchia persiana che cigola vi accompagna mentre la strada comincia a salire e, guardandovi in giro, intravedete qualche sguardo curioso che vi osserva da qualche finestra. Dopo pochi passi vi accorgete di una vecchia ed elegante carrozza che, sbucando da dietro dei vecchi alberi, stà discendendo la strada venendovi incontro. Una volta volta arrivata al vostro cospetto il cocchiere ferma i cavalli, un uomo anziano, pallido e con gli occhi scavati vestito in maniera elegante ma "obsoleta" si toglie il cilindro per salutarvi:

"Mi scusino per il ritardo signori, sono il maestro di palazzo di casa Marshall.

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"Allora Arriverdervi caro Carl...Il mio invito rimane valido comunque..."Dice Harry con aria piuttosto tranquilla...L' uomo inizia allora a camminare, muovendosi con calma e guardandosi bene intorno, cercando di memorizzare qualsiasi particolare rilevante...A non poca distanza da lui il gruppo stava camminando verso la propria casa...

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Vedendo arrivare la carrozza inarco mostro un ampio sorriso.

" Forse ho davvero trovato qualcun altro che potrà finanziarmi. "

Poi non appena l'uomo in abiti piuttosto antiquati si presenta come il maestro di palazzo annuisco appena dirigendomi verso il predellino della carrozza attendendo che la carrozza si fermi per montarci sopra.

" Non preoccupatevi buon uomo, stavamo giusto pregustandoci il panorama del luogo. Assai particolare devo ammetterlo "

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Annuisco in risposta alle parole dell'uomo sceso dalla carrozza:

Non si preoccupi buon uomo. Come ha detto il mio compagno, ci stavamo godendo il particolare panorama.

Dopo aver completato la frase, mi dirigo verso la carrozza, aspettando che tutti siano saluti a bordo prima di salire a mia volta.

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Gallops Iland - 28 novembre 1925,01.45 PM

L'ultimo a montare sulla vecchia carrozza è il signor Svante, che ormai si è completamente ristabilito. Il cocchiere vestino in maniera "obsoleta", una volta partiti, non apre più bocca. Man mano che salite per la vecchia strada la vegetazione si fà sempre più irta e selvaggia donando al paesaggio un aspetto ancestrale e bloccando il poco sole che filtra dalle nuvole. Ogni tanto invece ci sono punti che vi permettono di intravedere il mare e le raffiche di vento scuotono bruscamente la vecchia carrozza facendola dondolare.

Dopo poco meno di mezz'ora, all'uscita di un fitta boscaglia spunta la dimora Marshall: un muro di cinta in pietra protegge il vecchio castello. La carrozza si ferma davanti al grosso portone in legno.

Maestro di Palazzo: "Benvenuti signori, chi di voi è il signor Spunkmayer?"

dice aprendo il grosso portone.

@tutti

avete come l'impressione che, tra le vostre valigie, stia cercando qualcosa.

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