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[Ricky Vee - d&d3.5] Capitolo I: Il bazaar della vita


Ricky Vee

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Osservo i tizi nel vicolo attorno alla vittima dell'aggressione. Poi mi rendo conto di non sentire niente. Ogni suono, ogni rumore.. niente di niente.

Spaventato mi guardo intorno per vedere se uno degli sconosciuti è l'artefice di questo silenzio innaturale, ma quando vedo che sono tutti sconcertati quando me, mi rilasso un attimo.

Poi, all'improvviso, un uomo in abiti da sacerdote si allontana correndo. Lo guardo per un attimo, poi decido di seguirlo correndo a mia volta.

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I malviventi hanno già una certa distanza, ma Zuit decide lo stesso di inseguirli, ma dopo alcuni passi una freccia lo colpisce in pieno nella schiena

Spoiler:  
Tiro per colpire: d20+x=20 naturale; conferma del critico: d20+x=24 (confermato)

Danni: 1d6x2=4

Zuit si accascia a terra, ma sembra essere ancora vivo. Per fortuna la freccia sembra essersi conficcata nella spalla.

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Le parole del chierico, come al solito, non si odono nella via, ma dopo altri istanti di silenzio finalmente si incomincia di nuovo a sentire lo scrosciare della pioggia, e tutto torna come prima.

All'improvviso una voce femminile rompre il silenzio. Sembra che provenga da sopra di voi.

Fai meno lo sbruffone chierico. Se solo avessi voluto tu saresti già morto, così come il tuo amichetto steso ancora per terra.

A quanto pare non è nostro interesse che voi moriate, così come non ci interessa uccidere questi baldi giovani che hanno fatto irruzione nel vicolo. Tuttavia, se uno solo di voi osa muovere un dito potrebbe pentirsene, fidatevi.

Alzate la testa e vedete una donna rannicchiata sul tetto della casa a 3 piani che sta accanto a voi. E' completamente vestita di nero e anch'essa si è colorata il volto di bianco e nero come i tre individui di prima, che ormai sono spariti.

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Tenendo ancora l'arco in pugno, mi riparo impaurita dietro mio fratello, cercando di ricordare qualcosa sull'aspetto particolare della donna.

Osservo la situazione.

@DM

Spoiler:  
Mi metto in difesa totale tenendo mio fratello tra me e la donna. Prova di conoscenze (arcane) a +7 e conoscenze (storia) a +10 se applicabile.
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E' inutile che vi nascondete, insulsi! Come vi ho già detto non ho voglia di uccidervi, e se avessi voluto a quest'ora sareste già morti.

Porto soltanto un messaggio a questi cari sacerdoti. Non immischiatevi in faccende che non sono vostre, la zona dell'orfanotrofio non fa per voi!

Portate queste parole al tempio, ragazzini! I bambini ormai sono perduti e St.Cuthbert non deve più preoccuparsi.

Dette queste parole, la donna scompare dietro al tetto.

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Quando Amastacia si ripara dietro di me mi giro verso la donna sul tetto in modo da coprire totalmente la sagoma di mia sorella col mio corpo.

Sto per chiedere alla donna chi fosse ma questa inizia a sputare minaccie e poi se ne va.

Bambini?

Mi giro verso il chierico di St.Cuthbert, so che non sarebbero affari miei, ma se dei bambini sono in pericolo vanno aiutati.

Chierico, di che bambini sta parlando? Cosa sta succedendo qui?

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mi mordo il labbro pensando al dafarsi

Devo tornare al tempio...

mi assicuro che il cappucio sia a posto, quindi mi volto verso gli avventori dicendo

Vi prego aiutatemi a trasportare il mio compare fino al tempio... la potremo parlare...

poi mi batto la mano sul petto dicendo

Mi presento: sono Zuit del Randello, fedele servo di St.Chutbert

quindi inizio a constatare le condizioni di Ruphus

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Zuit appoggia entrambe le mani sulle spalle dell'amico e gli infonde una carica di energia positiva

Spoiler:  
Cura ferite leggere: 1d8+1= 6 punti vita curati

Il chierico si rialza, ancora un po' malconcio ma decisamente in condizione migliore rispetto a prima

Piacere, io sono Ruphus Laro, e come il mio caro amico Zuit sono un sacerdote della chiesa locale di St.Cuthbert. Eravamo venuti qui per cercare degli indizi su quei poveri bambini, ma a quanto pare qualcuno ci stava controllando.

Vi ringrazio comunque di avermi aiutato, ora volete accompagnarci al nostro tempio? Potreste passare li la notte e parlare di ciò che è successo.

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Rispondo annuendo ad Elianor nella mia lingua madre, con la naturalezza di chi è abituato a parlare così con il proprio fratello.

@Chi conosce l'Elfico

Spoiler:  
"Sì, lo credo anch'io. Se in gioco c'è la sorte di bambini innocenti potremmo anche dare una mano, potrei studiare incantesimi adeguati... Chi può essere così crudele da prendersela con dei bambini?"

Guardo Elianor negli occhi con preoccupazione. Poi mi accorgo che non tutti i presenti sono Elfi.

Si rivolge quindi ai due chierici di St. Cuthbert, in un comune dall'accento musicale.

"Vi ringraziamo dell'ospitalità. Il mio nome è Amastacia, e questi è mio fratello Elianor, saremo volentieri vostri ospiti per stanotte."

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Seguite tutti Ruphus e Zuit che fanno strada verso il loro tempio. Nel frattempo piove ancora ma l'intensità è diminuita notevolmente.

Il panorama che vi si prospetta mentre camminate per le strade di Cauldron è molto cupo. La pioggia battente sulle case completamente nera, rende i loro profili ancor più spettrali, ma man mano che risalite verso il cerchio esterno ne potete vedere alcune più chiare e più decorate, sono sicuramente le abitazioni di alcuni nobili.

Ad un certo punto vedete di fronte a voi un edificio completamente diverso. La chiesa di due piani dedicata a St.Cuthbert, con le sue pareti di marmo bianco decorate con venature di vivido blu, rimane in forte contrasto con gli edifici di pietra nera che la affiancano all’interno del Cerchio dell’Ossidiana. Un paio di statue bianche di marmo rappresentanti dei guerrieri armati svettano su entrambi i lati di un pesante portone di quercia. Ognuna delle due statue solleva una grossa mazza verso il cielo scuro. Sopra l’architrave in marmo del portone sono incise le seguenti parole:

NELLA LEGGE VIVE LA SPERANZA

Entrate di corsa per ripararvi dalla pioggia e vi accoglie un altro accolito

@Zuit

Spoiler:  
E' Lamir, un semplice sacerdote, come te arrivato da poco al tempio

Bentornati, Ruphus e Zuit, vedo che avete portato degli osp.... Ehi! Ma cos'è successo? Siete feriti!

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