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Fodasu

Circolo degli Antichi
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  1. Apposto, quindi possiamo dire con DECISIONE che D&D si è ora assolutamente allontanato dalle finalità di ''espandere il Wargame allo svolgimento eclettico della vita del personaggio'', tornando a Wargame? Non si scappa, chiamiamo le cose con il nome opportuno. Quindi? Se se ne sbatte dello svolgimento eclettico della vita del PG, come lo vogliamo classificare? Assolutamente d'accordo ma... c'è un piccolo MA: D&D, per la maggior parte dei novizi PIOVE DAL CIELO e, soprattutto, si camuffaVA da gdr ^^. Ora non lo fa più, e a me sta bene, ma pussa via da casa mia, gioco cattivo!
  2. Mettiamola così. Sono due giocatori gemelli, omozigoti, con la stessa esperienza e sotto lo stesso DM, che è abbastanza bravo ma non vuole doversi fare il sedere a RIFARE le regole, quindi applica solo le disposizioni del regolamento. Entrambi hanno l'unica differenza che uno vuole diventare un combattente, l'altro un flautista. Ecco, come è trattata, con che cura è gestita l'attitudine di entrambi? Secondo TE, giocare un PG tentando di interpretare immedesimandosi nell'ANIMUS del personaggio, facendolo vivere come sia normale vivesse in un mondo che abbia un SENSO di esistere, è possibile se in questo mondo manca la COERENZA? Se un mondo sembra reggersi in piedi SOLO per dare un ''Tempo e Spazio'' ai tuoi massacri, questo che effetto ha sul gioco di ruolo a 360°? Guarda che la questione è davvero elementare E' la radice del motivo per cui non tocco un manuale di d&d da anni ormai.
  3. Quindi... Giorgio si addestra, impegna e concentra a seccare mostri; Antonio si addestra, impegna e concentra a suonare il flauto; Preso per vero, OVVIAMENTE, che entrambi abbiano lo steso diritto ad una EGUALE cura da parte del regolamento delle loro ATTITUDINI. Giorgio, ora abile guerriero, dice ''IMPARO A SUONARE IL FLAUTO'', e lo impara con un pò di narrazione, non essendovi la disciplina di quella FONDAMENTALE sfera dell'esistenza umana che è la PRATICA. Antonio, ora abile flautista, dice ''IMPARO A SUONARE IL FLAUTO'', e NON lo impara, se non prima di aver speso TANTO tempo, TANTI PF, TANTI combattimenti disciplinati in ogni pallosissima regola (e pure MALE). Perchè il combattimento, invece, E' disciplinato dal gioco. Ecco, questa assoluta, palese e disarmante iniquità di disciplina, nel MIO modo di intendere il gdr, è una MALATTIA. Non va bene. Fa male. Ammazza il gioco, per come lo intendo. Toglie coerenza. Ammazza l'ideologia alla base della mia firma. Insomma, ''Lo voglio fuori di casa'' E' un modo di giocare come un altro, ma non è IMHO accettabile. Ripeto, a sto punto, ci sono altri giochi ''SPACCATUTTO'' più divertenti. Certo, un DM bravo può far ruolare anche con sto gioco, non c'è dubbio... Ma perchè comprare una Punto per poi dovele montare sul tetto una vela, levarle le ruote e attaccarle un timone? Non è meglio una barca?
  4. Conosco un ragazzo che a 10 anni e mezzo, giocando con i pupini lego su un tappeto a fare gli esploratori di templi fatti coi noti mattoncini, avvertì la stessa necessità e, col suo amico compagno di giochi, prese carta e penna ed inventò da se la soddisfazione di quel bisgono: un sistema rudimentale con solo un gruppo di abilità e punteggi che si sommavano ad un d6 in vari e seplici test riguardanti la vita dei pupini nel mondo esterno alle battaglie. --> A quanto pare è una necessità comune e spesso affine all'uomo.
  5. La mia idea è sempre la stessa: D&D si è SVELATO. Non è difficile osservare come, progressivamente, la concezione ''arcade'' di D&D sia venuta ad accentuarsi sempre più. Lentamente ha lasciato andare sempre più questa sua indole, ma ancora si ostinava a portarsi dietro i residui di gioco un pò più ''interpretativo''. Ora, a mio parere finalmente, si è tolta la zavorra e si è rivelato per ciò che è: un gioco di avventura/combattimento. ha dato una lucidata e ripulita alla sua indole, l'ha confezionata, impacchettata e presentata chiaramente. Un gioco che prevede che tu sia una macchina da guerra, punto. Le abilità? tranquilli, le abbiamo ripulite, ora c'è il minimo indispensabile a riempire quei ''vuoti in cui non si combatte''. Le magie e tutto il resto? Tranquilli, ora sono solo FEATS, come ogni sacrosanto videogioco di ruolo che si rispetti. Io sono il nuovo D&D, e sono così. Comprami, e avrai un gioco pensato e costruito per fare ciò che VUOLE e farlo bene, non un pò di tutto.
  6. No, sarebbe troppo restrittivo. Il discorso è più ampio. Sono mille i fattori che caratterizzano un gioco come più o meno attento all'interpretazione. Ad esempio punti a favore dell'interpretazione: - un gioco che cura in modo sostanzioso i meccanismi emotivi dei PG e come inficino sulla vita pratica; - un gioco che ponga un accurata disciplina della premiazione dei PG a seconda di COME vengano raggiunti gli obiettivi. - un gioco che tratti le abilità in modo eclettico, dandoti la possibilità di giocare la vita di un PG, con annessi e connessi, in ambito spirituale e pratico, non semplicemente tutto in chiave bellica; - un gioco in cui se fai il Fabbro, e lo fai BENE, lo sviluppo del tuo PG sia soddisfacente e curato quanto quello del miglior Eroe, PROPORZIONALMENTE. - un gioco in cui MAGARI, se ammazzi un Topo Gigante, non becchi X punti exp per il semplice fatto che sia un topo, e non per COME l hai ammazzato. - un gioco in cui, in generale, siano degnati di adeguata cura i rapporti PG-MONDO e non solo quelli PG-NEMICI. Sono solo esempi...
  7. Si, quoto praticamente tutti sui punti: - Necessità di buon DM altrimenti la situazione è critica; - Progressiva wargameizzazione nelle edizioni di D&D; - Fare o meno RP è una questione estranea al gioco in se. [OT] Death, ce l'ho, ce l'ho, ce l'ho ^^! Solo che ancora l'ho solo aperto, non ho idea di ciò che tratti O_o [/OT]
  8. Ao ragazzi, ma sono solo io ad aver usato, ed usare, sempre e solo una scacchiera, 10 pedoni, 1 blocconote a quadretti e una matita... ed essersi trovato sempre da dio?
  9. Grazie mille aenthondiel, le tue considerazioni sono molto interessanti e aspetto con ansia anche il materiale magico ^^. Cmq, ora che ho capito la posizione di death si può discutere di possibili ''varianti'' che magari incontrino maggiormente preferenze come le sue. Personalmente la magia così com è mi piace molto, la trovo divertente e caotica, fino al punto di incutere timore allo stesso esperto. Ma nulla vieta di ragionare su come sviluppare un ''esperto'' per MdG che sia ''ancora PIU' esperto''. In questo modo, senza stravolgere il sistema magico, si potrebbe agire in modo esterno con la creazione di elementi che lo rendano giocabile anche in altri modi. Ad esempio si potrebbe concepire una figura di mago diversa, piuttosto che modificare le meccaniche in se.
  10. Guarda, non mi ci dilungo più di tanto perchè il web è tediato da queste discussioni e di spiegazioni punto per punto di come la 4e sia un wargame più che un gdr (anche se in nessuno dei due è detto che non si possa giocare di ruolo ... discorso lungo) ce ne sono a palate. Quindi mi limito a dirti di leggere bene il manuale e confrontarlo con roba come Il mondo di eymerich, The riddle of Steel, o semplicemente giochi ben più comuni come Wfrp, UA, alcuni WW o lo stesso GURPS. Leggi bene e vedi che differenze ci sono ^^ Ti do un indizio, dai uno sguardo alla trattazione gioco in se, linterpretazione ed elementi come le abilità. Non dovresti avere problemi.
  11. La 4E non fa sparire il gioco di ruolo. Io sarei capace di giocare di ruolo persino a scacchi, con un pedone di nome Jimmy e un alfiere di nome Sean che scoprono di non dispiacersi... Famola finita con ste storie. Semplicemente esistono vari modi di giocare e, tra questi, vi è quello di sbattersene del ruolo, interpretazione e coerenza e invece andare in giro a corcare tutto e chiede exp al master come cagnolini. Ecco, la 4e FAVORISCE DEcISAMENTE questo tipo di gioco. Ed essendo il NOME e il VOLTO del gdr, almeno in italia, D&D 4e potrebbe seriamente far scadere la qualità del gioco. Non vogliamo dire ''scadere''? Fa nulla, diciamo che D&D 4e farà sviluppare un tipo di gioco che voglio LONTANO DA ME DECINE DI KM. ^^
  12. Fodasu

    Dadi

    Il mio mondo O_o
  13. Io NON me ne intendo... Posso solo dire che lo utilizzo da quando è uscito e mi trovo da paura O_o Solo la funzione PREFERITI mi da ancora qualche problema.
  14. Cioè, Death, fammi capire... Tu non critichi il BG, perchè ovviamente essendo un LOW MAGIC, è normale e coerente che sia così rischioso castare. Sei invece contrario all'implementazione, cioè al modo in cui si sviluppa il mago, che a te pare insufficiente per un soggetto ormai istruito in materia e che dovrebbe padroneggiarla a dovere. Ho capito?
  15. Io vedrei assolutamente fichissima un ambientazione apposita... Ho già tutto in mente. Un sistema ben calibrato e più ''umano'' sarebe l'ideale per molti ''azzardi'' che con il d20 classico sarebbero irrilevanti.
  16. Fodasu

    nave copia

    Dall'album PBF

  17. Quoto le sante parole di Death e, la butto li, sarebbe anche interessante organizzarsi per attuare qualcosa di carino insieme, che riguardi questo gioco. Qualche simpatica iniziativa come PBF, materiale, stesura di prgetti o parti di setting in colettivo... Non so, col tempo qualcosa di carino si può organizzare.
  18. Ciao Aenthodiel! E' fichissimo vedere che il tuo primo post sia stato dedicato a questo topic, in un certo senso ''grazie'' ^^. Wow, sei un produttore di materiale: al più presto gli darò subito un occhiata. Ad ogni modo, leggendo ciò che scrivi, mi apre che alla fine il più novizio approcciatore di questo gioco sia io! Anche io ho tutti i manuali, ma tutti in inglese. E poi non hai idea di quanto sia diffuso il fatto che citi: Anche per i miei giocatori è stato abbastanza drastico come cambiamento di stile: facevano a pugni con il concetto di ''mortalità'' e con i critici, ma dopo si sono orientati a dovere.
  19. Cosa aspetti? Certo, sarà una buona occasione per fare imbestialire le utenti Miss. O_o
  20. Ricordate! Le donne SONO pratiche e, ripeto, nel loro contorto cervello. E' una storia lunga ps: si cmq sono d'accordo con Aerys... Let's wait for the autumn'n we'll see.
  21. @andrea: mi sembra più che legittimo. Fintanto che si tratti di una questione soggettiva e di preferenza, ognuno gioca come preferisce. L'importante alla fine è sempre salvaguardare il divertimento del gruppo. In questi casi, senza entrare in questioni di merito, si stabilisce in tutta calma e francheza che una tipologia di gioco NON ci piace, e si procede diversamente. E' la base di un attività che aggradi tutti, cosa fondamentale. @Deathfromabove: si forse hai ragione, diciamo la stessa cosa. La questione è molto più semplice. Come li definisco? Semplicemente, nella creazione di un PG, che dovrebbe essere una persona a tutti gli effetti, con un carattere proprio e definito, si da una macroscopica descrizione di tale carattere. Non è buono, non è cattivo, è solo LUI, e lui ha un comportamento così e cosà. Se poi il giocatore gioca bene, allora si impegnerà di rendere coerente il comportamento del PG con il suo essere. Questo non è nulla di formalmente vincolante o altro, semplicemente IMHO una partita a d&d è più bella se il mago egoista, sadico e doppiogiochista con anni di angherie alle spalle, alla fine tradisca il gruppo invece di cambiare RADICALMENTE inclinazioni e redimersi a buffo. Certo, assolutamente non trovo impossibile una lento e progressivo addolcimento di carattere per motivi vari e profondi, ma certo qui si agisce secondo raziocinio: cavolo si vede se un PG con un determinato animo ad un tratto fa qualcosa di veramente incoerente con se stesso. Ora è più chiaro?
  22. Death, ma neanche io do nomi formali, neanche io faccio MAI bianchi contro neri. Mai mai mai. Io amo la rappresentazione che immerge il giocatore in un setting verosimile, ed il mondo non è bianco o nero. Ma, ancora ripeto, il discorso non è questo. la questione è che gli allineamenti sono una componente caratterizzante fondamentale del PG. Tra due gemelli omozigoti, l'allineamento potrebbe essere una distinzione ottima. Cmq voglio precisare che quando parlo di allineamenti non devi intendere quella schifezza di partizioni stagne alla D&D, che detesto, ma devi pensare ad una sfumata inquadratura dele inclinazioni del PG che, se rispettata, porta ad un interpretazione lodevole di ciò che il PG è. Mi spiego?
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