Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.

Eumeo

Ordine del Drago
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da Eumeo

  1. Secondo me vi state facendo troppi problemi, nelle traduzioni attenersi alla lettera raramente è la scelta migliore. Prendiamo un esempio familiare a tutti come la traduzione della parolaccia inglese f**k, in italiano viene spesso resa come c**zo dando più peso all'uso che alla traduzione letterale e anche nella forma di f**k you viene resa come vaf**ulo, rimanendo sì più aderente alla lettera, ma aggiungendo una suggestione di sodomia completamente estranea all'originale inglese. Anche nei toponimi c'è molta libertà, Civitavecchia, Orvieto e Viterbo sono tre parole diversissime tra loro che però esprimono lo stesso identico significato. Non dovreste farvi problemi ad osare e giocare di più con le parole e magari divertirvi anche a storpiarle un po' per donare una maggiore impressione di una lingua viva, d'altra parte in Viterbo l'originale latino vetus si è trasformato in Vit e urbe in erbo. Riprendendo il vostro dilemma su Burneal si possono supporre molte cose a riguardo, visto che non sappiamo cosa passasse nella testa del creatore di questo toponimo.. lo si può vedere come una storpiatura di boreal con la volontà di aggiungere una suggestione di fuoco o bruciore e magari pensare di tradurla fuoco nordico, magari intendere la parola come l'unione di burn e eal e quindi pensare di tradurla come foresta arseal (arsa + eal), eal google translate me lo traduce come vera (anche se non capisco da dove possa aver preso questa traduzione visto che sui miei dizionari bilingui o monolingui eal non esiste) e quindi la foresta diventa arsavera e magari poi la si storpia in arsavira visto che in italiano spesso le e si sono trasformate in i nell'evoluzione della lingua. Eal si potrebbe intendere come come storpiatura di eel (foresta di anguillarsa). Ok forse sto esagerando, ma spero che sia passato il senso di quello che voglio dire, non abbiate paura di giocare e di sperimentare, per evitare fraintendimenti potete sempre aggiungere tra parentesi il nome originale, alla fine stiamo parlando di un mondo fantastico creato per stimolare la fantasia e la creatività dei giocatori, mantenete questo spirito non avendo paura di allontanarvi dalla lettera e creando parole evocative e suggestive che ci facciano sognare di un mondo fantastico.
  2. Non ci resta che sfidarci a chi è più bravo a colorare nei bordi ubriachi di birra!
  3. Grazie mille per il tuo lavoro e tanti auguri per una pronta guarigione.
  4. Amici avventurieri, leggendo i vostri commenti a questa notizia non posso che essere d'accordo con voi, ma non posso credere che le aziende moderne (perché ho notato che molte aziende in tutti i campi adottano strategie simili) siano piene di incompetenti che prendono decisioni senza pensare all'impatto che avranno sui loro clienti. Certo io sono anziano e palesemente fuori target per questa iniziativa quindi mi chiedo se l'audience a cui si rivolge invece la accoglierà con entusiasmo, voi sapete per caso se iniziative simili passate hanno avuto un successo tale da giustificare una cosa del genere? Potrebbe essere una strategia per spremere i pochi fanatici mentre sempre più persone si affidano ai download illegali e gratuiti o tornano ad edizioni passate o altri gdr? Per favore aiutatemi a capire.
  5. Grazie , ma non è la prima volta che masterizzo avventure di AD&D con la 3.5, anzi direi che è un po' il mio marchio di fabbrica. In effetti coi png è più complicata la conversione, soprattutto a livelli medio alti visto la pletora di opzioni. Di solito mi baso molto sulla costruzione dei miei giocatori, cercando anche di mantenere lo spirito originario del png e non dimenticando che molte cose si possono anche improvvisare.
  6. Grazie dei consigli, ma non credo che riproporrò di usare AD&D, almeno con loro. Continuerò a masterizzare avventure di AD&D con la 3.5. Se poi mai troverò un gruppo interessato ad AD&D ci ripenserò.
  7. In bocca al lupo e ti auguro che ti vada meglio di come sia andata a me, ma da quello che hai scritto ne sono sicuro che ti andrà meglio.. Ammetto di essere anche un pizzico invidioso, comunque in autunno ci riproverò a proporre la gran campagna, ma con le regole 3.5
  8. Scusate se non rispondo prontamente. Tutte le osservazioni su talenti, capacità di classe eccetera sono state fatte durante la creazione del pg, durante lo scontro a tenere il banco della discussione era la sottrazione (da leggere come se parlaste di un film dell'orrore). Quarta edizione?!? Non esiste una quarta edizione di D&D (risata malvagia)!
  9. In 2 sessioni cosa vuoi che sia successo.. nulla di che. Abbiamo iniziato Il tempio del male elementale e quindi hanno parlato con gli abitanti di Homlet e hanno affrontato un piccolo scontro. A me sembrava che andasse tutto liscio e si stessero divertendo, ma il giorno dopo si sono ammutinati.. Tu sei molto diplomatico nella tua analisi, ma a me pare evidente che non ci abbiano nemmeno provato, l'unica cosa che gli interessava era la costruzione del pg, la storia è accidentale.. Sì mi va benissimo, sono anni che masterizzo avventure di AD&D con il sistema della 3.5 e devo dire che le avventure piacciono pure molto, per questo pensavo si potesse fare il cambio di sistema, evidentemente mi sbagliavo. Grazie, ma non credo che sia questo il problema, purtroppo fanno fatica a comportarsi come gruppo e quindi coordinare le varie capacità dei pg a prescindere dal sistema e sono attenti al ruolo, ma la cosa a cui tengono di più è essere fighi come i personaggi dei cartoni o dei videogiochi che hanno amato. Proprio per combattere questa centralità del pg ho iniziato a masterizzare avventure di AD&D e devo dire che, seppur con molta lentezza, stanno capendo che un gruppo non è una somma di singoli e che conviene cercare di coordinarsi sia con le capacità che con le personalità.
  10. Mystara è stata la prima ambientazione che ho giocato, quindi ci rimarrò legato a vita. Ancora mi ricordo lo stupore che avevo nello sfogliare i vari gazeteer e scoprire nuovi mondi.. ma concordo sul fatto che in effetti si tratta di un'accozzaglia di stereotipi uniti tra loro con dello sputo che non riesce a renderlo un mondo unitario e coerente. Devo però dire che la città di Glantri mi manca.. Greyhawk è la mia ambientazione preferita. Le descrizione essenziali dei vari regni le ho sempre trovate molto stimolanti per la fantasia del master, permettendo una vastissima personalizzazione senza dover stravolgere il canone. Certo è troppo umanocentrica, le razze non umane sono praticamente ininfluenti nella storia e spesso si limitano a dare giusto una sensazione fantasy. I reami dimenticati li ho giocati solo con la 3.5 e francamente non mi sono mai piaciuti, li trovo una versione di Greyhawk sotto steroidi, troppa magia, troppi png potenti e troppe opzioni esgerate per i pg. Ho apprezzato molto il tentativo di differenziare le culture con i talenti regionali, le lingue e cdp legate al territorio. Dragonlance mi sa che l'ho giocato male perché col mio gruppo non siamo mai riusciti ad affrancarci veramente dai libri, ma l'idea che le monete di un regno non abbiano valore nel regno vicino l'ho sempre trovata buona.
  11. Forse sto andando fuori tema, ma vorrei condividere con voi la mia esperienza, brevissima, nel portare giocatori 3.5 a giocare con AD&D 2e. Con fatica avevo convinto i miei giocatori a confrontarsi con la Gran campagna usando le regole di AD&D2e. Dopo solo 2 sessioni si sono tutti ammutinati. Ecco un esempio delle loro lamentele: 1) Già alla creazione dei pg avevano storto il naso perché le classi prevedevano dei pre requisiti per le caratteristiche e le razze, si sono calmati solo dopo che gli ho detto che potevano ignorarli. Interessante notare che poi tutti gli hanno rispettati.. 2) La THAC0 ha suscitato altre interessanti reazioni.. si lamentavano che non potevano prendere una laurea in matematica per capire se colpivano o no un nemico (giuro non sto esagerando). Quando gli ho fatto notare che il tiro per colpire nella 3.5 era un'addizione mentre in AD&D si tratta di una sottrazione e che quindi non notavo grosse differenze mi hanno dato del nerd che vive nei libri e non sa come sia il mondo reale.. Quindi ho dovuto accettare il fatto che l'addizione è un'operazione elementare, mentre la sottrazione è un problema matematico universitario forse irrisolvibile. Mio caro Firwood, non sono solo gli americani ad avere il cervello atrofizzato. 3) La cosa che però più li ha fatti inalberare è la mancanza di cdp e talenti. Ho dovuto controbattere a frasi del tipo: "ma come faccio a fare il guerriero senza attacco poderoso?" "il mago senza cdp non ha personalità" e ancora "il ladro senza attacco furtivo è inutile".. insomma mi è parso evidente che per loro sono le regole a portare la creatività, la fantasia serve solo per le pugnette.. Un fallimento totale insomma, la campagna si è interrotta, come ho detto dopo solo 2 sessioni nel paesino di Homlet, e mi hanno imposto di tornare alla 3.5.
  12. Grazie mille, forse sono solo nervoso perché non masterizzo AD&D da secoli. Negli ultimi anni ho masterizzato con la 3.5 e anche se per lo più ho continuato ad usare avventure di AD&D il ritorno al vecchio sistema di regole mi toglie un po' di sicurezza, ma non mi farò abbattere!
  13. Certo che come giocatore tengo a mente che c'è un obbiettivo da raggiungere, ma come raggiungerlo? La strada più efficiente non sempre è la più interessante da giocare. Quello che cerco di fare (anche se purtroppo non sempre ci riesco) sono scelte che portano sì alla fine, ma rendendo il percorso interessante da raccontare. Cosa che credo sia maggior compito dei giocatori piuttosto che del master. Mai giocato alla 5e, mi sono fermato alla 3.5 e come master ho spesso masterizzato avventure di AD&D con la 3.5, l'ultima è stata Expedition to the barrier peaks. Ovviamente ho anche masterizzato avventure scritte per la 3.5, ma preferisco quelle vecchie, le trovo più coinvolgenti e difficili e per me la difficoltà è una parte fondamentale dell'avventura, sia come giocatore che come master, non si diventa eroi con una passeggiata.. Comunque le avventure di AD&D sono altamente mortali anche per pg della 3.5 ottimizzati, certo i miei giocatori forse non sono i migliori nel controllo del territorio e non hanno voglia di spulciare manuali per giorni al fine di trovare la costruzione migliore, ma di certo non sono nemmeno degli sprovveduti. Un'altra cosa che adoro delle avventure vecchio stile è anche come il caso sia una componente che talvolta gioca un ruolo fondamentale. Le avventure costruite attorno le capacità dei pg le trovo poco stimolanti.
  14. Grazie firwood, mi hai chiarito molto le idee!
  15. Credo che non ci stiamo capendo.. non è una questione di come o cosa combatti per me è una questione di come ti relazioni al gioco. Quando affronto un'avventura manco ci penso al mostro finale penso a come si sta sviluppando la storia e il mio pg è solo un mezzo per raccontarla, quindi se muore non è una sconfitta, ma una svolta drammatica nella narrazione, che porterà dei cambiamenti nell'atteggiamento degli altri pg e come questi affronteranno i nemici. Insomma contribuisce a rendere più coinvolgente la storia rendendo la mia dipartita solo un elemento narrativo, non una perdita. Invece noto che chi giocatori più giovani di me quando il loro pg muore la vivono come una sconfitta, o peggio come un'atto crudele da parte del master, non vivendo così la dimensione narrativa, ma solo il successo o l'insuccesso delle loro azioni. Insomma da raccontiamo una storia il gioco è passato a voglio essere figo. Proprio questo cambio di atteggiamento secondo me ha cambiato il gioco di ruolo portandolo da una narrazione collettiva a un palcoscenico dove mettersi in luce. Da un gioco di gruppo a un insieme di individualità che aspettano il loro momento per mettersi in mostra. Questo mi ha spinto a rispolverare AD&D con le sue avventure in cui cambi sesso o perdi una mano senza tiro salvezza, in cui incontri una divinità al secondo livello e ricevi aiuto solo se per caso i pg hanno scelto un particolare allineamento alla creazione del personaggio, insomma avventure piene di avvenimenti che irrompono a gamba tesa nella vita dei personaggi e non sono semplici ostacoli da superare. Questo mi manca di AD&D.
  16. Sono perfettamente d'accordo su quello che scrivi, semplicemente contestavo il fatto che l'inserimento del combattimento tattico sia la causa del cambiamento di mentalità con cui i giocatori affrontano le avventure. Passare dalla priorità della storia alla priorità del mio pg secondo me non è da attribuire semplicemente all'introduzione di nuove regole, ma proprio a un cambiamento di mentalità dei giocatori: da raccontiamo assieme una bella storia siamo passati a voglio arrivare al mostro finale e vincerlo. Cosa di per sé non negativa, ma che rende il gioco di ruolo sempre meno un gioco di gruppo e sempre più un gioco dove IO sono l'eroe. Questo cambiamento, ripeto, poco c'entra con le regole a mio avviso, ma è più legato a un diverso concetto di gruppo e pure di società che pian piano si è imposto.
  17. Non sono d'accordo, il combattimento tattico è solo un mezzo e come tutti i mezzi puoi decidere come utilizzarlo o abusarne.. La scelta sta proprio nella testa dei giocatori. Io posso scegliere se usare il combattimento tattico per caratterizzare il combattimento del mio pg oppure per rendermi invincibile e sfogare le mie frustrazioni.. (ok questa era cattiva..). La scelta è sempre dei giocatori, nessuna regola ti costringe a giocare in un certo modo.
  18. buongiorno avventurieri, finalmente ho convinto il mio gruppo ad affrontare la gran campagna e mi stavo preparando ad organizzare il tutto quando ho notato i livelli per cui le avventure sono state scritte. Il tempio porta i pg dal primo all'ottavo livello, gli schiavi dal settimo all'undicesimo. Un livello di sovrapposizione non è un problema, ma la regina ragno è consigliato per pg dall'ottavo al quattordicesimo livello.. e qui i livelli di sovrapposizione iniziano ad essere un po' troppi.. Come mi consigliereste di affrontare la situazione? Aumentare la potenza dei png di tutta la serie della regina dei ragni? Far cambiare pg ai giocatori? Fregarmene tanto la difficoltà delle avventure di Ad&d è talmente alta che il problema non si pone? Qualcuno di voi ha già giocato l'intera campagna con lo stesso gruppo di pg e ha consigli da darmi? Grazie mille del vostro aiuto.
  19. io sarei interessato, posso avere più dettagli per favore? Sai già giorni e orari? Grazie
  20. Per me non bisogna dimenticarsi di 2 caratteristiche che accomunano ogni tipo di gioco di ruolo, cioè che è un gioco di gruppo e che il fine ultimo è quello di raccontare una storia, ogni elemento del gioco dovrebbe essere sottomesso a questi due fattori. L'accumulo dei bonus, cioè la costruzione meccanica del pg, deve prevedere sì punti di forza, ma anche punti deboli in modo che sia incentivato il lavoro di squadra e la costruzione di tattiche comuni, così che sia il gruppo a portare avanti lo svolgimento della trama. Anche il lato ruolistico deve tenere a mente questi fattori, scegliendo di costruire personalità che possano avere forti punti di contatto con gli altri giocatori (ma anche qualche piccola divergenza può avere risvolti interessanti) in modo che si incastrino per concorrere a creare una personalità di gruppo che deciderà le prossime mosse dei giocatori. Ovviamente questo deve coinvolgere pure il Master (o narratore o come lo volete chiamare) in modo che adatti i png, antagonisti o alleati, allo spirito del gruppo. Insomma come in ogni gruppo bisogna tenere a mente che una somma di io non porterà mai a un noi.
  21. Personalmente credo che la cosa che mi manca di più di AD&D o comunque del gioco vecchio stile, non siano le regole (ogni sistema ha i suoi pro e i suoi contro), ma la mentalità con cui si affrontava il gioco. L'alta mortalità dei personaggi nelle prime edizioni portava i giocatori a non pensare che il loro pg fosse il centro del gioco, ma a considerarli un mezzo per costruire una storia. Non si giocava per rendere il proprio personaggio ricco e potente, ma per costruire una narrazione più incentrata sul gruppo; non era inusuale che durante un incontro uno dei giocatori sacrificasse il proprio pg per salvare i propri compagni o anche semplicemente per permettere alla narrazione di continuare. Dalla 3.0 in avanti si è imposto uno stile di gioco che personalmente definisco da videogioco: la cosa importante è che il mio pg sia l'eroe e che arrivi al mostro finale (leggi alla fine dell'avventura) e lo vinca. Ho notato che molti giocatori che si sono formati con il vecchio stile, anche se il regolamento concede superpoteri, tendono ad autolimitarsi e affrontare il gioco da un punto di vista più generale che personale e non ad accumulare oggetti magici e/o poteri inimmaginabili. Quando masterizzo giocatori non old style che ci mettono 20 minuti per decidere di aprire una porta perché devono prima prepararsi ad ogni evenienza mi fa venire il latte alle ginocchia, credo che così si uccida completamente la narrazione della storia, che per me rimane la cosa più importante di un gioco di ruolo.
  22. Grazie, ci provo e poi ti dico com'è andata. Spingerò per farli giocare con Ad&d, ma non credo accetteranno..
  23. Hai perfettamente ragione su Arneston, ma secondo la mia modesta opinione sbagli sulla tomba (anche se ora ammetto che sia stata una pessima scelta come primo approccio al vecchio stile). ma ora preferisco confrontarmi sugli stili di gioco. Hai mai provato a proporre a giocatori post 3 le avventure di Ad&d? hanno apprezzato? Magari hai pure consigli da darmi per invogliarli a giocare in modo differente? Forse dovrei sedare le mie voglie, come hai scritto tu da quando hai proposto questa tua fantastica impresa mi fremono i dadi, e non bruciarmi direttamente le avventure della Grande campagna, potrei iniziare con un'avventura più breve e autoconclusiva.

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.