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Dragons´ Lair

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DaoSeeker

Circolo degli Antichi
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  1. Maxillium Nairdal I Guardiani Planari lasciarono più domande che risposte quando decisero di ritornare al Teschio. In un battito di ciglia, la rigogliosa e perfettamente disposta foresta si tramutò negli antri oscuri del Teschio di Paitah, quartier generale dell'Assemblea. In meno di un attimo i Cacciatori di Hygrave comparvero, pronti a difendere il luogo, ma si rilassarono alla vista del gruppo "Lieto di rivederti, Hygrave" salutò Maxillium "Le circostanze riguardanti il mio cambio di aspetto non sono...piacevoli... per cui gradirei discuterne una volta sola... Quando arriveremo dai Filosofi spiegherò tutto." disse mentre venivano scortato da Lord Fnut. Rifiutò con un cenno l'offerta del the e lasciò che i suoi compagni riassumesse cosa fosse successo loro sul Muzziomone, almeno fino a quando il Filosofo non chiese delucidazioni sul suo nuovo aspetto "Appena arrivati siamo stati assaliti da una creatura di quelle descritte da Gunnar... e non è andata bene... Ho perso la vita nello scontro e l'incantesimo per riportarmi indietro è stato...diverso dal solito, garantendomi questa forma...". "Concordo sul prepararsi un attimo prima di andare a Letargia Blu. Da quello che sappiamo si tratta di un luogo di villeggiatura per persone potenti e..." il cacciatore squadrò un attimo il gruppo e poi sè stesso "... diciamo che non siamo nella forma migliore per incontrare persone del genere..." concluse, poi si avvicinò ad Osymannoch " Se non sbaglio avevi detto che una volta tornati al Teschio c'era un modo di farmi tornare umano giusto? Di che si tratta?"
  2. Maxillium Nairdal L'analisi della pietra, ahimè, non portò i risultati sperati: nonostante il suo potere magico straripante, il suo scopo e funzione rimanevano ignoti, nonostante Osymannoch e Sophia avessero cercato nelle conoscenze più oscure di cui disponevano. Non rimaneva altro, se non decidersi sul da farsi. I piani alti dei coboldi non sembravano interessati a incontrare i Guardiani Planari e le loro ricerche, tranne qualche sporadico indizio, non avevano fatto particolare luce sulle possibili cause dei Terremoti. "Non credo sia saggio recarsi al luogo sacro dei coboldi... Prima di tutto perché ci hanno ospitato, ma poi è molto probabile che ci siano sentinelle, o guardie... E ci troveremmo tutta la comunità alle calcagna..." Maxillium si fece un attimo pensieroso prima di continuare "Concordo sul tornare al Teschio. Qui sembra che sia un vicolo cieco, e magari Letargia Blu si rivelerà più proficua per le nostre ricerche."
  3. Maxillium Nairdal Il cacciatore si sorprese quando i piani alti della comunità dei coboldi si rifiutarono di concedere loro un'udienza "Scintille... nemmeno liberarli dalla Madre della Desolazione è sufficiente per una misera udienza? Viene da chiedersi quanto fosse davvero un problema..." scuotendo la testa Maxillium si preparò per l'ennesimo ritorno alle Rovine. Arrivati a destinazione il mezzorco squadrò la pietra, che a detta di Osymannoch emanava un'aura magica schiacciante "Purtroppo io non ho modi per analizzare questa pietra... Ma terrò gli occhi aperti mentre la studiate".
  4. Maxillium Nairdal Il cacciatore ascoltò la leggenda attentamente, nella speranza che essa potesse contenere qualche tipo di indizio utile alla loro causa "Seimila lune... Folgori... probabilmente ogni traccia del loro passaggio sarà svanita..." riflettè quando il racconto terminò. Ascoltò i propri compagni e annuì alle parole di Gunnar "Concordo, esplorare il tumulo sarebbe una cosa oltremodo scortese, considerando che si tratta di un luogo sacro di coloro che ci ospitano. A questo punto direi di concludere la nostra esplorazione delle Rovine."
  5. Maxillium Nairdal Lo scontro contro la Madre della Desolazione era stato breve, ma molto intenso: un solo errore di coordinazione e le cose avrebbero preso una piega molto brutta, ma per fortuna sembrava che i Guardiani Planari avessero cominciato ad ingranare e ad agire come una squadra. Maxillium, uscì faticosamente da sotto la carcassa del loro avversario e si mise in piedi con Spina Demoniaca che pulsava ancora di luce rossastra, apparentemente eccitata da tutto quel sangue, ma forse era solo un'impressione... Quando il potere psionico che aveva imbevuto forzatamente nei suoi muscoli tornò nella sua mente, un'ondata di stanchezza lo pervase, costringendolo a sedersi per recuperare un attimo le forze. Osservò Osymannoch armeggiare con il cadavere per evocarne lo spirito e comunicarci, mentre Bainzu cercava ancora il contatto mistico con le pietre "Concordo con il portare via le uova. Almeno potremo esaminarle in un luogo sicuro, poi potremo decidere il cosa farne. Io tornerei dai coboldi, probabilmente qualsiasi cosa ci sia nelle rovine non si muoverà da lì... E il tempo è l'unica cosa di cui veramente disponiamo su questo piano..." disse per poi attendere le risposte che la natura e gli spiriti avrebbero (forse) concesso loro.
  6. Maxillium Nairdal Per fortuna nei brevi attimi che si susseguirono la Madre della Desolazione non sfoggiò il suo terribile ruggito e il gruppo ebbe il tempo per sincronizzarsi e sferrare una serie di attacchi sulla belva tentando in tutti i modi di abbatterla. Anche Maxillium, pronto allo scontro e con il potere psionico che gli scorreva nei muscoli, facendoli apparire ancora più massicci, si unì allo battaglia mulinando Spina Demoniaca, che sembrava quasi risplendere dal desiderio di bagnarsi con il sangue dei propri nemici.
  7. Maxillium Nairdal Le trattative non andarono a buon fine, dato che appena Bainzu ebbe finito di parlare la Madre della Desolazione produsse un ruggito tale da far tremare tutta la caverna, facendo sballottolare il cervello di Maxillium all'interno del cranio, con dolore lancinante e confusione annessi. Dopo quella che pareva essere stata un'eternità, un'ondata di energia positiva pervase il corpo del mezzorco, portando con essa la lucidità e la consapevolezza di quello che stava accadendo intorno a lui, che lo lasciò un attimo interdetto: la giovane Sophia aveva assunto la forma di un albero animato, mentre Celeste era aveva assunto tratti... meccanici. Spostando lo sguardo verso lo scontro tra Gunnar e il loro avversario il cacciatore si spostò dall'angolo in cui si era posizionato e si preparò per unirsi allo scontro.
  8. Maxillium Nairdal Le parole pronunciate dai suoi compagni non rincuorarono molto il cacciatore, che però riflettè un momento sulle parole di Celeste "Ha ragione... finora mi sono sempre gettato nello scontro senza pensarci due volte... probabilmente è tempo che questa cosa cambi...". Con i pensieri che gli turbinavano nella mente Maxillium si preparò e si teletrasportarono alle Rovine di Pietra. All'interno della grotta la figura della Madre della Desolazione comparì davanti ai suoi occhi: un lastaritari con tre teste squadrò i Guardiani Planari e li interrogò sul motivo della loro presenza, mentre si metteva a difesa delle tre uova sul fondo della grotta. Il mezzorco seguì lo scambio tra Bainzu e la Madre, pronto ad intervenire nel caso le cose precipitassero.
  9. Maxillium Nairdal La leggenda narrata ai Guardiani Planari diede finalmente conferma di quello che stavano cercando da quando erano arrivati su questo piano: il terremoto era giunto anche qui e con lui aveva portato anche una nuova specie che si era insediata nell'ecosistema... il suo effetto su di esso ancora ignoto. Annuì alle parole degli altri e disse "Se si continuerà ad esplorare le rovine è sicuro che incontreremo la Madre della Desolazione... Dobbiamo prepararci al meglio possibile, prendendoci tutto il tempo necessario per evitare di incappare in brutte sorprese." Fece una pausa prima di continuare "Se preferite... rimarrò qui con i coboldi, mentre voi esplorate le rovine... così... non verranno sprecate altre risorse nel caso in cui..." non finì la frase, ma il significato implicito era, purtroppo, ben chiaro. "Forse è meglio così..." riflettè sospirando.
  10. Maxillium Nairdal Con la morte del loro leader e molti dei loro compagni i coboldi si diedero alla fuga, concedendo un po' di respiro ai Guardiani Planari. Maxillium abbassò le braccia che reggevano Spina Demoniaca, completamente ricoperta di sangue, e lasciò uscire un sospiro "Finalmente è finita..." pensò, mentre l'eccitazione della battaglia lo abbandonava e veniva rimpiazzata dalla spossatezza. Rivolgendosi ai suoi compagni annuì "Concordo con il tornare a Cuore-Albero. Una volta lì potremo decidere meglio che cosa fare..."
  11. Maxillium Nairdal Il coboldo che il cacciatore aveva preso di mira era evidentemente un membro di prestigio della sua tribù dato che riuscì a resistere per qualche tempo contro gli attacchi di tre dei Guardiani Planari... ma alla fine anche lui cadde, come tutti gli altri prima di lui... Anche se l'eccitazione della battaglia scorreva possentemente nel corpo del mezzorco, i primi accenni di fatica cominciarono a crepitare ai margini della sua mente... Il combattimento di per sè non si era protratto ancora per molto, ma erano ancora circondati dai nemici, anche se gli stratagemmi degli incantatori sembravano funzionare (almeno per il momento) nel tenerli impegnati. Un altro avversario si parò davanti a lui e Maxillium non ci pensò due volte nel gettarsi all'assalto.
  12. Maxillium Nairdal L'adrenalina scorreva come fuoco nelle vene del mezzorco, e questo aveva sia pregi che difetti: i suoi colpi erano poderosi come mai prima d'ora, ma al tempo stesso la precisione era l'ultimo dei suoi pensieri. Abbatté la sua lama sul coboldo con colpi selvaggi, ma soltanto uno andò a segno e il suo avversario riuscì ad attutire il danno, evitando così di venire tranciato in due. Il colpo messo a segno rinvigorì Maxillium, che continuò a mulinare Spina Demoniaca, in cerca di nuovo sangue con cui bagnarla.
  13. Maxillium Nairdal Dopo tanto tempo finalmente il neo mezzorco provò soddisfazione: roteando Spina Demoniaca selvaggiamente abbatté i due coboldi davanti a lui, tranciando loro le gambe e dandogli il colpo di grazia. Si guardò attorno freneticamente in cerca di altri avversari, e individuò un'altra coppia di coboldi vicino alla posizione di Gunnar e Celeste. Senza pensarci due volte il cacciatore si gettò all'assalto ringhiando come una bestia inferocita.
  14. Maxillium Nairdal Gli eventi avvennero in modo talmente precipitoso che il mezzorco ebbe appena il tempo di sguainare la sua arma prima che venisse colpito da quattro attacchi diversi mandandolo in confusione per un secondo. Il suo sangue scorreva creando un forte contrasto contro la sua pelle verde privandolo della forza che lo teneva in piedi, e presto la vista di Maxillium cominciò ad oscurarsi "NO! Non di nuovo!" in preda al panico il cacciatore si guardò attorno, vedendo i coboldi che li avevano circondati "Fuggire... Non voglio che accada!" Ma qualcosa lo trattenne lì... uno stupido coraggio, forse una inconscia voglia di tornare in quel vuoto, oppure il non voler abbandonare i suoi compagni... sta di fatto che un'ondata di energia lo investì, rimarginando le sue ferite... "Raaarhg!" La natura brutale e vendicativa del suo nuovo corpo prese il sopravvento e presto Maxillium si trovò a sferzare colpi contro gli esseri che lo avevano ferito.
  15. Maxillium Nairdal L'ironia della sorte sembrava perseguitare i membri dei Guardiani Planari: le volte che abbassavano la guardia venivano assaliti da mostri temibili, usciti dalle leggende; mentre quando si preparavano per ogni minima evenienza il fantomatico pericolo si rivelava essere un nulla di fatto. Tale assurdità fece ridacchiare cupamente il mezzorco mentre analizzavano il bottino recuperato nella stanza e analizzavano il racconto scritto nel diario. Pareva che non riportasse alcuna informazione utile sui terremoti planari, ma nel compenso il gruppo acquisì un certo grado di chiarezza in merito al piano dove si trovarono. "Concordo sul tornare dai coboldi per il momento. Lì potremo discutere meglio il nostro prossimo piano d'azione". Ascoltò la spiegazione di Osymannoch riguardante gli oggetti magici e posò lo sguardo su quello che aumentava la difesa "Se per voi non è un problema prenderei questo anello... Dati i recenti avvenimenti..." disse con un ghigno che mise in mostra le sue zanne "Credo che mi tornerà utile in qualche modo..." concluse cupamente.
  16. Maxillium Nairdal La prima parte dell'esplorazione si svolse (fortunatamente) senza problemi, ma al prezzo di non trovare nessun indizio, di alcun genere nonostante i vari incantesimi e poteri lanciati. i Guardiani vagarono nell'oscurità senza meta fino a quando Bainzu non cominciò a parlare... con le pietre...? Tale azione suscitò una certa confusione in Maxillium, ma essa era destinata ad aumentare, infatti il potere che aveva attivato, che gli permetteva di individuare intenti ostili nell'area, percepì un'ostilità crescente provenire....da un mattone? "Ma che...." Il cacciatore pensò di essersi sbagliato e controllò più volte, ma il risultato era sempre lo stesso: apparentemente un mattone voleva fare del male al gruppo, in qualche modo. Per fortuna le altre pietre furono più collaborative(?) e indicarono ai Guardiani la via più rapida per il Sancta Sanctorum, indirettamente confermando l'identità delle rovine come tempio. L'arrivo alla sala nascosta rivelò una cospicua serie di pergamene e tre scheletri la cui provenienza lasciò di sasso Maxillium: originavano da Arth. "Curioso... cosa ci facevano qui? Che obiettivo avevano?" riflettè il mezzorco mentre si guardava attorno prendendo nota di quello che vedeva. Osymannoch comunicò di aver rilevato anche potenti oggetti magici sui tre scheletri e anche alcune pergamene interessanti. "Personalmente non ho modo di rilevare alcun tipo di trappole... Ma concordo con Bainzu, dovremmo recuperare quanto possibile... Voi avete idee?" chiese ai suoi compagni.
  17. Maxillium Nairdal Fatto il suo ingresso nell'oscuro antro, il cacciatore scoprì un beneficio inaspettato del suo nuovo corpo: l'oscurità non impediva più la sua visione, in alcun modo "Uh" grugnì sorpreso "Beh... non tutti i mali vengono per nuocere..." pensò sospirando e accettò silenziosamente la proposta dei suoi compagni di continuare l'esplorazione del luogo nel quale si erano addentrati.
  18. Maxillium Nairdal La notte portò consiglio, per così dire al cacciatore: i pensieri funesti di cui era stato preda il giorno precedente erano sotto controllo, almeno per il momento, grazie alla nuova impellenza che si presentava davanti ai Guardiani Planari: esplorare le leggendarie Rovine di Pietra. "Ci saranno degli indizi sui terremoti planari?" si chiese Maxillium mentre si preparava per la spedizione. Il viaggio/volo si svolse senza problemi e durante quel lasso di tempo il mezzorco trovò un minimo di sollievo nell'osservare la precisione assoluta della foresta, che sembrò mettere ordine anche nella sua mente. Arrivati a destinazione le rovine erano decisamente più grandi di quanto si sarebbe aspettato "Folgori! Se fosse ancora abitata non sarebbe di meno alle capitali su Arth... Ma ora non è altro che rovine." Gunnar lo batté sul tempo lanciando lo stesso potere che si stava apprestando a lanciare "Oh beh... vediamo cosa scoprono..." Restando sempre allerta Maxillium aspettò il risultato dell'esplorazione dei suoi compagni.
  19. Maxillium Nairdal Ghignando amaramente alle parole di Celeste "Ku ku... Già..." Maxillium prese la parola "Concordo con Celeste... Non è scritto da nessuna parte che dobbiamo concludere il tutto in una volta sola... Gli incantatori, con l'aiuto dei coboldi, se sono disposti, posso esplorare facilmente questo piano con incantesimi di divinazione... scoprire quanti sono, dove sono, in modo da poter stabilire un piano di azione e agire di conseguenza" Sorrise, mostrando le nuove acquisite zanne, ma dal quel gesto non trasparì nessuna gioia "Quanto a me... finora non sono mai stato molto d'aiuto, ma posso aiutare un minimo per l'esplorazione. Per quanto riguarda il confronto... Se volete resterò qui con i coboldi. Se venissi con voi probabilmente finirei male e peggiorerei la situazione, quindi..." suggerì mentre lo sconforto dentro di lui aumentava "Forse questa è la cosa migliore..." riflettè mentre attendeva la decisione dei suoi compagni "D'altronde... uno deve conoscere i propri limiti...no?"
  20. Maxillium Nairdal La spiegazione fornita da Osymannoch fu come una manna dal cielo per l'ex-nobile, che riuscì finalmente a capire cosa fosse successo: pareva che i metodi del druido fossero diversi, creando dalla natura un nuovo corpo casuale per l'anima in cui tornare... @Osymannoch -- "Pare... che questa volta non sia andato tutto bene...." ancora confuso e stordito dal suo ritorno in vita, Maxillium osservava la figura che ricambiava il suo sguardo da una pozza d'acqua: un possente mezzorco, con muscoli prorompenti e zanne affilate che gli sporgevano dal labbro inferiore lo guardava con un ghigno amaro dipinto sul volto, mentre gli occhi azzurri (almeno quelli erano rimasti) traboccavano di confusione e disagio. Era passato poco tempo da quando si era svegliato, e aveva deciso di isolarsi per qualche tempo, per riflettere. Si sedette con un tonfo e per distrarsi giocherellò con delle piccole pietre che aveva raccolto, ma con suo stupore quelle si frantumarono subito sotto l'effetto della forza aumentata di cui non aveva ancora pieno controllo. Nell'aria si propagò una risata gutturale e selvaggia, carica di amarezza, mentre il cacciatore rimirava i frammenti che giacevano nel suo palmo. Scosse la testa e lanciò via le pietre "Ma chi me lo ha fatto fare..." volse lo sguardo al cielo "Già dopo il Tayellah e il Tarrasque avrei dovuto capire che questa roba non era adatta a me... " riflettè "Sono solo un cacciatore di taglie..." mormorò tra sè e sè "Dovrei mettere in galera criminali, e invece tutto quello che sto facendo è farmi ammazzare... ripetutamente..." Il muscoloso corpo fu scosso dai brividi mentre i ricordi degli ultimi scontri riemergevano dalle memorie. I pensieri turbinavano nella sua mente e Maxillium non riusciva a districarsene "Forse dovrei andarmene... d'altronde sono solo un peso per il gruppo..." pensò. Distrattamente notò che si stava facendo sera e si ricordò che gli abitanti del luogo avessero promesso qualcosa riguardante una leggenda... Sospirando, il cacciatore seppellì i suoi pensieri in profondità nella sua mente e si avviò verso il luogo d'incontro. -- Non avendo molto appetito Maxillium mangiò poco e al momento della narrazione della leggenda ascoltò con mezzo orecchio, essendo ancora immerso nei propri pensieri. Finito il racconto si rivolse ai propri compagni "Concordo con voi" fece una pausa, non essendosi ancora abituato alla nuova voce "Dato che siamo qui sarebbe uno spreco non andare a controllare queste rovine. Magari potrebbe esserci qualcosa."
  21. Maxillium Nairdal La ormai, purtroppo, familiare oscurità avvolse nuovamente Maxillium, dopo che il suo corpo venne brutalmente smembrato dal leone metallico. La mente del cacciatore si ritrovò a galleggiare nel vuoto assoluto, senza destinazione, senza coscienza di sé, soltanto i rimasugli della coscienza di quello che un tempo era un Guardiano Planare. La coscienza vagò per un tempo indefinito, confusa dal luogo in cui si trovava e dalle immagini che ogni tanto la attraversavano... un'uomo e un ragazzo che discutevano aspramente, e la coscienza si trovò istintivamente a odiare l'uomo più grande, per poi sorprendersi a tale emozione improvvisa... Paesaggi e persone varie che passavano rapidamente, mescolandosi, sovrapponendosi, che evocavano un sentore di nostalgia, confondendo la presenza, in quanto non capiva perché tali luoghi avessero importanza...e poi un felino a tre teste, squarci nel cielo, demoni, un teschio galleggiante nello spazio- Maxillium sbarrò gli occhi e si mise a sedere di scatto, ansimando. Non riconosceva il luogo dove si trovava, con un soffitto di foglie e il pavimento che sembrava di legno "Dove-" cominciò, ma una fitta lancinante alla testa spezzò le sue parole, mentre i ricordi ritornavano come un fiume in piena. "Gah!" un gemito (che sembrava il grido di una bestia ferita) ucì dalle labbra del cacciatore tornato in vita, mentre si teneva la testa con le mani e cercava di gestire il flusso di informazioni e stimoli sensoriali che gli stava arrivando: la luce che filtrava tra le foglie lo accecò e le voci di quelli che stavano parlando rimbombavano nel suo cranio, stordendolo mentre i ricordi tornavano, sempre più veloci. L'uomo(?) digrignò i denti e sopportò il dolore, mentre prendeva nota di tutti gli individui presenti. Pian piano la turbolenza nella sua mente si placò e l'ex nobile riacquistò la sua lucidità e si mise lentamente in piedi. Con la neo ritrovata lucidità Maxillium si accorse di una sensazione molto strana che lo pervadeva: da un lato si sentiva debole come non mai, come se qualcosa gli fosse stato strappato brutalmente, mentre dall'altro si sentiva forte come non mai. "Ch- Che cosa mi è successo!? Cos'è questa sensazione? Qualcosa è andato storto!?" pensò con una punta di panico. Abbassò lo sguardo per cercare di capire cosa fosse successo e quello che vide lo lasciò di sasso: era verde. All'inizio lo attribuì all'illuminazione del posto, d'altronde era in una foresta. Ma quando mosse le braccia, che notò essere molto più massicce del solito, la colorazione verde non svanì "Per le Dannazioni! Cosa mi è succes-" esclamò in preda al panico, ma si interruppe subito quando sentì una voce estranea a lui uscire dalla bocca. La voce era molto più profonda e gutturale di quella a cui era abituato, simile al suono di una belva selaggia e la cosa aumentò la sua confusione a livelli massimi. Fu in quel momento che il suo cervello registrò le parole di Bainzu e Gunnar "Nuova forma? C-Cosa vuol dire nuova forma!?" tuonò con la voce che sotto l'effetto dell'agitazione si tramutò quasi in un ringhio bestiale "Cosa mi è successo?" chiese, ringhiando, ai suoi compagni. Una parte razionale della sua mente notò anche che rispetto a prima tutto gli sembrava...diverso... prima Gunnar torreggiava senza problemi sopra di lui, ma ora la differenza sembrava essersi ridotta... in qualche modo... e anche gli altri Guardiani...tutti più bassi di come se li ricordava...
  22. Maxillium Nairdal Il fautore del ruggito sentito poc'anzi si rivelò essere un leone interamente coperto da quelle che sembravano placche metalliche, che si catapultò verso il gruppo con una velocità spaventosa, prima di fermarsi a pochi passi da loro per far risuonare nuovamente il suo possente ruggito. L'onda sonora mandò sconquassò il cervello di Maxillium: la visione si oscurò le orecchie fischiarono, occludendo qualsiasi suono esterno, mentre in bocca il cacciatore credette di gustare un sapore metallico. L'uomo barcollò su gambe malferme prima di riuscire a riacquistare lucidità e ad assestare la situazione: sembrava che lo stordimento non fosse durato a lungo, ma la situazione di Gunnar non sembrava volgere al meglio. Scuotendo la testa per schiarirsi i pensieri Maxillium gettò una breve occhiata a Spina Demoniaca che giaceva a terra prima di volgere lo sguardo verso il leone e andare in soccorso del suo compagno, intrappolato in una lotta mortale contro il felino.
  23. Maxillium Nairdal Dopo aver analizzato l'ambiente attorno a sè, Maxillium non trovò nessun indizio che potesse suggerire la presenza di forme di vita... umanoidi per lo meno "Che sia disabitato...? Strano..." mormorò a bassa voce, ma i suoi dubbi ebbero vita breve, in quanto dall'appena scoperto nord si levò un possente ruggito che si stava rapidamente avvicinando. Il cacciatore gettò un'occhiata a Bainzu e vide che il druido proseguiva con l'incantesimo "D'accordo allora..." Determinato si posizionò vicino a Gunnar ed estrasse l'arma per prepararsi al combattimento "Vediamo chi o cosa ci sta venendo incontro..."
  24. Maxillium Nairdal L'arrivo a Muzziomone non fu come il cacciatore si aspettava: al posto di un ambiente selvaggio e caotico c'era una foresta che, per qualche motivo, rilassava Maxillium...gli dava la sensazione che ogni cosa fosse esattamente al suo posto... "Uh... curioso..." pensò con un mezzo sorriso mentre si guardava attorno. L'aria era fresca e piacevole e il silenzio era a suo modo sia rilassante che sospetto: che non si sentisse il rumore della fauna locale non sempre era un buon segno, ma nessuno conosceva le caratteristiche del piano, quindi era ancora tutto da vedere. "Beh, con Bainzu viaggiare in questa foresta dovrebbe essere più facile..." riflettè mentre il druido intonava uno dei suoi incantesimi. "Vediamo se troviamo qualcosa..."
  25. Maxillium Nairdal Trenodia di Velluto DM

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