Vai al contenuto

DaoSeeker

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    318
  • Registrato

  • Ultima attività

Tutti i contenuti di DaoSeeker

  1. Sheoch Il dolore improvviso delle ferite subite dal suo compagno, e quello che successe a Gracidea si ripercosse sul giovane halfling, che, impegnato ad analizzare tutto quello che stava accadendo, vide arrivare troppo tardi il proiettile appicicoso, ritrovandosi coperto da una ragnatela appiccicosa "Bleah! Che schifo!". Sheoch provò a liberarsi, ma la tela era molto resistente e il ragazzo calcolò che non ne sarebbe uscito a breve, a meno di sprecare tempo prezioso. "Se pensate che basti questo per fermarci dall'eradicarvi dalla Natura, vi sbagliate!" il suo fedele compagno rispose con un possente ruggito prima di riprendere il suo assalto contro la creatura, ignorando per il momento le sue ferite. Il ragazzo si concentrò nuovamente e attinse al suo collegamento alla Natura, utilizzando la magia acquisita per modificare il suo corpo e tramutarsi nella forma di un specie di pipistrello cacciatore, noto per la sua agilità e per la sua eco localizzazione. Il processo come al solito, non fu piacevole, ma ormai Sheoch vi era abituato. " Sigh.. È un peccato che l'eco localizzazione non possa sfruttarla... immagino che mi ci vorrà un po' ti tempo prima di poterla sfruttare... Vediamo se ora posso liberarmi di questa ragnatela!"
  2. Sheoch La luce bianca e fredda emanata dalla pietra in mano al ragazzo non migliorò l'atmosfera cupa e opprimente della caverna, ma almeno permise al trio di potersi muovere con una relativa libertà. Trovatosi davanti allo spettacolo raccapricciante delle bestie che si cibavano di un cadavere Sheoch rimase pietrificato per un attimo prima che i suoi occhi si riempissero di furia, emozione condivisa e amplificata da Aslan che rizzò il pelo sulla schiena e scoprì le zanne. "Maledette bestie!" Il giovane, nonostante tutto, non perse subito la calma e passò velocemente una mano sulla schiena del suo compagno, facendolo risplendere per qualche istante di una luce verde prima di mettersi protettivamente davanti a Gracidea e dando una veloce occhiata alla grotta per poter capire l'ambiente in cui si sarebbe consumato lo scontro "Falli a pezzi compare!" il leone ruggì in risposta e si acquattò nella posizione tipica dei felini pronti a balzare sulla preda. "Roar!"
  3. Sheoch "Ugh...che odore disgustoso..."mormorò il giovane quando entrato nella caverna una zaffata di aria putrida lo investì in pieno facendolo disorientare per un attimo, prima che si coprisse il naso e la bocca con il colletto della maglia, in un misero tentativo di bloccare l'odore. Il povero Aslan invece, a causa del suo olfatto maggiormente sviluppato rispetto al suo compagno ebbe una reazione decisamente più acuta all'aria fetida presente, tanto che ebbe un conato di vomito prima che riuscisse a proseguire, in qualche modo. "Sorellona Gracidea resta dietro di me. Non sappiamo cosa c'è più avanti, ma non preoccuparti! Io e Aslan salveremo tua mamma e vi porteremo tutti a casa!" "Certo che è proprio buio qui... facciamo un po' di luce..." il ragazzo si chinò per prendere un sasso da terra e si protese verso il suo contatto, ormai onnipresente, con la Natura per chiederle di prestargli il suo potere per assisterlo.
  4. Sheoch "Creature viola... quindi sono più di una... bocca divisa in quattro sezioni...mmmh... i bozzoli sulla schiena erano probabilmente le ninfe..." "Growl!" "È vero Aslan. Da come ne parla sembra che le ninfe siano state catturate da poco, quindi siamo ancora in tempo... probabilmente...speriamo..." Il ragazzo rimuginò sulle nuove informazioni provvedute dal vecchio pescatore. La situazione non era delle migliori: i rapitori erano più di uno e sul momento il giovane halfling non collegò nessuna bestia alla descrizione fornitagli, rendendolo così dubbioso sulle effettive caratteristiche e capacità delle creature. Ma Sheoch non si perse d'animo e si rivolse alla ninfa "Sorellona Gracidea non preoccuparti! Sono sicuro che siano ancora vive e vegete!" per poi rivolgersi verso lo spioncino, ormai chiuso "Grazie mille signore! Ci è stato di enorme aiuto! Andiamo Aslan! È ora di salvare quelle ninfe!" "Roar!" Ringraziato il pescatore il duo si fiondò in direzione della caverna che avevano visto precedentemente, venendo nuovamente inzuppati dal temporale in corso. "Resistete...Resistete! Rshaty dobbiamo essere ancora in tempo! Dobbiamo!" grazie all'incessante pioggia nessuno vide il bagliore di ansia e paura che attraversò gli occhi del ragazzo, prima che venisse soppresso da una schiacciante determinazione.
  5. Sheoch ”Te lo avevo detto!” Dopo aver fulminato nuovamente il leone con lo sguardo il giovane rivolse la sua attenzione alla porta “Signore, per favore! Non abbiamo alcuna intenzione si farle nulla! Aspetti, ha detto creatura viola? Potrebbe fornirci qualche informazione in più? Ci sono delle povere ninfe in pericolo! Ogni momento che passa potrebbero essere in pericolo!”
  6. Sheoch "Whew! Finalmente un minimo di protezione dalla pioggia!" il ragazzo tirò un sospiro di sollievo quando entrò sotto la minima protezione che offriva il tetto spiovente della casa e si mise a bussare con forza per sovrastare il rumore della pioggia scrosciante "Ehi! C'è qualcuno? Abbiamo bisogno di informazioni!" Per farsi sentire anche Aslan ruggì, facendo risuonare la sua possente voce. "Roar!" "Ssssh Aslan! Non ruggire! Chi è che ruggisce per chiedere informazioni! Penseranno che siamo dei malviventi!" Le parole dell'uomo dentro la casa confermò le parole del giovane che scoccò un occhiata fulminante al suo compagno felino "Contento adesso? Mph!" per poi rivolgersi alla porta "Signore, non siamo qui per farvi del male e certamente non siamo mostri! Io sono Sheoch, allievo di un Cacciatore, Joel, che fa parte del Circolo! Forse ne ha sentito parlare! Siamo alla ricerca di alcune ninfe scomparse di recente e volevo chiedere se avevate notato qualcosa nei dintorni ultimamente!"
  7. Sheoch Il giovane halfling, uscito dal bosco, si fermò un attimo per osservare l'opera del temporale in corso e per valutare il prossimo corso d'azione "Wow! Questo temporale è forte come pochi che ho visto finora, vero Aslan? Mi sono inzaccherato tutto... forse avremmo dovuto prendere un ombrello..." il ragazzo strizzò i suoi abiti per far uscire l'acqua in eccesso, ma il vestiario fu immediatamente pregno pochi istanti dopo "AH! Polvere di fata!" imprecò "Le tracce sembrano condurre verso quella grotta! Però in quella baita c'è qualcuno! Forse potrebbe aver visto qualcosa! Andiamo!" Sheoch cominciò ad avviarsi verso la baita e Aslan si affiancò a lui "Roar!" sentendo il ruggito del leone l'espressione del ragazzo si fece più seria "Lo so che ogni minuto è prezioso Aslan. Sono ansioso di trovare le ninfe quanto te, ma ricordi cosa ci ripete Joel ogni volta che siamo sulle tracce di una minaccia alla comunità? Alla sfrenata bramosia deve opporsi il controllo di se. Non possiamo permetterci di avanzare alla cieca, dobbiamo prima raccogliere qualsiasi tipo di informazione che ci possa aiutare!" "Andiamo Gracidea! Poco lontano vedo una baita di pescatori, magari loro hanno visto qualcosa!"
  8. Sheoch "Questo è di tua mamma? Sembra che sia scappata in direzione della costa..." "Dici che dall'altra parte senti un odore non naturale? Dobbiamo sicuramente investigare, ma adesso abbiamo la priorità di salvare le ninfe. La madre di Gracidea sembra essersi diretta verso la costa, andiamo da quella parte le vediamo cosa sta succedendo. Poi torneremo qui e indagheremo" Sheoch si alzò e diede il braccialetto a Gracidea "Tienilo al sicuro, in modo da poterlo ridare a tua mamma! Abbiamo trovato delle tracce che portano verso la costa. Andiamo!"
  9. Sheoch “Fulgik! Dannati visitatori! Inquinano ovunque vadano! Sarà modo di comportarsi in casa altrui!” Il ragazzo borbottò qualche imprecazione prima di rivolgere la sua attenzione alla vegetazione schiacciata “Uhm... Qualsiasi cosa sia passata di qua è di certo enorme...” “Hai detto una sensazione di Natura Sbagliata? Mmh..” “Non morto? Qualche esterno di un piano negativo? La situazione si fa più complicata...” “Growl!” “...E anche più interessante, sì. Però abbiamo due strade e ogni minuto che passa le ninfe potrebbero essere sempre più in pericolo! Aslan, Gracidea! Dobbiamo trovare più indizi!” Sheoch incitò i suoi compagni a cercare indizi sulla strada presa prima di mettersi anche lui al lavoro.
  10. Sheoch La vista del villaggio e del gigantesco albero che torreggiava sopra di esso era una vista che non avrebbe mai cessato di riempire il cuore del ragazzo di un miscuglio di sentimenti, tra cui orgoglio, affetto e determinazione di proteggere quel luogo da ogni male che non facevo altro che crescere ogni volta che con il suo maestro, Joel, incontrava situazioni che potevano mettere in pericolo i suoi cari e il luogo che lui chiamava casa. Aslan, completamente inzuppato dalla pioggia, fece eco al suo sentimento con debole ringhio. "Se andassimo alla loggia dei Cacciatori probabilmente non ci farebbero mettere un piede fuori dal villaggio... Gracidea probabilmente ha già chiesto aiuto, ma non sono stati in grado di aiutarla... Tu cosa dici Aslan? Dovremmo chiedere aiuto ai Cacciatori?" "Roar!" "Hai ragione, di certo non può essere più pericoloso di quella volta con il gruppetto di banditi no? Siamo dovuti scappare per un pomeriggio intero prima di riuscire a seminarli e tornare da Joel ahah" Scheoch ridacchiò mentre ricordava la scena di lui in groppa ad Aslan che fuggivano a gambe levate da un gruppetto di banditi che stavano molestando delle ninfe. "Mi hai convinto! Procederemo da soli!" Avendo confermato la strada da prendere Scheoch si diresse nella direzione indicata da Gracidea e si mise a cercare qualsiasi traccia che potesse aiutarlo a localizzare le ninfe disperse "Quando è stata l'ultima volta che hai visto le tue sorelle Gracidea? Ogni informazione potrebbe essere fondamentale per ritrovarle"
  11. Scheoch il giovane, di fronte allo charme fatato emanato dalla ninfa, rimase incantato per un instante per poi riprendersi quando la ragazza parlò, esponendo il motivo della sua visita. “Come dici? Qualcosa sta disturbando il bosco e alcune delle tue sorelle sono scomparse?” Il viso del ragazzo, prima attraversato da un sorriso smagliante si fece più serio e corrucciato e la sua mente fu attraversata da mille pensieri “Che qualche bestia che vive nelle profondità del bosco si sia avvicinata troppo..? Certo è possibile, ma non spiegherebbe tutta questa agitazione da parte dei Cacciatori e degli abitanti... O forse qualche entità si è risvegliata dal suo sonno? Improbabile...” “Roar!” “Hai ragione Aslan! Meglio andare a controllare, in modo da poter assestare la situazione e agire di conseguenza!” Il ragazzo poi si voltò verso sua madre mentre accarezzava la testa di sua sorella, la quale si era lanciata tra le sue braccia “Non preoccupatevi! Io e Aslan andiamo a vedere si cosa si tratta e poi torneremo più veloci di una lepre!” Poi si rivolse alla ninfa “Sorellona Gracidea verremo con te nel bosco per aiutarti! Facci strada!” Si staccò dalla sorellina per poi darle una carezza sulla testa “Lilia, il tuo fratellone ora va in missione, tocca a te proteggere mamma e papà!”. Il giovane, dopo aver salutato i suoi genitori uscì dalla casa, affiancato dal suo compagno felino per risolvere il mistero che era giunto con l’arrivo della ninfa “Come dice il maestro, è tempo di proteggere il fortino con tutte le nostre forze!” “Roar!”.
  12. Scheoch Dopo aver schivato abilmente il getto di zucchero concentrato il giovane ridacchiò in modo arrogante “Ahah Lilia! È inutile, il tuo fratellone si sta addestrando con un Cacciatore, attacchi di questo genere ormai non possono più colpirmi!” Per poi avvicinarsi al leone per pulirgli il muso “Sta fermo Aslan! Non mangiare tutto quel caramello o ti verrà di nuovo il mal di pancia!” “Roar!” “Cosa vuol dire che sei disposto a pagarne il prezzo? Non ti ricordi l’ultima volta?” A quelle parole il felino fu percorso da un brivido freddo e si fece obbedientemente pulire il muso. Quando sentì bussare alla porta Scheoch corse alla porta, per trovarsi davanti alla ninfa. “Sorellona Gracidea! Sei completamente inzuppata! Entra pure non fare complimenti! Cosa ti porta qui?”
  13. Scheoch "Mamma, papà, Lilia! Buongiorno!" il giovane entrò nella stanza sfoggiando un sorriso smagliante alla vista della sua famiglia tutta riunita "Oh non preoccuparti per Aslan papà! Questa bestia può è tra la più veloci quando si tratta di arraffare del cibo... Pensa che una volta ha addirittura battuto in una gara uno spirito della foresta quando c'erano in palio delle leccornie..." A ricordarsi quella scena, il ragazzo sorrise e scosse la testa, mentre l'ingordo leone gli lanciava un'occhiata fulminante "Uh? Come mai mi guardi in quel modo? Ho forse detto una bugia? Tch" "Growl!" "AH? il tuo orgoglio? Ma per favore Aslan! Quando c'è di mezzo del cibo non c'è orgoglio che tenga per te!" Il giovane halfling diede una pacca amichevole sulla schiena del felino "Dai non prendertela! Stavo scherzando!" e si sedette a tavola "Grazie mille mamma, ho dormito come un ghiro! Ma cosa è tutto questo rumore fuori, a quest'ora del mattino?"
  14. Ricordo Scheoch sentì una lingua umida e calda leccargli il viso, interrompendo il sogno che stava facendo "Uuuuh...Ancora cinque minuti..." Tentò di girarsi nel letto, ma il peso di un leone adulto che saliva sulla sua pancia lo riportò alla bruta realtà costringendolo a svegliarsi e a muoversi in fretta, per evitare di essere schiacciato dall'animale "AH! Polvere di fata, che intenzioni hai Aslan?! Volevi per caso uccidermi?! ME? Il tuo padrone, compagno di mille avventure? Davvero riusciresti a sopportare la mia scomparsa?!" Il leone, davanti a quelle parole, sentite innumerevoli volte durante il tempo passato insieme, si limitò a roteare gli occhi, per poi dirigersi al piano inferiore per la colazione "Dannato gatto troppo cresciuto, la prossima volta gliela faccio vedere io..." borbottò il giovane "Uh...? Frittelle! Yay!" giovane si vestì in fretta con una maglia verde e dei pantaloni marroni, colori tipici di chi passa la sua vita nella foresta, e si precipitò giù per le scale "Mamma! Papà! Impedite a quel maledetto gatto ingordo di mangiare tutta la mia colazione!"
  15. Sheoc "Waaah!!!" il ragazzino non riusciva a fermare le lacrime, le quali scorrevano incontrollate sul suo giovane volto. Strinse forte a sé il corpo della sorellina per assicurarsi che lei stesse bene, ma sopratutto per sorreggersi in quanto, ora che la scarica di adrenalina era finita, il suo corpo era sull'orlo del collasso. Quando l'uomo gli porse il fazzoletto si districò a fatica dalla sorella e lo accettò. *Sniff* "Grazie mille signore!" *Sniff* Le lacrime a quel punto si erano fermate e Sheoc sentì l'ondata della stanchezza inondarlo, tanto da barcollare e doversi appoggiare con tutto il suo insignificante peso all'uomo. " Ah... *Sniff* mi scusi... ma... riesco a malapena *Sniff* a reggermi in piedi..." "Mi chiamo Sheoc... e questa è..*Sniff*.. mia sorella Lilia..." La voce calda e sicura dell'uomo riuscirono a calmare il cuore del ragazzo che si ricompose un minimo. Lo sguardo del giovane si posò sulla triste vista del leoncino che cercava di rianimare sua madre, leccando le ferite e dandole piccole spinte col muso, come per svegliarla. Strinse i denti e facendo appello a tutta la sua forza di volontà rimasta si diresse verso il cucciolo. il piccolo halfling si trovò di fronte al corpo della leonessa martoriato da lacerazioni provocate dagli artigli e dalle zanne della bestia. A quella vista gli occhi del ragazzino si riempirono nuovamente di lacrime "Ah... piccolo cucciolo.*Sniff*.. tua madre..." il leoncino si voltò verso di lui, e nei suoi occhi Scheoc riuscì a scorgere tristezza per la morte della madre, rabbia e odio verso la bestia, e quella che sembrava supplica per una qualsiasi forma di supporto, o aiuto. "Non preoccuparti! Puoi venire *Sniff* con noi! Uh... non so neanche se riesci a comprendermi ora ... ahah" il giovane ridacchiò imbarazzato mentre parlava al leoncino. Quando l'uomo disse di volerli riportare a casa si affrettò a rialzarsi e si diresse verso sua sorella, prendendola per mano. "Non potremo mai ringraziarla abbastanza signore! Grazie per riaccompagnarci a casa!" Poi si volse per guardare il leoncino, ancora fermo a fianco del corpo della madre. "Vieni anche tu? Insieme potremmo essere una coppia niente male ahahah!" Gli occhi del leoncino divennero pensosi, e dopo un ultimo sguardo alla madre e un buffetto sulla guancia ormai fredda dell'animale, trottò a fianco del ragazzino, il quale viso si aprì in un sorriso smagliante come un raggio di sole "Benvenuto nella famiglia!"
  16. Sheoc Sheoc poteva quasi sentire sulla lingua l'odore metallico del sangue delle ferite della leonessa. Percepiva chiaramente il tappeto erboso sotto i suoi piedi che gli avvolgeva i piedi, come per dargli supporto. Aveva appena chiuso gli occhi, ma poteva immaginare i prossimi attimi vividamente, forse troppo. La bestia avrebbe attaccato e di lui, del piccolo, coraggioso leoncino e di Lilia sarebbero solo rimasti brandelli di carne e qualche osso sparso. L'urlo della sua amata sorellina echeggiò nell'aria e il giovane si costrinse ad aprire gli occhi. La bestia era ancora lì e dalla tensione delle sue zampe posteriori il ragazzo notò che l'assalto stava per avvenire. Quando gli sguardi dell'animale e dell'halfling si incontrarono, quest'ultimo diede uno spintone alla sorella senza guardarla "Lilia, corri e non voltarti indietro!". La voce stridula e tremolante del ragazzino tradirono la paura schiacciante del ragazzino, ma il suo corpo si mosse per posizionarsi a fianco del cucciolo e davanti alla leonessa dietro di loro. Scheoc poi si connesse alla mente del leoncino "Proteggiamo insieme ciò che ci è caro! A costo della vita!". La determinazione infantile e crescente del ragazzo risuonò con quella del cucciolo, il quale produsse un grido carico di sfida alla bestia, ancora molto lontano dal ruggito possente della sua specie, ma nonostante tutto carico della volontà di proteggere la sua famiglia. Il gigantesco avversario, quasi rispondendo alla provocazione del leoncino, lanciò un ululato, come a schernire i patetici sforzi dei suoi sciocchi avversari. In quel momento dei suoni, che sembrarono rimbombare nel corpo pieno di adrenalina del ragazzo. Passi. Rapidi come una lepre, ma pesanti, simili a quelli di un bufalo che caricava. Una dualità incoerente, ma che, per qualche motivo, funzionava. Poi la voce, calda e rassicurante, che dava la sensazione di un raggio di sole che ti illumina il viso. Davanti ai suoi occhi si stagliò una schiena possente, che dava la sensazione di essere una montagna che avrebbe sostenuto qualsiasi peso e affrontato ogni intemperia senza mai crollare. Sheoc capì in quell'istante che la sua vita non sarebbe terminata oggi, né quella di sua sorella, né tanto meno, quella del coraggioso leoncino. E le lacrime cominciarono a scorrere copiose e incontrollate sulle sue guance.
  17. Se ci sono cose che non tornano fatemi sapere che provvederò a modificarle
×
×
  • Crea nuovo...