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Vackoff

Circolo degli Antichi
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Commenti al blog inviato da Vackoff

  1. 1 ora fa, Lyt ha scritto:

    Uno stormo di cavalieri su pegasi hanno principalmente due problemi: primo, quanto a lungo possono volare dei pegasi? Alla fine sono cavalli con le ali, non so se sono in grado di fare tutta quella strada in volo. Un cavallo potrebbe andare dalla Sardegna alla toscana senza mai fermarsi a riposare e mangiare? E dalla Corsica alla spagna? 

    La logistica è un problema in guerra, come fai notare. Un modo per far coesistere in battaglia truppe alate e aeronavi (così da usare entrambe le cose come suggerisce @Pippomaster92) potrebbe essere di utilizzare le aeronavi come "portaerei", senza dunque la necessità di portarle fin sopra una città da assediare. Gli Stati Uniti non hanno bombardato il Giappone partendo da Los Angeles, ma solo dopo aver spostato le loro portaerei più vicino. Nulla ti vieta di utilizzare tattiche moderne nella guerra fantasy. 

     

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  2. Una riflessione assolutamente fondata e necessaria!

    Trovandoci in un mondo fantasy probabilmente risulta più economico assoldare delle creature volanti (di qualsiasi tipo) piuttosto che costruire delle aeronavi al solo scopo di farle combattere contro città ben difese. Potrebbero esserci bande di mercenari che cavalcano pegasi, oppure direttamente degli umanoidi alati mercenari. Le tattiche potrebbero essere piuttosto simili a quelle di un plotone di paracadutisti.

    Una possibile quest potrebbe essere un incontro con qualche tribù/branco di umanodi/creature volanti per chiedere aiuto contro qualche minaccia (non necessariamente una fazione in guerra).

    • Mi piace 1
  3. Innanzitutto ti ringrazio per l'intervento e l'augurio!

    13 ore fa, Le Fantome ha scritto:

    Hai avuto particolare attenzione a fornire molti dati di natura "tecnica", come le percentuali esatte delle razze nella popolazione, l'acesso della popolazione al benessere, alla sanità, le fonti di reddito, etc.

    Per quanto riguarda questo, confesso che mi sono basato sulle descrizioni delle nazioni che è possibile trovare nel manuale dell'ambientazione Eberron della 3.5e, e manterrò questa linea perché la trovo un buon modo di fornire un punto di partenza per chiunque (DM e giocatori). In particolare, le percentuali si basano sugli strumenti per costruire una comunità che è possibile trovare nella Guida del Dungeon Master sempre della 3.5e.

    13 ore fa, Le Fantome ha scritto:

    Personalmente ti consiglierei il secondo approccio, in modo che i giocatori si rendano pian piano conto di quanto sia stratificata la città e di quante cose possano apprendere parlando con gli autoctoni. 

    Assolutamente giusto! Le percentuali e le descrizioni approfonditi della nazione sono in primis a disposizione del DM, e poi informazioni a cui hanno accesso i giocatori. 

    13 ore fa, Le Fantome ha scritto:

    Mi ha invece fatto sorridere (bonariamente, sia ben chiaro) che il sistema politico sia "meritocratico". Trovo quella della "meritrocazia" una delle tante favole ipocrite utili solo per rabbonire il popolo e giustificare la classe domimante, ma non voglio dilungarmi ulteriormente sulla questione.

    Ti do ragione sulla questione magocrazia. Per quanto riguarda la meritocrazia, l'ho scelta per caratterizzare ulteriormente la forma di governo. Ho intenzione di rendere particolari le varie nazioni anche da questo punto di vista. Però non credo ci saranno altre meritocrazie! 😂 Purtroppo non me ne intendo di forme di governo, ma cerco di informarmi anche grazie ai manuali che spesso dicono quanto basta (vedi Guida del Dungeon Master 3.5e o 5e). 

     

    13 ore fa, Le Fantome ha scritto:

    Hai per caso anche una planimetria dell'ambiente urbano? Sarei curioso di vederla!

    Purtroppo no, ma posso dire che me la immagino come una sorta di Venezia (o Amsterdam o città simili), solo posizionata sulla lingua di terra che è possibile osservare nella mappa. 

    Grazie ancora. 

    • Mi piace 1
  4. 1 ora fa, Le Fantome ha scritto:

    Guarda, secondo me c'è del potenziale per una piccola avventura urbana con tinte noir: una ditta con innovative tecniche di "bonifica ambientale" dall'inquinamento magico propone di stipare questa sorta di "gas" impalpabile sotto terra, in alcuni bacini sotterranei di lacrime di Ersis ormai esauriti. I dubbi sulla sicurezza di queste tecniche sono molti: e se qualche evento imprevisto provocasse una fuoriuscita improvvisa di questo "residuo magico" e aumentasse esponenzialmente la concentrazione di inquinamento magico nell'area urbana? Gli effetti potrebbero essere imprevedibili e catastrofici.

    Un gruppo di eco-terroristi (forse un circolo druidico, qualche ditta rivale o una potenza straniera) si propone proprio ciò: sabotare il sito di stoccaggio, in modo da provocare la fuga del gas magico. I PG avrebbero come obbiettivo scoprire di questo piano criminale prima che avvenga, e impedire che il bacino venga sabotato: in caso di fallimento potresti sbizzarrirti sugli effetti deleteri dell'inquinamento magico :'D

     

    Fantastica idea! 🤩 

    Come "avventura introduttiva" dell'ambientazione sarebbe ideale. È possibile così mostrare la maggior parte degli aspetti che caratterizzano il mondo (vita urbana, lati positivi e negativi della magitec, intrighi tra nazioni/organizzazioni). 

    • Grazie 1
  5. Molto bello! E i grandi classici non tramontano mai, perché comunque troverai il modo di rendere il drago nel dungeon unico per il tuo party (già l'aspetto del drago è affascinante e lo distingue da tutti gli altri draghi rossi classici!).

    Mi è capitato un paio di volte di affrontare combattimenti a livelli alti. Quello che ho imparato (da i miei errori, ovviamente) è che il boss non dovrebbe trovarsi in un ambiente spoglio da solo. Il mio consiglio non è tanto di riempire la stanza di sgherri (anche se qualcuno non guasta, ai potenti piace circondarsi di sottoposti), ma piuttosto di rendere l'ambiente in sé una sfida, seppur piccola. A livelli alti qualche trappola nella stanza del boss o pavimenti/pareti in movimento o qualsiasi altra cosa non saranno un problema, ma soltanto un modo per rendere il combattimento qualcosa di più dinamico.

    Un'altra possibile aggiunta è un boss "a fasi" come viene descritto in "Mythic Odysseys of Theros", sebbene ne abbia solo sentito parlare qui e non so dirti altro su come fare. 😅 Una rapida ricerca tra gli articoli penso possa aiutarti.

    Comunque sia avrai tempo per riflettere su come rendere il combattimento epico e indimenticabile! 😂 In bocca al lupo!

    • Mi piace 2
  6. 1 ora fa, Le Fantome ha scritto:

    Molto suggestiva la descrizione dei vari congegni magitec! 

    Grazie! 

    1 ora fa, Le Fantome ha scritto:

    Avrei un'osservazione: non è rischioso vincolare degli elementari, anche più d'uno, a un mezzo di trasporto? Trattandosi di esseri senzienti, non c'è il rischio possano ribellarsi ai loro padroni, o, in alternativa, combattersi fra loro per chi debba "guidare" il mezzo di trasporto? Ma anche: l'inquinamento magico, che muta le forme di vita e da luogo a inquietanti forme di incantesimi senzienti, non potrebbe rendere gli elementali fisicamente o psicologicamente instabili? Insomma, mo sembra una situazione potenzialmente "esplosiva" :'D

    Ho immaginato che sia proprio l'uso delle Lacrime a rendere tutto più "stabile". Ammetto però che la questione della competizione tra elementali è una cosa di cui non avevo tenuto conto! 😅

    Per quanto riguarda l'inquinamento magico, penso debba essere una cosa pericolosa - almeno un po'! Durante la rivoluzione industriale le città erano oscurate e inquinate. Trovandoci in D&D, relativamente pericoloso di suo, un po' di pericolo in più non guasta! 😂Nonostante ciò, non è qualcosa che deve avvenire alla prima accensione di una fabbrica, ma come per il vero inquinamento qualcosa che inizia a manifestarsi gradualmente. 

    Grazie per l'osservazione! Non aspetto altro che discutere insieme. 😁 

    • Mi piace 1
  7. 14 ore fa, Lucane ha scritto:

    Seguo il progetto con grandissimo interesse. Mi pare di capire che sarà un'ambientazione vagamente ispirata alla prima guerra mondiale (ma magica). Mi ispira molto. 

    Ti ringrazio per l'interesse!

    Sì, lo stile "prima guerra mondiale" è legato al fatto che il mondo fantasy classico (feudale con magia) deve incontrare un mondo di fine '800/primi '900 dove tecnologie del tempo sono realizzate interamente con la magia.

    Ho scelto la prima guerra mondiale perché fu la prima grande guerra moderna, ma ancora non troppo moderna. Basta pensare ai colpi di artiglieria e i carri armati (moderni) che accompagnavano cariche di lancieri a cavallo (non proprio moderni)! 😁

  8. Complimenti come sempre per il materiale che aggiungi alla tua ambientazione!

    Riferendomi ad entrambi i commenti precedenti: le due opinioni sono diciamo opposte, ok, ma perché l'una dovrebbe escludere l'altra?

    Se stiamo parlando di differenti ordini minori, ognuno potrebbe avere le sue filosofie. Inoltre, trattandosi di un sistema di maestri-apprendisti, sarebbe normale avere differenti filosofie e punti di vista sulla questione "dove si pongono i maghi nel mondo?". Queste filosofie andrebbero a diffondersi con l'aumentare degli apprendisti che si sono addestrati con un certo maestro, come ad esempio accade per i jedi in Star Wars. Allo stesso modo i differenti ordini potrebbero avere, oltre che obiettivi differenti, ideologie differenti.

    Un ordine potrebbe essere alla stregua di una banda di "mercenari della magia." Un'altro potrebbe ricercare soltanto la conoscenza, senza neanche preoccuparsi della subordinazione (lavorativa). Ma un terzo potrebbe essere indipendente e essere organizzato come una vera e propria impresa di maghi.

    Un libro che consiglio per avere una differente e originale rappresentazione degli incantatori è Anonima Stregoni (inglese: Magic, Inc.) di Robert A. Heinlein (che qualcuno ricorderà per Fanteria dello Spazio e altre cose buffe ma originali).

    In conclusione: perché non entrambe le opinioni, insieme? 😊

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  9. Complimenti per la dedizione che stai mettendo, stai facendo un ottimo lavoro e il fatto di motivare, anche scientificamente, questi aspetti del tuo mondo dovrebbe essere di ispirazione per tutti.

    Normalmente le motivazioni che i vari manuali danno alla nascita di mostri sono degli interventi "esternI" piuttosto che un fenomeno spontaneo motivato: il mago che trasforma qualcosa in qualcos'altro, un incrocio andato male, un incidente planare o magico, viaggi nel tempo, ecc. Direi che la motivazione che hai fornito tu sia moltro più originale e piacevole delle motivazioni date per alcuni mostri. 🙂

    Se posso segnalare come da te richiesto degli errori di battitura:

    1. "Cosa comporta ciò?" > terza riga > "ah" anzichè "ha";
    2. "A che serve questa idea?" > prima riga > "di perse" anzichè "di per sé".
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