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Crees

Circolo degli Antichi
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  1. Crees

    Confronto e gestione

    @luisfromitaly ai cavalieri che ne parlano.
  2. @willyrs Caronte, Inverno, Ciclo quinto, giorno 10 - Forestern, Confini nord dell'impero. Tutto era immobile, la' fuori. Tutto era vuoto. Aveva smesso di piovere a fine nottata. In alto, ma non troppo, una forte corrente di tramontana soffiava i batuffoli scuri delle nuvole con grande energia, senza esitazioni, mentre la scia del vento saltava qui e la', rasentando le ginestre per salire poi fino alle cime degli alberi, senza sapere quale direzione prendere, come un cane che gira su se stesso. La nebbia stagnava in banchi spessi fra il terreno e le nuvole, aderiva ai fianchi delle profonde serre colme di lenti silenzi e risaliva verso il chiarore del giorno, un nuovo giorno. Nelle minuscole crepe di roccia o di terra la pioggia aveva lasciato pozzanghere vellutate color crema, la cui superficie si increspava alla minima corrente d'aria. All'improvviso dalla bruma si levarono dei latrati. Gli uomini del nord erano qui. La battaglia era stata cruenta come non avresti mai immaginato. Eravate pochi ed eravate impreparati a tanta violenza, alla totale mancanza di paura del vostro nemico e alle loro tattiche di combattimento cosi' diverse dalle vostre. Il piccolo avamposto a difesa del villaggio di frontiera era caduto in poche ore. Dei membri del tuo ordine mandati a supportare l'esercito imperiale per quella che doveva essere una banale indagine di routine sulle attivita' oltre confine, solamente tu sei sopravvissuto, assieme ad una decina di soldati. Tua sara' la responsabilità di fare un resoconto di quanto accaduto, per quanto la memoria ti possa assistere e se farai mai ritorno.( In soldoni, parlami della battaglia). Adesso giaci in catene, disarmato e ferito alla spalla sinistra, (d6) il tuo sangue e quello dei tuoi nemici imbratta la tua armatura ed il tuo volto. I predoni barbari hanno fatto razzia e preso i sopravvissuti forse per venderli come schiavi oppure usarli come sacrificio per qualche rito pagano. Sei seduto al centro del loro accampamento assieme al resto di quelli che si sono salvati, tenuti sott'occhio da due uomini alti e incredibilmente robusti, vestiti di pelli e pelliccia, con il cranio rasato e dipinto di rosso, armati di ascia e scudo. Ad una quindicina di metri da te puoi vedere alcune tende e fuochi, dove altri predoni siedono, mangiano e bevono. Sempre alla stessa distanza delle gabbie d'osso tengono prigionieri dei grossi cani feroci. Sei da poco stato testimone di cosa possono fare ad un uomo con le loro fauci e non puoi che ringraziare che siano rinchiusi. Che cosa fai?
  3. @Marco NdC @Knefröd Khalya & Daleor Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Castelfranco, Quartiere dei GIardini, Villa del Marchese - Ora del pasto serale Un brivido sottile ti attraversa la pelle liscia mentre preghi la tua Dea di rivelarti il Male, paladina. La casa ne e' pregna. Il suo proprietario, la montagna seduta accanto a lui, il giovane domestico ed in maniera minore i suoi ospiti e anche le stesse cortigiane, che covano un seme malvagio fra i seni prosperosi. Essere malvagi non e' un crimine, oppure le prigioni dell'impero sarebbero colme. Ma trovarti cosi' circondata dal male, in forme, concentrazioni ed aspetti cosi' diversi dovrebbe metterti in guardia. E forse lo sei, in guardia, ed e' per questo che mentre finisci di parlare e ti guardi in torno nel fumo nebbioso della stanza degli ospiti facoltosi vedi solamente gli occhi minacciosi dietro i volti per bene. E per un breve attimo hai paura.* Fortuna vuole che il tuo sguardo Magister e' piu' predisposto di quello della tua compagna ad indagare ambienti di perdizione o forse e' il tuo particolare legame con l'energia entropica ancora forte per il rituale a facilitarti il compito. La percepisci non appena ti concentri su cio' che ti circonda. Essa e' un velo etereo, scivola sinuosa fra le pieghe della realta' condizionando con fili invisibili i presenti, stringendone i cuori oppure lo stomaco, facendo leva sul desiderio, sull'orgoglio e le insicurezze in modo insospettabilmente leggero con piccoli tocchi tenui. Solamente un abile fruitore di incanti sarebbe capace di sfruttare il potere primitivo del caos in modo cosi' controllato e preciso. Per adesso l'incanto sembra non averti preso di mira ma la cosa potrebbe cambiare. Seguendo le scie di potere i tuoi occhi ti rivelano che esse sembrano confluire sotto di voi, e non sarebbe cosi' strano se i tuoi pensieri tornassero al capanno del porto. Un altro rituale dipinto su di un muro, un altra occasione per te di accumulare potere forse. Oppure niente di tutto questo ma potrebbe comunque valer la pena controllare. Mentre sei distratto nelle tue elucubrazioni, il tuo sguardo incrocia quello del fanciullo che vi ha aperto la porta. Egli attende appoggiato sulla soglia della cucina ed adesso che lo osservi bene, non puoi che raggelare per quel suo sorriso. Un sorriso che tu conosci bene, e' lo stesso di Ren. Non e' umano. << Mi e' stato notificato quanto accaduto e lei e' stata fin troppo ligia nel suo dovere a venire fino qua a quest'ora della sera, vi faccio preparare subito qualcosa da bere. >> La voce di Mellario e' musicale e femminile, mentre batte le mani in modo leggero e secco. Il fanciullo in un attimo scompare nella cucina per riapparire subito dopo con una coppa di metallo riempita di un vino rosato e dal profumo fruttato, che ti offre Khalya, ignorando del tutto te, Magister, forse perche' messo in secondo piano dalla tua compagna. Bere e mangiare nella casa di un nobile e' un rituale antico quanto i governi lo sapete bene. E' un gesto di accettazione e di tregua, base di tutte le diplomazie fra rivali. Rifiutarsi sarebbe tremendamente scortese. Intanto il Marchese continua a parlare. << Sono a capo di una piccola associazione, con diverse proprietà in tutto l'impero, sicuramente qualcuno dei nostri dipendenti potrebbe sembrare bizzarro o avere abitudini fuori dal comune, ma niente che a me sia sembrato inappropriato. Cio' che e' successo al porto e' una tragedia, uno spreco di vite. Vorrei aver potuto fare qualcosa. >> si prende una pausa mentre il fanciullo riempe nuovamente il bicchiere del suo signore e della montagna vicino a lui. << Beviamo. >>, esorta, per poi riprendere il discorso. << Quel capanno era utilizzato poco a dire il vero, ogni tanto ci dormivano addirittura dei senza tetto. Credo che la scelta potrebbe essere stata del tutto casuale. Ad ogni modo faro' sorvegliare da alcuni uomini fidati gli altri capanni in modo che non si ripeta niente del genere.>> Che cosa fate? @Gizekh Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere Elfico, Imbrunire Colonne di fumo nero si alzano da pire di corpi, e da pochi edifici, mentre alcuni soldati presidiano delle tende bianche da dove provengono urla di sofferenza, mentre cacciatori di streghe ed inquisitori perlustrano le strade. Il portale da cui arrivi, ovvero quello che collega il quartiere degli elfi a quello dei mercati e' sgombro e non appena lo oltrepassi, dopo esserti fermato vistosamente in mezzo alla strada, il tuo fare guardingo, la tua ansia dovuta alla tua mancanza d'informazioni ti fa oggetto dell'attenzione di alcuni cacciatori. << Hei tu, cittadino, vieni qua. >> I due uomini vestono di cuoio e metallo, hanno lunghe spade al fianco ed uno di loro una pesante balestra sulla schiena. Cappe pesanti gli coprono le spalle, cosi' come cappelli a tesa larga gli oscurano i volti. Fra te e loro una decina di metri, sulla tua destra si apre un piccolo vicolo fra case mal messe, sulla sinistra un gruppetto di elfi che come hai potuto gia' notare parlottano sugli accadimenti. Scappare potrebbe essere pericoloso, non sai quanti altri imperiali potresti trovare fra le vie, oltre al fatto che ti precluderebbe la possibilita' di muoverti indisturbato per il quartiere. Certo che rispondere alle domande dei Cacciatori non e' mai facile, sopratutto se si ha qualcosa da nascondere, come il veleno che hai acquistato.Che cosa fai? @luisfromitaly Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Quartiere Elfico. imbrunire Fra le urla di dolore, la voce pacata dei curatori e il fare intransigente degli inquisitori il tuo arrivo e' silenzioso e furtivo, permettendoti di posarti sul muretto senza che nessuno si curi di te e ti assicuro che questo e' un bene Druido. Perche' mai gli imperiali hanno visto un gabbiano con un sopracciglio e di quelle dimensioni. Mentre cerchi di non farti distrarre dal sangue e dalle carcasse, la voce sofferente di un figlio del tuo popolo pronuncia un nome che conosci bene, quello di Lonne. << E' un giovane senza dimora che di rado dorme nella casa blu al confine est, insieme ad altri ragazzi, va e viene nel quartiere. Si chiama Lonne, e' lui che ci ha dato le spade, non so altro. Per favore, dovete credermi. >> , l'inquisitore che lo sta interrogando fa un cenno di assenso ad uno dei cacciatori a lui vicini, che esce di tutta fretta dalla tenda prendendo in direzione delle indicazioni ricevute. Mentre lo segui con lo sguardo incroci la figura di un cavaliere imponente in armatura scintillante ed un giovane donna anch'essa in armatura. Stanno parlando del rogo appiccato alla capanna del porto, quella che hai visto bruciare precedentemente. Sembra che vi stessero praticando qualche rituale che ha causato tutte quelle morti e da cui forse dipendono le difficolta' che hai riscontrato trasformandoti. Ma dovresti avvicinarti per indagare. Mentre rifletti sul da farsi, percepisci chiaramente gli occhi di qualcuno sul tuo esile corpo piumato, in quel modo cosi' unico in cui lo percepiscono gli animali. Volti il tuo muso verso la strada e fra i piccoli gruppi di elfi e curiosi, vedi una donna che si nasconde sotto un ampio cappuccio osservarti con sguardo perplesso. Forse avverte la tua natura unica, visto che anche lei non e' semplicemente cio' che sembra. Che cosa fai?
  4. Crees

    Nuovo gildano!

    Ho cominciato a lavorare sui post stasera che sono corposi, domani concludo e sei dentro!
  5. Crees

    Nuovo gildano!

    Intanto grazie, leggere il pensiero di veterani del game è già di per se istruttivo. Non entro in discussione riguardo i punti che state analizzando che hanno senso solo si analizzi la validità del lavoro dei manuali “espansi”( passatemi il termine, sto organizzando una cena evento per star wars ). Io credo che finché i giocatori sono sono giocatori intelligenti, non vi sono problemi. Al massimo interviene il master. Se al gruppo non dà fastidio l’annessione di un pg che non fa parte dei classici, per me non ci sono problemi di sorta, visto che non credo si troverà ad oscurare il ruolo di altre classe già presenti, ne che ci sia una particolare disparità di forze che non possa essere regolata dallo svolgersi della fiction . Il bg va bene, poi ci penso io ad inserirti nella storia.
  6. Ossian, ladro Mi prendo la vita del mio nemico come un trofeo di poco vanto ed infatti, per nulla sazio, affondo le lame sullo stolto nano che mi attaccava alle spalle. Quale terribile visione devo essere per lui mentre scompaio e riappaio casualmente sul nostro mondo, ferendolo dove l'armatura lascia scoperte le carni. Proseguo nel mio intento omicida, tanto piu' velocemente ora che un mio compagno e' caduto.
  7. Crees

    Nuovo gildano!

    “Rivelazione” è sicuramente più calzante, almeno nell’idea generale venuta fin ora sui magli imperiali. Ma non sentirti obbligato, finché è consono alla fiction puoi giocarti anche Morte se le magie ti piacciono di più . Non c’e ancora nulla di stabilito. Puoi leggerti le poche righe sul capo dei magli per farti un idea, nei primi post di gioco.
  8. Crees

    Nuovo gildano!

    Per me va bene, (perché il corno come oggetto sacro? ) ma vorrei un secondo parere.
  9. Crees

    Nuovo gildano!

    Ancora non ho letto quel manuale ma vorrei, deve essere super interessante. Tu mandala e valutiamo
  10. Crees

    Nuovo gildano!

    Su gestione e confronto dovrebbero esserci tutte comunque appena rientro a casa, ti faccio un specchietto delle stesse, che sono: Luis/Druido Marco/paladina Knef/Stregone( con capacità di lancio incantesimi) Giz/ladro
  11. Ossian , ladro Le mie lame affondano nei punti giusti facendo colare il sangue del mio nemico sulla nuda pietra, ma lui ancora mi fronteggia indomito e dimostrando una resistenza invidiabile. Questi maledetti nani sono anche riusciti a ferirmi mentre il loro capo sta pianificando qualcosa. Devo fare in fretta. Vengo e vado nell'immateriale affondando nuovamente la mia lama nel corpo del velato.
  12. Crees

    Nuovo gildano!

    Ciao @willyrs. Sei assolutamente il benvenuto. Io sono il master e sono veramente un neofita di DW, quindi ogni veterano del gioco è una preziosa aggiunta. Leggiti l’ambientazione per avere un idea ed i messaggi di gioco. Sei libero di fare qualsiasi personaggio, non uccupato dagli altri. Usiamo pure questo post per le tue domande. Io per ragioni di lavoro mi ritrovo ad avere un ritmo più blando di quando onestamente vorrei mantenere. Diciamo che rispondo di media due volte a settimana. Spero veramente di riuscire ad aumentare il ritmo, ma per adesso questa è la velocità di gioco. Per qualsiasi cosa scrivimi pure.
  13. Dopo il primo lavoro corposo per l’ambientazione, ho lasciato varie parti da colmare con la fiction, ma riguardo i nostri elfi si potrebbe dire che: dopo i primi scontri con l’impero umano ed il suo naturale istinto espansionistico, si è formata un alleanza fra i due ( forse per il nemico comune il caos, o solo per smettere di versare sangue) , sopravvissuta fino al tradimento da parte degli elfi, che hanno visto poi i loro regni ritirarsi fin all’interno dei boschi. L’impero che da sempre accorpa dentro di se tribù diverse ( basta pensare alle differenze fra le regioni) ha accolto gli elfi che hanno deciso di divenire cittadini imperiali, ma che purtroppo, per i fatti storici di cui si è macchiata la propria razza, vengono considerati di una categoria inferiore. Questa ghettizzazione è ovviamente enfatizzata dalla cultura più tribale, dall’aspetto differente ecc. A mio parere, gli elfi rimasti all’interno dei reami boscosi , vedono i fratelli dell’impero con occhio critico , o addirittura pietoso. Potremmo anche sottolineare come l’elfo Cittadino abbia caratteristiche fisiche meno sviluppate e tratti elfici meno marcati. Riguardo la storia dei nomi non ho preferenza, possiamo vedere di volta in volta. @luisfromitaly io direi che dipende da come giochi la fiction. Potresti dirmi che ricordi di aver letto un tono che parlava di problemi con la trasformazione che alcuni Druidi avevano riscontrato durante le guerre con il Caos ( declamare ) oppure farmi un discernere mentre analizzi i tuoi istinti o il tuo corpo , ma sentiamo gli altri che sono più esperti.
  14. @Gizekh Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Macelleria, quartiere dei mercati Mike afferra le monete e le fa scivolare oltre il bancone con un movimento fin troppo fluido per un uomo di quella stazza, gettando un occhio oltre la soglia del negozio come ad accertarsi che nessuno stia origliando. << Lonne ha consegnato un pacco per conto di un mio cliente, nel quartiere elfico, ma non saprei dirti se e' sempre li considerando la sommossa che e' scoppiata. Pero' conosco un posto dove lui solitamente si nasconde credendo di essere al sicuro quando le cose si mettono male. Se ha avvertito che Clargo ha messo qualcuno sulle sue tracce potrebbe essere andato li. Ti diro' anche questo per altri quindici ori. >> conclude osservandoti impassibile, mentre ti passa una fiaschetta del "succo" che hai chiesto. Il denaro ovviamente e' qualcosa che non ti manca al momento, ma ricordati che i soldi ti sono stati dati per aiutarti a completare il compito per il Marchese, anche se ovviamente non e' affatto scontato che ti servano in qualche modo. Le vie sono molte. Lonne potrebbe essere ancora al quartiere, oppure morto durante questa "sommossa" a cui accenna il macellaio, o forse davvero nel suo luogo segreto... che cosa fai?
  15. Ragazzi io posto oggi che il week end ho avuto troppo lavoro
  16. @Marco NdC @Knefröd Khalya & Daleor Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Castelfranco, Quartiere dei GIardini - Ora del pasto serale E' innegabilmente affascinante come la perfetta macchina della burocrazia imperiale registri ed annoti tutto. Ogni capitolo ed ogni ordine riporta nei propri archivi i fatti e gli accadimenti, spesso con la loro personalissima chiave di lettura. Avresti potuto trovare quello che cerchi, Khalya, anche negli archivi della tua congregazione e non sarebbero state informazioni molto diverse da quelle che leggi nel pesante tomo che estrai dallo scaffale. " Pavex Zefer, imprigionato a Rocciafiume per la durata standard di sette giorni. Arso per eliminare possibili contaminazioni dell'energia entropica. Inquisitore di riferimento Alec Craine" Forse potresti ottenere qualche risposta in piu' dall'inquisitore stesso. Il quartiere dei Giardini, esattamente come suggerisce il nome, e' sontuoso e lussureggiante. Con alberi, piante e fiori a decorarne le vie, le finestre e le facciate delle ricche ville. L'aria profuma ed e' accarezzata dal cinguettio degli uccelli che cantano sulla musica che proviene dalle residenze. Strumenti a corda ed a fiato si miscelano in sinfonie melodiose che accompagnano il vostro incidere. Pochi sono i passanti che incrociate, i piu' sono ben vestiti e pattuglie di ronda che vigilano sulla ricchezza dei cittadini piu' facoltosi della capitale. La casa del marchese affaccia su un piccola piazzetta condivisa da un altro paio di edifici. L'abitazione e' grande, alta tre piani e dipinta di uno sgargiante color smeraldo, con inserti di pregio bianchi e ampie finestre velate internamente da preziosi tendaggi. Se decidete di bussare, venite accolti da un giovane fanciullo dai lineamenti delicati, la carnagione scura e la chioma ramata. Non vi trattiene molto sulla porta, invitandovi all'interno della magione, che vi impressiona non soltanto per la ricchezza manifesta, la ricercatezza dei dettagli ed i colori caldi ed accesi che ci si aspetta da un imperiale del Sud, ma sopratutto per gli ospiti. Adrien Mellario e' famoso per le sue feste ed adesso ne avete chiaro il motivo. Nel grande salone drappeggiato di rosso, tappezzato di dipinti che inneggiano alla lussuria e illuminato da candele scintillanti come una volta celeste nel fumo di sigari e pipe, due dozzine di ragazze giacciono comodamente provocanti nelle poltrone e su puf esotici, oppure avvinghiate ad uomini di alta estrazione, in un ondeggiamento di pizzi e merletti che vorticano, ballano e al minimo movimento lasciano vedere la luminosita' della carne chiara e delicata. Seduto su uno scranno d'oro e avorio al centro di quel ciclone caotico ed inebriante, vestito di velluto blu e con i lunghi capelli neri intrecciati in una coda che gli ricade sul petto, il proprietario di casa sorseggia da una coppa intarsiata, parlottando con uomo che come il comandante del capitolo dei Magli Imperiali Ulfrig Karlsson, ha una stazza che non puo' passare inosservata. Alto un uomo e mezzo, largo come un armadio e avvolto' piu' o meno decentemente in un lenzuolo di seta, come se si fosse appena alzato dal letto, il gigante ha il corpo deturpato da cicatrici ed ustioni ed un espressione entusiasta sul volto, con le vene delle tempie oltraggiosamente sottolineate di blu, mentre le labbra grosse come una piaga sanguinante succhiano avidamente ed umettano di continuo una caramella bianca. Che cosa fate? @luisfromitaly Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Porto. imbrunire. La capitale degli umani non ti ha portato molta fortuna fino ad adesso Druido. Come se la lontananza dalla tua terra avesse in qualche modo truccato i dadi di una sorte che sembra soffiarti contro o forse e' qualcos'altro. Lo hai sentito prima, mentre lo spirito del felide sembrava rimasto attaccato con gli artigli e le zanne ai brandelli del tuo cuore e lo senti adesso mentre muti cercando la libertà del volo nella forma di un gabbiano. Gli istinti atavici dell'animale ti sembrano legarsi innaturalmente ai tuoi ed hai paura che potrebbero lasciare un ombra profonda sul tuo essere anche dopo essere tornato alla tua forma originale. Ad ogni modo questo e' un pensiero fugace mentre stendi le ali ed il cielo si apre a te con le sue infinite possibilita'. Che fai? @Gizekh
  17. Ossian , ladro Ruoto su me stesso, schivando l'ascia nanica che impatta contro la fredda e nuda pietra della colonna ed estraggo le mie lame. Esse sono nere, senza guardia, perfettamente bilanciate e incise con preghiere che promettono morte. Questi nani si muovono bene e intralciano il mio cammino, sono quindi obbligato a donare loro cio' che febbrilmente cercano con cosi' tanta testardaggine. Apparendo e scomparendo alla vista di quello che mi fronteggia, cerco di affondare i miei pugnali fra le aperture della sua difesa alla ricerca di colpi che difficilmente lo lasceranno in vita.
  18. @Marco NdC @Knefröd Khalya & Daleor Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Castelfranco, Capitolo dei Magli Imperiali - Imbrunire Il Magister non ha tutti i torti, il momento e' critico. Il porto domani sara' pieno di navi provenienti da tutto l'impero ed il prolungamento di una situazione scomoda non e' solo d'intralcio ma e' anche un danno di immagine. Ma potreste comunque tentare, forse il tuo capitolo Khalya potrebbe intercedere per darti l'autorita' o le risorse per gestire la cosa, qualsiasi direzione prendiate. Il vero problema per voi risiede nel tempo. Avete diverse tracce difronte a voi, ma occuparsi di alcune potrebbe escluderne altre, dovete scegliere attentamente a quali dare priorita'. Mellario risiede nel quartiere dei giardini, non molto lontano dalla vostra attuale posizione, ma non e' detto che lo troviate a casa e potreste dover aspettare per organizzare un incontro con lui. I superstiti del massacro elfico intanto, ottenute le prime cure subiranno presto le interrogazioni da parte della milizia o addirittura dagli inquisitori ed i loro cacciatori di streghe, se il buon comandante Ser Aubert Coeur D'Arcier ha seguito il protocollo. Questo significa che molti di loro, se non tutti verranno presto arsi per evitare che il caos proliferi. Inoltre potreste provare a seguire le tracce degli elfi sfuggiti durante la rivolta oppure cercare di capire da dove provengono le armi che hanno usato. I documenti che avete letto parlano di ben altri cinque capanni dello stesso proprietario e due banchine. Potreste indagare direttamente i luoghi, oppure rifarvi ai responsabili portuali per avere delle informazioni. Le scelte sono molte, sia che agiate insieme, sia che decidiate di separarvi. Ovviamente Magister, tu non potresti muoverti senza scorta, un altra cosa di cui dovete entrambi tenere conto. Che cosa fate? @luisfromitaly Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Locanda sul Fiume, quartiere del centro. (Tardo pomeriggio) Come le altre volte che hai provato, hai nuovamente avuto la conferma, che non puoi nascondere il tuo legame con la terra. Il tuo peculiare sopracciglio, lungo, folto ed innaturalmente arcuato, che potrebbe ricordare quello di alcuni animali del sottobosco o dei volatili predatori che uccidono di notte, ricresce istantaneamente. Mentre riporti il coltello ti puoi risollevare il morale pero', visto che la voce della fiera selvaggia al mercato si e' effettivamente ed insospettabilmente sparsa. E' raro che le voci circolino cosi' velocemente nella capitale, ma forse e' la buona sorte, oppure l'evento insolito. Purtroppo questo non mette fuori strada i mandanti del povero scagnozzo che hai ucciso e non puoi realmente sapere di quali risorse essi dispongono o decideranno di impiegare. Non ti resta che guardarti le spalle. I soldati ti scacciano malamente dopo averti allertato riguardo una possibile epidemia che stanno estirpando con il fuoco e che potresti pensare abbia colpito anche il quartiere limitrofo, visto che dalla piccola porta di servizio che si apre nel ben piu' grande portale che separa le zone, puoi intravedere delle tende di fortuna con dei feriti e numerosi soldati. Ovviamente, se tu decidessi di avanzare oltre, ti renderesti immediatamente conto di quanto la situazione sia ben diversa e molto piu' complicata, visto che ti troveresti immerso in un fango rosso sangue, con mucchi di corpi della tua specie ammassati e pronti per essere dati alle fiamme, il palcoscenico di una vera carneficina. Se tu invece decidessi di non proseguire potresti cominciare a pensare ad un posto dove passare la notte, anche tornare dai cacciatori fuori dalle mura potrebbe essere un idea. Che cosa fai? @Gizekh Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - vicolo delle topaie, quartiere dei mercati Purtroppo lo sai, le persone credono quel che vogliono e raccontano quello che gli pare. La cosa buona che la reputazione che ti precede, spesso ti permettere di risolvere le questioni molto piu' facilmente di quanto dovresti faticare se nessuno sapesse chi sei. La macelleria di Meek Mike non e' una vera macelleria ovviamente, anche se per copertura si ha effettivamente la possibilta' di acquistare della carne, non che qualcuno con un minimo di buon senso la comprerebbe in quel posto, visto che e' li che vengono fatti scomparire molti degli assassinati. E Meek Mike non e' ovviamente un vero macellaio, anche se e' lui a fare a pezzi i corpi. Oltre a questo richiestissimo servizio il buon Mike, contrabbanda lame, veleni e vari tipi di acidi. Non e' la prima volta che vai da lui e non e' la prima volta che fai acquisti. Ed anche in questo caso, ammesso che lui sia disposto a parlare dei suoi affari, sai per certo che dovrai tirare fuori qualche moneta. Piu' cose vorrai sapere e piu' ci sara' da pagare. Un conto e' sapere se ha visto davvero Lonne e dove lo ha mandato, un altro sarebbe cercare di scoprire cosa ha consegnato o per conto di chi. Che cosa fai?
  19. Ossian , ladro "Il viaggio era stato lungo, calpestando una sabbia fine e nera come cenere, attraverso nebbia e nevischio , fino alle contrade abbaglianti della morte" Poche parole incise d'inchiostro, nascoste fra i tanti disegni e simboli tatuati sulla mia pelle. Un memento di una preghiera che mi appartiene, sviscerata da uno dei mille viaggi provando a compiacere la Dea. Pochi o nessuno dei miei compagni di guerra eccetto forse le sacerdotesse, saprebbero riconoscere il salmo da cui proviene ed apprezzarne il significato. Ci vuole "tempo", bisogna distruggere e sorpassarne le macerie, affrontando l'inganno e l'imprevisto per trovarsi difronte alla prova suprema che Lolth ci mette davanti fin dall'inizio, ma che ogni volta ci abbaglia. La morte. La guerra non e' andata come previsto, le nostre forze scalpitano inchiodate da questo assedio che ci rema contro e di certo non ci fa onore ai "Suoi" occhi. Non avremmo mai dovuto scendere in campo affianco di un altra casata, ma piuttosto usare la loro guerra per indebolirli e fagocitarli. Il Qu'el'velguk (Il capo degli assassini di una casata) si fida di me, non ho abbastanza potere per mirare alla sua posizione e sono abbastanza abile da essere un pedina utile, per questo mi ha mandato qui a risolvere la situazione in fretta ma ho dovuto attendere seduto sui miei talloni a lungo perche' si presentasse l'occasione, mentre i miei fratelli piu' giovani andavano in cerca di morti da consacrare per dimostrare la nostra abilita'. Ma adesso mi chiedo se non avrei dovuto attendere ancora. Forse Ecneth e' stata piu' svelta di noi di pensiero, oppure ha semplicemente commesso un errore, ad ogni modo mi assicurerò che paghi per questo. La testa della macchina duergar e' li a pochi metri da me, che conversa nel fumo leggero delle torce e delle candele, che dipana la trama dei suoi sussulti compositi in un leggero bordone, come una rete tesa sotto le travi nere del grande salone e tra gli spessi muri di pietra. Ripone inutilmente fede in quelle sottospecie di assassini. Ma essi sono rozzi, imprecisi e senza fede, non possono difenderlo da noi, come non posso io abbassarmi ad incrociarci le lame. << Poniamo fine alle loro vite in fretta, non hanno valore. >> dico mentre i miei occhi puntano verso il mio "unico" avversario. Darkhammer. Il potere dell'anello che indosso mi trasporta nell'etereo e mentre probabilmente appaio come un anima ultraterrena che appare e scompare su questo nostro mondo di tenebra che adesso mi appare grigio e distante, scivolo guardingo lontano dai miei compagni con l'intenzione di aggirare i veli.
  20. Crees

    Confronto e gestione

    @luisfromitaly Mi piace molto l’idea che l’energia del caos utilizzata non molto lontano da te, interferisca con la tua mutazione druidica. Pensiamo a come sviluppare la cosa. Comunque il tuo sopracciglio ( carattere distintivo che mantieni anche con le trasformazioni ) non puoi togliertelo. Te hai scelto un sopracciglio, ma poteva essere una coda come un corno molto più difficili da estirpare. Diciamo che per toglierlo, possiamo pensare a qualcosa ad hoc ma che ti imponga pesanti malus. Grazie @Marco NdCper aver risposto alle domande che io ho avuto come sempre oramai giorni di lavoro infernali. Confermo che la mappa è quella. Una postilla riguardo alcune cos’è venute fuori negli ultimi post. Come spiegato da Marco , i bonus situazionali di discernere decadono se si cambia location, perciò se tirate su di esso , aspettate a proseguire oltre. Almeno che non vi interessi semplicemente avere qualche informazione “utile” o particolare da utilizzare in seguito. Diciamo che il pbf limita il botta e risposta, ma potete comunque provare a chiedermi cosa vedete a colpo d’occhio sulla scrivania ( nell’ultimo caso di Will) senza dover tirare i dadi. Anche perché, ribadiamo e correggetemi se sbaglio , discernere comporta in generale , una ricerca approfondita, come il picchiettare su un muro in cerca di qualcosa, o in questo caso muovere le carte , aprire cassetti ecc. Ovviamente , come molte cose in DW è situazionale alla fiction . La nostra paladina nel suo primo post, presta particolare attenzione intorno a se: “Spronata dal mio disagio mi guardo attorno, cercando di cogliere qualsiasi segno rivelatore. Di cosa, ancora non lo so. Forse di nulla.” Qui lui tiro un discernere, non molto dissimile dal tiro di Will sul buon locanderie ed ovviamente accettabile. Poi qui s’introducono altri fattori a mio avviso, come il tipo di classe, che potrebbe eventualmente portarvi a notare qualcosa piuttosto che altro ( un ladro noterà dettagli riguardo possibilità di bottino, status sociale ecc, un guerriero , se esso rappresenti una minaccia o meno magari, o quale sarebbe la miglior tattica da utilizzare per sconfiggerlo,) questo almeno finché non specificate cosa cercate. Come va da se, che per attivare un discernere appropriato per cercare un passaggio segreto, non vi basterà dire “guardo per vedere qualcosa fuori posto”. Poi ovviamente, io sono un vostro fan, se fate un buon tiro vi darò comunque degli indizi per arrivare dove serve, anche se non diretti come farei se aveste ruolato bene la fiction. Spero di essermi spiegato . Ci sta che un personaggio tragga conclusioni errate in fiction con quello che conosce, come il nostro Shank che non ha ignorato i segni del morso del giaguaro così come è stato spinto a pensare altro da i png da lui inseriti, che però gli danno anche informazioni non completamente esatte su dove possa trovare lonne. Esattamente come il nostro Druido ha pensato subito che volessero ucciderlo ed ora potrebbe rifarsi sull’ordine delle bilance. Tutti piccoli fraintendimenti che cercherò di sfruttare,senza dover correggere eventuali post. Solamente per favore non abusate troppo dei png e soprattutto non per piegare la fiction verso cosa vi è più congeniale.
  21. Ragazzi io sono fuori per un concerto , torno domani e posto
  22. @Gizekh Shank, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - vicolo delle topaie, quartiere dei mercati Benche' tu sia sempre molto attento a passare inosservato e' oramai da un po' che sei nel giro e almeno la gente del mestiere, come quei due zotici dalla bocca larga ed il coltello facile, sanno a chi appartengono quegli occhi cosi' singolari. Cosa potrebbero aver sentito sul tuo conto? Che sei pericoloso, abile o efficiente? Qualche storia? << Lonne il ragazzetto elfo fuori come terrazzo? E' sempre qua a torno in cerca di qualche lavoretto per arrotondare. Stamani era da Mike il macellaio e credo che abbia consegnato qualcosa per lui al porto. >> ti dice il piu' alto dei due mentre l'altro scuote vistosamente la testa biascicando << Non il porto, e' andato alla tendopoli fuori dalle mura, dove ci sono i seguiti dei partecipanti al torneo.>> Mentre i tuoi interlocutori discutono sul quale delle informazioni sia la piu' attendibile, senti alcuni dei paesani parlare della confusione nel limitrofo quartiere dei mercati, dove un giaguaro sembra aver gettato lo scompiglio per poi sfuggire. che cosa fai? @luisfromitaly Will, Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Locanda sul Fiume, quartiere del centro. (Tardo pomeriggio) Il padrone della locanda, borbotta scuse, mentre la carne grassa del collo sembra scoppiare sotto la pressione del sangue che pompa per la paura. << Sono sicuro che non ve ne pentirete, il lavoro e' quello che e' ma la paga e' ottima. >> ti stringe la mano, per poi cercare un foglietto fra le carte confuse della scrivania, dove ti salta all'occhio una nota di pagamento con diversi zeri ricevuta da un certo Lord Mellario. Ti e' chiaro come il bosco al chiarore lunare che quell'uomo a mani in pasta in faccende ben piu' losche della locanda. << Domani di buon ora fatti trovare alla tendopoli fuori le mura, vedrai una grande tenda rossa e bianca con l'effige della taverna, Lando e' l'uomo con cui devi parlare per il lavoro.>> Ti accompagna fuori dall'ufficio che chiude a chiave e ripone sotto il bancone del bar mentre lui torna a seguire i suoi ospiti. Il porto e' vivo e affascinante soprattutto in quelle ultime ore della giornata quando i vari pescherecci rientrano, ed i raggi violacei del sole morente filtrano fra gli alberi e le vele ammainate. Ma e' un altro il sole morente che attira il tuo sguardo. Non molto lontano da te, in direzione dei quartieri elfici, fiamme alte lambiscono un edificio che e' quasi del tutto consumato, circondato da un piccolo drappello di soldati. Che cosa fai?
  23. @Marco NdC @Knefröd Khalya & Daleor Inverno, Ciclo quinto, giorno 23 - Castelfranco. Un fumo denso, nero e grigio, si allunga verso il cielo terso delle ultime ore di quel pomeriggio funesto dal capanno messo al rogo, mentre le vostre figure stanche muovono i loro passi, con differente determinazione e afflitti dai propri pensieri, in direzione dell'imponente sede del Capitolo dei Magli imperiali attraversando un quartiere elfico atterrito, dove la quarantena imposta per esaminare e soccorre i sopravvissuti non vedrà probabilmente l'alba del giorno dopo ed il resto di una citta' che sembra all'oscuro di quanto successo, troppo impegnata dietro le tribolazioni dell'imminente torneo d'arme. Mentre tu Khalya forse pensi al rubino che la tua Dea ti ha rivelato essere portatore di energia oscura e tu Magister sei probabile preda della preoccupazione per la tua condizione e della scomparsa della tua seguace, mercanti da ogni parte dell'impero, cavalieri e braccianti che rientrano dalle campagne vi attraversano la strada, i piu' gettando uno sguardo di curiosità se non sospetto all'indirizzo dell'incantatore. L'ordine egida di Giustizia e Verita' professa da una roccaforte a pianta esagonale semplice e marziale, priva di qualsiasi lavoro di virtuosismo estetico e superfluo, almeno all'esterno. L'aria fredda vi assedia la pelle del viso e vi secca le labbra mentre sembra accompagnarvi anche quando superate l'ampio portone d'ingresso dietro il quale si apre la cattedrale con il suo soffitto a volta e le vetrate che raffigurano le imprese del suo fondatore Fenrir Heldenhammer. Confratelli alti, all'interno di armature ricche di croci imperiali, teschi commemorativi e pagine sacre, svolgono i loro rituali giornalieri, pregando, ferrando muscolosi destrieri nella corte interna, lavorando alle forge e addestrandosi con i pesanti martelli simboli inconfondibili del piu' rigoroso dei capitoli della Santa Chiesa. L'incidente del porto ha ovviamente allarmato le varie autorità ed e' per questo che vi e' stato concesso di accedere, senza tante cerimonie o difficoltà, alla biblioteca del capitolo dove sono conservati i documenti riguardo la cattura e l'esecuzione del vecchio, colpevole dell'incanto che ha provocato la strage elfica. Purtroppo le informazioni ivi contenute sono scarse e forse di alcuna utilità. Bren Dromne era uno dei vecchi magazzinieri del porto che da qualche anno si diceva avesse perso la ragione, assieme al lavoro, per colpa del troppo alcol e dell'oppio. Ne moglie o figli. Il capanno in cui e' stato sorpreso a disegnare gli strani simboli, e' uno dei tanti utilizzati dalle navi di passaggio per depositare le merci e dai senzatetto per trovare riparo dalle intemperie. Quello in particolare fa parte di un lotto di proprieta', fra cui un paio di banchine ed altri cinque capanni, recentemente acquistate da un nobile del sud, un certo Adrien Mellario. Che cosa fate? @luisfromitaly @Gizekh
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