Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.

Plettro

Circolo degli Antichi
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da Plettro

  1. A me invece sarebbe piaciuto un qualcosa di ispirato alla Mitologia Classica, Nordica e volendo anche alle altre un po' meno famose. Quindi un mondo antico ed epico costellato di Polis, imperi d'oriente e regni nordici. Non voglio necessariamente riproporre il mondo reale né un mondo realistico, ma piuttosto una sua versione ideale dove i vari estremi culturali del mondo antico coesistono (non)pacificamente. (Ad esempio, l'equivalente dell'Antica Grecia in questo mondo confina con l'equivalente del Nord Europa, sbarazzandosi o riducendo le dimensioni delle culture europee più "di mezzo") Insomma, un mondo epico ispirato alla storia antica e alle varie mitologie esistenti senza però nessuna pretesa di essere realistico o storico: quindi vai di armi gigantesche e assurde, armature complesse e decorate, magia e magitech che potrebbe essere una conoscenza rubata alla Dea Atena, ad Odino o donata da Tyr. Ecco, l'unico punto che manterrei intatto sarebbero gli Dei: invece di inventarne, a meno di qualche eccezione, dovremmo mantenere Odino, Atena, Apollo, Zeus, Tyr, Loki ecc. Ecc. I soliti, insomma.
  2. Snorri Laikarakkin Moggo, aspetta. Dico prima che vada incontro alla sua preziosa prova. Indossa questo, ti porterà fortuna. Non che tu ne abbia particolarmente bisogno. Gli dico con un sorriso, porgendogli il mio prezioso amuleto di zanna pietrificata. È una zanna di drago: è molto preziosa e mi aspetto di riaverla indietro dopo che sarai diventato un Adnur. xMoggo
  3. Snorri Laikarakkin Poveracci. Sogghigno pensando ai due nani che verranno scelti dal boscaiolo.
  4. Rolan Descrizione ed Immagine "Non hai idea di quanto mi faccia piacere sentire queste parole venire pronunciate da qualcun'altro che non sia il sottoscritto." Dice annuendo alla proposta di Anatym con un piccolo sorriso, per poi aggiungere, "Cominciavo a temere di star partecipando ad una qualche sorta di competizione, ma sono lieto di poter avere dei compagni di cui fidarmi: in fondo, tutti abbiamo da guadagnare dalla Torcia di Zaffiro, e non c'è motivo di ostacolarci a vicenda... Soprattutto ora che gli Dei sembrano starsi manifestando. Hai tutto il mio supporto... Chiunque tu sia." Le ultime parole non sono pronunciate con fare altezzoso, semplicemente non sa ancora il nome della Aethyr... E di chiunque altro, a dire il vero, eccetto per il Laembil che quasi sperava di non dover incontrare di nuovo. "Non so i nomi di quasi nessuno di voi eccetto per Anak, ma posso iniziare io con le presentazioni: il mio nome è Rolan. Guerriero, Studioso e... C'è chi mi chiama Profeta, per quanto lo trovi eccessivo." Conclude con un pizzico di falsa modestia, per poi volgere lo sguardo al Laembil. Rolan non ha detto niente di Anak e delle sue "tendenze", e adesso si aspetta che Anak non dica più del necessario di Rolan.
  5. Jean Mantonero Ora che Violette se ne è andata, posso finalmente porre fine alla finzione e alla menzogna, anche se solo per pochi istanti. Non ho neanche bisogno di sfoderare le spade, mi basteranno le sole mani nude per fare un macello delle povere guardie e degli odiati Baroni. Con un rapido scatto, vado alle spalle della ben più temuta baronessa e provo a lacerarne le carni con le mie sole mani... Troppo forti e spesse per un uomo che ha ancora un'anima.
  6. Olf Sì, è l'unica pista che abbiamo e probabilmente è l'unica che vale veramente la pena prendere. Annuisco non riuscendo a distogliere lo sguardo dallo scarafaggio, la cui morte continua ad intristirmi. Ma se andremo da lei, dovremo prepararci a combattere: quei soldati ci cercano ovunque, anche se è lecito pensare che possano essersi divisi per cercarci. Bisogna cercare di essere quanto più silenziosi possibile, ma anche prepararci a combattere. Voi siete pronti?
  7. Snorri Laikarakkin Osservo tutta la scena in silenzio, assorbito dai miei ultimi pensieri, i quali di recente si sono fatti un pò più confusi e causa di ansie. Tuttavia, lo spettacolino mi diverte e mi rilassa, ed inoltre non posso fare a meno di pensare che vedere Moggo guadagnarsi il proprio posto in un qualche Trog riuscirebbe sicuramente a distogliermi da certi pensieri. "Comunque, Moggo, a me piacerebbe molto vederti alle prese con la prova. Non posso essere tuo garante, ma vorrei comunque assistere."
  8. Marienburg, 9° giorno di Pflugzeit, Wellentag (Marienburg, 9 Marzo, Lunedì) E' una bella giornata a Marienburg. Nel più grande porto commerciale del Vecchio Mondo sembra che l'inverno si stia facendo da parte un po' in anticipo, lasciando spazio a una deliziosamente precoce giornata primaverile. E' da ormai una settimana che alloggiate gratuitamente al Fante Mostruoso grazie al proprietario, e vostro amico comune, Crumwise Aldersparrow: un amabile Halfling di età abbastanza avanzata che, prima di aprire la locanda, si era fatto un bel po' di esperienza come mercenario in Tilea sotto il servizio di Lupin Galletto. La locanda è un edificio a due piani costruito nella Piccola Contea, il piccolo quartiere a lato Est della città, dove si trova la maggior parte della sua clientela: Halfling locali, i loro parenti in visita dalla contea ed i sempre presenti Ogre, i quali amano il locale sia per la quantità che per la qualità della cucina dei mezzuomini... La locanda prende il nome proprio dagli affezionati bruti che frequentano il luogo, e spiega anche come mai la sala al piano terra sia così assurdamente spaziosa ed alta. Attualmente vi ritrovate proprio lì, seduti insieme a un tavolo mentre provate a godervi una colazione a base di pane abbrustolito, burro e marmellate varie, l'ultimo dei tanti pasti gratuiti che Crumwise vi ha offerto durante la vostra permanenza qui... Stamattina, tra l'altro, sua moglie vi ha accennato che l'ex-mercenario voleva parlarvi appena avrebbe avuto un briciolo di tempo: che la pacchia sia finita?
  9. Il sacerdote risponde con una timida, rinnovata, fierezza alla domanda di Eukesk, cercando di non lasciarsi intimidire dal suo corpo martoriato "Sì: la maledizione delle Onde è un fardello di cui solo noi possiamo farci carico. Chi viene da fuori non capirebbe troppe cose, finirebbe per esserci di intralcio o peggio, si crederebbe legittimato a costringerci a cambiare." Gli altri Cacciatori annuiscono alle parole del sacerdote ed uno di loro, anziano ed esperto, aggiunge: "E' il motivo per cui non troverete mai più una ambasciata di Qaanox, qui. Quei ficcanaso ignoranti, che Ukara mi perdoni, pensavano di saperla lunga e di poterci aiutare, ma lo facevano con nessun riguardo per le nostre tradizioni. E gli altri non sono tanto meglio..." "Rispedirli nella loro isola è stata la migliore cosa che il Vicario Ordovis avesse mai ordinato... Peccato non abbiano opposto resistenza, hehehe." Ridacchia un'altro guerriero, decisamente più giovane ed impulsivo. Il sacerdote riprende parola "Rieleggere un'altro vicario... E' presto per pensarci, visto che devo ristabilire il contatto con gli altri sopravvissuti del clero, ma effettivamente si dimostrerà una questione piuttosto annosa. Tutti i candidati sono morti e la gerarchia è stata spazzata letteralmente via dal vecchio Vicario... Vorrebbe forse proporsi come... Come garante per l'elezione del nuovo Vicario? Era dalla costruzione della torre che una Potenza non dava la sua diretta benedizione al Capo della Chiesa! Sarebbe un grandissimo onore, mio signore! E darebbe nuova legittimità alla rinata Chiesa!" E' chiaro che il sacerdote si sia fatto prendere un pò troppo dall'entusiasmo, considerata la quantità di parole che sta mettendo in bocca ad Eukesk. Nel frattempo, Alab'rat risponde a Boruma e Polyd, sempre nel tentativo di convincerli ad agire. "Le nostre capacità sono limitate, o Potenza. Il ruolo di noi Alabwab è quasi completamente organizzativo e di sorveglianza, ma nella pratica ci è concesso di fare ben poco, visto il delicato lavoro a cui il nostro signore è dedicato. Non vorrei mai disturbare Colui che sorveglia i Cancelli, ma devo assicurarmi di poterlo aiutare in qualsiasi modo... O quantomeno mandare qualcuno con il potere di farlo. D'altronde, non devo rendere nota la mia presenza se mi rendo conto di non essere necessario o se la mia presenza potrebbe risultare di disturbo. Per quanto riguarda il Varco che useremo, non sarà uno di quelli che separa Arkh da... Il resto, ma bensì uno di quelli che Alabwaabat stesso ed i suoi inviati usano per spostarsi velocemente. A meno che la situazione non si dimostri ancora più grave di quanto dovrebbe essere, la gente di Werth non ha nulla da temere... Adesso possiamo andare? Avete solo da guadagnare dall'apertura di un varco per il Conclave." Mentre la conversazione con l'imperscrutabile seguace di Alabwaabat procede, Boruma può vedere il Capitano borbottante della Demeter contare le monete per comprare di che mangiare per la ciurma...
  10. E' chiaro che il sacerdote preferirebbe negare le preziose provviste ai marinai, ma non può certo dire di no ad un Reggente. "Certamente mio signore, faremo il possibile." Alab'rat risponde prontamente alle domande di Boruma, "Talvolta, il nostro signore ci concede il permesso di attraversare dei varchi sicuri per viaggiare più rapidamente, ma è un permesso che va rinnovato dopo ogni incarico concluso con successo. Al momento, però, ne sono sprovvisto. Tutti noi ne siamo. Tutti tranne i Reggenti... Ed è per questo che mi servite: dovete aprire la porta, mentre io devo solo indicarle la destinazione..." spiega pazientemente lo scheletrico individuo per poi continuare, "Il nostro signore è solito assentarsi per lunghi periodi di tempo, ma questa volta... La situazione si è fatta allarmante. Durante questi periodi di tempo, era solito lasciare sue immagini residue, che davano indicazioni e concedevano permessi per l'utilizzo delle porte... Ma ora, sembra essere completamente assorbito da un qualche incarico a Sud del Conclave, un incarico che richiede tutta la sua concentrazione. A tal punto che non può più comunicare con noi, né fare operazioni di manutenzione... Sto agendo indipendentemente, è vero, ma lo faccio per capire quale tipo di problema stia assorbendo così tanto la sua attenzione." "Vi avverto, però. Io non ho nessun lasciapassare, dovrò quindi forzare parzialmente la magia della porta per riuscire a darle la direzione che desidero. Ci vorrà tutto il resto della giornata e la notte, quindi non è necessario che mi seguiate tutti. Mi basta che solo uno di voi tocchi la porta per aprirla e permettermi di lavorarci." @Ian Morgenvelt xTutti
  11. Quando Nehtri mostra il suo vero aspetto quasi demoniaco per via della sua pelle nera e della sua sottile corazza di magmatica, e Boruma mostra il suo unico scudo e simbolo inequivocabile del suo retaggio divino, l'animosa folla si silenzia. Alab'rat, invece, si zittisce quando si rende conto che la sua schiettezza ha rasentato il blasfemo. Vi lascerò scendere e risolvere questa situazione, allora. Aspetterò la fine dei convenevoli per parlare, ma sappiate che riguarda direttamente il Guardiano dei Cancelli. Immagino che i nostri obbiettivi coincidano, e se non lo fanno, sospetto che la mia missione sia più importante. Fa un inchino sconnesso, poi si mette in disparte, in attesa. Il sacerdote, invece, risponde alla vostra richiesta: "Non vi faremo attendere oltre, miei signori! A voi ed ai vostri uomini sarà garantito porto sicuro fin quanto vorrete!" Esclama, mentre la folla ammansita sembra già iniziare a calmarsi e a mettere via le armi. Dopo che siete tutti scesi, l'uomo di chiesa vi si avvicina, con il capo chino: "Non avrei mai creduto che avrei visto con i miei occhi la Dolce Selestia, Colei che porta la Follia, l'Amico dei Mortali e la Morte della Ragione. Sono costernato dal disturbo che potrei avervi provocato, e se avessi saputo che tale perfezione era imbarcata su tale volgare vascello, la Chiesa si sarebbe assicurata di offrirvi una ospitalità degna della vostra stirpe." Premette, poi aggiunge. "Ma l'ultima Mareggiata ci ha colpiti nel bel mezzo di Capodanno. Niente che i Cacciatori di Werth e la Chiesa non abbiano potuto gestire, anche se a caro costo. Cose di tale volgarità di cui non dovreste neanche preoccuparvi. E' stata solo una delle tante Mareggiate per cui Werth è tanto celebre nella sua sfortuna." Continua cercando di rassicurarvi, poi però aggiunge, "E a nome della Chiesa di Werth, sono mortificato, un povero sacerdote non dovrebbe accogliere ospiti tanto illustri ma... Il Vicario è morto. Il Vicario assieme agli Otto Cardinali e tutto il suo pontificato. Una tragedia dalla quale ci riprenderemo, ma che ci ha lasciato disuniti. Supereremo tutto questo." "Un bel casino, il Vicario non ha saputo resistere al Richiamo delle Onde. Ha massacrato tutti i presenti nel suo bel palazzo e si è lanciato dalla finestra..." dice uno dei guerrieri in pelle nera, per quanto lo dica con un cinismo malcelato. "Ma non prima di essersi trasformato in una grassa Lampinae mangiauomini... E a quattro zampe." Aggiunge l'altro. Il prete sembra immune alle volgari parole dei due Cacciatori: evidentemente, il momento in cui un uomo chiesa cede al Richiamo delle Onde, perde ogni forma di sacralità e rispetto. "Miei signori, posso chiedere cosa vi porta qui? Spero non sia per farvi carico delle nostre miserie, poiché ci è stato insegnato che non fanno altro che rafforzarci. Vi chiedo umilmente di non farvi disturbo..." "L'uomo di chiesa ha ragione, non dovreste. Qui a Werth si dovrebbe trovare una porta. Porta che, in una notte di lavoro, dovrei riuscire ad aprire per portarci al Conclave." Interrompe Alab'rat, il quale era sempre stato presente e vede questa occasione per spiegare il suo piano, ma non ancora le sue intenzioni. Nel frattempo i marinai, Capitano ed il suo entourage riescono a scendere e a godere della solida, sicura, terra ferma. Si concedono qualche tempo di pausa prima di cominciare ad organizzarsi per occupare qualche casa abbandonata o mettere su un accampamento da qualche parte.
  12. Questo sarà il topic di Servizio.
  13. @Ian Morgenvelt e @Albedo La sacerdotessa rimane interdetta alle parole di Polyd, le quali sembrano inquietarla profondamente, nonostante faccia del suo meglio per non darlo a vedere. Il viaggio prosegue calmamente: man mano che vi avvicinate, altre navi emergono dalla nebbia, ma non sono altro che relitti semi affondati o piccole imbarcazioni alla deriva, la cui ciurma è composta solo da cadaveri degli stessi infetti che vi hanno assaliti. Hanno provato a fuggire. Lo scenario è abbastanza cupo: tra le poche imbarcazioni che ora è possibile ritrovare, parecchie tra queste sono danneggiate mentre altre hanno preso fuoco, e sembrano in procinto di colare a picco. Da qui, la città sembra essere diventata una città fantasma: la celebre torre dell'orologio di Werth vi dà il benvenuto, ancora intatta nonostante tutto; ai suoi piedi innumerevoli edifici grigi e apparentemente privi di vita. Di alcuni di questi non rimangono che scheletri anneriti: segno che c'è stato pure uno o più tentativi di appiccare un serio incendio. La larga via che va a ridosso del porto è costellata di falò; corpi di uomini, di cavalli e dimostri e di barricate improvvisate, costruite con mobili e carrozze in legno. Ad accogliervi, però, non c'è solo uno scenario spettrale ma anche una folla di guerrieri in armature di pelle nera e popolani infuriati. Chiaramente umani e sani di mente, anche se non lucidi. Nonostante ciò, il capitano dà l'ordine di attraccare, per nulla intimorito. Ha gli dei dalla sua. I marinai obbediscono, mettendosi a lavoro per dare inizio allo sbarco. Di fronte alla folla, potete vedere un umano in abiti talari, il quale sembra essere l'unico capace di tenere a bada la mandria di uomini infuriati alle sue spalle. Prende parola, la sua voce magicamente amplificata da quello che sembra un piccolo collare in metallo arcano. Stranieri! In nome della Chiesa dei Reggenti di Werth devo chiedervi di prendere il largo! Mi dispiace non potervi offrire l'ospitalità che meritate, ma l'ultima Mareggiata ci ha messi a dura prova. Qui non c'è niente per voi: né cibo, né acqua, né medicamenti. Vi supplico di andarvene, poiché temo di non poter tenere sotto controllo i miei concittadini od i miei Cacciatori, una volta che metterete piede a terra. La sua voce è ferma, ma non aggressiva, nonostante vi stia ovviamente minacciando. I marinai si guardano a vicenda spauriti, mentre il Capitano e la Sacerdotessa si voltano verso di voi. Un Alabwab, che né Nethri né la Triade hanno mai sentito parlare, osa rivolgersi schiettamente a Boruma e Selestia Scendere è imperativo. Mi aspetto che voi risolviate la faccenda velocemente, in un modo o nell'altro. Il tempo è poco, e potrò parlarvi meglio in cammino.
  14. Snorri Laikarakkin Ha! Buon per te Moggo! Te l'avevo detto che ce l'avresti fatta: da qui è tutto in discesa, te lo posso assicurare! Dico incoraggiante per poi ascoltare la sua preoccupazione riguardo la necessità di un accompagnatore. Ma, perdonami amico, perché non Deljai? Forse non sarà altolocata quanto i nuovi parenti di Chazia, ma è sicuramente affidabile... E sono felice anche per te, Andr! In tutto questo tempo, effettivamente, non mi sono mai preso del tempo per vivere un pò la cultura di questa città. Effettivamente, devo ammettere di essere stato assorbito quasi completamente dai miei studi... Niente di eccitante, da parte mia.
  15. I marinai si mettono subito a lavoro. La nave, stancamente, riprende ad avvicinarsi verso la costa. Di lì a poco sarebbero arrivati al porto dell'isola. Nel frattempo, la sacerdotessa risponde alla domanda di Nethri, approfittando dell'allontamento del Capitano il quale si era avvicinato alla prua per cercare di scrutare il porto, per quanto possibile. "Da quel poco che lo conosco, il Capitano è un uomo che ha amore solo per se stesso, sua figlia e la sua posizione. A volte penso che non tema neanche gli dei, finché non se li trova davanti, certo..." dice scrutandolo con fastidio, "Ama circondarsi di gente capace, ma che non ha alternative. Io sono finita qui perché... Non sono più ben voluta nella mia vecchia congregazione e mi ha dato l'opportunità di imitare il mio signore grazie ai suoi viaggi. E lo stesso vale per il guerriero di Taoiseach, che vorrebbe la mano di sua figlia ma che è costretto a pagare la sua dote servendo come guardia del corpo. Tuttavia... Non credo voglia il male altrui. E' solo troppo egoista per interessarsene."
  16. Olf Osservo impotente la scena. Lo sai che i mutanti non scelgono di diventare mostri, sì? Chiedo amareggiato per la sorte del vigliacco scarafaggio. Radagast, per gli dei, vedi di stare un pò fermo che ti devo ricucire. Wilhelm, tieni fermo il tuo lupo, che ho visto che è stata ferita pure lei. Senza professare altra parola, Olf avrebbe proceduto a medicare gli altri oltre a Wilhelm.
  17. La piccola ciurma dell'altra nave rimane in silenzio. Poi i vari membri cominciano a chiaccherare tra di loro, per decidere il da farsi: è chiaro che non vogliano farvi scendere, né che trovino molto convincente Boruma. E' già sufficientemente assurdo che i figli dei Reggenti siano scesi da Itosa, che poi si trovino su una nave mercantile proprio nel momento del bisogno di questi poveri marinai è semplicemente ridicolo. La nebbia fitta non aiuta, e di Boruma vedono solo i suoi capelli di fuoco, cosa abbastanza comune in una nave di Eefret. "CHE STR*NZATA! GIRATE A LARGO, ABBIAMO GIA' ABBASTANZA PROBLEMI. SE ATTRACCATE, SARANNO GUAI." Detto questo, la nave continua ad andare a largo. Il Capitano si rimette a gridare, "MA DOVE STATE ANDANDO?!" I membri della piccola imbarcazione rispondono quasi all'unisono, recitando un breve ma efficace motto di quella che potrebbe essere la loro organizzazione "A CACCIA!" Il vecchio Eefret poi vi guarda, la sua espressione è difficile da decifrare "Forse sarebbe... Stato meglio mostrare più polso. Spero che non ce ne sarà bisogno una volta attraccati, dove potranno vedervi in viso." poi si rivolge ai suoi ufficiali ancora in vita: "Forza, rimettete gli uomini a lavoro. Dite loro che tra poco arriveremo al porto. Poi, se le potenze lo vorranno, potremmo finalmente recuperare." E, detto questo, la nave si mette in partenza. @Ian xTutti
  18. Snorri Laikarakkin
  19. Il Capitano ascolta i numerosi rimproveri che gli vengono rivolti, limitandosi ad annuire senza guardarvi direttamente negli occhi. "Mi scuso per la mia debolezza... In futuro farò di meglio, anche se spero che non ce ne sarà necessità." Dice, infine, per poi aggiungere qualcosa, "tuttavia il rito ci sarà comunque, a meno che non vi causi un vero e proprio fastidio. Mi permetto di insistere." La sacerdotessa, nonostante le rassicurazioni, fa un cenno di approvazione di fronte agli ordini. Poi, quando Polyd si avvicina al capitano e gli rivolge la fatidica domanda, l'anziano risponde guardandolo, inizialmente, negli occhi per pochi, quasi blasfemi, istanti. Uno sguardo che tradisce indecisione su quale risposta dare al primo della Triade. Poi, lo distoglie. "Sono certo che tutti voi soffriate molto delle miserie di noi mortali, sicuramente di molte più volte di quanto il mio vecchio cuore avvizzito sia capace. Vi ringrazio di tanta premura, e mi dispiace se il mio comportamento vi reca offesa. Troppi uomini persi in troppi anni di servizio, alla lunga diventa difficile provare dolore per i miei sottoposti." Poi, dalla nebbia emerge un'altra piccola imbarcazione, con a bordo un gruppo di uomini in abiti di pelle nera. "EHI! TUTTO BENE LASSU'? COS'ERA QUELL'ESPLOSIONE?" Grida uno di loro portandosi le mani ai lati della bocca, il capitano corre a rispondergli, interrompendo il momento di tensione che si era creato "SIAMO STATI ATTACCATI! COM'E' LA SITUAZIONE A TERRA?" "DOVE SONO I BRANCHIATI?" "MORTI, QUALCUNO E' FUGGITO. ADESSO RISPONDI! ABBIAMO BISOGNO DI ATTRACCARE!" "NON SE NE PARLA, A TERRA ABBIAMO GIA' ABBASTANZA PROBLEMI, ORA!" Il Capitano rimane in silenzio, la sua espressione è furente. Poi vi guarda. E così fa la sacerdotessa. Il guerriero di Taoiseach. I marinai.
  20. Snorri Laikarakkin
  21. Jean Mantonero Rimango in silenzio di fronte al tribunale che si sta tenendo in questo istante. Le due donne sotto processo contano su di me, io conto su Silvedo. Quando e se riuscirà ad arrivare, farò tutto quello che è in mio potere per permettergli di fare il più grande errore della sua vita. Nel frattempo, aspetto.
  22. Olf Le parole del barone cominciano a scalfire anche la mia pazienza. "E non metto in dubbio questo, barone! Ma sua moglie, in questo momento, è ovviamente sotto l'incanto dei poteri perniciosi! Le sembra forse naturale, questo?", dico con fervore, certo di aver capito quale sia il suo problema. "Quella pietra è maledetta, l'ha costretto nel suo aspetto e probabilmente sta corrompendo la sua amata. Se quantomeno provasse a darci una mano, forse potremmo sottrarla al loro controllo! Comprende ora la nostra posizione? Non c'è niente di naturale in tutto questo!"
  23. Il capitano fa una espressione confusa, come se non si aspettasse né capisse il perché delle implicite accuse. "Che cosa vorreste dire, mia signora? Le sembro forse nelle condizioni di partecipare direttamente agli scontri, considerata la mia età e necessità di appoggiarmi ad un bastone? Come voi, sono stato colto alla sprovvista dalle creature che ci hanno assaliti, e quando ho visto che delle Potenze si trovavano nella mia nave, ho pensato bene di farmi scortare al sicuro dagli scontri una volta resomi conto della vittoria pressoché garantita. E dovrà convenire con me che non era una brutta idea: sarei morto senza dubbio anche durante la mia ritirata, non fosse stato per il vostro agire provvidenziale. Non ci fosse stati, mi sarei sicuramente comportato differentemente..." Risponde il capitano chinando il capo, ma non esitando a spiegare per filo e per segno le ragioni del suo comportamento. "Mi dispiace se il mio comportamento vi ha arrecato offesa, mi assicurerò di fornirvi un grande sacrificio oltre a riservarvi un trattamento ben diverso per l'intera durata del viaggio... Ma nel frattempo, potremmo concentrarci su questioni più pratiche?" Nonostante tutto, non ha certo paura di parlarvi direttamente, a differenza della sacerdotessa che osserva la scena in silenzio.
  24. I giovani semidei si sentono improvvisamente rinviogoriti: le poche potenze che sono state ferite (e svariati marinai morenti) si riprendono immediatamente grazie alla magia di Selestia, che preferisce assistere i suoi compagni piuttosto che seminare altra morte. Boruma e la Triade non sono della stessa opinione: i tre semidei tagliano gole e perforano fianchi con abilità e leggiadria, muovendosi sul campo di battaglia come fantasmi. Uno dei colossi, uno di quelli perfettamente in salute, cade a terra morto con varie ferite su tutta la schiena... Boruma, invece, trapassa il cuore del profugo che da fin troppo tempo lo stava infastidendo, per poi continuare a supportare i marinai con la sua prodezza marziale, uccidendo altri dei nemici con colpi rapidi, precisi e potenti. Poi, la battaglia trova la sua conclusione. Una frustrata Nethri decide di finirla una volta per tutte: una colonna di fuoco divino investe la nave nella sua interezza, riuscendo però a risparmiare i marinai, i suoi parenti ed i pochi infetti che hanno avuto modo di tuffarsi di nuovo in mare, ancora sotto effetto del sortilegio di Selestia. In quell'inferno ardente, nessuno degli infetti rimasti a bordo ha modo di sopravvivere, eliminati dal fuoco purificatore. Adesso vi ritrovate nel bel mezzo di un campo di battaglia: siete circondati da corpi di marinai ed infetti, ormai carbonizzati ed irriconoscibili dalla tempesta di fuoco che gli ha avvolti... Ma sono molti di più i marinai vivi, che vi guardano con sacro timore e tacita riconoscenza. Siete sicuri che alcuni di loro non sanno neanche con certezza quale Dio voi siate. La tacita riconoscenza dura ancora per poco: il primo a spezzare il silenzio è la sacerdotessa Geovris, la quale si affretta a venirvi incontro e a gettarsi sulle ginocchia di fronte a voi. "Miei signori! Io... Noi..." Non ha parole, non sa neache cosa dire: l'adrenalina e l'eccitazione la rendono incapace di formare una frase di senso compiuto, decide quindi di rivolgersi al capitano "Un rito! Una cerimonia! Un sacrificio! Urge un rito per rendere loro grazie e chiedere perdono! Perdono per averli relegati alla stiva!" Grida allarmata comportandosi come se voi non foste direttamente di fronte a lei, evidentemente si sente in colpa per essere stata così passiva di fronte alla mancata ospitalità. Forse, nella sua testa, ha fallito una qualche prova che potreste avergli posto... "Ci sarà tempo per i riti e le celebrazioni, donna. C'è da capire il da farsi, adesso. Saldak, fai buttare in mare i corpi dei mostri e comincia a disporre da qualche parte quelli della ciurma. Sacerdotessa, dia inizio ai riti di sepoltura in mare e sii rapida: non voglio tenerli sulla Demeter più del necessario." "Non puoi dirmi cosa fare! Non di fronte a loro! E' necessario chiedere perdono, prima!" Capendo che è inutile discutere con la sacerdotessa, il capitano si rivolge direttamente a voi, facendo un rapido inchino per poi prendere parola "Signori di Itosa, vi chiedo perdono per il trattamento che vi ho riservato e vi ringrazio per essere intervenuti. Vorrei tanto esaudire i desideri della sacerdotessa, in questo momento, ma temo che mi sia impossibile adesso. Potreste concederci di portare via i cadaveri e capire se avremo modo di attraccare a Werth? Avete forse un qualunque desiderio che posso esaudire, nel frattempo? Un ordine, magari?" Il tono è totalmente diverso da quello che vi ha riservato finora (o da quello che riserva a chiunque, se per questo). Il guerriero di Taoiseach, invece, si tocca il fianco tamponandosi una ferita che non avevate notato. Tuttavia il sanguinamento sembra essersi arrestato, probabilmente grazie al Dono di Selestia. Non vi guarda direttamente, ma in faccia ha una espressione sorridente, divertita e forse... Leggermente imbarazzata?
  25. Olf Rimango in silenzio ad aspettare la risposta del Barone, nella speranza che possa dare ascolto alle nostre parole.

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.