Vai al contenuto

Nereas Silverflower

Concilio dei Wyrm
  • Conteggio contenuto

    3.4k
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    8

Tutti i contenuti di Nereas Silverflower

  1. Hai 7 round di ira dopo averli recuperati alla fine della battaglia precedente
  2. Eike la cantastorie Dico molto pensierosa "Dunque ha assoldato dei goblin? Se così fosse, potrebbero essere loro i reali artefici degli incendi e delle razzie fattorie... In virtù di questo, ho solamente un'ulteriore ragione per fronteggiare quella strega... In questo modo la verità potrà emergere e le tensioni in città si acquieteranno... Per quanto riguarda le vostre terre, il fatto che le riotteniate non può che essere un qualcosa di buono poiché vi darà accesso ad una nuova fonte legittima di entrate economiche e vi permettà di risollevarvi dalla vostra condizione attuale in modo da poter vivere meglio, in conseguenza di ciò non ho affatto remore sul fatto che vi siano restituite a seguito della caduta di Etelka.". Dopo aggiungo ridendo "E poi io non ho un grande attaccamento ai beni materiali, da cui non avrei motivo per essere d'intralcio a ciò. Molto meglio, decisamente molto meglio che tornino a voi!"
  3. @Dardan domanda: visto che sono nauseato, ma posso comunque muovermi, posso comunque provare ad aggirare il dretch acrobaticamente per provare a fuoriuscire dalla nebbia tossica oppure no? Sulla base di questo, provvederò a postare
  4. Vel "Non penso di poter riconoscere la pozione, sono in grado di incanalare il potere divino, ma non sono mai stata capace di discernere una pozione da un comune stufato... Diciamo che alle lezioni del noviziato sull'uso delle arti magiche sebbene fossi intelligente, non ho mai seguito troppo bene... La chierica che mi prese sotto la sua ale protettrice non negò mai di dirmi quanto in certe cose sono forse troppo svogliata nonostante il mio acume... Per quanto riguarda le monete, dunque, come le porteremo con noi e come le ripartiremo? Io resto dell'idea che, tolte quelle già prese da Babushka e quelle che Vass si è giustamente ripreso, dovremmo restituirle alle persone che hanno subito le razzie." e guardo il baule incuriosita per tutto ciò che contiene.
  5. Tariam Lave Quando capisco che l'orso è soddisfatto per il banchetto che gli abbiamo portato e che, dunque, l'uccisione dell'alce non è stata che un vano sacrificio sulla pira sacrificale della guerra, mi tranquillizzo e dico agli altri "Dunque quale sarà la nostra prossima mossa ora che l'orso sembra felice di quanto gli è stato donato?"
  6. Caelern Arrivato in piazza, osservo con viva meraviglia lo spettacolo della fontana e dei tanti uccellini metallici che si animano svolazzando tra rame e cantando le loro allegre melodia. "Ma... Ma è fantastico! Tutto questo spettacolo è meraviglioso!" penso rimirando con gioia la dolce visione che mi si para dinanzi agli occhi e vedendo i bambini molto felici di questa meraviglia di concegni. Spostando lo sguardo, vedo dietro una finestra uno gnomo dai capelli bianchi e ricci che sta sorridendo a sua volta felice di tutto ciò. Mi avvicino alla finestra aperta e con occhi sognanti e raddolciti, mi rivolgo a questi dicendo con molta gentilezza e con forte ammirazione per lo spettacolo al quale ho assistito "Immagino che tu sia Gerbo! Io e i miei compagni di viaggio ti stavamo cercando perché avevamo bisogno di fare acquisti al tuo emporio. Suppongo che sia stato tu a creare la fantastica meraviglia alla quale abbiamo assistito, non è forse così? Hai creato un qualcosa di davvero meraviglioso e che porta un sorriso e una speranza che per molto tempo sono stati lontani dal mio cuore per delusioni legate al mio passato, anche se forse negli ultimi giorni... Sai, ho apprezzato davvero tantissimo lo spettacolo al quale ho assistito qui in piazza, si tratta davvero di un qualcosa di degno di lode. Se hai creato tutto questo solo perché i cittadini e i visitatori di Verbobonc ne potessero fruire, il tuo cuore è davvero nobile e intriso di dolcezza, o esponente del popolo gnomesco. Ma suppongo ciò sia naturale, il tuo popolo è sempre stato avvezzo alla creazione di molteplici meraviglie e questo non può che farmi gioire. Per voi la tecnica è un'arte che venerate con vivo ardore e io non posso che apprezzare essendo a mia volta un artista." Ancora una volta le mie parole sono molte, ma non posso esimirmi di spenderle per uno spettacolo tanto bello e rasserenante, la mia parole vuota di ogni lusinga ma piena di ogni viva ammirazione
  7. @Alonewolf87 Intanto Silveria, che si è seduta su uno sgabello vi dice "Quella del libro e della chiave è una storia che ho appreso durante il mio noviziato... A quanto so dopo che sono nuovamente sparite nessuno per quanto si sia sforzato di cercarle, è mai riuscito a trovarle, anche perché sembra che siano protette dalle divinazioni. L'ultimo che le ritrovò, le trovò per caso mentre esplorava le rovine dell'impero Azlanti... Comunque comincio a credere che l'ipotesi che abbiate mosso sul fatto che quegli oggetti abbiano una forma diversa rispetto a quella che ci aspettiamo potrebbe essere fondata... Il problema è provare a capire dove si trovino ora... In tempi tesi come questi, potrebbero essere d'aiuto e non possiamo farle finire nelle mani della chiesa di Asmodeus e Zon-Kuthon... Ai kuthoniti tra l'altro in genere non piace che il loro dio venga ancora ricordato con il suo vecchio nome... Zon-Kuthon non è sempre stato così, a quanto ho studiato, lo è diventato dopo essere svanito e poi tornato... Ma il problema è come faceva la voce che ha parlato nella mente di quest'uomo a sapere delle reliquie..."
  8. Ilmalyon Lodar Alla fine i dretch si avvicinano e io stesso mi preparo a dar loro battaglia. In quanto emissari dei piani inferiori, questa volta combatterò con tutte le mie forze e non mi tirerò indietro senza lasciare loro via di scampo. Estraggo lo stocco mentre dico "Immonde creature dei piani inferiori, preparatevi ad affrontare il giudizio degli empirei. Non avrete via di scampo!". Senza remore estraggo lo stocco per poi iniziare un'orazione. Questa volta la mia supplica si rivolge a Kelinahat e Zohl "O signore empiree che vegliate sulla verità, dateci la forza di affrontare questi immondi demoni." DM Tutti
  9. Ameriel Loral Cerco di concentrarmi nell'attuare il mio racconto "Fenice che veglia sull'alba, dac..." ma non ho il tempo finire la frase che vengo colta alla sprovvista dal verme che sceglie di accanirsi su di me e rimango impressionata dalla cosa, sia psicologicamente perché non me l'aspettavo sia fisicamente perché dopo la botta sulla parete rimane impresso il calco della mia sagoma. Appena mi riprendo dico "Ahia, che botta!" mentre sento le ossa doloranti per l'impatto con la rocce e ho la testa che mi gira mentre vedo piccole volpi dal manto bianco correre intorno alla stessa. Cerco comunque di riprendermi e troppo frastornata e inquietata per continuare il racconto, cerco di provare a ragionare sul come sottrarmi alla situazione di pericolo nella quale mi trovo. Mentre vedo le volpi che corrono svanire a poco a poco mi viene un'idea "E se facessi come le volpi che ho appena visto e svanissi alla vista? Ma sì! Direi che può andare! Sarà pericoloso cercare di incanalare il potere magico, ma è la mia unica possibilità di sopravvivere...". Cercando di tenere alta la mia concentrazione affidandomi alla conoscenza della mia arte per tenere la mia mente limpida e libera da preoccupazioni, comincio cautamente a tracciare semplici segni arcani mentre l'energia del mondo a poco a poco fluisce in piccole scintille intorno a me convocata dalle mie parole. Lentamente dico "Velo del magico... Per favore, avvolgimi... Fammi svanire alla vista!" DM
  10. Tariam Lave Grazie all'arte magica di Thord, il mio corpo viene ingrandito e inizialmente mi rimiro stupito della cosa, non per incredulità, anche perché in più occasione sono stato testimone della magia druidica, bensì per la sensazione che provo ad essere così grande e che mi permette di osservare il mondo da una prospettiva diversa da quella rispetto alla quale lo osservo in genere. Tuttavia, anche mosso dalle parole del nano che ci dice che l'incanto non durerà molto, non perdo tempo e do una mano nel trasporto della nobile alce caduta sotto i nostri colpi. Giunti alla caverna nella quale risiede l'orso, questi decide di farsi vivo e noto che si tratta di un animale davvero massiccio, forse addirittura più grande di quelli che io ho visto pattugliando e andando a caccia nella palude nella quale fine a poco tempo prima vivevo, il che mi lascia fortemente sconcertato. Questi non ci pensa due volte ad appropriarsi del colpo dell'alce e pone sopra lo stesso una delle sue zampe come a dirci che il trofeo è suo e noi non siamo in diritto di reclamarlo. Nonostante il mio sconcerto, cerco di manentere la calma e di non compiere azioni avventate, mentre chiedo a Thord "Penso sia soddisfatto del bottino di caccia che gli abbiamo portato?" mentre cerco di passare in rassegna le mie conoscenze del mondo naturale per provare a capire se l'orso ci stia mostrando approvazione per quanto gli abbiamo riportato. DM
  11. Vel Osservo ciò che i miei compagni rinvengono e dico "Tutta questa ricchezza sicuramente potrebbe esserci utile, ma direi che il modo migliore per utilizzarla è ridistribuirla tra coloro che sono stati vittime delle razzie dei goblin. Direi che è la cosa più giusta da fare... Certo, questo non ripagherà le vite che sono andate perse, ma sicuramente aiuterà gli abitanti dei villaggi razziati a riprendersi, voi cosa ne pensate? La cosa certa è che qui purtroppo non abbiamo trovato tracce di coloro che cercavamo, anche se abbiamo almeno ottenuto una pista da battere..."
  12. Baegorn Mi metto meticolosamente a compiere la mia perizia sui corpi. Analizzando i segni mi accorgo che sono morti relativamente da poco e mi appresto a dirlo ai miei compagni con dovizia di dettagli. "Ho esaminato i loro corpi e sulla base dei segni rinvenuti sugli stessi e della loro decomposizione, questi poveri spiriti inquieti non hanno vissuto in questo orribile stato per molto tempo. Sulla base dei miei rilievi, direi che sono morti ieri, da cui esiste la ferma possibilità che siano stati dei caduti al più per qualche ora e non abbiano sofferto troppo a lungo come marionette i cui fili sono mossi da Izrador e ora i loro spiriti potranno riunirsi al fiume di spiriti innocui che aleggia su questo mondo o, almeno, mi piace sperarlo. Ciò significa che chiunque abbia compiuto questo massacro, non è molto lontano da qui e presto lo raggiungeremo e potremo fermarlo prima che strappi via le vite di altri innocenti. Mi chiedo se ci siano stati dei superstiti a questa orrenda tragedia, se anche solo uno si è salvato da quanto è accaduto, per me è segno di letizia poiché significa che non tutto è perduto."
  13. Caelern Di bardi e soldatesse Dopo essermi ricongiunto con gli altri, scopro che Chade è riuscito a procurarci il passaggio e mi reco con gli altri presso l'accampamento dei cavalieri. Scoperto chi è alla loro guida, lo osservo con occhi pieni di ammirazione e gli dico "Sicuramente grande è la nobiltà del tuo cuore! Rinunciare ad una vita di agi e ai propri privilegi per vivere una vita irta di pericoli sotto lo stendardo del bene non è certo cosa comune... Molti non avrebbero fatto lo stesso... La strada che hai percorso è quella della vera nobiltà, non quella legata ai titoli e dal quale ti sei distaccato... Sono coloro come te e i tuoi compagni che meritano di essere immortalati nelle leggende, nei canti e nella ballete per darci un esempio della strada da seguire, soprattutto in momenti drammatici come questi... La strada dell'eroismo e dell'altruismo che molto spessa viene dimenticata... Forse le leggende oscure meritano allo stesso modo di essere commemorate, ma solo per dirci quale strada non seguire... Io forse non ho la vostra medesima fermezza, il mio spirito infatti è decisamente più libero del vostro e il mio cuore meno incline ai vincolo della legge, ma come voi combatto nel nome di un alto ideale. Essere al vostro cospetto, per me rimane in ogni caso un onore!". Finiti i prepativi seguo le istruzioni che mi vengono date e salgo in sella insieme ad uno dei cavalieri. Mentre il suolo a poco a poco si fa piccolo sotto di me e inizio a godere dell'entusiasmante vista del paesaggio, comincio a parlargli e a chiedergli dell'imprese dell'ordine e di ciò che lo abbia spinto ad unirsi allo stesso. Inizialmente questi appare seccato, forse perché non abitato ad avere con lui una compagnia così loquace, ma poco a poco capisce che nel tumulto delle mie parole non c'è malizia e che sono mosso da un reale interesse e si apre a me. Mi dice del suo passato, mi dice di come sia stato travagliato, di come il suo cuore sia pieno di cicatrici per gli orrori e le colpe che ha commesso in passato e di come unirsi all'ordine per lui sia stato un modo per trovare la redenzione e una possibilità di riscato. Mi rivela che infatti un tempo era un assassino al servizio della malavita. Senza remore aveva più volte ucciso a sangue freddo, anche bersagli indifesi fino al giorno in cui gli dissero che avrebbe dovuto assassinare una bambina come atto di ritorsione, questo perché i suoi genitori erano scomodi ai suoi mandanti e avevano scelto di opporsi fermamente alla loro coercizione, di non lasciarsi sopraffare alle intimidazioni. Quella notte si introdusse nella loro casa, la mano salda sul pugnale che avrebbe dovuto mietere un'altra vita innocente in cambio di denaro sonante. Ma accadde qualcosa che non aveva previso, qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita per sempre, nel bene o nel male. Il caso volle che infatti quella notte i genitori stavano ospitando un viante che si era presentato come un messo itinerante della chiesa di Heironeus e che aveva bisogno di asilo e riparo per la notte. Ciò che non sapevano, è che questi non aveva rivelato loro di essere un paladino in incognito. L'uomo aveva sentito i suoi passi e si era svegliato. Preoccupato per quello che stava accadendo, accorse nella camera della piccola brandendo la sua spada proprio nell'attimo in cui questi stava per piantare il suo pugnale nel petto della bambina, nel punto in cui batte il cuore, per infliggerle una ferita fatale. Il paladino riuscì a soggiogarlo giusto in tempo e a fargli cadere il pugnale dalle mani. Lui pensava che fosse giunta la sua ora, che fosse finalmente arrivata la sua fine. Ma l'uomo che lo aveva soggiogato fece qualcosa che non si sarebbe mai aspettato e che lui non avrebbe mai fatto a sua volta. Invece di far scorrere il suo sangue, gli mostrò misericordia e gli disse che lo avrebbe preso con lui per mostrargli una possibilità di redenzione, anche perché reclamando il suo sangue non sarebbe stato meglio di lui. Fu quella notte stessa che il suo apprendistato ebbe inizio. Inizialmente più volte avrebbe voluto che questi lo avesse deprivato della vita invece che sottoporlo ad una vita di privazioni lontano da tutto ciò che aveva amato. Ma con il tempo cominciò a capire gli errori del suo passato, soprattutto dopo che più di una volta fu salvato dal paladino sul campo di battaglia, cosa che non aveva mai visto fare negli ambienti che frequentava. La sua vera redenzione però cominciò quando fu il paladino ad essere in pericolo. Accadde infatti che un giorno mentre stavano indagando sulle incursioni di alcuni orchi, vennero colti in un'imboscata. Il paladino scelse di rimanere indietro per permettergli di fuggire scampando all'agguato. Mentre si allontanava lasciando il paladino al suo ultimo lampo di gloria, il rimorso però cominciò a farsi strada nel suo cuore e tornò indietro a combattere insieme a lui, in fondo forse quell'uomo era diventato la sua vera famiglia. Nonostante le molte difficoltà e la drastica inferiorità numerica, riuscirono a sopravvivere all'agguato. E fu in quel momento che il paladino gli disse che sapeva che sarebbe tornato, sapeva che non prendere la sua vita in quella fatidica notte non sarebbe stato un errore perché il suo cuore, nonostante il male che aveva compiuto in passato, non era ancora perso. Fu allora che gli disse che era pronto per essere iniziato nell'ordine perché aveva finalmente trovato la propria strada. E pochi giorni dopo iniziò il suo vero addestramento nonostante l'iniziale diffidenza degli altri esponenti dell'ordine. La fatica in principio fu insostenibile, anche perché in virtù del pregiudizio che aleggiava su di lui e sul suo passato era difficoltoso accettarlo tra i loro ranghi e appunto per questo gli era dato anche un equipaggiamento decisamente più mediocre per fronteggiare le sfide dell'ordine. Ma il passare del tempo e le sue imprese dimostrarono che il suo cambiamento era effettivamente autentico e la sua fede negli ideali del bene era diventata salda. Ebbe modo di dimostrarlo durante l'incursione in un covo di vampiri. In quell'occasione i suoi compagni erano caduti sotto la malia di uno dei non morti e lui era stato l'unico in grado di resistere, ma sarebbe stato impossibile fronteggiare per lui contemporaneamente sia i suoi compagni che i succhiasangue. Eppure non si diede per vinto, questa volta nonostante le sorti avverse invece di scappare, scelse di vivere lui il suo ultimo lampo di gloria. Fu in quell'esatto momento che la sua redenzione fu pienamente compiuta ed Heironeus gli diede un segno della sua approvazione. Infatti mentre quasi soverchiato stava per soccombere, improvvisamente il suo metaforico lampo di gloria si trasformò in un lampo di gloria letterale. Infatti vi fu una manifestazione del fulmine del dio che con la sua luce dissolse la malia dei vampiri suoi compagni. Fu quello il segno che era riuscito finalmente a soprassedere il suo passato, che era finalmente libero e aveva trovato una nuova strada e fu allora che l'ordine lo accettò pienamente. Dopo quell'episodio, riuscì anche a stringere un legame con la sua cavalcatura Armonyal, una giovane dragonessa d'argento che aveva sentito di quanto aveva fatto per salvare i suoi compagni e ne era rimasta colpita. Da allora persegue saldamente il cammino dell'ordine e non è disposto più a tornare indietro. Ancora oggi è afflitto dal rimorso per il suo passato, ma a poco a poco sta cercando di riscattarsi e da allora tre volte all'anno quando non è in servizio va ancora a trovare la bambina che se non fosse stato per quel paladino che fermò la sua mano quella notte avrebbe ucciso. Bambina che ora è diventata una giovane ragazza poiché sono passati più di sei anni da quel momento. Nel tempo ha cercato di rendere giustizia anche alle precedenti vittime, quelle che aveva mietuto effettivamente, cercando di prestare aiuto nell'ombra a coloro che gli erano stati vicini. Ancora oggi infatti si sentono voci di sacchetti d'oro e beni di prima necessità che compaiono improvvisamente dove ve n'è bisogno accompagnati da una piuma bianca. Molti non lo sanno, ma anche quello è un segno del suo cambiamento, questo perché prima ovunque compiesse un omicidio lasciava una piuma nera. laddove un tempo era stata lasciata la piuma nera simbolo di morte, oggi viene lasciata una piuma bianca simbolo di speranza. La piuma nera però oggi è soltanto un lontano ricordo. Il paladino ha giusto il tempo di finire il suo racconto che stiamo però atterrando a Verbobonc e non ha modo di dirmi altro. Io ispirato dalle sue parole, inizialmente sarei intenzionato a scriverlo, ma so bene che non posso farlo, farlo significherebbe rievocare amari ricordi nelle sue vittime, da cui capisco che forse è meglio trasmutae la sua storia in leggenda e filtrarla attraverso la magia dei racconti ed è così che in questo giorno, una nuova leggenda ha inizio, una leggenda che nasce dove un'orribile storia ha finalmente avuto fine. DM
  14. Eike la cantastorie Osservo ancora una volta Gorim con occhie pieni di determinazione e dico "Allora direi che siamo uniti tutti da un grande scopo beneficio, ossia porre fine alla malignità di Etelka. Se mi è permesso chiederlo, cosa sapete in relazione alle sue capacità? Da quanto dici avete agito per evitare ritorsioni, da cui sicuramente avete avuto modo di assistere a quanto quella donna può... Saperne di più ci sarà sicuramente utile per prepararci a fronteggiarla...". Dopo qualche istante la mia determinazione cambia e si trasforma in un qualcosa di decisamente più benevolo e mite, infatti dico a Gorim "Effettivamente hai ragione su una cosa di quanto mi hai detto... La parte davvero rilevante è che il vostro cuore non sia sviato dalla giusta strada, non la concezione che hanno di voi... Fintanto che non perderete di vista la giusta strada, ogni pregiudizio si rivelerà irrilevante... Io comunque mi continuerò a battere affinché non venga sparso sangue innocente nel nome della paura e suppongo che i miei compagni mostrino concordia con il mio intento... Dall'odio infatti non può che emergere altro odio e i pregiudizi sovente sono lontani dalla verità e non fanno altro che inquinarla e intorbidirla..."
  15. @Alonewolf87 ho imbellettato un po' la parte narrativa del mio post perché da quanto ho capito, anche Ameriel stava per essere trovolta dalla carica, ma poi a differenza degli altri è riuscita a sottrarsi dalla stessa subendo solo i danni del contraccolpo superando il tiro salvezza. Ho intuito correttamente, giusto?
  16. Ameriel Loral Vedendo che con arco e frecce non riesco a cavare un ragno dal buco, decido di accantonare momentaneamente l'utilizzo degli stessi e di fornire supporto ai miei compagni attraverso il potere incantato di cui sono imbevuti le mie orazioni e i miei racconti. Non ho però il tempo di cominciarne la mia esibizione che uno dei due vermi ci carica e sta per travolgermi. Nonostante questo, riesco a tirarmi rapidamente via dalla sua linea di carica limitando i danni dell'impatto a quelli di un più tenue contraccolpo che mi fa semplicemente sobbalzare un po' senza cadere. Ripresami, inizio finalmente ad intonare un nuovo racconto che ci dia forza e infonda in noi l'ardore e il coraggio necessari per fronteggiare la minaccia. "Io ti evoco coraggio della fenice che veglia sull'alba! Giungi a noi e avvolgici come fiamma!" DM Tutti
  17. Baegorn "Uno scontro contro gli orchi sarebbe stato decisamente più prevedibile... L'agire degli avversari viventi è decisamente più facile da intuire rispetto a quelle di vuote marionette animate dalla volontà di Izrador e sottratte al giusto riposo. Almeno in questo modo abbiamo sottratto i loro spiriti alle sue grinfie e questi ora potranno riposare in una relativa pace.", poi mi rivolgo a Catrine e dico "Mi dispiace aver reso te e i tuoi abiti untuosi, ma era l'unico modo che avevo per provare ad aiutarti... In ogni caso ancora qualche istante e dell'unto magico che macchia te e le tue vesti non resterà più traccia!". Dopo mi rivolgo a Derio mente carico la balestra con un altro quadrello prima di riporla e dico "Lascia che dia un'occhiata... Ad ogni modo sicuramente è passato almeno un giorno, altrimenti non sarebbero potuti tornare come vuote marionette... In genere servono tra uno e quattro giorni affinché qualcuno che sia morto e la cui volontà non sia riuscita a resistere al malefico impulso di Izrador torni come caduto... Forse esaminando i corpi però potrei capirci di più e attraverso un'autopsia potrei stimare il tempo del decesso... In ogni caso mi chiedo se ci siano stati dei sopravvissuti... In caso affermativo, è una nostra priorità cercarli e trarli in salvo...". Detto questo, mi avvicino ai corpo e comincio a studiarli per capirci di più e vedere se sono morti tutti insieme o alcuni sono morti più tardi degli altri e stimare per ciascuno un possibile tempo di morte ed eventuale tempo di ritorno come caduto DM
  18. Caelern Tornati da Chade, questi ci propone di arrivare a Verbobonc viaggiando in volo insieme ai Cavalieri della Rugiada in sella ai loro draghi. La cosa fa esplodere una scintilla di entusiasmo nei miei occhi, il che, a differenza del solito, mi rende particolarmente euforico per l'insolita modalità di viaggio che mi permetterà di osservare il paesaggio in una maniera del tutto nuova ed insolita e, soprattutto, potrebbe essere degna di essere immortalata in una ballata. Senza pensarci due volte, rispondo al lord pregno di interesse "Per me non ci sono obiezioni, sono decisamente curioso di viaggiare in volo in compagnia dei cavalieri. Anzi, le sono grato di averci proposto un'opzione simile!". Era da molto tempo che non sentivo ardere in me un simile fuoco di curiosità per un'esperienza nuova e il solo fatto di poterla anche solo immaginare mi rende particolarmente e curioso. Poi mi rivolgo agli altri e dico "Sicuramente dovremmo ingegnarci per il ritorno, ma questa prospettiva di viagigo è decisamente allettante!" DM
  19. Tariam Lave "Preferirei che questa nobile non venisse disonarata strappondole le corna... Ad ogni modo dovremo ingegnarci per trasportarla, è infatti pesante... Molto molto pesante... Non mi è mai capitato di dover portare una creatura così grande e forse neanche tutti e quattro insieme riusciremmo a portarla con un trasportino... Forse ci potremmo riuscire, ma la cosa richiederebbe uno sforzo immane e probabilmente ci obbligherebbe a molte soste, anche se potrebbe valere la pena. Qualcuno ha altre idee?" DM
  20. Eike la cantastorie Nonostante le mie condizioni, riesco a catturare l'attenzione di Gorim, cosa che mi fa tornare ad essere determinata, che però sembra turbato dall'udire il nome di Etelka. Dapprima rispondo in relazione alla questione di Etelka dicendo "No, non sono in combutta con Etelka, in verità non l'ho neppure mai incontrata. Ma da quanto mi hanno raccontato i miei compagni, è coinvolta in in attività decisamente poco lecite e decisamente molto oscure. Proprio in virtù di ciò la stiamo cercando... In verità a quanto ho capito, questi stavano cercando Etelka da prima ancora che io mi unissi a loro quando hanno cominciato a navigare il fiume per giungere qui... Se Etelka perpetra il male ed è vicina alla strada della sofferenza verso gli altri, è in contrasto con i miei ideali, ma dalla tua reazione penso che una persona del genere sia decisamente poco propensa a ravvedersi... Qualcuno così... Qualcuno così deve essere fermato, prima che perpetri altro male e faccia soffrire altri." poi rispondo nel merito alla questione delle voci, cosa che mi rende ancora più determinata "Per quanto riguarda le voci messe in giro dagli altri umani su di voi, non mi interessano... Una voce non necessariamente rispecchia il vero e seguirla ciecamente significa compiere solamente azioni avventate che mettono a repentaglio che è innocente... Per quanto riguarda me, sono soltanto una giovane ragazza, nello specifico una giovane artista, che è dalla parte della pace e della verità e mi batterò fino alla fine affinché nel nome della misericordia di Shallya perché la pace non venga turbata e degli innocenti non si facciano del male... Laddove vige la legge della crudeltà e dell'odio, io mi batterò, anche a costo di cadere per mantenere viva la speranza ed evitare spargimenti di sangue, non importa cosa ne sarà di me... Una donna che incontrai una volta e che a sua volta seguiva la volontà di Shallya, mi ha insegnato una cosa molto importante: non è rilevante che si tratta di elfi, halfling, nani o umani, bisogna avere premura di tutti indistintamente e a prescindere della razza perché ciascuno di questi ha un buon cuore che va protetto... Perseguitandolo non faremmo altro che generare altro odio e dare vita ad una nuova spirale di violenza... Solo attraverso l'amore e la cooperazione reciproca potremo trionfare..."
  21. Vel Noi ci allontaniamo mentre Vass si occupa del disarmo. Improvvisamente però qualcosa sembra andare storto e il soffito della stanza crolla e improvvisamente si solleva una nube di polvere. Ho paura per le sorti di Vass, che però vedo improvvismente fuoriuscire dalle nube di polvere. Non appena lo vedo, dico "Meno male! Avevo temuto il peggio!". Quando la nube si dirada, vedo che la porta con la quale questi stava armeggiando si è però aperta e Arn si propone di andare avanti, da cui dico "Allora io avanzerò subito dietro di te sperando di non avere brutti presagi mentre ci addentriamo nella stanza." DM
×
×
  • Crea nuovo...