Stregonazzo

«Aravat? Dovrebbe essere al lavoro nello Xavi Exchange fino alle diciotto. Mappa sullo schermo!» dice squillante Guadalupe, quando sul piccolo schermo sul cruscotto lato passeggeri e su quello dietro a uno dei sediolini compare la mappa della città con evidenziato il The Milton. Una mezzaluna azzurra trasparente copre una piccola parte della zona bianca «Signor TNT questo è la zona che può coprire l'aerotaxi in dieci minuti. Niente di interessante mi pare al di là di altri alberghi di lusso, le torre Columella con gli uffici della Biotechnica, la torre Arasaka e parte del quartiere delle ambasciate. Nessun rombo trovato! Tutti quadrati e cerchi». Conclude ironica Guadalupe, sugli schermi si forma un cerchio di colore arancione trasparente che si estende al di fuori dei confini della città; dopo alcuni secondi Guadalupe ritorna leggermente dubbiosa: «In un'ora senza problemi di traffico o ai posti di blocco un aerotaxi può arrivare in qualsiasi punto della città.» infatti nel cerchio arancione sono evidenziati tutti i vostri luoghi "interessantI" «Ufficialmente una persona può arrivare in città dall'aeroporto Husseyin che si trova all'estremo nord-orientale della città; dal porto civile che si trova a nord a un quarto d'ora a piedi dal nostro caro e bell'ufficio; e dalla torre Albarun al'ahmar nel quartiere delle ambasciate, qui atterrano i diversi dirigibili provenienti principalmente dalla Spagna, dalla Francia e dall'Italia. Per coloro che vengono dalle colonie spaziali, devono per forza atterrare al Il Cairo e prendere un aereo o un Mag-Lev. A proposito di treni magnetici solo quelli che provengono dall'Egitto trasportano persone, quelli che provengono dalla Tripolitania e dalla Tunisia solo merci, perché attraversano zone radioattive.» pochi secondi «Comunque a quell'orario, alle sedici e quarantadue minuti di venerdì era atterrato da cinque minuti un bell'aereo da Milano! E tra i passeggeri c'è la nostra dottoressa!» Passano alcuni minuti di silenzio per poi sentire un urlo straziante di Guadalupe, seguito da alcuni lunghissimi secondi di silenzio: «Il Drago Rosso è una fortezza. I loro mastini mi hanno attaccata e solo per qualche nanosecondo non sono riusciti a identificare la mia e la vostra posizione!» dice Guadalupe con tono dolorante e lamentoso «Mi sono dovuta disconnettere e dovrò resettare parte del mio cyberdeck.» Tiri dado - PNG

Squillante Guadalupe risponde: «Fino a El Giof? Ma è molto lontano, signor TNT! Minimo minimo, se l'aerotaxi andasse a velocità massima e non trova problemi, ci metterebbe dalle quattro alle sei ore» poi si rivolge a Jonathan: «Allora. Stella è interfacciata sia a me che al computer di monseiur Kyu. Entrambi possiamo accedere e controllare l'AV, ma credo che Stella sia in grado di difendervi senza problemi.» Il computer di bordo interrompe il discorso e con tono offeso aggiunge: «Infatti! Questa è una mancanza di fiducia da parte di signor Jonathan. Posso essere contatta telematicamente o addirittura telefonicamente e accorrere in vostro soccorso. Come l'ultimo cavalleggero!» Stella si zittisce e Guadalupe esclamando: «Non so molto il cinese e il giapponese. Ma osservo» infatti Jonathan aveva ruotato il ragnetto verso il cruscotto. «Aspettate, ingrandisco un attimo...» sentite un piccolo ronzio «Cinese. "Drago giallo", dovrebbe essere una sorta di creatura guardiana nella mitologia cinese. Credo.» Jonathan - Daniel Daniel prende la parola e si rivolge verso Jonathan: «Il bunker non era proprio a El-Giof, era non molto lontano, in un vecchio villaggio abbandonato, giusto?» poi verso TNT «Quindi togli qualche mezz'oretta, tre quarti d'ora alla stima della bella e brava Guadalupe». Poi rivolgendosi a tutta la squadra, Guadalupe e Stella, compresi: «Siamo certi di andare alla palestra? Cosa potremmo trovare in quell'armadietto nel bel mezzo del territorio della Legione o peggio degli Inquisitori? Possiamo sempre cercare Aravat e la spogliarellista» Note:

Ore - 10.01 Dopo un minutino di silenzio Guadalupe tornare a parlare: «Okay... Ragazzi. Non so come dirvelo, ma sembra che la Rhino Gym esista solo nel mondo reale» ridacchia poco allegra la vostra cowgirl «Nel mondo virtuale non esiste, non c'è niente, nessuna immagine o porticina, come se la palestra fosse stata isolata dalla rete. Quindi niente telecamere, niente planimetria, niente sistemi di sicurezza! Tutto quello che ho ricavato della Rhino Gym: sono le coordinate e qualche pettegolezzo sui suoi particolari frequentatori.» altri secondi di silenzio «Mister TiEnneTi le ripeto i turni: dieci-quindici e venti-due di notte» Jonathan

Gli speaker del veicolo iniziano a parlare: la voce non è quella del computer di bordo, ma quella di Guadalupe: «Okay, guys... Allacciate le cinture, che si parte!» la vostra cowgirl allegra «La Rhino-Gym è una piccola palestra che si trova in pieno sprawl, ai confini della città. È frequentata da forestieri, principalmente i nazisti della Legione e gli schizzati dell'Inquisizione. Ho inviato le coordinate a Stella. Ragazzi state attenti se andate lì! Nascondete i vostri impianti cibernetici per non attirare le attenzioni di qualche matricola degli Inquisitori in cerca di gloria.» Guadalupe rimane silente per alcuni secondi «Il Nagy vörös sárkány è una palestra di Budapest che ha chiuso circa due anni fa... Per chiuso intendo non solo fisicamente, ma anche virtualmente, nessuna immagine virtuale, nessun dato! La Delivery Of Budapest è una corporazione ungherese che si occupa di trasporto merci e di logistica. Indovinate chi possiede la maggioranza delle azioni di questa corporazione? Indovinate» domanda allegra Guadalupe «Alexeyev Artur Nikitovich! Ma non quel Nikitovich! Suo zio!» altri secondi di silenzio, quando Guadalupe torna a parlare ma seria, quasi delusa: «Ora le brutte notizie. Non ho trovato nulla di nulla su quei quattro nomi. La mia è stata una ricerca superficiale, potrei fare una ricerca approfondita, ma è abbastanza rischiosa. Infiltrarmi nei server del governo sovietico, ungherese e serbo. Non è una cosa facile ragazzi, però se è così importante...» TNT Jonathan

Nessuna foto. Solo dati.

Scusate l'assenza, ma ho avuto un weekend impegnato. Non ho fatto tiri di dado sulle abilità, perché aspetto le vostre azioni sugli indizi. (Ho evitato anche di fare post separati, perché spero di non errare sulla "condivisione" di ciò che avete trovato :))

La donna si allontana e decidete anche voi di uscire dal Good Nights and Coffins. Dopo qualche passo tra la folla, la polvere e il traffico selvaggio ritornate al parcheggio per salire sul vostro veicolo, che vi da un caloroso benvenuto. Decidete di riflettere e di confrontarvi sui diversi indizi trovati (ovviamente isolando il veicolo da orecchie e occhi indiscreti). Il porta tessere di cuoio contiene cinque belle banconote verdognole da cinquanta sterline sudanesi e dieci diverse tessere. Le banconote non sono un'anormalità, spesso sono utilizzate nelle zone più remote del Sudan e del sud della Libia al posto dell'eurodollaro. Una sterlina sudanese vale 0.15 eurodollari, quindi a occhio e croce le cinque banconote sono circa quarantatré - quarantaquattro eurodollari, una di esse presenta una bella macchia di sangue. Le tessere sono molto, ma molto più interessanti, perché solo una ID card per l'accesso a una certa palestra chiamata "Rhino-Gym" di Nuova Derna presenta il nome di Hafez Makhan. Secondo due delle dieci tessere, un certo Arya Seyyed Khoroushi è un cittadino della Repubblica Socialista Sovietica Armena ed è un autista di taxi corazzati per la sezione armena della Red Cab Taxi. Altre tre tessere sono intestate a Maziq Yimomaugh, guardia di sicurezza privata per la Delivery Of Budapest, accanito frequentatore del Nagy vörös sárkány (molto probabilmente un'altra palestra?) e proprietario di un'assicurazione della Trauma Team. Una singola tessera dichiara che Čedomir Sava Živković è un cittadino della Repubblica di Serbia. Le ultime tre tessere appartengono al cittadino e marinaio anziato della Marina Sovietica Robert Matveev, però Robert sembra essere anche autorizzato ad accedere all'isolotto artificiale della Medicross, qui a nuova Derna, per scaricare e caricare merci. Il preistorico, ma carino taccuino è composto da una diversa serie di codici e scarabocchi. Riuscite solo a ricavare i fogli più importanti e forse più recenti... Forse. Fogli strappati dal taccuino: Daniel estrae il ragnetto meccanico che ha assaltato TNT. Piccolino e dalle zampette sottili. Non riuscite a ricavarne un granché. Avete letto di zanzare telecomandate della Arasaka per assassinare senza problemi, ma è merce rarissima, costosissima e che l'Arasaka raramente vende (anzi utilizza). Per ultimo Jonathan vi mostra il contenuto del pacchetto di sigaretta. Un'innocua e altrettanto preistorica chiave per armadietti, sulla testa della chiave c'è il numero 22. Jonathan

Se avete finito nel Good Nights and Coffins e non avete niente altro da fare, mi permetto di farvi "saltare" direttamente nel vostro veicolo.

Daniel - Jonathan: TNT

Jonathan Jonathan - Note: TNT - Daniel TNT: Daniel:

Jonathan Jonathan - Tiri di dado: TNT TNT - Tiri di dado: Daniel Daniel

Daniel - TNT: Daniel - Tiri di dado: TNT - Tiri di dado: Jonathan Jonathan - Tiri di dado: Note - Jonathan Note - TNT Mappa (Schizzo con paint)

La vostra faccia di gomma e i vostri atteggiamenti riescono a non insospettire nessun essere umano o telecamera, così (con una fortuna sfacciata) entrate definitivamente nel palazzo beta sicuri che Jonathan abbia comunicato a Guadalupe di bloccare le diverse telecamere. Dopo alcune rampe di scale, un noioso e vuoto corridoio arrivate nel gigantesco stanzone del secondo piano contenente le diverse cubo-bare, bianche accostate una sopra l'altra che formano piccoli corridoi. Siete fortunati o forse no, perché la cubo-bara che cercate si trova in un vicolo cieco, lontano da sguardi indiscreti e soprattutto le vicine cubo-bare sono chiuse e vuote. Appena vicini alla cubo-bara il vostro tecnico dell'Est prende dalla tasca del vestito un decifratore magnetico e lo appoggia vicino alla serratura. In meno di due minuti la porta della cubo-bara si apre rivelando il suo scarno contenuto: due piccoli cassetti aperti al cui interno ci sono due pacchetti di sigarette, uno aperto e uno chiuso, sintetiche alla menta; un paio di cuffiette e della biancheria intima sintetica compressa in piccoli parallelepipedi di plastica. Sul materasso, ovviamente anche esso sintetico, c'è un camicia priva di taschini grigia e quella che sembra essere un ipodermica vuota. Bene, davvero bene, avete fatto tutta questa fatica per trovare delle cianfrusaglie. Era meglio non disturbare Guadalupe e cercare queste cianfrusaglie direttamente dagli ambulanti nel cortile! Jonathan Jonathan - Tiri di dado Daniel: Daniel - Tiri di dado: TNT TNT - Tiri di dado:

Non ho ancora postato, perché aspettavo/credevo una vostra reazione in game all'azione di TNT.

Siete nell'atrio del palazzo beta sulle scale (che conducono all'interno - primo piano).

TNT Jonathan Decidete di lasciare il cortile ed entrare nel palazzo Beta. Vi fate largo tra la folla che almeno tende a diminuire di molto all'interno dell'atrio del palazzo. Vi avvicinate alla prima rampa di scale e iniziate a fare i primi gradini quando improvvisamente Daniel si ferma di scatto e si volta. Non vi meravigliate di ciò tutti e tre vi sentite osservati da quando siete entrati nell'atrio e non riuscite a capire cosa o chi vi stia osservando con scrupolosa attenzione. Daniel Tiri di Dado Note - Jonathan

Ore - 09.34 - Cortile Good Nights and Coffin L'uomo si asciuga il sudore sulla fronte con un piccolo fazzoletto bianco per poi fissare di nuovo TNT e commentare abbastanza soddisfatto: «Gud. Veri Good. No problem e tutti sono felici». Oltrepassate l'entrata principale per ritrovarvi in un gigantesco cortile pieno di vita. All'ombra di gigantesche palme artificiali ci sono diverse bancarelle nelle quali si vende di tutto e di più: dal cibo agli abiti; diversi ambulanti, troppo poveri per possedere o affittare una bancarella, che tentano di vendere ai clienti diverse cianfrusaglie e paccottiglia varia; persone, per la maggior parte forestieri, seduti ai tavolini o sulle panchine oppure su qualche sgabello di una bancarella mangiucchiando un piatto di brodaglia e di kibble oppure parlottando ai loro telefonini; un gruppo di bambini locali, vestiti di stracci, che giocano con un pallone fatto ovviamente di stracci; adocchiate addirittura un piccolo centro medico forse gestito da qualche medico da strapazzo pronto a cucire le ferite con strumenti di terza mano per pochi eurodollari. La sicurezza è formata da locali con la stessa divisa dell'uomo all'ingresso, armati principalmente con una comunissima e mediocre DaiLung Cybermag (pistola automatica leggera); ci sono diverse telecamere e riuscite a individuarle buona parte: a prima vista sembra che al loro occhio non sfugga nulla. Jonathan Jonathan - Tiri di dado: Daniel: Daniel - Tiri di dado: TNT: TNT - Tiri di dado: Note (Jonathan in particolare)

Sì, anche se Lauren ha detto testuali parole: «Voi due ricordate che noi non navighiamo nell'oro.» (Per quanto riguarda Daniel e Jonathan; TNT deve vedersela con i suoi superiori)

Ingresso principale.

Il veicolo atterra docilmente senza nessun problema sul tetto del parcheggio. «La tariffa è di due eurodollari e mezzo ogni quarantacinque minuti. Su quale conto devo addebitarlo?» domanda Stella mentre lo schermo sul cruscotto si accende mostrando i diversi destinatari dell'addebito: ci sono tutti i membri della squadra, quindi voi tre, Lauren, Kyu, Guadalupe, Sam e il dottor Vogel. Stella riprende la parola appena Jonathan mette le mani sui comandi: «Sistemi difensivi attivati. Buona passeggiata squadra!» Uscite dal veicolo e vi preparate di tutto puntino, prendete l'ascensore e uscite dal parcheggio sotto lo sguardo di due nipponici della sicurezza ben armati. Fuori dal parcheggio si presenta la confusione umana e architettonica della zona verde: palazzoni alti tre, massimo quattro piani, appoggiati e addirittura costruiti uno sopra l'altro formando una lunga serie di gallerie e di ponti; baracche e bancarelle nelle quali si vende di tutto e di più; i numerosi neon con scritte in arabo che pubblicizzano di tutto e di più; i diversi dataterm e telefoni pubblici (alcuni pure semidistrutti da qualche banda di booster). Un'immensa folla formata principalmente da locali con gli abiti tradizionali, da donne con il velo integrale; ma anche da forestieri come voi per la maggior parte che indossano i tipici vestiti da booster con strappi e spuntoni. Notate qualche corporativo, uno in particolare ben vestito e leggermente impaurito, che acciuffa a volo un taxi carrozzato della Redcab. Vi fate dieci minuti di passi a piedi tra veicoli incuranti del codice stradale (se ne esiste uno), pedoni maleducati e qualche ronzante drone della guardia monarchica; ma riuscite a sbucare sani e salvi in un enorme spiazzale in cui al centro ci sono i sei palazzoni della Good Nights and Coffins. Arrivate a una delle entrate, dove c'è seduto un grasso uomo con la divisa della sicurezza dell'edificio. L'uomo, un locale rinchiuso nella stretta e bianca (con qualche macchia di sugo o peggio) divisa vi guarda leggermente incuriosito e rivolgendosi precisamente verso TNT (e al suo casco) dice affannato e annoiato: «Non vogliamo problemi, capit mai fiend?» Jonathan Note - Jonathan NPC - Tiri di Dado: TNT

«Individuato un parcheggio per aerodyne a centoottanta metri di distanza a N-NE. Libyan Park n°11» dice il computer di bordo «Guida automatica disabilitata» aggiunge appena Jonathan mette le mani sui comandi. Dopo tre minuti il veicolo si dirige verso un piccolo palazzetto a tre piani, dove il tetto funziona da parcheggio per gli aerodynes. Mentre scendete potete osservare diversi uomini di guardia armati con fucili d'assalto e ben corazzati: non sono i membri della guardia monarchica ma sono contractor assodati dalla Arasaka, che ha l'appalto della difesa dei numerosi parcheggi della Libyan Park. Jonathan: TNT:

La voce di Stella risuona: «ETA: diciotto minuti e quindici secondi. Necessario attraversare posto di blocco guardia monarchica.» il veicolo autonomamente si alza di una ventina di centimetri, ruota di centottanta gradi e prende quota. «Prenoto parcheggio al Good Nights and Coffins oppure cerco altri parcheggi nelle vicinanze?» domanda Stella. Arrivate ai limiti della zona bianca e le grandi torri corporative sono sostituite da diversi palazzi e da puliti complessi residenziali, e molto più in là la vasta desolazione e confusione urbana della zona verde e dello sprawl nella quale spiccano la gigantesca moschea di Ahmed Al-Ghazziri e le due gigantesche arcologie, giganteschi formicai viventi a forma di piramide nel quale risiedono quasi più di ottantamila persone. Il vostro veicolo inizia ad abbassarsi per potersi mettersi in fila agli altri aerodynes e attraversare il posto di blocco che divide le due parti della città. Il bellimbusto della Guardia monarchica con gli occhialoni da sole e il fucile d'assalto della Militech con un cenno del capo vi fa passare permettendovi di entrare nella zona verde. «ETA: sette minuti e ventuno secondi. È possibile ora guidare autonomamente il veicolo.» dice Stella. Il veicolo rimane a una quota più bassa rispetto alla zona bianca, dato che le torri sono assenti nella zona verdi. Potete intravedere il complesso di sei palazzoni alti dieci piani, che danno al Good Nights and Coffins la forma poco carina di una vera bara. Sapete che ci sono diverse reception all'interno in cui chiedere informazioni, ma l'ingresso alle varie stanze con le bare è libero. Quindi non siete obbligarvi a fermarvi a nessuna reception in caso di conoscenza del numero della "bara" del vostro bersaglio (1294 - standard). Ovviamente sapete anche che tutte le stanze sono controllate da numerose telecamere e la guardia monarchica è felicissima di intervenire nello spiacevole caso di disordini o di un maldestro tentativo di scassinamento di una bara; tralasciando l'esistenza di un mediocre servizio di sicurezza formato da locali armati alla leggera e addirittura privi di un qualsiasi giubbotto antiproiettile. TNT: Jonathan:

Ufficialmente (dato che i tuoi capi hanno consegnato nei rapporti anche il "curriculum" dei tuoi colleghi) sai che Daniel conosce il russo, ma Jonathan no.

Le copertine dei moduli usciti negli anni 80 rappresentano in pieno quegli anni: dalle drow con i capelli bombati che sembrano uscite da un video disco-dance al mind-flayer che sembra il cattivo di Grosso guaio a Chinatown (ma anche Goldmoon scosciata ha il suo perché)

Il primo messaggio è quello di Lauren ed è un semplice messaggio audio: «Avete deciso di partire finalmente! Credevo di dovervi portare all'aerodyne per la manina!» dice ironica Lauren «Fatemi sapere ogni minima scoperta che fate, chiaro? Buon lavoro, squadra. Ho fiducia in voi.» Il secondo messaggio è quello di Guadalupe, anche questo audio: «Ragazzi. Siete partiti!» dice euforica la ragazza per poi calmarsi e dire con tono preoccupato «Comunque volevo dirvi di stare attenti! In alcune stanze segrete della rete si sussurra che stamane sono stati assaltati quattro camioncini della Xavi Eletronic Exchange in diversi punti della zona verde e dello sprawl. Sembra che i capoccia della città abbiano voluto censurare la notizia di questi assalti, perché non sono stati l'opera di booster su di giri! Ma di uomini organizzati e ben armati che hanno anche ripulito la zona da qualsiasi testimone, al di fuori della carcassa fumante del camioncino. Forse sono paranoica, forse non centra Aravat, ma credo che dovreste sapere questo bisbiglio»