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Dragons´ Lair

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Pentolino

Circolo degli Antichi
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  1. Luthor Alle parole del gruppo il mago si fece serio e ritenne fosse una scelta saggia parlare di tali faccende in posto piu riservato. La variopinta compagnia venne fatta accomodare in una tavernetta adiacente dove l odore di mosto e salumi spiccava sopra ogni cosa. Sistemati i piatti della cena e lasciate un paio di brocche sul tavolo contenenti un vino ambrato dal forte profumo di frutta l oste li lascio' soli. Jacob e Sylia su tutti presero la parola e seppellirono il mago sotto una valanga di dettagli e domande, Luthor ascolto' con molta attenzione vista l opportunita' di ricevere in un solo colpo tutte le informazioni di cui aveva bisogno. Il resoconto fu preciso e lascio' il giovane iniziato sgomento, se veramente un demonologista era all opera nelle fogne della citta' nessuno era piu' al sicuro "Mastro Grunfeld potra' confermare che aprire una porta tra il mondo reale ed i reami del Chaos, evocare un demone, e' un operazione che richiede una quantita' di energie ed ingredienti fuori dal comune, senza contare lo sforzo fisico per poterlo controllare. Chiunque lo abbia fatto lo pianificava probabilmente da mesi e non credo sara' in grado di ripetere un rituale del genere in cosi breve tempo. Inoltre, mi sembra di capire che il nostro demonologista sia ora al corrente che qualcuno sta ficcando il naso nei suoi affari, dovra' quindi muoversi con ancora piu' cautela." disse mentre l eccitazione, data dall imminente caccia ad un emissario dei poteri perniciosi, gli arrossava il cranio "Se la sala dove avete trovato il circolo evocativo e' ancora accessibile, forse potremmo recarci li farla esaminare da un occhio piu' esperto, cosa ne dite mastro Grunfeld?" concluse
  2. Luthor Le parole di Jacob ebbero l effetto di iaumentare ulteriormente la gia grande curiosita' che animava il giovane iniziato. Il gruppo cammino tra le strade affollate della citta' dirigendosi speditamente verso quella che doveva essere una locanda di loro conoscenza. All interno un minestrone di lingue ed accenti provenienti da ogni angolo delle terre conosciute riempiva la grande sala di sonorita' esotiche. La locanda era affollata ma una persona in particolare sembrava essere l obiettivo della loro ricerca, un uomo dalle ricche vesti dai toni blu. Dopo qualche istante di esitazione e immediatamente dopo le presentazioni ecco che un ricordo torno' prepotentemente alla sua memori. "Voi non conoscete me ma io conosco voi signore, come dimenticare il volto di mastro Grünfeld, amico del priorato di Grimminaghen e caro devoto del santo le cui spoglie mortali ivi riposano. Che la benedizione di Sigmar vi accompagni sempre caro fratello." L iniziato abbraccio' calorosamente l uomo come un vecchio amico, la vista di quel volto conosciuto porto' un po di gioia nel cuore di Luthor da giorni tormentato da problemi forse piu' grandi di lui
  3. Gustav Le luci magiche illuminarono un ambiente che sembrava non aver visto piede umano da diverso tempo, la polvere, l umidita' ed il puzzo di muffa rendevano l aria quasi inrespirabile. Quand ebbero finito di controllare che nessuno fosse seriamente ferito decisero di incamminarsi per l unico corridoio che si presentava davanti a loro, il cammino fu breve, una pesante porta in metallo dalla strana serratura sbarro' immediatamente la loro strada. Gustav chiudeva la fila come di consueto e fu l ultimo a rendersi conto di cosa stesse succedendo, se nessuno era in grado di aprire quella porta o scassinarne la serratura penso', buttarla giu' sarebbe stata una fatica del divaolo 'Mai vista una roba del genere, sembra stata forgiata da uno gnomo idrofobo con molto senso dell umorismo" disse osservando la strana serratura da vicino
  4. Gustav Con un agilita' non comune in un individuo della sua stazza Gustav corse via dalla porta e balzo' all interno della botola verso la salvezza. L onda d'urto lo investi sommergendolo di polvere e detriti fino a togliergli il respiro. Senti Denser pronunciare parole incomprensibili ed un bagliore giallastro scaturi' dall sua mano ma la nuvola di detriti era fitta al punto che la flebile luce non riusci' a perforarla. Avanzarono qualche passo su una scala ricoperta di melma viscida che li fece scivolare quasi immediatamente e rovinosamente per qualche metro. Rialzatosi a fatica il guerriero sputo' a terra un grumo di sangue e saliva, respiarava a fatica probabilmente nella caduta si era incrinato qualche costola ma non si lamento' "Ha ragione il nano abbiamo bisogno di luce se non vogliamo romperci l osso del collo cadendo in qualche pozzo" disse in affanno "Speriamo pensino che siamo rimasti sepolti sotto le macerie, se non altro guadagneremo un po di tempo" Concluse dirigendosi verso l inizio del corridoio
  5. Gustav Il guerriero si rese conto che restare li a fare muro non avrebbe portato nessun risultato se non morire sepolti dalle macerie. Una nuova presenza sembrava ora guidare gli orchi, una presenza astuta e subdola con una mente troppo affilata per quella di un orco. Una pioggia di detriti continuava incessantemente a cadere dal soffitto, quando la voce del nano risuono' nella stanza fu come destarsi da un incubo, immediatamente lascio' la sua posizione per dirigersi velocemente verso il passaggio.
  6. Gustav I colpi sulla porta cessarono per alcuni istanti, i grugniti si fecero piu' distanti ma Gustav sapeva che non era finita, i pelleverde stavano solo organizzando una carica o peggio ancora un ariete. Un rumore di passi ferrati risuono' da sotto la porta ed un colpo piu' violento dei precedenti si schianto' sulle assi malridotte. Schegge di legno volarono i aria ma cosa peggiore una ragnatela di crepe parti dagli angoli della porta andando via via insinuandosi prima sul muro poi sul soffitto. Quella che prima era una nuvola di polvere nell aria divenne improvvisamente una pioggia di piccoli detriti di malta. "Jotunn vecchio mio tiraci fuori da qui o questo posto diventera' la nostra tomba"
  7. Luthor L Iniziato ascolto' tutta la conversazione con un misto di curiosita' e timore. Aveva lasciato il gruppo da alcune settimane ma gli eventi che avevano travolto i suoi compagni di viaggio sembravano storia di anni. Non si intromise nella trattativa con il consigliere, non aveva alcun tipo di informazioni e rischiava solo di ostacolare il lavoro di ricerca. Quando finalmente il colloquio fu terminato si ritrovo' a percorrere i corridoi accanto a Jacob "Ci sono diverse cose di cui ddevi mettermi a parte amico mio" disse con tono grave
  8. Gustav Nonostante il guerriero si aspettasse il tentativo di irruzione ed i suoi muscoli fossero tesi e pronti a contrapporsi, l urto iniziale quasi lo sbalzo' a terra. Gli orchi, infuriati e frustrati, urlavano insulti nella loro ignobile lingua gutturale, la porta resse la prima carica ma lo scricchiolio delle assi e la calce che dai cardini cadeva giu in polvere non lasciavano spazio a speranza di resistere a lungo. Il giovane Denser arrivo' a dare man forte a Gustav il quale, puntandosi sui talloni e spingendo con tutta la sua forza si preparo' al nuovo assalto.
  9. Gustav Il gruppo ripiego' velocemente guidato dagli ordini che Jotun tuonava con voce possente. Il guerriero imbraccio' lo scudo appena in tempo, due dardi sibilarono maligni sopra la sua testa mancandolo per un soffio, rapido entro nella torre e spingendo con busto e spalle serro' la porta calando il saliscendi cosi da guadagnare tempo prezioso. Mentre sentiva i suoi compagni cercare qualcosa lui estrasse il pugnale dalla cintura e lo conficco' sotto la soglia della porta a mo di cuneo, fatto questo si poggio con tutto il suo peso pronto a resistere ad ogni tentativo di irruzione. "Qualunque cosa stiate cercando trovatela in fretta, non so quanto a lungo riusciro' a trattenerli!!" disse con voce preoccupata
  10. Gustav La tregua duro' solo pochi minuti, avevano appena finito di rinfrescarsi quando il sibilo di dardi ruppe l ironia e li riporto' alla realta'. Nascosti all interno dell edificio alcuni orchetti da ottima posizione iniziarono a bersagliare il gruppo con frecce e quadrelli mentre altri si preparavano ad affrontarli in corpo a corpo. Erano in molti, il guerriero non riusci a capire quanti ma di una cosa si rese subito conto, erano addestrati nell arte della guerriglia. Rapido imbraccio' lo scudo e segui' le indicazioni del nano. @ Master
  11. Luthor Ufficio di Magirius
  12. Luthor L iniziato segui vecchi e nuovi compagni in silenzio mentre attraversavano i corridoi della city hall. Giunti davanti alla porta dell ufficio del consigliere entro' e si sposto' di lato cosi da non intralciare le ricerche. La stanza presentava l arredamento austero tipico dei pubblici uffici. Scaffali contenenti libri e rotoli disposti in discreto occupavano parte delle pareti. Alle spalle della grossa scrivania un uomo avanti negli anni con una lunga barba e e foplte sopracciglia osservava il gruppo con un espressione che era un misto di stupore ed interesse. L abito di broccato dai toni blu ne incorniciava i lineamenti dando all intera figura un tono discretamente autoritario. Tono che non colpi minimamente Jacob che cerco' subito di ottenere le informazioni che cercava senza troppi giri di parole.
  13. Gustav Raggiunta la fontana il guerriero fece scorrere copiosamente acqua sulla testa per qualche secondo lavando via sudore e adenalina. Terminato il rito sistemo' lo scudo sullo zaino e si preparo' a proseguire "Per una volta che ho la possibilita' di mangiare pesce fresco ecco che arriva un nano testa dura a rovinarmi il banchetto" Rispose dando seguito all ironia del nano "Cortesemente Sebastian cerca di trovare un avversario piu' grosso...l ultimo e' stato quanto mai deludente."
  14. Luthor La vista dei vecchi compagni di viaggio diede sollievo al giovane iniziato che per un momento si senti' nuovamente tra amici e non invischiato in faccende politiche che man mano si facevono sempre piu' gravose. "Jacob , Alrik ...amici mie! gli dei devono avere un gran senso dell umorismo per avervi lasciato ancora a piede libero!" Disse andando incontro ai due e salutandoli calorosamente "Cara consorella" disse poi in modo piu' formale rivolgendosi all iniziata "Il mio cuore si riempie di gioia nel vedervi in salute"
  15. Gustav Gocce di sudore imperlavano il cranio del guerriero mentre con tutte le sue forze cercava di liberarsi della stretta mortale. Un brusco strattone della bestia ed i vecchi mattoni su cui poggiava lo scudo saltarono via dal pavimento, Il fendente descritto dall ascia di Jotunn manco' il bersaglio e si schianto' a terra in un esplosione di detriti e scintille. Quando tutto sembrava ormai perduto parole arcane riecheggiarono all interno della sala, improvvisamente l aria si fece densa, carica di elettricita' statica a tal punto da sollevare i capelli sulla testa degli avventurieri. Ci fu un lampo di luce biancastra, con un verso stridulo il mostro lascio' finalmente la presa frustando in aria tutti i suoi tentacoli furioso di rabbia e frustrazione. Immediatamente il guerriero si rimise in piedi e dolorante cerco' di dirigersi il piu' velocemente possibile fuori da quella sala. "Via di qui maledizione...VIA!"
  16. Luthor La donna ed il guerriero sembravano molto concitati, forse era arrivato nel posto giusto al momento giusto. "Forse posso essere di aiuto" Disse ai due "Vi prego accompagnatemi dai vostri amici Jacob ed Alrik"
  17. Gustav Il guerriero si frappose fra la bestia ed i suoi compagni. Come marionette guidate da un artista impazzito i tentacoli si agitavano in aria cercando una preda. Quando finalmente anche l ultimo degli avventurieri striscio' fuori dalla portata del mostro ecco che accadde l inpensabile, uno dei tentacoli guizzo rapido lungo il pavimento ed afferro' la gamba del guerriero trascinandolo a terra. L istinto di sopravvivenza lo porto' a reagire nell unico modo possibile, rapido pianto' a terra lo scudo sfruttando le crepe del vecchuio pavimento e si preparo' and una prova di forza con la creatura. Grugnendo e sbuffando cerco' di utilizzare ogni appiglio a sua disposizione per far si che il tentacolo mollasse la presa. Quando le forze iniziaro a scemare ed i muscoli a far male ed irrigidirsi per lo sforzo ecco che una figura tozza e barbuta accorse in suo aiuto con passi pesanti e maledicendo a gran voce la bestia e l inferno che l aveva vomitato. @ Master
  18. Luthor @ Master, Sylia , Gudrod
  19. Gustav Nessuno scontro passato avrebbe mai potuto temprarli e renderli pronti ad affrontare un simile orrore. Il pozzo, che sembrava essere la porta stessa dell inferno, continuava a vomitare tentacoli che si faceva via via sempre piu' vicini. L urlo di frustrazione della bestia spezzo' definitivamente l equilibrio del gruppo di avventurieri. Colti dal panico crescente e desiderosi di allontanarsi il piu' possibile, alcuni di loro caddero a terra rimanendo inermi e pericolosamente vicini all abbraccio mortale della creatura. Il primo impulso del guerriero fu quello di brandire l arma ed iniziare a menare fendenti, divenire una leggenda cercando di eliminare un mostro leggendario, ma gli anni passati nella fossa gli avevano insegnato che una prova di forza con un avversario piu' forte di te non porta gloria bensi' una morte rapida e stupida. Se doveva sacrificare la sua vita lo avrebbe fatto cercando di salvare quanti piu' compagni possibile. Rinfoderata l arma e tenuto lo scudo a difesa contro un quanto mai probabile attacco si guardo attorno velocemente per poi dirigersi verso uno dei suoi amici in difficolta' cercando di trascinarlo via dalle grinfie della creatura @Master
  20. Luthor @Master & Sylia
  21. Gustav Non sentiva pronunciare il suo nome da tempo inmemore, in un istante fu come se quelle poche sillabe fossero state in grado di rompere definitivamente quel velo di sospetto e diffidenza che aleggiava nei suoi confronti. Per la prima volta dopo molti anni si senti un essere umano e non soltanto un oggetto dispensatore di morte. L incanto duro' purtroppo molto poco, con un grido il giovane Sebastian riporto' tutti alla realta'. l istinto maturato in numerosi scontri porto' il guerriero a fare un balzo indietro, gli anni di addestramento ad estrarre immediatamente l arma...nello stesso istante, il mondo esplose. Rossi tentacoli melmosi fuoriuscirono dal pozzo in un esplosione di acqua e fango, come dita immonde iniziarono a tastare il bordo del pozzo bramose, qualunque cosa si nascondesse la sotto era enorme ...ed era affamata. Fuori di qui maledizione, seguite Jotunn io chiudo in retroguardia! Il tono di voce era deciso quasi piatto, non lasciava trasparire ansia o frenesia
  22. Ignoto Il guerriero sorrise sommessamente alla risposta seccata dell elfa, giovane o anziana che fosse piu di una volta si era dimostrata un valido e saggio elemento e giorno dopo giorno si era guadagnata piena fiducia. I nomignoli poi che era solita assegnargli lo divertivano e riuscivano ad inclinare quel guscio in cui anni orsono, per colpa o per destino, aveva deciso di rinchiudere i suoi sentimenti. "Gustav" rispose con la voce ancora divertita da quel breve siparietto "Il mio nome e' Gustav Todbringer mia cara amica." Di nuovo un ombra all interno del pozzo catturo' la sua attenzione, diversa dalla precedente ma non meno inquietante fu visibile por pochi istanti e poi spari'. "Li sotto sembra esserci un maledetto festino Jotunn, non ti lascio andare da solo, troviamo un modo di calarci assieme" disse guardandosi intorno in cerca di qualcosa che potesse aiutarlo a sbrogliare quella situazione
  23. L Innominato Il Guerriero osservo' attentamente le tracce sul pavimento prima ed il bordo del pozzo successivamente. Fece scorrere lentamente la mano sui vecchi mattoni che componevano la struttura cercando di rilevare anche il minimo indizio che potesse indirizzarli verso quello che stavano cercando. Quando si sposto' da un lato all altro dell imboccatura un un ombra catturo' la sua attenzione, socchiuse gli occhi cercando di focalizzare la poca luce a disposizione quando un increspatura nell acqua sottostante rivelo' che un predatore era in agguato nelle viscere del palazzo. "La ragazzina ha ragione, ce' qualcosa che si muove li sotto, sembra un serpente e sembra anche maledettamente grosso"
  24. L Innominato Incuriosito dalle parole del nano il guerriero si allontano' dal tavolo per recarsi ad osservare l interno del pozzo. "E' come se qualcuno avesse trascinato un corpo fino a qui per poi gettarlo o calarlo li sotto...questa cosa non ha senso...come tutto il resto daltronde" Si chino' leggermente verso l imboccatura del pozzo per osservarne meglio eventuali dettagli @ Master

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