Pentolino

Grimgor Nascosto tra le ombre della miniera il nano era teso come la corda di un liuto, quasi temesse che le schifose creature potessero sentire il battito del suo cuore e scoprire il loro agguato. L orchetto, intento a tormentare i prigionieri, non si accorse della loro presenza. L occasione era ghiotta ed il sangue nanico fece il resto, strinse la piccozza e si lancio' contro il fianco di una delle creature

Luthor L idea di proseguire insieme verso Altdorf sembro' la piu' sensata. Se veramente la donna era venuta in contatto con un praticante di magia nera, allontanarla da quella citta' era la cosa piu' sensata da fare in attesa di capire meglio come procede. Si sistemo' sulla barca silenzioso e pensieroso piu' che mai, l eccitazione di raggiungere la capitale era attenuata dalle ultime rivelazioni cui era venuto a parte. Si ritrasse dai suoi pensieri solo quando il guardiano della chiusa rivolse loro la parola. Mise mano al borsello e passo' un paio di corone al Marriemburghese

Luthor Mentre camminava verso la casa dell erborista molte domande ronzavano nella testa del Prete. Era davvero saggio lasciare che la donna tornasse alle sue faccende con un committente cosi determinato e sfrontato alle calcagna? Giunti davanti l ingresso della struttura fece qualche passo verso la porta lanciando occhiate rapide verso le finestre. "Elvyra siete sicura di voler tornare qui? Chi vi ha fatta rapire non credo impieghera' molto ad organizzare un nuovo tentativo di estorsione, magari questa volta ai danni della piccola. Dovreste informare le autorita' cittadine"

Luthor Giunti alla casa di Elvira ci fu finalmente tempo per prendersi cura delle ferite di Alrik e riposare. La donna nonostante la disavventura sembrava avere una tempra di ferro, si mise subito all opera per sdebitarsi. Le parole della donna lo fecero trasalire "Di quale infuso parlate Elvira?"

Visto che l ho proposto io e ti ho rotto le scatole non posso tirarmi indietro

Grimgor - La citta' morta

Vassilij Arn era in preda alla frenesia del combattimento e sembrava in controllo della situazione. Con un rapido passo indietro il aldro si disingaggio dal combattimento e seguendo l ordine del suo compagno si diresse verso gli amici in difficolta'. Vel faticava a tenere testa al suo avversario, grondante sangue menava fendenti che non riuscivano ad arrivare al bersaglio indebolendola ulteriormente. Leggero come un gatto su un cornicione, Vassilij scivolo' alle spalle dell avversario della giovane donna cercando di prenderlo di sorpresa - Narratore

Luthor - Dentro il granaio il prete campa fuori il granaio il bandito crepa

Vassilij La frenesia e gli spazi ristretti rendono il combattimento difficile e faticoso. Il ladro ed il suo avversario si scambiavano colpi senza riuscire ad avere la meglio l uno sull altro. Come guidato da un istinto animalesco, Vassilij si sposto' di lato evitando la lama del mago che infidamente aveva cercato di sorprenderlo alle spalle. Sfruttando l inerzia del colpo maldestro appena sferrato cerco' di insinuarsi nelle difese dell arcanista - Narratore

Grimgor la citta' morta

Luthor mezzo dentro mezzo fuori

Vassilij La maestria di Arn e Xeno riequilibro' uno scontro che nei primi momenti sembrava essere disperato. Rapidi abbatterono due avversari dando modo al resto del gruppo di posizionarsi e dare man forte. Silenzioso come un ratto scivolo' alle spalle di una delle guardie portando a segno un colpo che non fu pero' sufficiente a terminarne la vita. Il suo avversario si volto' rapido schiumante di rabbia pronto a restituirgli la cortesia. La profonda ferita alla schiena e il movimento scomposto portarono la lama della spada diverse spanne lontano dal corpo del giovane ladro il quale pronto fece saettare la daga verso il fianco del guerriero. - Narratore

Luthor - Arcipreti e lella lella bambinella

Vassilij Il momento delle coperture, dei sotterfugi e delle menzogne era finito. Lo scontro inizio' prima che il giovane ladro potesse rendersene conto, Arn, arma in pugno, cerco' di sfruttare l effetto sorpresa lanciandosi come una furia contro i tre individui seguito a breve distanza dal monaco Xeno. Per un attimo fu tentato di sgusciare fuori dalla stanza e dileguarsi, non era un eroe, non lo era mai stato, era un ladro...della peggiore specie, ma un impulso incontrollabile lo spinse a restare, estratta la daga e scivolo' di lato sfruttando la penombra della stanza. - Narratore

Luthor - United colors of mr. G

Grimgor - Alla citta' morta

Luthor Con up po' di fortuna riusci' a passare sopra le chiuse per poi proseguire lungo il profilo brullo di colle fino ad avvistare una vecchia fattoria diroccata.Alrik era ad attenderli in agguato sotto la pioggia battente. "Mi sembra una buona idea Alrik, in questo modo sapeemo cosa ci attende e daremo tempo a Gudrod di raggiungerci." disse pronto a muoversi

Grimgor - alla citta' morta

Grimgor camminarono all interno dei bui cunicoli per un tempo imprecisato. Quando finalmente areivarono ad uno dei dormitori che ospitava i prigionieri, la vista di quattro umani ridotti allo stremondelle forze lascio' il nano con l amaro in bocca. Anche la piu' feroce delle fiere sarebbe divenuta un animale da salotto dopo cosi tanta prigionia. Si ritrovo' a sperare ardentemente che la tempra e lmorgoglio tipici della sua razza avessero in qualche modo preservato lo spirito combattivo dei prigionieri nanici. "Stiamo perdendo tempo, nessuna fiamma brucia piu' dentro questi uomini, non sono altro che gusci vuoti" Disse con tono triste e rassegnato

Grimgor - alla citta' morta

Luthor Alle parole della bambina ruppe ogni indugio "bene non abbiamo alternative, coraggio una alla volta passiamo sull altro lato, Alrik potrebbe avere bisgono del nostro aiuto" - Narratore

Luthor Il oro bersagli sembrava avere molta fretta di dileguarsi. Il nordico con l irruenza tiupica dei guerrieri smaniava dalla voglia di abbaterlo ma Mia intervenne giusto in tempo. "Morto non ci serve a nulla amico mio, cerchiamo di non perderlo di vista e vediamo se ci porta al nostro obiettivo"

Luthor - Sul retro della taverna

Grimgor

Grimgor L idea di rimanere nella citta' non lo entusiasmava ma se questo era il volere del suo signore avrebbe eseguito gli ordini. "Come volete Lord Zendrac, attendero' il ritorno dei messaggeri ed aumentero' la sicurezza all interno delle nostre mura. Ci sono diverse forze in movimento e sara' bene farsi trovare pronti qualora una di esse decidesse di agire"