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Dragons´ Lair

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Asteroid

Circolo degli Antichi
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  1. Vittorio Manfedi Alle parole di Andrea scatto. Andiamo. Una volta sulle mura, vengo a sapere di testa rossa... che a quanto pare, è diventato testa di forbice... Vittorio. Ottimo umorismo... deve essere opera o della Culla o di Beatrice. Fischio verso il cielo per richiamare il mio falco. Andrea, spostati un po'. Dico all'incendiario. Poco dopo,l'animale piomba verso di me ruba dalle mia mano la carne issiccata e vola oltre le mura.
  2. Zantes-Senza Nome Guardo Selexia. Potrei chiederle come mai è così presa da quella canzone... ma questo significherebbe... prendere come minimo un ceffone e una pioggia di insulti. Abbasso lo sguardo. Vorrei chiedergli tante cose... ma... nella mia posizione è sempre pericoloso. Non posso chiederlo direttamente. Penso, ricordando quanto la dragonessa può far male. Il mio sguardo torna sulla donna. Per amore a volte si fanno cose così stupide... Scruto di sottecchi la donna, in attesa di una sua risposta.
  3. Vittorio Manfredi Scusami se con io mio tocco ti ho infastidio, volevo solo farti una carezza. Non ti farò del male. Sei stata utile r io sono un uomo di parola. Prima di andare, però vorrei chiederti se conosci il significato di un oggetto. Una scacchiera bianca e nera che si trova nel mattatoio... inoltre, hai detto che la signorina Luna ha rubato dei rituali... quali sono? Attendo con pazienza la risposta della donna.
  4. Zantes-Senza nome Mia signora, aspettami. Vengo con voi. Dico rivolgendomi a Selexia. Prendo Zarkyr lo metto in una piccola borsa e porto con me qualche pezzo di carne secca e una borraccia grande. Vorrei vedere la città di sotto... se per te va bene. Continuo a rivolgermi alla donna mentre finiso di sistemare il necessario.
  5. Zantes-Senza nome La curiosità guida le parole dei miei compagni. Ricordate il braccio di metallo che avevo al braccio? Bene, aveva una gemma... che in realtà non è... anzi era una gemma bensì un uovo di drago. Quel giorno dentro il labirinto, ho trovato questo bracciale. Tra tutti quelli presenti era l'unico la cui gemma era integra. Penso che i bracciali facciano da incubatori, cioè i draghi crescano nutrendisi del loro ospite... e ad un certo punto schiudono l'uovo. È nato tre giorni fa... ma già mangia e la notte non trova pace...
  6. Vittorio Manfredi Resto immobile di fronte a come le suore trattano la strega. Forti con i deboli e vigliacchi con i forti. Tipico atteggiamento della chiesa. Alzo gli occhi al cielo e torno a concentrarmi sulla conversazione nel corridoio. Quando la ragazza rivela il suo nome, qualcosa dentro di me si rompe. Tra tutti i modi in cui potevi chiamarti... proprio Miriam. Guardo il corpo della ragazza i cui occhi sono coperti dalla benda. Potrebbe anche essere lei, una ragazza castana, magra...ma che vado a pensare. Non è lei. Cerco di riprendere il filo della conversazione. E' una pagina di un libro incompleto. Lascia di certo il valore che trova. Se vogliamo possiamo anche fare delle fotografie.. Inoltre, possiamo trascrivere il brano per sicurezza, cioè avere una copia cartacea della pagina. Poi dovremmo trovare qualcuno in grado di tradurla. Un traduttore di ebraico antico... merce rara... ma non introvabile. Oltre alla qui presente strega. Possiamo farla leggere a lei... ma noi non sappiamo quali possono essere le conseguenze, ma forse lo stesso vale se lo facesse qualcun altro questo lavoro al posto suo. Tenerla in vita o ucciderla. E' praticamente già morta. Al massimo possiamo concergli tempo o una speranza... ma nulla di più. E' troppo presto per decidere cosa dobbiamo farne di lei... abbiamo ancora altre informazioni da carpire e per il momento non è un gran problema. Faccio una pausa e poi rientro nella camera e mi rivolgo alla strega. Dimmi in breve il contenuto della pagina che hai tatuato sul corpo. Vale sempre la regola del silenzio. Odio perdere tempo. Vittorio... lascia stare questa storia... dopo che hai ottenuto una pagina di un libro incompleto.. cosa pensi di fare? Niente... sono solo curioso di sapere perchè quella pagina... su questa ragazza. E poi dimmi... chi ha deciso quale brano dovessi custodire... e quante altre pagine-viventi ci sono? Mi avvicino al corpo della strega e tasto gentilmente il suo polso, scorrendo con la mano fino al suo collo. Michele l'ha davvero massacrata per bene. Sì ne sono convinto anche io. Nessuno dimentica facilmente. Nemmeno i mostri. Vittorio... Taci.
  7. Zantes-Senza Nome Aspetto che tutti si presentino, poi mi avvicino all'uomo con cui sta parlando Rhaen. Mi chiamano Zantes, piacere di conoscerti e grazie per averci accolto. Continuo a guardare l'uomo. Visto che Silkàr è il secondo dei campioni di Vanesh. Come si chiama il primo? E' solo una curiosità ma dato che staremo qui a lungo credo sia importante conoscerci. Poi appena ci trovo vicino a tutti i miei compagni, presento a tutti come si deve il nuovo arrivato. Vi presento il nuovo acquisto della nostra compagnia: Zarkyr. Ovvero... il cucciolo del senza nome.
  8. Zantes-Senza Nome Vedi come si comporta un drago? Tu da grande devi diventare così e poi ti farai calvalcare. Io in cambio ti nutro. Gli sussurro dandogli la carne secca che tenevo nascosta nella tasca, mentre Selexia terrorizza la platea. Esulto nel momento in cui lei decreta che la Speranza resta in mano nostra. Quando la donna smette di minacciare, mi avvicino per porgerle le mie congratulazioni.
  9. Zantes-Senza Nome Lì vogliamo. Mia signora, li vogliamo. Fisso con determinazione Selexia. Sicuramente è importante che i cuccioli di drago sentano le parole della lingua antica, ma penso che sia ancor meglio fargli vedere come un drago vince. Poi punto il dito contro il suo volto. Come una dragonessa come te vince. Mi fermo un attimo. Schiaccia quel principe. Ti ha trascinato qui, in questa arena, per mostrare a tutti come si mette il giogo ad un drago. Per far vedere al mondo intero, come lui riuscirà a farti inginocchiare. Mia signora, facciamolo pentire di averti sfidato. Facciamolo coprire di vergogna per aver osato sfidarti. E lascia che tutta Faisson ti ammiri... Allungo il braccio con il palmo rivolto verso l'altro in direzione del pubblico. Incantali. Credo che sia opportuno che questi nobili ricordino quale sia il loro posto nella catena alimentare. Resto fermo attendendo che la dragonessa faccia la sua scelta.
  10. Vittorio Manfredi Andrea, sono esattamente come te. Niente di più, niente di meno. Sorrido all'incendiario. Riguardo alla "tua" faccenda... per me è come prima. È normale ed eri spaventato. Inoltre... come hai detto tu... sono un tipo taciturno e mi resta difficile relazionarmi. Con te fin dal primo momento è stato semplice, ci siamo subito capiti. Con Miriam è decisamente più difficile. Molto più difficile. Tu dici di essere paziente, ma quella ragazzina impertinente mi fa saltare i nervi e io sono di indole calma. A volte la prenderei a morsi. A proposito di amici immaginari... Andrea tu sei fortunato ad avere amici che ti amano sempre e comunque. Io, sono uno di quelli che si devono accontentare. Avanzo nella stanza della strega e saluto a tutti i miei compagni. Piacere, il mio nome è Vittorio Manfredi. Come ti chiami? Se non hai intenzione di dirmi la verità, stai pure in silenzio e non sprecare fiato. Non ho bisogno di bugie inutili. Sono qui perché una persona che conosco è stata catturata dallla vostra setta e voglio sapere cosa le è accaduto. Cosa sai dirmi di Beatrice Luna? Non ho la ben che minima intenzione di torturarti quindi se non vuoi dirmi come stanno le cose resta pure in silenzio.
  11. Vittorio Manfredi Guardo Andrea e resto sbalordito. Perchè lui.. cioè lei sì e io no... I miei occhi corrono sulla figura dell'incendiario. Certo capelli biondi, occhi azzurri, un visetto carino ed ecco che un ammasso di carne putrefatta ambulante diventa uno stupendo compagno di giochi. I miei occhi si fissano in quelli dell'incendiario. Lieto di sentirtelo dire. Io ho un problema. Ecco. Distolgo lo sguardo dall'incendiario. In realtà non è un problema o almeno da quanto posso capire non lo è più... o è in parte. Insomma, Andrea... ma di che parlate tutto il giorno? Dico continuando a guardare in una direzione imprecisata. Solo dopo una manciata di secondi mi rendo conto di quanto incomprensibile sia il mio discorso. E la conferma dei miei pensieri viene mostrata chiaramente dalla faccia di Andrea. Mi spiego meglio. Miriam di punto in bianco mi evita. Non mi parla... Non mi bacia, e io non so il perchè. Ti giuro Andrea non le ho mai mancato di rispetto, poi ad un tratto, lei... lei si è allontanata. TI ha per caso confidato qualcosa a riguardo? Sai, era capitato in passato che io e Miriam avessimo delle divergenze su alcune questioni, soprattutto su questioni riguardandi esistenze particolari... faccio intendere all'incendiario di quali questioni, e ora all'improvviso ha cambiato opinione... che cosa le hai detto? Come ci sei riuscito?
  12. Zantes-Senza Nome Resto basito di fronte alla creatura che è nata dal mio braccio. Un drago? Sei un drago? Sussurro alla creatura. Un cucciolo di drago. Lo prendo tra le mani. E...Lo sollevo... guardo sotto la sua coda E' un maschio. Dico tutto orgoglioso. Almeno forse ho un alleato. Lo pulisco dal liquido amniotico e dai residui del guscio. Sei meraviglioso. Gli dico dandogli un piccolo bacio sulla testa squamata. I casi della vita... io che non ho un nome o almeno non lo ho più... devo darne uno... fatti guardare bene. Il mio sguardo cade sul braccio su cui faccio appoggiare la testolina. Quanto dolore mi hai fatto patire! Sbuffo, guardando il braccio bluastro con ferite profonde. Però sei molto carino... e adesso avrai fame. Tiro fuori della carne secca dalla tasca, e guardo Selexia. Come per aver conferma che sia la cosa giusta da fare.
  13. Zantes-Senza nome Sorrido a Selexia. Non ho dubbi, mia signora. Cerco di incontrare i suoi occhi. Mentre ci scambiamo uno sguardo sento un dolore prendermi il braccio. E ora che c'entra questo dolore... non ho battuto da nessuna parte.... Il mio sguardo preoccupato si sposra su Selexia e Caradoc(se ancora presente).
  14. Zantes-Senzanome Come immaginavo... ascolto in silenzio le parole del maestro di spada. Non appena termina di parlare, vedo Selexia guardarmi. E' in difficoltà... dopotutto lei è un drago rosso. Fronteggia i nemici in campo aperto e non usa viscidi discorsi per vincere. La mia signora non ha bisogno di conoscere il principe Vanesh, ai suoi occhi lui è un semplice umano con una corona sulla testa. La sua esistenza è per lei un semlice battito di ciglia... Si narrano molte storie sugli dei... molte sono vere e molte false, ma tutti concordano che non mostrano la loro natura in una arena per dilettare starnazzanti nobili. Una volta che il maestro di spada si allontana Selexia non trattiene la paura. Mia signora, i draghi, soprattutto quelli rossi, da che mondo e mondo, vincono e basta. Schiacciano i loro nemici senza alcuna pietà... con arroganza e prepotenza impongono la loro volontà e piegano o meglio spezzano tutto ciò che incontrano. E così che io ti vedo... ed è così che gli altri devono vederti. Guardo la donna, scorgendo insicurezza nei suoi occhi. Non ti farai manipolare dalle parole del maestro di spada spero... che vuoi che dica? E' Vanesh che gli paga l'onorario... l'avranno fatto apposta. I nobili o sono vermi o sono morti. Faccio eco alle parole del maestro di spada. Il compito dei vermi è insinuarsi e strisciare... manipolare e corrompere... non lasciare che il tuo cuore venga avvelentato dalla paura. Mia signora... è da quanto ti ha vista la prima volta che ti vuole... e probabilmente vuole vincere su più fronti. Sa di non poter vincere in modo corretto, come farebbe un drago, e allora tende ad insinuare dubbi sulla vostra persona. Dalla tua bellezza al tuo valore in battaglia. Non farlo vincere. Resto sospeso, mi mordo leggermente il labbro per fermarmi dal parlare ancora. Mi sono esposto fin troppo e lei è pur sempre un drago rosso. Anche io voglio vincere.
  15. Vittorio Manfredi Ascolto il resoconto dettagliato di Michele. Ecco, perchè la setta ha cercato Beatrice. Tutto torna. Stanno semplicemente seguendo le indicazioni del loro testo sacro. Riflettendo ancora sulle parole dell'inquisitore, continuo a parlare: ed ecco, per quale motivo stavano attaccando Michele e Massimo. Michele per il suo nome... Massimo per la sua arma dedicata all'arcangelo. Guardo i due uomini. Secondo me, tra voi due quello più in pericolo è Massimo: ha una lancia con sè e sa usare molto bene la spada. Esattamente come l'arcangelo Michele. In ogni rappresentazione, il santo ha con se la spada e la lancia. Massimo, se sul treno erano indecisi... per me ora, non hanno dubbi. Per i seguaci della setta tu rappresenti l'arcangelo Michele. Finito di parlare mi perdo in altri pensieri riguardanti il resoconto di Michel. E così cercano anche loro il libro... Vittorio, hai sentito? Le copie sono tutte parziali. Interessante. Non ho mai avuto il piacere di leggere un libro incompleto. Sarebbe davvero interessante.
  16. Zantes-Senza nome Non aspettatemi... lo so che non ti devo aspettare... la scorsa notte ti ho aspettato ma non sei mai tornata. Guardo Selexia mentre va dal principe. Non abbiamo più parlato. Vorrei che seguisse il cosiglio di Caradoc, ma visto come ha reagito con Aurline... credo che voglia restare da sola con il principe. Caradoc ha ragione. Avere un testimone è sinceramente una scelta migliore. Anzi... prima di andare sarebbe meglio informarsi su quale sia il suo stile di combattimento. Dato che dovrai contrattare con lui, è bene sapere quali sono per lui i punti irrinunciabili... e a quale prezzo ci rinuncerebbe. In questo modo puoi aumentare il tuo potere di contrattazione. Mia signora. Cerco di incontrare i suoi occhi.
  17. Zantes-Senzanome Mi lascio sovrastare dalla donna mentre il respiro diventa semore più affannoso. La guardo. Una cosa solo mia? Solo... sua. Ansimo. Afferro i fianchi della dragonessa. Cosa ti è preso? Balli con me... vieni a letto con me...Cerco una risposta nei suoi occhi, ma le sue spinte della donna mi tagliano il fiato e vederla così... il suo profumo fa perdere la testa. Non posso chiederle nulla... non posso parlarle... non posso... Selexia... non può essere una cosa solo tua. Una mia mano resta salda sul suo fianco e l'altra arriva sulla sua schiena. La voglio anche io. Una sussurro tra una spinta e l'altra.
  18. Vittorio Manfredi Anche io sono stato vittima delle stesse allucinazioni... non sono la verità... sono semplicemente i nostri pensieri o meglio le nostre paure. Davide... ti voleva bene non ti avrebbe mai detto una cosa del genere. Ha dato la sua vita per salvarti, figuriamoci se ti avrebbe chiesto qualcosa che renderebbe il suo sacrificio vano. Vieni... Le tendo la mano. Dobbiamo andare. Se la ragazza esita, le prendo la mano.
  19. Vittorio ManfrediI Inizio a scappare dal mattatoio, quando in uno dei corridoi scorgo Miriam. Mi avvicino alla donna e le appoggio una mano sulla spalla chiamandola. Miriam... Miriam... Che sia anche lei caduta vittima di un'allucinazione ?
  20. Zantes-Senza nome Guardo la donna e resto senza parole interrompendo la mia azione. Molto probabilmente ho capito male. Selexia inizia a spogliarsi davanti ai miei occhi. Resto a guardarla mentre i vestiti le scivolano addosso. Non ho avuto problemi ad approciarmi con le donne... ma... se qui sbaglio anche solo uno sguardo rischio di diventare cenere prima di un battito di ciglia. Inizio a spogliarmi.
  21. Vittorio Manfredi Beatrice... io non posso. Con questa frase rispondo a tutte le domande di Beatrice, saluto la donna e vado verso i Marine. Non posso dirlo a Miriam... non posso dirgli che sono il mostro che lei odia più di ogni altra cosa... e poi, non posso scappare con lei... Vittorio vuoi dire che non vuoi scappare con lei... e non vuoi dirlo ad Astore. Gli darei il mio cuore se solo potessi averla ancora... Cosa ci può fare una dolce fanciulla come lei... con un cuore avvizito e colmo di tenebre come il tuo. Forse con Beatrice la tua anima troverà pace... Ade poteva innamorarsi di Ecate... ma le leggende dicono che il suo cuore si è arso solo per Persefone. Persefone è stata rapita. E allora se devi imitarlo fallo per bene.
  22. Zantes-Senza nome Ascolto le parole per nulla concilianti di Hinox. Non è il momento di creare piuttosto crepe di quante il nostro gruppo ne abbia già create. Ti capisco Hinox. Credimi e lo dico sul serio, ma è pur sempre la sua natura... di certo non potevi aspettarti che un drago rosso venisse a dirti che l'esistenza di un nano fosse importante per lei. Cerchiamo di essere concilianti e di tollerarci. Se non lo vuoi fare per lei o per me... fallo per lo scopo, se per te è importante. Saluto tutti e mi allontano dalla stanza seguendo l'esempio di Leidorl. Prima di attraversare la porta noto uno sguardo di Selexia. All'inizio la guardo perplesso e poi capisco.Devo prepararle la stanza. mi dirigo verso la camera assegnata alla donna.
  23. Vittorio Manfredi Resto senza parole di fronte alla reazione di Beatrice. Le sue parole mi colpiscono e mi lasciano tramortito. Beatrice, tu non ti sei innamorata di me... non puoi esserlo... e tu lo sai perché...
  24. Zantes-Senza nome Mia signora... è davvero necesario definire a parole quello che i fatti dimostrano? Stiamo combattendo per lo stesso fine e ci conosciamo da più di un giorno e ancora non ci siamo ammazzati a vicenda. Vogliamo chiamarla allenaza? Vogliamo chiamarla amicizia? Sta di fatto che siamo qui e ora e separarsi è sicuramente l'azione più sbagliata... come dice Leidorl, entrare in gruppo ci permette di dare un segnale importante. E prima di trattarci con superficialità ci penseranno due volte... visto che siamo così uniti. Se faremo così, Rhaen non verremo trattati come soldati qualunque ma come un'unità di supporto che non ha nulla da invidiare al resto dell'esercito... anzi. Guado a Selexia e poi tutti gli altri. Anche se abbiamo passati diversi... veniamo da mondi diversi.... e siamo di razze diverse... siamo qui oggi per avere un futuro. Se non siamo compagni noi... vorrei proprio sapere chi potrebbe esserlo. Sorrido e attendo che la discussione finisca.
  25. Vittorio Manfredi Beatrice è questo il modo di ringraziarmi? Facendomi rivivere ciò che non posso dimenticare? Non eri contraria alla tortura? A quanto pare il passo tra essere vittima o carnefice è piccolo per tutti... anche per chi ancora non è trapassato. Guardo la ragazza. Vittorio... hai notato? Femminile malizia... cosa vuole da noi... cioè cosa vuole da te... Beatrice perché sei qui? Perché a Vercelli? E soprattutto... da quando sei in grado di fare quello che mi hai fatto? É opera tua quello che sta accadendo qui?

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