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Black Lotus

Circolo degli Antichi
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  1. La Carta Telepatica Dopo aver salutato il maggiordomo, vi allontanate dalla villa, fino a farla sparire dalla vostra vista. Quando siete sicuri di essere in un luogo appartato, iniziate a discutere tra voi. Spronato dalle parole di Bernard, Rael estrae la carta telepatica che gli aveva donato Viktor, consegnandola a Dorian. La volontà di attivarla, concentrandosi, è sufficiente a far manifestare la magia della carta, che subito diventa viola. Come delle fiamme viola avvolgono la carta, ma non sono fiamme che bruciano, anzi, il loro calore non reca alcun fastidio. Dorian manda il suo messaggio telepatico a Viktor, che lo riceve e replica telepaticamente: Messer Ironhand, attendevo questo momento. Non vi preoccupate, immagino bene cosa stiate passando. Ma, quando ci siamo incontrati alla fontana, con mia sorella, le vostre parole non sono andate a vuoto, così come l'onestà e le nobili gesta del Cavaliere del Loto Bianco. Ho già fatto diversi preparativi, intuendo che questo momento sarebbe presto giunto. Preparatevi bene, vestitevi con eleganza, e vediamoci nell'aula K-1. A presto. Tramite il potere della carta, capite anche che Viktor è in Accademia, e che è in perfetto stato di salute. La carta, infine, viene completamente consumata dalle fiamme violacee, senza lasciare cenere. Preparazione Vi dirigete quindi verso l'Accademia, dove effettuate nel più breve tempo possibile i vostri preparativi, finiti i quali, andate verso il luogo dell'appuntamento. Aula K-1: The King's Room L'aula di addestramento individuale avanzato è, vista all'esterno, una porta come tutte le altre. Tuttavia, il suo sigillo arcano è estremamente complesso, unico nel suo genere, garantendo un livello di protezione di gran lunga superiore alla norma, di cui Bernard, da attento osservatore, prende nota, pur non avendo il tempo per dedicare a quel sigillo lo studio che meriterebbe. Appena sfiorate la maniglia, delle rune arcane si illuminano di un colore dorato, intensissimo, per poi lasciarvi entrare. L'aula K-1 è un'ampia stanza, che nello stile ricalca quello del Castello di Labona, come se una sala del Castello fosse stata presa e trapiantata all'Accademia: spesse pareti di un grigio scuro, un pavimento di un grigio più chiaro, lucido, un alto soffitto con volte a stella. A destra e a sinistra della porta d'ingresso, vi sono due armature (identiche tra loro) di un bronzo lucente, decoratissime, che impugnano una spada (vera), tenendola saldamente in posizione verticale, la punta rivolta verso il basso. Le due armature sono decorate in stile draconico, ed il bronzo è così lucido da farle apparire quasi fiammeggianti, creando un impressionante gioco di luci. Un lungo tappeto, color porpora, si estende davanti alla porta d'ingresso, guidando chi entra verso il centro della sala, dove vi è una intersezione a croce: a sinistra, vi è un salottino, ove vi sono dei divani (in tessuto pregiatissimo) che circondano un tavolino in vetracciaio che poggia su un capitello marmoreo, con per terra un tappeto in lana e seta; a destra, vi è la "zona allenamenti", dove vi sono manichini, specchi sui muri, poi corde, anelli, aste, panche, pesi, una rastrelliera con armi variegate, ed un ampio spazio centrale, dove vi è un cerchio di rune arcane (lo stesso utilizzato per i duelli magici); infine, dritto di fronte a voi, nella parte più lontana dalla porta d'ingresso, vi sono delle eleganti sedie, con cuscini di velluto, disposte in tre file (con altro mobilio pregiatissimo da ambo i lati), che guardano verso l'oggetto più lontano della stanza: una pedana rialzata, sopra la quale giace un trono. A colpo d'occhio, l'aula K-1 vi dà un'impressione regale, maestosa, quasi come se foste entrati nel Castello stesso. L'aula K-1 ha altre due porte, oltre a quella d'ingresso: la prima, a sinistra, porta ad un bagno (con rubinetteria e sanitari pregiatissimi, e con tutta la più sofisticata tecno-magia possibile); la seconda, a destra, conduce invece ad una stanza che funge da ripostiglio (con altri attrezzi per la zona "palestra"), piccola biblioteca (con una selezione di libri), ed anche da laboratorio, pienamente attrezzato con strumenti alchemici ed anche tecno-magici per gli scopi più disparati. Aula K-1: Una Riunione Regale La prima persona che riconoscete è proprio Viktor Rothschild, che vi accoglie con un sorriso ed un inchino formale. "Messeri..." vi saluta Viktor, "... prego, da questa parte" e vi fa strada. Viktor vi guida fino al centro della stanza, dove c'è l'intersezione a croce. Dal salottino, sopraggiunge invece Tristan Augustus Horst, accogliendovi a sua volta: "Ben ritrovati: siamo stati informati del vostro arrivo. Vi attendavamo" ed indica con lo sguardo Viktor, facendovi capire che è stato Viktor ad organizzare il tutto. Infine, sulla destra, nella palestra, un giovane ragazzo, bellissimo d'aspetto, salta giù dagli anelli, terminando un difficilissimo esercizio, nel quale stava sospeso a mezz'aria. Tutti voi (Bernard, Dorian e Rael) notate la maestria tecnica con la quale l'esercizio è stato eseguito. Perfino per chi di voi non l'avesse mai visto prima, quantomeno non così da vicino, il portamento del giovane dai capelli scuri non lascia alcun dubbio sulla sua identità: Allan Kingsblood, il Principe di Labona. Presentazioni "Maestà... !" asserisce con una leggera esclamazione Tristan, prendendo un asciugamano e precipitandosi da lui. Il chierico porge l'asciugamano al Principe con atteggiamento molto rispettoso, mantenendo anche una distanza di cortesia e stando attentissimo che la sua mano non tocchi quella del Principe nel passaggio dell'oggetto. "Desiderate un bicchiere d'acqua? Ve lo porto subito" si muove ancor prima di aver finito di parlare. Viktor però l'aveva già anticipato, preparando un bicchiere d'acqua, passandolo a Tristan. Il Principe si asciuga qualche gocciolina di sudore con l'asciugamano profumato passato da Tristan, per poi prendere il bicchiere d'acqua. In tutto ciò, avete notato che Tristan non ha lasciato tempo al Principe di parlare, servendolo in modo efficiente ma repentino. Viktor vi fa strada verso il Principe, per poi fare cenno di fermarvi. Viktor china il capo, allargando un braccio nella vostra direzione. "Altezza... gli ospiti sono arrivati" vi annuncia Viktor. Ora, è giunto il momento di presentarvi, con una singola frase di cortesia, ma con l'appropriato atteggiamento, al Principe di Labona.
  2. Le Risposte del Maggiordomo Bernard incalza il maggiordomo con una raffica di domande. Sebastian, all'inizio, rimane un po' perplesso, ma poi l'atteggiamento dei tre giovani riesce a convincerlo che, effettivamente, si tratta di una cosa seria ed urgente. "Capisco. È dunque una cosa importante" dice, senza rivolgersi a nessuno in particolare. "Nelle fondamentale della villa, c'è una magia antica, che solo Lord Chaveau sa come attivare. È stato usato quello per condurre tutti al luogo segreto della riunione. Tale luogo, per vostra sfortuna, è schermato magicamente molto bene. Questo sia nel bene che nel male: nel bene, in quanto non è individuabile tramite divinazioni o altro. Ma anche nel male, in quanto, quando Lord Chaveau è lì, mi è impossibile contattarlo tramite il mezzo di emergenza che normalmente utilizzerei in questi casi, ovvero questo..." e vi mostra una pietra dalla forma molto peculiare, con una faccia in rilievo. "Vi pregherei cortesemente di non far parola con nessuno di quanto vi ho appena riferito: vi ho dato queste informazioni solo perché ho giudicato consone le circostanze. In condizioni normali, richieste come le vostre sarebbero state respinte senza indugio. Spero comprendiate la mia posizione" conclude.
  3. Verso Villa Chaveau Seguendo le indicazioni di Bernard, vi dirigete quindi a Villa Chaveau. Dorian sarebbe potuto arrivarci prima prendendo delle scorciatoie, ma decidete che è meglio non separarvi. L’avviso del maggiordomo Una volta arrivati lì, vedete la villa con il grande giardino, molto ben curato. Bernard ricorda che, quando era stato lì la prima volta, vi erano numerosi giardinieri al lavoro; adesso, invece, forse anche perché Libero è giorno di riposo, ve ne sono pochissimi. Annunciata la vostra presenza, arriva il maggiordomo, Sebastian, che Bernard ricorda bene per il suo atteggiamento serio e professionale. “Sono desolato” dice Sebastian, “Il Secondo Templare è occupato in una importante riunione, il cui luogo è stato tenuto riservato anche a me. Tuttavia, dovrà tornare qui una volta che la riunione sarà terminata. Mi hanno riferito che la riunione finirà per le 21:00. Volete entrare e aspettarlo dentro? Posso prepararvi anche un tè con biscotti, se è di vostro gradimento” conclude, attendendo la vostra risposta. Appena Sebastian finisce di dire quelle parole, l’orologio segna le 16:15. Il tempo continua a passare.
  4. Domanda di Dorian Alla domanda di Dorian, Theodore risponde subito: "Mi dispiace, vorrei poterti aiutare, ma... l'evento è troppo recente, le indagini sono ancora in corso, quindi nessuna informazione può essere divulgata... purtroppo neanche noi sappiamo altro...". Non sanno nulla. Rhalcos osserva con più attenzione le tue bende. "Scusa, ma come mai hai tutte quelle bende...?" ma subito il chierico lo riprende. "Rhalcos, l'hai appena conosciuto, non è educato fare domande del genere..." e Rhalcos ride un po' imbarazzato, portandosi una mano dietro la nuca. "E poi l'hai appena detto che dobbiamo andare. Scusateci ancora, arrivederci" si congedano nuovamente.
  5. Scelta: Accettare di risolvere l'Ottavo Passo Bernard prende infine la sua decisione. Di comune accordo, vi mettete quindi alla ricerca di Theodore e Rhalcos. Essendo in tre, è più facile distribuire i compiti e, con un po' di fortuna, riuscite a trovarli in uno dei parchi dell'Accademia, nei pressi del Tempio all'interno dell'Accademia. Giardino del Tempio Bernard, Dorian e Rael trovano Theodore e Rhalcos. Bernard li saluta e si avvicina a loro, chiedendo se hanno avuto successo nel contattare il professor Kuro... ma poi, dalle loro espressioni, Bernard sente che qualcosa non va. Sente come se un filo invisibile e sottilissimo si fosse spezzato. "Aspetta, aspetta... !" dice Theo, guardando confuso Bernard. "Credo che tu ci stia confondendo con altri... è la prima volta che ti vedo..." arriva, come un macigno, la frase del chierico. "Sì, anch'io. E riguardo il professore..." dice Rhalcos, per poi interrompersi. "Mi dispiace se lo cercavi... ma..." esita, per poi fare un respiro profondo, "... il professor Kuro è morto in un terribile incidente, proprio ieri. Sono in pochissimi a saperlo. Ci è stato detto di evitare di spargere la notizia, perché le indagini sono ancora in corso, ma... ti ho visto preoccupato... e quindi ho pensato che fosse giusto dirtelo..." continua Theodore. Kuro... morto? Non ci credi. Non vuoi crederci. E fai bene a dubitare di quelle parole: Theodore e Rhalcos ti guardano allo stesso modo in cui si guarda un estraneo. Tutto ciò che avete passato assieme... cancellato. Tutti i sorrisi, le rivelazioni, gli aiuti reciproci, a partire dal fatidico scontro alla lezione di Combattimento Magico, in cui eravate tu e Llionas contro Theo e Rhalcos. Poi la vostra uscita assieme al locale, le chiacchierate a Mensa, l'aiuto reciproco scambiato più e più volte. Tutte le memorie di ciò che era accaduto... sono ora in frantumi. Il filo si è spezzato. Ti sovviene in mente quanto accaduto questa mattina, al capanno di Rael. Ricordi la visione delle figure che si riuniscono attorno ad un tavolo. E poi ti viene in mente un solo colore... Blu. Il mago del Nemico in grado di alterare la memoria. Cos'ha portato a quell'esito? Quale sequenza di scelte? Ti vengono in mente le parole di Rayhan: Intraprenderemo tutte le azioni necessarie a valle della tua decisione. È stato forse Rayhan a dare inizio a quella catena di eventi? Oppure è una cosa nata ancora prima? E se, anziché discutere con Dorian e Rael, avessi accettato fin da subito di compiere l'Ottavo Passo... le cose sarebbero cambiate? Se non avessi chiesto a Theo e Rhalcos di provare a cercare Kuro, forse tutto ciò non si sarebbe mai verificato...? O perfino ancora prima, magari una combinazione di fattori... "Stai bene...? Sei pallido... perdonami, non era mia intenzione darti una così brutta notizia, così, su due piedi..." "Theo, ricordati che siamo già in ritardo..." interviene Rhalcos. "Ed indovina per colpa di chi?" puntualizza il chierico. "Scusami, ma è una cosa importante. Non possiamo trattenerci oltre" dice Theodore. "Ti prego di non farne parola con nessuno di quello che ti ho detto. Arrivederci" e sia Theo che Rhalcos si congedano. Il Potere del Nemico Nell'arco di tutta questa storia, il Nemico è sempre stata un'ombra all'orizzonte, lontano, quasi impercettibile, che utilizzava emissari e vie indirette per interferire con voi. Ma ora le cose sono cambiate: sta agendo, e lo sta facendo in modo sempre più diretto ed esplicito: il Nemico è uscito dall'ombra. Sta agendo sotto la luce del sole, sta mostrando le sue carte. Un frammento alla volta, state perdendo sempre più terreno. Infine, c'è un altro potere contro il quale dovete combattere, forse il più terribile ed inclemente di tutti: il tempo. Avete trovato Theo e Rhalcos alle 15:40. Adesso sono le 15:45. Ed il tempo continua, inesorabile, a passare. L'orologio continua a ticchettare: ogni volta che la lancetta dei secondi fa uno scatto, l'asteroide si avvicina alla Terra sempre di più, segnando quello che sembra essere un destino ineluttabile.
  6. Giardino della Biblioteca Vi ritrovate, dunque, nel giardino della biblioteca (essendo la biblioteca chiusa). Bernard e Rael sono i primi ad arrivare, essendo già in Accademia, mentre Dorian impiega un po' più tempo. @SamPey Sono circa le 14:30 quando Dorian, finalmente, vi raggiunge. C'è subito una cosa che tutti notate: a Rael manca un occhio, mentre Dorian ha completamente bendato la parte esposta (non coperta dai vestiti) del suo corpo, fatta eccezione per la fascia degli occhi. Da attento osservatore, Bernard, con i suoi occhi in grado di scrutare la magia, nota che le "bende" di Dorian sono in realtà un oggetto magico, probabilmente una forma molto inusuale di armatura, ed anche di potere non trascurabile, anche se è difficile, senza analisi magiche più approfondite, stabilire esattamente il loro livello di potere. Siete quindi tutti riuniti in un punto appartato del giardino della biblioteca (non c'è nessun altro studente a perdita d'occhio, l'Accademia sembra davvero deserta oggi) e potete discutere liberamente tra voi.
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