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Nuovo talento: Throwing Disarm
Me ne rendo conto, d'altronde chi lo prenderebbe solo per scaraventare lontano l'arma, senza un bonus aggiuntivo? Ho pensato anche a mettere requisito Int 15 (come la serie del Two-Weapon fighting) così da implicare che chi è (praticamente) infallibile a fare questo, se non altro ha rinunciato a qualcos'altro di sostanzioso. Il che potrebbe escludere i Fighter dalla platea e, di fatto, lasciarlo solo per Duskblade, Swashbuckler o altre build particolari. Però mi è parso un eccesso.
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Nuovo talento: Throwing Disarm
THROWING DISARM Con l’azione di disarmare sei in grado di gettare l’arma dell’avversario lontano da lui. Requisiti: Int 13, Combat Expertise, Improved Disarm Beneficio: i tuoi tentativi di disarmare beneficiano di un ulteriore bonus +2 alla prova contrapposta. Inoltre se la prova riesce puoi scaraventare l’arma di 1,5 m. distante dall’avversario per ogni 5 punti di differenza della prova stessa, nella direzione che preferisci. Normale: l’arma dell’avversario cade nel quadretto dove si trova l’avversario. Speciale: Un guerriero può selezionare Throwing Disarm come uno dei suoi talenti bonus.
- L'ultimo grido del fantasy warfare
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HR diversificare meglio le armi
A me sembra che una cosa del genere ci fosse in AD&D, mi è venuto in mente solo ieri, ma cercando nei Player's Options non ho trovato nulla. Me la sono sognata?
- Build su Spring Attack (lancia o polearm)
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Build su Spring Attack (lancia o polearm)
Se vabbe'... Io scrivo che è bene tenere Tumble alto per girare liberi nel campo, tu scrivi che serve esattamente +14 (come se +10 o +13 fossero invariabilmente da buttare invece ) e io mi devo ricordare di citare una mia HR... Sii bono, dai. 😐 Ma infatti il check Tumble serve solo a stabilire se ci sarà AdO, mica se lo evita.
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Build su Spring Attack (lancia o polearm)
No, intendevo l'alabarda che fa 1d10 invece di 1d8 e permette pure di sbilanciare (e danno P/S, metti che esci dall'acqua e ti trovi davanti degli zombi...). E si, proprio perché di contro non ha portata forse non ne vale neanche la pena. 14 e 24 + Dex. mod. dell'avvesario invece di 15 e 25 fissi... Una delle migliori. 8-)
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Build su Spring Attack (lancia o polearm)
A parte il fatto che il suddetto personaggio non arriverà neanche al 10° liv., non ci sono oggetti magici che accrescano le caratteristiche, e che io uso una HR per cui la CD di Tumble dipende dalla Des dell'avversario, grazie a entrambi, direi avete confermato le mie valutazioni. Come arma ho idea sia meglio iniziare con la lancia lunga, solo quando avanza uno slot per Improved Trip passare ad alabarda (ma non è neanche detto valga la pena).
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Build su Spring Attack (lancia o polearm)
Ciao a tutti, alcune conferme per piacere. Se creo un personaggio incentrato su quel talento: - le armature leggere sono più che sufficienti; - non ha senso usare armi con portata; - ancora meno senso ha prendere talenti che aumentano/riducono la portata delle armi; - Tumble è da massimizzare. Se avete altre indicazioni ditemi pure. Ciao e grazie, MadLuke.
- Varianti Barbaro totem Ragno e Toro
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L'ultimo grido del fantasy warfare
Ci sono tante cavolate anche qui, ma il fatto che siano tante se non altro le attenua singolarmente. In quel film invece quell'ombrello è davvero protagonista (l'arma yin della pioggia/acqua che spegne il falcione yang del fuoco, mica cotica!) : i "buoni" per il 90% del tempo usano solo quell'ombrello e i cattivi solo il falcione. C'è anche la parte dell'addestramento, il duello nel video e l'attacco del battaglione scelto, 100 soldati tutti solo con quell'ombrello. Devi vederlo per capirlo... Ma no, tutto sommato non mi hai mai fatto del male. :-)
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L'ultimo grido del fantasy warfare
Visto anche io ma non ricordo nulla che si avvicini al livello di assurdità dell'ombrello di lame... Anche perché seppure quel duello rimanga centrale nel film, con la stessa arma compiono anche altre assurdità (es. la palla rotolante sul pavè). Sono 48 lame (se ho contato bene) che non possono ne perforare né tagliare per via del fatto che quelle vicine bloccano l'affondo (seppure siano affilate ognuna per tutta la lunghezza). L'arma peserebbe un accidenti. Se poi ci aggiungi che con una lieve scrollatina le lame si tirano che manco gli shuriken...
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L'ultimo grido del fantasy warfare
Da che film (a sensazione escludo sia da un libro)? Scusa ma le dotte citazioni mi affascinano sempre. Appena visto su RaiPlay, guardando la locandina mi era parso fosse una scemata ma volevo una conferma sicché ho cercato su Imdb.com dove ho invece scoperto ha voto 7,0. Mi ha preso un'inquietudine esistenziale all'idea di aver ignorato per ben sei anni il degno successore de "La foresta dei pugnali volanti"... Era meglio tenersi l'inquietudine esistenziale (per me voto 5).
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L'ultimo grido del fantasy warfare
Se pensavate che dopo "La foresta dei pugnali volanti" avevate già visto qualunque arma esotica il mondo del fantasy potesse offrirvi, allora forse dovreste vedere "Shadow" (Cina, 2018). Sottotirolo: se apprezzate il ventaglio quando fa caldo, volete non portare un ombrello quando piove? Ciao, MadLuke.
- Varianti Barbaro totem Ragno e Toro
- Varianti Barbaro totem Ragno e Toro
- Varianti Barbaro totem Ragno e Toro
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Varianti Barbaro totem Ragno e Toro
Ciao a tutti, potreste darmi un parere per queste due varianti che ho creato per la mia ambientazione? Level Ragno Toro 1st Hide +2, illiteracy, rage 1/day Charging Minotaur, illiteracy, rage 1/day 2nd Climb speed (1/2 movement) 3rd +2 Saving throw vs. poison +2 damage on charge 4th Rage 2/day Rage 2/day 5th Blindfight 6th 7th Damage reduction 1/— Damage reduction 2/— 8th Rage 3/day Rage 3/day 9th 10th Damage reduction 2/— Damage reduction 3/— 11th Greater rage Greater rage 12th Rage 4/day Rage 4/day 13th Damage reduction 3/— Damage reduction 4/— 14th Indomitable will Indomitable will 15th 16th Damage reduction 4/—, rage 5/day Damage reduction 5/—, rage 5/day 17th Tireless rage Tireless rage 18th 19th Damage reduction 5/— Damage reduction 6/— 20th Mighty rage, rage 6/day Mighty rage, rage 6/day In realtà Ragno la uso già da qualche anno mentre Toro è nuova. Ero indeciso tra improved bull rush e/o overrun giacché la Gorgon (che è un toro) ha la seconda, però mi sembra che overrun non se lo fila mai nessuno. Il +2 damage on charge invece è copiato da totem Leone mentre l'aumento di DR è copiato dal Cinghiale. Ci sono i livelli 2 e 5 senza abilità speciali ma considerato la facilità di utilizzo delle opzioni di carica, mi sembra comunque equilibrato. Ciao e grazie, MadLuke.
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HR diversificare meglio le armi
Grazie per le indicazioni ma non ho tempo da dedicarci perciò questa volta devo modestamente ritirare la mia istanza. Mi terrò il mio rammarico per la monotonia delle armi. 😞
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HR diversificare meglio le armi
Ciao a tutti, sono qui con la mia a chiederVi di aiutarmi nel definire meglio una HR che vorrei adottare da una eventuale mia prossima campagna. Alcune premesse: 1) l'idea mi è venuta guardando alcuni video di Adhras su YouTube; 2) questa HR può essere utlizzata solo se si usa la variante UA delle armature come DR; 3) io gioco assistito da un tool quindi qualsiasi espressione necessaria per calcolare un danno, fosse anche un calcolo integrale, mi pesa quanto fare 2+2. A monte: con le regole standard ascia=spada=martello=lancia=bastone (sempre 1d8 danni). La realtà è ben diversa, ossia: le mazze sono ottime per colpire un avversario in armatura pesante (alle quali con la scimitarra gli fai il solletico) mentre contro una persona a torso nudo la lama ricurva è molto più efficace. Per non perdere tempo con distinzioni in base al tipo di armatura, giacché esistono anche i mostri che non ce l'hanno ma ugualmente hanno DR, pensavo di modificare i danni delle armi nel seguente modo (i numeri sono ipoteteici, li sto scrivendo mentre penso): - tutte le armi hanno riduzione -4 ai danni * taglia creatura che la deve impugnare (medium coeffieciente 1, tiny 0,5, large 1,5, huge 2, ecc); Le armi hanno un modificatore positivo - armi taglio: bonus +4 * taglia attaccante - DR avversario *3 (la somma min 0); - armi perforanti: bonus +2 * taglia attaccante -DR avversario *3 (la somma min 0); - armi contundenti: 0; Le armi negano la DR avversario: - armi taglio: (nulla); - armi perforanti: 2 * taglia attaccante; - armi contundenti: 4 * taglia attaccante; Es. Umano in armatura di piastre e battleaxe Slash vs. Ogre con armatura di pelli e clava Bludgeoning. Standard: danni 1d8 e DR 2/- vs. danni 2d8 DR 2/- (hide armor 1 + naturale 1) Revised: danni 1d8 DR 0/- vs. 2d8 DR 2/- Conclusione: l'umano perde la DR. Es. Umano in armatura di piastre e maul B vs. Ogre con armatura di pelli e greataxe S. Standard: danni 1d10 e DR 2/- vs. danni 3d6 DR 2/- Revised: danni 1d10 DR 2/- vs. 2d8+2 = 3d6 DR 0/- Conclusione: l'ogre perde la DR. Come vi sembra? In realtà pesa il fatto che per quanto arma da taglio, le asce slashing sono più assimilabili a mazze bludgeoning che alle spade (per non dire che a scimitarre). 😞 Ciao e grazie, MadLuke.
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"Shogun" di James Clavell
Un romanzo spettacolare come pochissimi ce ne sono, per la precisione nella ricostruzione storica, per la profondità dell’introspezione psicologica dei tanti personaggi, per lo spaccato della società, cultura e filosofia nipponica che offre, o più semplicemente per le straordinarie emozioni che sa suscitare. In verità fatico anche a trovare le parole che rendano giustizia a questo capolavoro di quasi duemila pagine che ho divorato in poche settimane. Se proprio devo sbilanciarmi allora mi sento di dire che quanto ho apprezzato maggiormente è stata la costante comparazione tra la considerazione della vita, l’amore e la morte nella civiltà occidentale, che sebbene riferita al ‘600 è pressoché uguale a quella contemporanea, e in quella nipponica. La ricerca della bellezza in ogni gesto e la familiarità con la morte permeano la quotidianità di ogni uomo o donna nel “Paese degli Dei”. Il costante derogare all’attaccamento alla vita in favore dell’osservazione degli ideali di lealtà e obbedienza al proprio signore inducono ogni uomo o donna a guardare con estremo distacco la vita, a considerarla effimera come un’alba, né più o meno auspicabile della morte. Un approccio a tutte le cose degli uomini che appare perfino assurdo, disumano. E ancora: una società infinitamente più libera nei confronti del sesso o anche solo del corpo e della nudità ma che non concepisce neanche vagamente l’amore come è stato fondato in Occidente dal Cristianesimo, la cura per il prossimo, per i più deboli, la presenza nel dolore del prossimo. Tanto meno l’amore romantico, pressoché sconosciuto a meno di poche eccezioni, scaturite pure da una comune passione per l’altro tra uomini e donne, ma che comunque è sempre naturalmente assoggettata al volere del proprio feudatario che dispone matrimoni, concubine e pure divorzi. Un aspetto della società orientale a dir poco inconcepibile per noi che pure solo “recentemente” ci siamo affrancati dalla tradizioni dei matrimoni concordati tra famiglie. Fosse anche solo per questo è un’opera che qualunque occidentale dovrebbe leggere per almeno provare ad affrancarsi dall’idea di appartenere a una civiltà superiore, di essere perfino ontologicamente superiori a qualunque uomo che non sia nato in Europa o Nord America mentre appare così evidente nel romanzo, e il protagonista ne è ben consapevole, che non siamo altro che il prodotto della nostra cultura, di circostanze più o meno favorevoli. E di come ogni cultura rechi in sé delle contraddizioni che se non viviamo come aperti conflitti, finanche laceranti, è solo per niente altro che una consuetudine, un’abitudine a non pensare, a non farci domande per non minare il fragile equilibrio che ci permette, seppure tra tanti marosi, di rimanere a galla nella tempesta della vita. Voto: 5/5
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"Il nome della rosa" di Umberto Eco
Io invece con "Il cavallo rosso", un gioiello semisconosciuto candidato al nobel, espressione dei valori dell'antifascismo, del pacifismo, dei diritti sociali e del migliore ardore giovanile.
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"Il nome della rosa" di Umberto Eco
Un romanzo magnifico come diversamente non avrebbe potuto essere sapendo chi è l’autore; eppure, scioccamente, pur sapendo quanto la storia fosse avvincente grazie al celebre film che ne fu tratto nel 1986, pensavo la scrittura l’avrei trovata molto complessa, artificiosa, tanto ostica quanto l’autore appariva altezzoso nelle sue apparizioni in pubblico. La sua immensa cultura che pur indubbiamente permea ogni singolo periodo dell’opera è resa invece in maniera estremamente vivace e godibile. In ogni capitolo delle vicende che coprono scrupolosamente l’arco temporale di una sola settimana troviamo dotte discussioni teologiche che prendono le mosse dai maestri dell’Antichità, la ricostruzione della storia della Chiesa nel Medioevo, indagine psicologica e altrettanta azione pura. Al netto della forma vi è poi il fondamento dell’opera, per lo meno quello che ci ho ravvisato io e che viene bene espresso dal protagonista Fra’ Guglielmo sul finire “Temi, Adso, i profeti e coloro disposti a morire per la verità, che di solito fan morire moltissimi con loro, spesso prima di loro, talvolta al posto loro.” Parole che nel nostro tempo in cui non c’è scandalo o mirabile avvenimento che duri nelle coscienze più di una settimana, appaiono superflue, completamente inconsistenti, eppure ci riportano a un tempo in cui per una fantomatica verità si era disposti a uccidere e morire. Un tempo in cui la verità non costituiva un mero esercizio intellettuale bensì era a fondamento reale di una vita che poteva essere vissuta con spirito di devozione, di avversione, finanche di guerra. In questo io credo che si possa cogliere l’invito per ogni lettore a liberarsi dell’insignificante attaccamento per qualunque discussione di cui si possa venire a conoscenza dai media tutti. Scegliere invece con cura le dispute per le quali vale la pena impegnare il proprio tempo, e allora si, solo per quello, impegnarcisi finché la situazione lo ritiene opportuno, ossia finché l’adesione a quella verità ci permette di approfondire le ragioni ultime della nostra vita e ci offre occasione di studiare, crescere e diventare migliori. Voto: 5/5
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Quanti libri leggete solitamente in un anno?
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Io solo Kindle, costa al massimo la metà del cartaceo. I grandi classici (che poi sono quelli che leggo maggiormente) 2-3 €. - Quanti libri leggete solitamente in un anno?