Di nulla, te le darò senza problemi, solo prima devo dormire qualche ora, comincio a non sentirmi troppo lucido.
EDIT: Niente, non riesco a dormire lo stesso, tanto vale che cominci:
Pact Magic:
Un adattamento del sistema magico usato dal Binder in D&D 3.5 (Tome of Magic), era già stata creata una variante dal medesimo autore (Dario Nardi) per quell'edizione, lui ha poi aggiornato alcune delle sue creazioni in due manuali legati a Pathfinder (Pact Magic Unbound Volumi 1 e 2).
Nardi ha reso il sistema del Pact Magic più coerente con quello delle altre classi caster, portando i "livelli d'incantesimo" (in questo caso il livello delle vestigia) da 8 (Binder classico) al più comune 9 dei full caster.
Il concetto chiave è un personaggio che si lega a spiriti ultraterreni chiamati Vestigia, essi gli concedono poteri se lui le fa in cambio incarnare nel suo corpo, affinché esse possano tornare ad assaporare la vita seppur temporaneamente.
Il punto di forza sono poteri che emulano capacità di altre classi o di creature mostruose, con in aggiunta alcuni poteri unici, tali capacità sono utilizzabili a volontà anche se alcune di esse, le più forti, dispongono di un tempo di ricarica prima che l'utilizzatore di Pact Magic possa ricorrervi di nuovo, generalmente questo cooldown era massimo di 5 round salvo alcune capacità particolarmente forti che erano state dotate di limiti maggiori.
L'elemento di novità era una Classe che poteva cambiare il proprio stile di gioco di giorno in giorno grazie alle differenti combinazioni delle vestigia, oltre alla possibilità di subire le penalità date dalle vestigia se si fallivano i tiri giornalieri per sottometterle.
Ovviamente Dario Nardi nel suo adattamento a Pathfinder ha dovuto introdurre Vestigia completamente nuove, quelle del comune Binder di 3.5 erano copyright della Wizard.
L'autore non si è però limitato soltanto a questi cambiamenti: se il Binder di base era una classe "anonima", le cui capacità erano incentrate più che altro nel migliorare la fruibilità delle Vestigia, Nardi ha introdotto nuove Classi nel suo adattamento per 3.5 con combinazioni di capacità, che permettevano d'ibridare il concetto del Binder con altri concetti di personaggio, questo si è tradotto in Pathfinder in un sistema più snello dove le Classi presentate in 3.5 sono state sostituite da Archetipi che permettono di applicare la Pact Magic ad ampie categorie di personaggi (di certo a tutte le Classi presenti nel manuale base, oltre a molte di quelle presenti nell'advanced player's guide, nell'ultimate combat e nell'ultimate magic). Oltre a questi ibridi abbiamo poi l'Occultista, che è una Classe vera e propria ed è il corrispettivo dell'originario Binder. A ciò si aggiungono nuove evoluzioni per l'eidolon del summoner, bloodlines per il sorcerer, un mystery per l'oracle, talenti, incantesimi (funzionanti questi con le vecchie meccaniche) ed oggetti magici, tutti a tema Pact Magic.
Di base la Pact Magic non è un sistema magico variante nel senso vero e proprio del termine, il suo obiettivo è introdurre meccaniche nuove che s'integrino alle altre piuttosto che sostituirle come per le regole varianti di ultimate magic.
Elementi aggiuntivi introdotti da Nardi sono il rapporto fra le Vestigia e le costellazioni, oltre ad altri fattori principalmente descrittivi e di flavour, come il totem (ciò cui un Vestigio tiene, rituali che gli sono cari). Per meglio spiegare, ecco di seguito com'è composta la descrizione (tagliata per questioni di copyright) di un Vestigio preso come esempio:
Aza'zati the green wyrmling
1 Descrizione breve e sigillo personale del Vestigio.
2 Regole di Evocazione (livello dello spirito e sua costellazione, difficoltà del tiro per sottomettere lo spirito, cerimonia richiesta per l'evocazione, elementi che possono compiacere il Vestigio durante essa (facilitandola), forma con la quale il Vestigio si manifesta per stringere il patto col suo evocatore.
3 Leggenda (storia personale del vestigio).
4 Abilità fornite (divise in maggiori o minori) e capstone empowerment (potenziamenti delle abilità ottenuti se il patto si è risolto a favore dell'evocatore piuttosto che a favore dello spirito).
5 Segno (natura della manifestazione fisica del vestigio sul corpo dell'evocatore che ha posseduto) ed influenza (come lo spirito spinge il personaggio ad agire se ha ottenuto un patto a suo vantaggio, il comportamento dell'evocatore è determinato dallo spirito che lo controlla).
6 Vestigial companion: una specie di famiglio ottenuto in base al vestigio con cui ci si è temporaneamente legati.
Di questo le costellazioni, le capstone empowerment, il vestigial companion e la divisione organica delle abilità in maggiori e minori sono innovazioni introdotte da Dario Nardi (che per l'adattamento a Pathfinder ha collaborato con Alexander Augunas, ma ricordo che molto materiale era già stato introdotto da lui come patch per 3.5 nei manuali villains of pact magic e secrets of pact magic, essi erano in particolare ricchi di nuove classi e cdp, ma c'erano anche nuove razze e mostri).
Opinione generale sulla Pact Magic: la forza del personaggio dipende dalla combinazione dei vestigi, alcune sono sinergiche ed altre no, il vecchio Binder non era un mostro di potenza ed era usato più che altro come dip per alcune costruzioni in 3.5 (esempio: Hellfire Warlock), le creazioni di Nardi danno l'impressione di essere più solide ma non ho mai avuto l'occasione di provarle in gioco, di certo hanno molto, molto flavour, ogni Vestigio ha una sua storia e personalità, e viene evocato con rituali differenti, inoltre può comunicare col suo evocatore come se fosse una sorta di npc, ci si può davvero sbizzarrire col concetto di questo personaggio.
Questo il primo, le altre a seguire.