Info - %2$s Il tema del topic è fornire i propri personali consigli sul bilanciamento all'OP.
Va bene commentare le soluzioni degli altri, a patto di evitare di rispondere solo per puntualizzare dettagli non utili alla discussione.
Per approfondire il discorso, il problema non sono solo gli oggetti magici sopra la media (belt of battle, circlet of rapid casting, ring of spell-battle; ma anche oggetti core come la cintura del monaco o alcune verghe metamagiche) con prezzi ridotti, ma anche molti oggetti comuni. Un alto punteggio di Utilizzare Oggetti Magici può consentire a chiunuque di lanciare incantesimi quasi al livello di un mago, se non c'è un controllo sull'accesso dei giocatori a tali oggetti magici. Questo solo per fare un esempio.
Comunque rimane un discorso dipendente dalla campagna, e a priori è totalmente a discrezione del DM; ergo più che un problema di bilanciamento, è un problema di esperienza nella gestione del gioco.
Nessuno mette in dubbio che per il tuo gruppo funzioni, ma purtroppo né i dip né l'"hard-multiclassing" (passatemi il termine) sono sinonimi di sbilanciamento. Se vogliamo metterla a livello logico, nessuna delle due implicazioni è verificata:
- Si può essere sbilanciati da monoclasse. Esempi concreti sono build da mago 20, druido 20, o artefice 20. Classi base che non hanno realmente bisogno di multiclassare per essere gamebreaking (addirittura il druido non puro è sempre subottimale, tranne rarissimi casi).
- Si può multiclassare 4-5 volte con vari livelli dip in una progressione di 20 livelli ed essere appena ottimali (vedi Elminster); il fine non è sempre l'uber ottimizzazione, ma spesso chi multiclassa in maniera eccessiva cerca di rendere "competitivo" un concept di combattente inusuale a cui è particolarmente interessato. Altre volte, i livelli in altre classi possono essere presi semplicemente per far corrispondere la scheda tecnica all'evoluzione del personaggio all'interno della campagna, pur essendo controproducenti a livello di ottimizzazione.
Oltre ai controesempi, c'è il chiaro problema della non universalità della soluzione proposta.
Alcune classi base (guerriero, barbaro, monaco) hanno bisogno di multiclassare per poter stare un minimo al passo con le altre, perché la loro progressione è molto debole. Chiaramente non è giusto usare lo stesso metro di giudizio per tali classi e altre più avvantaggiate.
Infine, oltre a dividere in categorie le classi, andrebbe anche valutato caso per caso. Un personaggio combattente che tenta di multiclassare, nel disperato tentativo di essere utile al gruppo almeno la metà dell'incantatore che risolve ogni scontro con un incantesimo, dovrebbe avere il sacrosanto diritto di multiclassare come preferisce. Invece il mago che vuole entrare nell'incantatrix, ma che ehi... la progressione della CdP la porta fino in fondo, forse è molto peggio di tanti altri ottimizzatori folli con progressioni di classe lunghe interi paragrafi.
In generale quindi, la tua soluzione potrebbe funzionare, ma più probabilmente tu e il tuo gruppo non avete voluto/saputo essere game-breaking per altri motivi. Invece, gli effetti che tali regole sicuramente hanno, sono limitazioni sulla libertà di caratterizzazione del personaggio.
Spesso questo è quello che succede quando si cercano delle limitazioni universali e generiche per un problema tanto radicato all'interno del gioco. Si pensa che alcune limitazioni siano necessarie, magari perché personalmente non abbiamo mai dato valore (anche interpretativo) a certe caratteristiche del gioco, ma altre persone potrebbero non essere d'accordo.
La soluzione migliore che si può adottare la dà sempre l'esperienza di gioco, e consiste nel sapere caso per caso cosa funziona e cosa non funziona.