I fatti dimostrano che è un egocentrico, qualcuno che vuole sempre essere il protagonista o al centro dell'attenzione.
Io ho tanti anni da master sulle spalle.
La tua situazione, quindi, non mi tange molto.
Se mi succedesse nel mio gruppo, inizierei con un "ma stai dicendo sul serio ?" / "ma davvero ?" in un chiaro tono che gli faccia capire che si sta ridicolizzando davanti a me e tutti, cosa che non ci si aspetta da persone più "vecchiote".
Alla seconda, gli faccio un bel discorso, fuori dal gioco, pacato, serio, ecc.
E gli dico senza mezzi termini che gli conviene cambiare comportamento, in quanto è un comportamento non "anti-gioco", ma "anti-sociale".
E il gioco di D&D, al mio tavolo, è un gioco sociale.
La terza volta, gli dico semplicemente "guarda che non sei obbligato a venire a giocare."
Alla quarta, non lo invito nemmeno più.
Se si arrabbia, gli dico semplicemente "ti avevo avvertito."
Se poi cresce, e matura, allora può sempre provarsi a reintegrarsi nel mio gruppo.
Ma partirebbe con un enorme svantaggio: perché per farlo, dovrebbe prima essere ri-accettato, anche solo in periodo di prova, dagli ALTRI giocatori, che saranno piuttosto inc*****.
Il succo è:
questo tipo di giocatore pensa che sei TU, il master, ad essere il suo "nemico" oppure ad essere l'unico importante per le decisioni.
Gli altri giocatori, per lui, sono comparse.
Per riuscire a venirne a capo, gli devi fare capire (e lo devi capire pure tu), che non sei tu il "capo", a livello di chi gioca o meno.
Si gioca di gruppo.
Demanda la decisione al gruppo.
Parlane con gli altri. Non chiedere loro "siete d'accordo con me su xxxxx" ma "cosa ne pensate del giocatore X"
Se gli altri ti dicono "guarda che mi sta rompendo questo qui", allora proponi ai giocatori il fatto di parlarne, insieme con lui, in modo costruttivo, alla prossima seduta, tutti insieme.
Senza accusarlo, ma pacatamente.
Tu non discutere.
Sei qui solo perché è il tuo dovere assecondare lo spirito sociale del gioco, e visto che c'è un problema, sei presente nell'ascoltare la discussione.
Il giocatore problematico non si ritroverà solo con TE come ostacolo. Tu non sarai nemmeno un ostacolo.
Si troverà con gli altri.
E a questo punto, dovrebbe capire che il gioco non gira attorno a LUI e/o a TE.
Ma attorno a tutti gli altri.
Quindi potrebbe cambiare, anche velocemente, perché ha CAPITO.
Oppure perché vuole continuare a giocare, e quindi facendo degli sforzi.
Se non lo fa, e che la prossima volta non lo invitate, non chiamerà te (e se lo fa, tu rispondi semplicemente "che ti aspettavi ? che gli altri non avrebbero fatto quello che hanno detto ?"). E chiamare gli altri non servirà a molto (nessuno dei tuoi giocatori, in SINGOLO, può farlo tornare indietro in quanto nessuno è il master ; tu potresti, ma non sei stato tu a decidere. Sintesi: è una situazione perfetta per te).
Questa è esperienza.
Se tutto non funziona, fagli leggere il topic.
Si, questo.
Io non so se il tuo amico è un povero bambinone non cresciuto, oppure solo qualcuno che, come dicono altri, adora giocare.
Non so se è un simpaticone o un idiota.
Ma di solito, il fatto di leggere cose scritte da esterni in un unica direzione contro se stessi ti fa capire, soprattutto se il master (tu) non ha scritto cose pegiorative sul suo conto nell'esporre la situazione, che stai sbagliando, e di grosso.
Se non lo capisce, allora sarà offeso, e quindi sarà lui a non venire più da voi.
Ancora una volta, avrai vinto su tutta la linea.
Buona fortuna.