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Ruolisti o regolisti?


darteo_silver

Messaggio consigliato

Continuo però a credere che seguire le regole alla lettera sia funzionale maggiormente al concetto/stile della "sfida" piuttosto che a quello della "storia"...proprio per motivi di pura finalità...ed anche per i rischi che comporta un eventuale eccesso di regolismo.

Questa è la parte su cui concordiamo meno

Seguire le regole alla lettera serve solo ed unicamente per avere un "banco comune" in cui non ci sono fraintendimenti. Serve solamente per non dover sempre chiedere al DM "posso fare questo? Mi riesce quest'altro? Come funziona quest'altro ancora?". Regole precise e dettagliate (comprese le "house rule" che devono essere concordate e/o comunicate PRIMA a tutti i giocatori) aiutano semplicemente a "togliere" pensieri al DM che non dovrà occuparsi del funzionamento delle meccaniche ma solo della storia

Un esempio, banale ma molto chiarificatore, è il cura ferite leggere.

Un chierico di 2° livello cura 1d8+2 punti ferita con tale incantesimo. Bene, se il chierico del gruppo lo vuole lanciare su se stesso, non deve chiedermi niente di particolare, me lo dice, tira il dado e segna le ferite curate... senza che io neanche perda tempo a vedere il risultato del dado... Più la regola è "precisa", meno lavoro devo fare io

Altro esempio: acrobazia

La ladra del gruppo vuole andare a fiancheggiare un nemico e mi dice. Aire (la ladra si chiama così) si muove "così" (facendomi vedere il movimento sulla griglia), poi prende in mano il dado e lancia dicendo "Prova di acrobazia con CD 15 per evitare l'attacco di opportunità" e poi mi dice "riuscito" oppure "sbagliato! Che fa il nemico, mi attacca?" (poichè potrebbe aver esaurito gli AdO o volerne tenere uno o due per situaizioni più rischiose come il chierico davanti a lui che casta incantesimi). La conoscenza dettagliata delle regole e la loro applicazione ferrea, fa si che i giocatori stessi possano "autogestirsi" in tutte quelle situazioni che sono coperte PERFETTAMENTE dalle regole, liberandomi da un lavoro noioso e dandomi quindi l'opportunità di concentrarmi su tutte quelle cose VERAMENTE divertenti dell'essere master, come creare la storia, gestire le interazioni e anche (perchè no?) muovere i "cattivi" durante i combattimenti

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  • Supermoderatore

:-o Credo di essere un DM ruolista al 40%, e regolista al 60%.

:-) Dipende però anche da come si comportano i miei giocatori: se il loro stile di gioco non risalta il gioco di ruolo non mi faccio problemi ad applicare le regole della maniera più pignola; se ci sono grandi interpretatori qualche regola si può trascurare per non danneggiare il gioco.

:bye:

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Questa è la parte su cui concordiamo meno

Seguire le regole alla lettera serve solo ed unicamente per avere un "banco comune" in cui non ci sono fraintendimenti. Serve solamente per non dover sempre chiedere al DM "posso fare questo? Mi riesce quest'altro? Come funziona quest'altro ancora?".

mmm...sì, capisco perfettamente.

Ma in realtà questo è ottenibile anche senza dover seguire le regole sempre alla lettera.

E' una questione di "possibilità".

Nel senso: nella mia visione i giocatori sanno benissimo che le regole ufficiali sono quelle che normalmente valgono e che formano il "banco comune" proprio come dici tu, e non necessitano di chiedere ogni volta se funziona così o meno. Però sanno anche che queste regole non sono sempre vincolanti e assolute, se la storia spinge altrimenti si può chiudere un occhio su qualcosa o dare un esito alternativo a qualcos'altro.

Al contrario il sapere che le regole saranno sempre e comunque applicate alla perfezione potrebbe escludere certe situazioni a priori o scoraggiare i giocatori a tentare certe belle azioni.

Dipende però anche da come si comportano i miei giocatori: se il loro stile di gioco non risalta il gioco di ruolo non mi faccio problemi ad applicare le regole della maniera più pignola; se ci sono grandi interpretatori qualche regola si può trascurare per non danneggiare il gioco.

Il fatto di essere "ruolista" non significa che tutte le regole sono a caso e a capriccio, esattamente come essere "regolista" non significa per forza non interpretare.

Dipende sempre da qual è lo scopo e la priorità.

Dipende però anche da come si comportano i miei giocatori: se il loro stile di gioco non risalta il gioco di ruolo non mi faccio problemi ad applicare le regole della maniera più pignola; se ci sono grandi interpretatori qualche regola si può trascurare per non danneggiare il gioco.

Questa secondo me è una frase molto interessante, da Master professionista.

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Se lo stile del mio gruppo non è basato sul gioco di ruolo non lo masterizzo proprio

Frasi come

Dipende però anche da come si comportano i miei giocatori: se il loro stile di gioco non risalta il gioco di ruolo non mi faccio problemi ad applicare le regole della maniera più pignola; se ci sono grandi interpretatori qualche regola si può trascurare per non danneggiare il gioco.

Per me invece significano poco

Non c'è nessuna regola che può danneggiare il gioco... e se proprio la trovo, io cambio la regola con il consenso del gruppo, in modo che la prossima volta che affronteremo quella determinata situazione tutti nel gruppo sapranno perfettamente come funziona

Al contrario il sapere che le regole saranno sempre e comunque applicate alla perfezione potrebbe escludere certe situazioni a priori o scoraggiare i giocatori a tentare certe belle azioni.

Se una "bella azione" va contro una regola ci sono due possibilità

1) la regola è scritta o capita male o è irrealistica

2) la regola è scritta e capita bene e realistica

Nel caso 1) si cambia la regola con il consenso del gruppo e da quel momento in poi diventa ufficiale la nuova regola

Nel caso 2) l'azione è impedita non perchè la regola lo dice, ma perchè l'azione è fuori luogo, surreale e non consona al tuo personaggio... sei tu che stai forzando la storia in una direzione verso cui il tuo personaggio non dovrebbe spingere

Non c'è mai "dicotomia" tra regole ferree e buon gioco... un giocatore bravo, con un master bravo, gioca nelle regole e ruola da Dio

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mmm...ho capito che il tuo stile prevede sia regole alla lettera che ruolo ad alti livelli ma...ma perchè consideri le regole così "sacre" da non accettare di poterle/volerle/doverle diversamente interpretare in certe situazioni?

Cioè...perchè pensi che sia così fondamentale che le regole debbano comunque essere rispettate alla lettera?

NOTA: scusatemi tutti se sembra l'inizio di un dibattito privato o, peggio, di un possibile flame...in realtà non è così: è una discussione molto civile che approfondisce i temi proposti dal topic, anche se forse si spinge oltre la mera domanda iniziale...

Se prenderà pieghe troppo "private" DM ed io (e chiunque vorrà aggiungersi) potremo continuare in privato (se a lui sta bene)...ma per ora credo che si stiamo dicendo cose interessanti e che il nostro scambio di visioni possa essere utile a tutti gli interessati...

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mmm...ho capito che il tuo stile prevede sia regole alla lettera che ruolo ad alti livelli ma...ma perchè consideri le regole così "sacre" da non accettare di poterle/volerle/doverle diversamente interpretare in certe situazioni?

Cioè...perchè pensi che sia così fondamentale che le regole debbano comunque essere rispettate alla lettera?

Per diversi motivi.

Il primo è quello già elencato... più le regole sono dettagliate e seguite, meno lavoro devo fare in quel senso, potendomi quindi dedicare a cose più importanti, come la storia, i PNG, le interazioni e anche guidare i cattivi sulla griglia

Secondo, perchè i giocatori potrebbero utilizzare una tattica affidandosi al fatto che una regola funziona in un certo modo. Se la regola non funziona più in quel modo li devo avvertire PRIMA... Se usano una regola in modo intelligente da fregarmi e spazzarmi via il PNG che m'ero creato con tanto amore... la colpa è mia e non loro, perchè non premiarli con la morte spettacolare del PNG? Anzi, invece di cambiare la regola per salvare il PNG, li premio con PX speciali per "avermi fregato" (metto tra virgolette perchè non è una gara tra me e loro... anzi io sono felice quando "mi fregano", perchè vuol dire che si sta giocando ad alti livelli e mi si sfida a giocare ancora meglio)

Terzo. Se arriva un nuovo giocatore avrà bisogno di pochissimo per entrare nel gruppo se le regole sono chiare e dettagliate... (noi infatti abbiamo il "quaderno delle house rule", che in realtà è un file piccino picciò)

Perchè le regole chiare evitano le sboronate... che anche dei giocatori molto bravi possono di tanto in tanto fare quando si distraggono

Ma non è una questione di "sacralità" delle regole e tantomeno di "interpretazione"... anzi men che mai di interpretazione... se una regola ha più di una interpretazione è bene decidere una volta per tutte QUALE interpretazione è quella ufficiale

E' una questione di chiarezza. E' questione di non dover discutere mai sul tema "regole". Di non dover mai chiedere chiarimenti, in finale di non dover PERDERE TEMPO.

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mmm...e non credi che alla luce di questa tua risposta si possa concepire il vostro stile come orientato più alla "SFIDA" che alla "STORIA", fermo restando che sono certo che ruoliate in modo eccelso e che le vostre storie siano bellissime?

soprattutto dal punto numero DUE...

il punto UNO ha un giusto fine pratico molto condivisibile, che però non risponde alla mia domanda del mio precedente post. E' un punto che fa capire quanto sia importante avere delle regole a cui affidarsi per non cadere nel caos e nell'approssimazione...ma come ti dicevo: qui sono d'accordo con te! Delle regole a cui affidarsi ci vogliono! e come ho già detto avviene così anche nel mio stile. Ma la domanda è: perchè non contemplare anche la possibilità di, in casi particolari, poterci passare sopra? Non dovrai fare un lavoro aggiuntivo che ti distoglie dai tuoi impegni se non vuoi farlo, poichè le regole ufficiali sono comunque sempre lì a disposizione. il decidere di passarci sopra in un caso particolare sta sempre al DM e al suo buon senso.

Stesso discorso vale per il punto TRE, per il discorso sulle HR e per il discorso sul "non perdere tempo".

Il vero punto che risponde pienamente alla mia domanda è il punto DUE:

"...Secondo, perchè i giocatori potrebbero utilizzare una tattica affidandosi al fatto che una regola funziona in un certo modo. Se la regola non funziona più in quel modo li devo avvertire PRIMA... Se usano una regola in modo intelligente da fregarmi e spazzarmi via il PNG che m'ero creato con tanto amore... la colpa è mia e non loro, perchè non premiarli con la morte spettacolare del PNG? Anzi, invece di cambiare la regola per salvare il PNG, li premio con PX speciali per "avermi fregato" (metto tra virgolette perchè non è una gara tra me e loro... anzi io sono felice quando "mi fregano", perchè vuol dire che si sta giocando ad alti livelli e mi si sfida a giocare ancora meglio)..."

leggere questo punto, alla luce del fatto che per questo tu applichi le regole sempre alla lettera al 100%, cosa mi fa pensare? che il vostro stile, ribadisco: sicuramente più valido e giocato con un livello di roleplay più alto del mio, sia tuttavia più orientato alla SFIDA, ...che non significa che penso che sia PP, ma che penso che sia uno stile dove il gioco è un telaio per presentare ai giocatori soprattutto l'allestimento di una "sfida" da affrontare e superare. Piuttosto che uno stile che sia principalmente un "costruire insieme una bella storia" ...sbaglio?

mi rendo conto che sto parlando a livello molto teorico...

Magnifico SIRE

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Assolutamente ruolista non c'è senso a rispettare perfettamente le regole, e gli stessi autori ti dicono che è una traccia per potersi divertire, e se le regole sono di intralcio al divertimento e creano astio tra i membri del gruppo meglio cercare di adattarle, ovviamente con coerenza.

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mmm...e non credi che alla luce di questa tua risposta si possa concepire il vostro stile come orientato più alla "SFIDA" che alla "STORIA", fermo restando che sono certo che ruoliate in modo eccelso e che le vostre storie siano bellissime?

soprattutto dal punto numero DUE...

No, non credo affatto. Il fatto è che all'interno di una storia ci siano anche delle sfide

il punto UNO ha un giusto fine pratico molto condivisibile, che però non risponde alla mia domanda del mio precedente post. E' un punto che fa capire quanto sia importante avere delle regole a cui affidarsi per non cadere nel caos e nell'approssimazione...ma come ti dicevo: qui sono d'accordo con te! Delle regole a cui affidarsi ci vogliono! e come ho già detto avviene così anche nel mio stile. Ma la domanda è: perchè non contemplare anche la possibilità di, in casi particolari, poterci passare sopra? Non dovrai fare un lavoro aggiuntivo che ti distoglie dai tuoi impegni se non vuoi farlo, poichè le regole ufficiali sono comunque sempre lì a disposizione. il decidere di passarci sopra in un caso particolare sta sempre al DM e al suo buon senso.

Punto di vista apprezzabile... ma non son daccordo. Un giocatore sceglie determinate azioni in base ANCHE alla propria conoscenza delle regole: se sa che con +15 a saltare riesce a fare una determinata cosa è perchè tradotto in "ruolo" il suo personaggio è cosciente dei propri mezzi... farlo cadere durante quel salto creerebbe inevitabilmente del malcontento

Stesso discorso vale per il punto TRE, per il discorso sulle HR e per il discorso sul "non perdere tempo".

Non sono daccordo. Avere delle regole chiare, precise e inequivocabili, rende più facile l'inserimento a chiunque

Il vero punto che risponde pienamente alla mia domanda è il punto DUE:

"...Secondo, perchè i giocatori potrebbero utilizzare una tattica affidandosi al fatto che una regola funziona in un certo modo. Se la regola non funziona più in quel modo li devo avvertire PRIMA... Se usano una regola in modo intelligente da fregarmi e spazzarmi via il PNG che m'ero creato con tanto amore... la colpa è mia e non loro, perchè non premiarli con la morte spettacolare del PNG? Anzi, invece di cambiare la regola per salvare il PNG, li premio con PX speciali per "avermi fregato" (metto tra virgolette perchè non è una gara tra me e loro... anzi io sono felice quando "mi fregano", perchè vuol dire che si sta giocando ad alti livelli e mi si sfida a giocare ancora meglio)..."

leggere questo punto, alla luce del fatto che per questo tu applichi le regole sempre alla lettera al 100%, cosa mi fa pensare? che il vostro stile, ribadisco: sicuramente più valido e giocato con un livello di roleplay più alto del mio, sia tuttavia più orientato alla SFIDA,

Non te lo fa capire... te lo fa SUPPORRE... per quale motivo non lo so

...che non significa che penso che sia PP, ma che penso che sia uno stile dove il gioco è un telaio per presentare ai giocatori soprattutto l'allestimento di una "sfida" da affrontare e superare. Piuttosto che uno stile che sia principalmente un "costruire insieme una bella storia" ...sbaglio?

mi rendo conto che sto parlando a livello molto teorico...

Puoi pensare ovviamente quello che vuoi... poi se io che lo gioco ti dico che non è così... tu puoi fidarti o meno... non è che posso convincerti del contrario

Magnifico SIRE

DM_always_DM ;)

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ok, in tale caso mi sono evedentemente sbagliato e mi scuso nel caso le mie supposizioni siano state fonte di irritazione.

Evviva i GdR.

Magnifico SIRE

Fonte di irritazione? E quando mai! Mi piace tanto il gdr (giocarlo e parlarne) che mi infervoro... ma irritarmi, fin che non mi si insulta e non mi si manca di rispetto (e tu non hai fatto nè l'uno nè l'altro), è difficile ;)

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Andrò controcorrente ma non comprendo mai il perché si debba sempre scegliere fra due cose quando le due cose sono complementari.

C'è un gioco che si chiama D&D, e ne esistono varie edizioni, ognuno con le sue regole. D&D è considerato, per stessa ammissione degli inventori, un gioco di ruolo.

Giocare di ruolo rispettando le regole è una opzione impossibile a realizzarsi? :-D

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nessuno ha detto che è impossibile a realizzarsi...semplicemente molti pensano che vi siano diverse correnti, tendenze, stili in cui si possono dividere i giocatori di D&D. Le tendenze opposte solitamente più sentite sono quelle che dividono i giocatori in "regolisti" (che giocano puntando soprattutto al lato tecnico del gioco) e "ruolisti" (che giocano puntando al lato interpretativo).

E' ovvio che poi esistano tutte le infinite gradazioni intermedie possibili...

nessuno sta affermando che un regolista non possa fare un buon ruolo o che un ruolista non possa rispettare il regolamento. Semplicemente si parla di priorità e di stili diversi...

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entrambi, senza dubbio. D&D è un gioco di ruolo con delle regole precise, e io ruolo senza infrangere le regole. mi spiego.

ruolando potrei dire che il mio monaco, agilissimo, corra, picchi il primo orco, con un calcio rotante uccida il secondo e dopo essere atterrato sulle mani faccia una capriola a mezz'aria per stordirne un terzo, per poi ammazzarne due insieme con una spaccata volante. d&d non me lo permette, come non permette ad un mago di devastare il mondo solo perchè ha la palla di fuoco. le regole per me sono essenziali almeno quanto il ruolo, altrimenti giocherei come i bambini a "facciamo che..." inventandomi le storie che più gradisco.

se non è questo quello che si intendeva, mi scuso, ma non vedo perchè il ruolo dovrebbe essere una cosa "indipendente" dalle regole.

una cosa giusta, è il metagame. io, da master, ho sempre tolto px (e rimproverato) i player che, conoscendo i mostri, elencavano agli altri giocatori meno informati nome, caratteristiche e punti forti/deboli. per me un'idra, se il mio pg non la conosce, è una cosa orrenda, e semplicemente quella. e da giocatore, anche se incontriamo il mostro più scemo che possa esistere, non dico mai "bha, è un XXX, c'ha 30 pf." mi buffo come sempre, mormoro una preghiera e mi lancio all'attacco. che Wee Jas non voglia che il master, attratto dal ruolo, non abbia pompato il piccolo ogre magi rendendolo una bestia immortale :-D

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dipende da come si gioca principalmente e dalla compagnia con cui si gioca...

se devo giocare devo fare il regolista al 100% poi nel giocare divento anche un pò ruolista

se faccio il master anche il tento di stare al 100% ma poi è bello ricadere su altro ogni tanto (da spirito fantasy a tutti e scombussola i giocatori che giocano da anni)

ad ogni modo non è una questione tanto di sentirsi uno o l'altro... sei costretto ad essere tutte e 2.... dipende dal momento

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Le tendenze opposte solitamente più sentite sono quelle che dividono i giocatori in "regolisti" (che giocano puntando soprattutto al lato tecnico del gioco) e "ruolisti" (che giocano puntando al lato interpretativo).

E' qui che continuo veramente a non capire

Perchè mettere le due cose in antitesi! Perchè dire che se si è regolisti al 100% non si può essere ruolisti al 100%. Perchè dire che se si punta ad un lato allora non si punta all'altro

Non sono due cose che si escludono, nè si "disturbano"

Uno può essere ruolista, regolista, entrambi o nessuno dei due

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E' qui che continuo veramente a non capire

Perchè mettere le due cose in antitesi! Perchè dire che se si è regolisti al 100% non si può essere ruolisti al 100%. Perchè dire che se si punta ad un lato allora non si punta all'altro

Non sono due cose che si escludono, nè si "disturbano"

Uno può essere ruolista, regolista, entrambi o nessuno dei due

Veramente io non li ho messi in antitesi per esempio. Anzi ho scritto che, pur privilengiando il ruolo, le regole sono il motore necessario per "farlo girare".

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