Pubblicato 3 Aprile3 Apr comment_1912558 I miei personaggi più strani (e memorabili)Nel corso degli anni ho interpretato parecchi personaggi, soprattutto nei primi tempi, quando la mortalità era alta e i regolamenti impietosi. Dal 1990 al 1997 ho giocato con sistemi come AD&D, Tunnels & Trolls, Uno Sguardo nel Buio e GURPS. In quel periodo, sia i miei PG che quelli degli altri morivano di frequente, spesso già a basso livello. Questo mi ha permesso di interpretare molti personaggi, spesso nati dalla generazione semicasuale, quindi molto diversi tra loro… e talvolta decisamente strani.Uno dei più strani in assoluto l’ho creato a 14 anni in GURPS Fantasy ma non era un personaggio casuale: un maschio tigre mannara, daltonico, pacifista e sacerdote del dio della guarigione. Aveva diversi incantesimi della scuola di Guarigione, e nonostante l’aspetto da bestia feroce era un personaggio non violento. Uno dei miei preferiti, se non altro per l’originalità e la sfida di interpretazione.In AD&D ho giocato invece il mio personaggio forse più “insospettabilmente” strano: un guerriero totalmente mediocre. Nessuna caratteristica sotto il 10, ma neanche sopra il 13 (FOR 13 era il massimo). L’ho sempre chiamato “medioman”. Neutrale buono, specializzato nella spada lunga, riusciva a fare tre attacchi ogni due round. La campagna era avara di tesori, così si arrangiava vendendo le armi dei nemici sconfitti… almeno finché non è stato ucciso da un gruppo di briganti al secondo livello.Sempre in AD&D, ho interpretato un nano guerriero caotico buono con forza 18/81, intelligenza e carisma bassi e saggezza nella media. Era un personaggio classico, finché non ha dovuto pescare tre carte dal Mazzo delle Meraviglie (non ricordo più il motivo preciso, ma era l’unico modo per uscire da una stanza). Tra le carte pescate, è uscita quella del Trono: improvvisamente il mio nano ha guadagnato carisma 18 e un piccolo castello! Una svolta inattesa… ma anche breve: al terzo livello, l’intero gruppo è stato paralizzato da un chierico nemico ed eliminato in un classico TPK.Dopo il 1997, vuoi perché le campagne erano meno letali, vuoi perché avevo imparato a far sopravvivere i PG, ho creato meno personaggi, e quindi ho avuto meno occasioni per dare vita a soggetti strambi. In sostanza, il grosso dei miei personaggi — strani, assurdi o memorabili — risale allo scorso millennio.PS: ho aperto una discussione simile anche su Tana dei Goblin, sono Coockhob, ma non ero riuscito a registrarmi con quel nickname quando mi sono iscritto. Io per ora ho messo solo quelli più strani che ho interpretato da giocatore ma vanno bene anche quelli interpretati da DM o in altri ruoli.
4 Aprile4 Apr comment_1912587 I personaggi più strani che abbia mai giocato li ho giocati in D&D 3e/3.5 e sono stati non-umanoidi. Uno di questi era un treant Fist of the Forest, che oltre ad essere ingombrante era davvero tedioso: parlavo così lentamente che gli altri giocatori rischiavano di addormentarsi! 😂 Ma una volta ho anche giocato un cucciolo di drago d'ottone (non ricordo la classe, credo un incantatore): mi divertivo a "torturare" i mostri e i PNG con discorsi infiniti che non portavano da nessuna parte, scherzi e barzellette!
4 Aprile4 Apr comment_1912619 Il personaggio più strano "visivamente" è stato un plasmoide warlock archetipo homebrew del simbionte, molto divertente da giocare.
4 Aprile4 Apr comment_1912627 Questo topic è interessante e mi ha portato a riflettere sui miei PG che sono assolutamente non strani. La cosa più strana che ho giocato è stato un catfolk ladro, durato poco, non era molto divertente, e un guerriero sbilanciatore professionista (Balto) ma che tutto sommato non avevano nulla di così strano.Probabilmente questo deriva dal fatto di ricercare la coerenza nell'ambientazione e quindi fare PG che siano adatti alla stessa. Non piacendomi nè avendo mai giocato a ambientazioni strane non ho avuto PG strani.Riflettendoci bene, in realtà il più strano è stato il personaggio che ho giocato a un paio di one shot su Zombiecide. È un redneck trumpiano che crede che l'apocalisse sia un complotto di quelli contro trump. Ma anche in questo caso, non è strano, è solo coerente con l'ambientazione.
4 Aprile4 Apr Autore comment_1912666 Tutti i personaggi che ho interpretato sono sempre stati coerenti con l’ambientazione, anche se alcuni erano piuttosto particolari. Ad esempio, una volta ho giocato un guerriero la cui caratteristica più alta era 13. Era il risultato di una generazione completamente casuale, e il DM dell’epoca non permetteva di ritirare il personaggio. Quindi mi sono trovato con quello che, a conti fatti, era un uomo comune partito per l’avventura. Anche in quella campagna gli altri personaggi non erano certo eccezionali: nessuno del gruppo aveva bonus alle caratteristiche, visto che in AD&D seconda edizione i bonus arrivavano solo con un punteggio di 15 o superiore.Per quanto quel guerriero fosse perfettamente coerente con l’ambientazione, l’ho sempre percepito come un personaggio “strano”, nel senso che mancava totalmente di tratti distintivi. In genere, i PG hanno almeno un punto di forza o una debolezza che li rende unici; lui invece non brillava in nulla.Era di allineamento Neutrale Buono, e alla fine è morto perché non ha voluto prendere iniziative contro un ragazzo che faceva da vedetta per un gruppo di briganti. Quei briganti, purtroppo, l’hanno ucciso.L’ambientazione era un dark fantasy ante litteram, nel senso che il DM era piuttosto ostile verso Paladini e Chierici Legali Buoni, che venivano spesso tartassati. Inoltre, era un mondo fortemente superstizioso, con un’inquisizione Legale Neutrale (e a volte Legale Malvagia) che perseguitava gli incantatori arcani, cioè Maghi e Bardi.
6 Aprile6 Apr comment_1912796 Visti gli esempi fatti da Edmund, mi pare che più che personaggi strani possiamo parlare di personaggi atipici. Considerando che detesto i fenomeni da baraccone e preferisco ambientazioni classiche rifuggendo quelle minestrone, direi che se ho interpretato personaggi strambi, probabilmente li ho rimossi dalla memoria. Tra gli atipici ne inserirei uno relativamente recente, un calderaio che girava con il suo carretto di cianfrusaglie a cui era ossessionatamente attaccato, raccattava ogni cosa che potesse utilizzare per creare oggetti che poteva rivendere. Era tarchiato, robusto e abbastanza forte, ma non proprio un tipico guerriero. Se non ricordo male gli era successo alla fine qualcosa in una certa nebbia magica...
6 Aprile6 Apr comment_1912829 Forse il più particolare è stato un warlock cieco, per il quale ho cercato incantesimi che fossero coerenti col fatto che fosse cieco (ho evitato qualsiasi evocazione). Il regolamento era d&d5e con diverse homerules, ma ho comunque cercato di rispettare il regolamento base. Non era particolarmente forte, ma incredibilmente è stato il personaggio più fortunato degli ultimi anni: ho fatto una montagna di critici. Un altro strano l'ho giocato in pathfinder 2. Un androide inventore. In realtà la cosa strana è che era specializzato soprattutto nella costruzione di veicoli, cancelli e bare. Nel senso che quelle erano le sue costruzioni principali, oltre a un robot (costrutto) a forma di drago, fatto perché convinto che i draghi fossero creature delle fiabe.
7 Aprile7 Apr comment_1912855 12 ore fa, Cavaz93 ha detto:ho evitato qualsiasi evocazioneCome mai? Che correlazione hai trovato tra le evocazioni e la vista?
9 Aprile9 Apr comment_1913206 On 07/04/2025 at 08:42, Lord Danarc ha detto:Come mai? Che correlazione hai trovato tra le evocazioni e la vista?In realtà perché non le volevo. Nella mia testa mi sembrava strano chiamare creature e dire a loro "sconfiggete quelli che mi attaccano..." senza descriverli. In generale volevo che fosse sopratutto uno spadaccino magico, che grazie al suo patrono riusciva a combattere. Tieni presente che gli altri giocatori hanno ottimizzato bene (ma non troppo) in combattimento, quindi potevo essere meno prestante da quel punto di vista.
15 Aprile15 Apr comment_1914023 IRL principalmente mastero, quindi ho visto PG più bizzarri di quanti ne abbia mai interpretati. Però ultimamente sto giocando un pg "strano" in pathfinder 2e, un Sacred Nagaji (quindi mezzo uomo, mezzo serpente) Inventore/Wrestler in un' ambientazione homebrew. Un devoto di Irori, cresciuto in un monastero che ha sviluppato idee molto eterodosse sul suo credo, e che ritiene che la sua strada per raggiungere la perfezione fisica e mentale passi per la costruzione di una power armor che possa aiutare le sue tecniche di grappling. Ovviamente gli anziani del monastero non la vedevano allo stesso modo, e così, complice un incidente che ha sfigurato il suo rivale/cotta in un' esplosione di vapore bollente, ha deciso di andare all' avventura per perfezionare la sua tecnologia e dimostrare sul campo la validità della sua interpretazione della dottrina.
17 Aprile17 Apr Autore comment_1914367 Tempo fa, da GM, avevo progettato una campagna ambientata a Carceri per D&D 3.5. Purtroppo i manuali non erano miei, e col tempo ho perso sia i file che gli appunti con tutto il materiale che avevo preparato.Ricordo però con particolare affetto il lavoro che avevo fatto sui mostri e sui PNG più importanti: avevo curato nel dettaglio l’aspetto, la psicologia, il background, indicando anche il mondo d’origine e chi (e perché) li avesse esiliati a Carceri.Uno dei personaggi che mi è rimasto più impresso era un Drago Zanna leggermente strabico, perché indossava un paio d’occhiali magici — se non ricordo male, con Lettura dei Linguaggi e un altro incantesimo il cui nome purtroppo mi sfugge.Il suo tesoro era composto quasi esclusivamente da libri provenienti da tutto il multiverso, in particolare testi arcani scritti da maghi e incantatori di ogni genere. I PG hanno svolto per lui alcune missioni come committente: recuperavano libri in altri strati di Carceri e glieli portavano in cambio di informazioni o favori.Era un PNG/mostro, sì, ma secondo me meritava una menzione d’onore. Un personaggio affascinante, che univa la potenza tipica di un drago a una passione accanita per la conoscenza — e che ha lasciato un bel ricordo nella mia esperienza da narratore.
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