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Il Dragone Purpureo è più affollato del solito.
Non ti stupisce, d'altra parte durante la Festa dela Conciliazione genti provenienti da tutte le parti del continente riempiono la città di Ventrisa da capo a piedi. Anzi, è quasi un miracolo che tu sia riuscita a trovare un tavolo vuoto per consumare il tuo pasto.
Sei su di giri, quest'oggi. Gli affari sono andati a gonfie vele, hai praticamente finito tutte le scorte di carne che ti eri portata appresso. Tuttavia, c'è qualcos'altro che ti tiene particolarmente...allegra.
L'incontro con quell'orco, con Kura, ha dato una svolta alla tua giornata. Non ne hai mai visto uno così grande, così atipico: è di sicuro l'orco più grosso che tu abbia mai incontrato. Svettava tra le genti come uno scoglio acuminato in mezzo all'oceano, o come una montagna aguzza in una pianura desolata. Massiccio, muscoloso, con la pelle grigia e lo sguardo torvo, sicuro di sé: decisamente affascinante, per i tuoi gusti. Non ti stupisce che il suo nome sia Kura, per l'appunto. Nella lingua degli orchi significa Bestia.
Gli hai dato appuntamento alla nona ora della sera, proprio lì alla locanda del Dragone Purpureo. Ormai manca poco più di metà clessidra al tanto agognato incontro.
E' Scheggia, il goblin tuttofare che funge da cameriere, ad avvicinarsi improvvisamente al tuo tavolo con un grosso vassoio, risvegliandoti dai tuoi pensieri.
-Scheggia porta la tua cena!- la sua vocina stridula ti riempie le orecchie mentre poggia un grosso pezzo di brasato di manzo al lardo sul tuo tavolo, oltre ad un boccale di birra schiumante. -Scheggia deve portare altro?- ti domanda fissandoti con gli occhi tondi, le grosse orecchie membranose tremolano ad ogni suo piccolo balzo. Sembra abbia l'argento vivo addosso, non riesce a star fermo per più di due secondi.

Scheggia

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@Enaluxeme

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Eccoci! Ho preferito aprire un TdG a parte per questo tuo inizio di storia, credo sia più comodo! Poi quando ti aggiungerai agli altri chiuderò questo e posteremo di là direttamente 🙂 

 


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Gruk'trha (mezz'orchessa barbara)

Il vecchio Scheggia mi fa sobbalzare, ma almeno mi riporta alla realtà.

"Grazie Scheggia. Sono a posto per ora, ma aspetto compagnia."

Mi starò forse portando sfortuna? E se non dovesse presentarsi?
No, basta con questi pensieri. Agitarmi in questo modo non è da me. Posso fare qualsiasi cosa, scalare qualsiasi montagna.
Certo, Kura è così grosso che potrei davvero scalarlo...

"(in orchesco) Pazza ragazza..."

Inizio a mangiare per tenermi occupata, ma non posso fare a meno di fissare l'ingresso. Fortunatamente è difficile che uno come Kura entri inosservato.

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Scheggia si esibisce in un teatrale inchino e saltella ad un altro tavolo, nemmeno avesse l'argento vivo addosso. Mentre attendi il tuo agognato Kura, inizi a mangiare il brasato, constatando quanto sia buono un attimo dopo averlo messo in bocca. Si scioglie letteralmente schiacciandolo con il palato, segno di una cottura perfetta e di una frollatura decisamente azzeccata. Il sapore del lardo, più che coprire quello della carne, lo esalta insieme alle numerose spezie. Riconosci il pepe, l'aglio, il rosmarino, le altre invece ti sfuggono: sei esperta nel taglio delle carni, ma non hai ancora appreso del tutto i segreti della cucina. Il tuo piatto, comunque, insieme alla birra, ti accompagna alla nona ora della sera, cosa che ti porta ad osservare incessantemente la porta. L'uscio si apre una, due, tre, indicibili volte, ma dell'orco, del tuo pellegrigia, nessuna traccia. 

Ti senti una stupida nel rimanere lì ad attenderlo. Eppure resti fino a quando la locanda non si svuota quasi del tutto, lasciandoti sola con un paio di boccali vuoti e più di un vassoio di carne divorato. Stai quasi per tornartene nelle tue stanze quando la porta si apre un'ultima volta e ti giri con l'animo speranzoso di poterlo di nuovo rivedere. 

La persona che varca la soglia, tuttavia, è l'antitesi di Kura. Piccola, minuta, femminile, dal corpo formoso ma altresì snello, lo sguardo tagliente figlio di occhi verde smeraldo. La riconosci al volo: è Khitra, l'halfling che ha una stanza in taverna in cui svolge i suoi affari. Più che per i suoi traffici illeciti, la conosci perché viene spesso a comprare la carne nella tua bottega. Hai parlato spesso con lei e sai che ha un figlio piccolo al quale bada da sola. Quando ti vede ti fa un cenno con il capo per salutarti, poi si dirige al bancone ed ordina da bere. È stata sempre piuttosto affabile, sorridente, sicura di sé. Ed è per questo che non smetti di guardarla: il suo volto è scuro, lo sguardo spento, distratto, come se uno o più pensieri intrusivi divorassero il suo animo. 

Khitra

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La porta si apre un'ultima volta e... No, non è Kura.
Forse è meglio così. Se si fosse presentato adesso credo lo avrei preso a pugni.
Maledizione... Da quando sono qui ho potuto imparare che alcuni umani non sono affidabili, ma da un orco non mi aspettavo un comportamento del genere.

Rispondo al saluto di Khitra, poi con un sospiro abbandono ogni speranza di vedere Kura questa sera.
Piuttosto, il comportamento della halfling è inusuale. Sembra molto agitata.
Non so se faccio bene a intromettermi, ma non mi spiace avere altro a cui pensare, e per qualche strano motivo ai pellerosa piace parlare delle proprie disgrazie.

Mi alzo assicurandomi di avere tutte le mie cose e mi avvicino al bancone con la scusa di pagare la cena.

"Ciao Khitra. Un po' tardi per venire a bere da sola. Tutto bene?"

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La gambecorte impiega molto più del dovuto per voltarsi nella tua direzione. L'oste, un uomo calvo, sulla sessantina, con una folta barba rossiccia, le poggia distrattamente un bicchiere di idromele davanti, sulla cui superficie lucida Khitra si specchia per un istante, prima di girarsi verso di te. L'halfling sospira, i suoi occhi verdi, che generano uno sguardo tagliente, sembrano attraversati dalla serpe della preoccupazione. Sì, sì. balbetta sulle prime afferrando il boccale e portandoselo alle labbra. Cioè, no. Non va bene per niente. si corregge dopo agitando la mano a mezz'aria. Hai...ti fissa dritta negli occhi, pare volerti leggere l'animo. hai mai avuto la sensazione di perdere tutto, Gruk'thra? il tuo nome non è semplice, ma Khitra sembra riuscire a pronunciarlo al meglio. Ti viene il dubbio che sia in grado di parlare l'orchesco, e francamente non ti stupirebbe: l'halfling ha dato prova più e più volte di avere una mente acuta.

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Commerciando impari qualcosa riguardo il leggere le persone, ma non posso dire di empatizzare con Khitra.

"In effetti no. Ho lasciato la tribù alle mie spalle, ma è stata una mia decisione. E poi, è ancora lì se mai volessi tornare."

Mi allontano un momento per prendere uno sgabello di dimensioni adatte a me. Sembra una conversazione importante per Khitra e voglio farle capire che la prendo sul serio. Sono comunque più alta della halfling, seduta su uno sgabello molto più alto del mio, ma la differenza è ridotta ora che siamo entrambe sedute.

Mi rilasso, girandomi verso di lei e poggiando il braccio sinistro sul bancone.

"Qui la vita sembra complicata, ma non così tanto da non poterla aggiustare. Cosa ti angoscia?"

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Se necessario, ricordo che ho +3 in intuizione e +2 in persuasione

 

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Khitra ti osserva distratta prima di tornare a fissare il proprio riflesso sulla superficie dell'idromele. Quando rialza lo sguardo, sposta gli occhi smeraldini sull'oste poco distante da voi, facendogli un cenno del capo. Rufus, lasciaci sole. L'uomo, che pare preso in contropiede per un attimo, annuisce di rimando, e sparisce nelle cucine borbottando qualcosa. L'halfling sembra avere una certa influenza al Dragone Purpureo, e di questo, in fin dei conti, non ti sorprendi. Hai mai sentito parlare dell'Occhio del Diavolo? La femmina porta il bicchiere alle labbra, pur non togliendoti gli occhi di dosso. Prende un lungo sorso prima di riappoggiare il contenitore sul bancone con una certa eleganza. È un grosso rubino rosso come il fuoco, e si dice che abbia un grande potere. Fa una breve pausa, ti sembra stia osservando una tua qualsiasi reazione. Di sicuro dal valore inestimabile. Tu, Gruk'trha, non hai mai sentito quel nome. Tuttavia, quando Khitra ti spiega di cosa si tratta, ti torna immediatamente in testa il tuo "adorato" Kura e le parole che vi siete scambiati alla bancarella. Era in viaggio per ritrovare una grossa pietra commissionata da Korgul il Saggio, il Gran capo tribù di tutti i clan orcheschi. Una profezia, diceva lui, o qualcosa di simile. La descrizione dell'orco fa il paio con quella della Halfling, solo che lui quella pietra l'aveva chiamata con un altro nome: Ur'Grak Lashar, che nella vostra lingua significa, letteralmente, La Fiamma di Grak. 

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L'Occhio del Diavolo... Potrebbe essere la Fiamma di Grak, ma non ne sono certa. Beh, poco importa se si tratti della stessa pietra o di due differenti pietre magiche.

Piuttosto, le mie sopracciglia sono aggrottate in un'espressione di confusione.

"Non capisco. Com'è collegata una pietra leggendaria a te? Da come parlavi, sembrava ti sia capitata una qualche disgrazia."

Non sono a conoscenza dei traffici di Khitra, né mi interessa sapere fino a che punto siano illeciti, ma non credevo comprendessero oggetti di tale valore.

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Khitra sposta lo sguardo di nuovo sul bicchiere, accarezzandone i bordi con il dito indice. Gli affari vanno male da un po' e mi serviva qualcosa di grosso per fare quadrare i conti. Sospira. Dalle mie fonti, sono venuta a conoscenza di questa pietra. Pare fosse capitata nelle mani di un mercante che chiaramente ignorava il suo potenziale. Così...beve un sorso di idromele. ...ho cercato un compare e ho escogitato un piano per... l'occhiata che ti rifila è piuttosto furba. Sottrargliela, diciamo così. Ma qualcosa è andato tremendamente storto. Io...io non so cosa sia successo, ma ad un certo punto, quando ho visto quella gemma, ho avuto l'irrefrenabile desiderio di possederla. Si morde il labbro inferiore. Avrei ucciso pur di averla per me. Il mio compare l'ha afferrata ed è fuggito, io l'ho inseguito insieme ad una guardia, che nel frattempo cercava anche di acciuffare me...con l'unghia inizia a giocherellare sul bancone, stuzzicando una crepa nel legno. Insomma, era una situazione spinosa. Poi è successo qualcosa che non avevo preventivato. Il mio compagno, ecco...si è...scontrato...fa una piccola pausa. Si è scontrato con l'orco più grosso che io abbia mai visto in vita mia. La gemma è volata all'impatto e si è frantumata al suolo, liberandomi da quella specie di...incantesimo. poi... Poi è stato il delirio...si riattacca al boccale, come se non bevesse da una vita. 

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Ascolto il racconto di Khitra in silenzio, credo che parlarne le faccia bene.

Aspetta, un grosso orco? La storia mi ha tolto il dubbio: l'Occhio del Diavolo e la Fiamma di Grak sono la stessa pietra, quell'orco dev'essere Kura!

Sono curiosa riguardo ciò che è successo all'orco, ma se lui e Khitra si sono scontrati credo sia meglio non dirle che lo conosco. Cerco di indirizzare la conversazione altrove, ma il nervosismo mi porta a distogliere lo sguardo da Khitra e grattarmi in volto.

"Uhm... Quindi una pietra leggendaria si sarebbe distrutta così facilmente? Mi sembra strano, magari era solo un falso. Beh, almeno hai la mente libera da controlli magici!"

Bene Gruk'trha, ora puoi menzionare Kura. Così, come non t'importasse davvero...

"E quindi che è capitato agli altri? Il tuo compare, la guardia... l'orco..."

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Dovesse servire, ho un bellissimo 0 in raggirare!

 

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E' proprio questo il punto! commenta Khitra alzando un pò la voce. Prendimi per matta, ma l'ho visto con i miei occhi...è stata la pietra stessa a schiantarsi al suolo, come se avesse volontà propria. scuote il capo. evidentemente era destino che non finisse nelle mie mani. afferra di nuovo il boccale di idromele, portandoselo alle labbra. Oh, vuoi sapere il resto del racconto? un mezzo sorriso. Beh, il mio compare per poco ci lascia le penne. Il grosso orco lo ha afferrato per il collo e lo ha tirato su a mezz'aria come un fringuello...non che Lenny sia così pesante...scuote le spalle. Ad ogni modo, se non fosse stato per l'elfo che accompagnava quella montagna di muscoli, probabilmente il mio amico sarebbe morto. Gruk'trha, ti ricordi chiatramente dell'orecchie a punta che stava con Kura. Non solo: c'era pure una strana ragazza con lui, erano decisamente un trio singolare. Alla fine...continua l'halfling. E' arrivato il tenente Welton con i suoi uomini. Dopo un rapido resoconto, ha deciso di portarli tutti in caserma per vederci chiaro. Pura formalità, visto che sia io che il mio compagno eravamo travestiti ed i nostri alter-ego si sono...come dire...volatilizzati. le labbra s'arricciano in un sorrisetto beffardo. Ho delle conoscenze, tra i gendarmi...diciamo che "conosco un tipo". Mi ha assicurato che la loro permanenza in prigione è soltanto temporanea, giusto il tempo di un colloquio con il tenente. Sfortunatamente...sospira. Welton non ha potere di rilasciarli, soltanto il capitano Sirius può farlo. Doveva tornare entro stasera, ma sembra che ci siano stati problemi a Brentora e non sarà di ritorno prima di domani. Io credo, anzi no, sono convinta che per l'ora di pranzo di domani saranno già tutti fuori. conclude. Così ora sai perché sono triste. Semplicemente...non ho più il becco di un quattrino, Gruk'trha.

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Verso metà del racconto mi sfugge uno sbuffo. E ti pareva? Mi interesso a un uomo e questo finisce in prigione. La cosa mi fa davvero innervosire: ero arrabbiata con Kura per non essersi presentato, ora so che non poteva venire neanche volendo ma questo non basta a far passare la mia ira.

Beh, almeno sembra uscirà presto. Meglio preoccuparsi della halfling di fronte a me adesso.

"Mi stupisce vederti così. Il tuo non è proprio un mestiere famoso per sicurezza e stabilità, sono certa che hai già vissuto periodi difficili. Possibile che con il via vai di gente per la Festa della Conciliazione non ci sia qualche affare in cui puoi mettere le mani? La ricchezza non è fatta solo di monete, e tu di contatti ne hai."

Mi balena un pensiero buffo per la testa, così prendo l'attenzione di Khitra con un colpetto sul braccio e la prendo un po' in giro.

"Oppure puoi sempre chiedere a Rufus se gli serve un'altra cameriera! Ah!"

Sghignazzo compiaciuta, ma decido di non andare oltre: non è mia intenzione ridicolizzare Khitra per le sue sventure.

"Seriamente però, se dovesse servirti qualcuno più pesante di un fringuello chiedi pure a me. Mi sono trovata bene a lavorare come macellaia, ma ultimamente non mi piace l'atteggiamento di Goddrun e penso farei bene ad esplorare nuove opzioni."

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Khitra si lascia sfuggire uno sbuffo divertito quando le proponi di fare la cameriera. Ti fa un cenno con la testa e ti indica Rufus pco lontano, che sembra stia rimproverando bonariamente il povero Scheggia, il goblin tuttofare. Guardalo come si prende cura di lui. Conoscendolo, mi direbbe di sì. sospira. Il problema è che...ora ho un figlio a cui badare. E vorrei...beh, vorrei lasciarmi questa m*rda alle spalle, un giorno. Racimolare abbastanza denaro così da potergli lasciare qualcosa. si volta verso di te, i suoi occhi taglienti ti scrutano mentre le labbra si schiudono in un debole sorriso. Diamine, mi sto rammollendo. Qualche anno fa non avrei mai pensato certe cose...beh, che vuoi che ti dica. Le persone cambiano. scuote la testa riafferrando il boccale. Un altro lungo sorso prima di voltarsi per l'ennesima volta verso di te. Goddrun è uno stron*o, Gruk'trha. Dovresti andartene da lì. Vuoi lavorare per me? bene! ti dà un buffetto sulla spalla con il pugno chiuso. Sei assunta. chiosa, lasciando il bicchiere sul bancone mentre ti strizza l'occhio.

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