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Mondo Oscuro

Mondo Oscuro - La Resistenza


simo.bob

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Jebeddo resta ancora qualche minuto a guardare oltre la murata, mentre dà due boccate di fumo e pensa ancora a come dovranno comportarsi una volta sbarcati. Innervosito da non essere riuscito a trovare un piano d'azione scende sotto coperta; darà il cambio a Keidros un po' prima, così potrà godersi un po' di più la serata.

Il tiefling quando lo vede fa la faccia arrabbiata, visto che ha votato per navigare verso Cimbar "Begli amici che siete!" Sbotta anche verso lo gnomo, ma poco ci manca che si metta già a ridere. Accoglie molto volentieri il cambio turno anticipato, pregustando un po' di rum e una partita a dadi, ma senza esagerare..devono comunque proteggere il carico,e le ultime operazioni saranno le più rischiose.

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La navigazione procede senza alcun intoppo fino a Cimbar: mare calmo, venti generosi, correnti sicure. Al terzo giorno, il 5 di Uktar del 1490 CV, i vessilli della capitale del Chessenta garriscono di fronte al vascello che lentamente si appresta ad entrare in porto. Il capitano scambia alcune parole con un gendarme della dogana che, questa volta accoglie con piacere il carico in citta. 

L'onda anomala qui ha fatto pochi danni grazie alla geografia e alla possente diga che proteggono il porto. Il commercio è abbastanza fiorente, dimostrato dalla presenza di diversi bastimenti. Gru e carrucole ingombrano i moli, caricando e scaricando un'infinità di merci diverse. 

Una volta attraccati iniziano le operazioni di sbarco che filano lisce, senza alcun intoppo. Finite tutte le operazioni, il capitano paga i marinai e saluta. Skat si avvicina a Jebbeddo, col quale ha stretto una qualche confidenza, e gli porge la mano.

"Così qui ci salutiamo. Saremo in città per una o due settimane ancora. Nel caso,  potrete trovarmi qui."

Modificato da simo.bob
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"È stato un piacere e un onore mastro Skat. Vedremo cosa ci dirà il futuro, di sicuro ci rivedremo per una pinta una di queste sere, non so neanche dove alloggeremo " Jebeddo risponde ai saluti di Skat, mentre cerca con lo sguardo i suoi amici. Keidros sta salutando due dei suoi compagni delle partite a dadi. Eldon probabilmente sta facendo gli ultimi preparativi . Jebeddo approfitta per chiedere di un posto dove alloggiare per la sera.

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Skat ha qualche suggerimento su dove alloggiare e quali quartieri visitare in città. 

"Godetevi la zona est, donne di classe, locali puliti, cibi sani. Evitate l'angiporto, pieno di militari pronti ad abusare del loro potere. Ma fate una gita ai moli della flotta dello Sceptanar. Raramente vedrete così tante navi da guerra tutte insieme. 

L'ultima volta che feci base qui alloggiai a est, alla 'Divertente Taverna dei Calabroni'. C'è sempre musica dal vivo e non cercano di portarvi via la scarsella ogni cinque minuti. Ricordate ai fratelli che Skat prima o poi tornerà e li batterà al loro gioco."

Detto ciò si congeda definitivamente e torna alle sue mansioni.

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Jebeddo annota le informazioni di Skat e le riferisce ai compagni, e propone la Divertente Taverna dei Calabroni; una serata tranquilla per riprendersi dal rollio della nave, e l'indomani ci sarà da studiare.

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Eldon e Keidros sono ben felici di seguire i consigli di Skat e alloggiare in una taverna tranquilla. La città li accoglie con i mille rumori di un porto vivo e florido, i colori delle merci esposte sui banchi dei mercanti e gli odori dei popoli che si mischiano in quel calderone.

I tre notano subito la massiccia presenza di militari: la città è normalmente presidiata dalle guarnigioni dello Sceptanar ovviamente, ma il numero di soldati che circolano per le strade è insolitamente elevato, addirittura più che ad Eltabbar, luogo presidiato dalla Resistenza a causa del vicino Cerchio di Vuoto che ne inghiottì una parte. Qui invece la voragine più vicina è oltre la foresta di Chondal, a Elbulder in Chondat.

Oltre a questo, l'ordine vige sulla città che sembra a tutti gli effetti la più pulita e ben tenuta che i tre abbiano mai visitato. In breve giungono al quartiere ad est indicato da Skat, caratterizzato da basse strutture dai tetti tondeggianti, spesso imbiancate di calce e adornate da pittoresche finestre, decorate con maestria da artisti dai mille stili. 

La locanda dall'esterno sembra rustica, allegra e accogliente. Mattoni di arenaria ed enormi travi di pietra costituiscono la maggior parte della struttura esterna dell'edificio. È difficile vedere attraverso le alte finestre decorate con sciami di calabroni ronzanti, ma già dall'esterno si sente il rumore delle posate e dei bicchieri e il canto di un qualche bardo che provengono dall'interno.

Una volta dentro i tre trovano un ambiente affollato, con il taverniere e i suoi aiutanti piuttosto impegnati. Una ragazza, forse mezzelfa, riesce comunque ad accoglierli strizzando l'occhio e indicando loro un tavolo al centro del locale appena liberato da due ragazzi.

Travi di legno squadrate sostengono il piano superiore e le candele ad esso attaccate. Le pareti sono colme di firme, incisioni e messaggi scritti, senza dubbio da clienti soddisfatti. I lavoratori delle attività commerciali limitrofe sembrano essere la clientela principale qui. Diversi lunghi tavoli sono occupati da gruppi separati di persone e anche gli altri tavoli più piccoli sono occupati da persone che cantano e ballano al ritmo della melodia del bardo armato di organetto che intrattiene i presenti con strofe di una ballata sconcia. 

Un secondo taverniere, identico in tutto e per tutto al primo visto entrando, spunta dalle cucine dietro al banco con un vassoio ingombro di pietanze in mano. Loro devono essere i fratelli nominati da Skat.

Modificato da simo.bob
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Keidros, profondamente avverso alla presenza di troppi militari, si premura di farlo subito notare ai compagni, borbottando per tutto il tragitto. Per fortuna arrivati alla locanda l'atmosfera di buon umore coinvolte subito il gruppo che si sente subito a suo agio.

I tre si siedono nel posto indicato dalla cameriera.

Jebeddo approfitta per portare al taverniere i saluti di Skat, mentre ordina da bere al bancone. Una buona birra se la sono proprio meritata.

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Uno dei due tavernieri si ferma al nome di Skat. 

"Skat? Skat... Oooh, si, ricordo. Un marinaio anziano... Rada barba grigia, cappello di lato eh? ... Non lo vedo da sei mesi!" 

Detto questo prende l'ordinazione e poco dopo, incredibilmente visto la mole di ordini che gli arrivano, una cameriera porta una grossa caraffa di birra speziata allo zenzero, molto rinfrescante. 

 

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Jebeddo si ripropone di parlargli più tardi, se ci sarà meno ressa.

Torna al tavolo a brindare con gli amici, chiede loro impressioni e idee; spiega loro che la sua idea è presentarsi già l'indomani alla biblioteca presentandosi come se stesso e iniziando qualche ricerca.

"Beh per le strade c'è troppa milizia, stare un po' in biblioteca non sarebbe male..sai già se l'accesso è libero?" risponde Keidros dopo aver tracannato un po' di birra.

"Vedremo, buon Keidros" chiosa Jebeddo, mentre inizia già a guardarsi intorno, per farsi un'idea degli avventori del locale

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Il locale è ingombro di gente del posto, tutti lavoratori non troppo abbienti delle varie attività commerciali del quartiere: due vetrai al tavolo vicino parlano di una nuova commessa per il tempio di Waukeen, alcuni operai scherzano sul capo cantiere che sta organizzando i lavori di rifacimento della strada di lavatoi, un venditore di tappeti racconta ad un amico le sue disavventure con l'ultimo cliente dalle richieste particolari. 

L'atmosfera è davvero amichevole e rilassata e i tre sono forse gli unici avventurieri della taverna, accolti con gioia e senza sospetto. Il consiglio di Skat li ha portati, sembrerebbe, in un luogo sicuro.

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Jebeddo constatando la natura del posto e convenendo con la soddisfazione dei compagni, dopo aver finito il bicchiere, decide di chiedere se c'è posto per alloggiare per una settimana. Chiede anche quali siano gli orari della biblioteca, e quale sia l'iter per visitarla.

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Uno dei due oste, difficile capire se è lo stesso di prima, offre a Jebbeddo due possibilità: alloggiare nel camerone comune al piano inferiore, per una moneta di argento al giorno, o affittare le camere al piano superiore, delle matrimoniali o singole da 1 moneta d'oro al giorno, vitto compreso.

Chiedendo informazioni, lo gnomo scopre che la biblioteca è aperta dal levar del sole al tramonto, a meno di eventi particolari. Per visitarla basta lasciare le proprie armi all'ingresso e sottoporsi a un sigillo magico che impedisce che vengano sottratti dei tomi. 

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"Vada per le camere al piano ,buon uomo. Di sicuro i miei sodali saranno d'accordo anche se non li interpello..per una settimana, pago subito. Necessito di tempo per studiare in biblioteca e non escludo che ci fermeremo più a lungo. Potremmo,ehm, dover anche finanziare la nostra permanenza nel caso..sapete mica ,ehm, dove possano cercare un lavoro dei buoni avventurieri?"

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L'oste chiede a Jebbeddo di aspettare che il locale si svuoti un pò per poi poter parlare con calma. Ha in mente un paio di persone dalle quali mandarlo che potrebbero avere qualche lavoretto per loro. 
"Cimbar è una grande città, c'è sempre lavoro per gente come voi."

Il resto della serata passa tranquillo, con il bardo che allieta i presenti passando da stornelli buffi a struggenti storie di amori non corrisposti. Finalmente, quando la calca inizia a scemare e restano solo gli ultimi gruppi di persone, uno dei due oste di avvicina al tavolo. 

"Signori, posso finalmente darvi il benvenuto alla Divertente Taverna dei Calabroni. Spero che ogni cosa sia di vostro gradimento. Io e mio fratello, potete chiamarci Calabroni, siamo lieti di ospitarvi. 


Il vostro amico qui mi ha chiesto come ci si guadagna da vivere qui. Visto che dovrete andare in biblioteca, provate a chiedere se hanno bisogno di qualche recupero o salvataggio di documenti di valore. Spesso qualcuno si......dimentica di riconsegnare i tomi presi a prestito o sottrae qualcosa che dovrebbe andare alla biblioteca. E se il lavoro non compete alle milizie locali gli avventurieri sono i benvenuti. So che recentemente hanno avuto problemi con un collezionista di libri antichi, un certo Pimlico di Baldur's Gate. Hanno risolto ormai, ma quel tipo di problemi si ripresentano di continuo. 

Un'altra possibilità è quella di chiedere alla guardia cittadina. Taglie e ricompense sono appese alle porte della città e fuori dalle baracche militari. Attualmente abbiamo qualche problema in città con qualcuno che si diletta con i componenti alchemici. Non ci sarebbe nessun problema, non facessero morire chi per sbaglio viene investito dai fumi provocati dei loro esperimenti. Gli autori sono ignoti, hanno già ucciso alcune persone tra i poveracci, ma ora l'attenzione è davvero alta perchè è morto un Elthorn, famiglia rispettata e nella stretta cerchia dello Sceptanar."

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Keidros si gode la serata, apprezza molto gli stornelli del bardo e ancora quando il locale si inizia a svuotare si scopre a fischiettarne un paio. Naturalmente ha approfittato per scolarsi un altro paio di birre e guardare se nelle altre tavolate si gioca.

Jebeddo beve come di consueto con moderazione, ascolta con interesse le canzoni del bardo; si dice che dietro ogni strofa può celarsi un frammento di verità. Ma la parte più interessante per lo gnomo sono le informazioni che riceve dall'oste. Recuperare libri per una biblioteca sarebbe un impiego ricco di soddisfazione, ma l'ultima frase dell'oste gli apre una nuova prospettiva. 

"Immaginavo visto le dimensioni della città che ci fosse molto da fare, nonostante il massiccio dispiegamento di forze di sicurezza...ma addirittura una grande varietà di lavori, così.. peculiari. Come avrà intuito mi interessano i libri, e la mie capacità razziali potrebbero essere utili se c'è da fare con degli alchimisti.

Meglio ovviamente girare poco la notte?..il nostro buon amico mastro Skat ci ha detto che in alcune zone perfino le guardie sono un po' troppo..solerti, diciamo??"

Lascia un paio di monete all'oste per le informazioni, e si ripropone di parlare con i suoi compagni appena saliti in stanza.

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L'oste raccoglie con naturalezza le monete senza quasi guardarle e prosegue nell'elargire, ben disposto, informazioni. 

"Suzy...porta ai signori un altro giro." dice a una ragazza che gira tra i tavoli. Quindi rivolto nuovamente a Jebbeddo continua, a voce un pò più bassa: "Sicuramente dei gentiluomini come voi non avranno nulla da temere dalla guardia cittadina. Ad ogni modo le regole qui sono molto stringenti e i disordini in strada non sono tollerati e repressi con la più estrema violenza. La notte, soprattutto, non vige il coprifuoco ma......diciamo che gli schiamazzi sono fortemente sconsigliati. 

Se dovete muovervi fatelo in fretta e in silenzio e nessuno vi darà fastidio. Se non avete affari importanti evitate i moli e l'angiporto. I controlli sono molto solerti, come dice il vostro amico."

Poco dopo la ragazza arriva con il carico di bevande fresche per i tre, servendole con un sorriso. 

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"Speriamo di non averne proprio bisogno, se non con i dovuti mandati nel caso ci ingaggino per qualche mansione.

Il buon mastro Skat ci ha consigliato invero bene, locanda splendida, tutto di nostro gradimento e siamo molto lieti di aver conosciuto persone stimabili come lei e suo fratello"

Jebeddo ricambia il sorriso della cameriera col suo migliore sorriso.

"Ci aspetta un periodo di lavoro e poco svago, temo" conclude sconsolato Keidros 

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La serata termina tranquillamente. Eldon è particolarmente interessato alla nuova città e alla sua folta proliferazione di culti tipici dell'est del Faerun. 

Vi racconta qualche aneddoto particolare sui culti presenti in città che lui conosce per i suoi studi ma che non ha mai avuto modo di incontrare finora. "Ad esempio i seguaci di Anhur, detto Generale degli dei e Maresciallo supremo di tutti gli eserciti, si prendono un momento per ricordare e riflettere su quei guerrieri caduti al servizio del culto nell'ultimo anno. Si chiama il Rituale del Ricordo, un modo nobile per omaggiare i più valorosi. 
Alla Palude della Vipera invece si dice che esistano ancora seguaci di Sebakar, dio dei coccodrilli e morte sorridente, i quali per ingraziarsi lui e la sua progenie facciano offerte di carne regolarmente. Alcuni, particolarmente degenerati, offrono anche i loro morti, con un rituale di preparazione dei corpi estremamente macabro e cruento. Sicuramente domani, se non avete nulla in contrario, vorrei andare ad incontrare qualcuno per approfondire alcuni aspetti."

Detto questo, si congeda e va verso la camera, dando appuntamento ai suoi compagni per la sera dopo avendo intenzione di uscire di buon'ora. 

Spoiler

Passaggio di livello. Vedi tu se ruolarti le nuove abilità-incantesimi-capacità speciali che apprendono i tuoi ragazzi. 

 

Modificato da simo.bob
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Naturalmente Jebeddo e Keidros non hanno alcuna obiezione al desiderio di Eldon. Stranamente Keidros sembra anche particolarmente interessato a questi culti e si ripropone di accompagnare l'halfling una volta o l'altra.

I due rimangono ancora un po' a parlare sorseggiando birra allo zenzero, scambiandosi pareri sugli eventi dell'ultimo periodo e su quanto si sentano migliorati: Jebeddo nell'arte del combattimento,mentre Keidros si sente più sicuro di sé; inoltre il tiefling rivela che nel sonno percepisce chiare delle nuove formule che sta provando a fare sue. 

Questo invoglia il curiosissimo gnomo a fare lo stesso, che decide che in questi giorni proverà ad imparare un nuovo incantesimo visto che si sente come se avesse la mente sgombra e recettiva.

I due decidono di andare in biblioteca la mattina presto e quando (perché è sicuro che accadrà) Keidros inizierà ad annoiarsi, potrà muoversi verso la guardia cittadina per cercare un ingaggio; Jebeddo gli chiede ripetutamente di concentrarsi possibilmente sull'indagine sugli alchimisti , finché il tiefling non inizia a sbuffare e tapparsi le orecchie.

Anche per loro è arrivato il momento di ritirarsi in camera.

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La notte passa tranquilla e confortevole nei nuovi alloggi dei tra avventurieri. La mattina accoglie nella sala comune Jebbeddo e Keidros con un invitante profumo di pane appena sformato, mele cotte, pancetta e uova. Una ottima colazione e i due sono pronti per raggiungere la biblioteca. Come preannunciato, Eldon è già andato in giro, a caccia di culti e loro relazioni con la morte, suo grande argomento di studio. 

La biblioteca è nel cuore della città, vicino ai palazzi governativi. Qui le persone che si vedono per strada sono sicuramente benestanti. La servitù passeggia serenamente tra le eleganti bancarelle di primizie e gli invitanti banchi dei macellai, puliti e ordinati come raramente ai due è capitato di vedere. 

L'unica nota stonata in quel panorama sono le macerie del vecchio collegio di Magia della capitale che, come è noto, esplose misteriosamente nel 1370, Calendario delle Valli. Gran parte dell'antica struttura è circondata da una palizzata contenitiva, per evitare che curiosi si infiltrino e si facciano del male; tuttavia non sono mai stati intrapresi veri e proprio lavori di ristrutturazione o demolizione di ciò che resta. Tutto sembra essere rimasto nelle condizioni di un tempo, coperto da uno spesso strato di polvere e con, qua e là, scarna vegetazione selvatica cresciuta tra le macerie. Solo un'ala, piccola a dire il vero, è invero stata ricostruita, partendo dai pochi muri rimasti in piedi ed aggiungendo tutto ciò che dal disastro era stato spazzato via. Si tratta della biblioteca, meta dei due.

Una volta entrati nell'ampio ingresso, un inserviente si presenta con una frase fatta: "Benvenuti alla biblioteca di Cimbar, se non lo trovate qui, quel libro non esiste. Come vi posso aiutare?"

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