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Mondo Oscuro

Mondo Oscuro - La Resistenza


simo.bob

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"La prima, e forse unica cosa da controllare, saranno i bauli; avevano destato un po' troppo interesse temo...se il ladruncolo qui non darà sufficienti informazioni, forse qualche marinaio sarà più loquace" ragiona Jebeddo ad alta voce mentre studia la prossima mossa. Qualunque persona abbia raggiunto il boccaporto ormai è scappata e impossibile, quindi bisogna rimanere concentrati su ciò che potrebbe ancora accadere sulla barca.

"C'è qualcuno in grado di rimettere in sesto il nostro compagno?Chiede subito, poi prosegue "mastro Skat, io ho visto uno dei ladri , che si è rivolta ad un suo socio che era già invisibile. Ma non so se è il ragazzo che abbiamo catturato. Intendo dire, che potrebbero essere stati più di due gli intrusi. Quindi attenzione nel controllare la stiva e ad ogni particolare strano. L'idea della farina è stata invero eccellente, e penso che dovremmo ripeterla."

Keidros accompagna il prigioniero dal capitano per poi unirsi a Jebeddo nel controllo del carico e alla ricerca di eventuali altri ladri.

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Il cambusiere si adopera per far rinvenire Eldon. A quanto pare è stato drogato con una pesante dose di un qualche narcotico. Bisogna fargli bere un decotto di erbe e tenerlo sotto controllo ma probabilmente si riprenderà entro non molto. 

Il capitano precede Jebbeddo, Keidros e il prigioniero nei suoi alloggi e chiede a Skat di coordinare le operazioni. Il ragazzo legato non oppone alcuna resistenza e non proferisce parola se non quando tutti sono all'interno della cabina. 

"Mio signore abbiate pietà. Stavo cercando di guadagnarmi da vivere. Ecco, questo è tutto quello che abbiamo...che ho preso." E così dicendo estrae da sotto le vesti una scatola di legno scuro, finemente decorata e intarsiata.

Il capitano non degna di uno sguardo il ragazzo e fissa severo Jebbeddo. "Il ragazzo sarà interrogato, Skat conosce modi che lo faranno cantare come un uccellino. Nel frattempo, tu hai dato l'allarme, dimmi cos'è successo e cosa sai dei bauli."

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Jebeddo ascolta annuendo le frasi del ladro e spera per un momento sentendo le sue parole che sia stato l'unico a prendere la refurtiva.

Poi si volta verso il capitano "Durante il secondo turno di guardia c'è stato un gran vociare sul molo di gente che voleva salire sulla nave, gente non autorizzata per lo più, c'è stata anche una colluttazione. Mentre uno dei miei soci è salito a controllare che non ci fossero problemi mi è parso di vedere fuoco verso la cambusa (cosa che si è rivelata un'illusione). Ho lasciato Eldon di guardia e sono andato a controllare; scoperta l'illusione e tornando verso il boccaporto ho dato l'allarme e ho visto una figura verso l'accesso per la zona di carico..direi che si tratta di un mistificatore arcano. Ha parlato ad almeno un'altra persona, ma non saprei dirle se i ladri erano più di due.

I bauli?..io non so nulla dei bauli,ne di cosa contengano..se non che erano sigillati, e che hanno destato subito l'interesse di qualche marinaio che penso abbia contattato qualcuno per svuotarli. Se il ladro che abbiamo catturato non saprà darci risposte soddisfacenti,forse Keats e Durwin aggiungeranno qualche dettaglio"

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Il ragazzo, sentendo nominare i due marinai, strabuzza gli occhi e prova a dire qualcosa. 

"Miei signori vi prego, ascoltate. Mi dispiace per quello che ho fatto, ma la paga era buona e la missione sembrava semplice. Un uomo ha pagato molto bene. Voleva che rubavo il contenuto dei bauli. Ci ha dato alcune boccette per essere invisibili e ci ha detto tutto della nave: la conosce molto bene. Dovevamo concentrarci sui bauli, "Concentrati sui bauli" mi ha detto più volte. E io si che mi sono concentrato. Abbiamo fatto succedere la rissa al molo per distrarvi e siamo entrati  giù invisibili. Maila...cioè...quello che ha detto lo gnomo...il mistico arcano...ha fatto preparare anche qualche siringa di droga per stendere qualcuno che ci vedeva. Io dovevo solo concentrarmi sui bauli, ma non ho portato via nulla, è tutto qui. Ve lo giuro."

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"Sei sicuro che sei l'unico che ha messo le mani nei bauli?.. saresti pronto a giurarlo su Umberlee, la regina delle profondità,e su Urogalan?..la giustizia sulla nave è solo competenza del capitano, ma il buon nome appartiene ad ogni singola persona, e riavere tutto il maltolto sarebbe manna per i nostri buon nomi..le informazioni sui contatti e sui traditori presenti sulla nave saranno preziose" replica Jebeddo 

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Il ragazzino sembra spaventato ma, malgrado le sue contraddizioni, continua a non parlare liberamente. Ha difficoltà ad esprimersi correttamente e spesso fa lunghe pause per spiegare al meglio i concetti. 

"Mio signore c'era anche il mistico che dici tu. Ma lei non ha preso niente perchè doveva proteggermi. Solo io ho aperto un baule e preso la scatola. Non so altro, non so chi sono i marinai che dici."

Spoiler

Jebbeddo sospetta che il giovine stia nascondendo ancora qualcosa

 

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Jebeddo lancia per un momento un'occhiata al capitano, manifestando un' espressione perplessa. Sembra quasi che manchi qualcosa al racconto, anche se non ha la più pallida idea di cosa.

"Bisognerebbe indagare su chi possa essere questo fantomatico messere che conosce a menadito la nave e si è premurato di pagare questi malfattori. A differenza nostra sapeva cosa c'era nei bauli, cosa che non appare nella bolla di carico. Quanto a te" torna a rivolgersi al giovane ladro "sicuramente ciò che non hai voluto dire in questa innocua chiacchierata immagino te lo stia tenendo per un interrogatorio fatto secondo i crismi. Confido che ti troverai a tuo agio con gente meno morbida di me.

Capitano, quali ordini?"

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Inviato (modificato)

Il capitano sembra soddisfatto di come Jebbeddo sta conducendo l'interrogatorio. Prende la palla e inizia a torchiare il giovane ladro. 

"Ragazzo la tua situazione sta peggiorando, come un vascello colpito da una cannonata sotto la linea di galleggiamento. Le possibilità sono...diverse. Sta a te decidere come proseguire la navigazione. 

Prima: mi racconti tutto, mi descrivi e trovi chi ti ha assoldato, mi dici dove dovevi consegnare la refurtiva, mi dici chi ti ha contattato. TUTTO. E tu sopravvivi. Salpi con noi, fai il mozzo andata e ritorno e, se sei fortunato, tra meno di un mese sei di nuovo qui, avrai imparato qualcosa e soprattutto sarai ancora tutto intero. 

Seconda: mi racconti tutto, ma mi tocca faticare e ti strappo le informazioni con la forza. Non è detto che sopravvivi ma, nel caso, resti sul vascello e lavori come mozzo finchè lo riterrò opportuno.

Terza: non parli. E diventi cibo per i pesci. Non subito, un pezzo alla volta. 

Allora, cosa decidi?

Il capitano è estremamente calmo e dà l'impressione di elencare una semplice lista della spesa più che la serie di atroci futuri possibili per il povero ragazzo. Per nessun istante si può dubitare che non attuerà quello che sta dicendo. 

Prima che il ragazzo possa rispondere Skat irrompe nella stanza. "Capitano la informo che ho appena mandato via i gendarmi. I due cadaveri in acqua sono stati recuperati, i nostri marinai hanno testimoniato che volevano salire con la forza e che abbiamo dovuto reagire. Non ci saranno ulteriori indagini." Sta per uscire quando aggiunge: "Ah, mi hanno chiesto se eravamo in qualche modo legati alla ragazzina appena trovata sgozzata in un vicolo qui vicino. Ovviamente ho dichiarato di non saperne nulla. Sono andati via soddisfatti." 

Quando il giovane sente della ragazza uccisa scoppia a piangere, mettendosi le mani tra i capelli. 
Tra un singhiozzo e l'altro racconta.

"La ragazza, era in Vico del Chiuso della Rana? Dovevamo incontrarci lì con quell'uomo. E se qualcosa andava storto ci vedevamo al Molo Vecchio, secondo magazzino. 

Non so chi è l'uomo mio signore. E' alto, chiaro di capelli, forse mezzelfo. Fa paura, ma ha promesso di darci 100 pezzi d'oro se avessimo preso il più possibile dai bauli. Secondo me non gli interessava la roba rubata, solo il danno. Lo diceva Maila. 
Vi ho detto tutto, lo giuro signore, lo giuro..."

Modificato da simo.bob
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"Ritieniti fortunato ad essere stato catturato, avresti fatto la fine della tua amica. Valuta la proposta generosissima del comandante, sii sincero, e vedrai che un paio di mesi da mozzo sulla nave saranno una benedizione per la tua vita. Ora: sei sicuro , estremamente sicuro, al punto da scommetterci di non perdere un piede seduta stante, e uno magari domani, che sei l'unico ad avere messo le mani nei bauli?" Chiede Jebeddo, e prosegue "capitano, a lei le altre domande, chissà che il ladro non si sia illuminato. Esiste qualche mezzelfo che vuole intralciare messer Fruitlight e conosce a menadito questa imbarcazione, che corrisponde alla descrizione?. Se pensa che sia necessario andare fino al secondo magazzino per ulteriori controlli, io e il mio socio saremo ben lieti di andare"

"Figurati se non ci cacciavi in un altro ginepraio!" Esclama in risposta Keidros, che fino a quel momento era stato in disparte, sperando venisse il suo momento per torchiare il ladro.

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Il ragazzo trema e continua ad annuire alle parole di Jebbeddo. "Lo giuro, lo giuro ho detto tutta la verità. Eravamo solo noi due. E se volete vengo con voi al magazzino, sarò la vostra guida."

Interviene il capitano che apprezza l'intervento dello gnomo. "Andate a vedere cosa c'è al magazzino. Voi due e basta, senza fare troppo rumore. Il ladruncolo resta qui. Non ho in mente alcun mezzelfo ma manderò una missiva a Cookie per avvisarlo. Non voglio i gendarme sulla mia nave, ci siamo intesi?" 

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"Aye capitano" Jebeddo si alza e si prepara a prendere congedo "non abbia tema, non è nostra intenzione cercare guai né avere problemi con la legge, soprattutto visto che i gendarmi sono già passati per colpa della rissa. Cercheremo solo informazioni. E al massimo ci sono anche marinai da interrogare. Mastro Skat, ci può dare indicazioni per i magazzini del molo vecchio?"

Si vede da molto distante che Keidros ,nonostante l'esclamazione un po' istrionica di poco prima, non veda l'ora di tornare in azione

"Dai dai, andiamo ad assicurarci che sia tutto a posto.. quando torniamo magari ci parlo io coi marinai!"

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Il capitano è soddisfatto della disponibilità dei due. Dopotutto sono stati ingaggiati per la sicurezza della nave e questo è sicuramente pane per i loro denti. Fa quindi chiamare Skat e, con lui chiedete meglio al ladro dov'era il randez vous. Il ragazzino, nel suo comune un pò stentato e sgrammaticato, spiega meglio quale sia il magazzino dell'appuntamento, un vecchio stabile in legno sul Molo Vecchio, zona presa da rifugio spesso per barboni e accattoni. Il mezzelfo dovrebbe essere alla porta sud, "a scaldarsi vicino al fuoco"; queste le sue parole. 

Eldon è ancora fuori gioco, quindi Jebbeddo e Keidros dovranno cavarsela da soli. Di buono c'è che i gendarmi stanno lontani da quel posto e che non c'è una sorveglianza più stretta come nel resto del porto.

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Keidros vorrebbe avanzare a passo spedito verso il magazzino ma Jebeddo propone di farsi dare due mantelli , possibilmente sporchi, e di andare a passo tranquillo, guardandosi spesso intorno.

Lo gnomo teme che questo 'fantomatico' mezzelfo abbia delle spie o qualche socio in giro.

I due avvicinandosi al magazzino aguzzano la vista, cercando di vedere segni di falò o fuochi. 

 

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La trovata dello gnomo lì rende decisamente meno vistosi in quell'ambiente. Qui armature scintillanti ed equipaggiamento da avventuriero sarebbero risultati davvero fuori luogo. Così bardati invece i due riescono a passare come dei comuni nullatenenti e non destano sorpresa nell'aggirarsi sul Molo Vecchio.

Keidros individua il magazzino: un grosso stabile decadente, finestre rotte e porte sbarrate. Tre sfaccendati si scaldano ad un fuoco li fuori, senza badare di uno sguardo ai movimenti intorno al magazzino. L'unico accesso sembra essere il largo portellone da cui passavano le merci un tempo, ora corroso dal tempo e gli elementi, parzialmente aperto verso l'interno da cui balugina qualche fuoco.

 

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Jebeddo storce il naso, non gli piace l'idea di addentrarsi all'interno..ma Keidros, che di natura è più istintivo, gli bisbiglia "Andiamo da quelli che si scaldare all'esterno, e vediamo che facce hanno, con sto nebbione non li riconosceremo mai da qui..e vediamo se notiamo qualche dettaglio interessante..e poi magari facciamo capolino dentro"

Lo gnomo, è ovviamente pieno di perplessità su un sacco di dettagli tipo che nessuno li ha mai visti, che anche quelli davanti al fuoco potrebbero tenerli sott'occhio, ma Keidros in tutta risposta scrolla le spalle "Vedrai che sei più astuto di loro, qualcosa ti verrà in mente"

Quindi i due si avvicinano all'ingresso del magazzino 

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I tre fuori dal magazzino stanno chiacchierando tra loro e sembrano davvero farsi gli affari loro. Solo all'ultimo, quando Jebbeddo e Keidros, il gruppetto sembra accorgersi di loro, salutandoli con un cenno e facendo loro posto nel caso volessero scaldarsi anch'essi al fuoco.
Continuano a parlare tra loro, principalmente di lavoro: a quanto pare un paio di navi con grandi carichi di merce arriveranno a breve e ci sarà un grande bisogno di manovalanza. 

Non hanno armi o armature in vista e sembrano davvero dei poveri sfaccendati. 

 

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Keidros segue il discorso e annuisce soddisfatto, calandosi nella parte dello spiantato a cui qualche giorno di lavoro farebbe proprio comodo.

Jebeddo nel frattempo, tenendosi le mani ben coperte sotto il mantello, osserva meglio i tre, cercando di notare particolari come mani pulite o postura tipica da combattente

Spoiler

Una prova percezione per Jebeddo

Poi lo gnomo si scrolla un po' "Questo nebbione ti fa entrare l'umido dentro le ossa, andiamo a trovarci un cantuccio all'interno?"

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I tre continuano a farsi gli affari loro e lasciano passare la strana coppia. Jebbeddo si intrufola agilmente nel capannone mentre Keidros deve chinarsi e stringersi per passare nella stretta apertura. 

Una volta dentro i due capiscono il perchè quel piccolo gruppetto restava fuori a chiacchierare: quel magazzino puzza. E' praticamente un dormitorio, ci sono molte persone accampate in vari punti, al riparo alla belle meglio dagli elementi. Qualche debole fuoco scalda l'ambiente da arrugginiti secchi in metallo sforacchiati, riempiendo di fuliggine le superfici vicine. 

Vicino ad una porta, a sud da quanto riesce ad orientarsi Jebbeddo, c'è un singolo uomo incappucciato, in piedi a scaldarsi davanti a un fuoco più vivido degli altri. Una ventina di metri separa il tizio dai due. 

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Jebeddo resiste alla tentazione di mettersi una mano davanti al naso per evitare di inspirare la puzza del magazzino, e nota che anche Keidros arriccia un po' il naso. 

"Quello laggiù potrebbe essere il nostro uomo, che ne dici?" Chiede al suo amico tiefling mentre finge di guardarsi intorno.

"E chi se non lui?mi sembra che gli altri siano tutti disagiati" risponde Keidros mentre si incammina verso l'altro lato del magazzino.

"Cerchiamo di parlargli mantenendo una certa vicinanza all'uscita, potrebbe avere dei compagni" chiude lo gnomo incamminandoci pure lui.

Mentre si avvicinano cerca di capire se il loro bersaglio ha qualche tipo di reazione.

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Man mano che si avvicinano i due vedono quanta miseria è raccolta in quel posto: storpi, vecchi, malati. Tutta gente che per incapacità non riesce a mantenersi e campa giorno per giorno come meglio riesce. Il loro bersaglio si volta a osservarli quando sono a qualche metro dal lui, il volto in ombra nascosto nel cappuccio. Si muove lentamente, in modo da avere la porta alle spalle e, inaspettatamente, parla:

"Così quello stupido uccellino si è fatto catturare. E ha cantato. Voi non siete della milizia. Cosa andate cercando? Spero non guai. Lo spero per voi."

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