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E-zi - The Mechanic


Messaggio consigliato

Cemento.
Un soffitto di cemento.
Poi piano piano la tua vista si allarga.
Sbatti le palpebre un paio di volte prima di capire che sei nella tua officina.
Ieri sera era una di quelle serate malinconiche e, a giudicare da come ti senti, devi anche aver fatto a cazzotti.
O forse è solo l'alcool.
Sei abituato a questi risvegli, sai che il segreto è mettersj in movimento, poi starai bene.
Certo che però per muoverti ce ne va di coraggio.

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Principali partecipanti

La testa che pulsa come l'ultima hit degli Elekthrodeath e un monomol avvolto alla mia spina dorsale che mi taglia le connessioni nervose agli arti a ogni respiro.

Ruoto la testa e vedo il mio letto ancora rifatto, la ruoto dall'altro lato e una sedia rovesciata mi blocca la vista al resto della stanza.

Ok ieri mi sono sbragato di brutto e adesso sono a pezzi, peggio del solito. Che cavolo ho combinato... Cerco di rialzarmi ma il mondo inizia a girare vorticosamente e una sonora testata sul pavimento sporco mi riempie la vista di puntini colorate.

Respira scemo.

Piano.

Pianta un gomito.

Siediti.

Ributta giù il conato.

Respira.

Apri gli occhi.

Ok sei seduto. Il chip di credito è al suo posto. Il cellulare... Batteria scarica...

Striscio fino a una presa per riaccendere il telefono è vedere se c'è qualche messaggio o chiamata.

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Hai un messaggio di Serena, uno di Popof ed uno di un numero sconosciuto.

Serena:

"Ciao E-zi! Come stai?

L'hai poi sistemato il mio portatile?

Bacio! "

Popof:

"Ehy ragazzo, sei arrivato vivo a casa? Ieri ne avevi una dose pazzesca, non vorrei ritrovarti sverso in un vicolo!"

+547382889:

Necessito di un lavoro da meccanico, trucco di un motore, massima discrezione e prezzi onesti.

Ho avuto il tuo numero da un amico.

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Opporca.... Il portatile! Una fitta di senso di colpa aumenta il ritmo del battito nella mia testa.

Dovevo farlo ieri sera è poi... Che è successo?

Mi sforzo di ricostruire i pezzi della serata di ieri e vengo premiato con uno spillone rovente che mi trapassa un occhio.

Rotolo fino al banco di lavoro, apro un cassetto e rovisto in cerca della scatola di aspirina. Ingoio una manciata di pillole e con uno sforzo supremo mi rimetto in piedi. Sul piano di lavoro trovo un piatto con gli avanzi del pranzo di ieri.

O dell'altroieri?

Butto giù quella sbobba informe e insapore sperando che mi stabilizzi un minimo lo stomaco e inizio a rispondere ai messaggi.

Serena: tranquilla baby, per stasera sarà come nuovo! Te lo porto io, a dopo!

Popoff: sono vivo. Credo...

Sconosciuto: ok, porta qua la tua carretta, sono in officina tutto il giorno.

Appoggio il telefono, mi spoglio e mi butto sotto la doccia per levarmi di dosso la puzza di alcool e vomito.

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Dopo un paio d'ore senti un clacson fuori della tua officina.

Vedi una carretta ignobile, guidata da un booster coperto di tatuaggi, che indossa una canottiera e dei pantaloni della tuta da ginnastica.

Lui ed i tre uomini che lo accompagnano ostentano occhiali da sole monumentali, catene dorate e corte armi automatiche.

La tua prima impressione è che siano sudamericani.

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Per fortuna la riparazione del portatile è stata veloce, la solita saldatura di un microchip fatta coi piedi.

Ho persino il tempo di riordinare un minimo del casino totale che regna sul pavimento quando un gruppetto di Booster si presenta con un avanzo di rottame.

Osservo lo stato pietoso del mezzo e saluto i "clienti".

Hola amigos, è questo il ferro da pompare?

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Certo, non c'è problema dico aprendo il cofano per dare un'occhiata al motore. L'insieme di aggeggi che trovo mi lascia per un attimo stupefatto: come può funzionare ancora questo ferrovecchio?

Ho i pezzi che servono ma sarò onesto, potrete usarla un paio di volte poi l'auto andrà in pezzi. Avete anche bisogno di vetri e ruote rinforzati o basta il motore?

Chissà che porcheria hanno un mentre questi esaltati... Non è affar mio, però una mezza idea mi ronza in testa.

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No hay problema hombre, domattina sarete pronti per decollare fino a Cristal Palace

Porto l'auto dentro l'officina e inizio a montare un semplice impianto di sovra alimentazione. Poi passo al lavoretto sulla chiusura centralizzata, ma un pensiero mi ronza nel cranio e non mi fa lavorare come al solito. Chi dovranno rapire quei portoricani? Do solito non mi intrometto negli affari dei clienti però... Qualcosa mi ronza.

Piazzo un piccolo GPS per tenere controllato dove andranno e modifico il blocco delle portiere in modo che io possa sbloccarlo con un telecomando.

Fatti i miei giochetti chiamo Serena.

Hey bambola, vengo a portarti il portatile. Hey senti... In centrale sapete niente di una banda di portoricani?

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Ciao! Grande, mi hai salvato la vita come al solito!

Portoricani? No, in zona non ce ne sono... il tuo quartiere lo bazzicano i Taggers, i Razors e qualche volta quei pazzi dei City Daemons, ma nessuna banda di portoricani... Perché?

Per le modifiche impieghi più di quanto vorresti e finisci alle sette di sera.

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L'auto è così malmessa che ci metto più del previsto a metterla in condizione di correre. Faccio giusto in tempo a fare un'altra doccia e a schizzare verso il distretto arrivando in orario rischiando di investire un paio i soggetti nel tragitto.

Faccio un po' lo spaccone per la riparazione del portatile, facendomi bello agli occhi di Serena. La porto in un disco pub per una cena leggera e due salti in pista. Evito accuratamente di bere ogni tipo di alcolici per evitare di ridurmi a una larva davanti alla donna.

Allora, novità? Che si dice al distretto?

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Spoiler:  
Durante la modifica alle portiere, ti rendi conto che l'auto è rubata, jn quanto presenta i segni di uno scasso piuttosto rudimentale.

Che vuoi che ti dica, le solite risse/ammazzamenti in tutto il distretto tranne che nel quartiere dei Daemons... Li più calmo di un cimitero.

La donna lassa volentieri del tempo con te e ti viene qjasi da pensare che se non fosse stato per Ester...

Ma invece è stato.

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La serata scorre liscia, troppo liscia, io mi diverto, lei si diverte… la musica è di quella buona, un sound elettrico ma non assordante che fa muovere il corpo ma non ti sballa la mente. Il locale è pieno, la pista ingombra e Serena mi balla vicino, dolorosamente vicino, e nonostante le bibite analcoliche sento la testa che comincia a girare. Poi, come una frustata in pieno volto, vedo in uno specchio dietro al bancone del barman il riflesso dei miei occhi, dei suoi occhi… Sento le budella che si arrotolano e un senso di nausea mi fa vacillare, costringendomi a cercare il sostegno del freddo metallo del bancone.

Decido che è ora di chiudere la serata, d’altra parte domattina mi devo alzare presto per consegnare l’auto ai portoricani.

Accompagno Serena a casa, e nella via verso casa accelero a tavoletta quando sono nei pressi del bar di Popoff. Una tentazione fortissima mi stringe la gola, ma riesco a resistere per questa sera. Arrivato a destinazione mi catapulto sul materasso di schiuma, punto la sveglia alle sei, e senza neanche svestirmi piombo nel sonno.

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La sveglia s' inserisce dolorosamente nel tuo sonno, ricordandoti che un alcolista ha i postumi anche quando non beve, almeno per i primi tempi.

La tua officina è disordinata come sempre e l'auto da dare ai portoricani dorme al suo posto.

Hai una fame fastidiosa, poiché sono 10 ore che non mangi nulla.

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Quella melodia che ho imparato a odiare mi strappa dal mio sonno senza sogni. Con un grugnito mi alzo grattandomi la testa dolorante.

Ho bevuto?

No.

Mi sono fatto Serena?

No.

Sono sveglio?

Forse.

Barcollo fino al frigo e apro una scatoletta di kibble a caso, bevendoci dietro una birra per lavarmi dalla bocca il sapore di plastica umida.

Occazzo ho bevuto! Vado in bagno per insultarmi davanti allo specchio, ma la vista di quegli occhi mi blocca la lingua. Infilo la testa sotto il rubinetto e cerco di mettere assieme qualche pensiero coerente.

Mo vesto e metto una pistola infilata dietro nei jeans, non di sa mai. Mi metto quindi a controllare le modifiche in attesa sei clienti.

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