Plimkin

Abbasso momentaneamente lo sguardo, cercando di dominare il giramento di testa. "No, signora ninfa, non ci permetteremmo mai di danneggiare questo stupendo bosco. Io stesso sono cresciuto fra gli alberi e non potrei mai mancare di rispetto alla natura. Ci siamo addentrati nella foresta perché ci è giunta voce di un gruppo di goblin che sporca i fiumi e turba il delicato equilibrio naturale."

@DM:

Diplomazia +9 se serve.

MArkus

Una ninfa? Rimango basito dall'apparizione, questa foresta è davvero piena di soprese. Rimango accucciato e allerta ma tengo le mani lontane dalle armi.

 

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La ninfa guardò negli occhi Plimkin e disse “Non ho motivo per non crederti” sorridendo. L’atteggiamento del bardo pareva averla colpita positivamente

“Io sono Thelia e questa è la mia casa” aggiunse “è vero, dei goblin hanno preso ad abitare in questa regione, ma non nel mio bosco. Sono nelle colline rocciose sopra il lago. Perché li cercate? Sono vostri amici?” chiese

Plimkin

"È un vero piacere fare la vostra conoscenza Thelia. Il mio nome è Plimkin e questi sono i miei amici Mordeln, Markus e Gunnar. Non avevamo intenzione di disturbarvi, ma abbiamo visto una donna sola nel bosco e abbiamo temuto che potesse essere in pericolo, con dei goblin nei paraggi. Ora capisco che ci siamo sbagliati." Faccio una breve pausa per riprendere fiato. "No, i goblin non sono nostri amici. Ci è stato chiesto di scacciarli perché stanno uccidendo tutto il pesce e sporcando il fiume."

Markus

Esco allo scoperto senza armi in mano e faccio un cenno di saluto, lasciando allo gnomo il compito di parlamentare con la strana creatuta.

Gunnar

Quando Plimkin ci presenta alla ninfa, esco allo scoperto ma senza riuscire a togliere gli occhi di dosso alla bellissima creatura, limitandomi ad un cenno della testa come forma di saluto

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“Tutto qui?” disse la ninfa stupita “che delusione. E io che vi credevo impegnati in una grande quest…”

Poi si voltò verso l’acqua senza più guardarli e alleggerendo il loro animo con lo sparire della sua bellezza “li troverete nelle colline a monte del lago. Non sarà difficile trovare la loro caverna. Soprattutto poiché di notte escono allo scoperto” e dicendo quello allungò la mano indicando una zona scevra di alberi al di la del grosso specchio d’acqua: la luna in quel momento squarciò le nubi illuminandola. 
“State attenti però,” aggiunse ” non vi sarà facile raggiungerli”
Detto questo riprese a cogliere i fiori.

Gunnar

Quando la ninfa ci volta le spalle è come se il suo influsso su di me cessasse: sbatto le palpebre e grugnisco qualcosa di non comprensibile, spostando gli occhi sugli altri

Markus

All'ultima osservazione sibillina della ninfa non riesco a trattenermi.

In che senso? Pericoli naturali? O hanno molte sentinelle?

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Senza voltarsi ulteriormente la ninfa disse altre parole dolci come il miele “Non dei soli goblin dovete preoccuparvi ma di quello che vedrete. E attenti alla vostra bocca.” concluse 
Quindi si mise a camminare nell’acqua inoltrandosi nel fogliame e sparendo alla loro vista.

Plimkin

Un lieve senso di vuoto mi prende quando la ninfa si allontana. "Addio. O arrivederci, chissà." Mi volto verso i miei compagni. "Non capisco per quale motivo dobbiamo sempre avere a che fare con suggerimenti criptici. Cosa avrà voluto dire?"

Markus

Non lo so, ma una cosa è certa: questa gita potrebbe essere più pericolosa del previsto, ho il sospetto che quella lucertola non ci abbia detto tutto. Occhi aperti.

Riprendo a guidare tutti verso la tana dei goblin, i sensi all'erta per ogni minimo fruscio o movimento.

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Il gruppo nonostante l’oscurità sempre più profonda iniziò a percorre la riva del lago. Lo stesso Markus, ottima guida, aveva spesso delle difficoltà a trovare un percorso che non li portasse in un vicolo chiuso in riva al lago: le grosse piante che infilavano le radici nell’acqua spesso creavano sacche di palude non oltrepassatile.

Una strana sensazione avvolgeva i quattro, come di essere osservati.

Gunnar

La ninfa ci congeda con un messaggio criptico ma non possiamo fare altro che allontanarci e riprendere il cammino; Markus prende la testa del gruppo ma, ben presto, la strana sensazione di essere osservato inizia a farsi largo dentro di me. Istintivamente afferro la mia catena e la libero, pronto ad usarla se necessario Non so voi ma mi sembra di percepire qualcuno o qualcosa che ci sta osservando..

Plimkin

"Sì, ho la stessa sensazione." Estraggo il mio stocco per maggiore sicurezza. "Forse è ancora il drago, Xan." aggiungo, non del tutto convinto.

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Il dubbio avvolgeva i quattro compagni. “Ma siamo certi dove stiamo andando” disse un po’ preoccupato Mordeln.

La foresta intorno a loro continuava a muoversi e anche nel lago si avvertivano rumori e suoni probabilmente di piccoli animali. Un gufo reale li stava osservando quando giunsero all’ennesimo vicolo cieco che terminava in un tratto di palude.

Mordeln stava per proferire una lamentela quando un vociare li mise tutti sul chi vive.  Sulla stessa riva ma al di la di un tratto di palude che li separa nettamente, le figure  di tre goblin seduti su dei tronchi osservando il lago in un tratto di terreno allo scoperto erano chiaramente visibili alla luce della luna.

Il loro vociare gutturale riempiva l’aria.

Markus

Faccio segno a tutti di immobilizzarsi.

Qualcuno capisce cosa dicono? bisbiglio

Plimkin

"Nemmeno una parola, mi dispiace." rispondo nello stesso tono di voce. "Cosa facciamo?"

Gunnar

Scuoto la testa alla domanda di Markus per poi indurire il mio sguardo Quello che siamo venuti a fare qui: ripuliamo la zona dai goblin dico con sorriso da lupo Aggiriamoli e prendiamoli di sorpresa

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Guidati questa volta da Gunnar che voleva vedere scorrere il sangue dei pellegrigia il quattro tornarono sui loro passi per raggiungere i goblin, immergendosi di nuovo nella vegetazione.

La notte stava avanzando e una nebbiolina stava salendo dal lago.

Superati alcuni alberi aggirando le felce che vi erano introno imboccarono quella che doveva essere la strada per raggiungere il nemico. Gli stivali si immergevano nel fango mentre i compagni tentavano di fare meno rumore possibile

Giunti in una posizione da dove avrebbero dovuto vedere le loro prede si accorsero che queste non vi erano più.
Improvvisamente udirono dei rumori: alle loro spalle, nei pressi della zona di sottobosco dove vi erano le felci che avevano aggirato, i goblinoidi seduti su un tronco stavano parlando fra di loro. Parevano non averli visti.