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Nuovi mondi, vecchi mondi


HITmonkey

Messaggio consigliato

Esci dalla tenda e Burs e proprio lì vicino, come se istintivamente fosse venuto a chiamarti.

Lo accarezzi rassicurandolo, ma sembra comunque volerti dire che c'è qualcosa che non va.

Ti guardi allora attorno per capire cosa lo turba. Tutto però sembra tranquillo, il cielo limpido

permette alla luna di illuminare con i suoi raggi tutta l'area, e di riflettersi nel lago, creando

anche un ambiente molto suggestivo.

Non ti sembra di scorgere stranezze, allora fai due passi per il piccolo accampamento

e subito ti rendi conto di cosa potrebbe aver turbato Burs: troppo silenzio!

Dovrebbero esserci 2 uomini di guardia, ma tu non vedi o senti nessuno!

Aguzzi meglio la vista allora mentre fai gli ultimi passi prima di vedere da dietro una tenda

a bordo accampamento due gambe distese a terra. Fai rapidamente il giro della tenda

preoccupato e vedi uno dei due esploratori che montavano di guardia steso a terra immobile,

sembrano irrigiditi, con gli occhi sgranati e lo sguardo fisso.

A pochi passi da lui c'è anche il suo compagno, nelle stesse identiche condizioni.

Spoiler:  
Eccomi! Ho deciso di dividere parzialemente il post lungo, per cui ecco qui intanto.

Per ora se in piedi davanti ai due esploratori stesi a terra.

Sono immobili, ti sembrano rigidi, hanno gli occhi aperti e lo sguardo fisso, anch'esso immobile.

Non hai ancora constatato se sono vivi o morti.

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Il tuo richiamo mette in moto il campo.

Senti movimento più o meno da tutte le tende mentre ti abbassi per controllare

bene i due corpi a terra.

Tasti il collo e il petto e controlli che esca aria dai polmoni: sono vivi, ma sono anche

duri come pezzi di legno, sembrerebbero proprio paralizzati.

E sul collo trovi conficcato un piccolissimo ago, non facile da individuare.

Esploratori, Siobhis, persino Angus e Forgado escono dalle loro tende, mezzi intontiti

dal brusco risveglio, ma armi alla mano.

Burs gira all'esterno dell'accampamento annusando l'aria in cerca di qualcosa.

«Chi ha gridato??» Senti chiedere. Il gruppo di uomini inizia a vociare.

Siobhis si alza a pochi metri da terra, guardandosi attorno «Era la tua voce Eurim... ma cosa...?»

poi guardando nella tua direzione scorge le due guardie che hai trovato a terra.

Tu stai ancora analizzando l'ago sul collo della guardia quando senti un tonfo.

Ti volti e vedi Siobhis caduta a terra, rigida anch'essa! Un'istante dopo anche altri uomini iniziano a crollare.

Siete chiaramente sotto attacco, ma non vedete niente. Chi vi assale è certamente ben nascosto.

Non è facile mantenere la calma in una situazione del genere,

e chi ancora è in piedi inizia a sparpagliarsi cercando invano un riparo.

Tu non fai a tempo a reagire: ZAP! Un impercettibile sibilo e una puntura in faccia.

Non fai nemmeno in tempo a tastarti il punto colpito che senti tutta la tua muscolatura irrigidirsi sul colpo.

Non riesci più a muoverti! Sei cosciente e lucido, ma i tuoi muscoli non rispondono.

Ti senti pesantissimo e cadi a terra su di un fianco. Hai gli occhi aperti, sbarrati dalla paralisi, e vedi cadere a

terra anche Forgado infine, che piccolo com'è era riuscito a nascondersi facilmente.

Alla fine tutto tace. Nessuna voce si ode più levarsi dall'accampamento.

Senti però Burs, è sicuramente ancora in movimento. I suoi pesanti passi fanno vibrare la terra vicino a lui.

Sta mugolando, emette versi di rabbia e sembra agitato. Purtroppo non si trova entro il tuo raggio

visivo e non puoi vederlo, ma deve aver trovato quello che cercava, forse gli assalitori, perché dai rumori

che senti sembra stia combattendo, o qualcosa del genere.

E qualche istante dopo infatti inizi a sentire altri rumori: prima lievi fruscii tra cespugli e bassa vegetazione,

si trasformano poi in passi, con una strana andatura parrebbe. Tutt'attorno al campo iniziano ad uscire

dai loro nascondigli, perfettamente mimetizzati col circondario, i vostri assalitori.

Non li vedi subito, ma poi vedi delle figure umanoidi, dalla pelle scura, aggirarsi per il campo.

Non è facile distinguere bene in queste condizioni, ma una cosa è certa: stanno trascinando via i corpi

di coloro che hanno colpito. Da un altro punto Burs sta forse continuando a combattere,

tenendone impegnato qualcuno, ma sembrano essere molti.

All'improvviso una scura faccia umanoide ti si piazza davanti gli occhi, a pochi centimetri dal tuo volto.

Sulla sua faccia è dipinto un ghigno malefico che mostra tutta la dentatura. Sembrerebbe avere fattezze scimmiesche.

Un attimo dopo il volto è sparito di colpo stai guardando il cielo. Ti hanno girato supino e iniziano a trascinarti.

Stai ormai facendo fatica anche a mantenere la concentrazione. Un po' alla volta la vista ti appanna sempre più.

Stranamente però smettono di trascinarti. Ti sembra di sentire molti più rumori ora, sembra stia accadendo qualcosa.

Ma anche l'udito sta pian piano calando, il mondo attorno a te è completamente ovattato e pieno di strani versi.

Vedi passare davanti a te una sfocatissima ombra bianca, e poi il buio totale.

I tuoi sensi sono completamente andati e sei svenuto del tutto.

Spoiler:  
To be continued.... :D

Ti tronco sul più bello! Il post è bello lungo e lo finisco domani con l'ultimo pezzo.

Spero tu gradisca la lettura.

Mi rendo conto che pare (o forse lo è??) un po' guidata da me qui la trama,

ma questo è il modo che ho ideato per iniziare a darti un vero "incipit" di missione

e farti avere i primi contatti con qualche autoctono :D

Fai conto che finora hai giocato praticamente l'introduzione alla campagna,

e questo post sarà l'incipit iniziale delle vere avventure ;-)

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.....................................

Cominci piano a riprendere conoscenza.

E' l'udito il senso che si sveglia per primo: attorno a te rumori e suoni strani, sembra ci sia gente che parla

in una lingua a te sconosciuta, ti ricorda molto i versi delle scimmie.

Percepisci il tuo corpo molto intorpidito: devi esserti fatto un gran sonno!

Piano inizi a riaprire gli occhi: sembra tutto sfuocato un primo istante, vedi una luce davanti a te,

ma riesci in breve a mettere a fuoco. Capisci di stare guardando il soffitto di legno di una stanza.

In alto sono appesi quelli che ti sembrano due frutti che illuminano fiocamente l'ambiente.

Come apri gli occhi senti più agitazione attorno a te: pieghi leggermente il capo per guardarti attorno

mentre cerchi di muovere con calma braccia e gambe e vedi un paio di bizzarre scimmie dalle fattezze

molto più umanoidi rispetto ai classici primati. Camminano eretti, indossano abiti fatti di foglie intrecciate

e strisce di corteccia lavorate e sono ricoperti da corta ma folta peluria, uno castana e l'altra marrone scuro.

Nel vederti aprire gli occhi si agitano saltellando ed emettondo dei gridolini tra loro, ti sembra stiano parlando

ma di certo non capisci cosa dicono. Non danno l'idea di essere pericolosi, anzi sembrano contenti di vederti sveglio.

Uno dei due scappa subito fuori, mentre l'altro continua a tenerti d'occhio allegramente.

Guardandoti attorno meglio ti rendi conto di non essere l'unico ad essere finito lì: due esploratori del tuo gruppo

si stanno svegliando proprio in questo momento, e sembrano nelle tue condizioni.

Uno è Leebon, ha pochi anni più di te ma sembra più vecchio di quel che è. L'altro è Darien, il più giovane del gruppo

che ha attraversato il portale, un ragazzo biondo e pieno di energia.

Vi trovate in una stanza scavata nel legno: è più o meno circolare, ci sono alcuni tronchetti di legno, sui due dei quali

erano seduti i due uomini-scimmia prima che si alzassero notando il tuo risveglio; il mobilio sembra scavato anch'esso

più che costruito e infilato nella stanza; la camera non è molto grande e dritto davanti a voi c'è l'ingresso, senza porta

dal quale puoi vedere fuori.

L'esterno sembra buio, forse è ancora notte, o sera, non puoi dirlo con certezza; distingui però chiaramente gli alberi.

E a giudicare da quel poco che puoi vedere sembra proprio che vi troviate in alto sopra dei grossi alberi; anzi la camera

stessa in cui vi trovate è scavata in uno dei grossi tronchi degli alberi della giungla.

Leebon e Darien sono mai coscienti e tutti e 3 vi tirate a sedere.

«Dove diavolo siamo?» dice ancora mezzo rimbambito il giovane.

«..Per tutti i demoni!...» Leebon sembra più in forze e si guarda attorno cominciando a preoccuparsi

«Darien!... Stai bene?... Eurim? anche tu... ma siamo solo noi 3??» poi i due si voltano verso l'uomo-scimmia

guardandolo attoniti. La creatura ricambia lo sguardo di stupore ed emette gridolini e versi che non capite.

«Dove diavolo ci avete portato??» inizia a scaldarsi Leebon «chi siete?? dove sono gli altri??» inizia a chiedere con veemenza

l'esploratore alla scimmia, mentre cerca di alzarsi a fatica. Alla fine si mette in piedi e la scimmia arretra assumendo un'espressione

intimorita a causa dell'energia nella voce del tuo compagno.

Nello stesso istante rumori dall'esterno preannunciano l'ingresso di una scimmia chiaramente più anziana.

La pelliccia è grigia e ha un'abbigliamento più particolare, che ricorda molto quello degli sciamani delle tribù orchesche che hai incontrato

più volte nel corso dei tuoi viaggi, solamente di fattura diversa. Sulla testa un copricapo di ossa e legno, si regge appoggiandosi

ad un lungo bastone di legno, grezzo sul basso e ornato e lavorato sulla cima.

La vecchia scimmia è accompagnata da due due primati molto più robusti, muscolosi e dall'aria meno amichevoli, che portano con se

armi di legno, ossa e pietra, dall'aspetto rozzo ma sicuramente efficaci quanto una spada se usate a dovere.

I due energumeni restano fuori dalla porta, mentre l'anziano entra assieme alla scimmia che era andato a chiamarlo.

Leebon sembra sul punto si scattare addosso a qualcuno, ma Darien cerca di calmarlo,

facendogli notare come quelle attorno a voi sembrino creature pacifiche.

La scimmia anziana inizia a rivolgersi a voi nella stessa lingua che finora avete sentito,

sta chiaramente cercando di parlare con voi, ma non capite una parola di quel che dice.

Dopo qualche istante di riflessione e incomprensione inizia a parlare in un'altra lingua, più strascicata e biascicata,

piena di Esse, ma ancora non riuscite a capire.

Cambia nuovamente lingua e questa volta inizi a percepire qualcosa di chiaro!

Sembra una sorta di Silvano, è leggermente diverso, ma sembra avere dei punti in comune con quello che conosci anche tu.

Dopo qualche istante per connettere bene e capire come interpretare le parole

ti sembra di distinguere finalmente qualcosa di definito.

«...Stranieri... Svegliare...Calma...» la scimmia sembra rendersi conto che stai iniziando a capire qualcosa

e allora si rivolge direttamente a te, parlando lentamente cercando di spiegarsi con chiarezza.

«Benvenuti stranieri... Finlar com pushlen... Voi sonno tanto... horel marjn calam...»

non capisci ancora tutto ciò che dice, ma riesci a seguire il discorso e sembra che per lo meno abbiate modo di comunicare.

Spoiler:  
Ed eccoti!

Se qualcosa del luogo o della situazione non è chiaro da quanto scritto basta che chiedi, come sempre.

In generale:

- Ti sei appena svegliato, sei molto intorpidito, non sai per quanto sei stato incosciente

- Assieme a te nella stanza ci sono 2 degli esploratori, Leebon e Darien

- Ti pare di essere in una costruzione su di un albero

- Fuori è buio

- Ci sono queste bizzarre creature a metà tra uomo e scimmia, che non hai mai visto

- Questi uomini-scimmia sembrano solo voler parlare al momento

NOTE

- I nomi dei due esploratori li conosci, per quello te li ho scritti: finora non sono stato lì a presentarti tutti gli esploratori,

ma è chiaro che nel vostro viaggio vi siete per lo meno conosciuti tutti.

- Le creature sono ovviamente dei Vanara, a livello tecnico, però non è una razza presente su Heligor,

quindi Eurim non conosce questi esseri, ed è la prima volta che ci ha a che fare.

- Hai ancora gli incantesimi pronti dalla volta precedente per ora, finchè non li spendi non spariscono in automatico quando dormi, quindi non sei sprovvisto, comunque sei riposato abbastanza da poterli preparare nuovamente al momento opportuno (cioè all'alba per te)

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Tutto accade in pochi istanti. Il campo pare svegliarsi alle mie grida, ma qualcosa ci attacca dal buio e uno ad uno cadiamo.

Anche io vengo colpito e cado a terra, riuscendo solo a muovere la testa, anche se ilg esto mi costa molta fatica.

Che diavolo ci sta attaccando, sembrano usare una sorta di veleno..

mi domando mentre delle strane figure si avvicino a me, figure che sembrano quasi delle scimmie molto grosse.

Ma che... riesco a pensare prima di addormentarmi.

Quando mi sveglio mi sento piuttosto intontito come dopo una gran bevuta, ma a parte quello il mio corpo sembra essere sano. Voltando il capo riesco a scorgere due strane figure che a tutti gli effetti sembrano un incrocio tra delle scimmie e degli umani.

Con me nella stanza ci sono due esploratori, ma nessuna traccia di Burs o di Siobhis.

Calmi

dico ai due uomini osservando le reazioni della scimmia-uomo

Non sembrano aggressive, anche se dobbiamo capire perchè ci hanno portati qui

Nel frattempo un'altra scimmia ci ha raggiunti, e a giudicare dal pelo grigio e dai paramenti dovrebbe essere il capo.

Inizia a parlare in una strana lingua che ricorda molto i versi delle scimmie, ma tra una parola e l'altra riesco a scorgere qualcosa.

Perchè ci avete attaccato? Chiedo sperando che capisca qualcosa delle mie parole.

E i nostri compagni? Io avevo anche un rinoceronte...

Dico, mentre con le mani tento di mimare il corno e la stazza di Burs.

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Leebon alla fine si da una calmata, e assieme a Darien attende che tu faccia da intermediario.

Ora che hai iniziato a capire qualcosa delle parole della scimmia provi a parlare anche tu,

utilizzando il Silvano, l'antica lingua naturale che hai studiato nel corso degli anni e che sembra somigliare

ad una lingua che questa vecchia scimmia conosce e parla.

Dapprima sembra però non comprendere ciò che stai chiedendo, quindi gli ripeti le cose lentamente

e un paio di volte. Per quanto le lingue siano simili anche lui fa fatica in un primo momento.

Dopo qualche tentativo però sembra aver capito il senso di ciò che chiedi.

«Kech attacca, noi salva... no tutti... solo voi tre...»

e indica voi mentre parla

«Kech tanti... preso tuoi fratelli... noi non potuto di più...»

Il termine Kech non ti dice niente, ma la scimmia sembra voler dire che siete stati salvati da questi Kech.

Effettivamente, pensandoci, lo faccia dal brutto ghigno che ti aveva fissato poco prima di iniziare a trasportarti

era totalmente glabra, mentre questi uomini-scimmia sembrano tutti coperti di pelo.

Quando poi mimi le forme di Burs e chiedi di lui, sembra capire subito

«Si... Oh si!... grande Furia Grigia qui sotto... lui seguito chi salva... Furia Grigia proteggere te!

Ma non sapere noi salva te... miei compagni molto veloci fortuna... lui ferito... noi non andare vicino»

Dal soprannome che gli hanno affibbiato deve aver dato un notevole sfoggio di forza mentre

gli assalitori stendevano tutti quanti voi con quegli aghi avvelenati. Effettivamente Burs ha una pelle

troppo spessa e robusta perché possa essere penetrata da degli aghetti di quelle dimensioni.

Vedendo queste scimmie portarti via poi sicuramente gli sarà corso dietro.

Poi sembra come dispiaciuto

«Scusa... io dovere presentare... io Manqwi» dice indicando se stesso

«e qui tribù Nogbawe...» ora fa un gesto ampio e circolare, come ad indicare un po' dappertutto.

«voi strani... mai visto voi prima... voi arrivati da grande porta magica... noi spiato voi...

noi curiosi... noi volere capire...»

Se non hai capito male, a quanto pare vi stavano seguendo da un po'.

Se però quanto ha detto prima è vero, non è stato nemmeno un male.

Più la scimmia parla in quella strana forma di silvano, più riesci a comprendere con facilità le parole.

Di questo passo in breve capirai tutto senza troppi problemi.

Spoiler:  
Qui il comune non esiste.

Sei in una landa selvaggia ubicata chissà dove: è improbabile ci sia qualcuno al di fuori di voi "nuovi arrivati" che parli la lingua comune.

A quanto pare però Manqwi (la scimmia ora ha un nome) parla una strana forma di Silvano (non è la lingua del suo popolo sia chiaro,

quella proprio non riesci a capirla) e se lui la parla magari anche altri la conoscono.

Il Silvano giusto per capirci è una lingua molto antica legata alla natura (dalla quale poi nel corso del tempo si è formata la lingua elfica,

sviluppata come linguaggio a parte)

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Lentamente riesco a comprender quello che dice la scimmia, anche se le sue parole non mi piacciono per niente.

Dice che hanno preso gli altri, ma loro ci hanno salvato, credo che siano diverse tribù...

spiego ai due esploratori per poi tornare a parlare con il saggio.

Si Burs è molto protettivo.

Dico con una mezza risata.

Portatemi da lui per favore...

Provo ad alzarmi e con gran fatica riesco a stare in piedi anche se il corpo mi duole come se avessi combattuto per ore.

Io mi chiamo Eurim, e loro sono Leebon e Darien non capiscono la lingua delle piante

Spiego velocemente cosa ci stiamo dicendo ai due uomini, per poi tornare a rivolgermi all'anziano.

Anche noi vogliamo capire, per questo abbiamo attraversato il portale, ma non sapevamo cosa aspettarci

sospiro brevemente

Siamo stati stupidi, volevamo esplorare questo luogo, ma non abbiamo considerato i possibili pericoli

Cosa sono questi Kech? Perchè ci hanno attaccato, voi sembrate pacifici

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Ti alzi faticosamente.

Ora che sei in piedi vedi come la stanza non sia altissima, circa 2 metri, ma in effetti questi uomini scimmia

sembrano essere leggermente più bassi della media umana, anche se comunque mediamente più alti di un tipico nano.

Capisce la tua richiesta di essere portato da Burs e dopo aver detto qualcosa in scimmiesco ai due che

vegliavano su di voi nella stanza ti fa cenno di uscire, e viene con te.

Leebon e Darien ti seguono a ruota, con circospezione. Sei l'unico che riesce a comunicare con queste creature,

e di certo preferiscono starti vicino piuttosto che restarsene soli con loro.

Esci dalla stanza, dove stavano attendendo i due scimmioni più robusti.

Spoiler:  
Sì, lo so, è il villaggio degli Ewok di Star Wars! Ma tu non badarci! xD

mgwm.jpg

Sei su di un soppalco in legno. Ti guardi attorno e nonostante sia buio vedi quello che è il posto in cui vi trovate:

come avevi intuito siete in alto, sugli enormi alberi che compongono le giungle di questo posto. Andando al limitare

della piattaforma e guardando in basso non vedi nemmeno a terra a causa del buio. Dovete essere molto in alto.

Attorno a voi c'è il villaggio della tribù Nogbawe, un villaggio costruito sulle cime di questi alberi giganti, sfruttando

i materiali locali e la conformazione dell'ambiente. Ponti e passerelle collegano grosse piattaforme come quella su cui vi trovate,

le abitazioni sono scavate nei tronchi d'albero o costruite adiacenti ad essi, e queste ultime sono comunque di forma tondeggiante,

a richiamare la struttura dei tronchi. Tutte le case sembrano comunque essere piccole, soprattutto se paragonate alle grosse

piattaforme e soppalchi. Tutto è fatto rigorosamente in legno o foglie, radici, liane intrecciate.

Da alcune case si vedono delle luci, ma non sembra esserci movimento. Vista l'oscurità saranno certamente tutti a dormire.

Ad occhio sembrerebbe essere molto grande questo villaggio, tanto che forse chiamarlo villaggio potrebbe sembrare riduttivo.

Hai già visitato qualche città sugli alberi elfica, per cui non ti è nuova la situazione, ma questo è molto più semplice e grezzo

rispetto alle eleganti e raffinate città elfiche, piene di decorazioni minuziose, abbellimenti, e dove tutto è creato in modo perfetto

ed impeccabile.

L'anziano Manqwi indica un punto poco distante sulla piattaforma, dove vedete essere appoggiato il vostro equipaggiamento.

Andate quindi a recuperare tutto, sotto l'occhio vigile delle scimmie più grosse, e poi seguite il vecchio oltre un ponte sospeso.

E' un po' traballante ma sembra comunque solido, ed è fornito anche di corrimano cui attaccarsi, quindi non avete problemi.

Oltre il ponte vi trovate su di un'altra piattaforma: aggirate il grosso tronco sul quale è costruita e arrivate ad un grosso cesto

provvisto di un robusto sistema a carrucole e pulegge, costruito senza l'ausilio del metallo.

«Andare terra...» dice Manqwi indicando il cesto «venire...» ed entra nel cesto seguito da uno dei due grossi scimmioni.

L'altro resta invece a manovrare quel trasporto.

Salite anche voi e iniziate a scendere lentamente.

Durante tutto il tragitto parlate, cercando di capirvi al meglio e Manqwi cerca di rispondere alle tue domande.

«Kech... loro no noi... loro è scimmie senza peli... loro creature molto malvagie... noi volere pace... noi odia loro, loro odia noi...»

poi il suo sguardo si fa cupo, queste creature hanno una forte espressività facciale

«Tuoi fratelli vivi ancora, io sicuro... ma questo no è buono... meglio no è vivi se in mano di Kech... malvagi Kech amare carne...

tutta carne... carne viva... loro cacciatori... caccia prede e poi fa grande festa per mangiare... loro piace sentire urlare prede...»

fa una breve pausa «tuoi fratelli prede nuove... voi strani... Kech fare festa più grande di sempre per prede strane come voi...

Kech vuole sentire come urlano prede strane...» Le parole di Manqwi sono decisamente inquietanti.

Spoiler:  
Siete parecchio in alto e la carrucola è lenta, hai tempo un altro post di dialogo prima di arrivare giù da Burs
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Uscendo fuori dalla capanno il panorama che si può vedere è semplicemente strabiliante. Questi uomini scimmia hanno costruito una città sugli alberi, molto simile a quelle degli elfi, anche se decisametne meno complicate dal punto di vista architettonico.

Mentre recuperiamo il nostro equipaggiamento e ci dirigiamo verso la piattaforma dico a Leebon e Darien di non preoccuparsi e che queste creature sono pacifiche.

Mi rabbuio appena alle parole dell'anziano, ma nno dico niente ai due uomini per non farli preoccupare.

Quanti sono questi Kech?

Chiedo, mentre la cesta scende verso terra.

Non posso lasciare i miei compagni da soli, non vi chiedo di venire con noi, ma solo di mostrarci la strada.

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«Kech tribù Capkha catturato fratelli tuoi... noi no sa numero... ma tanti... questo certo»

Siete ormai quasi arrivati

«Tu volere aiutare fratelli... io capire... ma tu ha da fare... Furia Grigia ferito, noi può aiutare con cure

ma no può avvicinare senza te... tuo fratelli tu vuoi salvare, ma sicuro volere da solo? Tu forte se attacca

tutta tribù Capkha da solo...»

arrivate a toccare terra, sopra una grossa radice alla base dell'albero dal quale vi siete calati.

Scendete dalla cesta e poi dalla radice, iniziate a guardarvi attorno in cerca di Burs.

Quando girate attorno alla radice lo vedete: al riparo di un'altra gigantesca radice è accucciato Burs.

Sta riposando, ma avverte la vostra presenza e si sveglia di soprassalto con aria feroce.

Quando però ti vede si calma subito e viene verso di te annusandoti con aria decisamente più serena.

Il tuo possente compagno di viaggio ha alcune frecce conficcate qua e là e altri lividi e ferite sparse,

ad occhio causate da lance e mazze, o armi del genere.

Non è messo molto male per fortuna, e il fatto che sia abbastanza tranquillo ne è la prova,

ma ha certamente bisogno di cure prima di affrontare altri pericoli.

Mentre valuti le condizioni del tuo compagno Manqwi e lo scimmione si tengono leggermente a distanza,

ma l'anziano continua a spiegarti

«Kech volere cibo sveglio quando cucina loro... finché stranieri ha veleno in corpo loro dormire...

veleno molto potente... dormire per giorni... voi dormito 1 giorno perché noi curato veleno... ma tuoi fratelli

ancora dormire sicuramente... non sapere quando preciso svegliare, no uguale per tutti, ma potente veleno

di foglie Sherag tenere loro dormire per molto... campo tribù Capkha più di un giorno da qui...

ma tu può arrivare in tempo se fortunato...»

poi diventa pensieroso

«ma temere intera tribù troppa per solo tu... noi no conosce te e tuoi fratelli... ma tu sembra creatura buona

e noi odiare Kech e loro malvagità... noi combatte con loro a volte... io posso offrire aiuto di combattenti di Nogbawe

per salvare tuoi fratelli se tu desideri... e se prometti voi avere solo buoni intenti...»

Spoiler:  
PUNTI FERITA DI BURS = 79 / 118
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Non so se riuscirò ad affrontarli da solo, ma un po' d'aiuto mi farà comodo

Mi avvicinoa Burs quando si sveglia e gli accarezzo il muso.

Buono amico mio, loro sono amici capito?

Mi volto verso il capotribù facendogli segno di avvicinarsi

Ha bisogno di annusarti, così ti riconoscerà

Appena la scimmia si è fatta riconoscere inizio ad eliminare tutte le freccie dalle ferite, cercando di fare il più piano possibile

Una volta finito pronuncio una veloce preghiera e impongo le mie mani sull'animale, lasciando che l'energia divina curi le ferite.

Non nego che un po' d'aiuto mi faccia comodo, posso invocare l'aiuto della foresta, ma non è detto che la foresta mi risponda se non si sente in pericolo

Faccio un lungo sospiro grattandomi il capo.

I kech sono un pericolo per la foresta? vedo che voi vivete in comunione con essa, il mio dio mi ha donato un grande potere, ma posso sfruttarlo solo in caso di pericolo per la natura stessa...

Spoiler:  

Cure Serious Wounds 3d8 +12 su Burs.

la domanda è spudoratamente per sapere se ho qualche possibilità di usare liveoak :D

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Alla tua domanda Manqwi sembra leggermente perplesso

«Forse io no capire bene... qui tutti vive in natura... Kech crudeli e malvagi in agire...

ma no pericolo per foresta se questa risposta cerchi...»

Intanto richiami potere divino per curare le ferite di Burs, che si rinsaldano per buona parte,

lasciando solo alcune ferite leggere superficiali.

Spoiler:  
Cura ferite gravi = 3d8+12 = 7+3+8 +12 = 30 PF curati

PUNTI FERITA BURS = 109 / 118

______________________________

la domanda è spudoratamente per sapere se ho qualche possibilità di usare liveoak
;-) Si capiva infatti.

Purtroppo però i Kech non sono una minaccia per la foresta, sono solo maligni e crudeli nei modi e nelle azioni.

Immaginali un po' come una tribù di cannibali africani come gli Asandè (o Niam-Niam) ad esempio.

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Capisco...

dico, grattandomi il mento e cercando una soluzione.

Vivono come voi nella foresta, giusto?

Chiedo, mentre accarezzo Burs per ringraziarlo del buon lavoro fatto.

In ogni caso mi farebbe piacere un po' di aiuto, ma vorrei mettermi subito in marcia accamparmi nella foresta per riposare e recuperare le energie e poi recuperare i miei amci, ma non so quanto sia sicura la foresta

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«Loro vive foresta si... ma no alto come noi... loro vive per terra...

voi entrati in territorio loro tribù, per quello loro visto voi e attacca...

voi essere strane creature... voi sembra quasi più parenti di Kech per aspetto

che di altre creature io conosce qui... ma per come tu fare e muovere sembra più

Tulfen o Kissa...»

Il pensiero di Manqwi vola facendo questa breve digressione su cosa voi siate,

sembra essere molto curioso nei vostri confronti, ma poi torna con la mente per terra,

perché si rende conto che al momento avete cose importanti cui pensare.

«Se aspetta mattina io organizza gruppo che porta te e aiuta... noi conoscere vie sicure...

tutti dorme ora... ma no manca molto alba... no saggio muoversi troppo di notte qui...»

Durante tutto il vostro dialogo ogni tanto Leebon e Darien ti chiedono cosa vi state dicendo.

Spoiler:  
Non sei ancora abbastanza abituato a questo luogo e non sapresti valutare con esattezza

se effettivamente manca non manca molto all'alba come dice Manqwi, ma finora ti è sembrato una creatura

sincera e non hai motivo di pensare che ti stia mentendo.

Certo è che il buio è ancora profondo, quindi se qui il ciclo solare funziona come quello che conosci

tu ci vorrà di sicuro più di un'oretta.

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Annuisco alle parole della scimmia e spiego tutto ai due uomini.

Allora aspettiamo l'alba, mi farebbero molto comodo delle guide e delle armi in più, inoltre ho bisogno di meditare per un po' di tempo quando il sole sarà sorto

dico, mentre accarezzo il collo di Burs.

Nel frattempo vorrei conoscere di più su questo mondo, tu parli una lingua che nel mio mondo è parlata solo dalle creature della foresta

Spoiler:  

dovrei essere fullato come pv, no?

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«Saggia scelta... tu fa riposare Furia Grigia... lui possente animale, ma qualche ferita piccola ancora aperta»

quindi dice qualche parola in scimmiesco al suo grosso compagno, che ha con se una sacca dalla quale estrae

una sorta di sacchetto fatto di foglie che passa all'anziano Manqwi.

Manqwi estrae dal sacchetto un paio di bacche color porpora e te le mette in mano

«Tu fa mangiare queste lui... queste guarire piccole ferite mentre riposare un poco... così lui a mattino sta bene...»

Quindi ripassa il sacchetto all'altro prima di continuare.

«Anche io volere sapere te... questa lingua Gou, no tutti in mia tribù Nogbawe sa parlare, è molto antica... noi no

sapere origine... qui noi usare Gou solo quando parlare con tribù altre razze... molto tempo che io no usava Gou...

tu parla strana forma di Gou, ma io riuscire a capire... io contento...»

quindi dice nuovamente qualcosa all'altro, che inizia ad avviarsi da dove siete venuti

«Tornare su ora... stare più comodi a villaggio... tu stare tranquillo, qui Furia Grigia al sicuro... noi potere parlare

mentre salire... fare domande... sentire risposte...» la vecchia scimmia è sorridente, evidentemente è molto

contenta di poter scambiare reciproche informazioni con te, che sei una creatura così strana per lui.

Spoiler:  
Si tu sei fullato, il veleno portava paralisi prima e incoscenza poi. Era di certo bello potente, ma non ha effetti dannosi per gli HP
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Prendo le foglie che l'anziano mi porge e le do a Burs aspettando che le abbia finite prima di tornare a parlare con la scimmia.

Anche nel nostro mondo questa lingua è molto antica

Faccio sdraiare Burs che presto si addormenta

Nel nostro mondo noi viviamo in città di pietra, nella foresta sono in pochi a viverci, per lo più elfi, esseri simili a noi, ma più alti e con orecchie a punta. Poi ci siamo noi druidi, viviamo in comunione con la natura, proteggiamo i boschi, le foreste e i mari e tutto quello che c'è di naturale nel mondo

faccio una breve pausa

Ci sono altre tribù oltre alla vostra e ai Kech , hai usato altri due nomi prima, Tulfen o Kissa, chi sono esattamente?

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Burs mangia entrambe le bacche e poi lo metti a dormire nuovamente.

Alle tue parole la scimmia si fa pensierosa e ancora più incuriosita mentre vi avviate alla cesta per risalire

«Case di pietra come Antichi!» esclama con entusiasmo per poi tornare più pacato

«Elfi? no conosce... mai visto creature come te ma con orecchie a punta... per verità, esseri che più sembra come te

qui su Kaleimar è giganti... ma loro è mooolto più grandi di voi!... ma io capire.. tu proteggere natura dici... per questo tu

sembra buono... buon occhio ho io per capire queste cose...»

si fa una risatina per poi rispondere alla tua seguente domanda

«Ooh... qui essere molte tribù e molte razze... ma prima imparare che Kaleimar è nome di terre dove ti trovi... io no sapere

tutto, ma dire quello che so...» inizia quindi una spiegazione

«Kaleimar essere come grandissima isola... popoli di Kaleimar essere tanti... c'è molte razze,

e tutte razze è divise in varie tribù... nostra razza Wanaga e nostra tribù Nogbawe, ma esiste anche tribù Gokcha più a nord,

sempre Wanaga... poi c'è razza Kech... tribù Capkha ha preso tuoi fratelli... ma c'è anche altre tribù...»

pausa

«Tulfen è altra razza... vive a sud in pianure e colline... fuori da grandi giungle... loro cammina molto dritto come voi, ma loro

avere aspetto di lupi e animali simili... loro abili guerrieri e tribù molto grandi... Kissa invece è creature leopardo... loro cammina

come Tulfen ma essere come leopardi e grossi gatti... loro vivere ovest»

«Poi c'è altre razze molto numerose... c'è grosse lucertole che vive in tribù nelle paludi... loro razza chiamare Lu'sha...

poi c'è Gwippi sempre nelle paludi... loro piccoli esseri rana... loro paura di lucertole...»

«C'è razza Ratasta a est e nord-est... loro piccoli roditori che cammina diritti... loro più numerosi di tutti... loro unici che abita in roccia e pietra

come Antichi... e loro abita spesso in rovine di Antichi anche... loro grandi lavoratori e abili in scambi... ma no molto forti e loro spesso

preda di predatori grossi e tribù ostili...»

«Altri molto numerosi è Oghnoll a nord-ovest... loro molto pericolosi, loro ama combattere, crea molti problemi e

catturare creature di altre tribù per fare lavori come schiavi...»

L'elenco sembra lungo e le spiegazioni molte. Questo luogo deve essere bello grande, dalla varietà di razze che ti vengono

esposte è facile che si tratti di una sorta di continente a parte, se addirittura non si trova su un Piano diverso da quello da cui provieni.

«Poi c'è Yuan-ti... loro solo due tribù e vive molto isolati... ma molto pericolosi... noi no conoscere molto di loro,

ma storie dicono che essere molto malvagi... lucertole sicuro sa più di noi su loro...»

«C'è poi esseri Giganti! Loro essere uno dei popoli Antichi... loro vive in grandi case in montagne ai confini di Kaleimar...

essere tante storie su giganti... loro essere vari tipi... c'è buoni e c'è cattivi... a volte combatte tra loro... a volte scende da montagne

e diverte a cacciare razze più piccole come Ratasta... Giganti no è socievoli, stare attenti bisogna anche con buoni...»

«C'è anche razze minori... come i Derhii e i popoli dell'acqua... tu capire Kaleimar grande... tanta gente...»

Le informazioni sono decisamente tante e difficili da tenere a mente tutte. Manqwi sembra felice di raccontarti del suo mondo

ed è veramente molto loquace ora che si è avviato. Potrebbe essere utile prendere qualche appunto scritto una volta al villaggio.

Per lo meno tutto il suo parlare fa passare più velocemente la risalita. Siete ormai a 3/4 della strada.

«E da posto dove vieni tu? Tutti è come voi e quegli... elfi?»

Spoiler:  
Tante info lo so, ma giustamente devi iniziare a conoscere il Nuovo Mondo xD

Intanto ora sai il nome della terra in cui ti trovi, o almeno come la chiamano loro: KALEIMAR

Riassumo qui le razze che ti ha elencato intanto, poi preparerò qualcosa di facilmente accessibile.

- Wanaga = la loro razza di uomini scimmia, al momento conosci il nome della sua tribù (Nogbawe) e quello di un'altra (Gokcha) più a nord.

- Kech = anche questi sembrano uomini scimmia, ma completamente glabri, e al momento ha nominato solo la tribù Capkha, che è quella che ha attaccato e catturato il tuo gruppo.

- Tulfen = dalla descrizione ti sembrano essere un incrocio tra umanoidi e canidi, vivono a sud.

- Kissa = come i Tulfne ma incrocio tra umanoidi e felini, vivono ad ovest.

- Lu'sha = li ha definiti "grosse lucertole" quindi puoi immaginarteli come i lucertoloidi che si trovano anche nel tuo mondo; vivono nelle paludi.

- Gwippi = questi li ha chiamati "piccoli esseri rana"; anche loro vivono nelle paludi.

- Ratasta = piccoli roditori, numerosi e furbi, non sai bene cosa aspettarti; vivono ad est e nord-est.

- Oghnoll = non ne ha fatto una descrizione, ma dal nome simile e da quello che ha detto ti ricordano gli Gnoll; vivono a nord-ovest.

- Yuan-ti = questi esistono anche nel tuo mondo, su Heligor, anche se non ce n'è molti.

- Giganti = qui ha detto varie cose, però anche questi esistono anche su Heligor anche se molto isolati e rari, mentre qui sembrano essere ben più numerosi.

Ha poi nominato i Derhii e i popoli dell'acqua. Sui secondi non sai che pensare senza descrizioni o nomi più specifici, mentre i primi li conosci, esistono anche su Heligor, e sono praticamente dei grossi gorilla alati che vivono per lo più sulle montagne, e hanno fama di essere in genere ostili e abili combattenti.

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Ascolto con attenzione le parole dell'uomo, cercando di mantenere a mente più informazioni possibili.

Era un mondo decisamente diverso dal nostro, con razze che non avevo mai sentito nominare. Sembrava un mondo più primordiale, più legato alla natura o forse un mondo che era ritornato alla natura vista la presenza di rovine che venivano attribuite agli antichi.

Nel mio mondo la mia razza è quella più numerosa, non siamo divisi in base alla razza, ma in tre grandi tribù che contano decine e decine di villaggi costruiti con la pietra e con il legno.Noi veniamo chiamati umani, poi ci sono gli elfi che sono più alti e vivono di più, l'unione delel due razze da origine ai mezz'elfi che possiedono caratteristiche miste. I nani invece sono più bassi, più di voi e portano lughe barbe e capelli, sono molto forti e vivono in città scavate nella roccia, sotto le montagne. Gli halfling sono bassi anbche più dei nani e sono molto amici degli umani. Gli gnomi invece sono molto simili agli Halfling, ma sono più capricciosi e avvezzi alla magia. Un altra razza sono gli orchi, sono grandi più degli umani, con la pelle verde e denti che sembrano zanne, sono molto selvaggi e pericolosi

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«Mmmh... tuo mondo pare molto diverso da qui... io curioso... me piacerebbe vedere...»

Siete ormai quasi a destinazione

«Se tu salva tuoi fratelli poi tu magari può portare me tuo mondo?! Volere vedere tue tribù e strani essere che tu dici!»

Manqwi sembra entusiasta all'idea di poter vedere le terre da cui provieni. Non è una caratteristica comune tra culture

primitve e legate a usi e costumi tradizionalistici come probabilmente sono le tribù in questa terra selvaggia, ma forse

queste scimmie umanoidi, questi Wanaga, sono per loro natura più curiosi e aperti rispetto ad altre civiltà selvatiche.

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