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Nuovi mondi, vecchi mondi


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INTRODUZIONE

Secoli di scontri e lotte hanno segnato la storia di buona parte del continente di Heligor: le mire espansionistiche e di unificazione del Regno di Moriath hanno sempre trovato l'attivo contrasto dal Regno di Elbor, e solo in un'unica ultima occasione, circa 2 secoli orsono, Elbor fu quasi totalmente conquistata dalle truppe di Moriath.

Una volta riacquisito l'equilibrio finalmente i due popoli riuscirono a giungere ad un accordo di pace duraturo, stipulando un trattato e decretando così il termine delle secolari rivalità.

Da quasi 100 anni ormai sul continente è tornata una stabile calma, e se in un primo tempo questa fu utile e vantaggiosa per permettere la ricostruzione e rinsaldare le basi dei regni, minate lunghi dai conflitti, in un secondo momento l'eccessiva calma iniziava forse ad annoiare le genti di Elbor e Moriath, abituate da sempre ad una vita più agitata e frenetica. In questo clima di noia generale, nobili magnati, ricchi mercanti e possidenti iniziarono ad impiegare i propri capitali per finanziare esplorazioni: dopotutto Tiris, e lo stesso Heligor, non era ancora non era ancora stato del tutto percorso e tracciato, e chissà quali terre e segreti si celavano nascosti dietro picchi inesplorati, nelle profondità delle inospitali foreste del sud, od oltre i confini dei mari conosciuti.

Così si diede inizio ad un nuovo periodo di esplorazioni e ricerche, che per i principali finanziatori era diventata una sorta di "guerra indiretta", una corsa, una gara per arrivare per primi in territori nuovi da reclamare come propri e per scoprire i resti delle antiche civiltà del passato.

In questo scenario ti trovi tu, Eurim: rinomato membro della comunità druidica e difensore della natura tutta. Da tempo viaggi per le terre di Heligor, aiutando le genti con i problemi di origine naturale di cui sei esperto, o contrastando e combattendo ciò che di immondo e innaturale si propaga per le terre. Originario del Regno di Elbor, nato presso un umile villaggio ai piedi dei Picchi Divisori, dopo lunghi pellegrinaggi il tuo nome è ora conosciuto da molta più gente di quanto ti possa interessare.

_________________________________________________________________

Ti stai dirigendo verso la famosa Palude Nera: mentre ti trovavi a Krillian hai sentito infatti alcune voci riguardo alcuni elementali che sembrerebbero creare problemi nelle zone attorno alla palude. Hai così deciso di andare a verificare ed eventualmente dare il tuo aiuto.

Quando nel buio della sera vedi le porte di Iskar in lontananza, illuminate dalle torcie, sai di essere ormai a metà strada.

Alle porte della città le guardie rimangono sorprese nel veder arrivare un uomo in sella ad un grosso rinoceronte. Ma la tua fama ti precede, e una delle guardie dopo un istante dice di riconoscerti. Per correttezza mostri comunque i documenti che attestano la tua cittadinanza, e le porte della città vengono aperte per farti passare.

L'ora di cena è passata e vie cittadine sono quasi vuote. Dalle case e dalle locande viene un piacevole brusio di chiacchere e sonate, e le grida di qualche litigata casalinga condiscono il tutto donando un po' di sapore in più all'ambiente. I pochi passanti tuttavia ti guardano con aria strana e si tengono alla larga da te, ma più che altro dal tuo amico e compagno Burs. Alcuni bambini stupiti ti additano mentre passi davanti le loro case, mentre i genitori gli dicono di stare lontani.

non fai troppo caso a tutto questo, sai bene che la vista di un rinoceronte incute timore nella gente, e la cosa non ti preoccupa minimamente perché sai altrettanto bene che Burs è un compagno leale e ben addestrato, che non farebbe del male a nessuno senza che gli venga ordinato, se non per difesa personale.

Arrivi infine alla tua meta, una piccola locanda quasi vuota. Sei solito andare lì le poche volte che passi per Iskar, perché è appartata e poco frequentata, e orami il proprietario ed oste ti conosce. Lasci Burs alle tettoie per i cavalli li a fianco. Fortunatamente però cavalli non ce ne sono, altrimenti era probabile che dessero di matto con l'avvicinarsi del tuo rinoceronte. Una volta dentro ti fai dare un pasto frugale a base di ceci e carne bollita e prendi una camera per la notte.

Ti addormenti quasi subito senza problemi e il giorno seguente ti alzi presto per rimetterti in marcia. Non hai nulla da fare in città, quindi non ha senso trattenersi.

Salutato l'oste e risellato Burs inizi a percorrere la via principale della città, in direzione della porta sud, mentre lo sguardo di molti si posa su di voi.

Ad un certo punto, quando sei ormai in prossimità di arrivare ai cancelli cittadini, senti una voce dietro di te.

«Signor Eurim! Signor Eurim!» voltandoti vedi un giovane ragazzo vestito di tutto punto smanacciare verso di te

per attirare la tua attenzione, mentre a passo svelto ti raggiunge. Il giovane avrà si è no 17 anni. I lisci capelli, lunghi e neri sono raccolti in una coda e le sue vesti raffinate indicano che il suo status sociale è sicuramente elevato. Guardando Burs un po' intimorito si tiene un po' distante, e con un inchino si presenta.

«Signor Eurim, sono Lenardo, servo dell'illustre Elebyus Forgado. Mi spiace doverla disturbare, ma il mio signore gradirebbe conferire con lei.

Sarebbe così gentile da seguirmi? Il Signor Forgado ne sarebbe lieto...»

Spoiler:  
Riguardo il nome "Elebyus Forgado" sai solo che è un mercante tra i più ricchi e famosi della capitale, se non addirittura del regno.

Il suo nome è conosciuto, e l'hai già sentito, ma mercanti e gente famosa non sono argomenti ai quali ti interessi molto, per cui questo è tutto ciò che sai.

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La città non è cambiata poi molto dall'ultima volta che ci era stato, anche se non si era mai interessato troppo ai nuovi edifici o ai cambiamenti urbani. Passava meno tempo possibile in città, preferendo di gran lunga i villaggi o la vita all'aria aperta.

Il sole si stava levando, ma lui era già in marcia verso sud con l'intento di fare più strada possibile approfittando del fresco mattutino, ma una voce lo ferma.

Ferma Burs

Tira appena le redini e si appoggia sulla sella, chinandosi appena per osservare il ragazzo che lo stava chiamando.

Cosa vuole da me il mercante?

Di solito i mercanti volevano qualcuno che aiutasse le loro navi, o che curasse il bestiame, ma sicuramente uno come Forgado aveva qualcuno che si occupava di queste piccolezze.

Di cosa si tratta? Ho sentito delle voci di alcuni elementari verso le paludi, il tuo capo di che ha bisogno?

Sorrido al giovane, aspettando una risposta.

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«Mi spiace Signor Eurim» risponde Lenardo con voce riverente e sguardo timidamente basso

«io mi occupo soltanto di recapitare i suoi messaggi... il mio Signore non mi informa dei dettagli...

ma il mio Signore è un uomo pratico, e so per certo che non farebbe scomodare qualcuno della sua fama per delle velleità»

fa quindi un cenno in direzione del centro città

«la sua abitazione non è molto lontana da qui... se permette faccio strada...»

dice il giovane un po' imbarazzato.

E' molto chiaro che il ragazzo vuole mantenere contegno e rispetto nei tuoi confronti,

ma allo stesso tempo capisci che non vuole deludere il suo padrone tornando senza di te.

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Lenardo inizia a farsi strada tra le larghe vie principali, fino ad arrivare alle porte del lussuoso quartiere centrale,

dove vivono i ricchi e i potenti. Entrati nel quartiere l'ambiente è tutt'altra cosa rispetto a quello del resto della città.

Seppur i ceti medi se la cavano bene, qui le abitazioni e le strutture in generale sono decisamente su un'altro livello di sfarzosità.

Anche le persone che si incrociano per strada si può notare come siano tutte imbardate di belle vesti colorate e imbellettate

al meglio. Qui ad Iskar anche gli uomini, in particolare quelli di rango sociale elevato, utilizzano trucchi e abbellimenti tipicamente

femminili e molto colorati, rendendo il loro aspetto bizzarro e a volte un po' grottesco. In questo ambiente di colori, forti profumi

e leziosità, chiaramente contrasti più di quanto già non facessi nelle zone "normali" della città.

La gente che ti fissa ora più che intimorita dal tuo fedele compagno sembra scioccata dal tuo aspetto poco raffinato.

Burs invece riscuote successo: essendo un'animale decisamente atipico per la zona, tutti gli occhi che si fermano su di lui

sembrano affascinati e bramosi di avere qualcosa di simile nel proprio giardino.

«Ci siamo... la prossima traversa a destra...» dice Lenardo ad un certo punto.

«Orbene, ecco la dimora del mio Signore» annuncia il ragazzo una volta svoltato l'angolo.

Sul lato destro della via, al di là di un ricco negozio di tessuti e abiti di moda, una grande abitazione si dipana lungo la via per almeno

un centinaio di metri in lunghezza. Costruita su due piani e con un breve cortile esterno sul fronte, sembra avere altro terreno sul retro

e tutto il complesso è circondato da un alto muro di siepi verdi e curate. La struttura, nonostante le grosse misure e il prestigio del proprietario,

sembra molto meno sfarzosa e decorata del resto della zona.

Il giovane ti conduce attraverso i cancelli, controllati da un paio di guardie personali del mercante, e lungo un breve vialetto che porta all'ingresso.

«Attendete un attimo per cortesia, faccio subito venir qualcuno in modo che la sua... cavalcatura... possa essere sistemata comodamente mentre

conferite con il Signor Forgado...» e in un attimo Lenardo sparisce a passi rapidi seguendo la stradina di ghiaia battuta che sembra circondare

tutto l'edificio, fino a svoltare l'angolo. Dopo qualche istante lo vedi spuntare nuovamente da là, assieme ad un uomo anziano vestito in comodi abiti

da lavoro. «Questo è Meyers, si occupa dei cavalli e di tutti gli animali per il Signor Forgado...»

Il vecchio fa un brevissimo inchino molto stiracchiato. Gli abiti sono sporchi e lui è decisamente poco curato, ma il suo sguardo posandosi su Burs

fa trasparire una tranquillità che non è certo tipica degli abitanti del luogo e quasi un senso di felicità nel vedere il tuo grosso amico

«Che bell'esemplare di rinoceronte!» si complimenta il vecchio Meyers con te

«è veramente possente, affascinante e ben curato... se permettete me ne prenderò cura mentre parlate con il padrone...»

si avvicina quindi a Burs con fare tranquillo, allungando delicatamente una mano per accarezzargli il muso.

Burs sembra molto calmo nel farsi toccare da uno sconosciuto: non sono molte le volte che lo hai visto così tranquillo, i rinoceronti non sono molto docili e tendono

a non amare i contatti con estranei. Tuttavia questo Meyers sembra piacere a Burs.

Quindi inizia a farvi strada fino a girare l'angolo della casa, da cui era apparso con Lenardo, in direzione degli stabilimenti per le cavalcature.

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I pantaloni di pelle consuti e la tunica di cotone marrone stonavano decisamente con gli abiti della gente di quella zona, così come il viso abbronzato dal sole e i rasta raccolti con una fascia stonavano con i trucchi e le acconciature di uomini e donne.

Non li capirò mai....

Penso mentre seguo il ragazzo fino all'immensa villa del mercante.

Le guardie si scostano leggermente al passaggio di Burs che non curante di tutto continua a seguirmi docile come sempre.

Sorrido a Meyer e mi sembra la prima persona vera che incontro in questa zona della città

un amico degli animali..

Si chiama Burs, è un po' grosso, ma non farebbe male ad una mosca se non infastidito.

dico, dando una sonora pacca sul collo del bestione che in tutta risposta solleva il muso e sbuffa un po' d'aria dalle narici.

Bene vediamo cosa vuole da un povero druido uno dei più famosi mercanti della zona...

dico lievemente scocciato dall'intoppo.

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Arrivati sul retro dell'edificio puoi notare che la proprietà qui comprende un notevole spiazzo di terreno ben curato.

Subito sulla destra vi è un grosso stabile recintato dove sono tenuti i cavalli: qui Mayers vi comunica che il Signor Forgado si trova nel giardino a fare colazione.

Lasci quindi Burs al vecchio, che lo porta verso lo stabile e seguendo Lenardo ti inoltri nel giardino.

Esteticamente è un luogo molto affascinante, ricolmo di piante di ogni sorta, e noti addirittura rare piante esotiche non semplici da trovare ne da curare:

sicuramente i giardinieri di Forgado ci sanno fare.

In alcuni punti sono stati fatti crescere alberi da frutto che in questo periodo dell'anno si stanno preparando alla produzione.

Superate un piccolo raggruppamento di alberi di cedro e sbucate di fronte ad un piccolo laghetto artificiale circondato da cespugli di rose di vari colori.

Un ponticello di legno porta al centro del laghetto dove c'è un'isolotto con un raffinato gazebo bianco rialzato.

Sotto il gazebo vi è un piccolo tavolino in marmo con 4 sedie attorno, piccole quanto il tavolino. Le misure ristrette di quell'arredamento da esterni

ti sono però subito chiare. Al tavolo è seduto infatti un Halfling dai lunghi capelli scuri, raccolti in una semplice coda di cavallo e ammantato in una tunica

di broccato verde con elaborazioni floreali gialle e rosa. In un angolo in piedi vi è un cameriere umano, che attende in silenzio che il suo Signore finisca il pasto.

Lenardo attraversa il ponte facendoti cenno di seguirlo

«Signor Forgado!» lo senti annunciarsi con un inchino «sono di ritorno con il Signor Eurim, il druido, come da lei richiesto»

«Ben fatto Lenardo! Torna pure ai tuoi compiti ora...» il piccolo Elebyus Forgado ha un aspetto abbastanza semplice, se tralasciato il variopinto vestito.

Per quanto ben curato sembra infatti meno truccato e pieno di bizzarri fronzoli rispetto alla media dei ricchi di Iskar.

«Benvenuto Mastro Eurim! Sono lieto che abbia accettato il mio invito... Posso chiamarla semplicemente Eurim? Le spiace?

E' che non amo molto condire le mie frasi con titoli o troppe riverenze inutili... Ma avete già fatto colazione? Io ho già finito ma Karl sarà lieto di portarle qualcosa.»

A quelle parole il cameriere che stava zitto in un angolo si muove senza bisogno di ulteriori comandi e a passo svelto e sicuro si avvia verso la villa

prendendo in mano il vassoio con la colazione del suo padrone, appena terminata.

«Oh...» riprende Forgado «mi scusi, ma questo arredamento è a misura mia... fortunatamente però sono abiutato a ricevere ospiti con misure più importanti»

e con una risatina batte un paio di colpi in un punto del tavolino, mentre ancora è seduto, e improvvisamente tavolo e sedie si ingrandiscono fino a diventare

della misura adatta ad un essere umano. «La prego Eurim, si accomodi pure...»

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Il retro della casa sembra appartenere ad un altro mondo, un universo dove piante provenienti dai quattro angoli del mondo convivono nello stesso ambiente.

Chi cura questo posto deve avere un'abilità fuori dal comune

pensa mentre si avvicina al tavolo dove l'halfling stava consumando la sua colazione.

Certamente e non fatevi problemi per la colazione, ho già mangiato prima di mettermi in viaggio

Cerco di mantenere un sorriso cordiale, anche se mi chiedo come mai un mercante tanto ricco richieda la mia presenza.

Mi siedo una volta che il mobilio si ingrandisce e mi tiro dietro l'orecchio una ciocca di capelli che era sfuggita.

ALlora, come mai avete richiesto la mia presenza qui?

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«Dritti al punto... mi sembra giusto... non siamo gente che ha tempo da perdere!» si esalta leggermente l'Halfling

«bene, mi piace questo atteggiamento... veniamo al dunque allora...»

in quell'istante però vedete tornare a passo rapido Karl il cameriere, con un vassioio colmo di sfizi da colazione

«Lascia pure qui Karl, e vai pure...» il cameriere in silenzio chiede permesso e appoggia il vassoio davanti a te,

poi con un breve inchino si congeda lasciandovi nuovamente soli.

Il vassoio è pieno di leccornie tipiche del primo pasto giornaliero: 2 teiere fumanti, una con del tè l'altra con del latte,

delle paste fresche ripiene di vari gusti e ricoperte di glasse zuccherine colorate, biscotti secchi di varie tipologie.

Decisamente tutta roba appetitosa e dall'aspetto invitante.

«Non fatevi problemi, anche se avete già mangiato stamane, se volete sgranocchiare qualcos'altro servitevi pure!

Mi piace che i miei ospiti siano trattati bene!» quindi allunga un corto braccio fino a prendere un semplice biscotto

con gocce di cioccolato e inizia a mangiucchiarlo piano mentre parla, facendo sempre attenzione a non aprir bocca mentre

mastica, come è buona cortesia fare.

«Torniamo a noi comunque... vi ho chiesto di venire qui perché sto cercando qualcuno con le vostre capacità e la vostra esperienza!...

Di certo ora vi chiederete a cosa mai può servire un servo della natura come voi ad un tipico mercante e affarista del sud...

Bene, sarò chiaro... da tempo sto cercando di conoscere meglio e far esplorare la Foresta della Quiete... come saprete quel luogo è

estremamente pericoloso e nessuno si avventura mai nelle sue profondità, visto che chi osa farlo di solito non torna indietro...

Tuttavia recentemente un mio gruppo di esplorazione ha rinvenuto nascosto nella foresta una piccola e antica costruzione sotterranea!

Ben capirai il mio stupore e la mia gioia per questa scoperta! Finora quella misteriosa foresta non ci aveva mai rivelato niente!...

Bene... il punto è che all'interno di questa costruzione è stato trovato quello che sembra essere un portale magico! Ancora attivo!»

Nel dirti quelle cose l'halfling si esalta sempre più, sembra non stare più nella pelle dall'eccitazione.

«Nessuno ha mai trovato un portale qui su Heligor! Solo nelle leggende di Sameth si parla di portali magici!»

Mentre esclama tutto questo si alza in piedi, e inizia a fare avanti e indietro davanti a te mentre parla, gesticolando per enfatizzare ogni sua parola.

«Voglio attraversare quel portale Eurim! Voglio sapere cosa c'è oltre! Nuovi luoghi, nuove terre? chi lo sa... Sono nato curioso Eurim!

E niente prima d'ora ha mai stimolato la mia curiosità come questa scoperta! Devo saperne di più e devo sapere cosa c'è oltre quel portale!»

Quindi cerca di calmarsi e di darsi nuovamente un po' di contegno e rigore.

«Ed ecco quindi perché sono interessato a te: sto organizzando una spedizione oltre quel portale e stavo proprio cercando uno come te

per farne parte e guidarla! Se dobbiamo visitare terre sconosciute ho bisogno di qualcuno esperto di viaggi ed ambienti naturali proprio come te...

Inoltre sei un potente e famoso incantatore che gode del favore degli Dei della natura, e questo è un fondamentale punto a tuo favore!

Tra i miei esperti ho assoldato un illustre studioso di lingue antiche per tradurre le iscrizioni sul portale e un esperto esploratore seguace di Akadi,

ma nessuno dei due ha le tue stesse doti magiche, che unite alla tua esperienza con il mondo naturale e le terre selvagge fanno di te

un elemento importantissimo su cui mi piacerebbe poter contare...» Elebyus Forgado ti guarda ora con occhi sgranati e speranzosi, cercando di capire

quali sono i tuoi pensieri e aspettando un tua prima parola a riguardo prima di continuare.

«Se hai qualche domanda, non pensarci due volte! Chiedi tutto ciò che vuoi!»

@Eurim

Spoiler:  
Informazioni sparse:

- Nel dialogo Elebyus Forgado ha nominato un esploratore seguace di Akadi: in merito ti ricordo, senza che controlli, che Akadi è la dea dell'Aria, un'altra delle divinità naturali, proprio come Grumbar, signore della Terra, al quale sei devoto; inoltre aggiungo che Aria e Terra sono tipicamente elementi opposti, come Fuoco e Acqua, ma questo non significa che le divinità siano in contrasto, sono infatti entrambe Neutrali pure ed entrambe sono divinità dedite alla protezione della natura. Semplicemente sono divinità molto diverse, agli antipodi l'uno dall'altra, ma con obiettivi comuni.

- I Portali su Heligor effettivamente non esistono, o almeno finora nessuno aveva ne aveva mai trovato uno, e solo nelle terre di Sameth (l'altro continente da cui sono arrivate le genti che hanno popolato Heligor) e nelle sue leggende si narra di portali magici.

A riguardo di Portali e Incantesimi di Viaggi in questa ambientazione però ti aggiungerò poi delle note importanti nel Topic di Supporto.

- Per tutte le altre info su quanto è stato detto dall'halfling, ci sono i file all'ambientazione se non ricordi, oppure puoi chiedere a me.

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Ascolto con attenzione le motivazioni del mercante, annuendo di tanto in tanto.

Era sicuramente un bravo oratore, uno che sapeva affascinare la gente, ma non era così semplice convincere uno come lui.

Lo credo che avreste bisogno di me, i seguaci di Akadi sono pressochè inutili in una foresta.

scuoto il capo, incrociando le braccia al petto.

Immagino che lei sappia che un druido, specie uno come me, non si muove per semplice profitto. Mi stavo dirigendo verso la palude per alcuni problemi con degli elementari, non è una cosa da prendere alla leggera.

è anche vero che un portale magico non è cosa da tutti i giorni, è forse il primo in questo continente e non è affatto una cosa da prendere sottogamba.

Tamburello le dita sul tavolo facendo tintinnare gli amuleti che porto al polso, fissando il mercante per alcuni secondi, cercando di valutare la situazione.

Potrei accettare, ma ad alcune condizioni

fa una breve pausa prima di elencare una serie di punti.

Primo sarò io a comnadare la spedizione, se dico che si torna indietro lo si fa. Se dico che ci si ferma ci si ferma.

Secondo: devo mandare un messaggio urgente al circolo druidico più vicino, devo informarli di un fatto tanto insolito, senza contare che qualcuno si dovrà occupare degli elementari.

Terzo: nessuno interagirà col portale senza la mia autorizzazione.

Quarto e ultimo punto, mi aspetto che l'amore che ha lei per la natura sia esibito ancora di più, potrebbe finanziare qualche progetto di recupero di alcune aree fin troppo danneggiate dall'incuria e dalla scelleratezza dell'uomo.

Riprende fiato e sorride al mercante.

Ovviamente non pretenderò nessun compenso da lei, solamente il costo delle provvigioni necessarie per il viaggio e terrò per me qualsiasi strumento che riterrò utile durante la spedizione. Cosa ne pensa?

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Il piccolo ma scaltro mercante ascolta con attenzione ogni tua parola, mentre i suoi occhi saettano tra rapidi pensieri

in contemporanea alle tue domande, vagliano ogni possibilità.

«Bene bene... apprezzo chi cerca di contrattare senza troppi giri di parole... vediamo quindi di chiarirti meglio le cose:

riguardo gli elementali so già delle voci che circolano, d'altronde ho già lì a Palude Nera buona parte del gruppo di esplorazione,

quindi sono già informato. Gli elemantali sono stati visti al limitare delle paludi e hanno creato problemi solo a chi si è allontanato

troppo dal villaggio. Per quello che mi riguarda, puoi tranquillamente sistemare quella questione prima di dedicarci al portale, non

ho fretta e comunque non vorrei ci creassero problemi nei nostri spostamenti.»

quindi l'halfling si alza e dandoti le spalle inizia ad osservare il suo giardino con ammirazione

«Per le tue varie richieste invece... a capo della spedizione c'è l'agente di Akadi... e ti assicuro che ha più esperienza di quel che pensi

anche per quanto concerne ambienti boschivi... devo dire che gli ho lasciato carta bianca, e quindi credo che dovrai dividere il comando

con lei, almeno all'inizio... alla lunga poi si vede e si sente quando uno ha una leadership migliore, quindi starà a te farti valere in tal senso...

per quanto mi riguarda io mi fiderò ciecamente di entrambi, so che siete persone di cui potrò fidarmi... riguardo l'interazione con il portale

vale più o meno lo stesso discorso, sarete voi due a decidere il da farsi... per il lasciare un messaggio ad un circolo druidico, non vedo

problema alcuno... a patto che tu richieda loro di mantenere il più alto riserbo sull'argomento, almeno finché non ne sapremo di più... ma

so che voi druidi siete persone molto discrete, quindi sono certo che non sarà nemmeno necessario... andando invece alla tua ultima richiesta...»

si volta quindi per un'attimo a guardarti con aria leggermente divertita e poi torna a parlarti,

indicando con ampie bracciate lo splendore dei suoi terreni.

«Se audace a chiedere ad un uomo d'affari come me di occuparsi di quelle che molti riterrebbero delle mere velleità... praticamente chiunque

altro ti avrebbe facilmente rifiutato una proposta del genere... ma io ho una grande passione per le piante...

come penso tu possa aver notato dal mio giardino... devi sapere che come passione e passatempo mi diletto nello studio della botanica

e dell'erboristeria... qui nella mia dimora si può trovare quasi ogni genere di vegetale a me gradito... e direi che con una tal premessa

non posso che accettare questa tua richiesta... con l'appunto però che sarò io a scegliere dove andare ad impiegare i miei soldi...

inoltre non richiedendo tu un compenso mi farai risparmiare parecchio, per cui avrò un piccolo capitale da poter investire...»

si avvicina quindi a te, e anche se sei seduto non arriva che poco sopra il tuo bacino.

«per provvigioni e strumenti che possono servire, beh, non c'è nemmeno da chiedere... è ovvio che provvedo a fornire io il necessario»

quindi tende la sua piccola mano destra verso di te, con un bel sorriso stampato in faccia

«Direi quindi che siamo giunti ad un accordo Eurim! Non potevi farmi più felice di così... con te il mio gruppo è al completo!»

@Eurim

Spoiler:  
Con un po' di ritardo ma eccomi qui! xD

Ti ho fatto una prova di diplomazia: la CD era 30 e tu hai fatto 32 (18 sul d20)

Hai spostato l'atteggiamento del PNG da Indifferente (sarebbe meglio dire Neutro) ad Amichevole.

Ad ogni modo avrebbe sicuramente accettato senza necessità della prova quasi tutte le richieste che hai fatto,

a parte forse un paio, per cui ho preferito tirare giusto per conferma.

Note:

- Il mercante non ha idea di quale sia il circolo druidico più vicino (al quale puoi mandare la lettera), visto che i circoli druidici in genere sono "segreti" o comunque mai sotto gli occhi di tutti. Tuttavia tu in quanto druido (e anche di un certo livello) sai dove si trovano la maggior parte dei circoli attivi. A riguardo ti so dire magari domani, sul topic di servizio, dove si trova il più vicino.

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Prendo nota mentalmente delle informazioni che il mercante mi dice e faccio una mezza smorfia quando dice che sarà una seguace di Akadi a comandare l'operazione.

Bene

dico sorridendo all'halfling.

Mi basterà mandare un messaggio ad uno dei circoli, poi sono pronto per partire, mi dica lei come è rimasto d'accordo con la squadra che ha composto

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«Molto bene!» Elebyus preme un punto del tavolo poco in vista e dopo qualche istante arriva un nuovo inserviente

«Portaci carta, pennino e inchiostro per due...» ordina il mercante.

L'inserviente sparisce rapidamente e torna poco dopo con dei fogli di pergamena, delle boccette di inchiostro e un paio di penne d'oca.

«Accomodati, scrivi pure... mi assicurerò che venga recapitata...»

quindi ti metti a scrivere la tua lettera ad Oliagon, un druido che conosci e di cui ti fidi,

che sai far parte di un circolo con sede alla base dei Picchi Divisori.

Mentre tu scrivi anche il Signor Forgado fa altrettanto. Al termine appone con la ceralacca un suo sigillo e vi scambiate le lettere.

«E' una lettera di presentazione... consegnala al campo quando arriverai... il mio gruppo di esploratori e ricercatori è accampato fuori dal villaggio della Palude,

sono in attesa di ordini e del mio arrivo... hanno già analizzato il portale... ma non so molto ancora a riguardo... parlerai direttamente con loro...

questa lettera assicurerà al gruppo il fatto che ti ho ingaggiato e fai parte della squadra, guidandola assieme a Siobhis... io arriverò un paio di giorni dopo

di te, perché ho degli affari da concludere in città... ma non tarderò, e nel frattempo potrai occuparti di controllare quella storia degli elementali se vorrai...»

vi stringete la mano, vi salutate e vieni accompagnato a recuperare Brus, che stava attendendo pazientemente.

Ti rimetti così in viaggio in sella al tuo compagno.

Da Iskar alla palude ci sono circa 200 km, ma in sella e mantenendo un buon passo arrivi in poco meno di 3 giorni.

E' tardo pomeriggio quando vedi in lontananza le prime case del villaggio della Palude Nera: si tratta di un piccolo paese che confina con la palude ed è anche il centro abitato più vicino in assoluto alla Foresta della Quiete. In tutti i tuoi viaggi non hai mai avuto motivo di fermarti qui, e ora ti rendi conto di quanto sia bizzarra la cosa, visto le particolarità di quest'area.

La palude è infatti un luogo atipico e non molto ben visto dagli utilizzatori della magia, visto che in tutta la sua area gli incantesimi non funzionano come di norma.

Inoltre attraversando la Palude Nera si ha il miglior accesso possibile alla fitta Foresta della Quiete, luogo famoso per la sua pericolosità.

Arrivato in prossimità vedi alcuni uomini che stanno lavorando un piccolo pezzo di terra e chiedendo informazioni sul campo degli esploratori

vieni indirizzato oltre il villaggio, all'ingresso della palude. Attraversi quindi il piccolo centro, tra i soliti sguardi stupiti per il tuo atipico compagno

e poco oltre vedi le tende da campo e le torce pronte per la sera. Alcuni uomini con addosso armature leggere e armi al fianco stanno chiacchierando

mentre preparano il fuoco per la cena della sera. Quando ti vedono arrivare un paio di questi lasciano stare il loro lavoro e sguainando le spade

ti vengono incontro, intimando di fermarti; mostrando la lettera con il sigillo del mercante però riprendono toni amichevoli e ti dicono di andare a parlare

con il capo spedizione: ti indicano la tenda più grossa circa al centro del campo.

Comandi quindi a Burs di aspettarti restando poco fuori dal campo, e ti incammini verso la tenda principale.

Con una mano scosti un lembo della tenda:

la luce del sole al tramonto illumina debolmente gli interni, penetrando da una sorta di finestre aperte nella tela dei lati e del soffitto.

La tenda è ampia, ma semplice, comoda per i viaggi e senza frivolezze che potrebbero attirare troppo l'attenzione.

L'arredamento è altrettanto semplice, per quanto sicuramente di prima qualità: un tavolo in legno al centro, con delle candele e varie scartoffie sopra;

alcune sedie attorno al tavolo; una piccola libreria in fondo; un paio di comò, oggetti di utilizzo quotidiano sparsi qua e là;

e un paio di brande, una per lato; tutta la base è ricoperta da comode pelli.

In piedi oltre il tavolo una figura femminile ti da le spalle mentre parla con un'uomo anziano.

Avvertendo il tuo ingresso la donna si volta, fissandoti assieme al vecchio:

«e tu chi sei? non sembri uno del villaggio...» chiede la donna.

@Descrizione delle 2 figure

Spoiler:  
L'anziano è un vecchio dal mento lungo che culmina in una barbetta caprina e ingrigita. In testa i capelli lunghi e grigi sono ancora abbastanza folti per l'età.

E' leggermente ingobbito sopra un fisico palesemente gracile indossa una lunga veste marrone.

Al collo porta la catena di ferro con un pendente a forma di occhio, simbolo degli studiosi dell'università di Kalaram.

La donna al contrario sembra pure più giovane di te, e anche se diresti che è comunque sulla trentina ha un'aspetto giovanile.

Il fisico snello e asciutto sembra resistente e temprato, anche se non sembra avere una muscolatura possente.

Indossa dei comodi pantaloni e stivali da viaggio, con sopra un corpetto e degli schinieri in Fogliascura e cuoio

che lasciano la pancia scoperta, mostrando un addome piatto leggermente abbronzato, come tutta la carnagione della donna.

Alle sue spalle è appeso un lungo spadone sicuramente non comune: è infatti in bronzo, e curvo come le tipiche lame elfiche.

Lunghi capelli castano-rossicci sono acconciati in altrettanto lunghe e sottili treccine, raccolte solo parzialmente in una coda.

Il suo sguardo dagli occhi azzurri come il cielo ti scruta ben attento con un'espressione interessata e curiosa.

Nel complesso è sicuramente una donna affascinante, nonostante sia evidentemente poco curata.

La cosa più curiosa è però il fatto che la donna non poggia i piedi per terra, bensì leggermente sollevati a pochi centimetri da essa,

come se stesse levitando o qualcosa del genere.

La tipa è come questa qui sotto, solo senza quella sorta di sfregio/tatuaggio in faccia

3mhg.png

@Note
Spoiler:  
Il Fogliascura e il Bronzo sono entrambi materiali speciali.

Oltretutto lo spadone della tipa non è nemmeno di normale bronzo, ma un di Elysian Bronze, solo che dall'aspetto sembra comune bronzo.

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Il viaggio prosegue senza intoppi e in tre giorni mi ritrovo alle porte del villaggio, proprio sul limitare della palude.

Poco fuori dal villaggio il gruppo di esploratori ha posizionato il campo ed è li che mi dirigo, mostrando il documento che mi attesta come partecipante alla spedizione.

Addirittura delle guardie armate...

Smonto dal rinoceronte e lo lascio dove ci sono alcuni cavalli, senza però legarlo.

Resta qui

dico mentre mi dirigo verso la tenda principale.

All'interno ci sono due persone che confabulano, una è sicuramente l'agende di Akadi, mentre l'altro deve essere lo studioso.

Tu devi essere l'angete di Akadi, vero?

Ridacchio mentre mi avvicino.

Carina però, talmente esile che fluttua

Io sono Eurim, Fogardo mi ha detto che guiderò la missione assieme a te.

Dopo le presentazioni incrocio le braccia al petto e osservo le carte sul tavolo.

Allora, mi fate un riassunto? Io sarei dovuto venire qui per degli elementari, se mi date una mano ad occuparmi di quelli poi ci muoveremo anche più liberamente nella foresta.

Aggiungo aspettando che la donna mi aggiorni.

Spoiler:  

Che cosa vedo sul tavolo?

Cosa ho scoperto sugli elementari nel frattempo?

cosa so sulla donna? (riguardo al fatto che fluttua)

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«Si, sono una serva dell'aria e della grande Akadi, Regina dei venti e Signora dei Cieli» risponde con fierezza la donna.

Anche a lei dai la lettera, e mentre la legge dai una sbirciata migliore sul tavolo, notando quella che presumibilmente è una mappa della zona,

alcune pergamene con disegnati simboli e lettere in lingue che non conosci, un tomo aperto su pagine contenenti gli stessi simboli,

una lettera scritta in comune, dal cui incipit puoi immaginare sia una sorta di rapporto. Sotto queste qualche altra carta.

Nel finire di leggere la tua lettera di presentazione e gli ordini scritti di Forgado, la donna assume un'espressione più rilassata e riprende le presentazioni.

«Il mio nome è Siobhis, ma molti mi chiamano Cavalcaventi... piacere di conoscerti Eurim... lui è Angusvasterion von Kartrossen...

si lo so... è un nome lungo e inutile... puoi chiamarlo semplicemente Angus...»

il vecchio sbuffa e guarda sbieco la ragazza nel sentire il modo in cui viene presentato

«Giovane impertinente... siete tutti uguali voi giovanotti...» sbuffa

«comunque si, chiamami pure Angus... sono un vecchio studioso e ricercatore...

Forgado mi ha ingaggiato per la mia conoscenza delle lingue antiche, e a dirla tutta ha fatto bene, visto che le mie conoscenze in merito

sono sicuramente le più ampie tra tutti i Sapienti di Kalaram... e quindi direi proprio che...»

«Bene basta Angus» lo interrompe Siobhis «non credo che ad Eurim interessi un tuo "modestissimo"

trattato sui tuoi studi e le tue "immense" conoscenze...» quindi torna a rivolgersi a te «non badarci... Angus ama lodarsi,

un po' come tutti i Sapienti aggiungerei io... ma torniamo a noi... ho già sentito il tuo nome in giro per Heligor, hai una certa fama

come druido... fa certamente piacere avere al mio fianco un altro fervente seguace della natura... dimmi Eurim: quale divinità servi?»

«Se vuoi sistemare la questione degli elementali di certo avrai il mio supporto... generalmente si aggirano dall'altro lato della palude e non infastidiscono

nessuno se non ci si avvicina troppo o li si disturba... e di solito si tratta di piccoli elementali del fango... sono abbastanza tipici di questa palude... il problema è che ultimamente molti elementali si stanno stranamente spostando verso queste zone più vicine al villaggio... per cui sono stati inviati alcuni esploratori a controllare e sembrerebbe che ci siano 2 elementali molto più grossi, parecchio stando a quanto riferito, che sono aggressivi verso i propri simili più piccoli, che quindi per proteggersi si stanno pian piano avvicinando a quest'area... il ché potrebbe crear fastidi al villaggio se si spingessero troppo in qua...»

@Eurim

Spoiler:  
Che cosa vedo sul tavolo?
Te l'ho indicato direttamente nel post. Ovviamente parlando non hai tempo di leggere nello specifico i contenuti delle carte, quindi ti ho scritto quello che riesci a vedere da una prima occhiata interessata.

Cosa ho scoperto sugli elementari nel frattempo?
Anche qui, visto che comunque l'hai chiesto anche a Siobhis, ti ho fatto aggiornare da lei praticamente. Quella indicata è la situazione in generale, se vuoi info più specifiche devi ovviamente chiederle. E ovviamente non è detto che abbiano effettivamente info più specifiche.

cosa so sulla donna? (riguardo al fatto che fluttua)
Mentre ti parla si muove un po', e noti che non è un fluttuare, quanto più un vero e proprio camminare a mezz'aria. L'effetto è del tutto identico a quello dell'incantesimo Camminare nell'aria, che è un'incantesimo da druido, per cui lo riconosci.

Però non hai modo di sapere se l'effetto sia effettivamente dovuto ad un'utilizzo di tale incantesimo,

oppure per una capacità magica dallo stesso effetto,

oppure all'utilizzo di un'oggetto che conferisce lo stesso effetto,

oppure per altri motivi

Info aggiuntiva: il nome Siobhis non ti dice niente, ma il suo soprannome "Cavalcaventi" ti sembra di averlo già sentito nominare qua e là in effetti, soprattutto nelle zone del Regno di Moriath. Puoi quindi presumere che anche lei goda di una qualche fama. Non sai comunque nulla di più.

Nota: per evitare di dover mettere troppi post e scrivere a "botta e risposta", dopo che ti ha chiesto che divinità preghi, ho diviso il discorso in due e le ho fatto cambiar discorso... ovviamente, se rispondi a tutto scrivi anche tu in modo che le cose siano sconnesse... altrimenti sembra che si salti da un'argomento all'altro senza motivo... So che siamo tra noi due e basta... ma mi piace se manteniamo un filo di logica nei post, visto che comunque restano e sono disponibili per chiunque voglia farne lettura.

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Ben anche se è una seguace ell'aria non si perde in chiacchiere, però quel suo incantesimo è davvero strano...

sorrido tra me e me, facendo un breve cenno di saluto verso l'uomo.

Al contrario del vecchio.

Seguo il signore della terra, Grumbar

osservo attentamente la sua reazione per poi scrollare le spalle e lasciare da parte le diatribe sulle divinità.

Ascolto con attenzione il resoconto sugli elementari e annuisco, incrociando le braccia al petto.

Un aiuto sarebbe molto gradito, almeno risolveremo questa faccenda nella metà del tempo e poi potremmo dedicarci al portale.

Sorrido alla ragazza per poi voltarmi un secondo verso il vecchio.

E sul portale che cosa mi dite?

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La ragazza fa una faccia stupita nel sentir nominare la tua divinità patrona

«Grumbar eh... è decisamente inusuale vederti qui allora... i seguaci del Lord delle Rocce non sono molto inclini all'avventura...

da sempre preferiscono rinchiudersi nei loro territori senza mai allontanarsi troppo... di certo non puoi negarlo...»

ti sorride «beh, è una interessante novità avere tra noi un'esemplare atipico di "figlio della terra"» ridacchia, chiudendo così il discorso.

«Per gli elementali avrai il mio aiuto... e per "mio" intendo il mio e basta...

andremo solo noi due a risolvere questa faccenda... se dovremo collaborare voglio vedere con i miei occhi le tue capacità...»

quindi al tuo nominare il portale getta un'occhio alle carte sul tavolo prima di riprendere

«Il portale... è veramente una novità qui ad Heligor, portali attivi non ne erano mai stati trovati, ma ne sei sicuramente cosciente, quindi andiamo oltre...

si trova a poco più di un giorno di cammino da qui, non è lontano... bisogna attraversare parte della palude e poi tagliare verso ovest...

è stato trovato all'interno di una piccola struttura sotterranea mai individuata prima... nella struttura non ci sono tracce che possano ricondurci a chi

abbia potuto costruirla, ma le colonne e l'arcata del portale sono cosparse di simboli... simboli come questi» e ti indica il libro e i fogli con disegnati

i simboli sconosciuti che già avevi adocchiato prima «sembrerebbe trattarsi di una lingua più che di disegni, e Angus è qui per questo, cercare di decifrare

tale scrittura, ma nonostante il cianciare sulle sue grandi conoscenze non è riuscito a combinare niente ancora... ha recuperato questo vecchio testo

che parla di altri simboli simili trovati in diverse zone di Heligor ancora secoli fa... ma niente più... non sembrano affatto facili da decifrare... gli ci vorrà più

tempo forse... ma Angus ha così tanti anni che c'è il rischio che ci resti ben prima di riuscirci!»

nel fare la battuta la donna si mette a ridere guardando il vecchio, che in tutta risposta la guarda in cagnesco,

prende libro e fogli con i simboli e se ne va boffonchiando parole che probabilmente sono insulti o imprecazioni.

«Non badarci... sono sempre così permalosi questi uomini di cultura...» fa un'altra risatina più delicata «tornando al punto comunque,

simboli decifrati o meno il Signor Forgado ha intenzione di scoprire lo stesso cosa si cela oltre il portale... e ritengo che sia giusto così... sai mai che da un momento all'altro dal portale faccia capolino un simpatico principe demoniaco o chissà quale altra creatura... potrebbe non essere piacevole se quel portale conduce in luoghi che possono portare pericoli qui da noi... dobbiamo far luce su questo... quindi non appena Forgado arriverà qui credo dovremmo deciderci a "fare il passo"... l'unica cosa che sicuramente sarebbe utile fare prima è cercare di capire se l'ambiente oltre il portale è vivibile per gli esseri umani... attraversarlo senza pensarci e ritrovarci in un ambiente privo d'aria o sul piano elementale del fuoco potrebbe essere decisamente poco gradevole...»

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Mi stringo nelle spalle a quella constatazione sui servi di Grumbar e mi concentro su quello che hanno scoperto sul portale.

Quindi non sappiamo niente, ne dove porta, non credo sia una buona indea attraversarlo senza saperne di più. Potrebbe portare in un posto inospitale o scatenare una reazione a catena. Mi piacerebbe che prima si riuscisse a decifrare quei simboli o almeno a capirne la provenienza

Mi chino sul tavolo, lanciando una veloce occhiata alle carte per poi tornare a guardare la ragazza.

Bene, anche io voglio vedere come te la cavi. Direi che possiamo partire domani mattina poco prima dell'alba, se tutto fila liscio saremo qui ben prima del ritorno di Fogado

Aspetto una sua risposta per poi aggiungere.

Toglimi una curiosità. cammini sempre a mezz'aria o è una cosa che fai di tanto in tanto?

Aggrotto la fronte e abbasso lo sguardo ai suoi piedi, cercando di capire se si trattasse di una sorta di abilità innata o fosse frutto di qualche incantesimo.

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«Oh questo... preferisco di gran lunga vivere tra i cieli che sul terreno... e grazie alla mia fede e al rispetto dei dogmi della mia dea,

essa mi ha concesso la possibilità di camminare a piacimento nell'aria come fosse solida terra! Solo a pochi la mia Signora concede questo

ed altri doni, come prova di amore e rispetto... è tuttavia un caso che in questo momento mi vedi sollevata da terra, visto che in questo luogo

bizzarro la magia ha per lo più effetti casuali e imprevedibili... da un momento all'altro potrei ritrovarmi con i piedi a terra senza alcun preavviso...»

«Riguardo il portale però, temo sarà improbabile riuscire a decifrare quei simboli senza ulteriori informazioni... se Angus non può nulla a riguardo,

noi non possiamo fare altro che carpire maggiori conoscenze al di là del portale... a meno che tu non sia un studioso di misteriose lingue esotiche...»

ridacchia «di certo non ne hai l'aria... ma come già detto mi trovo d'accordo sul fatto che sia imprudente attraversare il portale senza almeno

assicurarci che l'ambiente dall'altro lato sia vivibile... e di certo non posso mandare avanti un uomo e rischiare la sua vita per tentare...»

quindi si volta verso il tavolo e piegandosi leggermente inizia a tracciarti un percorso sulla cartina della zona

«riguardo gli elementali benissimo... dovremo attraversare la palude in questa direzione,

la zona da cui si stanno allontanando gli elementali più piccoli è questa...»

dice puntando il dito su di un punto della cartina dall'altra parte della palude «dovremo quindi cercare qui la causa dei loro spostamenti...

c'è però da dire che ci vorrà un po' ad attraversare tutta la palude... potrebbe volerci più di una giornata... non è molto piccola e il terreno paludoso non aiuta

certo il movimento... possiamo partire all'alba come dici tu, ma sarà comunque probabile che saremo costretti ad accamparci per la notte...»

quindi torna ben eretta sulla schiena e ti guarda seriamente

«ci tengo però a metterti in guardia... come ho detto, e sicuramente già sai, qui nella palude la magia è dominata dal caos... so che voi druidi siete pieni

di risorse, ma la più potente a vostra disposizione è sicuramente il potere magico divino... per cui stai ben attento a come e quali incantesimi hai intenzione

di usare finché ti trovi in questo territorio... o potresti avere sgradevoli sorprese... anche a me la Signora dei Venti concede alcuni incantesimi, anche se di

certo non tanti e potenti quanto i tuoi, ma finché ci troviamo qui farò affidamento solamente sulla mia amata spada...»

conclude battendo qualche calmo colpo sull'impugnatura della grande lama elfica che porta appesa alla schiena.

Spoiler:  
Spiegazioni:

- La tizia utilizza Air Walk a volontà come capacità magica, è un privilegio di una CdP per D&D che ho riadattato per Pathfinder e per la campagna nello specifico.

Siccome è una CdP dal flavour "elemento aria" ma in tono divino e non arcano (di base è pensata per i ranger) ho pensato fosse molto utile e carina per

rendere più caratteristico il PNG. Oltre a renderlo utile, visto che probabilmente sarà quello con cui avrai più interazione e collaborazione.

- Penso sia già chiaro da un pezzo, ma parlando in termini regolistici, tutta la palude è una zona di Magia Selvaggia, quindi qui dentro la magia agisce effettivamente

in modo caotico e imprevedibile. Se ti servono altre delucidazioni in merito basta che chiedi.

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Capisco

Dico, mentre mi gratto il capo, cercando una soluzione.

Comunque possiamo stare in groppa a Burs, il mio rinoceronte, ci metteremo sicuramente meno rispetto ad andare a piedi

Mi sposto per osservare meglio le cartine, tamburellando le dita sul tavolo.

Non sarebbe stato certo facile utilizzare la magia li dentro, ma non era certo un problema insormontabile.

Se è tutto io mi ritirerei così posso riposare e prepararmi per domani.

Spoiler:  

Direi che mi servono delucidazioni sulla magia Selvaggia :D

Ovviamente per domani mattina preparo gli incantesimi della lista acquitrino/palude

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