Faccio un cenno di assenso, per il mutismo di Tipasa, e continuo a seguirlo anche io.

Dopo un'oretta di cammino arrivate ad una piccola capanna di tronchi. Tipasa porta dentro Urther e ti fa cenno di entrare. La prima cosa che ti salta all'occhio è l'enorme quantità di statue di legno che ingombrano la capanna. Rappresentano tutte dei volti femminili sereni e calmi.

Entro dentro la casa e noto con sorpresa le statue di Tipasa "oltre che custode anche artista Tipasa?" dico quasi con ammirazione.

Questa non è arte, è penitenza dice Tipasa poggiando Urther sul letto.

"uhm...." dico pensieroso "capisco...beh non voglio farti rivangare il passato se non me lo vuoi dire" dico quasi per rinfacciargli il fatto d'avermi estorto la mia storia. "Comunque...quanta gente ti viene a cercare per avere la spada che custodisci? E quelle creature che ci hanno attaccato...immagino avresti potuto sconfiggerle senza problemi o sbaglio?"

Tipasa non ti risponde mettendosi a preparare la cena.

*bah!* mi dico stufo dei silenzi di Tipasa.

Mentre attendo la cena mi siedo per riprendermi da combattimento e non lo interrompo più.

Tipasa finisce di preparare la cena e la serve sul semplice legno di tavolo al centro della stanza. Si mette un attimo al capezzale di Urther facendogli bere qualcosa poi si siede ed iniziate a mangiare.

Improvvisamente Tipasa rompe il silenzio e parla Vivo in questa valle ormai da 15 anni e sono state decine e decine le persone che sono giunte da me per la spada che custodisco. Le ho respinte e rifiutate tutte, uccidendone anche alcune quando, non desiderando abbandonare i loro propositi, cercavano di usare la forza contro di me.

Inizio a mangiare e, alle parole di Tipasa, semplicemente annuisco evitando di fargli altre domande a cui non risponderebbe.

Come hai giustamente supposto quelle creature non mi sarebbero state di grande ostacolo, ho permesso loro di giungere fin lì solo per un motivo, testare le tue capacità.

Continuo a mangiare cercando di comprendere dove voglia arrivare con i suoi discorsi.

Ma ciò che principalmente devo soppesare considerando se potresti essere un valido portatore della spada è il tuo cuore.

Perciò ora ti chiedo: e se io sapessi chi è il responsabile dell'attacco del gruppo di banditi al tuo villaggio?Cosa saresti disposto ad offrirmi per questa informazione?Cosa saresti disposto a fare?

Con molta calma alzo lo sguardo per guardare dritto negli occhi Tipasa poi, molto tranquillamente e seriamente, gli rispondo "Come ti ho già detto non sarei disposto ad eliminare persone innocenti, sopratutto donne...per il resto penso che potresti chiedermi qualsiasi cosa" bevo un attimo dell'acqua e continuo "neanche fare la Grande Caccia mi entusiasma sempre...l'ultima che ho fatto ho dovuto prendere un uomo per restituirlo ai suoi creditori, un pò mi è dispiaciuto ma in fondo un debito è un debito anche se magari ha avuto i suoi problemi...ma non posso salvare tutti, sopratutto se non risco prima a salvare chi mi sta a cuore" riflettendo un attimo poi continuo "delle altre razze non mi interessano molto, non ci ho mai riflettuto molto, ma di solito se qualcuno mi attacca io vedo d'eliminarlo...ora non so se ti ho risposto in maniera appropriata ma nessuno mi aveva mai posto domande simili e quindi capire esattamente cosa farei mi risulta difficile." detto questo mi appoggio su di un braccio e attendo che Tipasa dica qualcosa.

Sembra che nemmeno tu sia certo di cosa potresti fare, eppure per poter essere un crudaser la tua fede deve essere salda in qualcosa. Dimmi Graxar, chi veneri?

"Adesso venero Thendra, colei che porta il Caos e la Distruzione in Guerra...e anche l'unica che ha accettato di aiutarmi nella mia vendetta dopo che Thinderol mi ha tolto i poteri per aver voltato la faccia al tempio...se non fosse successo tutto quello che mi è successo...credo che sarei potuto essere forte quanto te" sospiro un attimo al pensiero "ma io sto vivendo una nuova e crudele vita adesso, portandomi colpe del passato e brutali pensieri per il futuro...sai Tipasa al posto tuo non so se mi darei la tua spada anche se, in effetti, non ho mai ucciso nessuno per il gusto di farlo...ma forse questo mi rende più pericoloso di molti altri" e alzo il bicchiere come per brindare a questa mia presa di coscienza.

E dimmi Graxar una volta che avrai ottenuto la tua vendetta, cosa farai?

"beh domanda molto difficile Tipasa...probabilmente cercherò di rifarmi una vita con le mie figlie se sono ancora vive e, sopratutto, se sono ancora in grado di intendere e di volere. Se dovessero esser state traumatizzate da chi le ha rapite..." sospiro amaramente a tale idea, che so poter essere una concreta possibilità "credo che cercherò un guaritore o comunque un modo per farle tornare normali, magari aiutandole ad accettare ciò che è loro successo o cancellando loro la memoria...non so che trauma sia esser stuprati alla loro età, ma se è un peso enorme per un'adulta..." e mi incupisco ancora di più "ad ogni modo cercherei d'aiutare le mie figlie, forse cercherò un'altra donna per me...non o so esattamente Tipasa ma di certo avrò raggiunto un obiettivo e, prima che tu me lo chieda, no non credo di poterli perdonare."

Quello che intendevo io era, ti sei vincolata ad una divinità di morte e distruzione pur di ottenere la tua vendetta. Cosa pensi succederà quando non avrai più una vendetta da portare a termine?

"ah in questo senso...beh probabilmente mi chiederà di fare delle cose per lei ma credo che avrà gente molto più abile di me al suo servizio" dico tranquillamente

Credi davvero che una divinità del genere si accontenti di un no come risposta?Credi davvero che il legame che hai con essa non avrà ripercussioni sul tuo futuro?