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La nostra storia...


Kordian

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Stava rimpiangendo amaramente di non essersi fatto giustiziare nella città dei nani quando ne aveva avuto l'occasione...il kebdere era un fiume in pena e oltretuttoaveva anche poteri divinitari, la profezia risuonava nel suo cervello, sempr epresente, come un tarlo da cui non ci si poteva liberare...

Otto son uno, come l'albero e le radici. L'Ombra nella notte, viva come la foresta in fiore, cerca la sfida e soffre il passato. L'Esulo della terra, come la terra è piu' forte nel profondo, e guarda la strada. Il viaggiatore mai stanco, come il vento del tempo, porta notizia e scompiglio. L'Angelo e Il Guardiano, il sereno e la tempesta, fendono l'aria ma si racchiudono nel seme. La Sfera di Cristallo, calma come il mare, ma solo se il vento tace. L'Astuto, forte come una roccia, ma in balia della montagna. Il Seguce, novizio della vita, ora di nuovo trova la sua fede e cura il futuro.

Era esausto, l'attacco mentale del lich lo aveva lasciato prostrato da putno di vista mentale, mentre gli altri discutevano se uscire o no lui chiuse gli occhi e si mise a meditare cercando di far riaffiorare gli incantesimi nella sua memoria che parevano dimenticati, fu mentre meditava che lopèercepì, Catene e Ombra, un demone dell'Abisso li stava cercando o meglio cerava uno di loro, il kender...*poverino non sa quello che lo aspetta se lo cattura*...poi eccoli, di nuovo erano tornati nella sua mente, di nuovo era in grado di padroneggiare la magia!

Riaprì gli occhi e sentì l'umano che aveva recuperato tra i piani affermare che c'era una via d'uscita segreta e aprire una botola...

"Bene signori, chiedo scusa per essere stato poco attento a ciò che è accaduto qui nella taverna, ma vedo che ora siamo tutti e altresì suppongo che sia utile levarci da qua, il lich che ha profanato la gioia della festa per ora se ne è andato, ma altri pericoli ci attendono al di fuori della porta, direi di anare" Lo guardarono un po' male, del tipo ma guarda come è fresco questo qui, malui scrollò le spalle, ridacchio sotto la barba e si incamminò sotto la botola.

Gli occhi gli caddero sulla "spilla elfica" della bambina, guardò il kender e gli disse "Forse è davvero elfica la tua spilla, tanto elfica quanto lo sono io...."

Un ultimo sguardo ai bambini addormentati e poi nel'oscurità del cunicolo in cui si sentiva davvero a propio agio

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Perenor gli aveva chiesto cosa fosse successo, e lui si stava gia' raccontando di quando era finito nella tana di troll cannibali, accompagnato dal suo fido cane intermittente e descrivendone animosamente la battaglia: "Quel troll mi era quasi addosso, ma con una piroetta mortale gli assestai un calcio che lo fece andare dritto nel braciere li' vicino, insomma avevo preso la mira perchè sapevo che i troll solo con in fuoco stirano le zampe senno' li vedi che piano piano fanno le bollicine e in tre minuti sono pronti di nuovo a strpparti la testa con un morso, insomma cen'erano altri due, ma Luce, il mio cane intermittente, era gia' sopra di loro e gli stava staccando il nasone con un morso secco..." quando si accorse che nessuno gli dava retta. Perenor era chino su Aixela, che in qualche modo misterioso era rientrata nella locanda. A quanto pareva non doveva sentirsi tanto bene, infatti la sua faccia aveva il colore di un pesce morto da tre giorni.

Si era avvicinato interessato, e stava per punzecchiare la ragazza con un bastoncino di legno, quando vide il suo amico umano sgranare le palpebre e ringhiare sommessamente, sguainando il pugnale che portava a tracolla. Il kender getto' il bastoncino alle sue spalle con un sorriso a 45 denti. Fortunatamente, proprio in quel momento Perenor gli chiese se avesse delle bende. Dopo che ebbe cercato per un po' nelle sue borse, Garfuss gli consegno' una mappa del tesoro, tre monete del sud Kordumas, il ritratto di un vecchio, un diario di viaggio, delle statuette di carta, uno spartito musicale e tre bende non proprio pulite. Tutto di garza. Allo sguardo stranito del chierico , il kender alzo' le spalle: "Non ti preoccupare, li tenevo per le emergenze."

Mentre il chierico faceva del suo meglio, il kender venne preso da parte dall'elfo viaggiatore, che gli chiese che diavolo fosse quella storia su una profezia. A quanto pare non c'era un attimo di pace! Ma gli occhi del kender brillarono per un attimo prima che si tuffasse nel racconto.

"Allora ero qui e ascoltavo le storie di Sturmir su i suoi amici nani, era arrivato al punto in cui veniva eretta la Colonna del Sapere nella hall centrale del loro regno, la colonna hai presente dove c'e' scritta tutta la storia del popolo no? bhe ecco insomma c'era l'architetto di questa colonna che aveva avuto dei problemi di dissenteria... ok niente divagazioni, niente cambi di rotta, afferrato. Bhe insomma stavo qua con tutti quei bambini e poi il nano comincia a cantare, il volevo fare il coro ma avevo un bavaglio in bocca, non ho capito bene come c'era arrivato, insomma casco steso addormentato, in coma, letargo, e mesa' che faccio un sogno perche' non sono piu' in questa locanda ma in una specie di cattedrale dove ci sono tante statue, solo che non sono tipo quelle dell'isola Vecchietta Che Porta Doni, quelle hanno i musi lunghi e penso che le abbiano fatte cosi' perche' da quelle parti non c'e' veramente niente di interessante, al massimo puoi andare in una locanda e farti due pinte di birra, che comunque sa di muschio... dicevo insomma ci sono queste statue che paiono persone ecco si persone tipo sotto l'effetto delle spore di funghi nella foresta di Hop'ium, c'hai presente, quando le respiri stai per tre ore con un sorriso stampato in faccia cantando canzoni del tipo "Vieni a trovare il mio uccellino" o "Quella brava ragazza dei sette pali", e c'erano tutte le razze e stavo cercando di capire perche' se a quella cosa, la statua del kender, veniva fatto qualcosa anche a me succedeva qualcosa, che puf! mi si presenta tutto a un tratto...tel'ho detto che ero solo? beh ero sono. insomma tutto a un tratto arriva quel vecchietto di prima, l'amico tuo Perenor! Ancora non trovava il suo cappello, mi ha detto che dovevo tornare qui e appena mi sono svegliato ho visto la piuoma e ho ricordato la filastrocca e...." Adesso il kender boccheggiava cercando di prendere aria. Tre o quattro persone colsero l'occasione per gridare "Basta, chiudi quella fogna abbiamo capito!"

"Non mi hai ancora detto la filastrocca" intervenne pero' l'elfo, stavolta piu' interessato della precedente

"Ah gia' è vero... hei me la ricordo!" E il kender la recitò ancora ad alta voce. Alla fine, vedendo che molti erano ancora perplessi, stava per spiegare loro il tutto, quando l'umano antipatico apri' una botola, dicendo che da li si poteva uscire inosservati.

"Ah, un passaggio segreto!" il kender salto' in piedi "Tipo quello nei castelli che serve ad uccidere il re che non lo conosce! Chissà se c'e' una principessa nascosta li' sotto!" Si butto' dentro ignorando le scale. Artemis cerco' di acchiapparlo ma non vi riusci', cosa che lo fece stranire non poco. Si udi' un tonfo. Poi la vocina del Kender: "Hei quaggiu' non si vede una mazza! C'e' una puzza terrificante in compenso, forse qualche cadavere! Andiamo a vedere!" Sentirono dei passetti: il kender si stava gia' allontanando Aveva fatto qualche passo, quando senti' che la puzza nell'aria si era triplicata. Con un sorriso ironico si giro'. Alle sue spalle il nano, che lo guardò come per dire: "Ambe', che ci vuoi fare?"

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OT direi che ricominciare no, visto che è vero, siamo all'inizio, ma stiamo diventando sinergici e immergendo nella storia. E poi VOI avete sgravato, in finale il mio kender non ha nemmeno un'arma appresso ^_^ è vero che non puo' morire...ma ne siamo poi tanto sicuri? ; ) spero di averti accontentato wolf, anche se piu' che un discorso è stato un monologo ^^ OT

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Era ovvioche il kender gli passasse davanti, si muoveva ad una velocità incredible e aramto di una incoscienza del tuto aliena al buonsenso normale!

Sturmir si adattò velocemnte alla poca luce del cunicolo, ma non altrettanto velocemnte al puzzo orrendo che stagnava li dentro, nemmeno un nano di fosso sarebbe potuto resistere li dentro...

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Perenor concluse che dovevano essere pazzi.

Sì, più pazzi sicuramente del vecchio... Aveva portato la donna lì dentro per assicurarsi che fossero al sicuro ed ora volevano uscire!

Fece per replicare alle parole di Sturmir, ma appena l'umano ebbe aperto la botola il nano ci si ficcò dentro a capofitto. Garfuss, veloce come un fulmine si tuffò dietro di lui. Ed altri si infilavano già nello stretto passaggio. Non gli lasciarono il tempo di spiegare il motivo per cui sarebbe stato meglio che rimanessero tutti lì dentro...

Il giovane chierico soppesò le garze leggere tra le mani, sospirando: anche questa volta non era stato abbastanza veloce! Ma almeno il tessuto sembrava essere resistente. Ne tirò le estremità a saggiarlo. A questo punto avrebbe dovuto entrare nel tunnel, catturare il kender legandolo ed imbavagliandolo come un salame ed alla fine trascinarlo di nuovo lì dentro...

Sospirò amaramente dentro di sè. Sapeva che anche quando avesse aspettato che tutti entrassero nel tunnel per entrarvi per ultimo, non sarebbe stato così facile... imbavagliare Garfuss prima che, con tutto quel rumore che già faceva, chiunque o qualunque cosa li aspettasse in agguato là fuori si accorgesse che gli stavano scappando da sotto il naso.

OT Alla fine ho messo un piccolo suggerimento per il demone sul tetto... a propos volevo dire che sulle porte ho messo un glifo di interdizione contro l'ingresso di un lich... Sono d'accordo con Manzotin, anche se ci siamo un po' pompati c'è equilibrio con i cattivi, continuiamo così che va bene OT end

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OT tanto equilibrati nn siamo, se il lich nn si fa vivo..resta solo Gigared..ma ho in mente una cosa..cmq d'ora in poi direi di cercare di regolarsi un po', nn aggiungere poteri assurdi ai pg, lasciarli "terrestri" per cosi dire..sarebbe anche da scrivere un breve bg dei pg da inviare a un moderatore, x cosi dire, che cosi può controllare ke nn ci si improvvisi dei per necessità ;) ...oppure basta fidarsi di noi..l'ho buttata la.. /OT

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Ho avuto un'idea, anzichè darli ad un moderatore, che fungerebbe quasi da master e non è con questo spirito che credo si volesse fare la cosa, direi di creare un topic in cui ognuno di noi inserisce in profilo del proprio PG, dando dei parametri allineati a D&D (in modo che sia compresisibile a tutti)

Direi invece di non metter nulla di quello che riguarda il PG, che essi si conoscano strada facendo!

IO il topic lo apro, spero che siate tutti d'accordo cmq eventuali discussioni le postermo li sopra, anche quelli che adesso sono OT scritti in piccolo, al limite si metttono alla fien dei richiami in picolo che disturbano meno!

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Qualcosa non andava...e troppe cose non andavano quest' oggi.

Il rumore provocato dai vari abitanti improvvisati della locanda si erano attenuati sino a scomparire.

Le catene non avevano avvertito nessun spostamento e quindi nessuno era uscito dalla locanda...e allora come mai? Forse stavano tutti dormendo? Impossibile...ma si stava stancando, l' attesa avrebbe avuto fine questa notte, in un modo o nell' altro, anzi, avrebbe avuto fine ora.

Era già l' imbrunire e nessuna luce filtrava dalla finestre. Forse stupidamente i terrestri volevano rimanere al buio per dare meno dell' occhio; ma lui al buio ci vedeva benissimo. All' incontrario loro forse no.

Ritrasse le sue catene senza provocare rumore e scese sino al balcone più vicino piroettando su sè stesso e agganciandosi con una catena al tetto. La finestra si aprì con facilità con una pressione nel punto giusto.

Poco dopo era dentro. La locanda non era così sigillata come pensava, anche se una magia era attiva...

La stanza ove era era chiarmaente un dormitorio pubblico. Una dozzina di letti erano sistemati più o meno a caso nel pavimento. Fatti quasi esclusivamente di fieno e qualche con piume d'oca puzzavano di urina e sudore così tanto da rendere l' aria densa.

Cercando di fare meno rumore possibile aprì la porta e si inoltrò nel corridoio. Evidentemente erano tutti al piano più basso.

Avvolto nel proprio mantello, come un' ombra nelle ombre scese le scale convinto di trovare una prima resistenza. L' adrenalina salì e percorrendo gli ultimi scalini in un batter d'occhio era nel salone. Deserto. Erano scomparsi tutti.

L' ira lo assalì, COME ERA POSSIBILE?

Fuggiti tutti sotto i loro occhi?

Stava per fare a pezzi i tavoli davanti a lui con le catene quando senti un piagnucolio infantile provenire dalla stanza imparte. Si congelo e con lui pure le catene... del sangue sarebbe stato sparso molto presto...finalmente...

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OT Scusate l'assenza, ma è un periodaccio, cmq scrivete tantissimo complimenti :wink: il cattivone tornerà in futuro, ma nell'attesa entrerò con un altro personaggio :wink: datemi solo il tempo di capire cosa è successo. PS: bellissima la profezia!!! :shock:

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Uno sguardo ai bambini....UNO SGUARDO AI BAMBINI!!! Per la barba di Reorx come aveva fatto ad esser così stupido!!!!!

Li aveva dimenticati, o melgio aveva dimenticato che non avevano nessuno a guardarli...perbacco non poteva abbandonarli al loro destino senza essersi accertato della sorte dei loro genitori!!!

Tornò indietro spingendo bruscamente gli altri, borbottando che sarebbe tornato presto, di aspettarlo al di fuori del tunnel, tornò verso la locanda...continuava a darsi dello stupido, sbucò nella taverna, uno dei ragazzini si era svegliato piagnucolando, gli altri erano sani e salvi, si avvicinò e iniziò a consolarlo, svegliò anche gli altri e iniziò ad informarsi sui loro genitori, poi uno strano silenzio si sparse per la locanda....

Una presenza malvagia era vicina, non il lich, era un'entità esterna che aspettava nell'ombra...bramava il sangue innocente ma prima avrebbe dovuto assaggiare la forza della sua magia!

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Si infilò nel tunnel, con un gemito soffocato di protesta...

L'ultima cosa che avrebbe desiderato al mondo era quella di infilarsi là dentro, ma non poteva essere così egoista da rimanere lì dentro al sicuro, mentre gli altri rischiavano le loro vite. Ed il suo compito era assisterli...

Chiusa la botola alle sue spalle piombò nell'oscurità totale. Cominciò a strisciare pian piano scivolando sulla pietra umida e su altre cose che preferiva non sapere cosa fossero.

Là i rumori erano attutiti come se non bastasse. Intuiva appena un raspare dietro di sè... avanzò di pochi metri quando sentì dei passi, sopra sull'assito. Rumori pesanti di un corpo che si muoveva in fretta. Non poteva essere il lich, il glifo di interdizione sarebbe esploso al suo ingresso. E poi quella creatura si sarebbe mossa con circospezione.

Trattenne il fiato in silenzio e sentì che chiunque fosse si era fermato.

Poi un gemito attraversò il tunnel.

Davanti a lui uno strano trambusto ed un raspare veloce: qualcuno stava tornando indietro.

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Fu Trebor a vedere Sturmir correre indietro. Capì immediatamente che qualcosa non andava. E guardandosi intorno si avvide subito della grande assenza.

«I bambini!» Esclamò allarmata Aixela.

Già, i bambini. Trebor di fermò di scatto e cominciò a correre indietro, seguendo il nano. Vide che anche lei stava tornando indietro.

In quel momento gli venne in mente la magia di Sturmir, il fatto che l'avrebbe usata contro l'avversario che aveva percepito la sua Aixela... e la sua mente volò al racconto che lei gli aveva fatto, di come era morto il padre, di come la sua magia fosse andata fuori controllo. E lei sentiva che era per colpa sua, di essere stata lei ad alterare i flussi, pur se, come al solito non capiva come.

I tatuaggi. La spada. Le sue percezioni.

La morte del padre.

Le cose cominciavano ad andare la loro posto.

Forse sbagliava, ma... tentare non nuoce, no? Senza l'aiuto di Aixela sapeva che l'eventuale battaglia sarebbe stata difficile... ma con lei sarebbe stata pericolosa nel momento in cui Sturmir avesse deciso di lanciare il primo incantesimo.

Trebor si girò di scatto e colpì Aixela dietro al collo, una mossa esperta che aveva imparato nei suoi lunghi anni passati a rubacchiare in giro.

Lei si accasciò quasi subito al suolo con uno sguardo interrogativo sul volto colmo di dolore e sorpresa. Come poteva lui averle fatto una cosa simile?

Svenne di nuovo, ma Trebor la raccolse prima che potesse toccare terra.

Tremava come una foglia e le lecrime cominciarono a bussare agli occhi.

«Scusa piccola, ma è per il nostro ed il tuo bene.»

Fermò Perenor. «Ti prego... portala via con te... e abbi cura di lei.»

Il chierico la prese in braccio, stupito.

Poi Trebor le diede un bacio sulla fronte e si allontanò di corsa seguendo Sturmir, la spada sguainata in mano.

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Wolf e daermon... basta che vi regoliate da soli!!! Ho visto il nuovo topic aperto da daermon: benissimo, così vi regolate meglio tra voi... comunque mi sembra che non ci siano problemi grossi finora!!! ... intanto anche io sto scrivendo... ;)

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Era appena entrato nel tunnel, alle spalle di tutti, quando percepì un'altra persenza nella stanza alle sue spalle...

Si voltò, guardando l'ingresso del tunnel davanti a sè, sfoderò la sua daga ingioiellata, anch'essa imbevuta di oscuri poteri, e la sua spada senziente. Si avvicinò cautamente all'ingresso del cunicolo, silenzioso come un gatto, tutti i sensi allertati...

Si sporse dalla botola e la prima cosa che notò fu il refolo di vento che gli investì il viso: la finestra era stata aperta, qualcuno doveva essere entrato da lì. Mise fuori mezzo busto per osservare meglio, quando sentì un rumore di passi provenire dal tunnel...non fece in tempo a girarsi che il vecchio nano lo superò di gran carriera, dirigendosi nella sala del dormitorio, con una espressione disperata dipinta sul volto.

Ormai la frittata era fatta, addio effetto sorpresa!

Seguì il nano nella sala e scoprì con sommo orrore che il vecchio era tornato indietro rischiando la vita solo per assicurasi che i mocciosi della locanda stessero bene..che sciocco! uno sciocco incauto per giunta...non sarebbe potuta andare peggio.

Stava per apostrofare il nano, intimandogli di scappare il più in fretta possibile, quando la sua percezione di prima prese forma: davanti a lui si stagliava una figura massiccia, coperta interamente da qualcosa che sembravano catene, ma che si muovevano come se dotate di vita propria. Entreri indietreggiò, sulla difensiva, le armi in pugno, pronto a rispondere ad un qualsiasi tipo di attacco...avrebbe concesso alla "cosa" la prima mossa!

OT: Gigared tocca a te...regolate mi raccomando..io l'ho fatto! OT

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Sto tunnel è diventato un'autostrada a sei corsie.... :lol::lol:

Nel buio il guerriero, sì doveva essere lui dalla voce, gli chiese di prendere la donna in custodia, quindi si allontanò velocemente.

Mentre Perenor già iniziava a tentoni ad afferrare la donna per trasportarla agevolmente fuori altre persone lo superarono in una sorta di trambusto affrettato. Perenor si chiese ancora una volta se dovevano essere tutti pazzi...

-Qui, qui... dove andate tutti? So che la puzza là dentro e forte, ma in questa stanza si respira decisamente meglio. Come disse mio nonno... od era piuttosto il Re degli elfi?...- la voce squillante del kender attraversò il tunnel da parte a parte.

Ecco, pensò Perenor, se ancora ci fossero stati dubbi che fossero stati scoperti ora erano completamente scomparsi.

Con calma sistemò meglio il corpo leggero della guerriera tra le braccia e si incamminò in tutta fretta verso la fine del tunnel, ora poteva appena appena intravedere un fioco bagliore. Agevolmente superò gli ultimi scalini e si trovò fuori, dentro una stanza accogliente.

- Sì perchè, non ti ho mai raccontato quella volta che assieme a quell'elfa avevamo forgiato quelle lunghe lance argentee, belle sì, erano fantastiche. Peccato che non me ne abbiano fatta prendere almeno una, ma forse dovrebbe essermi rimasto un pezzettino che potrei mostrarti o...- continuava imperterrito Garfuss, visibilmente agitato.

-Per un attimo ti supplico: fai silenzio ed aiutami.- gli intimò Perenor, esasperato.

C'era un tavolo abbastanza robusto lì dentro. Appoggiarono la donna su di esso. Dopo pochi istanti Aixela rinvenne...

-Stai ferma un istante, devi essere svenuta mentre eri nel tunnel.- le disse Perenor, notando allarmato che stava succedendo qualcosa di strano. Sentiva in qualche modo una magia... qualcosa in quella donna.

-No. E' stato Trebor... devo tornare indietro.- mormorò la guerriera e svenne. La magia si dissolse rapidamente e Perenor si girò verso il kender:

-Rimani qui. Ritorno nel tunnel. Non farla uscire da questa stanza.-

Il kender annuì. Quello che fu strano in quel momento fu che lo fece in silenzio.

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