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[Ventura]L'altra faccia della luna


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@Blame:

Spoiler:  
non vi era movimento o odore alcuno che gli facesse subodorare un qualche pericolo e dopo pochi passi lo vide, seminascosto dall'erba alta. Senza il suo olfatto di ratto avrebbe potuto girare tra l'erba per ore prima di trovarlo. Era un umano, grande e grosso, peloso e... completamente nudo. Non era la prima volta che Blame vedeva un cadavere, ma solo un predone proprio disperato avrebbe preso davvero tutto. Guadagnando una visuale migliore concluse che in quel davvero tutto doveva essere inclusa la testa, perché il corpo ne era privo.

@Auran:

Spoiler:  
non vi era traccia alcuna di Blame: non lo vedeva e non lo sentiva muoversi. Forse si era lanciato all'inseguimento della lupa senza che lui se ne accorgesse o forse c'era qualcos'altro oltre loro che non avevano visto e che gli aveva teso un'imboscata. Non poteva saperlo.
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Mi avvicinai rapido muovendomi nascosto nell'erba alta fino a ritrovarmi sul cadavere, dapprima lo annusai diffidente iniziando a osservarne i particolari, poi cercai col naso se la traccia dell'odore di sangue della testa era rimasta nell'aria e si potesse ancora seguire

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@Blame:

Spoiler:  
il pelo sulla sua schiena si rizzò come se avesse preso vita propria. C'era qualcosa di terribilmente sbagliato in quel corpo morto. Il suo istinto diceva di non mangiarne nemmeno un morso e lasciarlo lì dove si trovava e non era una sensazione limitata al suo solo istinto: era di certo morto da almeno un giorno e nel punto in cui la testa era mancante vi era una pozza di sangue e di resti di carne, ma non vi era nemmeno un insetto su tutto quel corpo nudo a banchettare, ne vi erano tracce che lasciassero pensare all'azione di qualche altro mangiatore di carogne. Una cosa però era evidente dallo stato in cui versava il collo: era come se qualcuno avesse mangiato a piccoli morsi tutta la testa fino a metà del collo. Ma quale animale avrebbe mai potuto farlo e soprattutto perché?

Mentre queste domande lo attanagliavano e controllava il suo desiderio di lasciare il corpo lì dove lo aveva trovato vide la tigre muoversi verso la direzione in cui poco prima si era allontanata la lupa, con le movenze di qualcuno che cerca qualcosa o qualcuno.

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Auran notò immediatamente il cenno di Blame: si trovava una ventina di passi alla sua sinistra in mezzo ad un mare di erba alta.

@Blame:

Spoiler:  
un odore piuttosto strano copriva quasi del tutto quello del sangue che era gocciolato da quanto restava del collo: aveva qualcosa a che fare con la marcescenza, la corruzione, che faceva pensare ad un non-so-ché di vecchio e ammuffito. Era, alla fine riuscì a trovare una similitudine, simile a quello che si sente aprendo una bara piena appena disseppellita dopo quattro o cinque anni che è stata sottoterra.
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@Sekiho:

Spoiler:  
si guardò intorno, in un primo momento non le notò perché erano davvero lievi, ma poi le vide. Era un impronta umana, ma molto diversa da quelle che il mannaro aveva visto in passato. Questa era l'impronta delle ossa di un piede umano, o di un piede umano composto dalle sole ossa: Blame aveva visto degli scheletri e sapeva che aspetto avevano le loro estremità. Ma di solito gli scheletri erano morti da un bel pezzo e specialmente... non erano in grado di camminare come questo sembrava invece essere in grado di fare. Le tracce conducevano verso sud, all'incirca la stessa direzione in cui il richiamo li stava spingendo, fino a quando lo avevano udito.
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Guardai terrorizzato le impronte mentre il pelo mi si rizzava su tutto il corpo per la paura

"Auran... c'è una cosa che dovresti vedere..."

Gli indicai con una mano ossuta le impronte dello scheletro

"E' stato qualcosa che non dovrebbe esistere a uccidere quest'uomo..."

Indietreggai per mettermi dietro la tigre con le orecchie abbassate e la glabra coda tra le gambe

"E va verso sud, verso il Richiamo... ma ecco... se proprio vuoi seguirlo, vai prima tu ok? Io ti seguo, giuro, ma non credo mi farò vedere..."

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Auran Skeed

Notai ciò che mi mostrò Blame era davvero raccapricciante

Qualunque cosa l'abbia ridotto così sta andando nella nostra stessa direzione e sono curioso di vedere chi sia. Accennai un ghigno e vedendo che Blame mi seguiva cominciai a dirigermi verso la direzione del richiamo.

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Continuarono a muoversi verso la direzione in cui fino a poco prima li aveva spinti il richiamo. Era ormai quasi il tramonto, ma il cielo era così nuvoloso da potersi considerare notte inoltrata. Non erano in cammino da molto quando cominciò a piovere: una pioggierellina sottile ma costante, di quelle che inzuppano la terra ma non danneggiano i raccolti. Era ormai notte quando sentirono di nuovo il richiamo.

Stavolta però lo sentirono davvero, lontano ma udibile: da un punto di vista meramente sonoro era una melodia lenta ma stentorea suonata con un flauto uno zufolo o un qualche simile strumento a bocca. Sotto quel suono, espresso in modo che nessuno di loro sapeva identificare in modo chiaro quando era in forma umana ma che era evidente nelle altre forme, vi era una sensazione, come una richiesta d'aiuto, espressa con urgenza e tristezza e paura.

Veniva dalla direzione verso cui si stavano dirigendo. Ne avrebbero raggiunto presto la fonte a quel ritmo, ma qualcosa turbò la loro marcia. Qualcosa, il cui odore era stato svelato da un improvviso cambio di direzione del vento, li stava seguendo. Qualcosa che odorava di carne in decomposizione e di cadavere. Qualcosa di morto. Era almeno a un migliaio di passi e si muoveva lentamente, ma costantemente.

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Auran Skeed

Blame so che hai paura ma dobbiamo proseguire, qualcuno potrebbe aver bisogno di noi... la cosa ripugnante che ci segue dovrà pensare che non ci siamo accorti del suo inseguimento. Quando meno se lo aspetterà l'attaccheremo, fidati di me.

Detto questo proseguii, mantenendo la stessa andatura per non dare sospetto.

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Camminarono ancora per un bel po', con la pioggia che inzuppava il loro manto, l'odore di cadavere sopravvento e quel suono, loro guida, che si faceva sempre più intenso. Poi quasi improvvisamente uscirono dall'erba alta per trovarsi in una grande radura, in realtà una sorta di spianata, al centro della quale intravedevano un'imponente rovina: un vecchia torre di guardia, da tempo in rovina ma le cui pareti esterne arevano ancora reggersi in piedi quasi interamente. Il suono veniva indubbiamente da lì, ma la porta della torre non si trovava dal lato della torre che in quel momento stavano osservando. Davanti alla torre c'erano però due figure che si erano come alzate da terra proprio mentre loro si avvicinavano e che ora si stavano avvicinando con passo lento ed incerto. Probabilmente questo era dovuto al fatto che entrambe odoravano di cadavere ed erano prive di testa. Tutte e due stringono in mano un bastone di legno punteggiato da grosse spine.

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le due creature si trovano a circa 40 passi (20 metri) da voi. Quella che sembra starvi seguendo è molto più lontana: oltre 200 passi(100 metri) indietro rispetto alla vostra attuale posizione. Il margine della radura (oltre il quale c'è erba alta) è circa 50 passi(25 metri) alle vostre spalle.

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