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Giudizio: è omicidio?


Silver

Messaggio consigliato

Prima di spiegare i fatti alcune premesse:

Sono il Dm in una campagna in stile X-Crawl ma con un' ambientazione personalizzata. I giocatori si muovono in un' epoca contemporanea. Alla magia hanno accesso solo poche persone; chiunque desideri studuiarla o manifesti doti spontanee deve esserre registrato presso un' apposita gilda. L'uso della magia è vietato ovunque tranne che in alcune zone appositamente selezionate. La gilda dispone di mezzi per individuare il lancio di incantesimi.

Veniamo ai fatti. Uno dei miei giocatori (Ninjafelice, lo dico perchè tanto si farà vedere XD) gioca una psionica in cerca di fama e disposta a tutto per ottenerla. La ragazza non si è fatta scrupoli quando ha avuto occasione di sedurre il potente di turno. Per una serie di circostanze sfortunate (uso il sitema degli arcani maggiori di Sine Requie quando devo decidere eventi particolari/casuali) il giocatore ed il potente sono stati sorpresi a letto insieme dalla moglie di quest'ultimo. La moglie chiaramente fuori di sé e brandisce un coltellaccio e si avvicina al marito a letto con intenti probabilmente omicidi. Il giocatore allora tenta di fermarla ricorrendo ad un potere: unto. La donna scivola ma nel cadere batte la testa e muore (cose che succedono quando si estrae l'arcano con berfometto...).

Il giocatore è ora sotto accusa. Ci sono le prove dell'uso di un incantesimo. Il giocatore è colpevole di omicidio? E' legittima difesa (ha usato uno strumento non letale per salvaguardarsi da una minaccia letale)? E' omicidio colposo (la magia non doveva usarla, ma in questo caso rischiava la vita)?

Siate la mia giuria!

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A difesa della mia pg dico:

Il potente di turno era legato al letto ed era impossibilitato a muoversi, e la moglie puntava dritta verso di lui con il coltellaccio, lanciare unto a terra per farla scivolare mi è sembrata la cosa più sensata in quel momento per non uccidere la moglie ma contemporaneamente salvare il marito.

Il marito, un potente politico locale, grazie a questa cosa è sopravvissuto.

La scena è stata anche fotografata da un paparazzo chiamato dalla mia pg per far scoppiare lo scandalo con il polico :rolleyes:

Insomma chi giudicherebbe mai la mia povera piccola ed innocente pg :girl_werewolf: con un verdetto di colpevolezza?

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Colpevole.

Non è leggittima difesa in quanto la SUA vita non era in pericolo.

Quello che ha fatto è uccidere qualcuno prima che questo qualcuno, FORSE, uccida un altro.

Ci possono essere attenuanti, certo, ma omicidio rimane.

a livello "politico", probabilmente il povero PG diventerà un perfetto scapegoat (in termini Xcrawlese) quindi anche se il bersaglio della moglie fosse stato lui sarebbe stato condannato lo stesso.

Verdetto: nessuna possibilità, imho, per NinjaFelice. :mrgreen:

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omicidio colposo.

il pg ha agito in buona fede, cercando non solo di evitare la morte di un uomo, ma anche che un'altra persona commettesse di un delitto.

la morte della moglie del politico e' stata accidentale e non voluta

Quel che dici è la versione della difesa.

Ma chi ti dice realmente che l'uccisione non sia stata voluta dal PG ?

In fondo, era l'amante. ;-)

Sono certo che il PM troverà mille motivi validi per supportare la tesi che il PG ha voluto "danneggiare" la moglie (per gelosia, per cattiveria, ecc.).

Quindi, Silver ci ha descritto la situazione, ma ha anche parlato quasi in nome della difesa.

In un processo, la difesa dovrà dimostrare che la sua cliente non voleva fare del male alla moglie.

Certo, l'uso di Unto è un primo passo, ma ricordiamoci che è magia, vietata.

Il PM dirà che poteva usare mille altri modi, e che proprio l'utilizzo di un mezzo cosi scabroso e malsano dimostrano la vera indole dell'imputata, e cercherà di dimostrare che in realtà, costei pensa solo a se stessa, e che se la moglie non fosse morta sbattendo la testa, ci avrebbe pensato lei stessa a finire il lavoro.

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Quel che dici è la versione della difesa.

Ma chi ti dice realmente che l'uccisione non sia stata voluta dal PG ?

In fondo, era l'amante. ;-)

Sono certo che il PM troverà mille motivi validi per supportare la tesi che il PG ha voluto "danneggiare" la moglie (per gelosia, per cattiveria, ecc.).

Quindi, Silver ci ha descritto la situazione, ma ha anche parlato quasi in nome della difesa.

In un processo, la difesa dovrà dimostrare che la sua cliente non voleva fare del male alla moglie.

Certo, l'uso di Unto è un primo passo, ma ricordiamoci che è magia, vietata.

Il PM dirà che poteva usare mille altri modi, e che proprio l'utilizzo di un mezzo cosi scabroso e malsano dimostrano la vera indole dell'imputata, e cercherà di dimostrare che in realtà, costei pensa solo a se stessa, e che se la moglie non fosse morta sbattendo la testa, ci avrebbe pensato lei stessa a finire il lavoro.

Non colpevole di omicidio volontario; ma colpevole di omicidio colposo:

Se anche è vero che sia non provabile la volontà dell'imputata di uccidere la vittima (o anche il suo contrario), rimane il fatto indiscutibile che un incantesimo di unto sia solo molto raramente letrale per chi lo subisce; quindi, supponendo che l'imputatat non avesse la possibilità di supporre che lo sarebbe stato in quel frangente, si deve dedurne che non ci fosse, da parte di quella, la volontà di uccidere. Tuttavia, l'imputata non poteva non sapere che esisteva la possibilità di cponseguenze per la vittima (perfino la fatalità di un incidente mortale) qualoraa vesse utilizzato l'incantesimo; ed è precisamente questo il motivo per il quale, suppongo, la magia sia proibita nelle ordinarie situazioni.

Se l'imputata avesse potuto disporre di incantesimi meno potenzialmente nocivi di uno di unto per fermare la donna e avesse scelto di non usarli, questo dovrebbe costituire una circostanza aggravante sulla pena; ma se, al contrario quello fosse stato l'unico modo a sua disposizione per salvare la vita dell'uomo che ella vedeva mnacciata, la cosa costituirebbe una notevole attenuante.

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Quel che dici è la versione della difesa.

Ma chi ti dice realmente che l'uccisione non sia stata voluta dal PG ?

In fondo, era l'amante. ;-)

Sono certo che il PM troverà mille motivi validi per supportare la tesi che il PG ha voluto "danneggiare" la moglie (per gelosia, per cattiveria, ecc.).

Quindi, Silver ci ha descritto la situazione, ma ha anche parlato quasi in nome della difesa.

In un processo, la difesa dovrà dimostrare che la sua cliente non voleva fare del male alla moglie.

Certo, l'uso di Unto è un primo passo, ma ricordiamoci che è magia, vietata.

Il PM dirà che poteva usare mille altri modi, e che proprio l'utilizzo di un mezzo cosi scabroso e malsano dimostrano la vera indole dell'imputata, e cercherà di dimostrare che in realtà, costei pensa solo a se stessa, e che se la moglie non fosse morta sbattendo la testa, ci avrebbe pensato lei stessa a finire il lavoro.

e tu parli in nome dell'accusa:-p

e' vero che la magia e' vietata e quindi c'e il reato di aver praticato la amgia al difuori del consentito, ma er un incatesimo che nella situazione presentata da Silver, era innocuo.

/summon Dedalo

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Non credo che il personaggio possa cavarsela con meno di omicidio colposo. Se l'avvocato è bravo, naturalmente. Il fatto che abbia usato un incantesimo al posto di mezzi più tradizionali per disarmare la vittima potrebbe anche essere interpretato come equivoco e far venir meno possibili attenuanti.

L'imputazione sarebbe certamente omicidio volontario, che poi potrebbe scendere a colposo in sede processuale.

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Quel che dici è la versione della difesa.

Ma chi ti dice realmente che l'uccisione non sia stata voluta dal PG ?

In fondo, era l'amante. ;-)

Sono certo che il PM troverà mille motivi validi per supportare la tesi che il PG ha voluto "danneggiare" la moglie (per gelosia, per cattiveria, ecc.).

Vero, ma è anche vero che per ammazzare volontariamente una persona con una cosa come unto, serve o una capacità di calcolo sproporzionata, o un cu*o allucinante.

Certo, l'uso di Unto è un primo passo, ma ricordiamoci che è magia, vietata.

Il PM dirà che poteva usare mille altri modi, e che proprio l'utilizzo di un mezzo cosi scabroso e malsano dimostrano la vera indole dell'imputata, e cercherà di dimostrare che in realtà, costei pensa solo a se stessa, e che se la moglie non fosse morta sbattendo la testa, ci avrebbe pensato lei stessa a finire il lavoro.

Obiezione vostro onore! :D

Da parte della difesa si potrebbe sostenere che non si tratta di cosa avrebbe fatto se. Inoltre, se l'imputata fosse davvero egoista, avrebbe pensato a fggire via, magari con una qualche forma di viaggio, invece di cercare di fermare la moglie.

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Concordo con Blackstorm.

Direi che si tratti di omicidio colposo al massimo. E poi adulterio!!

Però bisogna vedere dov'è ambientata la campagna, perchè se ad esempio siete in Italia, in teoria, visto che c'è di mezzo un politico, un semplice omicidio dovrebbe essere dimenticato da tutti nel giro di due giorni e non se ne dovrebbe fare più nulla.

Ops, forse ho parlato troppo :-p

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io dico che è assolutamente innocente!

soprattutto se il potente allunga un assegno con molti zeri alla giuria al fine di salvare la sua amante.

in caso contrario, se il potente ha invece tutto l'interesse nello sbarazzarsi dell'amante che lo ha ficcato in questa situazione quantomai sconveniente, direi che è assolutamente colpevole e rea di morte!

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Ma non è possibile, ai fini dello svolgimento del processo e per determinare la verità, avvalersi di sistemi magici di Divinazione e/o Ammaliamento per determinare con assoluta certezza (cioè, al di la di ogni ragionevole dubbio) che la vittima era intenzionata ad uccidere e che l'imputata, invece, non intendeva farlo? Se fosse possibile dimostrare questo, l'accusa si ridurrebbe ad un "eccesso di legittima difesa".

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Colpevole.

Non è leggittima difesa in quanto la SUA vita non era in pericolo.

Quello che ha fatto è uccidere qualcuno prima che questo qualcuno, FORSE, uccida un altro.

Ci possono essere attenuanti, certo, ma omicidio rimane.

E' omicidio, ma non punibile per la scriminante della legittima difesa.

Art. 52 c.p.

Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa.

Ci sono tutti gli elementi, e il mezzo, per quanto vietato, è irrilevante.

Ragionate: io non ho il porto d'armi.

Se un aggressore minacciasse di uccidermi, ed io avessi una pistola, potrei sparargli ed ucciderlo.

Sarei passibile di condanna per l'uso di arma da fuoco senza le opportune autorizzazioni, ma non certo per omicidio.

Fossero tutti così semplici i casi.

Morale: va assolta.

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se io fossi il politico, ora mi salverei il sedere in questo modo: usando la mia influenza per far condannare la psionica, in modo che lei funga da capro espiatorio

poco importa che la psionica sia colpevole moralmente o meno (chi può dire con certezza cosa sia la morale?), la giustizia è amministrata da uomini, e gli uomini faranno condannare la psionica: tutto ciò che conta è questo

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E' omicidio, ma non punibile per la scriminante della legittima difesa.

Art. 52 c.p.

Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa.

Ci sono tutti gli elementi, e il mezzo, per quanto vietato, è irrilevante.

Ragionate: io non ho il porto d'armi.

Se un aggressore minacciasse di uccidermi, ed io avessi una pistola, potrei sparargli ed ucciderlo.

Sarei passibile di condanna per l'uso di arma da fuoco senza le opportune autorizzazioni, ma non certo per omicidio.

Fossero tutti così semplici i casi.

Morale: va assolta.

Ma che stai dicendo!? Intanto il fatto che qualcuno commetta un reato non ti giustifica dal commetterne un altro e (almeno in Italia, non so nell'ambientazione del gioco) non vale la legge del taglione (cioè quella che recita "occhio per occhio, dente per dente"); questo significa che, anche se qualcuno ti spara, questo non ti assolve dal fatto di sparare a tua volta se solo hai la possibilità di evitarlo.

Come, a prescindere dal fatto che una persona volesse o non volesse uccidere, non si può non considerare la sua responsabilità nel momento in cui, come conseguenza di una sua azione, un altra ne muore.

E tanto meno vale, come discorso, se stai solo PRESUMENDO che la persona a cui spari AVREBBE POTUTTO spararti a sua volta (e non l'ha fatto); come la vittima, in fin dei conti, non ha affatto accoltellato nessuno (ne mai sapremo se avesse davvero intenzione di farlo); e se dobiamo utilizzare la regola sulla presunzione di innocenza, fino a che non venga dimostrato il contrario, dobbiamo supporre che non volesse.

P.S.

Fighissima questa cosa del processo: spero di avere l'occasione per rivendermela! XD

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