
Tutti i contenuti pubblicati da Uriele
-
Into the Darkness
"Fai pure..." Dice l'uomo sospirando un po' seccato. ANNA: Il tuo cellulare vibra. Leggi il messaggio di Vincent.
-
Into the Darkness
"Hei amico, fatti da parte" L'omone sposta con il suo grosso braccio flaccido e tatuato Carmine "Io e questo omuncolo non abbiamo ancora finito" Dice rivolgendosi a Notach. Isa pone tre bicchierini di vetro e li riempie di Rum con un unico movimento della bottiglia. È più quello che versa sul bancone di legno che nei bicchieri. Non sembra minimamente preoccupata. Allora interviene il proprietario: "Hei Luchino. Luchino...tratta bene i miei ospiti. Sono quì per affari." "Hei, non vorrai mica vendere questa bettola" Replica il motociclista preoccupato, dimenticandosi di Notach. "Ma no, non lo farei mai. Non si vende la propria casa e non si tradisce la famiglia. Sono quì per discutere di un'oper adi beneficienza. Per dei bambini malati di cancro credo...Torna a fare il bravo su." Luca alza le mani in segno di resa, prende lo shottino di Rum e torna al tavolo come se nulla fosse. Intanto la tensione nel locale scema. Vincent e Notach si rendono conto che il nuovo arrivato è un altro Fratello. Non lo conoscono tuttavia ma sembra ben integrarsi tra le vacche. Nuovamente il proprietario: "Bene signori. Ho poco tempo. se volete discutere del vostro progetto possiamo andare nel mio ufficio"
-
Into the Darkness
L'energumeno si avvicina minaccioso a Notach. Sbatte il boccale sul bancone e, senza distogliere lo sguardo: "Isa. Un'altro giro. Offre il mio amico quì che pare si sia innamorato di me" Al che scoppia una fragorosa risata tra tutti i presenti. Isa, la ragazza dietro il bancone, accenna un sorriso divertita. "Stai calmo Luca...offre la casa a tutti e tre" Il motociclista guarda Isa che riempie tre boccali. Poi torna su Notach: "non si usa ringraziare la gentilezza di una bella ragazza dalle tue parti amico?" Suona come una minaccia.
-
Into the Darkness
Anna: Trovi riparo dietro alcuni resti di casse di legno e cartone buttate contro la recinzione metallica che divide il piccolo parcheggio laterale del bar dal resto della strada. Pochi sono i passanti che percorrono quel marciapiede, ignari della tua presenza. Tutto sembra estremamentge calmo. Vincent, Notach & Carmine Notach incrocia lo sguardo di uno degli energumeni seduti attorno ad un tavolino circolare: Un bestione enorme, con una folta ed incolta barba che gli copre tutto il collo ed una bandana attorno alla testa probabilmente pelata. Indossa una camicia a quadra di flanella con le maniche strappate. SUl braccio, più simile ad un prosciutto, spicca un tatuaggio: Betty L'omone sostiene lo sguardo torvo del vampiro, disinteressandosi del damerino che lo accompagna. Si alza lentamente stringendo il boccale di birra semivuoto. Tracanna un ultimo sorso e lo svuota completamente. Rutta e muove qualche passo minaccioso verso Notach. Il boccale di spesso vetro che pende lungo il suo fianco...
-
Into the Darkness
Anna resta fuori del locale. Una bambina sola nel grigio sfondo dell'asfalto. Vincent e Notach si avventurano oltre la porta di legno, con 4 spessi vetri colorati ad altezza viso. Venite investiti dal fragore di una musica Rock molto spinta. C'è gran movimento, soprattutto attorno ai due tavoli da biliardo alla vostra destra. Dal lato opposto due energumeni si sfidano a freccette. Una cameriera provocante, a suo modo bella, ma tutt'altro che fine, vi squadra non appena mettete piede all'interno. Grasse risate tutt'attorno a voi. L'odore di birra è tanto forte che quasi è sufficiente ad inebriarvi. Quanti anni sono che Vincent non assapora una buona birra... La vostra presenza passa tutt'altro che inosservata. Siete due pesci fuor d'acqua; due fari nella notte alticcia. Molti smettono di ridere e parlare per osservarvi. Alcuni richiamano l'attenzione dei compagni con una leggera gomitata.
-
Off-Game
No 😅
-
Off-Game
Accidenti, mi dispiace. Spero che non sia nulla di grave e che ti rimetta rapidamente. Non ti prepccupare per il gioco. Pensa a guarire 🙂
-
Into the Darkness
La strada davanti al locale è deserta. Raramente qualche macchina sfreccia a tutta velocità davanti alla fila di moto, quasi tutte chopperoni o Harley Devidson, disposte in fila. Poco distante una pompa di benzina con la luce al Neon che sfarfalla vistosamente. Sul fianco del locale, una struttura isolata separata da una schiera di palazzi in secondo piano, ci sono un paio di grossi camion parcheggiati. Della moto che avete visto nel video nessuna traccia tra quelle parcheggiate. Da dentro il locale, vedete filtrare dalle spesse finestrate colorate, una luce giallognola e il frastuono sommesso di musica a tutto volume. L'insegna del locale non è altro che una targa di legno su cui è scolpita una pinta di birra traboccante ed una testa di caprone con grosse corna che richiamano il manubrio di una Harley Davidson.
-
Off-Game
Ragazzi, mi sono perso la nota con il conteggio dei vostri punti volontà e punti sangue residui. Percaso avete memoria di come stavate messi? Considerate tutti un punto viate in meno per il risveglio 🙂
-
Into the Darkness
Un altro giorno passa e nuovamente la calda luce che rinfranca i mortali cede il passo alpa fredda tenebra che da vita e potere ai morti. Le vostre ollmbre si allungano verso il centro della piazza antistante il convento. L'asfalto umido riflette la luce dei lampioni creando strani e tristi effetti. Siete nuovamente riuniti.
-
Off-Game
Eh si. Questo è il piano appena chiudiamo la scena del Primogenito 😅
-
Off-Game
Attendo di sapere dove andate e come ci andate per proseguire 🙂 Considerate mancheranno ancora un 4-5 ore all'alba.
-
Into the Darkness
Vincent: "...hei....sono io. Ho le informazioni." La voce cessa lasciando solo il rumore bianco uscire dalla cornetta: "...Ovviamente io non ti ho detto niente....CHIARO?" Attesa. "...Appartiene ad un certo Francesco Simoncelli. Una sorta di ex centauro con qualche precedente di poca importanza. Sai, risse, bottiglie spaccate. Una moto distrutta. Guida in stato di ebrezza e resistenza all'arresto. La norma per questi soggetti. E' solito bazzicare un tugurio di bar per motociclisti in periferia: Il Birrifugio. Questo è tutto." CLAC.
-
Into the Darkness
"se questo è tutto..." Fa cenno ad uno della sicurezza di scortarvi fuori. "Attendo vostre notizie. Questa mancanza di rispetto non resterà impunita."
-
Into the Darkness
"Desidero essere informato non appena avrete qualcosa in mano di certo, ovviamente" Risponde serio come se fosse una cosa evidente e scontata.
-
Into the Darkness
Terrence esita ma non distoglie lo sguardo dal monitor. Sembra irrigidirsi. Poi la schermata si zooma sulla vetrata. Pochi movimenti, pochi aggiustamenti. Viene catturato il fermoimmagine e questo elaborato da um qualche programma. Ed eccola li... la targa. "Ce l'abbiamo mio Signore" dice Terrence a mezza bocca rivolto a Gabriele. "Ben fatto Vincent. Immagino di potermi fidare di voi dopotutto" Dice il Daeva con un sorriso compiaciuto.
-
Into the Darkness
Terrence inizia a trafficare con l'immagine. La imgrandisce, la rifinisce, cambia settore. In effetti la qualità dello zoom è decisamente discreta ma non vi salta nulla all'occhio riguardo alla moto. Sembra essere una moto normale. Vincent si sofferma quasi per caso sull'edificio antistante dalle pareti vetrate. Si accorge di come la moto risulti riflessa nella sua interezza.
-
Into the Darkness
"Per ottenere cosa? La targa non è inquadarata" obietta Terrence.
-
Into the Darkness
"Da questa inquadratura purtroppo la targa non è visibile..." In effetti potete vedere che la moto spunta dal fondo dello schermo riflettendosi nella parete a vetri dell'edificio di fronte.
-
Into the Darkness
"Come vi dicevo ho ricevuto una chiamata strana" Passa il numero strano a Terrence il quale lo osserva per qualche istante e torna subito ad osservare i suoi monitor. Poi indica uno di essi: "Questo numero appartiene ad una cabina telefonica. Ormai sono poche quelle ancora funzionanti. Questa è una di quelle." La sua voce è rauca ed esce faticosa. Sembra quasi debba sforzarsi per parlare. Sul monitor in bianco e nero, c'è l'immagine fissa di un pezzo di strada dove, sull'angolo in alto dello schermo, si vede una cabina. Di tanto in tanto passa qualche macchina o qualche persona. "Ottimo Terrence. Abbiamo le registrazioni risalenti all'ora della chiamata?" "Certo Signore. Le teniamo tutte per 3 mesi. Ma mi sarei certamente accorto se qualcuno l'avesse usata. Non è una cosa molto comune di questi tempi" "Eppure... Mostracele" Terrence non risponde neanche. È gia all'opera. Ed ecco le immagini: sembra esattamente la copia di quelle che avete visto fino ad ora se non fosse per la data che è chiaramente visibile nell'angolo in alto a destra. Una Harley Devidson si ferma ed una figura sfocata scende, attraversa la strada incurante delle macchine che sfrecciano ma che rallentano o lo evitano senza dargli importanza, e sindirige verso la cabina. Terrence sobbalza nel vedere questo ammasso indistinto di Pixel entrarvi. "Ma non...non è possibile signore. Sono sicuro di aver prestato la massima attenzione..." Sembra essere mortificato. Gabriele non gli da importanza: "Bene Fratelli. Pare abbiamo a che fare con un'Ombra. Dubito Mason sia il suo vero nome. Vogliate farmi il favore di andare a fondo in questa faccenda. Non gradisco essere usato..." la sua voce è estremamente calma. La sua postura rilassata e le sue mani congiunte dietro la schiena. Questa calma è atroce e pesante. Vi sentite profondamente inquieti...
-
Into the Darkness
"Non conosco nessun Mason. E se fosse un residente di questo Dominio lo conoscerei. Viceversa conosco Valente in quanto proprietario del club. Non ha mai creato grossi problemi fino ad ora." poi ti si avvicina. È abbastanza più basso di te. "pare vogliate il mio aiuto ma elargite informazioni con il contagocce." Vi guarda torvo. "Potrei sapere quale numero? Quale zona? E perchè un assalto di mortali dovrebbe essere un fatto che mi riguarda?" Rivolgendosi a Nothac: "Non so da dove, o da quando tu venga. Ma penso debba allinearti con i tempi. Di certo non sarò io a farti da mentore"
-
Off-Game
Ad una rapida occhiata sono tutte aree random ma ti sembra siano pretamente nel quartiere Bonelli, territorio di Massimo. Ps: questo fine settimana sono fuori per il weekend. Proverò a scrivere ma non posso assicurarlo 🙂
-
Into the Darkness
Gabriele vi scorta attraverso alcune delle sale della sua magnifica quanto tetra villa, fino a raggiungere una stanza, ampia, con una grossa scrivania di legno laccato davanti ad una serie sterminata di monitor attaccati lungo tutta la parete che riprendono varie aree, non solo della villa, ma di alcune aree e strade della città. Questa scoperta vi colpisce. Un uomo con una ampia chierica in testa sta seduto dandovi le spalle, osservando quei monitor. Il riflesso bluastro delle immagini si riflette nei suoi occhiali. "Questi è Terrence". Vi indica con un gesto della mano. L'uomo non si volta. Gabriele vi fa cenno di accomodarvi sulle poltrone di pelle attorno al tavolo. "Dunque dite di possedere un cellulare da cui è partita una chiamata al mio numero? In effetti ho ricevuto una chiamata strana. Quando ho risposto hanno attaccato. Questo è tutto cio' che avete?"
-
Into the Darkness
"Capisco..." Mormora il Daeva ora cupo. "...seguitemi...". Le due guardie dietro di voi vi sono immediatamente addosso esortandovi a seguire il Primogenito il quale discende l'ultima rampa ed inizia ad attraversare il salone
-
Into the Darkness
"Per ora non vi considero nemici" dice improvvisamente glaciale. Il suo appena accennato sorriso torna ad illuminare il suo volto "Continuo a non capire perchè pensiate io debba saperne qualcosa. Cosa vi spinge a venire da me e non direttamente da qualcuno del vostro Clan. A parte Anna - la Bambola Ridestata - non condivido alcunchè con voi altri se non il fatto di risiedere in questa stessa città. Cosa vi porta da me?"