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apetta88

Circolo degli Antichi
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  1. Io sto masterizzando una campagna da tre giocatori qui (ma posso eventualmente aprirne un'altra se ho altri giocatori). In più cerco gruppo per vampiri o sine requie su roll 20 o su Bari e provincia, qualora qualcuno fosse interessato.
  2. Iudicare saecolum per ignem! Strilla il vecchio a quella brusca frenata, svegliandosi di soprassalto per poi mormorare smarrito, vedendosi il sotium addosso Cosa? Come? quando? Il grido di Elvio é provvidenziale per portare all'attenzione di tutti la vera minaccia in agguato al momento. Un paio dei sette ferox si lanciano contro il furgone e cominciano a graffiarne la carrozzeria. Il Nonno non ha difficoltà a far ripartire il furgone e a rimetterlo in carreggiata (due di fiori su check 4) ma giusto un secondo dopo la sgommata iniziale un altro ferox esce dalla vegetazione e ti comincia a correre incontro al furgone.
  3. Il Morto si rialza subito dopo l'impatto ringhiandovi contro, anche se i danni dell'urto sono ben visibili: ora poggia su tre arti, si trascina la gamba destra chiaramente fratturata e parte della spalla è lacerata. Ludovico spara dunque entrambi i colpi del suo canne mozze, mirando alla parte superiore del corpo, ciascuna delle due pallottole centra il bersaglio (4 di Fiori con check finale 6 per Malus Mira - 5 ) e la testa del morto, come pure la parte superiore del torace, esplode in mille frammenti cadaverici, per fortuna nessuno di essi va a insozzare il prezioso furgone. Elvio
  4. Ludovico .Quel che percepisce chi sta dentro il furgone, che stia dormendo, pregando o affaccendato in altro che non sia guardare una strada monotona e sempre uguale da circa 12 ore, è inizialmente una brusca sterzata verso destra, seguita da un lieve impatto che vi sbalza leggermente in avanti e da uno slittamento improvviso e violento del mezzo verso destra, poi il furgone si ferma.
  5. @Iri Padre Geremia, nonostante la sordità, coglie l'allegria del Nonno alla vista delle taniche e guarda il suo sotium alzando le sopracciglia, come a sottolineare qualcosa detto in precedenza. L'inquisitore segue coi suoi occhi annebbiati dalle cataratte la vostra breve discussione ma annuisce quando il Nonno gli fa capire che si parte. Il viaggio prosegue sereno, avete anche possibilità di fare una sosta a Poggibonsi per sgranchirvi le gambe e pranzare (e forse è quell'ora di riposo la vostra rovina...), fino a superare Pian Dei Mori. Manca quindi meno di un'ora al vostro arrivo a Sovicille e il sole sta tramontando, si vede ancora bene nei tratti in pianura, un po' meno dove c'è vegetazione un po' più fitta. Ed è in uno di questi tratti a visibilità ridotta che Ludovico, mentre sta guidando,. vede qualcosa in mezzo alla strada, qualcosa che sembra umano ma di umano ha ben poco. Gli abiti sono ormai laceri e il corpo ha i segni di numerose ferite, alcune in via di necrosi, parte dello scalpo è andato via per lasciare a vista il cranio. Sta acquattato come una scimmia e l'impatto sembra inevitabile... Ludovico:
  6. @Iri FIRENZE, 3 MAGGIO 1958 All'orario e al luogo stabilito per la partenza vi ritrovate. Il Magister vi ha fatto avere tre taniche di benzina e provviste per cinque giorni. Padre Geremia vi ha dato come destinazione Sovicille, un piccolo paese vicino Siena, dandovi piena libertà sull'itinerario da prendere e sulle soste da fare anche perchè, come da lui stesso ammesso candidamente, non saprebbe come arrivarci. La presenza dei due ecclesiastici non è di troppo fastidio: l'inquisitore è un tipo silenzioso che passa il suo tempo con il rosario in mano, addormentandosi spesso fra un Ave Maria e l'altro. Recita col suo Sotium, che legge diligente dal breviario i passi scelti, la Liturgia delle Ore agli orari stabiliti. Per i tre cacciatori:
  7. Ciao a tutti, mi chiamo Silvia e sono una Narratrice di Vampiri la Masquerade. Cerco giocatori per una campagna di Vampiri a partenza da umani (quindi nessun problema anche da chi parte senza conoscere l'ambientazione) con Abbraccio in game. La campagna è ambientata nel 2016 a Miami (che però è retta dalla Camarilla... almeno per ora! ). Cerco per cartaceo (ma posso adattarmi al Roll20 se avrete la pazienza di sopportarmi mentre mi adatto al nuovo sistema). Vivo a Gioia del Colle ma sono automunita e ho casa grande quindi posso sia spostarmi che ospitare (e inclusa nella giocata offro cena e/o stuzzichini ). P.s: Se c'è un gruppo che gioca a Gioia mi aggrego anche come giocatrice!
  8. Ride lievemente al "Santità", l'ilarità di chi assiste a una gaffe. Oh, non mi prendete in giro... Sono ancora Eccellenza, di strada me ne manca fino al soglio pontificio... Guarda i cacciatori e poi gli inquisitori, squadrandoli uno a uno mentre firmano. Alla fine il notaio raccoglie gli incartamenti per metterseli sotto braccio e Fra Candido allarga il suo sorriso Se non vi è altro, direi che potete andare. Accordatevi per una partenza celere e che Dio vi accompagni. E' il suo commiato prima di indicarvi la porta. Usciti dalla stanza, Padre Geremia si rivolge a Leo. Dovrebbe essere un sussurro rivolto solo al ragazzo ma il vecchio tende a parlare a voce più alta della norma, dunque è possibile per i cacciatori udirlo, sebbene con difficoltà. Conoscendo bene il suo novizio e le sue abitudini, anticipa quello che pensa possa essere il gesto più naturale per lui in questa situazione. Credo che per ora certe informazioni debbano rimanere confidenziali... Consiglia serio, dando mostra di essere meno rincoglionito di quel che a volte potrebbe sembrare. Dopo gli accordi logistici sul dove e a che ora vedersi, ognuna delle due fazioni torna alla propria sistemazione. @Iri
  9. Fra Candido ignora la battuta del Nonno, liquidandola con un sorriso tirato, per poi prestare completa attenzione alle parole di Elvio. Lo scruta severo, come se ben stesse ponderando ogni virgola della modifica al contratto. Quando la voce di Elvio si spegne un attimo di silenzio precede un cenno di assenso col capo Ferdinando, aggiungiamo la postilla in calce, così come da lui formulata. Il ragazzo magro allunga le mani silenziosamente verso Leo, una muta richiesta di farsi ridare l'incartamento. Il magister sorride della risposta di Leo. Un breve sguardo al vecchio Geremia che sembra, come al solito, aver capito nulla prima di dire Visto che siamo concordi, direi che voi potete firmare nuovamente sotto la postilla e i cacciatori firmeranno il tutto in calce. Incrocia lo sguardo con il notaio che a sua volta annuisce. Quando tutti hanno firmato apre leggermente le braccia Perfetto, le informazioni sono state date a chi di dovere, i patti sono chiari a tutti e voi potete partire già domani. Si rivolge ai cacciatori Avete già un mezzo o dovete esserne provvisti? Avete bisogno di qualcosa in particolare?
  10. Padre Geremia non ha chiaramente ascoltato una parola di tutto quel contratto ma appena il sotium finisce di parlare allunga una mano ossuta per prendere gli incartamenti in mano. Si muove lentamente verso il tavolo e, presa la penna che il Magister gli porge, piegato sul foglio, la testa a pochi centimetri dalla carta, verga attento e con mano malferma il proprio nome per poi voltarsi verso Leo e porgergli silenziosamente la penna. Nel frattempo la risposta del Magister non si fa attendere. Esattamente quanto scritto nel contratto, né più né meno. Voi seguirete Padre Geremia e Fra' Leo senza abbandonarli un solo istante, verso la destinazione prefissata e ne proteggerete l'incolumità ad ogni costo Sottolinea queste parole ben scandendole Facilitarli nel loro compito non è un obbligo ma ciò che farete in più per velocizzare la missione sarà sicuramente gradito e ben ricompensato. Aggiunge sorridendo Insomma, una semplice missione di scorta, come tante ne fate per mercanti e altre persone che per necessità o piacere viaggiano per le strade del Sanctum. Lo sguardo va agli altri due cacciatori come a interrogarli sulla eventuale presenza di ulteriori domande. Quando il giovane Leo avrà firmato il Magister gli consegnerà una busta chiusa con un sigillo di ceralacca recante lo stemma del Magister con un'aria quasi solenne. In questa busta sono contenute tutte le informazioni necessarie alla missione. Altro non vi serve sapere. Conclude lapidario.
  11. Il vecchio inquisitore guarda il foglio, poi il suo sotium, poi nuovamente il foglio e poi sorride Ah, contratto! Si, si... dice il vecchio mentre Leo gli avvicina gli incartamenti, che il Magister gli consegna, che il vecchio però respinge con un cenno della mano Sai che è compito tuo... mormora il vecchio, ricordandogli il motivo per cui da anni il ragazzo lo segue Leggi ad alta voce, meglio se in italiano, così tutti comprenderanno... aggiunge allora il Magister, osservando con la coda dell'occhio i tre cacciatori, particolarmente Elvio che sembra in attesa di leggere a sua volta il foglio. Si rivolge poi al Nonno con tono mellifluo, dopo aver sentito il suo commento Nel contratto vi sono tutte le condizioni, inclusa la paga che spero vi farà sorridere come state facendo ora... Il testo, rigorosamente in latino, recita così Conclusa la lettura il Magister vi scruta, studiando le vostre reazioni _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ @Nivix @nanobud @Fog @Iri
  12. Padre Geremia fissa coi suoi occhi, chiaramente poco funzionanti, i tre sconosciuti mentre si avvicinano. Grazie a dio la sua sordità gli impedisce di cogliere il carattere informale della conversazione e si limita a sorridere. Ode particolarmente bene le parole di Leo, la cui voce ode benissimo. Li squadra tutti con insostenibile lentezza e poi altrettanto lentamente inizia a parlare Come ha detto il mio giovane sotium, per il quale nutro infinita stima e affetto, poichè mi fu affidato tanti anni fa... E probabilmente continuerebbe a declamare uno dei suoi soliti sproloqui pieni di dettagli inutili a cui il povero Leo sarà anche abituato ma i tre cacciatori assolutamente no... Fortunatamente per tutti, alle sue spalle la porta viene spalancata e un giovane novizio fa cenno di entrare. I cinque entreranno dunque nell'ambiente che Leo già conosce e che dall'ultima visita è rimasto pressocchè immutato. Fra Candido è seduto alla scrivania e si alza immediatamente vedendoli. Alla sua destra un ragazzo occhialuto, magro e silenzioso. La Pace sia con voi. Vedo che siete riusciti a ricevere il messaggio in tempo. Temevo avreste fatto un giro troppo lungo... Commenta il Magister. Ma credo siate tutti avidi di spiegazioni, giusto? Prende dalla scrivania un foglio scritto in bella grafia Come anticipato, le informazioni saranno date solo dopo 'la firma di un regolare contratto, che il nostro notaio autenticherà indica con un dito il ragazzo occhialuto che risponde con un cenno del capo. Il Magister fissa Geremia Prima gli ecclesiastici.... Padre Geremia rimane immobile, allorchè il Magister alza la voce Ho detto, bisogna firmare il contratto... Padre Geremia sembra svegliarsi Castrare il gatto? Siamo venuti fin qua per questo? Chiede al suo sotium guardandolo smarrito
  13. FIRENZE, 2 MAGGIO 1958 Come ogni giorno, il sole del mezzodì batte sui tetti di Firenze. Il suono dei sei rintocchi, che ricordano alla popolazione che è ora di fermarsi dall'affanno giornaliero e rivolgere la propria anima all'Onnipotente in una veloce preghiera, accompagna tutti voi: il giovane frate Leo che insieme al suo Inquisitore canta i Salmi nel convento adiacente come pure i tre cacciatori che si dirigono a Palazzo Spini secondo quanto richiesto dalla lettera. Yelena, Elvio e Ludovico vengono quindi accolti nel palazzo e fatti attendere in una piccola ma comoda sala di attesa. Niente di sfarzoso o pacchiano ma sicuramente un ambiente ricco e confortevole. A conclusione dell'Ora Media Sesta, Frate Leo e Padre Geremia vi raggiungono dopo essere stati raggiunti in chiesa e avvertiti da un novizio. Appena entra nella stanza, Padre Geremia socchiude gli occhi e sussurra all'orecchio di Leo, come spesso capita in queste situazioni, per cercare di evitare figuracce Chi sono? Quanti sono?
  14. Rassicurato dalle parole del cacciatore, Valerio sorride, voltandosi verso Yelena Bella, intelligente e diligente... Se avessi anche un'anima saresti perfetta... Un commento accompagnato da un occhiolino, come a dire che quel pensiero così medievale non gli appartiene, se ne fa solo gioco. Il resto della serata scorre in maniera serena e conviviale e si conclude con il riposo in alcune stanze che Valerio ha fatto preparare, come sempre. Frate Leo
  15. Valerio ride del motto del Nonno E ti fai anche pagare poco... commenta mentre si dirige verso l'interno della Domus Populi, sempre con la mano sulla spalla del Cacciatore. Ho un rosolio che mi ha portato mia zia che è la fine del mondo Ribatte socchiudendo gli occhi rivolto a Yelena. Uno sguardo interrogativo a Elvio alle sue parole Cosa da sistemare? Lo sguardo va velocemente alla meccanica per fermarsi sul Nonno, come a chiedergli lumi.
  16. Le parole di Ludovico stendono un sorriso sul volto dell'Excubitor Però solitamente ci mandano pizzini sgualciti col primo che capita, non plichi sigillati con la ceralacca e il sigillo di un Magister Inquisitorium portato da un novizio... Commenta sorridendo al Nonno per poi cingergli cameratescamente le spalle con il braccio Ma si, certe cose si discutono meglio seduti e coi bicchieri pieni! Conviene annuendo, lo sguardo si sposta verso Yelena che legge, l'espressione si fa seria "finalità riservate", "missione conclusa a incarico ultimato", "dettagli in loco ed esclusivamente in forma verbale"... Ripete pensieroso, come fra se e se, non aggiungendo altro.
  17. Il saluto è caloroso per tutti ma leggermente diverso per ciascuno, dall'abbraccio quasi fraterno col Nonno alla stretta di mano cordiale a Elvio, fino al cenno della mano, come a toccarsi la tesa di un cappello invisibile, per Yelena. Valerio osserva pensoso la lettera che passa di mano in mano. Non la ho aperta, non mi permetterei mai... spiega socchiudendo gli occhi Ma sarei curioso di sapere cosa ci sia scritto... prosegue colmo di curiosità per poi tornare al Nonno e alla sua domanda Bah, diciamo che è la solita storia... alza le spalle a volte non si fanno vedere per mesi e poi arrivano tutti insieme. Ora la preoccupazione più grande sembra essere la vecchietta dalla lingua lunga a tre isolati da qui che continua a fare luuunghe confessioni. sospira sarà una primavera movimentata... ridacchia
  18. FIRENZE, 28 APRILE 1958 Lo studio di Padre Filippo, detto "Fra' Candido", in Palazzo Spini è abbastanza umile e spartano per essere quella di un Magister Inquisitorum. Se non fosse per i pesanti drappi di velluto rosso alle finestre e un ritratto raffigurante lo stesso si potrebbe quasi pensare di trovarsi nello studio di un comune membro dell'intellighenzia gesuita. E' seduto dietro la scrivania che tu e padre Geremia lo trovate, chino su quei fogli sui quali verga parole che non avete tempo di leggere perchè, sentiti i vostri passi, egli vi blocca senza sollevare lo sguardo ma con un cenno imperioso della mano sinistra che si alza, con le ultime due dita e il pollice leggermente flesse, come un abbozzato saluto benedicente. Poche linee di inchiostro ancora poi il tratto più armonico di una firma a piè di pagina prima che quella mano torni sul tavolo ad asciugare l'inchiostro su quel foglio, per poi piegarlo e sigillarlo con la ceralacca, marchiata con lo chevalier, unico gioiello indossato dal Magister. Finalmente i suoi occhi castani si sollevano dalla scrivania per posarsi sulla figura di Padre Geremia, ignorando completamente la tua presenza. La lettera viene affidata al giovane novizio che attende paziente alla sua destra fino alla consegna del plico, prima di accommiatarsi con un silenzioso cenno del capo e uscire chiudendo la porta dietro di se. "Padre Geremia, grazie di essere venuto" E' il veloce e sbrigativo saluto. "Buongiorno, Monsignore. Si, gli porterò il suo saluto!" Risponde sorridendo Geremia Filippo scuote il capo sbuffando e strabuzzando gli occhi ma non insiste oltre, limitandosi ad alzare il tono di voce a un livello che normalmente considererebbe fastidioso. "La ho fatta convocare per una questione delicata..." inizia a parlare, poi gli occhi si posano su di te e tace un istante "questo è il vostro Sotium? E' fidato?" "Occhi e orecchie mie, braccia e cervello nuovi di zecca che presto sostituiranno le mie" afferma Geremia annuendo con tono orgoglioso "Quindi parlo come se foste voi... " Si rivolge a te "cosa sai della leggenda del Graal, ragazzo?" FIRENZE, 30 APRILE 1958 Il vostro peregrinare per la Toscana, la zona in cui vi muovete in questo periodo, vi porta oggi presso Firenze, città che voi ben conoscete poichè il capo della Domus Populi di Campo di Marte, Valerio Piazzai, col quale avete avuto spesso il piacere di collaborare nella bonifica di qualche isolato in cui i Morti avevano preso il sopravvento, è stato sempre ospitale e gentile con voi; avete dunque piacere ad andarlo a trovare ogni volta che tornate in zona, spesso ottenendo dei piccoli incarichi da parte di privati di cui Valerio viene a conoscenza per via della sua posizione, tendendo l'orecchio. Valerio vi accoglie con calore come di suo solito anche stavolta e ,dopo i convenevoli di rito, vi consegna un plico sigillato con ceralacca marchiata con lo stemma gesuita associato a un piccolo mammifero. "Venne qualche giorno fa un giovane novizio gesuita a portarla di persona, da parte di Monsignor Candido" spiega Valerio "a quanto pare le voci corrono..." conclude sorridendovi. Chiunque sia di voi ad aprire quella lettera, leggerà il seguente messaggio:
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