Vai al contenuto
Visualizza nell'app

Un modo migliore per navigare. Scopri di più.

Dragons´ Lair

Un'app a schermo intero sulla tua schermata principale con notifiche push, badge e molto altro.

Per installare questa app su iOS e iPadOS
  1. Tocca l'icona di condivisione in Safari.
  2. Scorri il menu e tocca Aggiungi alla schermata Home.
  3. Tocca Aggiungi nell'angolo in alto a destra.
Per installare questa app su Android
  1. Tocca il menu con i 3 puntini (⋮) nell'angolo in alto a destra del browser.
  2. Tocca Aggiungi alla schermata Home oppure Installa app.
  3. Conferma toccando Installa.

Stregonazzo

Circolo degli Antichi
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da Stregonazzo

  1. «State giocando con i bambini grandi» commenta Sam alle vostre parole sulla Petrochem e sul samurai. T.N.T. State all'ingresso. Judith sta seduta alla scrivania della reception, silente, non vi degna di uno sguardo concentrata a lavorare al piccolo terminale. Dopo alcuni minuti di attesa, compare improvvisamente Guadalupe che indossa un cheongsam di buona fattura color rosso fuoco con diverse farfalle disegnate che mutano colore, dal bianco al viola. Un forte profumo di lavanda segue il suo arrivo; capelli ordinati e viola, rasati su un lato e tirati dall'altro; sorriso sul volto splendente e passo sicuro. «Allora... Dove andiamo di bello?» domanda a Jonathan Note T.N.T.
  2. Quanta innocenza in questa ambientazione! Si vede proprio che è stata pubblicata nel 1992.
  3. Sam si abbassa e prende da sotto il bancone diversi attrezzi tra cui una strana pistola in poliestere e del classicissimo ago e filo. «La giacca» dice schioccando le dita della mano non cibernetica. T.N.T si toglie la giacca e la inserisce nel cassetto, mentre Sam domanda: «Per clan e famiglia spero per voi non intendiate gruppo di samurai cromati o fott****** super assassini di Okinawa, giusto? Per intenderci il tipico esercito privato di ogni azionista della Arasaka, o della Finch o della Mitsubishi. Perché sarà molto difficile piazzare quel gioiellino e molto probabilmente» afferra il sigaro con la mano cibernetica «Qualche fott****** ninja del c**** è già stato inviato a recuperare la spada... e» con forza spezza il sigaro in due parti «vendicare l'onore del proprietario della spada.» Jonathan inizia ad avviarsi verso il poligono, mentre Sam dice: «Asamlesh è tornato stamane e sta lì dentro da più di due ore. Come sempre» T.N.T. Jonathan
  4. «Scaricare?» Sam tocca alcuni pulsanti sul monitor «Fammi vedere? Ah, c'è solo Asmalesh! Prima c'erano anche Norah con due poppanti mai visti prima. Aveva chiesto la sala per valutarli, mah... Non li ho visti andare via, mah....» si gratta dubbioso il retro del capo «Fatemi vedere questo gioiellino» Aprite il cassetto del bancone e infilate la monokatana ancora avvolta in uno straccio raccolto chissà dove (e quando) da Daniel. «Per chi mi hai preso, ragazzo? Un fo***** fabbro di Okinawa?» commenta mentre tira il cassetto, lo apre e afferra la monokatana, però nel momento in cui toglie lo straccio sul suo volto si forma un'espressione sorpresa ed esclama: «Per la barba di Lucifero e di suo nonno! Questa è fot******issima me*** artigianale! Tutta me*** fatta su misura!» da una piccola scatolina metallica prende un paio di occhiali da sole, sicuramente occhiali intelligenti, li indossa e osserva con attenzione prima la lama e poi il manico: «Questa taglia l'acciaio come fosse burro! Ventagli? Tanti ventagli? Sapete cosa significano?» Fa alcuni passi e appoggia la monokatana e gli occhiali sopra a una scrivania dietro di lui e dandovi le spalle commenta «Sono sicuro che questo non è un regalo per il buon Sam. Volete che indaghi su questa arma o minimo dargli un valore.» torna al bancone «Dovrò smontare il manico, perché all'interno sicuramente ci sarà un microcomputer con localizzatore incorporato. Serratura con combinazione, quindi dovrò perdere minimo una mezz'oretta e forse chiedere a qualche tecnico o a qualche cowboy un aiuto.» spegne il sigaro in un piccolo portacenere a forma di conchiglia e osserva Jonathan «Ragazzo. Sai che il grande capo non vuole che voi vendiate privatamente la roba che raccogliete, quindi in teoria non dovrei darti questo consiglio. Metti la spada all'asta e guadagnerai tra i cinquemila e i diecimila eurodollari.» Poi si sofferma su T.N.T. «Ragazzone. Questo non è un negozio d'alta moda per corporativi, quindi non vendo e acquisto giacche o colbacchi. Però posso dare uno sguardo e fare qualche riparazione, mettere qualche toppa...» si guarda attorno «Merda! Ho lasciato gli occhiali sulla scrivania.» scuote la testa «Comunque non vedo danni gravi. Un dieci minuti e tornerà come nuova.» Jonathan
  5. Abbandonate l'infermeria e vi dirigete verso l'armeria, potete iniziare a percepire il sordo rumore dei proiettili, quindi sicuramente qualcuno sta usando il poligono di tiro vicino. Entrate nell'armeria ad aspettarvi dietro al bancone (e non dimentichiamo, dietro alla rete e alla porta blindata) c'è il buon Sam, seduto sta fumando quello che sembra un comunissimo sigaro sintetico e sta guardando un piccolo monitor. Appena vi vede Sam si alza dalla sedia e tenendo il sigaro con la mano cibernetica vi accoglie allegramente: «Oh... Oh... I nostri cattivi ragazzi tornati subito al nido? » si sofferma su di voi come cercando qualcosa o qualcuno «Avete lasciato Bryce in macchina? Con questo sole?» commenta mentre rimette il sigaro in bocca e aspira un falso, sintetico e leggermente brutto tabacco artificiale. «Quindi avete usato tutti i vostri proiettili? Ah, fortunati. Io e la mia squadra abbiamo resistito per ben quindici giorni a San Carlos. Ogni proiettile sprecato era un chiodo sulla nostra tomba.» Jonathan Note:
  6. T.N.T. Matubo si avvicina a T.N.T. «Faccia vedere le ferite. Si spogli.» controllino e pulitura, una spruzzatura di spray dermale e infine due parole «Ferite superficiali. Niente schegge. Basta una giornata di riposo.» Dopo una mezza dozzina di minuti ritorna il dottor Vogel con tra le mani dell'arcaica carta bucherellata ai lati: «State ancora qua?» domanda il dottore per poi prendere dalla tasca destra del camice le bustine di prima e appoggiarle sulla scrivania: «Tagliamo la testa al toro» prende la bustina con i flaconcini con all'interno il liquido verdastro e sopra l'etichetta in caratteri cinesi: «Ecco a voi la neurotossina di Arsen. Quel miscuglio di tetrodossina e saxtossina che gli piace tanto.», poi vi mostra la bustina con le pasticche verdi a forma di rombo «Pasticche di Jazz, tagliate pure male. Ti fanno sentire sicuro di te, e migliorano i riflessi. La puoi trovare in qualsiasi farmacia, costa pure abbastanza, credo circa cento eurodollari a bustina.» infine Vogel prende la seconda bustina con dei flaconcini, ma con all'interno un liquido trasparente: «Classica endomorfina. Antidolorifico.» sventola i fogli «Questo è il rapporto dell'analizzatore chimico se vi interessa» Sono le due e mezza. Avete un leggero languorino. Jonathan Jonathan - Tiri di dado Jonathan - Note
  7. Prima di cambiare stanza il dottor Vogel risponde a T.N.T. con il suo tono leggermente sarcastico: «Non so. Lei ha mille pubblicazioni ed è contesa da due megacorporazioni. Io faccio da babysitter a bambini cresciuti che giocano ad ammazzarsi a vicenda.» si massaggia il mento per poi affermare con tono serio «Mia semplice opinione? No, troppo, ma troppo complicato. La Malvezzi sta vendendo fumo e se continuerà così, si brucerà» poi si avvicina a Jonathan e afferra le diverse bustine, le osserva attentamente commentando «Sicuramente la polverina è cocaina sintetica, comunque ho lo scanner nella sala dei serbatoi. Dieci minuti, massimo un quarto d'ora e ti darò i risultati.» Il dottor Vogel si avvicina alla porta, ma alle parole di T.N.T. si volta verso di lui facendo spallucce: «Non deve farsi medicare? Comunque mi segua e dia anche lei uno sguardo. Tanto cosa può succedere? Mette microspia in serbatoio e vende i tremendi segreti delle Red Foxes al Politburo?» poi fissando Jonathan caccia un sorriso da sornione «Maria Carmen Guadalupe Martinez. Triplo nome e cognome. Sì... È single. Inutile che me lo chiedi, claro?» conclude imitando un accento spagnoleggiante. Jonathan T.N.T. T.N.T. - Tiri di dado:
  8. Allora @Latarius @Fiore di Loto Daniel possiede - possedeva la monokatana di samuraibomb Samuel "Sam" Sarren colui che si occupa di ordinare, riparare, controllare, modificare le diverse armi; un ex veterano delle guerre centro americane che gli hanno lasciato come ricordo un braccio e una gamba cibernetiche, una lunga serie di aneddoti sulla guerra, un disturbo post traumatico da stress curato con diverse droghe, e un bravura nell'usare pistole, fucili e bombe
  9. «Hekmatyar... Ovvio che ti conosco bene, come tutti i miei pazienti...» poi voltandosi di scatto verso T.N.T. commenta in tono sarcastico «La vecchia scuola comica sovietica, la mia preferita... Davvero, non sto scherzando» «Ho dato uno sguardo al rapporto inviato da Martinez» dice il dottor Vogel mentre a passo svelto scendete le scale che conducono all'infermeria «Teoricamente questo progetto finale funziona... Teoricamente!» sottolinea con forza. «Prendiamo un soldato addestrato, lo riempiamo di diversi congegni cibernetici e soprattutto lavoriamo sul cervello, inibisco alcune parti, anzi glielo spengo lentamente, non lo faccio morire cerebralmente perché mi serva che respira, ma molto probabilmente rischio di ridurlo allo stato vegetativo. Devo risolvere solo due problemi:» mentre con la mano fa il segno del due «Evitare la morte di quelle poche cellule ancora non cromate e soprattutto rendere autonomo il mio soldato cromato. Quindi devo modificare di nuovo il cervello, però evitare nuovi congegni... Imprinting.» si volta e si tocca la tempia con l'indice «Ficco nel suo cervello tutto quello che deve sapere un supersoldato vegetale con la bava alla bocca e i congegni arrugginiti. Biotecnologia, impianto di nuovi tessuti cerebrali, il vecchio e caro elettroshock. Tento di trasformare quel poco che rimane del suo cervello in una sorta di computer digitale; non parliamo più di esseri umani, ma di intelligenze artificiali di carne.» Arrivate a pochi passi dall'infermeria, Vogel aumenta il passo «Sfocio nella filosofia, però sono abbastanza certo che a stento di qualche scoperta da premio Nobel o premio Pepsi non sono riusciti a ricavare molto. Devono lavorare su animali o su uomini privi di qualsiasi congegno cibernetico, quindi i congegni portano dei problemi, fosse il collasso del cervello oppure è impossibile annullare totalmente la cyberpsicosi. Inoltre ho bisogno di materiale non solo umano: serbatoi criogenici di ultima generazione, droghe speciali difficili da trovare sul mercato, software adatto per riprogrammare il cervello delle mie cavie. Devo fare tutto segretamente e lontano da occhi indiscreti, perché sto infrangendo una quarantina di leggi.» Vogel spalanca le porte dell'infermeria, all'interno c'è solo Matubo l'assistente: «Le condizioni di Bryce?» domanda severo Vogel strappando dalle mani del povero assistente il piccolo computer portatile a forma di taccuino per poi avviarsi verso la stanza sulla destra borbottando, ma prima di spalancare una nuova porta si volta verso Matubo «Controlla le condizioni dei nostri eroi. Abbiamo solo due serbatoi criogenici liberi e non sei stato capace di aggiustare quello rotto. Il mangia-gelati è meglio che lo ripari entro stasera o farò preparare le brandine.» Il dottor Vogel scompare dalla vostra vista entrando nella stanza sulla destra, mentre Matubo prende da sopra la scrivania un piccolo kit medico «Dove siete stati feriti?»
  10. Ho deciso di mettere Daniel leggermente fuori gioco, così da non intaccare il personaggio in caso di un ritorno allo status di giocatore attivo ed evitare di snaturarlo.
  11. Scendete dal veicolo e leggermente sorpresi ad accogliervi nell'hangar non è Lauren, Kyu o qualche altro tecnico - avvita bulloni. È la cara Judith, la vecchia segretaria - tutto fare - colei che accoglie i visitatori e i clienti alla reception. Judith ha tra le mani un vecchio porta-blocco azzurro e sta scrivendo qualcosa sopra. e alza lo sguardo da lì solo quando siete scesi tutti e tre per poi dire con la solita espressione annoiata e con l'altrettanto solito tono di voce scocciato: «Buongiorno squadra. La signora Gallagher non è nel suo ufficio e tornerà solo nel tardo pomeriggio. Avete bisogno di qualcosa?» Daniel, pallido in volto e leggermente tremolante, dice un debolissimo: «Sì...» per poi cadere a terra privo di sensi. Potete osservare come sul fianco dove ha ricevuto la ferita si è formato un brutto, grosso e poco simpatico alone rosso. Judith terrorizzata, sbianca letteralmente e con gli occhi sgranati corre verso l'interfono: «Dottor Vogel. Salga nell'hangar. Daniel ha perso i sensi» Nemmeno il tempo di battere le palpebre e fare qualsiasi cosa che entrano correndo nell'hangar il dottor Vogel e i suoi due assistenti, i due spilungoni di colore dai capelli rasati. Uno di loro ha una barella. Vogel posiziona Daniel nella posizione laterale di sicurezza e inizia a controllare le sue condizioni, si volta solo per un secondo verso di voi per dire irato: «Scomparite per sole otto ore e non solo mi trovo addebitato sul mio conto le vostre scorribande, ma mi state quasi per uccidere Bryce. Hekmatyar, perché non sono meravigliato di tutto ciò?» Daniel riprende i sensi e sta per dire qualcosa. Vogel lo zittisce: «Bryce. Non è ora di parlare.» dice con un tono stranamente paterno, poi si rivolge ai suoi assistenti «Portatelo in infermeria, somministrategli 2ml di Dopoxanin. Non è niente di grave, un po' di riposo e tornerà a scorrazzare come sempre.»
  12. «Sembra che l'obiettivo del progetto Andromeda sia quello di creare un super-soldato della SovOil, l'asso nella manica per far fuori la Petrochem e la Biotechnica.» risponde seria Guadalupe «Questo progetto nasce dalla fusione tra due diverse ricerche: il progetto Brukhonenko e quello Gagarin. Il primo è stato avviato dal dottor Vasilievich un paio di anni e serve a rianimare... i morti?» il cambio di tono della voce di Guadalupe rivela i suoi dubbi «No, niente zombie o alba dei morti viventi, eh! Questo medicese e tecnicese è troppo per me, ma sono abbastanza sicura che Vasilevich fosse certo di poter estrapolare informazioni dal cervello di un morto, basta che non sia morto da molto e che sia stato ben conservato in un serbatoio criogenico. Sembra che il progetto sia stato sospeso per un po' e riattivato proprio nei primi giorni di gennaio» Daniel commenta sarcastico: «Proprio il mese dell'incontro tra Arsen e Malvezzi.» «Il progetto Gagarin ha più di quindici anni. Sembra che gli scienziati russi siano davvero fissati con la cyberpsicosi, eh!» riprende Guadalupe «Loro obiettivo era rendere i loro soldati dei cyborgs indistruttibili, cromarli al 99%, evitare che vadano in cyberpsicosi. Finché cromavano braccia e gambe non c'erano problemi, ma quando tentano di impiantare molti congegni nel cervello i loro soldati impazzivano con risultati piuttosto splatter... Le foto di questi esperimenti sembrano provenire da un set di un snuff movie.» Alcuni secondi di silenzio, nel frattempo potete iniziare a osservare il piccolo magazzino riciclato a base delle Red Foxes. «Okay. Vi domanderete perché chiamare una scienziata italiana specializzata in bioingegneria e genetica? E metterla alla guida di Andromeda? Semplice, il progetto Andromeda si fonda sull'idea che spegnendo alcune parti del cervello, questo possa sopportare i diversi impianti cibernetici senza portare alla cyberpsicosi. Vi domanderete quale sia l'utilità di avere un vegetale ipercromato, beh... Diciamo che la Malvezzi è abbastanza brava a lavorare sui cervelli, e con i congegni giusti e le droghe giuste ti crea davvero un supersoldato zombie. Sembra che ci sono vari problemi oltre a diverse forme di cyberpsicosi, come il decadimento delle cellule del cervello e la coordinazione dei diversi impianti...» Guadalupe rimane silente per riassumere le idee «In poche parole questi superzombie durano massimo due ore per poi morire definitivamente. Ah, quindi non serve tagliargli la testa con una motosega» «Comunque è troppo complicato per me! Volete che passo i dati al dottor Vogel? Sicuramente ne saprà più di me.» domanda Guadalupe per poi concludere «L'arrivo della Malvezzi sembra aver rivitalizzato il progetto Andromeda, che con Vasilievich era arrivato a un punto morto. La nostra scienziata aveva promesso ai russi di creare un superzombie stabile in meno di un mese.» Una terza voce compare all'improvviso ed è quella digitale di Stella: «Ricevute autorizzazioni per l'atterraggio!» infatti osservate aprirsi le porte del piccolo hangar per aerodynes. Mentre il vostro aerodynes senza problemi conclude il suo ingresso e il suo atterraggio, Daniel, stranamente pallido come un morto e con un leggero affanno, domanda: «Mi domando cosa centra Arsen in tutto questo. Kozlov e la SovOil hanno questi piano, avevano davvero bisogno di rivolgersi ad Arsen? Non solo per fornire le cavie ai loro scienziati o le armi agli Xango, no... Avevano bisogno di lui per convincere la Malvezzi? Ha davvero questo carisma? O c'è qualcos'altro sotto?» Atterraggio completo. Potete scendere. Jonathan
  13. Daniel voltandosi verso T.N.T. quasi letteralmente gli strappa da mano il primo foglietto: «Look! Se PTRC è Patriarca e se Patriarca è Arsen, vuol dire che Arsen sicuramente è da venerdì in città, dobbiamo scoprire solo quando e come è arrivato. Riguardo le foto con gli autotreni queste erano più vecchie e non collegate ai traffici di Arsen. Brevemente secondo i rapporti lui caricava i container; li faceva partire dai porti georgiani; per via mare arrivavano qui in città; erano caricati su autotreni guidati da nomadi dei Les Semerus ed erano scortati dalla sicurezza della SovOil; gli autotreni si dirigevano a delle precise coordinate, in pieno deserto, vicino a El-Giof per poi scomparire nel nulla» Guadalupe risuona dagli speaker del veicolo con un tono interrogativo: «Le foto? Duecentocinquanta! Quindi duecentocinquanta viaggi?» mantenendo un tono interrogativo «L'ultima foto è stata scattata il 02/11/2020, mentre la più vecchia il 26/06/2017» Daniel annuisce e riprende la parola «Quindi queste foto sono precedenti all'incontro tra Malvezzi e Arsen a Bologna del sei gennaio.» per poi osservare il computer di bordo, precisamente il display della guida automatica, e domandare a Jonathan «Abbiamo altri cinque - sei minuti prima di arrivare alla casa base. Spari tu la prossima ricerca?»
  14. Alcuni minuti di silenzio poi Guadalupe con la sua voce squillante: «Il rapporto di Arsen è gigantesco! Da dove posso partire? Uhm... Ecco! Un certo Omissis.» ridacchia allegramente la vostra cowgirl «versa ogni quindici del mese dieci milioni di eurodollari su un conto segreto alla banca nazionale di Taiwan. Il conto è intestato a un certo Yi Lieng, ma questo è indicato come un semplice prestanome di Arsen. Quest'ultimo si impegna di fornire a Omissis duecento vacche in buone condizioni, le quali saranno caricate su dei container e imbarcati su delle navi appartenenti alla compagnia Georgian Transport, che partono da diversi porti della Georgia con destinazione Nuova Derna. Arrivate lì vengono caricati su degli autotreni e trasportati verso un luogo Omissis.» Daniel scuro in volto si rivolge a Jonathan: «Sicuramente sono quegli autotreni.» sottolinea con forza le ultime parole per poi domandare a Guadalupe «Puoi risalire a cosa sono queste vacche?» «Sì, datemi due secondi» con tono sempre squillante, ma poi dopo alcuni secondi di silenzio, il suo tono è totalmente cambiato è seria, impaurita, disgustata: «Le vacche... Le vacche... Sono uomini! Arsen ha formato due squadre che si dirigono verso le montagne del Caucaso, arrivando fino al confine turco; qui assaltano le piccole città periferiche, catturano uomini e donne che vengono successivamente caricati sui container. C'è allegato un rapporto di un certo dottor Miloslav Vasilievich su queste vac... Uomini. Sono dei parametri precisi, quasi dei perquisiti: gli uomini devono essere di un'età compresa tra i quattordici a i quaranta anni, devono essere in buona salute, non avere dipendenze da droghe e soprattutto non devono possedere nessun tipo di impianto cibernetico o biotecnologico. Alla loro cattura...» commenta disgustata «devono essere immediatamente collocati in un serbatoio criogenico. Mantenuti in uno stato di sospensione criogenica per tutta la durata del viaggio. Eventuali uomini che non rispettano questi prerequisiti saranno immediatamente mac...ell...ati, le loro parti vendute alle diverse corporazioni mediche. Questi uomini sono destinati al progetto Andromeda, diretto dal dottor Vasilievich fino a giovedì diciannove di questo mese, perché sostituito dalla Malvezzi.» «Il giorno prima dell'arrivo della Malvezzi in città.» commenta Daniel volgendosi verso T.N.T. «Hai ancora quei fogli? Quelli che abbiamo trovato nella cubobara?» «L'autrice definisce Arsen come il secondo uomo più potente della repubblica socialistica sovietica armena. Qui a Nuova Derna ha diversi rapporti con Nikitovich, che si è impegnato di acquistare o di occupare con la forza alcuni terreni nello sprawl e nella zona verde. Vi mando le coordinate!» Il piccolo proiettore olografico del veicolo si accende, facendo comparire una riproduzione in tre dimensioni della città, che si riduce immediatamente in una mappa in due dimensioni. Sono evidenziati tre luoghi: due nello sprawl e uno nella zona verde. Il primo coincide con l'origine di una delle due frequenze radio che avete ricavato, precisamente con quella collegata al "Luogo Caldo - Cuore", il palazzetto a due piani e diversi piani sotterranei di cui avete ricavato la planimetria ed altro. Il secondo luogo è interessante, controllando sulla mappa non c'è niente al di fuori di un vecchissima pompa di benzina del periodo precedente al Meltdown. Il luogo della zona verde è nientedimeno che il Good Nights and Coffins. «Il primo luogo è denominato "Cuore"» scatta la voce di Guadalupe «è stato occupato da una squadra di mercenari Xango il dodici gennaio di questo mese. Da quel giorno Nikitovich di tasca sua ha ricostruito il palazzetto, acquistando di tutto e di più... È per tutto intendo dai lettini a castello fino a due sistemi missili antiaereo terra-aria, impiantati sopra al tetto e ovviamente occultati. Il secondo luogo è la "Sala Incontri", occupata il due di questo mese da una squadra di dodici uomini dei Desert Devils.» «I Desert Devils? Perché affidarsi a loro? Sono una piccola banda di nomadi in motocicletta e poi non li vedo come amici dei sovietici.» «Aspetta...» risponde Guadalupe «Questa squadra di motociclisti borchiati era guidata da Aravat, che sembra essere in buoni legami. Di questa occupazione alla SovOil ne era informato il solo Nikitovich; infatti l'autrice del rapporto chiedeva istruzioni da Kozlov, che ha risposto ordinando di infiltrare un agente nella sicurezza o di almeno entrare nella "Sala" e collocare diverse microspie. L'operazione è stata affidata a Avelina Yanovna, che giovedì venti ha arruolato Dina Maooz, una mercenaria israeliana. L'operazione era stata fissata per domenica scorsa.» alcuni minuti di silenzio. «Il terzo luogo? Nikitovich un paio di mesi fa, precisamente il sei aprile, ha affittato per la durata di sei mesi, dieci cubo-bare con tutti i servizi al Good Nights and Coffins» «C'erano diverse spie a controllare Arsen in Unione Sovietica. Molte di queste hanno fatto una brutta fine. Comunque l'ultimo rapporto di Arsen risale a nove giorni fa, lunedì diciassette. Arsen è stato visto in compagnia della sua guardia del corpo Altintop Sensoy e di altri quattro fedelissimi a...» alcuni secondi di silenzio, poi una Guadalupe sorpresa scioccata «a Larnaca? Sud di Cirpo! I sei risiedevano in un piccolo albergo e sembrano aver incontrato lì alcune persone... Vi mando delle foto.» Sul monitor compaiono alcune foto, Arsen è seduto a un tavolino di quello che sembra un classico ristorante, accanto a lui un gigantesco uomo che indossa il doppiopetto e un paio di occhiali da sole; all'altro alto del tavolino una uomo dai tratti somatici asiatici in doppio petto e quello che sembra un uomo altissimo e longilineo, che presenta uno strano impianto cibernetico di colore nero al volto, dalla forma di una maschera da teatro greco classico; e che indossa una tutina attillata color latte. «L'uomo senza maschera è chiamato con il nome di Mister X, molto probabilmente è legato all'ambiente delle Triade o addirittura esponente dei servizi segreti cinesi; il secondo è chiamato Mister Y, e non c'è nessuna altra informazione. Comunque il rapporto si conclude con l'affermazione che Arsen e la sua guardia del corpo lasceranno Larnaca per Nuova Derna nei giorni successivi. Ma non è specificato il giorno.» Jonathan T.N.T.
  15. Io aspettavo un post di @Fiore di Loto Ecco, perché non postavo. Piccola incomprensione Provvedo subito.
  16. «Non posso.» risponde Stella «Sono stati settati i comandi manuali» Jonathan infatti conduce velocemente via il veicolo lontano dal bunker di Bashir, dallo sprawl, dalla zona verde e infine nella zona bianca, dove deve riaffidare di nuovo i comandi al computer di bordo. «Tutto bene?» nel frattempo del viaggio risponde Guadalupe «Ho i dati davanti a me. E sono pronta per le vostre domande e per le vostre ricerche.» Il sole è alto nel cielo e sicuramente sarà una giornata calda; l'orologio segnala che sono l'una e cinquantasei minuti; avete un po' di fame; questa è stata una lunga mattinata. Una decina di minuti e arriverete alla casa base.
  17. «Cosa?» urla Daniel «Autodistruzione?». T.N.T. è il primo che scatta a correre, seguito da Jonathan e da Daniel un po' sofferente. Corrente veloci come il vento, saltate le lamiere piegate e i cadaveri di coloro che hanno osato sfidarvi, vi buttate a perdifiato nei vicoletti formati dalle diverse baracche, spingete qualche passante che vi guarda stizzito e vi manda qualche maledizione. In meno di dieci minuti arrivate al vostro AV, però non sentite nessun botto, nessuna esplosione, nessun tremolio della terra, nessuna sirena e manco le urla delle persone prese dal panico. Cosa vi aspettavate? Un fungo nucleare? La fine dei tempi? Morte e distruzione? Forse il bunker sarà crollato su se stesso, ma sarebbe un pessimo bunker; forse saranno crollate le diverse porte murando il tutto; forse saranno saltati in aria solo i computer e i terminali; forse i belli addormentati saranno morti o prigionieri per sempre. Che ne sapete? Quando partite ricordate a Stella di dare uno sguardo laggiù. Jonathan T.N.T. Jonathan - Tiri di dado: T.N.T. - Tiri di dado: Appena entrati nel veicolo Stella vi dà il benvenuto con la sua voce elettronica, Daniel taglia corto e volgendosi verso T.N.T. domanda con il volto pallido e un'espressione leggermente dolorante: «È uno scherzo, vero? Non ti abbiamo fatto divertire con la tua connazionale e i suoi amici, così ti sei vendicato con questo scherzo, vero? Facendomi correre ridotto così.» conclude tra lo stanco e il disgustato «Divertente. Divertente, davvero.» poi verso Stella «Voglio la linea diretta con Guadalupe.» infine verso Jonathan «Prendi i comandi, per ora allontaniamoci da qui.»
  18. Daniel vi raggiunge nella baracca in meno di un minuto, leggermente sorpreso dal contenuto dei due armadietti commenta: «Un metal gear?» rivolgendosi verso Jonathan «Bashir si era preparato di tutto punto per respingere gli alieni.» poi verso tutti «Allora, abbiamo finito qua? Voglio vedere se questi dati valgono il paio di proiettili che mi sono preso.» Jonathan T.N.T. Note:
  19. Jonathan segue T.N.T. nella piccola baracca alla sinistra dell'uscita del bunker. Una piccola e polverosa baracca con all'interno diversi scaffali in metallo con sopra diverse confezioni di kibble chiuse, tantissime scatoline in latta con all'interno del cibo liofilizzato o con diversi flaconi di disinfettante, nell'angolo ci sono diversi boccioni d'acqua vuoti da diciotto litri. T.N.T. si avvicina a un piccolo monitor con un minuscolo tastierino tra i due scaffali, precisamente nascosto in quello che sembra uno scomparto segreto e con un po' di difficoltà digita qualcosa sul tastierino. Tutta la baracca inizia a tremare violentemente; sentite un forte stridio assordante; gli scaffali tremano e qualche confezione di kibble rotola ai vostri piedi; uno scaffale addirittura cade sparpagliando flaconi vuoti di disinfettante e posate di plastica. Agli angoli della baracca sono comparsi da sottoterra due neri armadi, che dopo pochi secondi si aprono in contemporanea. Nel primo c'è una piccola rastrelliera con sopra quello che sembra un fucile a pompa grigio, ben curato, sulla cui canna ci sono due scritte in ideogrammi. Oltre al fucile ci sono due scatole di pallettoni strani di colore viola e un cinturone con sei granate a frammentazione. La sorpresa è il secondo armadietto, dove all'interno c'è un benedettissimo metal gear in perfette condizioni, già aperto e pronto a essere indossato. Jonathan T.N.T
  20. Daniel ritorna sui suoi passi e con tono rassegnato: «Andate sopra a divertirvi, ma fate presto.» prendendo nel frattempo dal taschino del giubbotto tattico la pistola taser made in Militech Jonathan:
  21. Daniel risponde rassegnato: «Viva o morta. Sicuramente siamo nel mirino della SovOil. Per ora non abbiamo trovato armadietti, forse sono sopra dietro a qualche scomparto segreto. Forse.» per poi avvicinarsi verso l'uscita della stanza.
  22. Jonathan e Daniel legano i diversi addormentati a quello che sembra un vecchissimo termosifone da muro e a qualche tubo. Daniel commenta: «Non credo che risponderà a nessuna domanda. Codice corporativo professionale, anche se vorrei sapere come siano riusciti ad arrivare a Bashir e come sapevano del nostro arrivo.» poi rivolgendosi a tutti: «Allora... Andiamo via da qui?»

Configura le notifiche push del browser

Chrome (Android)
  1. Tocca l'icona del lucchetto accanto alla barra degli indirizzi.
  2. Tocca Autorizzazioni → Notifiche.
  3. Regola le tue preferenze.
Chrome (Desktop)
  1. Fai clic sull'icona del lucchetto nella barra degli indirizzi.
  2. Seleziona Impostazioni sito.
  3. Trova Notifiche e regola le tue preferenze.