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Stregonazzo

Circolo degli Antichi
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  1. Abbastanza carburante da arrivare alla base e pure tornare indietro. Ora il vostro veicolo non si trova in un punto morto dell'AV. Vi dovete posizionare? In quei momenti (forse) vi spareranno addosso.
  2. - Un'ora e trequarti massimo due ore. Siete più veloci, ma non così tanto. - Con i 7.62 potete danneggiare diversi parti del veicolo: armi, propulsori, stabilizzatori di movimento. - Non ci sono problemi (tiro su pilotare sempre) ad aggirarlo, e posizionarvi in un punto cieco e sparare. Però dovrete fare attenzione ai razzi.
  3. Allora riguardo i tiri di stress, mi sono reso conto di aver fatto un pasticcio: ho ricopiato altri tiri di dado, proprio di un'altra avventura al posto di quelli giusti. Avevo ricopiato l'intestazione è il punteggio di riflessi, ma ho consultato un altro file per i tiri di dado (addirittura era una prova scassinare). Erano entrambe prove superate data la bassa CD. Guai a usare schede evernote senza precisare bene i titoli Riguardo l'AV. È pesantemente armato (razzi, mitragliatori pesanti) e presenta punti ciechi sul retro e sui lati. Siete molto più veloci: un aerodyne "sportivo" contro un gigantesco e pesante AV-6. Dato che non posso modificare il mio ultimo post per correttezza metto in spoiler i tiri di dado:
  4. «Sì. Avvio cambio e criptazione delle frequenze, impossibile rintracciarmi. Necessaria azione di un netrunner per provare cambio di licenze e matricole sui server della Guardia.» commenta il vostro computer di bordo con la sua voce elettronica. Nel frattempo T.N.T. perquisisce Kyu, ma questo protesta e come risposta si becca un ceffone che gli fa fare alla testa un quarto di giro perfetto; «Faccio esplodere questo veicolo di me*** con un onda EMP» commenta irato il coreano riuscendo addirittura a costruire una frase compiuta con le congiunzioni e le preposizioni; ma purtroppo si becca un secondo ceffone dal sovietico che lo fa zittire e solo borbottare. «Fortunati. Veicolo morto. Anche io morto. Non voglio morire» Jonathan rilascia dei flare che creano una scia azzurra e riescono a distrarre i diversi missili lanciati contro di voi, questi decidono di schiantarsi ed esplodere sulla fiancata di diversi piccoli palazzetti. Potete osservare che per le strade è scoppiato il panico al boato delle esplosioni e al sventramento delle fiancate dei palazzi. Nel frattempo vi allontanate dalla sede delle Red Foxes con alle calcagna i tre aerodynes leggeri con le insegne della SovOil. Jonathan con delle manovre evasive e facendo a zig-zag tra le torri o tra il traffico aereo(dyne) riesce a distanziare gli avversari e a evitare le diverse raffiche di proiettili, che fanno scoppiare in frantumi le vetrate delle torri o addirittura far esplodere in aria qualche aerodyne civile; Addirittura Jonathan riesce a posizionare Stella in modo da permettergli di sparare a uno degli avversari: «Bersaglio agganciato» commenta il computer quando all'improvviso si sente un ronzio, i display si spengono per pochi secondi e addirittura il veicolo perde quota. Dopo pochi secondi di panico tutto ritorna nella norma, il veicolo risponde ai comandi di Jonathan, ma dagli altoparlanti si sente la voce di Lauren: «Questo è un messaggio registrato, se lo state ascoltando qualcuno ha provato a inserire qualche virus in Stella spegnerla o addirittura ucciderla. Lo str**** ha dimenticato una cosa, ho ficcato un fo***** programma di emergenza in Stella che fot**** i suoi tentativi. Una specie di backup del cervello di Stella.» sentite un piccolo tintinnio e notate che si è aperto un piccolo scompartimento dietro lo specchietto retrovisore, all'interno c'è un piccolo chip rotondo nero «Nel chip ci sono le registrazioni ambientali. Se lo stro*** avrà messo le mani sulle telecamere di Stella, ma non su quella nascosta che ho fatto montare. Tre persone hannole autorizzazioni per interfacciarsi a Stella: Io, Kyu e Guadalupe.» Kyu silenzioso per tutto il tempo esclama qualcosa in coreano, un qualcosa che non capite. Nei momenti in cui ascoltavate il messaggio di Lauren, Jonathan e Stella riescono con diverse manovre azzardate e dei colpi ben mirati a danneggiare pesantemente un aerodyne avversario e nientepopodimeno far esplodere uno, che crea una piccola nuvola marroncina Il terzo aerodyne continua a inseguirvi e a spararvi contro, colpendovi un paio di volte, sentite i forti tintinni sul retro dell'aerodyne che lo fanno vibrare fortemente, mentre Stella commenta "dolorante": «Danni lievi, scafo 86% di integrità.» All'improvviso l'aerodyne avversario smette di inseguirvi, addirittura cambia direzione e torna indietro! Jonathan giuda il veicolo fuori dalla città facendo diverse deviazioni ed evitando i controlli delle Guardia Monarchica, ma con enorme stupore potete notare due cose. Tutto quello che è successo non ha attirato i veicoli della Guardia, quando per una bottiglia rotta sono in grado di instaurare il coprifuoco per giorni; addirittura non ci sono posti di blocco, potete uscire con facilità dalla città senza che nessuno vi dica niente o muova un dito (o un missile). Notate una terza cosa, tutti gli schermi pubblicitari e tutti i cartelloni con le loro luci a neon di diverso colore sono spenti e questo si nota benissimo in una gigantesca metropoli. Siete in pieno deserto. Soli, il sole sta calando immergendosi nel Mar Mediterraneo, tra meno di un'ora dovreste arrivare al rifugio. Potete tirare un sospiro di sollievo, quando il veicolo vibra fortemente quasi come fosse spinto da una folata di vento. Stella rimane silente, quando un gigantesco aerodyne sbuca all'improvviso da sotto di voi, come spuntato da sotto il deserto rovente. Sembra un AV-6, ma molto più grande e squadrato. Jonathan - Tiri di dado: Jonathan T.N.T.
  5. 1) 8 2) Se usate il computer di bordo succederà qualcosa e non dovrò tirare per le prove, se guida un giocatore tirerò per le prove (e succederà tutt'altra cosa). 3) Armi pesanti. 4) No. Nessuna differenza. Non ho intenzione di dare malus o bonus alle prove.
  6. Note: Un forte tonfo: Kyu cade con la schiena a terra, si rialza dopo pochi secondi e immediatamente tenta di mollare un pugno a T.N.T urlando «Brutto bastardo!». Il sovietico evita con nonchalance il pugno e afferra per il bavero il povero coreano, alzandolo per una seconda volta in aria di una decina di centimetri, quest'ultimo scalcia tentando di mollare qualche calcetto con esiti disastrosi. «Lasciami bast...» urla scalciando per poi fermarsi e voltarsi verso Jonathan con Guadalupe tra le braccia: «Cosa? Radere a suolo!» per calmarsi di scatto. Corrette a per di fiato verso i piani superiori. Attorno a voi nessuna anima viva, un silenzio tombale, puzza di bruciato e le luci di emergenza, queste alcune volte si spegnono per alcuni secondi lasciandovi nel buio. Entrate nell'hangar e saltate letteralmente dentro il vostro aerodyne. Stella vi dà il benvenuto con la sua voce digitale, ma Jonathan la zittisce immediatamente inserendo nel computer delle coordinate. Osservate lo schermo e con enorme sorpresa (soprattutto T.N.T.) notate che la vostra futura destinazione è fuori da Nuova Derna, a occidente, in piena zona radioattiva. Okay, sono passati quasi venti anni dal Meltdown. Le radiazioni saranno diminuite e non c'è il rischio di beccarsi tante quelle radiazioni da diventare un barra radioattiva verde, però c'è sempre il rischio di beccarsi un tumore grosso come una palla da basket se si girovaga per molto tempo. Jonathan inserisce i comandi per attivare la saracinesca esterna, quest'ultima si alza lentamente facendo un bruttissimo stridio e cacciando del fumo azzurrognolo, per non finire si blocca pure a metà. Non vi perdete d'animo, riuscite a far uscire Stella con precisione millimetrica. Siete fuori, il sole è ancora alto, benché siano quasi le diciotto passate. Abbassate lo sguardo e potete osservare che parte dell'edificio è stato circondato da diversi mezzi corazzati. Osservate con attenzione, due camionette corazzate della Guardia monarchica e ben dodici uomini ben armati che stanno facendo irruzione nella sede delle Red Foxes; però non sono soli ci sono tre aerodynes leggeri che stanno decollando appena vi hanno visti sbucare, due giganteschi autotreni corazzati e quasi una cinquantina uomini armati con armi pesanti, lanciarazzi e mitragliatori. Non fate manco in tempo nel riconoscere le insegne della Sov-Oil che alcuni degli uomini a terra alzano le loro armi pesanti. Stella dice con voce digitale: «Tre missili terra-aria a ricerca di calore in arrivo. Consiglio manovre evasive o attivazione dei flare.» Jonathan
  7. «Ahi!» dolorante risponde Stella, anche i computer di bordo provano dolore. Jonathan T.N.T T.N.T - Tiri di dado:
  8. La voce di Guadalupe risuona dall'altoparlante del vostro AV: «No. Non possono aver fatto questo.» esclama sicura Guadalupe: «I nostri sistemi di sicurezza sono impenetrabili inoltre il firewall è integro e i mastini non sono stati svegliati. No, eventuali intrusioni provengono dall'interno, nessun cyberattaco!» conclude sicura. «Sto controllando le registrazioni, datemi una decina di minuti. Gli ingressi non sembrano essere stati manomessi... Ma cosa? Hanno cancellato i regist...» Guadalupe non riesce a concludere la frase che la sentite urlare a squarciagola dal dolore. Kyu intanto fissa Jonathan strabuzzando gli occhi e scuotendo leggermente il capo: «Toccato Stella? Impossibile. Nessuno può farlo. Serve console, così posso controllare chi ha toccato Stella. Cosa sta succedendo?» T.N.T. afferra per il bavero Kyu alzandolo di quasi un metro. «Cosa? Lasciami!» dice Kyu tremando come un ossesso e scalciando leggermente «Con console io controllo Stella, lì programmi diagnostica. Come faccio senza console? Hai tecnosonda con te? Io non ho niente, mi avete fatto correre!» sempre tremolante Kyu si volta verso Jonathan «Dici a nuovo amico di lasciarmi o rilascio onda!» Jonathan Jonathan - Tiri di dado: T.N.T. T.N.T. - Tiri di dado:
  9. «OK!» risponde Guadalupe e dopo un paio di minuti potete osservare attivarsi due schermi all'interno dell'abitacolo. Uno dei due schermi è stato diviso in quattro piccoli quadretti, su ognuno di essi c'è la registrazione di una delle telecamere esterne. Sul secondo schermo le registrazioni delle telecamere interne all'hangar. Dovete infilare la testa nell'abitacolo e voltarvi verso i sedili dei passeggeri per poter osservare un terzo schermo acceso, quest'ultimo diviso in due rettangoli che trasmettono le riprese in tempo reale delle telecamere interne ed esterne. «Niente di anomalo. Negli ultimi quindici minuti non è entrato nessuno nell'hangar, ho controllato velocemente tutte le registrazioni dal vostro arrivo dallo sprawl. L'unica a essere entrata nell'hangar è stata Judith dall'ingresso principale, cinque minuti prima del vostro arrivo; poi il dottor Vogel e i suoi assistenti quando è svenuto Daniel. Poi siete usciti e non è entrato più nessuno. Se mi date un quarto d'ora controllo le registrazioni attentamente, meglio non tralasciare nessun fotogramma.» conclude la vostra cowgirl «Ehi. Cosa volete? Stavo riparando pezzi sistema sicurezza esterno.» esclama un mingherlino dai tratti asiatici appena entrato nell'hangar. «Non dovreste stare per le strade?» domanda il mingherlino che indossa una vecchia e logora tuta nera, piena di macchie di grasso e quelle che sembrano di gelato a cioccolato; e due scarpe da ginnastica bianche e dei guanti in lattice. «Problemi con Stella? No, non può essere. Fatto diagnostica stamane! Mica avete subito distrutto macchina, farete arrabbiare molto signorina Gallagher.» esclama Kyu avvicinandosi mentre scuote il capo.. Kyu inizia a guardarsi attorno. «Ehi, dove è la console per la diagnostica? Chi l'ha spostata? Stava qui questa mattina!» esclama arrabbiato per poi soffermarsi prima sui vostri caschi poi sulla pistola di T.N.T. per dire tremolante e arretrare di un paio di passi «Cosa sta succedendo? Perché siete pronti a sparare a qualcuno?» Jonathan Jonathan - Tiri di dado T.N.T. T.N.T. - Tiri di dado
  10. No, sempre le registrazioni di Stella. Potete accedere a quelle dell'hangar.
  11. @Latarius Non mi sono espresso bene: Undici minuti prima della tua domanda a Stella sono stati cancellati tutte le registrazioni dal vostro arrivo nell'hangar "dentro" Stella ovvero dal vostro rientro dallo sprawl.
  12. «Ho contattato la Gallagher. Mi ha affermato che sta correndo qui alla base e che vi contatterà al più presto possibile. Non mi ha voluto dire dov'era, ma ha detto che entro tre ore sarà qui. Sono riuscito a rintracciare anche il signor No Kyu Bong, era in un magazzino al piano terra a effettuare la diagnostica di alcuni sistemi di sicurezza. Lo spedisco da voi nell'hangar? O può contattarvi attraverso un'ologramma? O partite?» conclude domandando la vostra cowgirl Alla domanda di Jonathan Stella risponde «Nessuno ha aperto le portiere.» alcuni secondi di silenzio «Impossibile rispondere alla sua seconda richiesta. Undici minuti e sei secondi fa sono stati cancellate tutte le registrazioni effettuate dall'arrivo all'hangar; cancellate definitivamente mi è impossibile accedere alle copie di backup o ricostruire le registrazioni» Jonathan Jonathan - Tiri di dado T.N.T T.N.T. - Tiri di dado:
  13. Vi guardate intorno. L'hangar non è gigantesco, possono essere parcheggiati contemporaneamente massimo sei piccoli aerodynes come il vostro. Ora, ma anche quando siete arrivati o quando siete partiti stamattina, non ci sono altri aerodynes o altri gyros parcheggiati. «Impossibile rispondere alla sua richiesta» risponde fredda Stella alla richiesta di T.N.T. Continuate a guardarvi attorno. L'ingresso per i veicoli è sulla vostra destra. La gigantesca saracinesca di metallo e diverse leghe plastiche è chiusa, sembra non essere stata aperta dal vostro arrivo. Non ci sono segni dell'arrivo e della successiva partenza di un qualsiasi veicolo «No. Non ho avuto nessun contatto da quando avete lasciato il veicolo. Nessuno ha provato a forzare le portiere» il computer di bordo risponde a Jonathan. Osservate con attenzione. La porta che conduce al piano inferiore è aperta come sempre; la porta che conduce a una rampa di scale secondaria collegata alle uscite di sicurezza e al tetto è chiusa, anzi bloccata, può essere sbloccata solo dalla sicurezza, dalla reception o da Lauren. Continuate a guardarvi attorno. Non trovate niente di anomalo. Però entrambi nello stesso momento individuate due piccolissime macchie di un giallo pallidissimo sul pavimento a una ventina di centimetri alla sinistra della macchina. Sembra quasi come se fossero cadute delle gocce d'acqua (o forse di urina, eh) sul pavimento. Siete sicurissimi che prima non c'erano. Alzate lo sguardo verso l'alto. Individuate qualche telecamera, sicuramente qualcuna sarà nascosta; ma sicuramente ogni centimetro dell'hangar è sotto l'occhio vigile delle telecamere. Dovete domandare a Guadalupe, a Sam o addirittura a Judith se possono controllare le registrazioni. Riflettete e continuate a guardarvi attorno, quando sentite per la terza volta la voce Stella, questa volta non interpellata da voi: «Chiamata da Guadalupe. Attivo canale?» Jonathan Jonathan - Tiri di dado: T.N.T. T.N.T. - Tiri di dado:
  14. Scala incendio che sale sul tetto. Da lì è possibile accedere all'interno del palazzo.
  15. Appena Jonathan finisce di parlare compare sullo schermo alla vostra destra una foto piuttosto sgranata e in bianco e nero. Quattro donne vicino a una motocicletta con sidecar nei pressi di quello che sembra un classico e comunissimo edificio diroccato da sprawl. Guadalupe evidenza una delle quattro, una donna longilinea dai lunghi capelli e dal piuttosto spartano occhio destro cibernetico, che indossa un lungo impermeabile chiaro e una sciarpa di seta o di lino molto chiara. «Questa foto è di sette giorni fa, precisamente del diciannove maggio. Le quattro cattive ragazze si trovano all'esterno del locale di un certo Dottor Love... Nome molto anni ottanta del secolo scorso!» ridacchia Guadalupe per poi tornare seria «Secondo le mie ricerche questo dottor Love, è un ripperdoc (dottore abusivo - clandestino), che opera nello sprawl e rattoppa ferite ai booster e ai nomadi per pochi eurodollari, qualche arma o qualche impianto cibernetico usato. La donna con la sciarpa è Felicia Antunes. Sta lasciando la città, destinazione Faya Largeau, Ciad settentrionale. La Felicia sta ricevendo un paio di borsoni» ora sono evidenziati i due borsoni. La donna alla sinistra dell'Antunes ha anche lei dei lunghi capelli, però ha tatuata un stella sulla guancia destra e indossa deglii stivaloni da cowgirl di cuoio nero, delle calze corazzate, gonna e giacca in cuoio leggermente corazzato. «Rachel O'Hara. Irlandese, venti anni, si trova in città da un paio di anni. Bad girl, qualche protesta virulenta, qualche muro imbrattato, ma principalmente fa parte delle Rosa. Secondo il rapporto sta pagando Felicia con due borsoni gonfi di sterline sudanesi per l'addestramento e le armi ricevute.» ora la vostra netrunner si sofferma sulla donna seduta nel sidecar: piccolina, scura di carnagione, indossa degli occhiali a specchio, sta fumando un grosso sigaro (sicuramente sintetico) e stringe un fucile a canna liscia «Amany Sidi. Nata ad Algeri trenta anni fa, anche lei delle Rosa. Ricercata in Algeria per contrabbando e altri reati contro la morale.» Ora è evidenziata la quarta donna leggermente defilata dal gruppo. Spalle al muro sta fumando una sigaretta. Capelli corti colorati, forse verdi, forse blu; indossa una canottiera in kevlar, un jeans punk pieno di toppe e strappi, una fondina ascellare con una minacciosa pistola pesante all'interno, un paio di scarpette da ginnastica sporche di polvere e fango. Un gigantesco tatuaggio, precisamente un dragone, ricopre tutto il braccio sinistro: «Altra bad girl delle Rosa: Chloe Taylor, ventuno anni, nata a Providence, United States of America, si trova in città da quasi un anno. Diversi reati: vandalismo e furto con scasso.» La foto scompare, ma la voce di Guadalupe continua a risuonare nella stanza: «Su Natella Rafiqgil ci sono diverse pagine. Ex burocrate della repubblica socialista sovietica azera, ora trafficante di armi e di uomini. Legata ad Arsen con cui fa affari e mantiene una sorta di pax caucasica, dopo la strage di Makharadze di cinque anni fa. Si trova al calduccio sulle montagne del Caucaso, difficilmente si muove dal suo rifugio.» Compare una terza foto ed è il vostro obiettivo: l'appartamento di Rufina. È inquadrato dall'alto un palazzetto dall'alto che si trova in un labirinto di palazzetti simili. La vostra cowgirl evidenzia l'entrata principale e quello che sembra un'entrata secondaria. «C'è una scala antincendio sul retro che conduce al tetto.» poi evidenzia un secondo palazzetto, alto quattro piani «Si trova alla destra del vostro obiettivo. È dotato di una scala esterna ed è possibile parcheggiare Stella. Potete atterrare lì, così da poter osservare l'entrata principale. Questo è tutto ragazzi.» Abbandonate l'ufficio di Guadalupe, andate negli spogliatoi, vi preparate, raccattate il vostro equipaggiamento e vi recate immediatamente nell'hangar; non trovate nessuno con cui fare quattro chiacchiere, anche l'hangar è vuoto. Salite sul vostro veicolo e inserite le coordinate per l'appartamento di Rufina. Stella commenta con la sua voce elettronica: «ETA trentacinque minuti. Assenti parcheggi ufficiali, indicati diversi luoghi dove parcheggiare, consigliato l'inserire tutti i sistemi difensivi.» Sono le 4.45. Rafina tornerà verso le sei. Dovete essere veloci se non volete incontrarla. Jonathan T.N.T.
  16. «Se dovete andare all'appartamento della spogliarellista. Conviene affrettarvi!» al centro del tavolo compare l'ologramma di un orologio «Finisce di lavorare alle cinque e mezza. Presumo che abbia un'automobile o prenda la Meglav: massimo un altra mezz'ora di tempo. Bene o male avete meno di due ore di tempo per perquisire il suo appartamento.» commenta Guadalupe. In pochi secondi la mappa della città scompare nel nulla, lasciandovi illuminati solo dalla luce azzurra dei diversi neon. Dopo poco compare un mappa politica dell'Africa Nord-Orientale, sono evidenziati diversi luoghi. «The King, Oswald Babajinde è il leader della tribù nomade degli Xango.» sulla mappa si materializzano degli ologrammi di piccole industrie o grandi campi «Credo che non vi interessi la cultura nomade Xango, quindi vi riassumo che Oswald è stato addestrato dai servizi segreti sovietici con il fine di riunire tutte le bande nomadi della zona e diventare il braccio armato dei Sovietici. Progetto in parte completato. Gli Xango si occupano della sicurezza di diversi impianti...» i piccoli ologrammi diventano rossi o verdi «legali o meno, fuori dalle grandi città, propriamente in terra di nessuno. Oswald è sempre stato fedele alla causa sovietica. Nwo è sua sorella, anche lei addestrata... bla, bla...» scompaiono i diversi edifici olografici «Guardia del corpo di Ivan Kozlov, passa informazioni della SovOil al fratello che a sua volta le passa al governo centrale. Nei rapporti sono elencati i diversi intermediari tra gli Xango e la SovOil, o gli Xango e il governo sovietico; i diversi luoghi fuori dalla città dove avviene la vendita di mezzi e armi; vari conti bancari e una dozzina di contatti.» Ritorna l'ologramma della mappa della città «Mi dispiace. Su questi nomi niente nel rapporto» commenta amara Guadalupe mentre Jonathan gli mostra le diverse I.D. card «Di Hafez Makhan, il nostro tassista niente di nuovo. C'è solo una piccola nota nel rapporto di Arsen su il nome Robert Matveev. Necessità di controllare i database della marina. Tutto qui» Alle parole di T.N.T. «Mister Levin? Conosciuto come Ahmed Al-Karid. Lavora alla reception della Rhino-Gym. Si occupa lui di contattare i... Letteralmente, booster da quattro soldi o nomadi, per conto della SovOil. Definito come un piccolo bulletto di sprawl che ha avuto la fortuna di poter guadagnare qualche eurodollaro in più.» Jonathan T.N.T.
  17. La mappa olografica vibra leggermente e tre distinti luoghi sono evidenziati: lo Xavi Eletronic Exchange, l'appartamento di Aravat e l'accampamento dei Desert Devils. «Il nostro Aravat non è solo un ricettatore o un informatore di Nikitovich e di Arsen; ma è soprattutto il principale contatto con la banda nomade dei Desert Devils, i quali acquistano sottobanco sia impianti cibernetici che diverse droghe. Secondo il rapporto quando Aravat è spaventato, abbandona immediatamente la città e si reca nell'accampamento dei Desert Devils, dove, protetto da due gorilla, si rintana in una piccola roulotte priva di qualsiasi sistema di sicurezza e abbastanza lontana dal centro dell'accampamento. Il nostro ricettatore è fedele ai suoi due patroni perché è ben pagato ed è ben protetto, li tradirebbe solo nel caso di una promessa di un nuovo luogo d'affari e di una nuova identità in una nuova città, preferibilmente in un altro continente lontano dai Sovietici. Targa della motocicletta con sidecar dei due gorilla nomadi: ND213X. Questi prelevano Aravat, lo infilano nel sidecar corazzato e lo portano nella sua piccola roulotte!» È evidenziata una stazione di servizio precedente al Meltdown. Questa si trova ai confini dello sprawl circondata da dune radioattive e da qualche vecchio palazzetto semi-crollato. «È stato Aravat ad assodare i Desert Devils che presidiano la misteriosa "Sala Incontri". Questa sala ha diversi impianti di sicurezza, diversi da quelli del "Luogo Caldo, quindi niente missili terra-aria o peggio, ma ci sono diverse telecamere e diversi sistemi di allarme collegati all'accampamento dei Desert Devils e al "Luogo Caldo". Attivate questi allarmi ed entro dieci minuti? Affronterete una trentina di nomadi yankee gonfi e armati!» commenta amara Guadalupe «Sarà piuttosto difficile per me entrare e metterle fuori le telecamere» L'immagine olografica vibra e si distorce per pochi secondi, ora è evidenziata solo la torre del The Milton «L'autrice del rapporto non solo prenotò la camera per la Malvezzi il diciotto di questo mese, ma contattò e assodò anche la classica spia!» esclama Guadalupe Sul tavolo si forma l'ologramma di un uomo dai capelli corti neri e dai tratti locali, abbastanza giovane, che indossa la classica divisa del The Milton: «Ismet Softic, ventidue anni, bosniaco. Lavora da quasi sei mesi come tecnico di livello base al The Milton, si occupa di piccole riparazioni e controlli di routine ai diversi sistemi ventiquattro ore su ventiquattro, quindi dorme in una piccola cubo-bara nei piani sotterranei. Precedentemente il ragazzo era un semplice marinaio su una nave cisterna della SovOil. È ben pagato, deve solo controllare i movimenti della Malvezzi e manomettere qualche telecamera.» Altra distorsione, altra vibrazione. Ora è evidenziato l'appartamento di Rafina, un palazzetto di un solo piano in pieno sprawl «Quattro piccoli appartamenti per ogni piano. L'appartamento di Rafina si trova al piano terra. Porta e finestre blindate, nessun sistema di sicurezza. La nostra spogliarellista non solo qualche volta riceve i clienti in casa, ma paga la sicurezza a un paio di bulletti del quartiere. Due booster locali, rifiutati dalle diverse bande della città. Niente di pericoloso!» La mappa ritorna come all'inizio con tutti i diversi luoghi evidenziati. «Strano» commenta dubbiosa Guadalupe «Non c'è nessun dato sulla Rhino Gym e sull'Aero Taxi. Inc, niente sul tassista. Ci sono solo alcune righe sui possibili candidati a piccoli lavoretti, così sono chiamati, per la SovOil. È suggerito di cercarli anche alla Rhino Gym, dove si riuniscono booster e nomadi stranieri adatti per diverse missioni... suicide» conclude Guadalupe.
  18. Guadalupe prende la parola mantenendo un tono molto serio, quasi spaventato e soprattutto non creando ologrammi o modificando le luci: «Contatto la Gallagher direttamente oppure volete che scrivi un messaggio a Judith da fare recapitare?» Dopo alcuni secondi di silenzio il tavolo olografico si trasforma in una mappa della città con evidenziati diversi luoghi: la Rhino-Gym nello sprawl; la torre corporativa con all'interno la sede dell'Aero Taxi .Inc; l'Eldfjall, il locale nello sprawl frequentato da booster, dove lavora come spogliarellista una delle tante amanti di Arsen Ninel Rufina; l'appartamento di Rufina in pieno sprawl; il Milton, l'albergo di lusso, dove dovrebbe risiedere la Malvezzi; il "Luogo Caldo", il gigantesco bunker nello sprawl; l'accampamento dei Desert Devils fuori dalla città; le due sedi della Medicross rispettivamente nella zona bianca e l'isoletta artificiale a largo della città; infine il Good Nights and Coffins e lo Xavi Electronic Exchange «Se dovete andare all'Eldfjall conviene andare prima che faccia troppo tardi. L'amante di Arsen si esibirà fino alle diciassette e mezza. Secondo i rapporti che avete trovato la spogliarellista è per Arsen un'informatrice sull'attività delle diverse bande di booster straniere in città, un contatto per cercare nuovi clienti o fornitori, un'amante occasionale, una dipendente di syntheroina. L'autrice del rapporto dice di approcciarsi con cautela: la ragazza non si fida di nessuno e difficilmente tradirà la fiducia di Arsen.» alcuni secondi di silenzio poi sulla mappa olografica compare una piccola ricostruzione dell'Eldfjall «Posso tentare di bloccare le telecamere e i sistemi di sicurezza al vostro arrivo, i sistemi sono molto, ma molto deboli rispetto a quelli del Good Nights and Coffins.» Jonathan
  19. «Ho mandato tre nostri stagisti da ognuno dei dieci assassini a presentare la nostra taglia e una fiche del Flamingo» riprende a parlare la voce di Angus, mentre sullo schermo compare una gigantesca fiche del Flamingo identica a quella trovata sul cadavere di Samuraibomb. Dopo alcuni secondi compaiono anche diversi dati tecnici e alcuni schemi: «La fiche è semplicemente uno sperimentale localizzatore GPS con lettori di dati biometrici, così sapremo dove si trovano i nostri giocatori e in che condizioni sono. Così sapremo tutto su di loro. Nello sfortunato caso in cui un giocatore morisse, il localizzatore continuerà a funzionare, mentre una squadra dei nostri corpi speciali andrà a osservare il fortunato o lo sfortunato che ha ucciso il giocatore.» uno schiocchio di dita «Un contratto o un proiettile, sarà voi decidere il destino dell'assassino che ha assassinato il vostro assassino.» «Gli stagisti avevano una telecamera sul capo, così da potervi fare osservare i giocatori.» «Avevano?» domanda la voce femminile curiosa. Una risatina poco virile «Alcuni dei giocatori sono piuttosto irruenti mia cara Paris.» aggiunge Angus «Vi presentano la nostra prima giocatrice: Viper, the Vipère rouge, Corinne Bertillon. Un'aristocratica francese che si annoiava della tipica vita da goldenkid. Non sottovalutatela, addirittura la stessa Interpol la assolda per lavori sporchi» Sullo schermo compare quello che sembra un'affollata piscina, forse di un albergo a sei stelle, forse di un raffinato centro benessere. Ci sono diverse persone in costume da bagno: uomini con i muscoli scolpiti, quasi degli dei greci; e donne in bikini uscite dall'ultima rivista di moda. Nell'angolo a destra dello schermo compare la scritta "Nizza - La plage solaire". La telecamera si muove lentamente tra questo spettacolo di pura bellezza e ricchezza europea avvicinandosi a un lettino su cui sdraiata a prendere il sole c'è un formosa donna dai lunghi capelli rossi che indossa un bikini azzurro. Un giovane sudaticcio in doppio petto le porge una cartellina e la fiche, la donna le accetta sorridendo e li manda via. Ritorna la voce di Angus: «La Viper entra nel team di Louis. Attento ragazzo, la nostra Bertillon non è chiamata la vipera per caso. Comunque il secondo giocatore ha solo un semplice soprannome: Shiva. Il tipico santone che uccide i ricchi per dare il pane ai poveri. Lavora per tutti e non ha morale» "Calcutta - Sprawl" - Ora sullo schermo compare quello che sembra un tempio pagano uscito da qualche peplum del secolo scorso. Un tempio illuminato dalla luce di numerosi ceri rossi e bianchi, sulle mura diversi arazzi e diverse statue. È inquadrata quella che sembra una gigantesca statua dorata alta più di due metri, rappresenta un uomo con sei braccia e tre occhi. Il solito corporativo appoggia la cartellina e la fiche ai suoi piedi, la statua muove solo la bocca. Il video è senza audio, ma compaiono i sottotitoli "Non conosco misericordia". Le luci delle candele si spengono e il video si interrompe «I nostri giovani avventurieri sono stati letteralmente spolpati vivi da un'orda di bambini affamati» risatina «Beh. Erano nel periodo di prova, quindi possiamo passare al terzo giocatore: James Rudolph Garfield.» "Night City - Lone Digger". Un gigantesco night affollato dove tutti i presenti sono i tipici freak che modificano il loro corpo a suon di congegni cibernetici per sembrare a degli animali. Uomini gatto, uomini cane, donne coniglietta, uomini squalo, uomini formica, donne tigre... C'è di tutto e di più. A un tavolo circondato da numerose "conigliette" e "gattine" seminude c'è un uomo con la camicia sbottonata, la sua testa sembra quella di un gatto arancione tigrato. Il povero stagista si avvicina tremolante e gli porge il solito, l'uomo fa una risata, butta a terra cartellina e fiche, si alza, si avvicina all'anonimo corporativo e letteralmente gli stritola il volto con la sola mano sinistra. «Povero Kim, povero Kim, terzo giorno di prova e finisci tra le grinfie di Garfield. Paris, lo hai scelto tu! Non sapevo avesti questi gusti... Particolari!» ennesima risatina «Numero quattro: Katyusha! La nostra bambina prodigio» Nessun video questa volta, solo l'immagine statica di una piccola bambina massimo dieci anni dai lunghi capelli bianchi come la neve e dagli occhi azzurri che indossa una divisa dell'esercito sovietico e che ha tra le mani un fucile. «Niente video questa volta! Il nostro ex esperimento fallito dei Sovietici ha ridotto male, ma molto male i nostri dipendenti. Abbiamo trovato le loro ossa disposte in modo da formare la parola "да" (Sì).» una serie di sospiri «Calma Mister Rosenthal, calma. È nella tua squadra. Ah, il tuo vizietto, quante volte abbiamo dovuto pagare i migliori avvocati per evitare di farti rinchiudere in un iso-cubo in compagnia di qualche booster dei Blackhawks.» Risata generale. Angus riprende la parola «Tocca a Ronin. Jimyouin Satake del clan Satake. Samurai cibernetico. Anche qui nessun video.» infatti sullo schermo compare un foto in bianco e nera di un comune uomo giapponese in abiti tradizionali successivamente diversi dati biometrici «Anche qui la reazione è stata piuttosto truculenta. Abbiamo mandato tre uomini ce li hanno restuiti divisi a metà. Precisione millimetrica. Non mettetevi contro i Satake se non volete essere torturati da maledetti ninja!» «Sesto giocatore. Jack O'Connell o semplicemente Gentleman Jack. Ex SAS che si è riciclato come killer prezzolato.» "Londra - Notting Hill". Fermata di un autobus, c'è solo un uomo che indossa un completo nero, la bombetta e un paio di baffoni neri come la pece usciti dal 1800. L'uomo si appoggia a un arcaico ombrello grigio e accetta sorridendo la fiche e la cartellina, per poi alzare l'ombrello sopra la testa e muoverlo come fosse un fucile a canne ozze. A pochi passi da lui cade morto con una specie di stiletto conficcato sul petto un piccione grigio. «Ottima presentazione» commenta Angus «Ora tocca un bel cowboy! Ferdinand Richard Keaton conosciuto anche come il Burattinaio. Niente video miei cari amici, il nostro cowboy è riuscito a riciclare dei vecchi burattini - robot di una fabbrica di giocattoli dispersa nelle rovine di Los Angeles. Questi simpatici burattini hanno scorticato i nostri dipendenti, ficcati in dei costumi e fatti danzare sulle note delle colonna sonora di Pinocchio. Comunque ha accettato. Mister Rosenthal, ancora tu, vuoi farti amico Katyusha con un burattino? No, questa volta è il nostro Trenton che si becca il cowboy» «Un'altra donzella. Aveste Mako - Pazuzu. Una peshmerga incubo dell'esercito turco e di quello siriano, che stranamente ha accettato l'incarico.» "Turchia - Lago Van (o quello che ne resta)" - I poveri dipendenti della Petrochem si trovano in pieno deserto nel letto di un gigantesco lago prosciugato. La telecamera guarda in alto sembra che sopra i tre stia svolazzando una specie di gigantesco avvoltoio, che decide di planare su uno dei tre. Il volatile troppo cresciuto è una donna che indossa una vecchia divisa dell'esercito turco rattoppata, un casco da motociclista e soprattutto delle strane ali cibernetiche. La donna ha ficcato un monolama nella gola del povero uomo e lanciato una seconda monolama ficcandola nel cuore del secondo dipendente. «Amici miei. Pazuzu la prendo io. Numero nove è Athena.» "Grecia - Anafi" - I tre si trovano in quello che sembrano le rovine di un vecchio tempio greco e sono accolti da una gigantesca donna dai lunghissimi capelli neri che indossa una strana armatura argentata. La donna strappa di mano del povero corporativo la cartellina e la fiche, ricambia conficcandogli una spada in pieno petto. Questa volta non parla Angus, ma è la voce del vecchio texano Trenton Parker: «Okay, abbiamo Wonder Woman, la donna volante, il samurai, la bambina e l'uomo gatto. Questo gruppo di cyberpsicotici ritardati è affidabile oppure ci stai prendendo in giro Angus. Sarò all'antica, ma ai miei tempi gli assassini indossavano l'abito di sera, bevevano Martini e utilizzavano pistole silenziate.» «Sei vecchio mio caro papi. V-E-C-C-H-I-O» scandisce la voce femminile «Oggi l'aspetto conta.» «Concludiamo la nostra carrellata con Eirik Lunder Finne o Faeranduil. Un ecoterrorista norvegese di cui abbiamo solo una foto.» sullo schermo compare uno snello uomo pallido dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi e le orecchie modificate ciberneticamente in modo da sembrare un elfo uscito da qualche romanzo fantasy. «Perché niente video? I nostri uomini si sono beccati una freccia in ogni occhio e nel cuore, inoltre gli sono stati strappati tutti gli impianti cibernetici e infine sono stati dati in pasto a un branco di lupi. Non necessariamente in quest'ordine.» L'ennesima risatina di Angus mentre sullo schermo compare la fiche rotante del Flamingo come all'inizio: «Allora queste sono le squadre: Pazuzu e Faeranduil per me; Gentleman Jack e Shiva per Paris; Viper e Ronin per Louis; Katusya e Garfield per Rosenthal; Il burattinaio e Athena per Trenton. Che inizino ufficialmente i giochi! Un'ultima cosa sembra che molti cercano la Malvezzi e il suo amante, un delinquente sovietico, un certo Arsen o come si chiama. Cinesi, europei, russi, cubani tutti sono interessati alla loro testa, ho attivato alcune nostre vecchie gole profonde che saranno in contatto continuo con noi» Il video si conclude, Guadalupe rimane silente.
  20. Guadalupe prende il chip e commenta sorridendo: «Ottimo! Non dovrò rischiare di bruciarmi il cervello! Siete grandi ragazzi». Entrate nel suo ufficio e Guadalupe si rintana nella sala blindata, dove potrà accomodarsi alla poltroncina e collegarsi alla rete. Aspettate un paio di minuti nella totale oscurità, finché si accendono diversi faretti che proiettano un chiara luce azzurra e si attivano diversi proiettori olografici sul pavimento che creano una trasparente scrivania ovale con un monitor al centro e diverse sedie attorno. Seduta a una delle sedie c'è Guadalupe, o precisamente il suo ologramma; su un'altra c'è un manichino con scritto sul petto "Daniel". «Recuperate qualche sedia!» la voce di Guadalupe risuona dagli altoparlanti. Recuperate tra le scrivanie e tra i tanti componenti per terminali, computer e cyberdesk due piccole sedie pieghevoli in materiale sintetico, molto leggere e... fragili. «Diamo inizio allo spettacolo!» commenta Guadalupe. I faretti ora proiettano una luce fucsia e sentite diversi scricchioli provenire dalla vostra destra, infatti sulla parete si è aperto uno scomparto che rivela un bel monitor da trenta pollici. Schermo nero, nell'angolo a destra compare la scritta "Loading file". Dopo alcuni secondi compare una gigantesca fiche con il logo del casinò Flamingo, che ruota su se stessa. L'immagine sembra essere in loop. Alcuni minuti di fiche in loop e iniziate a temere di essere stati truffati, addirittura di aver infettato Guadalupe. Sentite una voce maschile carismatica e giovane, un ottimo inglese ma il tipico accento australiano. «Sono molto lieto della vostra presenza miei cari amici.» «Angus. Taglia corto.» interrompe una seconda voce maschile più anziana, più burbera, scocciata, accento puro del Texas «Cosa vuoi? Perché questa riunione di emergenza» «Mio caro Trenton» ritorna la voce australiana con un forte tono adulatorio «voglio risolvere una volta per tutte quel problemino della stazione e ho deciso di riunirci qui al Flamingo, amministrato diligentemente dal nostro Mister Rosenthal, per poter illustrare la mia innovativa soluzione.» «Per prima cosa il Flamingo è mio! mister succhia c**** e pippa synthcocaina è solo un f***** firmacarte. Se questa è la tua soluzione, Angus, già non mi piace! Poi la mezzasega non centra nulla con la stazione, perché è qui? Non poteva stare in bagno a pippare e a suc... (diverse oscenità)» risponde una terza voce maschile, irata, molto giovane, anche lui dal forte accento texano. «Come ti permetti ragazzino!» risponde una quarta voce maschile, matura, ma molto, molto timorosa «Se non fosse per me il Flamingo avrebbe già chiuso da secoli!» «Che noia!» interrompe una voce femminile, molto giovane e annoiata «Angus esponi la tua grande soluzione, che così me ne vado, ho tante cose da fare.» «Giusto Paris» ritorna la voce australiana «La saggezza delle donne. Se non fosse per loro... Se non fosse per loro, miei cari amici!» si schiarisce la voce «Vi espongo la mia soluzione: una gara tra noi cinque, il vincitore si becca tutto. Forse è meglio entrare nei dettagli...» Lo schermo diventa nero per pochissimi secondi, poi compare la foto di Milena Malvezzi, successivamente una sua scheda con tutti i suoi dati anagrafici e biometrici. Niente di nuovo. «Questa bella donna è la dottoressa Milena Malvezzi. Ha lavorato anni fa ad un progetto tanto cara alla nostra Ellen. Riassumo brevemente: il progetto era finalizzato a creare un magico elisir di giovinezza per la nostra Ellen, però è andato qualcosa storto e per storto intendo un laboratorio che si trasforma in un incubo lovercraftiano con mostri biogenetici, morti viventi e pezzi del personale sparsi per i corridoio, mancavano solo i Grandi Antichi, miei cari amici» una risatina gonfia di sarcasmo «Vi dico solo che Ellen ha autorizzato per la terza volta nei suoi novanta anni di vita l'utilizzo di una mini-testata nucleare tattica per cancellare tutto. La dottoressa Malvezzi è stata licenziata con una buona uscita e oggi lavora per chiunque finanzi le sue ricerche.» «Allora?» domanda la voce adulta dall'accento texano «Che centra questa dottoressa con la stazione?» «Trenton, non essere impaziente, ho tagliato già molte cose per evitare di annoiarvi e soprattutto farvi perdere l'attenzione necessaria» commenta sarcastico l'australiano «Ho messo una taglia di centocinquanta milioni di eurodollari sulla sua testa, ho assodato dieci dei migliori assassini al mondo. Ognuno di noi cinque sceglierà una coppia e la guiderà, la coppia che porterà la testa della dottoressa vince, il caposquadra si becca la stazione. Niente problemi, niente lotte tra di noi, nessuna coltellata alle spalle. Una competizione leale e onesta. Il vincitore si becca tutto. Che ve ne pare?» Sentite diversi mugoli di assenso, la voce giovane femminile «Ci sto. Sarà divertente.», l'adulto texano aggiunge «Perché tutto questo? Perché questa donna? Angus, perché?» Una piccola risatina «Per il puro divertimento! La Malvezzi non mi ha fatto niente, ma deve morire per evitare che noi quattro, anzi noi cinque ci uccidessimo a vicenda. Il ciclo cosmico, il cerchio della vita, la selezione naturale» una seconda risatina «Ora presentiamo i nostri dieci candidati. Le regole per la scelta sono le stesse di quello del fantafootball estremo» Compare il segno di pausa sullo schermo e i faretti proiettano di nuovo una luce azzurra. «Forse è meglio che riveli l'identità delle voci» commenta seria Guadalupe. Al centro della scrivania compare l'ologramma di uno uomo giovane dai capelli corti biondi, gli occhiali da sole a specchio, il completino corporativo a cinque zeri e un sorriso machiavellico. «Angus Youngblood. Uno dei maggiori azionisti della Petrochem: australiano, giovanissimo, un vero falco della finanza che ha scalato i ranghi della Petrochem a suon di speculazioni, operazioni finanziarie e omicidi mirati. È il delfino di Ellen Trieste» Ora compare l'ologramma di un anziana signora a rotelle, vecchia, dai capelli bianchi, piena di rughe «Ellen Trieste l'azionista di maggioranza, la regina della Petrochem. Novanta anni. Vive ritirata in una stanza sterile di una gigantesca villa ad Anchorage, Alaska. Teme la vecchiaia, la morte, i germi e il futuro della sua Petrochem. È assente in questa riunione e sembra non sapere nulla di questa macabra gara.» La vecchia scompare ed è sostituita da un trio di persone: un omaccione in doppiopetto che indossa un gigantesco cappello da cowboy; un giovane in doppiopetto dai capelli rasati; una donna dai lunghi capelli biondi, dal vestitino a sei zeri e dal trucco da cinque zeri, che tiene in braccio un brutto chihuahua modificato ciberneticamente. «Ecco a voi la famiglia Parker!» commenta Guadalupe con un'anomala vena di sarcasmo «Trenton Parker, fondatore della Petrochem è secondo maggiore azionista. Lui e Ellen si contendono la compagnia. Il ragazzo è Louis Trenton Parker III, secondogenito di Trenton. Vuole seguire le orme del padre, vuole la Petrochem, ed è pronto a tutto. La ragazzina è Paris Parker, figlia prediletta di Trenton. Una bimbetta viziata, che pur avendo un bel portafoglio gonfio di azioni Petrochem, preferisce passare il tempo a fare shopping e a coccolare quel mostriciattolo.» Alcuni minuti di silenzio «Rosenthal o precisamente Theodore Rosenthal è davvero un semplice prestanome. Amministra il Flamingo per conto di Louis.» «Il video dura altri dieci minuti ed è la presentazione dei magnifici dieci. Vado avanti?» domanda Guadalupe. «Ah, non so nulla di questa stazione.» La taglia di Arsen è di un milione di eurodollari e di rubli sovietici. La Petrochem ne sborsa centocinquanta per la testa della Malvezzi. Quelli dell'Interpol sono proprio dei taccagni! Jonathan T.N.T.
  21. Vi recate nel ristorante suggerito da Jonathan facendo una bella passeggiata sotto il sole caldo, tra la folla di corporativi in doppiopetto o locali che indossano i tipici abiti locali color avorio, occhiali da sole a specchio all'ultimo grido e giganteschi rolex d'oro al polso. La guardia monarchica non è assente che siano droni o camionette con tizi armati di tutto punto, essi controllano tutti e tutto. Guadalupe è abbastanza silenziosa preferisce indossare un paio di classici (e normali) occhiali da sole e soprattutto non fare domande sull'assenza di Daniel; T.N.T. al contrario lancia quella che sembra una pallina di carta all'interno di un veloce decappottabile rossa. Entrate nel ristorante, abbastanza vuoto dato l'orario. Riempite i vostri stomaci e conoscete meglio la vostra cowgirl: Guadalupe Martinez è nata circa ventidue anni fa a Città del Messico, fortunatamente suo padre è uno dei maggiori azionisti di una subholding locale della Trauma Team e sua madre una famosa cardiochirurga. Pur essendo cresciuta in una delle città più popolose (e povere) del Messico e vissuta letteralmente nella bambagia, ha potuto frequentare le migliori scuole con ottimi risultati e addirittura fare la modella. L'esercito messicano le aveva proposto di entrare nel suo corpo di "guerrieri cibernetici", ma ha deciso di viaggiare il mondo accettando l'offerta di Lauren. Non avrà uno stipendio mensile di sei zeri e vive in un piccolo monolocale nella zona diplomatica, però si sta divertendo. Ama dipingere e va matta per la cucina cinese. Dopo il pranzo tornate alla casa base e durante questi passi pensate alla mattina trascorsa. Avete tanti luoghi segnati sulla mappa: da una palestra frequentata da booster europei gonfi di droghe e steroidi fino a un probabile fortezza - bunker segreto gestito dai russi o dallo stesso Arsen nel bel mezzo dello sprawl. Non sapete dove si trova Arsen, non siete riusciti a trovare nessun suo contatto. Avete una lista di luoghi. Sfruttare il pomeriggio a raccogliere altre informazioni? Sfruttare il database decriptato da Bashir? E se Arsen si fosse rintanato in qualche bunker - fortezza circondato da tiziacci armati, cosa fare? Un assalto in piena regola? Avete già perso Daniel durante le vostre scorribande. Non dimentichiamo i mercenari nelle loro tutine attillate e con la loro tendenza alla strage; oppure gli Xango guidati dai corporativi della SovOil. Lauren poi è scomparsa e vi ha lasciato una bella patata bollente. Sono le tre e un quarto e avete varcato l'ingresso delle Red Foxes.