Stregonazzo

Improvvisamente due piccoli oggetti metallici sbucano rispettivamente da sotto un cuscino sul letto e da una catasta di chip sparsi sulla scrivania. I ragnetti hanno delle zampette sottili e una piccola testa, vi ricordano tanto quelragno-spia che avete trovato nel cubo bara dell'autista di Arsen. I ragnetti si muovono lentamente, però quello sulla scrivania inspiegabilmente fa un veloce salto cadendo a terra e facendo dei noiosi tintinni, ma soprattutto capovolgendosi potete osservare le zampette scalciare inutilmente l'aria. Corine fa una piccola risatina, vi domandate se si stia davvero divertendo o forse sta fingendo per colpirvi alle spalle. «Ti occuperai delle cariche?» si rivolge verso T.N.T. «Non le avevo individuate, se non era per Johan il primo ad entrare avrebbe fatto boom...» Appena Corinne finisce di parlare, sentite una voce maschile leggermente disturbata e lontana arrivare dallo speaker del computerino tra le mani di T.N.T. «avanzate il passo stro***** altri dieci minuti e staremo fuori da questo ces***. SovOil del ca***, giuro sulla tomba di mia madre che mai più farò affari con loro o con il Cremlino. Dovevo capirlo... Dovevo capirlo quando mi hanno detto che Nikitovich era morto. Una fott*** guerra civile hanno scatenato... Fanc**** Questo deserto del caz*** L'Interpol del caz*** La Petrochem, la Biotechnica... Fan*** tutti» una voce femminile lo interrompe «Perché portare con noi la ragazzina, la cowgirl?» T.N.T. T.N.T. - Tiri di dado Jonathan Jonathan - Tiri di dado

Sì, intendevo R1 e R2.

No è proprio R1, R2, Z3

Jonathan accende il piccolo computerino: un semplice bip e lo schermo che si accende, diverse sigle che compaiono, ma nessuna botta o spruzzo di acido. T.N.T. afferra la valigetta - localizzatore e si avvicina allo scompartimento che prima aveva aperto. La sua grande mano entra e spinge l'interruttore numero tredici; nel frattempo Jonathan e Corinne si spalmano ai lati della porta impugnando rispettivamente MARy e pistola. Non succede nulla. Il tempo che vi fate un paio di domande e di un ennesimo boato che sul tastierino si accende una luce verde. Corinne allunga la mano premendo il tasto numero 0 commentando «Porta resettata. Excellent travail du géant.» La porta si alza lentamente e T.N.T. si posiziona dietro a Jonathan con il piccolo computerino tra le mani. Davanti a voi si presenta una gigantesca stanza, quasi un monolocale di lusso. Una stanza però piuttosto disordinata: sul letto e sul pavimento sono sparsi diversi abiti, diverse carpe tra cui un paio con tacchi a spillo e diverse valigie aperte. Sulle due scrivanie una confusione di chip e di diverse aggeggi tecnici, riconoscete uno scanner chimico, un minianalizzatore di sangue e un mini frigorifero. A terra ci sono diverse provette rotte immerse in una pozza di sangue e reagenti chimici. Lo schermo piatto sulla vostra sinistra è rotto, riuscite anche a capirne il perché: qualcuno o qualcuna ha lanciato contro un simpatico soprammobile che raffigura un orso. Nell'angolo a sinistra verso la porta semichiusa che conduce al bagno c'è una ventiquattro ore aperta con all'interno diversi chip, un lettore di chip video e diverse cartelline chiuse. Nell'angolo a destra appoggiato al muro un fucile d'assalto Stolbovoy. «Sembra che i nostri amanti abbiano litigato di brutto» commenta Corinne «Jonah, dai uno sguardo?» Jonathan T.N.T. Jonathan - Tiri di dado T.N.T. - Tiri di dado

Jonathan osserva la piccola valigetta e scopre che è già leggermente aperta. Dopo diversi controlli per evitare nuove trappole apre completamente la valigetta. Tutti siete sorpresi nel scoprire che non è una semplice valigetta rimpicciolita con un semplice e piccolo contenuto all'interno, ma una sottospecie di piccolo computer portatile: un piccolo tastierino, un piccolo schermo e quello che sembra un ovviamente piccolissima cassa. La donna sempre mantenendo la visiera abbassata si sofferma su Jonathan: «Allora? Cosa trovato? Qualcosa che non ti esploderà tra le mani?» il tono leggermente beffardo, ma entrambi potete percepire che Corinne è contenta nel vedere Jonathan ancora vivo e non ridotto in una poltiglia fumante.. Un paio di forti boati, tutto trema leggermente e qualche calcinaccio cade. «In questi momenti stanno ripulendo il primo piano e tra poco ripuliranno anche questo. Non fatemi scegliere tra voi e la pulizia, amo un ambientino pulito» commenta Corinne, questa volta seria, molto seria. Jonathan Jonathan - Tiri di dado T.N.T. T.N.T. - Tiri di dado Jonathan - Note

Jonathan Jonathan - Note

«Athena?» domanda Corinne mentre vi osserva dirigervi in direzioni opposte «Non ho mai lavorato con lei fino a quest'incarico. In verità ho lavorato solo con Garfield un paio di annetti fa, un vecchio lavoro sempre per la Petrochem.» si volta verso Jonathan mentre sorride sinceramente e piuttosto divertita «Vuoi che te la presento dopo la nostra gara a chi trova il tes...» sul volto scende di nuovo la maschera mentre urla a Jonathan «Attte!!!!» Una nuvola di fumo verdastro vi inonda. Jonathan T.N.T. Jonathan - Tiri di dado T.N.T. - Tiri di dado Note - Jonathan

Il problema dei turni è che hanno un senso durante il combattimento, meno fuori. La questione dell'armatura è del tipo: avete poco tempo prima che esploda, fate fuori tutti i nemici.

«Nessun problema.» commenta Corinne piuttosto divertita continuando sempre a darvi le spalle e aumentando il passo «I nostri orsetti avranno più bersagli da sparare.» Tutti e tre entrate nella settore riservato agli alloggi degli ospiti: una tremenda esplosione dietro di voi, mentre davanti a voi si presentano diverse guardie armate con la divisa leggera che imbracciano i loro fucili d'assalto. Vi fate strada tra le guardia seminando proiettili e morte, per la buona parte li fa fuori Corinne con un solo colpo alla testa o stritolandogli il collo con il tentacolo del suo braccio; qualche volta soprattutto quando lei ricarica o forse per puro divertimento vi concede la possibilità di ferire o uccidere qualche guardia. Jonathan spara brevi raffiche indirizzate alla testa, mentre T.N.T. preferisce scaricare la potenza del suo fucile a pompa dimostrando che pallettoni e fucili sperimentali provocano grandi voragini nei toraci degli avversari. Per tutto il tragitto Corinne è silenziosa e vi rivolge la parola solo due volte. La prima commentando divertita: «Sangue e benzina questa è la nostra via.» la seconda quando si ferma dinnanzi a una porta. Porta metallica a scorrimento verso l'alto. Ovviamente chiusa, ovviamente blindata, un piccolo tastierino numerico sulla destra della porta, una luce rossa che lampeggia nell'angolo. Tredici il numero della porta. Corinne avvicina il braccio destro alla tempia e la sua maschera cibernetica si riduce di nuovo a degli occhiali da sole: «Gli appartamenti privati di Malvezzi e del suo pericoloso amante.» dice seria dinnanzi a voi «Hanno bloccato la porta e il mio amico burattinaio non riesce ad aprirla. Miei cari orsetti avete qualche idea per aprirla?» Jonathan T.N.T. Note:

Dietro di voi ci sono le scale secondarie che portano al terzo piano e successivamente all'armeria del quarto. (Le mappe prendetele come schizzi generici) A ovest andate verso gli alloggi privati, a sud verso la torre - magazzini, a nord verso la sala controllo e altri ascensori. Sì, sei in tempo a lanciare una granata vedova nera. La classe di difficoltà è 15, ma devi tener conto dei valori (alti) di Corinne in Riflessi. Per la mappa del primo piano dovete aspettare, ma ci sono semplicemente altri alloggi, degli uffici tecnici, altri magazzini, un garage con dei veicoli di terra, e una seconda sala sicurezza - armeria leggermente più grande di quella del terzo-quarto piano; un corridoio per la torre; una finta sala controllo.

Secondo (Giallo dove state) Terzo Quarto L'hangar si estende sui livelli terzo - quarto.

Sì.

Corinne arretra ancora di un paio di passi senza mai darvi le spalle: la sua espressione rilassata scompare quando Jonathan nomina Athena. Si volta verso sinistra mostrando solo il profilo, gli occhiali da sole ritornano a essere un maschera che copre il volto. «Vorrei tanto parlare con te Johan, ma ora il dovere mi chiama.» alcuni secondi di silenzio per poi fissare il suo braccio cibernetico e infine voltarsi verso di voi «Nove minuti.» poi vi dà completamente le spalle avviandosi a passo veloce verso le porte oltre l'ascensore, verso la sala degli ospiti, molto probabilmente sta andando a cercare Arsen, la Malvezzi o quello che rimane del loro gorilla cibernetico. Note:

- Ascensore (Uscita) - Scale per il primo piano (Uscita e strada leggermente lunga per l'hangar) - Se volete arrivare all'hangar dovete rifare la strada a ritroso tornare e al terzo piano.

Più di dieci minuti sicuramente. Una ventina, forse una mezz'ora. Potete rischiare. Non è che passano i dieci minuti, esplode la base e c'è il total kill.

Dietro alla colonna sporge l'ultima delle guardie con la sua divisa letteralmente divorata dall'acido e dai vostri proiettili. La guardia sta per alzare il fucile, mira alle spalle della donna, sta per sparare quando sei proiettili gli spappolano parte del volto e del torso, dopo pochi secondi una coppia di pallettoni aprono un varco nella colonna e fanno volare il braccio sinistro della guardia in alto per poi rimbalzare un paio di volte. La donna sorride e abbassa il suo braccio. La maschera che gli copre il volto scompare ritraendosi sul collo e sulla fronte assumendo la semplice forma di semplici occhiali da sole a specchio. «Sei tu!» alcuni secondi di silenzio «Jonah! Non credevo di trovarti qui nella tana dell'orso. O forse sì?» commenta piuttosto soddisfatta, forse felice. Due nuovi boati, tutta la sala trema, polvere e calcinacci su di voi. A stento riuscite a rimanere in piedi, mentre Corinne rimane impassibile dinnanzi ai boati e al tremolio. «Jonah! Mon amour!» la donna sorride «Anche questa volta ti lascio un consiglio da pro: prendete le scale e uscite fuori da qui. In meno di dieci minuti la tana dell'orso sarà solo polvere e l'orsa mi porterà a casa un bel paio di miliardi di eurodollari, mentre gli altri orsetti...» appoggia le dita della mano sulle labbra schioccandole «Morti. Tutti morti. Se non sarò io, sarà un altro dei miei colleghi oppure uno dei tanti squadroni della morte della Petrochem. E tu...» sposta lo sguardo verso T.N.T. mostrano un'espressione piuttosto disgustata «E il tuo amichetto troppo cresciuto e che parla troppo siete, ahimè, catalogati come orsetti. Io non vi ho visto ora, ma non posso garantire per gli altri.» Corinne fa alcuni passi all'indietro fissandovi sempre, la sua espressione è rilassata non minacciosa. Jonathan T.N.T. Jonathan - Tiri di dado: T.N.T. - Tiri di dado:

Aspetto post di @Fiore di Loto per continuare.

Un'ennesima granata, un'ennesima esplosione, altri corpi mutilati che cadono a terra. Il tecnico sopravvissuto preferisce fuggire a gambe levate da dove è venuto, mentre la Vipera di Marsiglia alza lentamente la pistola e crea un terzo occhio nella fronte della guardia che gli ha scaricato contro il caricatore. La donna si volta verso voi due commentando sarcasticamente: «La SovOil dovrebbe aumentare il budget della sicurezza. Ora mi domando, perché non dovrei uccidervi?» punta il braccio senza pistola verso di voi e stringe il pugno. «Perché avete assalito i vostri sfortunati colleghi?» Jonathan T.N.T. Tiri di dado Mappa Il combattimento è finito. Potete agire liberamente.

Sì

Devi ricaricare, quindi hai solo un'altra azione libera. Buone notizie. Il tempo occupato sta fortunatamente diminuendo, quindi posso confermare di nuovo il ritmo di una risposta al giorno.

MARy senza non molti complimenti scaglia una granata HEP che fa il suo sporco ed esplosivo lavoro: le tre guardie sono a terra, due di loro hanno rispettivamente una gamba e le budella spalmate sul pavimento e sulle mura. Jonathan stringe i denti e resiste al dolore: una raffica di tre colpi, uno di essi asporta parte del casco di una delle guardie in fondo al colonnato. La guardia resiste e si rintana dietro alla colonna. Sentite un colpo di pistola, il tipico colpo proveniente da un revolver troppo cresciuto. Le cervella del tecnico e residui del suo elmetto sono distribuite regolarmente sul pavimento, sul soffitto e sul trench della donna. Successivamente una delle guardie scosta via il cadavere sul compagno, si alza, urla porcherie alla donna e infine scarica su di lei il caricatore del suo fucile. Nemmeno un proiettile colpisce la donna, che alzando le spalle commenta delusa con uno spiccato accento francese: «Tutto qui?» Jonathan Tiri di dado: Mappa:

1) Cinque metri 2) No. Se passi nell'area della granata non hai nessun danno, il tiro dei danni per tre turni riguarda solo coloro che sono stati colpiti

Leggero 2 è morto per i danni massimizzati. (Era a terra, quindi 42 danni) Pesante 1 ha perso il braccio sinistro. Ferita mortale 1, ma ha superato sia il tiro salvezza che quello contro la morte. I tre colpiti (l8 - l10 - p8) dalla seconda granata (quella sbagliata) muoiono con l'ingresso di Corinne.

Ho confuso la seconda granata mi ero segnato H16, ma era H6. Correggo. L'effetto delle granate a frammentazione ha un raggio di cinque metri, quindi diametro di dieci. Quella in E16 non colpisce né P8 e ne P9. Mentre quelle in H6 prendono i quattro segnati. 1) Ha effetto per tre turni sulle armature dei nemici (già dal prossimo turno le loro armature iniziano a essere danneggiate) 2) Sì 3) Quindici metri di raggio (8d10 di danno) 4) Sì, ho segnato male i numeri.

T.N.T. lancia velocemente le due granate, ma le esplosioni sembrano provocare solo qualche ferita superficiale e qualche strappo alle divise dei vostri avversari. Avversari che continuano a sparare e ad aumentare: un'altra coppia di soldati con divise leggere arriva, si nasconde dietro alle colonne e ovviamente spara contro di voi Mentre infuria l'inferno nella sala, sentite due forti boati. La struttura trema e dal soffitto cadono pezzi di calcinaccio e di polvere. Alcuni secondi di silenzio e di smarrimento, poi ritornano a suonare i fucili d'assalto. Compaiono due uomini magrolini dalla carnagione scura che indossano la tipica divisa da tecnico e un classico elmetto da lavoro giallo: il primo scompare dalla vostra vista, il secondo prende una piccola sfera dalla tasca e la lancia verso di voi. Il lancio è pessimo, la sfera rimbalza sul muro e rotola verso le colonne, alcuni sbuffi bianchi, la sfera si apre ed esplode in una nube verdognola. Sentite alcune delle guardie urlare e urlano non solo maledizioni verso il tecnico, ma sopratutto "ACIDO!" L'armatura meccanizzata gigantesca continua a muoversi verso di voi per poi fermarsi a metà strada, alcuni sbuffi di vapore e alcune scintille dalle braccia e dalle ginocchia, si apre il torso dell'armatura e intravedete un piccoletto tozzo dalla pelle nera e privo di capelli, forse è affetto da nanismo.Il calvo tozzo vi mostra il dito medio per poi scendere dall'armatura e scappare via. Osservate l'armatura aperta, numerose scintille e spie rosse che lampeggiano. Non è un buon segnale Arriva un secondo ascensore. Le porte si aprono ed esce lentamente una donna dai lunghi capelli rossi, che indossa una tutina attillata color fucsia coperta da un trench beige aperto; il volto della donna è coperto da una maschera grigia che assomiglia a degli occhiali da sole a specchio troppo cresciuti, molto probabilmente è un congegno cibernetico. La donna con nonchalance si pone tra le due delle guardie vicino alla porta dell'ascensore. Queste ultime puntano i fucili verso di lei, ma la guardia alla destra della donna si ritrova buona parte del suo cranio e delle sue cervella schizzate sulla divisa del tecnico pasticcione, mentre la seconda guardia non riesce a premere il grilletto quando una frusta proveniente dal braccio sinistro della donna gli avvolge il casco stritolandoglielo. La guardia, oramai defunta, è alzata in alto dalla donna che muovendo il braccio lancia la guardia verso una delle tante vicino alla colona. Jonathan. T.N.T. Mappa Tiri di dado: Tocca a Jonathan