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Beyond the Pale
Bayla Rosenthal Non riesco a trattenere un moto di sorpresa. Stavo con un bel boccone in bocca mentre Ella parla del marito. Sinceramente, ero quasi convinta stesse con Yonkel. Tutto è possibile alla frontiera! Evidentemente no. "Marito? Come si chiama? Non credo che l'abbiamo visto, ma non ci siamo presentati a tutti..." Mi sembra come di aver fallito in un lavoro che non avevo neanche accettato.
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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzPiano terra Roland segue le due donne, prima attaccato quasi alla schiena di Elsa, poi rallenta, poi accelera di nuovo. Non protesta e non parla. Respira appena. Ogni tanto si irrigidisce, come se avesse visto qualcosa fuori posto. O una qualsiasi luce filtrare da fuori. Arrivate al pianterreno, continuate lungo il corridoio fino alla stanza indicata come libreria sulla mappa. L’aria cambia già dalla porta: diventa meno stagnante, più fredda. Soprattutto, più vissuta. Quando oltrepassate la soglia, la differenza con il resto dell’edificio è immediata. La polvere è stata rimossa quasi del tutto. Le ragnatele eliminate. Lanterne a olio sono state sistemate con cura su mensole e tavolini, creando un bagliore caldo che è strano rispetto al resto del castello. Al centro, un grande tavolo di noce, con poltrone e divani disposti attorno come in una piccola sala da lettura. Su una di queste poltrone, una pila ordinate di coperte. Le pareti sono interamente ricoperte da librerie colme di tomi di ogni dimensione. Ed è proprio davanti a uno di questi scaffali che notate un uomo. È girato di spalle. Ha una torcia come le vostre e la muove lentamente sugli scaffali, come se cercasse qualcosa di preciso. Ha un fucile a tracolla. Non un pezzo arrugginito come quelli dell’armeria, ma un’arma ben tenuta, professionale, con cinghia rinforzata. Il tipo di arma che appartiene a qualcuno che sa usarla. Non vi ha ancora sentiti. Roland lo vede mezzo secondo prima di voi. Senza dire nulla, scivola via e imbocca la prima porta più avanti lungo il corridoio. Potete ancora sentirlo, non si è allontanato troppo. Offgame @doria benvenuto in game! Ti lascio tempo per descriverti meglio, e spazio per interagire un po'. Se volete indagare la stanza, ne avete il tempo.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero A casa di Gustav La rabbia mi ha completamente avvolta, ed è una coperta calda, accogliente. È così che posso espriemre davvero chi sono. Non mi interessa quello che pensa. Non mi interessa quello che non capisco, o che lui pensa non possa capire. Vorrei dirgli che tutto quello che usa per giustificarsi con me non attacca. Scuse. Inutili scuse. Gli sono praticamente a un palmo dal naso, quando mi accorgo dei suoi libri. Pensavo fossero solo ciarpame di scultura, cose del genere. Ma mi cade l'occhio sulla cosa sbagliata. Il sigillo. Il sigillo di Darius, il sigillo del coach. Anche Gustav fa parte del culto! Tutto torna! Mi allontano nuovamente da quella melma insignificante. La mia rabbia non si è contenuta, ho solo deciso di cambiare argomento. Indico con tutta la violenza che ho in corpo la pagina del libro su cui c'è il disegno. "E questo cosa è? Sei anche tu coinvolto con questa gente?" Il trucchetto di quando non si capisce niente, è di far finta che si capisca di aver capito tutto.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero A casa di Gustav Per un momento non capisco. No. Non voglio capire. Ogni sua frase mi accoltella, si infila sotto la pelle, dentro la crepa. “Errore.” “Non voglio avere niente a che fare.” “Vai via.” Non mi aspettavo certamente un abbraccio gioioso, ma neanche questo. Lo guardo mentre arretra. Arretra da me. E qualcosa dentro di me esplode. Non è rabbia, non ancora. È qualcosa di più sottile, più infimo. È la sensazione di essere di nuovo lì, in quell'officina gelida, appena scolpita, appena nata, senza voce, senza nome, senza nessuno. Senza neanche il diritto di chiedere “perché?”. Lui non mi guarda. Non riesce a guardarmi. E per un istante… vorrei solo che alzasse la mano, anche per colpirmi, anche per zittirmi, qualunque cosa tranne questo vuoto. Poi arriva la rabbia. "Capisco." sussurro. Ma la mia voce trema. "Capisco benissimo." Lui ha paura. Paura di me, di quello che sono diventata, di quello che gli ricordo. E allora io gli devo mostrare tutto ciò che teme. Faccio un passo avanti. Poi un altro. E con il terzo, la mia mano colpisce un mucchio di libri sul tavolo, spargendoli al suolo in una cascata di carta e legno. "Non." Spingo una cornice, che si schianta per terra. "Sono." Ribalto una cassa di tele arrotolate. "UN ERRORE." Ogni parola, distruggo. Un’altra tela. Un’altra pila di tavole, vecchie, pregiate, non lo so e non me ne può fregare niente. Gli occhi mi bruciano. Non piango, non come piangono gli umani. Perché oggi qualcuno ha voluto ricordarmi che non lo sono, non ancora. Ma sento il bruciore. Sento lo strappo con gli altri esseri umani. "Mi hai già cacciata una volta. E ora vuoi farlo di nuovo. Come se fosse facile. Come se fossi ancora una cosa, vero?" Gli punto il dito contro, senza toccarlo. Non lo toccherei neanche se implorasse. "Ma io non sono la tua creazione da gettare via quando ti conviene. Io non sono tua." Un altro colpo al banco. Ne cade una statua incompleta, un busto (il tentativo di un'altra me? Una me precedente?). Mi fermo. Respiro. "Tu rifiuti me?" Inclino la testa. "Bene." Allargo i lati della bocca più in una smorfia che in un sorriso. "Allora anch’io rifiuto te." Mi volto. Non per fuggire, ma per andarmene, con tutta la dignità che lui ha cercato di strapparmi. "E non credere di poterti liberare di me così facilmente." La porta è vicina. "Non questa volta."
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzMi sembra vada benone! Le armi da fuoco sono abbastanza potenti, ma coi vaesen sparare e basta non è la soluzione a tutto. Anche se in effetti quello è il tuo ruolo, ed Elsa e Aslaug sono più utili a parlare che a menare. Tu sei un mix.
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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzCorridoio del secondo piano Sentite l’eco della vostre voci rimbalzare sulle pareti. “Quentin!” resta sospesa nell’aria… e muore lì. Di Quentin non c'è traccia. Dal fondo del corridoio, sotto la rampa che porta al piano sotterraneo, un barlume verde si accende. Una luminescenza a frequenza regolare, come se respirasse. Scivola lungo il battiscopa, si infila sotto la rampa delle scale. E scompare verso il basso. Roland sbianca. "Ve l’ho detto… ve l’ho detto che tornavano." Si porta le mani tra i capelli, agitato, ma nei suoi occhi non c’è panico. C’è… sollievo. "È quella roba lì. La stessa identica, merda. Stessa luce." Si volta verso voi. “Lui non è sparito. L’hanno preso loro. Gli angeli." Un rumore sordo arriva dal basso. Tum. Come qualcosa che ha toccato il pavimento, o che è stato lasciato cadere malamente. Offgame Chiedo scusa, non mi ero accorto dei post! PS: prossimamente @doria si dovrebbe unire a noi. Tanto con tutti sti angeli che fanno sparire le persone, possono anche apparire.
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TdS
Dovete sapere che Ana proviene da un videogioco che scrissi una decina di anni fa (e che non fu mai finito), e l'ho riciclata anche nel gdr che sto scrivendo e che trovate in firma... questa è la versione in cui finora le cose a Gustav stanno andando meglio. Per ora.
- [Vaesen] Cercasi giocatori per avventura introduttiva
- [Vaesen] Cercasi giocatori per avventura introduttiva
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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzBagno del secondo piano Il ragazzaccio scuote la testa con forza alle parole di Elsa. "No, no. Non possono essere andati via io. Non quando c'ero io." Si porta un dito alla bocca. "Oddio, magari sono andati via mentre dormivo. O mentre andavo a pisciare. Non ho lasciato casa in questi giorni se non per quello, non voglio dare fastidio agli angeli. Ho paura siano nervosi." Lo vedete un po' preoccupato, si gratta costantemente il mento. Questo è iniziato specialmente dopo che Aslaug l'ha invitato a unirsi a voi. Scuote la testa di nuovo, come se volesse svegliarsi e schiarisi le idee. "Posso portarvi alla libreria di giù! Non so leggere manco per il cavolo, ma alcuni libri hanno delle figure!" "Ho solo una domanda. Dove è finito l'uomo che era con voi?" Solo in quel momento notate che Quentin non è più con voi. Si è dileguato, o qualcuno lo ha dileguato come avete già visto succedere, mentre eravate distratte dal discorso con Roland.
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Beyond the Pale
Bayla Rosenthal Appoggio il cucchiaio sul bordo della scodella e guardo Ella con un mezzo sorriso cortese. "Sì, li abbiamo visti anche noi, gli indiani" dico con calma, scegliendo bene le parole. "Mi sono sembrati molto più tranquilli di quanto la gente dice" Evito di specificare chi, non ho nessuna voglia di riportare a tavola le dicerie esagerate che ho sentito dagli operai. "Tranquilli. Non fanno male a nessuno, pare." Mi sistemo una ciocca ribelle dietro l’orecchio e bevo un sorso d’acqua, tenendo lo sguardo fisso su Ella per coglierne ogni minima reazione. "Anzi," continuo, "sembravano quasi preoccupati per noi. Che non siamo legati a terra."
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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzBagno del secondo piano "Non ho bisogno della gente. Non mi capisce un cavolo di nessuno. Il cibo lo rubo. Lo rubo dagli scemi della città." Scrolla le spalle. Sembra anche più alto di quanto sia in realtà, e potrebbe crescere ancora, se mangiasse bene. Cosa che non è affatto scontata. "E il bagno è fuori." Si guarda intorno. "Cioè, anche questo è il bagno, ma non c'è acqua. Vabbè, avete capito." Si appoggia con la schiena al barile, che ora notate essere simile a quello che c'era al piano terra. "Non so chi sono quelli entrati nel castello. Io ero già qui. Erano una donna e un uomo. La donna è arrivata prima. Avrà avuto bo, l'età vostra più o meno. Pure l'uomo. Devono stare ancora qui da qualche parte, ma non si sono fatti più sentire." "L'ultimo vero casino siete stati voi, e gli angeli che vi hanno salutato".
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero A casa di Gustav Il "Perché sei qui, Ana?" di Gustav mi entra nelle orecchie come uno scalpello. Mi fa male. Mi fa male perché credo sia stupido. Credo. Inarco un sopracciglio. "Perché sono qui?" ripeto, come se assaggiassi le parole e le trovassi rancide. "Davvero… davvero è questa la prima cosa che ti viene da chiedermi? Dopo due anni?". Faccio un passo oltre la sua soglia, osservando di sfuggita la miseria che ci vedo dentro. "Serve un motivo?" aggiungo, allargando le braccia. "Ti devo un appuntamento? Un preavviso? Una lettera firmata da mio padre?". La parola padre mi esce come veleno. "Tu mi hai creato. Tu mi hai venduta. Io non ti devo un bel niente. Sei tu che dovresti avere qualcosa da dire. O da spiegare". Lascio che rimanga un po' di silenzio tra noi e lo squadro ancora. Il mio sguardo deve essere pesante come il casino in quella casa. Odora di solitudine, vernice stantia e… fallimento. La cosa mi disgusta. Più guardo il suo caos, più mi sale il sangue al cervello. Quella emozione mi funziona sempre. "Che bella vita, Gustav." dico, senza alzare la voce. "Complimenti. Almeno la mia non è molto meglio, siamo pari." E prima che possa reagire, allungo le mani al colletto della giacca. La slaccio. La lascio cadere a terra. Poi anche la camicia. In un attimo sono lì, in canotta, la pelle pallida in vista, le scapole tese. Ignoro ogni suo eventuale tentativo di fermarmi. Ruoto la spalla. Il movimento scopre il segno ancora di più. Mi volto verso di lui e punto un dito contro quella frattura. "Che. cavolo. È. Questo?". "Non sono più marmo. Non sono una scultura. E allora perché mi sto rompendo? Se crede di comportarsi in modo paterno con me, si sta sbagliando di grosso.
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzNel dubbio ho risposto prima io, ma i ritmi dei play by forum rendono a volte difficile il botta e risposta. Anche se scrivi prima che io possa rispondere all'altro personaggio, io posso trattare la tua risposta come successiva in modo che appaia naturale. In sintesi: nel dubbio rispondi, al massimo sistemo io per mantenere una naturalezza di flusso.
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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzBagno del secondo piano Il ragazzo poggia una mano sul fianco, cercando qualcosa in tasca con l'altra mano. Qualcosa che palesemente non ha. "Dove altro posso andare? Almeno qui ho un tetto." E indica verso l'alto. Dove il soffitto non se la passa benissimo. "Sono protetto. Non posso capire queste le luci degli angeli, ma se sto qui, e non vado giù in cantina, non mi faranno niente. Posso andare e venire come mi pare. Chissà cosa diavolo hanno fatto quei due per avere la rabbia degli angeli!".