Green Wolf

Zork Reprimo il disgusto nella mia testa per i timballi di "carne" che prepara per gli ospiti e fingo di non sapere che provengono dagli umani. Peccato! Mi sarebbe piaciuto mangiare qualcuno dei vostri timballi. Però in realtà non siamo qui per questo. Thrakkus era preoccupato per una merce che doveva arrivare qua e non è sicuro che sia arrivata. Ha inviato noi per assicurarcene. Avete ricevuto altro in questi ultimi giorni, oltre alla carne?

Zork Annuisco a Ary. Prima si bussa, poi si combatte. È anche il mio modo di fare, cerco sempre il dialogo prima di rompere qualche testa. Mi avvicino alla porta e cerco un batacchio. Poi busso. È aperto? Si può entrare?

Zork A molti la notte fa paura, a me al massimo lascia una vaga inquietudine ma dà soprattutto una sensazione di sicurezza. Tra le ombre si può nascondere il pericolo, però le ombre sono anche utili per nascondere me stesso in caso di problemi. Il negozio sembra chiuso. Mi avvicino per dare un'occhiata e quasi sussulto quando King mi passa tra le gambe. Dannazione di un gatto, spunti sempre all'improvviso! Dillo che ti piace farmi spaventare. Allora, che approccio usiamo? Morbido o duro? Sempre se a quest'ora ci lascia entrare.

Zork Mi stiro la schiena, sentendo ancora il dolore delle ferite ma cercano di non mostrare ai miei compagni quanto faccia male. Poi annuisco. È stata una giornata movimentata. Uno spasso! Abbiamo lottato, abbiamo fatto la nostra buona azione... Dei maledetti, Ary, sei stata davvero in gamba con la tua magia. E tu Sahid, sembravi grosso come un minotauro quando ti sei piantato a terra e lo hai bloccato come la roccia di una montagna! Appena arriviamo al distretto, il primo giro di birra lo offro io. Non serve sottolineare quanto io sia stato fortunato a sopravvivere. Se avessi ricevuto un altro colpo come quello, sarei morto stecchito. Ma a quanto pare Mask ha bisogno della mia lama: il colpo che mi ha permesso di affondare, dopo essere scivolato alle spalle del mezzo drago tra le ombre, era pulito e preciso come se fosse stato guidato dalla mano divina.

Zork Mi abbasso verso il suo orecchio. So che il mio odore di sudore e di sangue non è piacevole per le specie diverse dai mezz'orchi, è già questo mi dà soddisfazione. Poi gli mormoro: Troppo facile morire per il tuo dio. No, ti impacchetteremo per bene e poi ti daremo alle guardie, mostrando loro cosa facevi qua. Vivrai odiato da tutti: dalla gente, da Bhaal, persino da te stesso. Ary, prendi la corda che ho nel mio zaino. Mentre dico così, sollevo la spada per tramortirlo.

Zork Annuisco verso Sahid, adesso abbiamo una traccia da seguire. Quale negozio di timballi? Come si chiama il tuo contatto? Gli pianto un ginocchio nella ferita che gli ho fatto, facendogli sentire il dolore improvviso. Ci sono cose peggiori della morte e non credo che tu voglia scoprire di cosa sono capace. Parla!

Zork Sento la collutazione all'interno della stanza e la voce di Sahid, così mi chino per evitare le fiamme che stanno bruciando il battistipite ed entro dentro con una falcata. Lì vedo Sahid che, come un muro, blocca il muscoloso dragonide. La mia bocca si storce in un sorriso, impressionato. Il mio compagno d'armi è davvero pieno di sorprese. Mi abbasso di nuovo, scivolo come un'ombra alle spalle del nemico e poi balzo con la spada e il coltello per piantare una lama su ognuna delle sue scapole. Il dragonide non mi vede neanche arrivare e infatti la spada affonda nel suo corpo come se fosse burro; poi il dolore lo fa girare e m'impedisce di tagliarlo anche con il coltello. A quel punto estraggo subito la spada e mi ritraggo di nuovo indietro, mostrandogli un ghigno sadico. Ti avevo detto che ti avrei aperto in due come una mela. Zork mantiene sempre le sue promesse.

Zork Il fuoco mi ha bruciato un pezzo di braccio e digrigno per il dolore. Butto fuori una serie d'improperi in orchesco, poi mi metto a calciare la porta con rabbia e a sfondarla con le spalle, urlando: È inutile che ti rinchiudi lì dentro! Vengo a prenderti, bastardo. Ti apro in due come una mela. Ary, brucia il legno della stanza, tanto questo posto è come un mattatoio e se viene incenerito, tanto meglio!

Zork Mi ritraggo di scatto, imprecando, mentre il dardo mi passa vicino alla spalla. La mia faccia acquista subito un'espressione rabbiosa, quasi crudele. Sei tu che non capisci, attaccandomi ti sei appena condannato a morte. Io e i miei compagni non abbiamo nessuna pietà per la feccia come te! In realtà non mi interessa granché ucciderlo, di gente come lui è pieno il mondo ed eliminarne uno non cambierà le cose. Ma se lo spavento, sarà più facile che commetta errori. Faccio scivolare le mie due lame e affondo rapidamente ai suoi due fianchi. Poi, come una saetta, roteo di 180 gradi e mi addosso alla parete della mia stanza, uscendo dalla sua visuale e restando vicino alla porta.

Zork "Doom raiders... Buona a sapersi, devo ricordarmi il nome". Faccio un passo avanti, entrando con noncuranza nella stanza mentre continuo a parlare. Gli Zhentarim, chi altri vorrebbe intromettersi nei tuoi affari? Quelli hanno le mani in pasta ovunque. Quando sono uscito dal tuo negozio, oggi, ho visto uno di loro che stava sorvegliando la tua casa. Sorrido di nuovo mostrando il mio ghigno. L'ho pestato per bene e ho fatto due chiacchiere con lui, così ho scoperto perché ti stavano sorvegliando. È ancora impacchettato come un salame, se vuoi ti porto da lui e lo interroghi di persona.

Zork A parte un piccolo guizzo di allarme negli occhi, mantengo l'espressione salda e il sangue freddo. Sono situazioni che ho già affrontato e la mia testa mi presenta tre o quattro possibili modi di reagire. Quello che so di sicuro è che il dragonide non ha ancora visto Ary: tenendo la mano dietro la schiena, faccio cenno alla ragazza di indietreggiare, sperando che capisca. Poi faccio un mezzo ghigno, lanciando un'occhiata alla balestra. Pensi che una freccia di balestra possa fermare un mezz'orco come me? Andiamo, mettila via, sono qui solo per parlare e per proporti un affare. Tiro su con il naso, cercando di mostrarmi il più possibile sicuro. Sputo anche a terra, un gesto che ho visto fare spesso tra le bande di strada. Ti stanno cercando, sanno dei tuoi traffici e saranno qui entro poche ore. Sono venuto per avvertirti prima che ti catturino... e per condividere con te una fetta della torta. Voglio entrarci.

Zork Impreco in orchesco, alzandomi e grattandomi la testa. Questa serratura è troppo sofisticata per me. D'accordo, passiamo al piano B. Prendo una breve rincorsa, grugnisco e mi fiondo con una spallata contro la porta

Zork Tranquillo, ci penso io. Ary, spostati dalla porta, potrebbe anche essere una trappola. Mi avvicino per vedere se è aperta e provo a spingerla e a girare la maniglia con cautela, portando avanti la mia spada nel caso qualcuno esca ad attaccarmi

Zork Annuso l'aria come un cane e arriccio il naso storto, retaggio del mio clan di mezz'orchi. C'è davvero un sacco di alcol qui intorno, mi auguro che quello sporco mezzodrago non lo abbia versato attorno per dare fuoco al locale in caso di problemi. @AlexITA81

Zork Ma che diavolo...? Il mio primo istinto è di alzare la spada, ma poi noto che sono solo dei disgraziati impauriti. Allora porto l'indice davanti al naso per fare loro cenno di fare silenzio e mi rivolgo ai miei due compagni. Qua c'è decisamente qualcosa che non va. Secondo me è un traffico di esseri umani per venderli come carne da mangiare... Che facciamo? Io li farei andare via, c'è abbastanza nebbia là fuori da nasconderli. Mi abbasso sulle ginocchia per guardarli alla loro altezza. Immagino che il mio aspetto non sia molto rassicurante per loro, per cui tento di fare un sorriso, che forse peggiora la situazione. Che cosa ci fate qua dentro? Sembrate prigionieri, ma c'era la porta aperta.

Zork Il legno bruciato mi mette subito in allerta. Potrebbe significare un incendio recente o semplicemente un camino acceso. Mi aggiro nel corridoio con occhio critico, guardando le tre porte, che provo a spingere per vedere se sono aperte. Il piano superiore aveva la finestra illuminata. Il macellaio deve trovarsi lì.

Zork Sussulto quando Sahid mi sposta come un toro. Ancora non riesco a capire bene il senso di giustizia che anima il mio compagno, o più che altro non riesco a condividerlo. Dal mio punto di vista, la giustizia ha abbandonato questo mondo da anni. "E addio all'effetto sorpresa. Almeno scopriremo in fretta se esiste davvero una pietra da trovare" penso, mentre mi alzo in piedi ed estraggo le mie armi. Ary, preparati. Ho idea che il macellaio sia molto più pericoloso di quanto non ci abbia fatto credere.

Zork Mentre la serratura scatta, l'odore di marcio che sento non mi piace per niente. L'ho sentito un po' di volte nella mia carriera di cacciatore di taglie, per cui lo riconosco, ma mi aspetto di trovare un solo cadavere. Quando apro la porta e mi ritrovo davanti la carne umana macellata, pronta per essere servita ai clienti, resto a bocca aperta. Quando ho chiesto al macellaio della "carne particolare" non pensavo che volesse offrirmi carne di uomo. Questo tipo è malato forte. Penso che umani e dragonidi sono specie diverse e che in fin dei conti non è poi così assurdo che si mangino tra loro; poi però cambio subito idea, perché nessun mezz'orco penserebbe mai a cucinarsi un piatto di coscia umana. La cosa m'inquieta e il mio cervello prepara almeno 5 o 6 alternative per scappare a gambe levate, fingendo di non essere mai stato lì. Ma vorrebbe dire rinunciare alla pietra. E al guadagno legato alla pietra. E io sono pieno di debiti da saldare. Annuisco a Sahid, come se davvero fossi interessato come lui alla vendetta. Hai ragione, Sahid, quel cannibale va trattato come merita. Ma prima lasciami dare un'occhiata veloce, potrei trovare qualcosa per metterlo alle strette. Mi avvicino alla porta in fondo alla stanza e ascolta se ci sono rumori dall'altra parte.

Zork Torno dal mio giro di esplorazione e riferisco agli altri che non c'è modo di entrare senza spaccarsi l'osso del collo, per cui vado alla stanza più in basso. Tiro fuori i miei arnesi da scasso, mi guardo intorno per assicurarmi che non ci sia nessuno e comincio a lavorarmi la serratura.

Zork Faccio un sorriso sghembo a Ary, mettendo in mostra i miei denti grossi e un po' sporchi. Sahid non è scemo, non uccide se può metterci nei guai. Scommetto che... Ah ecco, sta già tornando! Apro la porta a Sahid, che avevo tenuto chiusa per impedire che all'esterno ci vedessero, e ascolto quello che ha da dirmi. Mi gratto poi la corta barbetta e guardo verso nord. Ho la vaga idea che la pietra non sia qua in bella vista. Proviamo al secondo piano. Appena Sahid e Ary mi confermano, esco di soppiatto, favorito dalla nebbia, e vado verso la sezione circolare a nord cercando di capire come possiamo entrare. Se non c'è una porta esterna, allora dovremo entrare nella stanza più sotto che dobbiamo ancora visitare.

Zork

Zork Resto pensieroso e aggrotto così tanto le sopracciglia che la mia linea sopra agli occhi si trasforma in un ciuffo di peli. Quello che hanno detto suona strano, potrebbe significare tutto e niente. Sussulto e giro la testa di colpo quando la mano di Ary mi tocca, ma poi rilasso le spalle e dico sottovoce: Dovremmo essere al sicuro qui dentro, si stanno dirigendo più a sud, dove ho visto un'altra porta. Vorrei tanto sapere di chi stanno parlando... del macellaio? Se è così, il dragonide è più pericoloso di quanto immaginassi e allora... Interrompo il flusso dei pensieri, chiedendomi se il macellaio sia in realtà un guerriero messo a protezione della pietra. Poi scuoto la testa, scacciando i pensieri, e annuisco a Sahid. D'accordo, se riesci a farli andare via o a tenerli lontani dalla stanza più sotto, provo ad aprirla. Ma fa attenzione a non fare troppo rumore, ho idea che il nostro amico trancia-carne sia più forte di quanto pensiamo.

Zork Ho fatto una ricerca molto minuziosa e sono sicuro che se ci fosse stato qualcosa, ormai l'avrei trovato. Quando Ary avvisa del pericolo, quindi, faccio un cenno a Sahid. Qua non c'è niente, dovremmo controllare le altre stanze. Ary, chiudi la porta e aspettiamo che la gente se ne vada, poi passeremo alle altre porte.

Zork Ta-daan! Prego, fate come se foste a casa vostra, dico, entrando però per primo. L'interno è esattamente come l'abbiamo lasciato, sporco e pieno dell'odore di carne macerata. Mi aggiro per la stanza facendo attenzione a non toccare niente. Ho la vaga idea che non ci sia niente qua, ma meglio dare un'occhiata. Altrimenti passiamo alla porta vicina. Le forzeremo tutte, se dobbiamo farlo.

Zork Attraverso il campo di soppiatto, sapendo comunque che la nebbia mi aiuta a nascondermi, e raggiungo quella stessa porta che il macellaio ha chiuso. Poi prendo due uncini di ferro che tengo per le emergenze e comincio ad armeggiare con la serratura.