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aykman

Circolo degli Antichi
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  1. Elizabeth Ringrazio, probabilmente per la prima e ultima volta (spero), la vita dura del bordello e quella infinitamente peggiore come ragazza di strada che mi ha insegnato, a caro prezzo, a mantenere il volto vuoto di ogni intelligenza o barlume di comprensione, lasciando ad occhi estranei la sola vista di ciò che desiderano vedere: un volto attraente e disponibile a soddisfare. Grazie a questa maschera, rimango imperturbabile di fronte alla spiegazione che Guil rifila tanto a Floki quanto al mio cervello stressato, così come al nuovo soprannome che affibbia a me e Mary; maliziosamente, prendo nota di sfruttarlo in un secondo momento - quel secondo momento che ho promesso il giorno prima a Guillame e che adesso desidero, considerate le troppe ore senza alcool e l'eccessiva abbondanza di guai ricevuti al suo posto. Sorrido al manovale a terra meccanicamente, solo con la bocca e non con gli occhi, e in un sussurro calco la mano pesantemente sulla minaccia poco velata di Guil Lei è Misericordia e ti fa fuori in fretta.. dico allungando la mano e sfiorando i capelli di Mary con un gesto delicato .. io invece sono Grazia e mi piace divertirmi almeno quanto a te piace guardarmi concludo facendo roteare nell'altra mano lo stiletto con noncuranza.
  2. Eike Prima l'ondata di terrore portata dalla puzza insopportabile, permeante e nauseabonda già sentita poco tempo prima, accompagnato da un grido d'allarme e dal cozzare del metallo su metallo; poi, il tocco caldo di qualcosa di impalpabile, sulle spalle come uno scialle o un abbraccio e nel cuore, come la voce di qualcuno amato, e il terrore che scompare. Sospiro e prendo una boccata d'aria, a riempirmi bene i polmoni, al posto di chiedere scontatamente "cosa diavolo state combinando" agli uomini. E' palese in fondo, il grido e il rumore dell'acciaio mi hanno già tradotto in termini inequivocabili che la copertura è saltata dopo appena una stanza. Non riesco neanche ad arrabbiarmi per la cosa, quasi l'avessi dato per scontato. Scrollo le spalle e sfilo la frusta dalla cintura senza tante cerimonie, ficcando la testa a guardare oltre la porta che ho aperto per capire se c'è possibilità di fuga da quella parte.
  3. Bidreked - paladino oro Guardo lo stregone, esterrefatto dall'accoglienza della mia proposta. L'averla buttata lì doveva essere qualcosa di simile a quelle che gli umani chiamano "battute", un dire ovvietà che assolutamente non avremmo fatto. E invece mi ritrovo più confuso di prima, a fissare la schiena dritta del platino che guida la nostra marcia attraverso il villaggio neanche fossimo in gita scolastica. Rimugino sul non permettere di nuovo a questo "sarcasmo" di prendere la scena nei nostri discorsi, specie se c'è in ballo una decisione, quando approcciamo la locanda: a dir poco squallida e austera, ma la maggior parte di questa sensazione viene dagli avventori; l'oste sembra cortese, e ci avvicina senza mostrarsi prevenuto né diffidente, per lo meno. Birra e cibo anche per me, se non vi spiace, buonuomo.
  4. Bidreked - paladino oro Oh, certo. Volendo possiamo anche portar notizie del capanno di Talis. Di lei e dei suoi trucidati da qualche banda di feroci paladini assetati di sangue di drago.. commento svogliato, di malumore per come abbiamo gestito tutta la faccenda al capanno e ancor peggio per la disparità di pensiero che ci ha fatto tentennare così a lungo.
  5. Elizabeth Salto addosso all'uomo sfilando dai recessi del corpetto lo stiletto, che gli punto senza tante cerimonie alla gola, prima di accorgermi che allo stato attuale non può nuocerci. Sibilo fra i denti come un gatto infuriato contro la faccia svenuta, poi mi rialzo e corro alla porta, riaccostandola senza chiuderla e stavolta ben attenta a che qualche idiota non la tiri giù con una spallata improvvisa, memore del brutto tiro di fratello Egil Muovetevi scemi! sibilo ancora, stavolta comprensibilmente anche se a voce bassissima Bisogna farlo cantare in fretta, prima che si accorgano della sua assenza!
  6. Elizabeth Non ce n'è una, che so io, con un teschio disegnato sopra? Potremo scegliere quella.. commento sarcastica avvicinandomi alla porta e ignorando allegramente le leve, assolutamente intenzionata a non assumermi nessuna responsabilità, né nello scegliere, né nel tirare la leva stessa. Con fare svagato invece studio la porta, provando anche, con mossa repentina, a tastare la maniglia e provarne la chiusura.
  7. Eike Dopo aver controllato la porta, mi volto ad affrontare il trio di compagni con sguardo serio. Richiamo la loro attenzione sbracciandomi un pochino e poi, quasi mimando più che pronunciando ad alta voce le parole, chiedo Ok, su per le scale o oltre la porta? chiedo accennando alle due direzioni, non volendo decidere da sola
  8. Elizabeth Dei del cielo, del mare e della terra! sibilo tra i denti, una volta raggiunta la stanza. Guardo svagata gli oggetti che ci sono e la loro disposizione senza essere colta da lampi di genio. Perché diavolo non avete fatto sprofondare questo maledetto posto nel più profondo degli abissi commento ancora avvicinandomi ai fogli e prendendo in mano la candela consumata; tra vedere e non vedere, la infilo nella sacca e mi avvicino alla porta, tastandola con rapidi, delicati gesti, visto che le tre leve sembrano suggerire la connessione con altre trappole. Proseguendo la mia filippica contro Freeport infatti mi interrompo per aggiungere forse una leva apre la porta, le altre ci faranno finire in qualche altra maledetta, spassosissima trappola.. quasi certamente una farà sparire il pavimento così da farci provare l'ebrezza di quel dannato schiacciasassi..
  9. Eike A sussurri e cenni guido gli altri dentro la stanza, dove la guardia non sonnecchia più. Non so se mi sento felice che non ci sia o ansiosa per la sua assenza, ma non ho tempo di indagare i miei sentimenti. Attraverso la soglia e punto dritta verso le porte a piccoli passi felpati, indicando con la mano e un cenno della testa ad Olf la scala. Arrivata alla porta, ascolto attraverso il legno i rumori dietro essa e con la mano tasto delicatamente la maniglia per capire se è aperta o chiusa a chiave
  10. Elizabeth Oh, certo, anche il labirinto mortale adesso.. borbotto in coda alle parole della rossa, seguendo Guil verso l'angusto passaggio. Da qualche parte del cervello, una parte isolata e poco frequentata da pensieri razionali, un'idea si fa avanti, probabilmente a causa dell'assenza della consueta dose di alcool. Con la mano stretta sulla camicia del bardo, in maniera da non perdermelo, frugo con l'altra nella borsa tirando fuori un pezzo di corda. Appena arrivato sull'orlo e visto il nuovo spettacolo meccanico mi si rivolta lo stomaco, quindi è boccheggiando che dico Prendete la corda. Leghiamoci così non rischiamo di perderci o cadere tutti li dentro. Persino io devo avere la faccia sconvolta e stupita da queste parole tanto sensate, ancora più strane dopo la scenata isterica di quindici secondi prima.
  11. Eike No no, tranquillo esclamo con voce soffocata dal vecchio druido Sonnecchiava su una sedia.. una fortuna insperata.. quando ho aperto la porta, l'odore mi ha colpito in pieno, bloccandomi. Sospiro pensierosa a ben pensarci, una fortuna, mi ha impedito di spalancare la porta e farmi avanti..
  12. Eike @fuori @all Scivolo giù dai gradini, mimando perentoria col dito per intimare il silenzio, prima di richiudermi la botola alle spalle. Solo allora scendo a riabbracciare gli altri, sussurrando a voce ancora più bassa Andiamo ai piedi delle scale, che vi spiego dico spendendo l'ultimo fiato d'aria pulita rubata alla notte soprastante La strada lì sopra non è la migliore, la botola si apre nel dormitorio dei mendicanti, un edificio in rovina affacciato sul cortile del castello rivelo a mezza voce, torcendomi le mani è buio e piove, nessuno a passeggio, solo qualche torcia buca le tenebre da qualche finestra. Sulla stanza si apre una porta che da accesso a una guardiola ma.. ma.. mando giù a fatica il groppo che ho in gola .. ho visto la guardia, all'interno.. non era.. non era.. ecco sospiro a fatica Era corrotta dal Caos, temo. Vi era un tanfo orribile nella stanza, mi ha assalito non appena ho socchiuso la porta.. e la faccia.. irriconoscibile.. sfatta..
  13. Elizabeth Inutile a me stessa come agli altri, ancora in preda alla crisi isterica scatenata dal vestito irrimediabilmente rovinato ma propulsa dal tradimento di Egil, mi trascino in un angolo della stanza, lanciando occhiate disperate agli altri e alla porta, le mani strette a pugno e le labbra morse fino a farle sanguinare. Non riesco a connettere un solo pensiero logico, la mente bloccata dal terrore, finché la pietra non colpisce Guil, che comincia a sbraitare ordini. Come al solito, lui riesce a mantenere la calma e a pensare al piano di fuga. Mi rialzo sgraziata e lo raggiungo, porgendogli un fazzoletto per tamponarsi la ferita, sussurrando cosa facciamo?
  14. Bidreked - paladino oro Gli fai più onore di quel che merita esclamo con la mia voce roca e profonda, avvicinandomi al guerriero e gli darai molto meno del dolore di quel che si è guadagnato con le sue azioni poggio le mani sulle spalle di Bhalasar, guardandolo negli occhi ma se è ciò che vuoi, così sia. Senza lasciarlo andare, mi volto a guardare Daardendrien e commento No amico mio, non lasceremo questa serpe in vita. Come hai ben detto, abbiamo già commesso una leggerezza, non commetteremmo un errore ora. Per ultimo, guardo Silver e con tono piatto aggiungo Come credi di ottenere più in fretta le informazioni? Talis l'ha torturato senza piegarlo per settimane. Voi l'avete ingannato senza successo. Abbiamo già perso tempo a sufficienza, un ulteriore ritardo non è auspicabile, ma questa è la situazione. Sai, le tue parole mi hanno costretto a riflettere sulle mie stesse. Sospiro e alzo appena la voce Noi non ci sporcheremo le mani! Noi facciamo le cose come si devono, con l'onore che ci contraddistingue dai servitori della puttan@ a cinque teste. Noi siamo i fedeli di Bahamut, il drago di platino, non un branco di assassini. Mi rivolgo di nuovo a Bhalasar e con tono solenne concludo Sarò il tuo padrino, se così vorrai, giacché Steeler non è più con noi.
  15. Bidreked - paladino oro O, cercavi di scappare commento al nano sfatto ai miei piedi un vero peccato che tu abbia gambe così corte. Ma non preoccuparti, non ti serviranno più. Mi volto a guardare gli altri e con tono pacato aggiungo Questa spazzatura non lascerà vivo questo posto, ve lo garantisco. Per quel che mi riguarda, potete farlo a pezzetti piccoli finché non vi dice anche il nome della prima zozza che ha sognato la notte, ma appena finite gli do fuoco come lui ha fatto con quegli halfling. Basta gentilezza. Basta sotterfugi. Abbiamo perso abbastanza tempo. Guardo gli altri e rimetto a posto la mazza, allontanandomi da settanta chili di nano stordito neanche fosse davvero spazzatura puzzolente.
  16. Elizabeth Mi metto lentamente a sedere, rossa di rabbia, vergogna e orgoglio ferito. In un mormorio indistinto lascio cadere il mio pensiero fuori dalla bocca senza badare a chi ascolta Il mio vestito. Il mio fottut0 vestito buono. Io lo ammazzo. Lo ammazzo. Il volume pian piano cresce, mentre le mani corrono sulle ginocchia sbucciate, la gonna sbrindellata e il corpetto impolverato, a tastare i danni più consistenti Mi hai sentito, figlio di putt@n@? Ti ammazzo. Ti faccio fare la fine degli eretici, legato ad un palo in cima a una pira, hai capito? Lascia solo che ti metta le mani addosso, e vedrai.. ti impicco con la tua stessa cintura.. Mi interrompo solo quando la vibrazione accompagnata dallo strano rumore si fa spazio fra le mie imprecazioni, trovandomi ancora in terra e quindi non inficiando il mio senso dell'equilibrio come con gli altri. Caxxo! Caxxo caxxo caxxo. Floki, butta giù quella caxxo di porta, non voglio fare la fine del topo grido rialzandomi di colpo, terrorizzata dalle rocce che dall'alto cominciano a scricchiolare pericolosamente, mentre sbuffi di polvere cominciano a cadere preannunciando una pioggia piuttosto pensante per le ossa
  17. Eike Mi godo le attenzioni, le coccole e le apprensioni dei miei compagni. Forse, dopo tutte le miglia calcate insieme, quelle scivolate sotto la chiglia della nostra barca e le incredibili avventure, i rischi, le battaglie e gli imbrogli, forse finalmente cominciamo ad esser qualcosa di più che semplici compagni. Forse stiamo diventando davvero una famiglia. L'abbraccio del vecchio druido è caldo come quello di un genitore, le parole di Wil suonano preoccupate come quelle di un amante, non fosse che quelle di un fratello non devo cercarle altrove che qui stesso. Sospiro e mi faccio aiutare ad uscire dalla botola, stringendo la frusta arrotolata nella sinistra e muovendomi cauta @fuori
  18. Bidreked - paladino oro A quanto pare, è finito il tempo del teatrino. Peccato, quasi mi ci stavo adattando. E ancor di più, peccato che siamo stati noi a far finire la recita. Quasi mi scopro seccato dalla piega repentina degli eventi, dall'interrogatorio camuffato d'amicizia al fuggi fuggi "se no le prendi" in cui ci ritroviamo. Perché non è che lascio la parte più bella della serata all'ultimo arrivato. Con relativa calma, cioè con mossa repentina neanche stessi aspettando da un'ora il permesso di farlo, sfilo la mazza dalla cinta correndo contro al nano, appena sfuggito alle grinfie di Silver, sul volto finalmente un'espressione di gioia che maschera malamente l'odio e la voglia di far del male. dm
  19. Eike Manco morta penso immediatamente dopo le parole del druido, per nulla intenzionata ad avventurarmi al buio e sotto la pioggia chissà dove. Poi, vergognandomi della mia stessa meschinità, mi guardo intorno consapevole di essere la più mingherlina e agile, sicuramente quella più indicata a sgattaiolare fuori e, nel caso di problemi, a intortare gli stessi problemi perché si autoconvincano di non essere tali. Sospiro rassegnata sotto lo sguardo del templare e tiro la manica di Rad ci vado io. Spegnete le torce o nascondetele, quando esco. Aspettate qui fermi e zitti.. batterò tre colpi sulla botola velocemente, poi dopo una pausa, lo rifarò per dirvi di uscire.. se no, aspettate. Ad aspettare però sono io, quasi voglia che qualcun'altro si faccia avanti al mio posto; ma so che ormai, dopo essermi fatta avanti, non permetterò a nessuno di fregarmi il palcoscenico.
  20. Elizabeth Rimango sulla soglia, titubante: a me quelle pareti e quei sassi, per non dire quelle orme senza alcun senso dell'orientamento, non dicono altro che "vi ringraziamo per il bel viaggio, ma è ora di tornare a casa". Per questo rimango a guardare gli altri, scettica, mentre si muovono intorno confondendo ancora di più le poche tracce, commentando sardonica o certo, fratello Egil. Un passaggio. Segreto, per giunta. Lo crederebbe? Il problema è che solo un ragno potrebbe passarci attraverso.. sbuffo sonoramente, do uno sguardo alle mie spalle e incrocio le braccia al petto, appoggiandomi allo stipite, incurante ..o magari chiedo a Floki di spaccare tutti i sassi in finissima ghiaia, chissà, magari la serratura è sotto uno di essi.
  21. Eike Sembra abbandonata.. o dimenticata da tutti.. mormoro fra me e me guardando la polvere spessa sui gradini e le ragnatele che formano festoni agli angoli della stanza, ancora ben lontano da me. Avere il grosso quadrupede alle spalle mi impaurisce un po ancora adesso, eppure allo stesso tempo è un conforto: non è la schiena di Olf a farci da scudo da un pugnale nel buio o da quella faccia intravista al guado. Mi stringo nelle spalle e salgo un altro gradino, comprimendo le mie forme contro il vecchio druido che mi precede e suo sanbernardo: almeno questo di quadrupede non ha l'aspetto feroce del lupo alle mie spalle.
  22. Bidreked - paladino oro Ringrazio Chronepsis e la sua santa indifferenza che mi è calata addosso, lasciandomi lo sguardo vuoto di ogni sentimento o barlume di intelligenza. Stare solo a sentire questo pagliaccio vantarsi del male fatto mi fa rimpiangere che Talis lo abbia tenuto in vita. Combatto con tutte le forze la tentazione di sfondargli il cranio con la mazza o, peggio ancora, di condannarlo alla stessa fine che ha fatto fare alle sue vittime, legato inerme su una pira in fiamme.. a ben pensarci, una pira molto piccola, in maniera che il fuoco ci metta un bel pò a fare il suo dovere, allungando la sua agonia abbastanza da ripagarlo per tutti quelli che ha ucciso in quel modo. Quando Bhalasar sbotta e si fa minacciosamente innanzi a limitare gli entusiasmi del nano, allungo un braccio bloccandolo e mormoro secco Non sono questi gli ordini. Un idea balzana, un ulteriore tocco di confusione, del tutto inventato, ad aggiungersi alla farsa che stiamo recitando di fronte a questa inutile immondizia: che creda pure che ci siano più correnti e fazioni tra i suoi salvatori, da poter sfruttare a suo piacere. Come il bronzo si volta a guardarmi sorpreso, ritiro la mano e ricompongo la mia espressione vacua, lo sguardo fisso nel vuoto, incurante.
  23. Elizabeth Mi faccio avanti tranquilla raggiungendo Mary, svuotata di ogni energia mentale dalla prova di salto in lungo sul baratro di liquame infame: il salto in sé non era stato un problema, gli stivali col tacco sul pavimento viscido e la prospettiva del bagno nel letame in caso di sfortuna invece mi avevano provato. La prospettiva adesso di scassinare quella grata era a dir poco esilarante e priva di rischi lerci o puzzolenti. Subito sussurro alla rossa sfilando lo stiletto dal corpetto e avvicinandomi @dm, @L_Oscuro
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