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Dragons´ Lair

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MadLuke

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da MadLuke

  1. Iliade, Odissea, Il signore degli anelli, Le nebbie di Avalon. In nessuna di queste opere un personaggio cresce di potere tanto quanto crescono i PG di D&D. Poi arriva un tizio e dice "invece dei PE, imponete il passaggio livello semplicemente con lo sviluppo della narrazione" e voi (come se non fosse cosa che già fanno molti DM, a ragione anche): miiiii, un genio!! Bene, bravo, bis!!! Che figata D&D 5.0! Mi ricorda quando uscivano le anteprime della 4.0, ogni cosa era magnifica "era ora che lo facessero..!", solo perché era la nuova edizione. ...C'è voluto un poco di tempo per accorgersi che il re è nudo, ma poi sappiamo tutti come è andata a finire. Ora di nuovo perché esce la 5: e vai! è bellissima, magnifica!! Io credo e spero questo sia l'unico aspetto che continuano a toppare (forse davvero non si potrà mai fare diversamente). Nel frattempo: avanti il prossimo.
  2. A parte il fatto che se un personaggio va in giro, uccide, esplora, risolve, ecc. un po' di PE glieli devi pur dare. Ma anche supponendo che gli imponi di fare dei mesi in taverna solo a mangiare e bere, per cui l'anno di gioco alla fine si spalma su più anni, che differenza fa? Sempre "ieri aveva paura dei goblin, oggi ammazza i draghi".
  3. Per me no. Un gioco che permette a un personaggio, in un anno di tempo gioco, di passare dal 1° al 20° livello non è un gioco fatto bene (almeno questo aspetto), per cui non si può riconoscere alcuna "evoluzione" (giacché è quanto succede già dai tempi di OD&D). E il fatto che questa progressione avvenga tramite erogazione di PE calcolati, tramite sviluppo narrativo della trama, o tramite "chi indovina il colore delle mie mutande lo faccio passare di livello", è assolutamente irrilevante.
  4. Nel mondo reale un ragazzo a 20 anni spesso dimostra che già ha uno spiccato talento per lo studio, per lo sport, per una certa professione, l'arte o per le relazioni sociali. Dai 20 ai 30 anni poi migliora ulteriormente e raggiunge il suo massimo potenziale, ma è una crescita tutto sommato modesta. Nel senso che se un ragazzo a 20 sa suonare uno strumento, già lo sa suonare proprio bene. Se è un forzuto, o è un talentuoso calciatore, significa che già sa dribblare (per esempio) calciatori con ben più anni d'esperienza di lui, e fino ai 30 migliora ancora un po' la maturità di gioco, la visione tattica, ecc.. Oppure è già laureato in chimica e nel corso del decennio successivo partecipa a qualche progetto che lo aiuta a specializzare la sua conoscenza. Allo stesso modo chi a 20 anni fa l'operaio, lo farà anche a 30 e 40. Chi a 20 sa suonare solo la musica Barilla con la pianola Bontempi, non diventerà un compositore a 30 (ci sono rare eccezioni a queste progressioni ma sono estremamente rare e non ci interessano). A D&D no. A 20 anni sei una chiavica totale in tutto, a 21 sei un semi-dio (perché spesso questa è la durata di una campagna). Ciò è ridicolo e non credo si troverà mai una soluzione. Se D&D fosse realistico, la carriera di un personaggio dovrebbe permettere, nel corso di una decina d'anni di prendere 4-5 livelli, non di più (dal 1° al 5° o dal 13° al 18°, per i più dotati, per esempio). Il resto è solo corredo genetico, talento naturale, nel bene e nel male. Ma D&D realistico non lo è, affatto.
  5. Giocando al tavolo può non essere semplicissimo, ad ogni modo credo che sia sufficiente l'infiltrato se ne stia sempre al suo posto, non cerchi MAI di strafare, cioè di fare anche solo una stilla di più di quanto l'organizzazione gli richiede, e possono arrivare anche al 20° rimanenendo sempre "migliori amici", anche più amici degli amici veri. Più che altro immagino dovrai giocare con lui anche delle parti in solitaria (quando va a riferire ai suoi superiori per esempio) e quello chiaramente devi farlo quando gli altri giocatori sono assenti). Ciao, MadLuke.
  6. Credimi: non lo conosci neanche superficialmente.
  7. Senza dubbio è il migliore, ma più che le manovre White Raven io mi butterei su Stone Dragon e Devoted Spirit, ce ne sono di spettacolari che aumentano la RD o curano i danni. Questa è al tua personale visione integralista. Il Dalai Lama è certamente legale, e spesso invita i credenti di ogni religione a non abbandonarla mai, neanche per il buddismo. Ciao, MadLuke.
  8. A questa stregua potrebbe essere qualunque classe.
  9. Hai ragione, e secondo me in questo caso si tornerebbe a quanto ho scritto sopra.
  10. Porca zozza, ho letto in maniera superficiale... No, direi che quel "dettaglio" ribalta tutta la questione. Trattandosi di un nobile le cose sono due: - avrebbe dovuto cercare di insabbiare l'accaduto e negare spudoratamente, dicendo che sua figlia è ancora illibata e ha pure resistito alle tentazioni di un ribaldo, così che nessun altro nobile o ricco potenziale spasimante possa ripensarci e smettere di corteggiarla. In questo caso quindi, ben si sarebbe guardato dallo sfidarlo a duello (che di fatto "ufficializza" la vile trombata) ma semmai avrebbe cercato di ucciderlo (ma solo se caotico perchè anche questo ufficializzerebbe la trombata, se scoperto il motivo), o ancora più discretamente, lo avrebbe "convinto" a sparire dalla città e non osare dire in giro che lui ha trombato con la sua virtuosa figlioletta. - se il PG è di nobili natali (ma mi sembra di capire non è questo il caso), presserebbe perché prenda un impegno ufficiale con lei (fidanzamento). Ciao, MadLuke.
  11. La situazione mi ricorda moltissimo "Anna Karenina" di Dostoevskij, e per questo ti darò una risposta del tipo "Pietroburgo nell'800": la storia finisce qui. Nel senso che ora che il cornuto ha sconfitto il baldo giovane a duello, la sua reputazione nella società è completamente riscattata. Lo so che ai giorni d'oggi questa cosa sarebbe ridicola ("quello gli ha trombato la fidanzata, sai che gli frega se ha perso a duello..!") ma a quei tempi invece l'onore era tutto, per cui a questo punto qualunque notabile della città dovrebbe rifiutarsi di avere a che fare col duskblade, dovrebbe essere trattato come un appestato (e pure la ex-fidanzata). Non c'è nulla da pagare (altrimenti a che serviva il duello? tanto valeva stabilire subito un risarcimento), semmai potevi fare che il nobile dopo aver vinto, umiliava il personaggio lacerandogli le vesti, e gettando i suoi averi ai piedi dei poveri che facevano sparire pietre e monete in 10" netti. Ma a tiolo di umiliazione gratuita, non per altro. La cosa poi di assegnargli le quest mi sembra una forzatura di puro gioco (se uno va a letto con tua moglie tu lo vorresti come collaboratore, ancorché gratuto? non diciamo sciocchezze!) Se si vuole davvero responsabilizzare personaggio e giocatore, il bravo master potrebbe fargli pagare questa impudenza del giocatore (assolutamente legittima in gioco), imponendo che in tutta l'area di influenza del nobile e suoi amici, tutti i notabili (maghi, sacerdoti, mercanti, politici, ecc.) iniziano la relazione col PG da "ostili" invece di "indifferenti". Prezzi di mercato aumentati del 10-20% e un malus -5 a tutte le prove di Diplomazia, Raccogliere Informazioni, Intrattenere, Professione. Lo stesso tipo di malus, ancorché ridotto a -2, dovrebbero averlo i suoi amici, quando l'interlocutore dovesse scoprire che sono appunto suoi amici, perché li vedono insieme ad esempio. Ciao, MadLuke.
  12. Si, LB, o anche LN secondo me va benissimo.
  13. Hankle Brothchew ("masticabrodo"), uno gnomo ladro orientato al disattivare congegni, aprire lucchetti, decifrare scritture, armato di balestra e oggetti alchemici vari. Aveva paura delle donne, di qualunque razza ma in particolare di quelle gnome, perché "sono dei marchingegni che non riesco a capire". Questa "paura" si concretizzava in mutismo, soggezione, nascondimenti, imbarazzo profondo. Parlavo al ritmo di 100 parole al minuto, con inesauribili divagazioni sul tema (non diversamente dagli gnomi del Monte Nevermind) e se era impegnato in qualche attività intellettuale, come disattivare un congegno, o anche solo "pensare", poteva passargli affianco una mandria di tori imbufaliti che lui non ci prestava alcuna attenzione. Purtroppo l'ho mollato presto perché presi coscienza che il gioco al tavolo non mi entusiasmava più, e mollai proprio il gruppo (ero da poco passato al PbEM). Ciao, MadLuke.
  14. Marco Aurelio, detto "l'imperatore filosofo" stabiliva le sorti di milioni di persone in tutta Europa. Che combattesse lui direttamente o meno è assolutamente irrilevante, quello che conta è lo stoicismo "impedisce" di odiare il proprio avversario, non di affrontarlo o eventualmente ucciderlo. Che poi una persona come te che evidentemente non sa nulla ne di Marco Aurelio, ne di Stoicismo di cui lui fu una delle massime espressioni viventi, si permetta pure di fare "esegesi" de suoi scritti, della serie "pure le pulci hanno la tosse"... Mi fa chiedere perché io perda pure tempo a risponderti.
  15. Evidentemente non conosci lo Stoicismo, che non è "asfaltatemi, io non opporrò resistenza". Sotto l'imperatore Marco Aurelio, l'Impero Romano ha conosciuto la massima espansione geografica, per la cronaca.
  16. <<Chi si rallegra di questo, chi di quello: io mi rallegro se il mio principio dirigente è sano, se non provo avversione per nessun essere umano e per nulla di ciò che avviene agli esseri umani, ma guarda tutto con occhi benevoli, accetta tutto, e di ogni singola cosa fa uso secondo il suo valore.>> "Pensieri", di Marco Aurelio nel caso ci fossero ancora dubbi che un barbaro non possa essere uno stoico. Lucida poi la distinzione di Erik tra etnia e classe. Una popolazione barbara può avere anche guerrieri, ranger, scout, barbari e sciamani (che possono quindi anche essere legali se ne hanno voglia), ma i barbari (classe) sono caotici e fanno tutto tranne che "sopportare pazientemente" mentre Marco Aurelio non andava certo "in ira". Ciao, MadLuke.
  17. Ho capito. Grazie mille. Mi spiace non poterti dare i PE. Ciao, MadLuke.
  18. Premessa: ho un guerriero con singola arma ha BA +10 se attacca con due armi leggere e ha il talento Combattere con 2 armi, attacca con BA +8/+8 Bene. Con Combattere con 2 armi Migliorato avrebbe +8/+8/+5 o +8/+8/+3? Il "normale" secondo attacco invece (quello che si ottiene al 6° liv.) ha BA +5 (almeno su questo sono moderatamente sicuro). Ciao e grazie, MadLuke.
  19. Grazie, non discuto dell'efficienza della classe solo in virtù di una lettura, ma con quello che cerco io ci calza davvero poco.
  20. Me 'gnorante, no conosco.
  21. Mi sembra Magimbo sia una sorta di "cane da combattimento", il mio personaggio lo voglio molto più orientato allo stoicismo appunto, un triste Marco Aurelio nel corpo di Balthazar. Per questo mi sono convinto che barbaro non è affatto credibile, occorre un crusader.
  22. Solo chi impugna due armi, con un'azione di attacco completo, può fare un attacco con ognuna. Ciao, MadLuke.
  23. 2 livelli nella variante totem del cinghiale non servono a nulla: o 1 o 3.
  24. Ciao, una domanda "en-passant": volendo creare un combattente dalla presenza "massiccia" (leggasi "Michael Clarke Duncan") dal temperamento stoico, ombroso e introverso ogni limite, con uno stile di combattimento votato al sacrificio, all'indifferenza per le ferite ricevute e parecchia tanta determinazione, secondo voi è meglio farlo Crusader, Barbaro (rigorosamente con variante totem del Cinghiale di Unearthed Arcana), o biclasse tra queste due (proporzione livelli?)? Ciao, MadLuke.
  25. Ok, avevo capito male, ma la pezza è peggio del danno allora. Che senso ha avere una parabola per gli spell point e una parabola per il costo incantesimi (è la stessa assurdita dei PE assegnati per mostri/PE necessari cambio livello): per fare una cosa semplice, almeno una delle due variabili deve essere lineare, così per regolare il tutto modifichi la derivata solo dell'altra variabile. Ciao, MadLuke.

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