Erevis

La dinamica mi sembrava più macchinosa da quello che ho letto... Fosse così semplice mi chiedo che senso abbia. A meno che l'ultima parte dell'Udercasting non significhi che "chi aggiunge un incantesimo conosciuto alla propria lista che può essere 'sottolanciato', può immediatamente imparare un incantesimo al posto delle sue versioni inferiori che conosce del livello appropriato. In pratica, perde ogni versione inferiore e la sostituisce con un altro incantesimo di pari livello che è nella sua lista degli incantesimi". Continuo a non vederne la necessità, ma probabilmente è un mio limite :-\

Parlo dell'Undercasting spells soprattutto.

Ritengo sia un modo diverso di giocare PF, ma le classi le trovo macchinose e complicate, come alcune meccaniche di gioco (lancio incantesimi in primis). Lo psichico è forse quello meno complicato. Probabilmente cambierò opinione non appena avrò preso confidenza con il tutto. Per ora lo ritengo un accessorio da utilizzare quando proprio avrò finito tutte le risorse fantasy con i manuali precedenti (cosa assai difficile).

Sarò un noioso tradizionalista e poco avvezzo alle novità, ma queste opzioni non mi intrigano granché. Forse le regole sui veleni e le malattie le adotterò perché renderebbe le afflizioni più cattive e utili finalmente. Per il resto non ho trovato alcunché di interessante. Ripeto, sarò io troppo canuto probabilmente, regolisticamente parlando.

Aheee, e ci risiamo... Avevamo appurato che la discussione era un inutile gioco a chi "fa la pipì più lontano", un'argomentazione da bimbomin..a e ora siamo al punto di partenza. Una classe scelta è tanto più forte quanto il suo giocatore sa sfruttarne le peculiarità in diverse occasioni e circostanze. Stop.

Ci si stufa perché non se ne ha mai abbastanza o perché le campagne create con gli amici durano sì e no una settimana di gioco reale. Ci si stufa perché si ha sempre bisogno di qualcosa di nuovo, perché abituati a essere stimolati dalle novità (anche le più idiote) invece che a stimolarsi. Così un giorno abbiamo le classi nuove, gli ultimate, il mythic, e poi occult e valanghe di richieste nuove; alla fine le idee saranno talmente poche che ci rifileranno la regola che per l'iniziativa si deve girare una plancia numerata con Mickey Mouse che ci sorride; per effettuare una prova di manovra da combattimento devi comprare una spada dall'armiere della paizo che ti spedisce anche il porto d'armi, oltre a una decina di corsi gratuiti di scherma per mimare meglio ciò che si sta per compiere; per lanciare un incantesimo devi chiamare al call center adibito della tua zona che a soli 50 cents/minuto ti clacola la traiettoria, il tempo di lancio, ti descrive in viva voce ciò che accade e infine tira anche la RI al posto del bersaglio... Bah, chi si accontenta gode?

Non capisco questa necessità di tirare fuori nuove edizioni forzate perché D&D è arrivata alla 5a edizione. PF va bene così com'è e se la sta cavando abbastanza bene. Non è detto che sfornare edizioni su edizioni sia sempre un bene (Vedi Edizione 4a di D&D che ha subìto l'allontanamento di moltissimi giocatori). Bisogna ponderare bene prima di gettarsi in una edizione che stravolga il sistema regolistico solo per anteporre gli interessi editoriali e la macchina della competizione fra marketing. Si rischia l'abbandono di coloro che in PF avevano trovato finalmente il giusto compromesso fra gioco, interpretazione e regole.

Sì, infatti. Questo perché alcuni poteri da disciplina non vengono ottenuti allo stesso livello da archivista per tutte le discipline. Volevo dare una progressione simil-sciamano/oracolo e avendo accesso agli incantesimi in modo totale, per riequilibrare ho cercato di dare meno poteri e di evitare i talenti bonus "cuscinetto". Non vorrei fosse troppo debole, anche se ai primi livelli pure il mago non se la passi granché bene...

Quando finiranno di tradurre tutti i manuali precedenti all'Advanced Race Guide. Prevedo che l'attesa durerà un ventennio.

Dopo ben due anni ho ritrovato l'idea iniziale di conversione dell'Archivista e ho cercato di dargli un'impronta diversa, grazie anche alle evoluzioni provenienti dai manuali Pathfinder dell'Advance player guide e dell'Advance classes guide. Propongo quindi un'altro tipo di Archivista, molto vicino alle meccaniche dell'Oracolo e dello Sciamano, ma con un flavour diverso. E' ancora allo stato grezzo e alcune parti dovrebbero essere corette e rivedute per l'equilibrio e la giocabilità della classe. Chiedo un vostro parere e un vostro intervento cosicché si possa finalmente convertire anche questa classe ostica da D&D 3.5 a Pathfinder. Archivista 2.pdf

I bontemponi della prima ora... Ad ogni modo ho visto che le classi ibride hanno preso forma, con mio grande piacere. Tra i file che ho mandato, quelli degli archetipi, probabilmente ho dimenticato qualche correzione. Spero siano a posto. Grazie per il lavoro

Ero sicuro che prima si dovessero mandare a selven i file col materiale grezzo e lasciare che fosse lui a pubblicarlo. Quindi qualcuno di sua sponte aggiunge roba?

Se la problematica è nel lessico, sia Psionici che Psichici hanno a che fare con i poteri occulti della mente (psiche), dunque il flavour è quello anche se rivisitato. Ad ogni modo le classi che ho trovato più interessanti sono quelle dell'Occultista e del Cineta. Non per ripetermi, ma la meccanica degli incantesimi la trovo un po' macchinosa.

Ho dato uno sguardo alle classi Occulte e ho trovato il meccanismo del lancio degli incantesimi un po' confusionario, poco agevole durante una sessione di gioco imho. Per quello che ho potuto capire, l'intento non era affatto creare classi psioniche base, ma delle classi psichiche che potessero ottemperare il sistema a punti degli psionici che già conosciamo. La meccanica delle componenti degli incantesimi è poco chiara e la versione "undercast" di alcuni di essi mi risulta un po' fuoriluogo. Potrei sbagliarmi, ma potevamo farne a meno.

Fatto, spero siano arrivati i file. Presto concluderò gli archetipi del sicario (slayer) e dell'investigatore