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Dragons´ Lair

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TdG - La Benedizione delle Fiamme Sacre

Risposte in primo piano

Era un giorno come un altro, come lo sono stati tantissimi altri in questi anni in cui Mistyclen ti ha fatto da maestro, insegnandoti l'arte della magia e l'applicazione della all'interno degli oggetti comuni; il tutto come se fosse una scienza, precisa ed elegante.

Non sono mai mancati giorni in cui non funzionava nulla, in cui le formule magiche sembravano non volerti ascoltare e ritorcersi contro di te o contro di lui; e allo stesso tempo non sono mai mancati i giorni in cui anche per degli studiosi della magia questa era spettacolare: tutto si incastrava alla perfezione e quello che facevate era bellissimo ed incredibile.

Quel piccolo gnomo burbero nasconde dietro la sua dura scorza un grande cuore, tanta passione per la magia e altrettanta per la sua trasmissione.

Lo hai aiutato a realizzare decine di esperimenti in questo tempo, forse centinaia.

Oggi dopo le prime faccende della mattina ti ha mandato al villaggio vicino, un viaggio tranquillo di poche ore a piedi, per recuperare un artefatto che un suo amico mercante era riuscito a procurargli: una caraffa dell'acqua eterna. Ne aveva necessità per l'esperimento a cui stava lavorando, anche se in realtà non sai molto a riguardo: questa volta aveva voluto svolgere tutto da solo perché secondo lui era pericoloso.

Indaffarato com'era ti ha chiesto se potessi andare al villaggio per recuperare subito l'artefatto e quindi ti sei diretta a Luzrin, il villaggio. È piuttosto piccolo e situato nei pressi di una grande foresta, in una sorta di valle circondata da una catena montuosa; così come la torre dove abitate voi dopotutto.
Gli abitanti vivono principalmente di caccia e fornendo legname al conte che governa queste terre, sono gente semplice ma amichevole e soprattutto di buon cuore.

Dopo aver recuperato l'artefatto da Loyd, il mercante amico del tuo maestro, sei stata fermata dal maniscalco del villaggio: gli si era rotto un attrezzo importante e di lì a poco il carico mensile di legname per il conte sarebbe dovuto partire, non poteva permettersi di far viaggiare i cavalli senza che fossero adeguatamente preparati.

Per te è stato molto semplice riparare l'attrezzo, solo che dopo la moglie del maniscalco ha insistito che restassi a pranzo da loro: voleva ringraziarti adeguatamente per l'aiuto che gli avevi dato. Ti ha addirittura rimandato indietro con un cesto pieno di confetture di frutta, miele e biscotti.

Ma cose di questo tipo erano già successe altre volte, altri giorni passati simili a questo.

Però, a quanto pare, questo giorno come un altro non era poi così tanto simile a quelli passati, ma estremamente, crudelmente, unico.

Ritorni alla torre che il sole sta per tramontare, il cielo si sta tingendo di arancione e si sta facendo più freddo con l'avvicinarsi della sera. Subito quando apri la porta senti che qualcosa non va: il solito cigolio non è più lo stesso, l'atmosfera è diversa.

Guardinga sali le scale in cerca del tuo maestro, solo per ritrovare il primo piano della torre sottosopra: libri e materiali rovesciati a terra, attrezzatura spezzata e segni di colluttazione; poi, vicino alle scale per il piano successivo una macchia di sangue e poco più avanti il cadavere di un uomo incappucciato, il petto perforato da un incantesimo che si è abbattuto contro la parete, ancora fumante.

Al secondo piano altri tre cadaveri, una scena macabra che ha trasformato uno dei vostri laboratori in un dipinto di sangue.

Sempre attenta, oltre che spaventata, sali al terzo, dove Mistyclen stava svolgendo il suo esperimento: un altro cadavere; questo ha vestiti di migliore qualità, come se potesse essere "il capo". Qui sembra che il tuo maestro abbia fatto qualcosa, perché non c'è un singolo libro o pezzo di attrezzatura, come se li avesse teletrasportati tutti in un altro punto della torre.

Però, quando allunghi lo sguardo dietro una scrivania, vedi una macchia di sangue.

Cosa fai?

Sì, forse sono partito un po' più macabro e crudo di quanto ci eravamo aspettati, ma volevo far trovare il tuo personaggio in una reale situazione di panico per vederne la reazione.

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Selene

Di ritorno dal villaggio di Luzrin con l'artefatto consegnatomi da Loyd mi affretto verso la torre tagliando dal bosco per cercare di arrivare prima, visto che il sole sta ormai sparendo dietro le colline e il Maestro sarà probabilmente in pensiero a causa dell'ora tarda e del ritardo accumulato per la digressione con il maniscalco.

Il cestino pieno di barattoli tintinna e spero che possa raddolcire un po' lo gnomo e ridurre l'intensità della strigliata che mi aspetta per averci messo tutto questo tempo a riportare l'artefatto per l'esperimento che sta eseguendo, penso assaggiando qualcuno dei fragranti biscotti appena fatti. Durante la camminata continuo a giocherellare con lo strano oggetto senza però fidarmi di aprirlo. Assomiglia ad un corno da caccia ma il materiale di cui è fatto è liscio e di varie tonalità di blu, fresco al tatto, come se fosse fatto di acqua e i decori in oro alle estremità sono sinuosi come le onde del mare e riflettono i raggi del sole morente brillando in maniera ipnotica. Muovendolo si sente lo sciabordio di un liquido all'interno.

Giunta in vista della torre affretto ulteriormente il passo, curiosa come non mai di vedere questo esperimento così segreto e "pericoloso" che Mysticlen sta facendo e da cui ha cercato in tutti i modi di tenermi lontana. Raramente era capitato che mi tenesse in disparte da uno dei suoi esperimenti, a meno che, ovviamente, non l'avessi fatto infuriare con una delle mie trovate.

"Stamattina era un po' più strano del solito." mi ritrovo a pensare mentre costeggio gli orti officinali vicino all'ingresso in cui abbiamo piantato decine di piante utili alla creazione di pozioni e altri intrugli per i vari esperimenti. Salgo i primi scalini e noto che il portone d'ingresso è accostato e non chiuso: "Strano!" penso entrando nell'atrio. Sto per annunciarmi a gran voce per informare il Maestro del mio ritorno ma l'istinto mi frena e l'atmosfera che mi circonda è decisamente anomala. Poso il cestino con le marmellate vicino alla porta e mi sfrego il polso indolenzito dal manico di vimini che ha lasciato un leggero segno rossastro sulla pelle candida mentre mi avvio guardinga verso le scale. Estraggo una delle mie creazioni, un piccolo oggetto rotondo e dorato a metà strada fra un orologio da taschino e una bussola, e con un leggero clic lo faccio scattare.

Meccanica

L'oggetto è la versione artefice dell'incantesimo GUIDA che attivo con il clic del dispositivo.

Arrivata al primo piano i dubbi diventano certezze, e della peggior specie. Sembra che sia passato un tornado, è tutto buttato in giro, peggio che nella mia stanza e alcuni strumenti sono rotti e scaraventati ovunque. Mi guardo intorno alla ricerca di informazioni utili che mi diano qualche indizio su cosa sia successo mentre non c'ero dando fondo alle mie capacità investigative, intanto un brutto presentimento si fa strada nella mia testa.

Meccanica

Prova di PERCEZIONE +2 e INVESTIGAZIONE +6

Proseguendo verso la successiva rampa di scale trovo una inconfondibile chiazza rossa sul pavimento e un acre odore di carne bruciata mi riempie le narici. Poco oltre è riverso il corpo incappucciato di un uomo con un orribile squarcio fumante nel petto, mi avvicino ad esaminarlo e vedo la carne bruciata della ferita mortale che sebbene sembri cauterizzata ha creato una pozza di sangue sotto il corpo inerme dello sconosciuto. Preparo mentalmente un incantesimo difensivo pronta a scagliarlo sulla prima minaccia che mi si pari davanti mentre proseguo imperterrita verso i piani più alti di quella che ho imparato a chiamare casa.

Il secondo piano è in condizioni ancora peggiori del precedente. Schizzi di sangue hanno ricoperto la quasi totalità della stanza rendendola una scena grottesca e nauseante. Sento una fitta allo stomaco che sembra avere l'intenzione di restituire il delizioso pranzetto andandolo ad aggiungere al pavimento in condizioni già pietose, ma con uno sforzo di volontà mi impongo di non vomitare. Ormai ogni passo è un crescendo di timore e preoccupazione come in una scala musicale dai toni sempre più macabri e gravi. La scoperta di altri tre cadaveri rende palese la provenienza del sangue e un pensiero di ammirazione per le capacità del Maestro si materializza nella mia testa insieme alla domanda: "Ne sarei in grado anche io?"

Con il cuore in gola e la mente che galoppa immaginando la scena peggiore possibile come preludio all'arrivo al terzo piano, rimango sorpresa di quello che mi si presenta davanti. Ad eccezione di poche cose, il laboratorio dell'esperimento è ordinatissimo, anzi è praticamente vuoto, come se tutto il contenuto fosse improvvisamente sparito nel nulla, lasciando le nude pareti di roccia. Anche qui, in bella vista, sta il cadavere di un altro uomo con vestiti di qualità superiore agli altri. Girandomi verso il cadavere noto un'altra chiazza di sangue oltre la scrivania in fondo alla stanza.

Mi avvicino cautamente, sebbene l'istinto mi urli di fuggire, il bastone magico proteso in avanti pronta a difendermi con un semplice incantesimo che non dovrebbe alterare la stanza con deflagrazioni o altro per evitare di cancellare o distruggere eventuali indizi su quanto accaduto. "Fa che non sia lui, ti prego Mystra, fa che non sia lui!" prego sperando di non trovare il corpo di quanto di più vicino ad un padre io abbia, nonchè dell'unico membro di quella che posso considerare la mia famiglia. Con un piccolo scatto aggiro la scrivania per guardare cosa vi si nasconde dietro e...

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