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Ambientazione

Risposte in primo piano

Thalos' Rest, Oregon

Ai piedi del maestoso Monte Thalos, un vulcano che dorme da oltre quattro secoli, sorge Thalos’ Rest, una cittadina di appena 15000 abitanti sperduta tra i boschi e le nubi basse dell’Oregon settentrionale.

Fondata da minatori e coloni superstiziosi nel XVIII secolo, il suo nome è un monito e una speranza: “che il gigante dorma in pace”.

Le strade di Thalos’ Rest si arrampicano tra case di legno annerito, insegne scolorite e alberi vecchi come le foreste che circondano Thalos. Il cuore della città batte attorno al Vetron Lake, specchio profondo e silenzioso che riflette la montagna e nasconde le sue ceneri.

Di giorno, Thalos’ Rest sembra un rifugio tranquillo — le persone si salutano, il vento profuma di pioggia e di resina. Ma di notte, la nebbia sale dal lago come un respiro trattenuto, e l'ombra del vulcano torreggia sulla città, tentando di far ricordare la sua potenza.

Gli abitanti dicono che chi nasce qui porta dentro di sé “un po’ del fuoco di Thalos”: la stessa forza che spinge ad amare troppo, a desiderare troppo, o a perdersi completamente.


Mood e atmosfera

Thalos’ Rest è un luogo pregno di dualità — dove il calore della vita pulsa sotto una superficie di cenere fredda.
La città vive in una sospensione costante tra normalità e presagio, tra il desiderio e la paura del risveglio.
La natura è viva e consapevole: gli alberi sembrano piegarsi per ascoltare, l’acqua del lago risponde ai sussurri, e la montagna osserva tutto con un silenzio millenario.
Ogni cosa — un bacio, una bugia, un segreto — può diventare una scintilla capace di ridestare qualcosa di antico.


Luoghi principali

  • Monte Thalos

    Il vulcano dormiente. La sua vetta è spesso coperta da nubi scure, le parti vicine alle cima perennemente innevate e anche nei momenti più "vivi" della natura è difficile trovarvi animali lungo i pendii.

  • Vetron Lake

    Acque immobili e scure come il vetro fuso, forse a causa della cenere vulcanica sul fondo. Si dice che al centro del lago ci sia un passaggio che porta nel cuore della montagna.

  • Foresta di Alburn

    Bosco fitto che ospita alberi particolari dalla chioma perennemente color cenere, mentre altri che in primavera ed estate esplodono di rosso, arancione e giallo come una fiamma viva.

  • Thalos’ Mall

    Centro commerciale un po' trasandato ma che rimane il cuore delle "attività" per giovani in città, vista l'assenza di reali luoghi dediti allo svago. Ospita un diner con luci al neon sfavillanti, un cinema che è rimasto chiuso per trent’anni ma ha riaperto due anni fa, il negozio di dischi Vinyl Dawn, qualche fast food e una minuscola sala giochi con cabinati degli anni '80.

  • The Cyan House

    Pensione a conduzione familiare e ritrovo degli stranieri che vengono a visitare la città per ammirare il monte. Le sue pareti scricchiolano come se respirassero.

  • La Vecchia Miniera di Zolfo

    Abbandonata dopo il grande terremoto del ’93. Nessuno ci va, ma tra gli abitanti più superstiziosi c'è chi dice di aver visto delle ombre aggirarvisi la notte.

  • Cimitero delle Ceneri

    Arroccato su una collina che guarda il lago. Le tombe più antiche risalgono alla prima eruzione documentata del Monte Thalos.

  • Thalos' Observatory

    Una struttura in rovina lungo le pendici della montagna. Le sue cupole arrugginite scrutano ancora il cielo, come occhi che non possono chiudersi.


Thalos Ridge High School

TRHS_front.png

Situata su un’altura a nord della città, la Thalos Ridge High School domina la vallata come una sentinella di mattoni rossi.

Costruita negli anni ’50 coi tipici mattoni rossi e pietra grigiastra del monte Thalos, ha resistito a incendi e scosse di terremoto; le successive ristrutturazioni sembrano aver solo peggiorato la sua aura inquieta. Sulla facciata campeggia scolpito il nome della scuola, e sul cancello in ferro battuto, il motto inciso in latino: “Ex Cineribus - Dal Fuoco, la Verità.”

Grazie alle sue dimensioni imponenti ospita circa 800 studenti suddivisi nei quattro anni, accogliendo anche i ragazzi provenienti dai piccoli borghi di collina e montagna ancora più sperduti di Thalos' Rest; grazie al numero sembra sempre piena e viva, come la fiamma di un falò scoppiettante.

La scuola abbraccia in pieno lo stile americano, assieme alle sue tradizioni (o stereotipi):

  • Ciascuno studente ha un armadietto personale, dislocato lungo i corridoi e dove tenere il necessario per le lezioni della giornata.

  • Lezioni diverse ad ogni ora per tutti gli studenti, che si spostano di aula in aula secondo il loro orario.

  • La palestra è stata ristrutturata dopo il terremoto del '93, è un po' datata ma comunque grande e ben tenuta; utilizzata anche per le assemblee studentesche.

  • Il campo da football si trova oltre il giardino della scuola vicino alla foresta, ma sempre all'interno dei suoi confini. Il precedente preside lo ha fatto allargare cinque anni fa in modo da far ospitare nella scuola ogni evento che richiedesse uno spiazzo sufficientemente grande. La squadra della città sono i Thalos Titans.

  • L'auditorium bruciato, rinominato così dopo un incendio doloso nel 2012, ormai inutilizzato perché i lavori di ripristino sarebbero stati troppo costosi; al momento è un luogo d'incontro per chi cerca privacy.

  • Il laboratorio di scienze nel seminterrato che conserva strani campioni di roccia provenienti dal vulcano.

  • La biblioteca che custodisce una sezione occultata, un archivio “solo per insegnanti” che in realtà nessuno sembra controllare; forse utilizzata da qualche studente (o professore) per imboscarsi.

  • Il teatro della scuola è piccolo, quasi angusto addirittura. Nessuno a parte gli insegnanti della materia sembra essersene preso cura negli anni, senza indire grosse ristrutturazioni o acquistare nuovi oggetti di scena.

La scuola ha utilizzato uniformi fino al 2015, quando il consiglio degli studenti è riuscito a farne abolire l'obbligatorietà: ora ciascuno è libero di andare a scuola con i vestiti che preferisce (pur sempre rispettando la decenza), anche se è innegabile che alcuni insegnanti più vecchio stampo hanno un occhio di riguardo per chi continua ad indossare l'uniforme.

Ogni anno, alla fine dell’estate, si organizza il Falò di Thalos, una tradizione in cui i ragazzi portano una fiaccola dalla scuola fino alla riva del lago e la usano per accendere un fuoco simbolico.
Ufficialmente è una festa.
Ufficiosamente, è un rito per tenere Thalos addormentato ancora un anno.

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